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oikos autopoietico ∑ophy - Sigmasophy

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Nello MANGIAMELI<br />

_____________________________________________________<br />

LA CARAVELLA EDITORE


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

2<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

3<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

4<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

5<br />

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA<br />

l’opera letteraria<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />

scritta da Nello Mangiameli<br />

e pubblicata da La Caravella Editore<br />

è di esclusiva proprietà dell’autore.<br />

Tutti i diritti sono riservati, per tutti i paesi, a norma delle vigenti convenzioni<br />

internazionali. Questa opera è tutelata dal diritto d’autore<br />

(ai sensi e per gli effetti dell’articolo 171, legge 22 aprile<br />

1941, N° 633, della legge 22 maggio 1993, N° 159 e del Codice Civile)<br />

Qualsiasi riproduzione, anche parziale sotto qualunque forma e<br />

denominazione e con qualsivoglia sistema effettuata, anche per<br />

uso interno o didattico, senza la preventiva autorizzazione ed il permesso<br />

scritto dell’autore,<br />

è rigorosamente vietata e penalmente perseguibile.<br />

Ogni abuso, verrà perseguito esercitando i diritti sanciti dalle leggi<br />

nelle opportune sedi civili e penali.<br />

DICHIARAZIONE D’AUTENTICITÀ<br />

l’Opera letteraria<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />

è stata realizzata in N. 200 (duecento) esemplari, non ristampabili, con testi ed<br />

elaborazioni inediti, tutelati dal seguente nonchè sigillati attraverso i seguenti marchi di<br />

autenticità<br />

,<br />

firmate ad inchiostro, da Nello Mangiameli (autore) e dalla dott.ssa Paola Tombini<br />

(Direzione editoriale La Caravella Editrice sas) e contrassegnate con numerazione<br />

progressiva in numeri arabi espressi in cifre e lettere<br />

Gli esemplari che non presentano le caratteristiche indicate non si riconoscono come<br />

autentiche e sono da ritenersi contraffatte.<br />

SIGILLO DI AUTENTICITA’<br />

Il presente volume reca il numero:<br />

_____________ (in cifre)<br />

_______________________(in lettere)<br />

_______________________ ________________________<br />

(FIRMA AUTORE) (FIRMA EDITORE)<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

6<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

7<br />

LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />

∑OPHY<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO<br />

che si è rivelato fondamentale<br />

per la comprensione degli Universi-parte, noi stessi,<br />

si evidenzia come<br />

un transfinito campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

che, nel sensibile, assume le morfologie riconoscibili<br />

nella natura complessiva<br />

(di<br />

Nello MANGIAMELI)


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

8<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

9<br />

RINGRAZIAMENTI<br />

Ci sono diversi amici che hanno collaborato alla realizzazione di questo<br />

volume. Senza di loro, i tempi di realizzazione e di completamento sarebbero<br />

stati notevolmente più lunghi e alcuni paragrafi non avrebbero potuto essere<br />

scritti, con la completezza che hanno saputo raggiungere.<br />

Il mio pensiero va ai liberi ricercatori in Sigmasofia che, aprendosi alla<br />

formazione, mi hanno, direttamente e indirettamente, orientato verso la<br />

necessità di creare l’Oikos interiore ed esterno: la naturale evoluzione e<br />

transmutazione del Tempio.<br />

Il primo ringraziamento va alla ricercatrice, futura Maieuta, Elena LIBERATI<br />

per il fondamentale e indispensabile lavoro di creazione artistica e<br />

d’avanguardia dei disegni che compongono l’Opera Oikos. Senza la Sua<br />

coscienza artistica e d’avanguardia, questa opera sarebbe stata,<br />

probabilmente, pubblicata tra molti anni. Sono lieto che sia stata proprio Lei<br />

a creare il primo pavimento a mosaico dell’Oikos. Un grazie <strong>autopoietico</strong><br />

incondizionato.<br />

Un grazie <strong>autopoietico</strong> alla dott.ssa Franca MIONETTO, per la capacità<br />

artistico-intuitiva e la conoscenza che ha voluto donarmi, attraverso la<br />

realizzazione delle schede informative sui maggiori pensatori di sempre di<br />

cui si abbia conoscenza sul pianeta Terra. Grazie alla Sua opera, la ∑igma<br />

sfera della coscienza dell’ontos-sophos-logos troverà preziosi e selezionati<br />

contenuti.<br />

Un altro grazie al dott. Francesco DI MARIO, per aver creato campo con il<br />

suo lavoro di scavo interiore e ed esterno, attraverso cui sta creando lo<br />

spazio di evidenziazione architettonica dell’Oikos.<br />

Una particolare considerazione va alla dott.ssa Piera IADE e alla dott.ssa<br />

Gaia RUIA che ho già ampiamente ringraziato olisticamente in ogni altra<br />

mia Opera. In questo caso, la continuità di aiuto, preziosissimo, mi è stato<br />

donato attraverso la correzione di Oikos e attraverso il lavoro di stesura e di<br />

correzione delle note. Aiuti donati dalla posizione di muse autopoietiche<br />

ispiratrici.<br />

Un grazie al prof. Mario BRUSCHI, per avermi donato il cifrario-Fibonacci,<br />

che troverete sulla porta dell’Oikos!<br />

Grazie ai liberi ricercatori in Sigmasofia, che hanno voluto essere presenti al<br />

momento della posa della prima pietra dell’Oikos, Flavio ANZIDEI, Michele<br />

MEGNA, Alessandro FERRARA, Annalisa ORONI, Flavia CHIRICOZZI.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

10<br />

AUTOPOIETI DELL’OIKOS<br />

21 giugno 2009<br />

-Il sulcus primigenius <strong>autopoietico</strong>-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

11<br />

MESSAGGIO AUTOPOIETICO<br />

al libero ricercatore sulla coscienza e sui significati-significanti dell’esistenza ettore<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong> include la conoscenza<br />

olistico-autopoietica che l’essere umano, l’Io-psichè,<br />

riconosciuti come Universi-parte, hanno saputo raggiungere,<br />

attraverso il vissuto diretto, integrale.<br />

L’Oikos, un’opera unica nel suo genere, evidenzia la<br />

teoria nascente dal vissuto, in base alla quale la coscienza<br />

olistico-autopoietica è posta a fondamento dell’Universi, di se<br />

stessi.<br />

L’Oikos, quindi, rappresenta l’Universi, di cui siamo<br />

parte integrante e inscindibile e in cui sono inscritte tutte le<br />

leggi autopoietiche innate, che lo regolano e che, ad oggi,<br />

abbiamo saputo scoprire e vivere.<br />

La conoscenza autopoietica sigmasofica può essere<br />

descritta soltanto parzialmente, attraverso gli scritti. Infatti, è<br />

esclusivamente attraverso il vissuto diretto, non intellettuale,<br />

che la conoscenza vissuta dell’innato si rivelerà: gli insights<br />

intuitivi e sincronici, lo stato di Entanglement Coscienziale<br />

Autopoietico, lo stato Sigmasofia, finora sperimentati, sono lì, a<br />

dimostracelo. L’Oikos ha la funzione di creare l’atmosfera<br />

autopoietica a tale azione maieutica, a tale pratica,<br />

autoformatrice.<br />

L’Oikos, la casa dove è custodita la S.T.o.E. (la<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything) comunica il significatosignificante<br />

olistico <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte<br />

transfinito, di noi stessi.<br />

La manifestazione sensibile, la parte-Universi, che<br />

riconosciamo nel sensorio percettivo, si evidenzia come la<br />

densificazione del campo coscienziale olistico-<strong>autopoietico</strong>.<br />

L’Oikos è, quindi, il risultato di una lunga formazione<br />

dell’Io psichè a se stesso, alle proprie estensioni non locali,<br />

transfinite, da cui si evidenzia.<br />

L’Oikos, interiore ed esterno, rinchiude in sé il pensiero<br />

sigmasofico o ∑igma-logic, rappresentata, come opera<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

12<br />

letteraria, attraverso più di 300 immagini che olosdirezionano<br />

il libero ricercatore sulla coscienza, alla<br />

comprensione dei significati significanti, sensibili e<br />

sovrasensibili, locali e non locali, transfiniti, dell’esistenza.<br />

L’OIKOS È LA NATURALE TRANSMUTAZIONE DEL<br />

TEMPIO,<br />

è una miniera inesauribile che apre a innovative forme di<br />

autoconoscenza.<br />

L’Opera di Nello Mangiameli, in arte <strong>∑ophy</strong>, ci può rendere<br />

consapevoli della chiave che apre la porta che conduce verso la<br />

presa di consapevolezza di se stessi, l’Universi-parte transfinito.<br />

L’opera si compone di due volumi:<br />

il primo racchiude tutti i vissuti, tutte le<br />

consapevolezze, che hanno dato il via alla costruzione<br />

interiore ed esterna (un campo unico) dell’Oikos;<br />

il secondo volume descriverà, nei minimi dettagli, dal<br />

punto di vista architettonico, l’Oikos, effettivamente<br />

edificato.<br />

L’edificazione architettonica, sensorio percettiva, è basata<br />

sul volontariato <strong>autopoietico</strong>, sull’assunzione del libero<br />

ricercatore di investire sulla propria autoconsapevolezza. Si<br />

muoverà per insights intuitivi e sincronici, per stati E.C.A. e<br />

stati Sigmasofia, raggiunti dagli autopoieti dell’Oikos (i<br />

costruttori): per questo motivo, non è possibile tradurne in<br />

tempo convenzionale, la realizzazione e, quindi, la<br />

pubblicazione del secondo volume.<br />

Ciò dipenderà anche da Te, l’Universi-parte, se stessi!<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

13<br />

Nello MANGIAMELI<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO<br />

∑OPHY<br />

La Caravella<br />

Editore<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

14<br />

∑OPHY


denominato<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

15<br />

INCIPIT AUTOPOIETICO<br />

L’Oikos è il mezzo che l’Universi<br />

utilizza per autoriconoscersi:<br />

la creazione che ha operato per<br />

divenire consapevole di se stessa.<br />

L’<br />

Oikos <strong>autopoietico</strong> 1<br />

Σophy<br />

è una<br />

struttura coscienziale e architettonica,<br />

utilizzata come luogo di formazione vissuta a<br />

se stessi, l’Universi-parte. 2<br />

Tale struttura è la<br />

1 Autopoiesi: vedi nota n. 18, pagina n. 405;<br />

2 Universi-parte:vedi nota 114, pagina 431;<br />

3 Sigmasofia Io-somato-autopoietica: vedi nota 99, pagina 427;<br />

∑OPHY<br />

casa della<br />

Sigmasofia<br />

Io-somato-<br />

autopoietica. 3<br />

E’ il luogo<br />

fondamentale<br />

riconosciuto dalla<br />

Sigmasofia, per<br />

formare


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

16<br />

autoconsapevolezza su base vissuta.<br />

Oikos significa casa-ambiente e si riferisce, quindi, sia<br />

alla manifestazione sensibile che a quella sovrasensibile, di cui<br />

siamo parte integrante e inscindibile.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è l’Universi-parte, noi stessi.<br />

L’Universi-parte è l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

L’Oikos architettonico è utilizzato per creare e per<br />

praticare le tecno-ontos-sophos-logie, 4 proposte dalla<br />

Sigmasofia, ed è utilizzato dai ricercatori interessati, quindi,<br />

potenzialmente, da ogni Io acquisito. 5<br />

Pur esprimendo<br />

l’unico stato<br />

coscienziale<br />

Io-somato-<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

Sigmasofia, 6<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

Σophy può essere<br />

suddiviso in<br />

Sigma,<br />

ossia in specifici stati<br />

di autoconsapevolezza che, architettonicamente,<br />

coincidono con le stanze e con gli ambienti dell’Oikos e,<br />

nell’azione bioetica quotidiana, 7 con le situazioni esistenziali.<br />

4 Tecno-ontos-sophos-logia Io-somato-autopoietica: vedi nota 112, pagina 431;<br />

5 Autocoscienza acquisita (Io acquisito): vedi nota 16, pagina 405;<br />

6 Stato coscienziale Sigmasofia: vedi nota 107, pagina 430;<br />

7 Azione bioetica: vedi nota 21, pagina 407;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

17<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy è stato realizzato<br />

secondo i<br />

principi attivi, 8 non locali, 9 transfiniti 10<br />

che operano in noi stessi e che coincidono, esattamente, con le<br />

stesse leggi autopoietiche (innate), attraverso cui è stata<br />

edificata la parte denominata essere umano (o altre), e l’Io<br />

acquisito che veicola.<br />

che siamo,<br />

∑OPHY<br />

L’Io-somaautopoiesi<br />

umana, la sua<br />

antropomorfologia, è<br />

geometria frattale<br />

autopoietica.<br />

E’ espressione dei<br />

principi attivi<br />

autopoietici in atto, ed è<br />

la stessa che ritroviamo<br />

nell’<br />

Oikos della Sigmasofia.<br />

All’essenza<br />

dell’Universi-parte, di se<br />

stessi, del<br />

Tutto è atomicamente e<br />

coscienzialmente legato<br />

8 Principi attivi autopoietici o fisiologia autopoietica: vedi nota 78, pagina<br />

422;<br />

9 Non località (o autonomia dell’Io dal sistema nervoso): vedi nota 64,<br />

pagina 418;<br />

10 Principio attivo <strong>autopoietico</strong> di transfinitezza: vedi nota 80, pagina 423;


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

troviamo un principio attivo, pressoché presente ovunque:<br />

l’autocoscienza autopoietica-acquisita. 11<br />

18<br />

L’essere umano è parte integrante dell’Universi.<br />

E’, quindi, un luogo di conoscenza autopoietica, un<br />

esempio di principi attivi non locali<br />

inseriti nella propria<br />

architettura visibile.<br />

Lì, vi è racchiusa la<br />

saggezza autopoietica transfinitamente in vita<br />

dell’Universi-parte.<br />

La sua antropomorfologia risulta essere il sistema che ci porta<br />

ad averne consapevolezza e a trasmetterla, attraverso le<br />

azioni.<br />

In questo periodo storico, l’Io acquisito dell’essere<br />

umano sembra non far sostenere più la propria azione da<br />

questi processi archetipici, autopoietici, transfiniti e la<br />

sua autoconsapevolezza dei significati-significanti 12<br />

dell’esistenza ne risulta incompleta.<br />

Gli oggetti esterni che crea (architetture, monumenti,<br />

relazioni, scienze, religioni, quadri, statue, chiese ecc.)<br />

riflettono proprio quell’inconsapevolezza di essere Universiparte:<br />

è ormai raro trovare e veder edificare costruzioni<br />

transfinitamente in vita<br />

come<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy!<br />

11 Archetipo autocoscienza autopoietica: vedi nota 5, pagina 401;<br />

12 Significati-significanti acquisiti e autopoietici: vedi nota 102, pagina<br />

428;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

19<br />

Malgrado questa situazione d’inconsapevolezza di sé,<br />

l’essere umano resta comunque il documento, la prova, che il<br />

metabisogno innato,<br />

pulsione autopoietica a vivere e a conoscere, 13<br />

è in azione. I principi attivi, che irradiano e muovono nelle<br />

meccaniche sub-quantistiche e quantistiche, negli atomi, nelle<br />

cellule, nel DNA (…) determinandone il funzionamento, lo<br />

provano.<br />

L’Oikos è il mezzo che l’Universi utilizza per<br />

autoriconoscersi:<br />

la creazione che ha operato<br />

per divenire consapevole di se stessa.<br />

In definitiva, ci dice che la sua morfologia è abitata<br />

dall’autocoscienza autopoietica e che ciò che la abita è parte<br />

integrante, anche se allo stesso tempo indipendente, dalla<br />

forma che assume.<br />

Gli Universi-parte che si forma a se stesso è<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />

