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oikos autopoietico ∑ophy - Sigmasophy

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OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

379<br />

processi di non località, per evidenziarle in ogni possibile<br />

luogo dell’Universi-parte! Tutto è legato! Si tratta del<br />

processo che non è, ovviamente, legato alla velocità finita,<br />

bensì ad una transfinita, alla simultaneità, alla<br />

contemporaneità degli eventi: quindi, si può dire che si tratta<br />

sicuramente di velocità più che superluminali, fino a giungere<br />

alla simultaneità autopoietica, che pone in remissione il<br />

concetto stesso di velocità.<br />

Non si trasmettono informazioni istantaneamente, ma<br />

si evidenziano dalla non località: è uno dei punti cardini<br />

dell’olospresenza.<br />

La funzionalità sensibile dell’Universi-parte (tutte le<br />

strutture esistenti, le montagne, le stelle, i soli, ecc.) seguono<br />

leggi di determinismo ben conosciuto e codificato dalla<br />

scienza. Invece, nella componente sovrasensibile, e<br />

soprattutto in quella non locale, si evidenzia la remissione del<br />

determinismo acquisito che fa posto al determinismo<br />

<strong>autopoietico</strong>. Questo ha regole e logiche autopoietiche,<br />

differenti da quelle nascenti dal determinismo acquisito.<br />

Quando percepiamo le funzionalità autopoietiche, gli<br />

oggetti, le forme sensibili vanno in remissione e si<br />

percepiscono come campo, perdono la propria morfologia<br />

definita: facendo un esempio ormai noto, immaginate il<br />

caleidoscopio o le forme assunte continuamente da un vasto<br />

banco di nubi, mosso dal vento.<br />

Nel campo, non ci sono linee, misure, traiettorie, tutte<br />

funzionano simultaneamente, non c’è posizione, né velocità.<br />

Comunque sia, per l’autoconsapevolezza, il fatto di poter<br />

misurare una di queste quantità, oltre che impossibile, di fatto,<br />

non serve! Ovviamente, mi riferisco all’ambito dello stato di<br />

autoconsapevolezza dell’Universi-parte. Ogni tentativo di<br />

misura, di qualunque parametro, significherebbe collassare lo<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> di consapevolezza del campo. Se<br />

collassa, viene ridotto, di fatto, e inesorabilmente, fa perdere<br />

∑OPHY

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