13 Pulsione autopoietica (Bios): vedi nota 83, pagina 424;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

20<br />

Una delle prime rappresentazioni dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

21<br />

IL PRIMO SCHIZZO DELL’OIKOS AUTOPOIETICO<br />

∑OPHY<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

22<br />

PRESENTAZIONE<br />

Si possono trovare i<br />

significati-significanti della vitaautopoiesi<br />

e dello stato<br />

coscienziale punto morte 14<br />

creati dall’Io acquisito dell'essere<br />

umano, nella<br />

S.T.o.E.<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Theory of<br />

Everything. 15<br />

Lì, nel cielo-terra scelto<br />

dalla Sigmasofia, nacquero<br />

possibilità di vissuti diretti della<br />

cosiddetta<br />

saggezza autopoietica<br />

o<br />

<strong>Sigmasophy</strong><br />

∑OPHY<br />

Allorchè si intuisce il<br />

metabisogno pulsione<br />

autopoietica a vivere a conoscere,<br />

si apre l’Io acquisito di colui che è<br />

pronto a formarsi a se stesso:<br />

14 Stato coscienziale punto morte: vedi nota 106, pagina 430;<br />

l’Universi-parte<br />

15 S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything: vedi nota 109, pagina 430;


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

23<br />

ΣOPHY.<br />

Tali possibilità di vissuti sono il frutto di esperienze<br />

dirette, praticate dai ricercatori in<br />

Sigmasofia<br />

significa<br />

Io-somato-autopoietica.<br />

Uno di loro, riconosciuto con il nome, appunto, di<br />

Σophy,<br />

La lettera<br />

Σ<br />

(sigma)<br />

è<br />

Nello Mangiameli,<br />

fondatore della Sigmasofia.<br />

sommatoria<br />

più<br />

proprietà emergente,<br />

nel senso di integrazione in un'unica<br />

unità funzionale di tutti gli stati di<br />

coscienza di cui siamo consapevoli.<br />

Tale formazione a se stessi è<br />

realizzata dai ricercatori che<br />

vogliono intraprenderla.<br />

E' questa la principale<br />

caratteristica della S.T.o.E.:<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

24<br />

l’apertura olosdirezionale 16 al non localistico<br />

transfinito, incondizionata,<br />

che ci consente di mantenere vivo l’insegnamento<br />

sigmasofico, evitandone l'estinzione.<br />

Simbolo-segno di tale consapevolezza olistica è<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy:<br />

è grazie a lui che i principi attivi innati, fondamentali della<br />

Sigmasofia sono sigillati e adeguatamente custoditi.<br />

Il termine Sigmasofia, che individua questa<br />

particolare formazione a se stessi, include l'essenza e coincide<br />

con l’individuazione vissuta dei principi attivi autopoietici<br />

sintetizzati, anche, nella<br />

Sigma-logic, 17<br />

talvolta incomprensibile ai più e chiara soltanto agli Io<br />

acquisiti realmente formati a<br />

loro stessi,<br />

l’Universi-parte.<br />

L'essenza della formazione sigmasofica consiste, tra<br />

l’altro, in un processo di formazione dell’Io acquisito e alle sue<br />

estensioni non locali, facendo nascere, così, la consapevolezza<br />

del campo unico transfinito, denominato<br />

Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito<br />

(o autocoscienza autopoietica-acquisita, sono<br />

sinonimi)<br />

Si tratta della consapevolezza, conseguente alla pratica<br />

integrale delle<br />

16 Olosdirezionalità autopietica Olos-olosgrafico: vedi nota 66, pagina 419;<br />

17 Sigma-logic (o Pensiero sigmasofico): vedi nota 96, pagina 426;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

25<br />

tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche<br />

o<br />

Autopoiesi olosgrafiche,<br />

applicate agli stati coscienziali acquisiti, sensibili, consci,<br />

attraverso cui è possibile raggiungere la percezione dei<br />

principi attivi autopoietici, il campo morfo-atomicocoscienziale<br />

18 di provenienza.<br />

Tale pratica vissuta formerà il<br />

cifrario <strong>autopoietico</strong> 19<br />

di riferimento, immanente, che respireremo e intuiremo nell’<br />

Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />

Entriamo.<br />

18 Inconscio <strong>autopoietico</strong> o campo M.A.C.: vedi nota 49, pagina 415;<br />

19 Cifrario o Tavola autopoietica sigmasofica: vedi nota 29, pagina 409;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

26<br />

LA STORIA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />

L’intensità della motivazione,<br />

dell’intenzionalità autopoietica<br />

sono essenziali per edificare l’Oikos<br />

La prima azione, che fece nascere<br />

l’intenzionalità autopoietica 20<br />

a creare l’Oikos, accadde il 15 settembre del 1975.<br />

Mosso dalla pulsione autopoietica a conoscere, a<br />

vivere, intrapresi consapevolmente la<br />

Via che conduce a se stessi: l’Universi-parte.<br />

Non vissi, non ebbi segnali esterni come fonte d’ispirazione,<br />

soltanto la mia intenzionalità (a quel tempo non ben<br />

compresa), nascente dalle viscere.<br />

L’intensità della motivazione,<br />

dell’intenzionalità-intento autopoietici<br />

sono essenziali per edificare l’Oikos.<br />

La manifestazione di tale intenzionalità è il momento<br />

perfetto per formarsi a se stessi,<br />

per edificare l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Ogni Oikos è unico e irripetibile,<br />

20 Intenzionalità autopoietica: vedi nota 52, pagina 415;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

27<br />

come la propria identità, autonomia ma è sempre nascente dai<br />

principi attivi autopoietici dell’Universi transfiniti, di cui<br />

siamo parte: per questo,<br />

Oikos è sinonimo di Universi-parte.<br />

Iniziai così a<br />

scolpire me stesso,<br />

a produrre azioni sensibili e sovrasensibili, locali e non locali,<br />

giorno e notte, notte e giorno, continuamente. Scavare,<br />

formarsi a se stessi è azione esistenziale significativa ed è<br />

possibile manifestare tale atto nel sensorio percettivo,<br />

esattamente per come lo si è vissuto e compreso: fondamento<br />

propedeutico all’Oikos. Dopo trent’anni di azioni esistenziali<br />

auto formative, la prima tappa era raggiunta. Avevo<br />

accumulato esperienza adeguata a manifestare l’Oikos, anche<br />

architettonicamente, il che includeva l’Universi di cui tutti<br />

sono parti integranti. Per questo tale costruzione è dell’Io<br />

acquisito di ogni ricercatore che senta e che riconosca<br />

l’intenzionalità autopoietica a voler farlo, intenzione che andrà<br />

ad unirsi a quella assunta da me, Σophy (il mio nome d’arte).<br />

In otto, abbiamo così iniziato l’avventura della<br />

costruzione sensorio percettiva dell’Oikos, con specifiche<br />

simmetrie e risonanze rispetto alla formazione a se stessi,<br />

fondamento che ci indica che cosa fare: evidenziare gli stati<br />

coscienziali, le consapevolezze che ci formano.<br />

La costruzione è totalmente aperta, ma nello stesso<br />

tempo riservata, essendo basata sull’automotivazione, sul<br />

principio di autodeterminazione effettivamente riconosciuto.<br />

La formazione a se stessi è continua e non si identifica né si<br />

fissa sulla convenzione socio-politico-culturale dell’epoca. Per<br />

questo motivo, abbiamo deciso di dare continuità alla<br />

formazione autopoietica e di trascurare così la convenzione<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

28<br />

legislativa da seguire, che comporterebbe troppe soste,<br />

attese e possibili negazioni che non sarebbero simmetriche e<br />

sincroniche con l’intenzionalità di partenza. Pertanto,<br />

abbiamo deciso di procedere nel<br />

silenzio-suono <strong>autopoietico</strong>.<br />

Non si tratta del<br />

segreto di Caporipa,<br />

ma semplicemente di formazione a noi stessi. Al di là della<br />

manifestazione architettonica, i principi attivi autopoietici che<br />

costituiscono l’Oikos sono compresi e vissuti, per cui è<br />

tecnicamente possibile costruire un Oikos ovunque.<br />

Si tratta di uno strumento utile alla formazione a se<br />

stessi, ad aprirsi, come base minima indispensabile,<br />

all’esperienza dell’<br />

insight intutitivo 21 e sincronico 22<br />

nonché, progredendo, dello stato di<br />

Entanglerment Coscienziale Autopoietico, 23<br />

per arrivare allo<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia.<br />

Ogni ricercatore può richiedere di utilizzarlo, poiché<br />

trasmette innovative modalità per l’uso dell’autocreazione<br />

attraverso la Sigmasofia artistica. 24<br />

I diversi ambienti, che sembrano suddividere quello che,<br />

in realtà, è un unico ambiente sono, come detto, denominati<br />

∑igma,<br />

21 Insight intuitivo: vedi nota 50, pagina 415;<br />

22 Synchronicity insight: vedi nota 110, pagina 430;<br />

23 Entanglement Coscienziale Autopoietico (E.C.A.): vedi nota 40, pagina<br />

412;<br />

24 Sigma-Art: vedi nota 94, pagina 426;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

e rappresentano la<br />

costruzione della propria teoria, conseguente al<br />

29<br />

vissuto. 25<br />

Le opere d’arte autopoietiche, rappresentate in modo<br />

simbolico-reale, guidano l’Io acquisito verso se stesso, verso la<br />

riscoperta delle proprie<br />

facoltà autopoietiche. 26<br />

L’Oikos della Sigmasofia è già edificato e operativo<br />

nelle meccaniche quantistiche, sub quantistiche ed<br />

autopoietiche ed è, quindi, un patrimonio inalienabile<br />

dell’Universi-parte. Trova la propria rappresentazione<br />

prototipica sensorio-percettiva in quello della Sigmasofia, sito<br />

a Caporipa, che sarà l’insight intuitivo, sincronico ed<br />

entangled, per la<br />

nascita di altri<br />

Oikos, realizzati,<br />

con i propri<br />

orientamenti, dalle<br />

Palestre<br />

dell’autocoscienz<br />

a 27 collegate e dai<br />

liberi ricercatori.<br />

Il nome Σophy<br />

Per<br />

comprendere il<br />

nome dell’Oikos, è<br />

necessario spiegare<br />

25 Costruzione della propriua teoria: vedi nota 52, pagina 410;<br />

26 Facoltà autopoietiche o facoltà sigma: vedi nota 43, pagina 412;<br />

27 Palestra dell’autocoscienza: vedi nota 72, pagina 421;<br />

∑OPHY


l’accezione della lettera<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

30<br />

Σ (sigma)<br />

che forma il nuovo conio Σophy.<br />

Sigma è una lettera dell’alfabeto greco e, quando<br />

maiuscola, è riprodotta graficamente nel simbolo già indicato:<br />

Σ.<br />

Oltre ad essere un grafema di utilizzo linguistico,<br />

Σigma viene impiegata in vari ambiti e discipline: in questo<br />

caso, interessa l’accezione di sommatoria, che sintetizza la<br />

somma degli addendi, ossia le esperienze realizzate dal<br />

ricercatore, dal concepimento al momento storico attuale più<br />

tutte le funzionalità, innate, ecologiche, sensibili e<br />

sovrasensibili, consce e inconsce, locali e non locali. La somma<br />

degli addendi-esperienze-innate dà luogo alla somma, a cui<br />

vengono aggiunte tante esperienze quante sono quelle<br />

praticate e le funzionalità ecologiche, di cui si è consapevoli.<br />

La somma finale è Sigma. Lo stato di sommatoria<br />

transmuta 28 le caratteristiche, i singoli significati-<br />

significanti e le intensità istintivo-emozionali ed autopoietiche<br />

degli addendi-esperienze-innate praticate, vissute. La loro<br />

unione permette al sistema, formato dalle esperienze<br />

complessive, di evidenziare proprietà peculiari, non per<br />

intero spiegabili, ma simmetriche, ossia conseguenti ai<br />

significati significanti e alle caratteristiche funzionali delle<br />

singole esperienze. Tra loro, esistono interazioni non<br />

lineari, soprattutto tra i principi attivi autopoietici, da cui è<br />

possibile creare il processo della facoltà del produrre<br />

esperienze.<br />

28 Concentrazione-transmutazione autopoietica: vedi nota 31, pagina 409;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

31<br />

Le proprietà emergenti peculiari sono complesse,<br />

perché i principi attivi autopoietici sovrasensibili non locali<br />

sono dello stesso tipo.<br />

Le leggi autopoietiche non locali e locali, che<br />

regolano l’Universi-parte, conducono ad evidenze sensoriopercettive<br />

a loro volta assai complesse.<br />

La proprietà emergente si evidenzia sempre in ogni Io<br />

acquisito, in conseguenza dei principi attivi autopoietici, in<br />

esso agenti, della sommatoria delle esperienze praticate e del<br />

suo stato di autoconsapevolezza: tutto dà sempre origine ad<br />

altre azioni e, quindi, esperienze che coinvolgono l’Universiparte.<br />

La proprietà emergente dalla sommatoria, in molte sue<br />

componenti non è predicibile e può non avere caratteristiche,<br />

individuabili in quelle delle esperienze precedenti, il che<br />

rappresenta un nuovo ed intuitivo-sincronico stato di<br />

possibile autoconsapevolezza di quel sistema.<br />

Tale proprietà emergente è complessa, nel senso che<br />

non coincide con singole proprietà proprie delle esperienze<br />

praticate o del principio attivo <strong>autopoietico</strong>. Classico è<br />

l’esempio della morfologia e del comportamento di uno<br />

stormo di uccelli, per cui l’esperienza del singolo contribuisce<br />

a formare la proprietà emergente dalla sommatoria delle<br />

circumnvoluzioni di volo che agisce sincronicamente con altri,<br />

evidenziando morfologie geometriche, volumi e sincronicità di<br />

movimenti.<br />

Una delle ragioni della proprietà emergente, peculiare<br />

per ogni ricercatore, dipende dal fatto che l’Io acquisito<br />

evidenzia un certo numero di interazioni e questo è stabilito<br />

dallo stato di autoconsapevolezza del momento (perché in<br />

realtà è presente l’unica proprietà emergente del sistema<br />

Universi-parte complessivo, transfinito). Ma,<br />

l’autoconsapevolezza di ogni singolo Io acquisito può<br />

evidenziare soltanto ciò che, allo stato raggiunto nella sua<br />

formazione, può esprimere in quel momento storico, quindi<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

32<br />

mette in sommatoria il numero delle esperienze, di cui è<br />

consapevole, consentendo così soltanto quel peculiare<br />

comportamento, veicolante sempre nuovi impercettibili e<br />

percettibili tipologie di azione di comportamento.<br />

L’azione, il comportamento emergente è formato dalla<br />

sommatoria e dalla consapevolezza veicolata: può accadere<br />

che alcuni addendi-esperienze possano annullarsi l’uno con<br />

l’altro, mentre in altri casi si mettono in fase o danno somme<br />

risultanti dalla mediazione.<br />

Si osserva che molti fattori evidenziano la proprietà<br />

emergente: in ciò, svolge un ruolo importante il proprio modo<br />

di organizzare quella sommatoria e l’autoconsapevolezza<br />

raggiunta. Un esempio: identità di ricercatori che si sono<br />

organizzati l’interiorità in modo gerarchico, in base a priorità,<br />

possono generare forme di burocrazia Io-somatica<br />

esistenziale, molto diversa da alcune caratteristiche di<br />

singole esperienze che formano quell’organizzazione.<br />

Gli Universi-parte, atomicamente e coscienzialmente<br />

legati, esprimono sommatoria più proprietà emergente,<br />

che, essendo una funzionalità non localistica, transfinita e<br />

localistica, evidenzia uno stato che include ogni entropia, in<br />

quanto generatrice di ogni singolo stato, esperienza. Eessendo<br />

un sistema transfinito, se ne estrapola l’elemento nascente,<br />

sempre diverso, essendo mai finito. Troviamo<br />

dettagliatamente e simultaneamente espresso tutto ciò<br />

nell’Oikos. L’intelligenza autopoietica 29 dell’Universi-<br />

parte si evidenzia dalle funzionalità dei principi attivi<br />

autopoietici coesi, inscindibili, grazie alla cui azione si spiega<br />

perchè le connessioni tra neuroni che formano il cervello, a<br />

loro volta, non possono non veicolare intelligenza localistica<br />

29 Intelligenza autopoietica: vedi nota 51, pagina 415;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

33<br />

della parte stessa. Quindi, i singoli neuroni sono intelligenti,<br />

per funzionalità sovrasensibili non locali e per funzionalità<br />

localistiche acquisite.<br />

Le proprietà emergenti sono, perciò, create dall’unico<br />

singolo evento che è l’Universi-parte transfinito: tale<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong> 30 può formare qualunque<br />

schema, qualunque parte, le cui interazioni producono sigma.<br />

Ma, essendo collegate a quelle dell’Universi-parte<br />

complessivi, se ne deduce che tutti gli stati Sigmasofia di<br />

sommatoria danno vita sempre a qualche cosa che è più di una<br />

mera somma di addendi-esperienze, appunto perché<br />

funzionante con l’interi Universi-parte taransfiniti. Tale<br />

caratteristica è evidenziata dall’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />

Di conseguenza, lo stato coscienziale Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />

denominato Sigmasofia (Σophy) dell’Universiparte<br />

transfiniti, è l’ente che, non può non trovare evidenza<br />

ridotta, collassata 31 nella parte, formando gli stati<br />

sigmasofia localistici, condizione sintetizzata nello scettro 32<br />

con la parte a psi che, se posizionata orizzontalmente,<br />

evidenzia il simbolo di sommatoria, che è possibile individuare<br />

anche in se stessi, nell’Oikos. Tale stato di sintesi (che, ripeto,<br />

non consiste nella mera somma delle parti, ma è sempre un<br />

insight intuitivo-sincronico, di entanglement coscienziale, di<br />

olospresenza in più) rappresenta il potere reale<br />

<strong>autopoietico</strong> 33 , racchiuso ed esprimibile dall’uso dello<br />

scettro, di se stessi.<br />

30 Determinismo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 34, pagina 410;<br />

31 Collasso-riduzione della funzione campo M.A.C.: vedi nota 30, pagina 409;<br />

32 Scettro <strong>∑ophy</strong>: vedi nota 92, pagina 425;<br />

33 Potere <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 77, pagina 422;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

34<br />

Il ricercatore è formato ad agire dallo stato Sigmasofia<br />

localistico, assumendo l’intenzionalità di formarsi<br />

continuamente a quello non localistico, motivo per cui il lituo<br />

Ypsilambd assume la denominazione definitiva, dopo la<br />

formazione di base, di<br />

scettro Σophy:<br />

la saggezza dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di se stessi,<br />

da cui ho evidenziato il nome.<br />

Il tempo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos<br />

Essendo espressione<br />

dell’Universi-parte ed essendo ogni<br />

parte differente per ognuno, l’Oikos<br />

potrà assumere diverse morfologie<br />

ed identità. Dal tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>, 34 in cui opera, può<br />

generare qualunque spazio-tempo,<br />

qualunque manifestazione sensibile.<br />

Tali differenziazioni, nascenti da<br />

una stessa scaturigine, sono il<br />

messaggio <strong>autopoietico</strong>, 35<br />

la<br />

funzione Ypsi 36<br />

e il kairos della funzione Ypsi in<br />

azione.<br />

34 Tempo <strong>autopoietico</strong>, continuo presente : vedi nota 113, pagina 431;<br />

35 Messaggio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 60, pagina 417;<br />

36 Archetipo acquisito funzione Ypsi: vedi nota 4, pagina 401;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

35<br />

Ci sono potenzialmente tanti Oikos, quante sono le<br />

parti-Universi esistenti e, nello stesso tempo, l’Oikos è uno, è<br />

Universi-parte.<br />

E’ la casa degli Universi-parte che può includere<br />

qualunque Io acquisito, per cui le diversità della funzione<br />

Ypsi, delle varie identità sono espressione dell’unità: principio<br />

attivo fondamentale, appartenente ad ogni Oikos, tanto che<br />

viene individuato come la casa locale e non locale, transfinita,<br />

dell’Universi-parte, di se stessi.<br />

E’ questa la sua autopoiesi, che determinerà, in modo<br />

evidente, che ogni parte-Universi è perfettamente compatibile<br />

con ogni altra, in quanto sono tutte emanazione dell’unico<br />

corpo:<br />

l’integrazione, l’autonomia fusionale autopoietica 37<br />

all’opera,<br />

lo spazio sensorio-percettivo, attraverso cui l’essere umano e<br />

la società autopoietici 38 potranno deliberare le loro<br />

intenzionalità.<br />

Lungo il perimetro esterno dell’Oikos, si può osservare<br />

l’espressione artistica, d’avanguardia scientifica e coscienziale,<br />

autopoietica di ogni<br />

Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />

e<br />

autocoscienza dell’Ontos-sophos-logos,<br />

intese nell’accezione più ampia, dell’Universi-parte<br />

conosciuta, sperimentata. Saranno evidenziati i testi e le<br />

37 Autonomia fusionale autopoietica: vedi nota 17, pagina 405;<br />

38 Essere umano e società autopoietici: vedi nota 38, pagina 411;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

36<br />

tecno-ontos-sophos-logie d’avanguardia, utilizzati da ogni<br />

parte-Universi: la<br />

Σigma-sfera dell’Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza e<br />

dell’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos.<br />

Così come trova evidenza l’espressione sensoriopercettiva,<br />

di riduzione-collasso ostacolante, discrasia 39<br />

deteriorabile, prodotta dagli stati identificativi e parossistici,<br />

espressi dalle parti-Universi, tale Σigma è denominato la<br />

Σigmasfera dell’identificazione entropica.<br />

L’Oikos dell’Universi-parte, se stessi, è una costruzione<br />

ipogea che si apre olosdirezionalmente, è un’opera<br />

autopoietica che evidenzia<br />

bellezza e semplicità,<br />

realizzata interamente a<br />

funzione Ypsi-mano.<br />

Le parti-Universi si dischiudono una dopo l’altra,<br />

dall’ipogeo verso l’olosdirezionalità, creando risonanze e<br />

simmetrie con l’Io-soma-autopoiesi di ognuna, appunto perché<br />

evidenziano principi attivi autopoietici che sono già parte<br />

integrante e inscindibile di ogni Io acquisito. Infatti, l’Oikos<br />

parla ad ogni parte-Universi. Viverlo, significa vivere se<br />

stessi: è la riproduzione di funzionalità innate, ecosistemiche<br />

di ognuno, attraverso cui il genoma umano e quello<br />

coscienziale fungeranno da olosdirezionalità di riferimento,<br />

una formazione a se stessi né laica, né religiosa, bensì<br />

autopoietica, in quanto l’Oikos trascende quelle peculiarità<br />

identificative.<br />

Il nome Oikos <strong>autopoietico</strong> celebra l’autopoiesi<br />

dell’Universi, in tutte le sue possibili manifestazioni: è<br />

39 Discrasia autopoietica:: vedi nota 35, pagina 411;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

37<br />

l’attivazione della Sigmasofia pedagogica-psicagogica 40<br />

rivolta a se stessi.<br />

I principi attivi autopoietici presentati sono ecologici,<br />

cioè includono ogni manifestazione della natura riconoscibile<br />

dal sensorio-percettivo in tutto l’Universi-parte, a partire<br />

dagli elementi maggiormente e semplicemente riconoscibili<br />

quali<br />

l’acqua, la terra, il fuoco, l’aria<br />

a finire con gli elementi sovrasensibili, da cui tali elementi si<br />

evidenziano:<br />

il campo nucleare 41 , elettromagnetico 42 , elettrodebole 43 ,<br />

gravitazionale, 44 nonché morfo-genetico 45 e<br />

coscienziale, il campo MAC o inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />

Attraversando la cupola e le pareti realizzate in vetro<br />

Tiffany, la vita-autopoiesi dell’Oikos proviene<br />

dall’olosdirezionalità. Non prevalgono sfumature dominanti,<br />

ma i colori dello spettro visibile e le combinazioni peculiari<br />

che indicano il transfinito spettro sovrasensibile. Si ha la<br />

sensazione che tali spettri si diffondano in ogni parte della<br />

struttura tridimensionale degli Universi-parte.<br />

Rappresentazioni di meccaniche quantistiche, subquantistiche<br />

e autopoietiche esterne ed interiori sono<br />

osservabili dal<br />

Σigma della non località.<br />

40 Sigmasofia psicagogica didattica: vedi nota 100, pagina 428;<br />

41 Campo nuclerae <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 28, pagina 408;<br />

42 Campo elettromagnetico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 24, pagina 407;<br />

43 Campo elettrodebole <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 23, pagina 407;<br />

44 Campo gravitazionale <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 25, pagina 407;<br />

45 Campo morfo-genetico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 27, pagina 408;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

38<br />

Ogni parete in muratura e in vetro evidenzia possibili<br />

passaggi autoformativi vissuti, in cui trova specifica<br />

espressione il mondo del<br />

sonno-sogno e del sonno senza sogno 46 ;<br />

la musica autopoietica 47 emessa in maniera olosforme può<br />

innescare simmetrie con geni coscienziali che formano l’Io<br />

acquisito.<br />

L’Oikos include ed evidenzia<br />

l’androginia autopoietica 48 dell’Universi-parte,<br />

il superamento del maschile e del femminile in favore del<br />

sigma inscindibile, dell’androginia di ogni parte-Universi e<br />

dell’Universi-parte: nelle morfologie autopoietiche che<br />

esprime, include il recipiente e il prominente come unica<br />

funzionalità. Diffusioni olosdirezionali di luce viola indicano il<br />

colore di confine da quello visibile all’ultravioletto (non<br />

vidsibile): è l’atmosfera della reintegrazione consapevole tra<br />

sensibile e sovrasensibile, tra locale e non locale, tra finito e<br />

transfinito. Le pareti evidenziano i geni coscienziali, un<br />

campo transfinito da cui estrapolare insights intuitivi e<br />

sincronici, memorie di ogni spazio-tempo. La simultaneità<br />

tra acquisito e <strong>autopoietico</strong>, sia nel sensibile che nel<br />

sovrasensibile, indica la<br />

linea del destino olosdirezionale dell’Universi-parte,<br />

evidenziandone la funzionalità all’unisono di se stessi: la vitaautopoiesi,<br />

sempre in ontos, in sophos, in logos e in<br />

Kraino 49 .<br />

46 Sonno-sogno lucido <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 105, pagina 429;<br />

47 Danza e musica autopoietica: vedi nota 35, pagina 410;<br />

48 Androginia Io-somato-autopoietica: vedi nota 2, pagina 401;<br />

49 Ontos-sophos-logos e Kraino: vedi nota 68, pagina 420;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

39<br />

L’Oikos è utilizzato come amplificatore della<br />

formazione a se stessi. E’ il transfinito in azione,<br />

rappresentato dai<br />

pavimenti-soffitti ad ottagono, in ferro e vetro,<br />

che suddividono in ∑igma la struttura complessiva.<br />

L’Oikos è panspermia 50 e autoconcepimento<br />

autopoietici 51<br />

50 Panspermia autopoietica: vedi nota 73, pagina 421;<br />

51 Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 14, pagina 405;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

40<br />

è transfinitamente autofecondantesi, è danza di micro<br />

particelle in transfinite sfumature e morfologie geometricofrattali,<br />

esprimendo l’ordine implicito. I dipinti raccontano,<br />

inoltre, la storia dell’Universi-parte e dello stato della sua<br />

funzione Ypsi complessiva, di cui è autoconsapevole. La<br />

simmetria tra i principi attivi autopoietici di<br />

autodeterminazione-realizzazione, di autoguarigione-<br />

rigenerazione 52 , omeostatici 53 , di conoscenza sono<br />

indicatori dell’<br />

intenzionalità-determinismo autopoietici<br />

La pratica delle autopoiesi olosgrafiche locali e non<br />

locali fa parte degli strumenti necessari a riconoscere le<br />

morfologie visibili e non visibili rappresentate.<br />

Indicazioni sui vissuti integrali Io-somato-autopoietici,<br />

atti a superare gli ostacolatori-discrasie 54 , per vivere il<br />

campo istintivo emozionale e aggredior 55 , per estendere<br />

l’autoconsapevolezza dell’Io acquisito alle sue funzionalità<br />

sovrasensibili, per penetrare lo spazio-tempo, in cui ci<br />

riconosciamo, rappresentano il<br />

viaggio verso A-thanatos,<br />

lo<br />

stato coscienziale punto-morte,<br />

parte integrante della vita-autopoiesi: è lo stato Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />

integralmente rappresentato dal<br />

Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico,<br />

52 Autorigenerazione autoguarigione autopoietica: vedi nota 20, pagina 406;<br />

53 Principo omeostatico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 81, pagina 423;<br />

54 Ostacolatori-discrasie: vedi nota 71, pagina 421;<br />

55 Campo istintivo-emozionale e aggredior: vedi nota 26, pagina 408;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

41<br />

la cui porta d’ingresso è posizionata a levante, a dimostrare<br />

come lo stato coscienziale punto morte sia un contenuto, un<br />

incluso esprimibile dalla vita-autopoiesi. Il Σigma del<br />

Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico è, a sua volta, l’ingresso<br />

dell’Oikos del transfinito,<br />

che verrà edificato, soltanto dopo il manifestarsi di tre<br />

sincronicità di eventi che potranno verificarsi dopo la reale<br />

costruzione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />

Tale conoscenza vissuta, che ci indica la necessità della<br />

risalita-transmutazione di ogni enantiodromia,<br />

di ogni opposto-complementare<br />

è il raggiungimento della<br />

bioetica autopoietica pre-manifestazione degli<br />

opposti-complementari:<br />

una volta vissuta, può ricadere nell’azione bioetica quotidiana,<br />

la nascita dei processi di autopoiesi continua.<br />

Il Σigma della non località,<br />

dell’entanglement coscienziale autopoeitico<br />

è il luogo dell’<br />

è pulsazione dell’Oikos,<br />

effetto Sigma,<br />

è la composizione del mosaico formato dalle parti-Universi.<br />

L’intelligent design <strong>autopoietico</strong> degli Universi-parte,<br />

che danza e riconosce se stesso,<br />

è rappresentato attraverso dalle strutture della conoscenza,<br />

anche di<br />

parti-Universi non specificamente terrestri.<br />

L’Oikos è complemento di se stesso.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

42<br />

E’ formato da processi auto realizzanti, anche se<br />

include quelli sensibili, localistici, di passaggio:<br />

azioni propedeutiche all’entrata nei<br />

significati-significanti autopoietici e acquisiti<br />

dell’esistenza.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

43<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

Il Maieuta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

44<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

45<br />

La parola maieutica autopoietica sigmasofica 56<br />

nasce dal greco maieutiké (sottinteso: techné) e significa<br />

letteralmente arte-technè ostetricia. Attraverso l'arte-<br />

technè maieutica Io-somato-autopoietica sigmasofica, è<br />

possibile<br />

formarsi a se stessi, ossia prendere consapevolezza<br />

dell’Universi-parte, sensibili e sovrasensibili, locali e<br />

non locali, transfiniti.<br />

Maieuta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> può essere<br />

qualunque Io che si sia formato, attraverso il vissuto diretto, a<br />

se stesso e che abbia vissuto e transmutato le proprie discrasie<br />

Io-somato-autopoietiche.<br />

Il Maieuta è in grado di vivere e riconoscere lo stato di<br />

autoconsapevolezza d’ingresso (o funzione Ypsi) in qualunque<br />

situazione esistenziale. E’ consapevole che tutti gli stati<br />

identificativi, discrasici, abbiano un’eziologia rigorosamente<br />

Io-somato-autopoietica inscindibile. Tale consapevolezza<br />

consente di trattare in se stesso ogni tipologia di conoscenza e<br />

di discrasia, non eludendo la condizione olistica autopoietica,<br />

unitaria, che li produce.<br />

La Maieutica procede, presa di consapevolezza dopo<br />

presa di consapevolezza, al superamento di ogni stato<br />

identificativo nel solo sensibile, di ogni ostacolatore, fino al<br />

naturale fluire Io-somato-<strong>autopoietico</strong>. Si prende coscienza<br />

dell’incompletezza di tutte quelle identificazioni acquisite,<br />

individuali, localistiche, che ricorsivamente,<br />

stereotipatamente, agiamo. Tale techné è fondata sull’azione<br />

bioetica autopoietica che conduce il ricercatore a vivere in sé<br />

la non località che compone l’autocoscienza, fino a intuire la<br />

56 Maieuta, Maieutica sigmasofica: vedi nota 58, pagina 417;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

46<br />

transfinitezza dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> e, quindi, dell’azione<br />

di ricerca.<br />

Il Maieuta orienta se stesso verso l’arte della<br />

pragmatica della disidentificazione, soprattutto per<br />

quanto concerne le stereotipie ricorsive, tradizionali<br />

dell’epoca e della storia acquisita, di cui si è consapevoli. Il<br />

metodo autoformativo che non trasmette informazioni, ma<br />

che le vive in sé e le fa nascere, esattamente come una mamma<br />

dà alla luce un bambino, crea la base autopoietica<br />

fondamentale per ogni altra applicazione didattica,<br />

pedagogica-psicagogica, filosofica,-scientifica, intesa in<br />

qualunque modo.<br />

Si opera in modo che l’inconscio <strong>autopoietico</strong> possa<br />

essere partecipato empatonicamente 57 e non descritto con<br />

racconti o intellettualizzato o mitizzato. Si entra in processi,<br />

per cui ogni conflitto, ogni opposizione, ogni dipendenza<br />

acquisita va in remissione e ciò che scaturisce è un Universiparte<br />

che produce<br />

l’azione bioetica autopoietica,<br />

su tutti i piani della manifestazione.<br />

E ci si sente parte integrante dell’Universi.<br />

E’ la condizione vissuta di autoriconoscimento quali<br />

Maieuti dell’Oikos Autopoietico.<br />

Il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong><br />

In questo senso e con questi significati-significanti,<br />

l’Oikos insegna al Maieuta che, dopo il vissuto penetrato, la<br />

costruzione della propria teoria ad esso conseguente dovrà<br />

essere quella più autopoieticamente semplice e necessaria<br />

a spiegarlo: è il<br />

57 Empatonia autopoietica: vedi nota 39, pagina 412;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

47<br />

principio attivo di semplicità autopoietica 58<br />

nascente dal vissuto penetrato. L’Oikos insegna a:<br />

non moltiplicare gli eventi, perché essi sono sempre<br />

parte e generati dall’unico Universi-parte<br />

vivere che la pluralità è parte dell’intelligent<br />

design <strong>autopoietico</strong> che, per variazione-contrasto,<br />

ci insegna a prendere coscienza dell’unità<br />

vivere che è inutile fare con la molteplicità ciò<br />

che necessariamente dovrà essere riconosciuto come<br />

fatto dall’unità.<br />

In altri termini, non vi è motivo alcuno per complicare la<br />

semplicità autopoietica.<br />

Il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong> esprime una novità, in<br />

quanto riconosce la semplicità autopoietica, non come<br />

opposto complementare della difficoltà, ma come condizione<br />

innata dell’Universi-parte, da cui nascono semplicità e<br />

difficoltà-molteplicità localistiche.<br />

La costruzione della propria teoria, conseguente al<br />

vissuto penetrato, è la scelta autopoieticamente semplice e,<br />

ove non fosse la semplicità autopoietica intesa come principi<br />

attivo <strong>autopoietico</strong>, innato, mostrerebbe comunque di poter<br />

essere facilmente vissuta e verificata rispetto a quelle più<br />

complicate.<br />

In sostanza, il rasoio di Occam <strong>autopoietico</strong> serve al<br />

Maieuta Sigmasofico e al ricercatore, come regola pratica per<br />

58 Semplicità autopoietica: vedi nota 93, pagina 426;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

48<br />

scegliere tra i vissuti, che hanno la stessa capacità di far<br />

raggiungere uno o più stati coscienziali, prese di<br />

consapevolezza che si vogliono raggiungere: quello della<br />

semplicità autopoietica. Inoltre, poiché per ogni vissuto dei<br />

ricercatori esistono generalmente diverse costruzioni della<br />

propria teoria conseguente, egualmente consistenti, si utilizza<br />

per edificare la tavola autopoietica della Sigmasofia, che<br />

è la sintesi-integrazione-sommatoria dei vissuti, delle<br />

esperienze da cui si estrapola funzione Ypsi. Senza di esso, il<br />

ricercatore, l’Io acquisito, la funzione Ypsi non avrebbero<br />

orientamenti utili a ricondurre la costruzione della propria<br />

teoria conseguente al vissuto alla praticabilità più<br />

autopoieticamente semplice inducendo, così inutili e poco<br />

sintetici ostacolatori. La costruzione della propria teoria<br />

conseguente al vissuto non è quindi quella più semplice<br />

rispetto ad una complessa, complicata, molteplice, ma quella<br />

autopoieticamente semplice ossia quella che evidenzia<br />

funzionalità innate (la S.T.o.E, pur veicolando il principio<br />

attivo di semplicità autopoietica è da taluni considerata<br />

come difficile!)<br />

Algoritmo <strong>autopoietico</strong><br />

Il termine algoritmo <strong>autopoietico</strong> definisce la<br />

sequenza di azioni autopoietiche da compiere, per creare un<br />

processo, uno stato coscienziale, una presa di consapevolezza,<br />

più o meno complessi.<br />

Per prendere consapevolezza della somma di due<br />

esperienze, ne utilizziamo uno semplice, ossia determinate<br />

istruzioni che, se eseguite nel corretto ordine, ci fanno<br />

ottenere il risultato.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> ha una propria capacità di<br />

elaborazione creativa. Se ben costruito e vissuto, come<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

49<br />

ecologicamente e innatamente è, (cioè parte integrante e<br />

inscindibile dell’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito, che lo partecipa e lo<br />

istruisce), è in grado di eseguire alcune operazioni e di<br />

rivelare insights intuitivi e sincronici.<br />

Spetta al campo coscienziale viverlo in termini formali,<br />

ossia individuare dati e incognite (gli elementi non evidenti,<br />

simbolici da decodificare, vivere in se stessi), razionalizzare<br />

tutti i passaggi, prevedere i possibili casi che si possono<br />

presentare e olosdirezionarli verso la Via da seguire, in modo<br />

che l’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito possa produrre la soluzione, la<br />

consapevolezza.<br />

È il vissuto della sequenza ordinata, delle istruzioni che<br />

portano alla consapevolezza, alla risoluzione dello stato<br />

identificativo nel solo sensorio-percettivo<br />

l’algoritmo <strong>autopoietico</strong>,<br />

attraverso cui l’Oikos si occupa della presa di consapevolezza<br />

dell’Universi-parte, se stessi, ossia di:<br />

evidenza dell’Uno, dell’Universi-parte che,<br />

interpretabile in un unico modo, non può essere<br />

dicotomico, duale, enantiodromico<br />

collegamento al rasoio di Occam, ossia a<br />

consapevolezze auto poieticamente semplici. Nel caso<br />

fossero complesse dovranno essere ricondotte ad<br />

istruzioni più semplici, in modo da poter essere<br />

partecipate naturalmente<br />

finitezza, in numero finito, sempre nella<br />

consapevolezza che il processo sia transfinito:<br />

si raggiunge la presa di consapevolezza definita, che diviene la<br />

base della successiva.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

50<br />

Il diagramma di flusso dell’algoritmo <strong>autopoietico</strong> è<br />

rappresentato dall’architettura stessa dell’Oikos. Uno dei<br />

modi utilizzati per rappresentarla è quello per cui ogni<br />

singolo componente dell’architettura ha un significato-<br />

significante <strong>autopoietico</strong> determinato.<br />

Definiamo meglio.<br />

L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> è la sequenza logico-<br />

razionale di stati di autoconsapevolezza, di istruzioni,<br />

lavorate al rasoio di Occam, e rese univocamente<br />

interpretabili che, agite applicando l’ordine<br />

<strong>autopoietico</strong>, vissuto, consentono di prendere<br />

consapevolezza di un nuovo insight intuitivo e<br />

sincronico e di porre in remissione un ostacolatore, un<br />

problema, in un numero finito di azioni.<br />

Se queste vengono compiute, accade che:<br />

la progressione delle azioni da realizzare risulta essere<br />

finita (ma consapevole della transfinitezza)<br />

la progressione ottiene sempre l’effettività della presa di<br />

consapevolezza<br />

le azioni sono sempre eseguibili, realizzabili anche sul piano<br />

sensorio-percettivo,<br />

le azioni sono compatte, veicolano tensegrità e non<br />

sono dualiste, scisse, dicotomiche, enantiodromiche,<br />

ambigue, perverse.<br />

Affermando che le azioni, costituenti l’algoritmo<br />

<strong>autopoietico</strong>, sono evidenza del rasoio di Occam, cioè<br />

semplici, significa che risulteranno evidenti ad ogni libero<br />

ricercatore che si formerà a se stesso, all’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

51<br />

La grande rilevanza che assume in Sigmasofia, dipende dal<br />

fatto che ogni<br />

autopoiesi olosgrafica<br />

è, di fatto,<br />

un algoritmo <strong>autopoietico</strong><br />

che può essere utilizzato, come progressione, per porre in<br />

remissione<br />

l’ostacolatore alla scoperta vissuta dei significati-<br />

significanti dell’esistenza.<br />

Ogni Io acquisito evidenzia stati ostacolanti, caratterizzati<br />

da molte variabili. Ad esempio, la presa di consapevolezza<br />

dello stato discrasico di anaffettività può dipendere da diversi<br />

stati coscienziali correlati che, in questo senso, non formano<br />

una famiglia di ostacolatori, ma ingredienti peculiari dello<br />

stesso processo complessivo (che si scoprirà trascendente<br />

l’anaffettività stessa, anch’essa un semplice ingrediente, una<br />

parte-Universi).<br />

L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> pone in remissione l’ostacolatore,<br />

utilizzando una sequenza finita di azioni che, applicate<br />

indifferentemente a qualunque ingrediente dell’elemento su<br />

cui si stanno applicando, producono, in un tempo finito, la<br />

remissione desiderata (pur sempre nella consapevolezza che si<br />

tratta della base per altri passi, azioni transfinite).<br />

L’algoritmo <strong>autopoietico</strong> ha nel sensorio-percettivo una<br />

progressione, per così dire, infallibile, che può essere descritta<br />

in modo non ambiguo, fino nei minimi dettagli, e conduce<br />

sempre alla presa di consapevolezza innovativa, in un tempo<br />

finito. Durante questa progressione, in questo momento di<br />

passaggio, ci autoformiamo a noi stessi come se fossimo un<br />

computer (ripeto, è soltanto una fase propedeutica di<br />

passaggio. Computer, dal latino computare ,calcolare). E’<br />

un dispositivo Io-somatico (l’essere umano) che implementa il<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

52<br />

funzionamento di un sistema formale, che può riconoscersi e<br />

trovarsi in stati di coscienza determinati, e che opera in base a<br />

leggi autopoietiche innate, costituendo un modello di presa di<br />

consapevolezza. Tale sistema è retto da leggi ecologiche,<br />

sensorio -percettivamente relativamente semplici, che è<br />

possibile presentare con accurate descrizioni calcolabili, ma<br />

consapevoli di evidenziarsi, integrarsi ed essere inscindibili da<br />

altre sovrasensibili e non locali, a cui si tende e che siamo. Si<br />

tratta di azioni propedeutiche autopoietiche.<br />

In tale computer, l’essere umano Io-somatico, si sperimenta<br />

l’autopoiesi olosgrafica, ossia l’algoritmo <strong>autopoietico</strong>,<br />

attraverso una forma: è il linguaggio <strong>autopoietico</strong> adatto ad<br />

essere agito dall’Universi-parte stesso.<br />

E’ una forma-sequenza logicamente ordinata di azioni<br />

e di movimenti interiori-esterni, che producono la<br />

remissione dello stato identificatvo nel solo sensibile.<br />

La pratica sigmasofica è un programma, una progressione<br />

eseguibile, scritta nel linguaggio estrapolato da genoma<br />

coscienziale, che può essere agito soltanto se si è<br />

consapevoli, attraverso il vissuto, di che cosa sia la maieutica<br />

autopoietica, il sorgente, da cui nasce il linguaggio<br />

<strong>autopoietico</strong> dell’Oikos, noi stessi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

53<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ΣOPHY<br />

∑OPHY<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è<br />

olosdirezionalmente orientato e<br />

consente di percepire tutte le<br />

funzionalità-facoltà esprimibili in<br />

un solo atto di percezione<br />

consapevole.<br />

Oikos <strong>autopoietico</strong>: dal greco οίκος, <strong>oikos</strong>, casa o<br />

anche ambiente; l’aggettivo <strong>autopoietico</strong> significa<br />

autocreato, dai termini greci autos, se stessi, e poiesis,<br />

creazione. Si tratta, inoltre, di un processo, di un campo, che<br />

transmuta e ridefinisce continuamente se stesso ed è<br />

tecnicamente in grado di autosostenersi e di<br />

autoriprodursi.<br />

L’essere umano e l’Universi, di cui è parte integrante e<br />

inscindibile, è un sistema <strong>autopoietico</strong> composto da parti,<br />

ossia un insieme di processi intrecciati di autocreazione,<br />

autotrasformazione e autoremissione di parti-funzioni che,<br />

interagendo tra loro, sostengono e autorigenerano<br />

transfinitamente lo stesso sistema.<br />

Il sistema Universi-parte, noi stessi, autodefinisce e<br />

autorigenera se stesso, ad indicare un sistema olisticamente<br />

autoreferenziale (tutto è atomicamente e coscienzialmente<br />

legato e inscindibile) quindi, ciò che esiste è un unico corpo,<br />

ciò che è denominato, appunto,


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

54<br />

Universi-parte<br />

(parte che include noi stessi e ogni Oikos, casa<br />

localistici...).<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è, di fatto, la natura complessiva,<br />

l’Universi intero, in cui la<br />

delimitazione è la non località transfinita<br />

ed è appunto la scoperta vissuta, empatonica,<br />

dell’autodeterminazione di autoedificarsi in tale morfologia e<br />

funzionalità che il Maieuta Sigmasofico (parte-Universi) cerca<br />

di partecipare, vivere e, perché no, ove possibile, di<br />

transmutare.<br />

Ogni singolo atomo, meccanica quantistica, subquantistica<br />

e autopoietica, nonché la manifestazione sensibile,<br />

sono luoghi partecipabili attraverso vissuti di ogni genere,<br />

autocreati (autopoietici). Per questi motivi,<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> non delimita e non divide,<br />

in quanto è l’Universi-parte transfiniti, non locali in cui si<br />

svolge la formazione a se stessi.<br />

Include integralmente ogni manifestazione esistente,<br />

attraverso il<br />

porre in remissione le mura.<br />

Nel registro simbolico-reale, la remissione delle mura<br />

orienta ogni Io acquisito verso la propria partecipazione, il<br />

riconoscimento viscerale della non località e quindi, non può<br />

tecnicamente essere profanato.<br />

Riconoscendo l’Oikos <strong>autopoietico</strong> in loro stessi, i<br />

ricercatori possono individuarlo in ogni luogo della natura, di<br />

cui sono parte inscindibile, e possono evocarlo, invocarlo, o<br />

guidare se stessi per produrre insights intuitivi e sincronici,<br />

ovunque. Riguardando la consapevolezza di processi non<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

55<br />

localistici, l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è necessariamente senza<br />

mura che, però, sono funzionalmente e temporaneamente<br />

costruibili per far emergere i<br />

volumi, le estensioni più che<br />

tridimensionali,<br />

olosdirezionali, Io-somato-<br />

autopoietiche<br />

anche, individuabili e utilizzabili<br />

nella decodifica di passaggio,<br />

come<br />

momento analitico<br />

<strong>autopoietico</strong> 59 di se stessi.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> non ha<br />

alcun riferimento<br />

con ipotesi, quali dio (e<br />

similia),<br />

ossia con la denominazione,<br />

anacronistica, tuttora utilizzata<br />

dalle religioni monoteiste e da<br />

altri, per indicare, genericamente,<br />

un essere supremo, concepito<br />

come il Creatore dell’Universo,<br />

di tutte le realtà, investendo su<br />

tale termine, valenze di bene, di<br />

positivo e riconoscendolo quale fondamento della morale. Tali<br />

concezioni sono proprie del<br />

Tempio,<br />

59 Momento analitico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 62, pagina 418;<br />

∑OPHY<br />

Sono Universi-parte,<br />

transfinito.<br />

Consapevolmente genero.<br />

Dal tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />

fusionalmente, spaziotempi<br />

includo. Sono<br />

parte-Universi,<br />

disidentificato dalla<br />

convenzione vigente nelle<br />

epoche, dal solo sensoriopercettivo.<br />

Ponendo in<br />

remissione, definitiva,<br />

l’ipotesi denominata dio,<br />

libertà Bios-etica<br />

autopoietica autocreo<br />

<strong>∑ophy</strong>


di cui<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

56<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è la transmutazione.<br />

Dalla sperimentazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, se stessi,<br />

emergono evidenze che pongono in remissione spontanea tale<br />

ipotesi concettuale, intellettuale e talvolta proiettiva.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è olosdirezionalmente orientato e<br />

consente di percepire tutte le funzionalità-facoltà<br />

esprimibili in un solo atto di percezione consapevole.<br />

Ogni singolo Io-acquisito<br />

è una delle porte dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

che si apre alla propria<br />

scaturigine<br />

(il volume)<br />

non locale transfinita.<br />

Lo stato Sigmasofia dell’Universi-parte è uno, ma<br />

partecipabile dalla reale autoconsapevolezza di ogni singolo<br />

ricercatore che, attraverso l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, appunto, si<br />

riconosce come parte-Universi, esprimendo il proprio ordine<br />

che, attraverso il processo di autopoiesi continua, tenderà a<br />

reintegrarsi come<br />

Universi, da cui ogni parte si evidenzia.<br />

Tutte le funzioni dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> indicate<br />

possono essere concretizzate in azioni, in enti sensibili<br />

funzionali, processo utilizzato in Sigmasofia nell’ergosofia 60 ,<br />

ossia nell’azione di rendere concrete, realizzate, tali forme: è la<br />

costruzione architettonica dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, su cui ogni<br />

ricercatore trasferisce gli stati di consapevolezza maturati,<br />

sperimentando la vita. A loro volta, tali realizzazioni<br />

parleranno ai<br />

60 Ergosofia autopoietica: vedi nota 37, pagina 411;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

57<br />

costruttori dell’Oikos,<br />

fornendo input da sperimentare e da ritradurre, nel<br />

virtuosismo sinergico sigmasofico 61 :<br />

un’altra funzione di se stessi. Ed ecco che l’Oikos è<br />

riconosciuto anche come casa, in cui si evidenzia l’esperienza<br />

e la consapevolezza maturate:<br />

il re-ligo et resurgo <strong>autopoietico</strong>,<br />

utilizzato nell’accezione di riunione-resurrezione dell’Io<br />

acquisito a se stesso, alla propria estensione non locale,<br />

condizione che include ogni manifestazione esistente, da cui si<br />

evidenzia la funzione di<br />

antidoto ad ogni forma settoriale, religiosa o laica,<br />

ad ogni figura di maestro-discepolo,<br />

terapeuta-cliente,<br />

sacerdote-fedele ecc.<br />

Il ricercatore, se così si autodetermina, potrà<br />

“consapevolizzare” tale operazione nell’ontos-sophos-<br />

logos <strong>autopoietico</strong> di se stesso (l’Universi-parte, l’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>) e, parallelamente e simultaneamente, traslare<br />

tale consapevolizzare nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> sensorio-<br />

percettivo, architettonico, che costruisce a Caporipa al solo<br />

scopo di porre in remissione se stesso, per determinare la<br />

condizione di consapevolezza che anche nel sensoriopercettivo<br />

non ha bisogno di riconoscersi in termini<br />

riduzionisti soltanto localistici: l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, come<br />

principio attivo acquisito formatore, attraverso cui<br />

porre in remissione definitiva ogni forma di<br />

61 Virtuosismo sigmasofico: vedi nota 115, pagina 431;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

58<br />

Oikos solo localistico.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

Σigma della funzione Ypsi d’ingresso<br />

59<br />

∑OPHY<br />

(…) è l'essere umano non<br />

consapevole,<br />

al di fuori di se stesso,<br />

al di fuori dell’Oikos,<br />

ma che sente, intuisce l’Oikos.<br />

Quando l'essere umano, l’Universi-parte, immerso nel<br />

fluire della vita e dello stato coscienziale punto morte, decide<br />

di ampliare il proprio<br />

cammino <strong>autopoietico</strong><br />

(il cammino verso se stesso, autocreato),<br />

il senso e i significati-significanti dell'esistenza,<br />

anche se ancora, in parte, immersi nell’<br />

enantiodromia<br />

la corsa all’opposto attuata dagli stati coscienziali,<br />

nella<br />

polarità-dicotomia,<br />

sanno di trovarsi, in quel momento, nel proseguimento,<br />

assunto, del proprio intento autoformativo:<br />

verso l’ampliamento del<br />

risveglio a se stessi.<br />

In quello spazio-tempo riflessivo sui significatisignificanti<br />

dell’esistenza e, quindi, più consapevole di<br />

essere Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

può percorrere, più speditamente e consapevolmente, la<br />

via che lo sta conducendo verso se stesso.


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

La Via che potrà seguire è soltanto una,<br />

olosdirezionale:<br />

60<br />

essere aderente alla funzione Ypsi scaturente da<br />

insegnamenti tradizionali: educazione, società,<br />

genitori, amici, religioni e modelli vigenti in quel<br />

periodo storico (…) integrati alla formazione<br />

Sigmasofica dell’Io acquisito a se stesso, non<br />

tradizionale, ossia da insights intuitivi e<br />

sincronici, dall’entanglement coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>, dall’olospresenza, dallo stato Io-<br />

somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia (…).<br />

Si integreranno, così,<br />

la ragione-esperienza e il <strong>∑ophy</strong>-insight.<br />

E’ l’orientamento che dà la spinta a procedere verso la<br />

comprensione delle cose, degli eventi, delle situazioni (…) che<br />

cerchiamo, il che può essere tradotto nelle seguenti domande:<br />

qual è il significato dell’<br />

Universi di cui siamo parte?<br />

Da dove viene?<br />

Chi è?<br />

Qual’è il suo fine?<br />

Cosa è lo stato coscienziale punto morte e il post-<br />

mortem?<br />

Processi che, di fatto, vogliamo comprendere attraverso l’Io<br />

acquisito stesso, visto che è lui che si pone la domanda.<br />

Per questo motivo, è importante proseguire la<br />

formazione dell’Io-acquisito a se stesso, sia alle sue<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

61<br />

funzionalità complessive Io-somatiche acquisite e soprattutto<br />

a quelle autopoietiche, sovrasensibili, non locali: la<br />

palestra dell’autocoscienza,<br />

da cui si proviene, assume di transmutarsi in<br />

∑igma della funzione Ypsi d’ingresso,<br />

per arrivare a rispondere visceralmente, empatonicamente,<br />

fusionalmente (non intellettualmente, non con il solo<br />

pensiero-sensorialità), alle domande formulate. Se così non<br />

fosse il ricercatore vivrebbe stati ostacolatori che non gli<br />

consentirebbero di tendere verso la remissione dello stato di<br />

incompletezza sul piano dell’autoconsapevolezza<br />

dell’Universi-parte, di se stesso. Non riconoscerebbe<br />

pienamente le funzioni della<br />

transmutazione da Palestra dell’autocoscienza<br />

in<br />

Σigma della funzione Ypsi d’ingresso.<br />

Il ricercatore vede la<br />

Porta del Σigma della funzione Ypsi d’ingresso<br />

La parte-Universi, l’Io acquisito dell’essere umano ha<br />

sempre generato la consapevolezza dell’esistenza di principi<br />

attivi autopoietici archetipici, evidenziatori del sensoriopercettivo,<br />

proveniente dalla manifestazione sensibile. La<br />

Sigmasofia afferma esplicitamente l’esistenza del campo<br />

coscienziale olistico-<strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte<br />

transfinito, come<br />

campo di potere <strong>autopoietico</strong> generatore di<br />

conoscenza olistica.<br />

Per questo motivo, la porta del ∑igma della<br />

funzione Ypsi d’ingresso (la prima porta dell’Oikos),<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

62<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

evidenzia dei simboli peculiari:<br />

la sequenza-cifrario autopoietica,<br />

63<br />

144.610.987.46368<br />

10946.34.121393.6765.8.233.13 !<br />

posizionata alla base della porta, significa in codice e in<br />

inglese:<br />

know thyself<br />

(gnothi seauton, temet nosce, conosci te stesso)<br />

e subito sotto,<br />

l’Universi-parte, transfinitamente<br />

quindi,<br />

conosci te stesso,<br />

l'Universi-parte ,<br />

in modo mai finito.<br />

Il codice numerico è scritto con la sequenza dei numeri<br />

di Fibonacci (…).<br />

N (sequenza interi) Sequenza fibonacci Sequenza alfabetica<br />

inglese<br />

1 1 a<br />

2 2 b<br />

3 3 c<br />

4 5 d<br />

5 8 e<br />

6 13 f<br />

7 21 g<br />

8 34 h<br />

9 55 i<br />

10 89 j<br />

11 144 k<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

12 233 l<br />

13 377 m<br />

14 610 n<br />

15 987 o<br />

16 1597 p<br />

17 2584 q<br />

18 4181 r<br />

19 6765 s<br />

20 10946 t<br />

21 17711 u<br />

22 28657 v<br />

23 46368 w<br />

24 75025 x<br />

25 121393 y<br />

26 196418 z<br />

64<br />

La porta invita all’assunzione della formazione-ricerca<br />

continua, evidenziando la motivazione 62 che fonda la linea<br />

del destino autopoietica 63 dell’Universi-parte, se stessi.<br />

Il libero ricercatore intuisce sempre più che deve<br />

formarsi a se stesso, sente che può auto-offrirsi la remissione<br />

dell’identificazione nel solo sensorio-percettivo. Questa<br />

assunzione vissuta, conduce a viversi quali<br />

autorigeneratori-guaritori e autoconoscitori.<br />

Tale processo è sentito particolarmente vero in quanto si<br />

proviene da un’ampia formazione vissuta che ha implicato il<br />

riconoscimento di<br />

essere amanti dell’ontos, del sophos, del logos e del kraino<br />

insiti nel bios, nella vita-autopoiesi,<br />

62 Motivazione autopoietica: vedi nota 63, pagina 418;<br />

63 Linea del destino autopoietica: vedi nota 56, pagina 416;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

assunto ed evidenziato dalla scritta posizionata sulle colonne<br />

Agathoi iatroi<br />

e dal seguente simbolo<br />

attraverso cui si rappresenta che<br />

le prese di consapevolezza dell’espansione della<br />

65<br />

coscienza<br />

includono e procedono, secondo la sequenza di Fibonacci,<br />

1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21<br />

(vedi tabella sopra)<br />

Si tratta della successione numerico-coscienziale che<br />

ha la proprietà innata, per cui<br />

ogni esperienza vissuta, consapevolizzata, è uguale<br />

alla somma (più proprietà emergente) delle due<br />

esperienze precedenti.<br />

Usando questo modo di procedere, è possibile estendere la<br />

sequenza, lo stato coscienziale, la presa di consapevolezza,<br />

all’olosdirezionale, al transfinito.<br />

Lo stato di coscienza ha un’altra proprietà matematicocoscienziale<br />

che si può conoscere, vivendo la<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

66<br />

simmetria coscienziale autopoietica 64<br />

di ogni esperienza con quelle di cui è la somma (più<br />

proprietà emergente).<br />

Se partiamo dalla prime due, la simmetria è 1 a 1; la<br />

seconda 2 a 1, la terza, 3 a 2, la quarta, 5 a 3, la quinta, 8 a 5.<br />

Si arriva, quindi, a scoprire che ogni espansione della<br />

consapevolezza è massimo 1,618034 volte più grande di quella<br />

di cui è la somma (più proprietà emergente). Si tratta,<br />

ovviamente e soltanto, di un riferimento simbolico-reale,<br />

per significare che l’espansione di consapevolezza, di norma<br />

sensorio-percettiva, non può superare tale<br />

numero quantità di simmetria coscienziale.<br />

Questo andamento viene<br />

transmutato nell’Oikos,<br />

quando si arriva a<br />

(in se stessi)<br />

vivere la non località,<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia,<br />

luogo in cui ogni esperienza è<br />

autopoieticamente simultanea<br />

tale<br />

inscindibile:<br />

un’unica proprietà emergente.<br />

Nel sensorio-percettivo, l’Io acquisito si forma, secondo<br />

proporzione autopoietica innata,<br />

sintetizzabile nella proporzione estrema e media<br />

64 Simmetria o autosomiglianza autopoietica: vedi nota 103, pagina 429;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

67<br />

AB fratto AC è uguale ad AC fratto CB.<br />

Come detto, tale proporzione autopoietica corrisponde a<br />

1,6180339887….., cioé al numero privo di sequenze ripetitive,<br />

non esprimibile per frazione.<br />

È la peculiarità dell’autonomia fusionale<br />

autopoietica<br />

che possiamo riconoscere, partecipare anche nel sensoriopercettivo.<br />

Tale proporzione si trova nei principi attivi che<br />

partecipiamo in noi stessi, l’Universi-parte:<br />

nella propagazione dei suoni e del linguaggio emessi<br />

nei rapporti di crescita costanti e armoniosi delle parti–<br />

Universi,<br />

la disposizione dei petali di un fiore<br />

la simmetria di una conchiglia<br />

la struttura di un echinoderma<br />

la proporzione umana<br />

Questa legge innata è negli Universi-parte transfiniti, nel<br />

campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>: è la<br />

spirale della vita-autopoiesi,<br />

del campo coscienziale, ossia il<br />

mezzo attraverso cui riconoscere in se stessi<br />

l’Universi-parte.<br />

Le colonne autopoietiche sotengono lo<br />

scudo della Sigmasofia<br />

<strong>∑ophy</strong>,<br />

il nome dell’Oikos, che trova ampie spiegazioni più avanti.<br />

Il libero ricercatore può produrre l’intenzionalità<br />

autopoietica ad entrare in se stesso.<br />

Entra!<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

68<br />

Se si trova in quel luogo significa che ha già saputo<br />

ntegrare il significato-significante della<br />

porta autopoietica simbolica-reale di provenienza,<br />

presente nella<br />

Palestra dell’autocoscienza<br />

di ogni Io acquisito,<br />

può procedere oltre la<br />

porta autopoietica reale dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy.<br />

E’ consapevole della propria storia di provenienza.<br />

Sente, intuisce che la Palestra dell’autocoscienza da<br />

cui proviene e l’Oikos in cui si trova, sono lo stesso processo<br />

in atto è consapevole di trovarsi<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

69<br />

nell’interiorità dell’Universi-parte, di se stesso.<br />

Il guardiano<br />

della leggerezza autopoietica,<br />

orientato verso il transfinito,<br />

sostenuto dall’androgino <strong>autopoietico</strong>,<br />

immerso nel fuoco perenne,<br />

∑OPHY


e i<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

70<br />

con all’estremità il delfino, il serpente, il ghepardo,<br />

l’aquila<br />

che vede di fronte a se, gli indica che lì sono custoditi e<br />

sigillati la S.T.o.E<br />

principi attivi archetipici, autopoietici,<br />

che la formano. Si partecipa<br />

l’hatanor <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />

per creare<br />

Sente di<br />

A-Thanatos.<br />

essere vestito<br />

di<br />

sola nudità<br />

la base minima, pre-immagine, da vivere e da cui finalmente<br />

iniziare nuove possibilità di formazione a se stessi, suggerite<br />

dall’aforisma sul pavimento:<br />

Dallo spazio –tempo<br />

olosdirezionalmente<br />

Verso il Kairos 65 e il<br />

Tempo <strong>autopoietico</strong><br />

65 Kairos: è una parola che significa momento giusto o opportuno . E’ il tempo<br />

in cui qualche cosa di speciale accade<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

71<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

72<br />

Il libero ricercatore sulla coscienza inizia a riconoscere<br />

il significato-significante dell’esistenza,<br />

la linea del destino autopoietica<br />

E’ consapevole che proviene ed evidenzia il mondo dell’<br />

Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />

e<br />

dell’ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />

ma nello stesso tempo intuisce che tutto ciò si evidenzia<br />

dall’<strong>autopoietico</strong> sovrasensibile, non locale e sente<br />

due richiami.<br />

E’ una rampa di lancio che può indurlo a<br />

vivere di rendita, mettendo a frutto il sapere<br />

conquistato<br />

spingerlo nello stesso tempo verso ulteriori<br />

estensioni, verso l’apertura della porta del<br />

guardiano <strong>autopoietico</strong>.<br />

Non vede ancora la legge autopoietica:<br />

ma sente di essere in marcia,<br />

ed è consapevole che sta penetrando e non sta solo<br />

dialettificando, sa di essere in forme di ascesi reale. E’ sulla via<br />

della remissione degli stati identificativi.<br />

Vive una forma di<br />

libertà di (…) e libertà da (…)<br />

tranquillizzante, dopo gli opposti-complementari,<br />

la sospensione autopoietica.<br />

Non si consente più all’Io acquisito la coazione a<br />

ripetere transfinitamente uguale a se stessa. Qualunque cosa<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

73<br />

accada, ha abbandonato la coazione a ripetere, le apparenze,<br />

emerge lo stato di coscienza denominato<br />

fonte di acqua viva,<br />

per cui si occupa a tempo pieno di<br />

e di<br />

Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza<br />

autocoscienza dell’ontos-sophos-logos.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è, comunque, la testimonianza<br />

coscienziale e architettonica di una transmutazione<br />

autoformativa realizzata che veicola lo stato coscienziale di<br />

avanguardia di autoconsapevolezza dell’Universi-parte, se<br />

stessi.<br />

Soltanto attraverso il Σigma delle esperienze realizzate<br />

dall’Io acquisito dell’Universi-parte, può evidenziarsi l’attuale<br />

suo stato di autoconsapevolezza,<br />

l’avanguardia autopoietica.<br />

Superato il guardiano, può iniziare a percorrere<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

La scala autopoietica discendente-ascendente<br />

74<br />

Tale discesa in se stessi, nell’Universi-parte, non è<br />

completamente al buio, perché molto lavoro formativo su se<br />

stessi si è già svolto e intenzionalità e leggerezza<br />

autopoietiche possono essere agite. Il ricercatore, l’Io<br />

acquisito, vive la propria<br />

autoconsapevolezza d’ingresso,<br />

l’Ontos-sophos-logos dell’autocoscienza e<br />

l’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

75<br />

sono lì rappresentate, ed è ciò da cui sta scaturendo la prima<br />

edificazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

L’Oikos è costruito dall’Io acquisito dell’Universi-parte<br />

ed è per questo motivo che sintetizza il<br />

neo-paradigma esistenziale<br />

dell’essere umano e della società autopoietici,<br />

di cui è la concretizzazione reale. Tale condizione è<br />

rappresentata sul piano simbolico-reale dai volumi di scienza<br />

dell’autocoscienza e di autocoscienza della scienza, che<br />

sintetizzano la base da cui edificare la<br />

bibliosofia autopoietica universale<br />

custodita nelle librerie posizionate ai lati destro e sinistro<br />

della scala autopoietica discendente-ascendente<br />

Funzione Ypsi della bibliosofia autopoietica universale 66<br />

N. AUTORE E<br />

OPERA<br />

1<br />

ALIGHIERI<br />

DANTE<br />

Opere<br />

principali:<br />

LA<br />

DIVINA<br />

COMMEDI<br />

A,<br />

CITAZIONE FUNZIONE YPSI<br />

Considerate la<br />

vostra semenza:<br />

fatti non foste a<br />

viver come bruti<br />

ma per seguir<br />

virtute e<br />

conoscenza<br />

Purgatorio,<br />

Canto I Libertà<br />

va cercando, ch'è<br />

sì cara, come sa<br />

66 Questo elenco rappresenta la bibliografia di questa opera.<br />

∑OPHY<br />

Presa di coscienza dei<br />

principi attivi<br />

autopoietici, da cui ci<br />

evidenziamo, e per cui<br />

possiamo renderci<br />

conto di essere mossi,<br />

generati dalla<br />

pulsione autopoietica<br />

a vivere, a conoscere<br />

Ricerca di stati di<br />

disidentificazione dal<br />

solo acquisito<br />

La vita-autopoiesi<br />

genera e muove<br />

l’Universi, noi stessi!.


2<br />

3<br />

ARISTOFAN<br />

E<br />

Opere<br />

principali:<br />

COMMEDI<br />

E<br />

LISISTRA<br />

TA<br />

EPICURO<br />

Samo 341 a.C.<br />

Atene 271 a.C.<br />

Filosofo greco antico<br />

fondatore di una delle<br />

maggiori scuole<br />

filosofiche dell'età<br />

ellenistica e romana.<br />

L’epicureismo, che si<br />

diffuse dal IV secolo<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

76<br />

chi per lei vita<br />

rifiuta<br />

Paradiso,<br />

explicit l'alta<br />

fantasia qui<br />

mancò possa;ma<br />

già volgeva il<br />

mio disio e 'l<br />

velle,sì come rota<br />

ch'igualmente è<br />

mossa, l’amor<br />

che move il sole e<br />

l'altre stelle<br />

L'uomo saggio in<br />

breve sa esporre<br />

molti pensieri.<br />

Non si è mai<br />

troppo vecchi o<br />

troppo giovani per<br />

essere felici.<br />

Bisogni naturali<br />

e necessari, come<br />

∑OPHY<br />

Veicolando la<br />

consapevolezza<br />

autopoietica, la<br />

coscienza dell’essere<br />

umano, può<br />

sintetizzare e<br />

comunicare<br />

verbalmente ogni<br />

stato coscienziale,<br />

ogni pensiero.<br />

Universi-parte, trans<br />

finitamente esistente,<br />

produttore di ogni<br />

stato coscienziale<br />

Metabisogni<br />

autopoietici, bisogni,<br />

desideri, insieme<br />

nascente dagli


4<br />

a.C. fino al II secolo<br />

d.C.<br />

Opere principali:<br />

LA LETTERA AD<br />

ERODOTO<br />

SULLA FISICA<br />

LA LETTERA A<br />

MENECEO CHE<br />

TRATTA DI<br />

ETICA<br />

LA LETTERA A<br />

PITOCLE SULLA<br />

CONOSCENZA<br />

LE MASSIME<br />

CAPITALI<br />

ANASSAGORA<br />

CLAZOMENE<br />

496 A.C.<br />

LAMPSACO 428 A.C.<br />

Filosogo greco antico<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

77<br />

ad esempio bere<br />

acqua per<br />

dissetarsi: questi<br />

soddisfano<br />

interamente<br />

poiché essendo<br />

limitati possono<br />

essere<br />

completamente<br />

colmati.<br />

Bisogni né<br />

naturali né<br />

necessari, come ad<br />

esempio il<br />

desiderio di gloria<br />

e di ricchezze:<br />

questi non sono<br />

naturali, non<br />

hanno limite e<br />

quindi non<br />

potranno mai<br />

essere soddisfatti.<br />

Nulla si crea<br />

nulla si<br />

distrugge, tutto<br />

ciò che esiste è<br />

soltanto<br />

l’unione o la<br />

separazione di<br />

∑OPHY<br />

Uniniversi di cui siamo<br />

parte, da riconoscere<br />

come facoltà<br />

generabile e come<br />

facoltà da porre uin<br />

remissione<br />

Tutto si autocrea e<br />

tutto si reintegra in<br />

ciò che è stato creato.<br />

Ogni parte-Universi<br />

esistente, che sia<br />

percepita unita o<br />

separata che sia<br />

percepita, resta<br />

inscindibilmente<br />

evidenza<br />

dell’Universi-parte.


5<br />

Opere principali:<br />

VENTIDUE<br />

FRAMMENTI,<br />

SCRITTI SULLA<br />

NATURA.<br />

ABBOTT EDWIN<br />

Londra 1838<br />

Londra 1926<br />

scrittore, teologo e<br />

pedagogo inglese<br />

Opere principali:<br />

FLATLANDIA:<br />

Racconto fantastico a più<br />

dimensioni<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

78<br />

oggetti che<br />

esistevano già<br />

prima…<br />

Osserva quella<br />

miserabile<br />

creatura. Quel<br />

Punto è un Essere<br />

come noi, ma<br />

confinato nel<br />

baratro<br />

adimensionale.<br />

Egli stesso è tutto<br />

il suo Mondo,<br />

tutto il suo<br />

Universo; egli non<br />

può concepire<br />

altri fuor di se<br />

stesso: egli non<br />

conosce<br />

lunghezza, né<br />

larghezza, né<br />

altezza, poiché<br />

non ne ha<br />

esperienza; non<br />

ha cognizione<br />

nemmeno del<br />

numero Due; né<br />

ha un'idea della<br />

∑OPHY<br />

L’Universi-parte<br />

transfintamente in<br />

vita-autopoiesi<br />

genera parti-Universi.<br />

Partecipa osservando<br />

quella parte-Universi.<br />

Quell’essere<br />

quadrimensionale è<br />

un ontos-sophoslogos<br />

come Io, ma è<br />

confinato nel baratro,<br />

più che<br />

quadrimensionale.<br />

Quella parte-Universi<br />

spesso riferisce di<br />

essere Tutto il suo<br />

mondo, tutto<br />

l’universo che<br />

sensorialmente<br />

riconosce, che sembra<br />

non concepisca<br />

l’estensione non<br />

locale di se stesso.<br />

Non conosce la<br />

pluridimensionalità,<br />

la non località, perché<br />

non ne ha esperienza.<br />

Non ha cognizione di<br />

essere remissione del<br />

molteplice, che è Uno<br />

e che include, in<br />

realtà, ogni parte.<br />

Non essere<br />

soddisfatto, nemmeno<br />

di questo<br />

raggiungimento!<br />

L’Uno non basta:<br />

l’Universi-parte è<br />

transfinito. E’ meglio<br />

produrre<br />

intenzionalità


6<br />

ISAAC ASIMOV<br />

Petrovici 1920<br />

New York 1992<br />

Biochimico e scrittore<br />

statunitense di origine<br />

russa.<br />

Le sue opere sono<br />

considerate una pietra<br />

miliare sia nel campo<br />

della fantascienza<br />

che della divulgazione<br />

scientifica<br />

È autore di una<br />

vastissima e variegata<br />

produzione, stimata<br />

intorno ai 500 volumi<br />

pubblicati.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

79<br />

pluralità, poiché<br />

egli è in se stesso il<br />

suo Uno e il suo<br />

Tutto, essendo in<br />

realtà Niente.<br />

Eppure nota la<br />

sua soddisfazione<br />

totale, e traine<br />

questa lezione:<br />

che l'essere<br />

soddisfatti di sé<br />

significa essere<br />

vili e ignoranti, e<br />

che è meglio<br />

aspirare a<br />

qualcosa che essere<br />

ciecamente, e<br />

impotentemente,<br />

felici.<br />

Ardo dal desiderio<br />

di spiegare, e la<br />

mia massima<br />

soddisfazione è<br />

prendere qualcosa<br />

di<br />

ragionevolmente<br />

intricato e<br />

renderlo chiaro<br />

passo dopo passo. È<br />

∑OPHY<br />

autopoietica da<br />

ricercatori che essere<br />

ciecamente l’Uno<br />

senza rendersi conto<br />

della tran finitezza!<br />

Pulsione<br />

autopoiestica a<br />

vivere, a conoscere,<br />

per transmutare la<br />

complessità in<br />

semplicità, per<br />

rendere consapevoli la<br />

parti-Universi a<br />

mestesso, l’Universiparte.<br />

Non è<br />

nell’ordine<br />

<strong>autopoietico</strong> delle<br />

cose il predominiuo<br />

della parte sugli<br />

Universi, in quanto


OPERE<br />

PRINCIPALI:<br />

CICLO DEI<br />

ROBOT<br />

CICLO<br />

DELL’IMPERO<br />

CICLO DELLA<br />

FONDAZIONE<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

80<br />

il modo più facile<br />

per chiarire le cose<br />

a me stesso. Mai e<br />

poi mai avrei<br />

permesso a uno dei<br />

miei robot di<br />

rivoltarsi<br />

stoltamente<br />

contro il suo<br />

creatore. In ogni<br />

secolo gli esseri<br />

umani hanno<br />

pensato di aver<br />

capito<br />

definitivamente<br />

l'Universo e, in<br />

ogni secolo, si è<br />

capito che<br />

avevano<br />

sbagliato. Da ciò<br />

segue che l'unica<br />

cosa certa che<br />

possiamo dire oggi<br />

sulle nostre<br />

attuali<br />

conoscenze è che<br />

sono sbagliate. Se<br />

la conoscenza può<br />

creare dei<br />

problemi, non è<br />

∑OPHY<br />

siamo Universi-parte.<br />

Non possiamo<br />

consapevolizzare<br />

completamente<br />

l’Universi, in quanto è<br />

transfinito. Ogni volta<br />

che l’Io attua tale<br />

amplificazione<br />

onnipotente dovrà<br />

porla in remissione.<br />

Ogni consapevolezza<br />

è, di fatto, incompleta<br />

ed è la base per la<br />

successiva.


7<br />

LUCIO APULEIO<br />

o<br />

APULEIO DA<br />

MADAURA<br />

Madaura 125<br />

Madaura 170 circa<br />

Scrittore, filosofo,<br />

retore, mago,<br />

alchimista di scuola<br />

platonica<br />

Opere principali:<br />

LE METAMORFOSI<br />

O<br />

L’ASINO D’ORO<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

81<br />

con l’ignoranza<br />

che possiamo<br />

risolverli.<br />

(…) se mi<br />

presterai il tuo<br />

benevolo orecchio<br />

te lo accarezzerò<br />

col divertente<br />

mormorio della<br />

mia storia,<br />

perché tu non<br />

disdegni di dare<br />

un'occhiata a<br />

questo papiro<br />

egizio, vergato<br />

con l'arguzia di<br />

una penna<br />

nilotica.<br />

Ammirerai<br />

creature e destini<br />

umani<br />

tramutati in<br />

forme diverse, e<br />

poi di nuovo<br />

riportati alla<br />

loro natura, con<br />

alterna vicenda.<br />

Cominciamo. La<br />

demenza non<br />

∑OPHY<br />

Se presterai<br />

partecipazione<br />

fusionale a te stesso,<br />

con il parlare della<br />

Tua storia,<br />

evidenzierai la tua<br />

arguzia. Potrai vivere<br />

in te stesso ogni parte-<br />

Universi, ogni linea<br />

del destino acquisita e<br />

poi farle assumere i<br />

significati di della<br />

linea del destino<br />

autopoietica. In<br />

transfinita<br />

osservazionepartecipazione,<br />

prenderai coscienza<br />

che l’Io acquisito,<br />

qualunque stato di<br />

coscienza produca,<br />

può assumere e<br />

riconoscere se stesso<br />

anche nelle estensioni<br />

non locali, transfinite.


8<br />

AVERROÈ<br />

il cui nome arabo era<br />

ABU L-WALID<br />

MUHAMMAD IBN<br />

AHMAD<br />

MUHAMMAD IBN<br />

RUSHD<br />

diventato nel Medioevo<br />

AVEN ROSHD e infine<br />

AVERROES<br />

Cordova 1126<br />

Marrakesh 1198<br />

Filosofo, medico,<br />

matematico e<br />

giurisperito arabo<br />

OPERE<br />

PRINCIPALI:<br />

L'INCOERENZA<br />

DELL'INCOEREN<br />

ZA<br />

(TAHĀFUT AL-<br />

TAHĀFUT),<br />

diventata in lingua<br />

latina la<br />

DESTRUCTIO<br />

DESTRUCTIONIS<br />

PHILOSOPHORU<br />

M<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

82<br />

può riconoscere sé<br />

stessa, Nello<br />

stesso modo con<br />

cui la cecità non<br />

può vedersi<br />

Chi pensa è<br />

immortale, chi<br />

non pensa muore<br />

La percezione del<br />

sensibile, da cui<br />

gli uomini<br />

astraggono gli<br />

intelligibili,<br />

essendo legata<br />

alla fantasia e<br />

alla<br />

immaginazione,<br />

varia da uomo a<br />

uomo e produce<br />

l’individualità<br />

della conoscenza.<br />

Compito<br />

essenziale<br />

dell’Intelletto<br />

Agente è, in<br />

questo contesto,<br />

quello di rendere<br />

possibile<br />

l’astrazione. E’<br />

∑OPHY<br />

Prendere coscienza dei<br />

principi attivi<br />

autopoietici che<br />

generano l’Io<br />

acquisito, gli stati<br />

coscienziali, è rendersi<br />

transfinitamente in<br />

vita-autopoiesi.<br />

Disidentificati dalla<br />

sola individualità,<br />

veicolata dalla<br />

conoscenza, per<br />

renderla autopoietica


9<br />

ARISTOTELE,<br />

in greco,<br />

ARISTOTÉLES<br />

Stagira 384 a.C.<br />

Calcide 322 a.C.<br />

Noto come il<br />

"filosofo<br />

dell'immanenza". È<br />

considerato uno dei più<br />

innovativi e prolifici<br />

uomini di cultura del<br />

mondo antico e una<br />

delle menti filosofiche<br />

più stimate e influenti,<br />

nonché un precursore<br />

di scoperte in vari<br />

campi della conoscenza<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

83<br />

l’unione<br />

dell’Intelletto<br />

Agente con<br />

l’intelletto<br />

possibile a rendere<br />

immortale la<br />

parte<br />

intellettiva<br />

dell’anima, cioè<br />

l’intelletto<br />

speculativo, che<br />

costituisce<br />

l’attualizzazion<br />

e della<br />

conoscenza<br />

nell’uomo<br />

La dignità non<br />

consiste nel<br />

possedere onori ma<br />

nella coscienza di<br />

meritarli.<br />

E alcuni<br />

affermano che<br />

l'anima è<br />

mescolata proprio<br />

nell'universo, per<br />

cui forse anche<br />

Talete ritenne<br />

che tutte le cose<br />

∑OPHY<br />

Prendere coscienza<br />

che possiamo prendere<br />

coscienza è<br />

consapevolezza che<br />

nutre ogni accezione<br />

di dignità.<br />

Tutto è atomicamente<br />

e coscienzialmente<br />

legato: nel cuore delle<br />

meccaniche subquantistiche,<br />

si<br />

dischiude il campo<br />

coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

transfinito, da cui si<br />

evidenzia l’Io psichè.,<br />

tanto da poter<br />

affermare che ogni<br />

parte-Universi è


10<br />

OPERE<br />

PRINCIPALI:<br />

DE<br />

PHILOSOPHIA<br />

ORGANON<br />

ASPASIA DI<br />

MILETO<br />

universalmente nota<br />

come ASPASIA<br />

c. 470 a.C.<br />

c. 400 a.C.<br />

OPERE<br />

PRINCIPALI:<br />

MAESTRA DI<br />

RETORICA<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

84<br />

sono piene di dei.<br />

(da Sull'anima)<br />

Si distinse la<br />

figura<br />

magistrale di<br />

Aspasia di<br />

Mileto, Donna di<br />

grande talento e<br />

bellezza, maestra<br />

di retorica per<br />

uomini e filosofi<br />

del tempo.<br />

Platone, nel<br />

Menesseno, svela<br />

anche il rapporto<br />

tra Aspasia e<br />

Socrate del quale<br />

fu maestra.<br />

Anche Aspasia<br />

come Socrate fu<br />

messa sotto<br />

accusa<br />

∑OPHY<br />

pregna di coscienza, è<br />

la densificazione<br />

stessa della coscienza.<br />

Manifestazioni<br />

sensorio-percettive<br />

significative<br />

dell’androgino donna


11<br />

AVICENNA IBN<br />

SINA,<br />

alias<br />

ABU ALI AL-USAYN<br />

IBN ABD ALLAH<br />

IBN SINA PUR-SINA<br />

Balkh 980<br />

Hamad 1037<br />

OPERE PRINCIPALI:<br />

Medico, filosofo,<br />

matematico e fisico<br />

persiano.<br />

Scrisse circa 450 libri<br />

su una grande varietà<br />

di soggetti.<br />

È considerato da<br />

molti come il padre<br />

della medicina<br />

moderna e come il più<br />

famoso<br />

scienziato dell’ Islam<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

85<br />

pubblicamente<br />

per la sua<br />

autorevolezza e<br />

la sua libertà<br />

Aspasia fu<br />

maestra di<br />

Socrate nella<br />

sapienza erotica.<br />

L’intelletto<br />

santo, proprio del<br />

profeta, è quello<br />

capace di unirsi<br />

in maniera<br />

immediata con<br />

l’Intelletto<br />

Agente:<br />

prescindendo cioè<br />

dalla percezione<br />

sensibile e dai<br />

gradi della<br />

conoscenza<br />

razionale<br />

(sensazione,<br />

immaginazione,<br />

estimazione),<br />

nonché dagli<br />

altri tipi di<br />

intelletto. La<br />

conoscenza<br />

∑OPHY<br />

L’’insight intuitivo e<br />

sincronico è proprio<br />

dell’Io che si è formato<br />

a se stesso, alle<br />

proprie estensioni, non<br />

locali. E prescinde,<br />

come scaturigine,<br />

dalla parte-Universi,<br />

dall’acquisito.<br />

La conoscenza<br />

autopoietica<br />

sigmasofica, la si vive<br />

quando, esprimendo<br />

consapevolmente le<br />

facoltà sovrasensibili<br />

autopoietiche e non<br />

locali, si è in grado di<br />

riconoscere l’acquisito<br />

stesso, il sensoriopercettivo,<br />

come<br />

funzione Ypsi, ossia<br />

come il potenziamento<br />

dell’Io stesso, utile a<br />

riconoscersi: ed ecco<br />

che l’Io pone in<br />

remissione l’ignoranza,<br />

scambiata per sapere e<br />

non aiuta la proiezione<br />

sulla morte, ma la<br />

pone in remissione.


e uno dei più famosi<br />

di tutti i luoghi e i<br />

tempi.<br />

LIBRO DELLA<br />

GUARIGIONE<br />

IL LIBRO DELLA<br />

LIBERAZIONE<br />

IL CANONE<br />

DELLA<br />

MEDICINA<br />

HENRI LOUIS<br />

BERGSON<br />

Parigi 1859<br />

Auteil 1941<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

86<br />

realizzata<br />

dall’intelletto<br />

santo è di tipo<br />

intuitivo ed è<br />

interamente<br />

fondata sulla<br />

facoltà della<br />

immaginazione<br />

che (oltre a<br />

rappresentare<br />

uno stadio della<br />

conoscenza<br />

discorsiva) è una<br />

facoltà<br />

conoscitiva che si<br />

attiva nei<br />

momenti di<br />

indipendenza<br />

dall’esistenza<br />

sensibile<br />

(durante il<br />

sonno, nei sogni,<br />

nelle visioni. Un<br />

dottore ignorante<br />

è l'aiutante di<br />

campo della<br />

morte.<br />

Le opinioni alle<br />

quali teniamo di<br />

∑OPHY<br />

Gli stati di coscienza<br />

Io-somatoautopoietici,<br />

in cui<br />

siamo maggiormente


12<br />

filosofo francese<br />

massimo esponente dello<br />

Spiritualismo<br />

ottocentesco.<br />

Fu insignito del<br />

Premio Nobel<br />

per la<br />

letteratura nel<br />

1927.<br />

Opere principali:<br />

SAGGIO SUI<br />

DATI IMMEDIATI<br />

DELLA<br />

COSCIENZA<br />

IL RISO<br />

LA FILOSOFIA<br />

DELL'INTUIZION<br />

E<br />

DURATA E<br />

SIMULTANEITÀ<br />

(A PROPOSITO<br />

DELLA TEORIA<br />

DI EINSTEIN)<br />

e altri testi sulla teoria<br />

della relatività<br />

L’ENERGI<br />

A<br />

SPIRITUA<br />

LE<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

87<br />

più sono quelle di<br />

cui più<br />

difficilmente<br />

potremmo rendere<br />

conto ÉLAN<br />

VITAL Come<br />

nell'evoluzione<br />

creatrice, così<br />

anche nelle<br />

società umane<br />

avviene che<br />

alcune si<br />

blocchino e si<br />

fissino in società<br />

chiuse,<br />

conservatrici,<br />

espressioni<br />

dell'egoismo<br />

individuale:<br />

queste però<br />

possono essere<br />

liberate e rese<br />

aperte da una<br />

società di uomini<br />

liberi e creatori<br />

che si<br />

compenetrano tra<br />

loro. Con<br />

l'emozione<br />

∑OPHY<br />

identificati, veicolano<br />

sempre ELAN VITAL,<br />

lo slancio di vita,<br />

l’impeto, la forza<br />

vitale, nell’Oikos<br />

individuata nel<br />

metabisogno, pulsione<br />

autopoietica a vivere, a<br />

conoscere. Accade che<br />

proprio l’intensità di<br />

tale pulsione, non<br />

vissuta nella sua<br />

scaturigine non locale,<br />

olistica, possa<br />

contribuire ad<br />

ampliare stati<br />

identificativi dell’Io<br />

acquisito che, ricaduti<br />

nella società,<br />

contribuiscono a<br />

cristallizzarla, a<br />

renderla discrasia.<br />

Funzione dell’Oikos è<br />

porre in remissione<br />

tale processo,<br />

evidenziando in tal<br />

modo simpatia,<br />

empatia, empatonia,<br />

fusdionalità, le<br />

condizioni innate degli<br />

Universi-parte, se<br />

stessi.


13<br />

HELENA PETROVNA<br />

HAHN<br />

(ANCHE HÉLÈNE),<br />

meglio nota come<br />

HELENA<br />

BLAVATSKY,<br />

o<br />

MADAME<br />

BLAVATSKY<br />

o con le iniziali del suo<br />

pseudonimo<br />

HPB<br />

Ekaterinoslav oggi<br />

Dnipropetrovs’k in<br />

Ucraina 1831 Londra<br />

1891<br />

Filosofa ucraina,<br />

fondatrice della Società<br />

Teosofica.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

88<br />

creatrice essi<br />

daranno vita ad<br />

una "simpatia"<br />

(sun pathos, un<br />

sentire insieme)<br />

una<br />

indifferenziata<br />

unità di passioni<br />

interiori, per<br />

spezzare, «come<br />

una carica di<br />

cavalleria», il<br />

cerchio ferreo di<br />

quelle società che<br />

vogliono bloccare<br />

lo slancio vitale<br />

della civiltà<br />

umana.<br />

Sii perseverante<br />

come chi dura<br />

eterno. Le tue<br />

ombre vivono e<br />

svaniscono, ciò<br />

che in te vivrà<br />

per sempre, ciò che<br />

in te conosce<br />

perché è la<br />

conoscenza stessa<br />

non è della vita<br />

∑OPHY<br />

Prendi coscienza di essere<br />

trans finitamente in vitaautopoiesi,<br />

da li, nasce lo<br />

stato coscienziale che<br />

denomini continuità,<br />

perseveranza. Soltanto<br />

questo porrà in remissione<br />

le proiezioni che<br />

somministri allo stato<br />

coscienziale punto vita e<br />

allo stato coscienziale<br />

punto morte, entrambi<br />

inclusi e generati<br />

dall’Universi-parte, te<br />

stesso.


14<br />

Creduta morta, venne<br />

gettata in una fossa<br />

comune. Venne salvata<br />

da alcuni non ben<br />

identificati maestri.<br />

Opere principali:<br />

ISIDE SVELATA<br />

(ISIS UNVEILED)<br />

LA DOTTRINA<br />

SEGRETA (THE<br />

SECRET<br />

DOCTRINE)<br />

MARIO BRUSCHI<br />

Fisico teorico presso<br />

l'Università "La<br />

Sapienza" di Roma, si<br />

occupa<br />

professionalmente di<br />

Dinamica<br />

Nonlineare. E' autore di<br />

numerose pubblicazioni<br />

scientifiche su riviste<br />

internazionali<br />

Tra gli altri<br />

interessiricerca con<br />

metodologia scientifica<br />

nel campo del cosiddetto<br />

"paranormale",<br />

correlazioni<br />

ed analogie tra scienza<br />

moderna ed antiche<br />

tradizioni "sapienziali",<br />

investigazione dei sogni.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

89<br />

fuggevole.<br />

È l'uomo che era,<br />

che è, e che sarà,<br />

l'ora del quale<br />

non<br />

suonerà mai.<br />

Accetta i dolori<br />

della nascita<br />

(…) La Fisica<br />

attuale ci dice<br />

categoricamente<br />

che le 4<br />

dimensioni dello<br />

spazio – tempo<br />

non sono<br />

sufficienti per<br />

spiegare tutta<br />

una serie di<br />

fenomeni che<br />

osserviamo<br />

∑OPHY<br />

Universi-parte include<br />

le dimensioni esistenti:<br />

il sensorio-percettivo<br />

le riduce a quattro. Per<br />

questo motivo, è<br />

incompleto, è<br />

riduzionista, è<br />

collassante. Non<br />

importa il numero<br />

delle dimensioni<br />

esistenti, perchè<br />

qualunque siano sono<br />

incluse in una sola,<br />

l’Universi-parte, se<br />

stessi in cui tutto è in<br />

stato di Entanglement<br />

coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>, il luogo


Opere principali:<br />

METAFAU<br />

ST raccolta<br />

di liriche<br />

e lo stesso cadere è<br />

menzogna<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

90<br />

sperimentalmente<br />

o che deduciamo<br />

teoricamente: in<br />

altri termini noi<br />

viviamo in un<br />

Universo che ha<br />

sicuramente più<br />

di 4 dimensioni.<br />

L’Universo è<br />

dunque molto più<br />

complicato di<br />

quanto possiamo<br />

anche<br />

immaginare e se<br />

la nostra<br />

coscienza avesse<br />

accesso anche ad<br />

una sola di queste<br />

dimensioni<br />

nascoste, avrebbe<br />

ipso facto accesso<br />

all’eterno presente<br />

(ecco per inciso,<br />

una possibile<br />

spiegazione di<br />

fenomeni<br />

paranormali come<br />

la precognizione,<br />

la<br />

∑OPHY<br />

da cui si evidenziano le<br />

facoltà autopoietiche<br />

dell’Oikos, il tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>.


15<br />

ABU ABDULLAH<br />

MUHAMMAD IBN<br />

ABDULLAH AL<br />

LAWATI AL TANJI<br />

IBN BATTUTA<br />

in arabo:o<br />

semplicemente IBN<br />

BATTUTA<br />

Tangeri 1304<br />

Marocco1368 o 1369<br />

Berbero<br />

marocchino<br />

mussulman<br />

o,<br />

viaggiatore<br />

Opere<br />

principali:<br />

Viaggiò per quasi 30<br />

anni per quasi tutto il<br />

mondo allora conosciuto:<br />

Nord Africa, Africa<br />

Occidentale,<br />

Europa Meridionale,<br />

Europa Orientale, Medio<br />

Oriente, India, Sri<br />

Lanka, Asia Centrale,<br />

Asia Meridionale, Cina.<br />

Superò in distanze<br />

percorse il suo quasi<br />

contemporaneo e<br />

predecessore Marco<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

91<br />

chiaroveggenza ed<br />

altri).<br />

Lo sheikh<br />

giureconsulto, il<br />

viaggiatore<br />

fidato e veridico,<br />

il giramondo che<br />

ha traversato in<br />

lungo e in largo i<br />

continenti,<br />

Battuta, e noto<br />

nei paesi<br />

d'Oriente col nome<br />

di Shams ad-din:<br />

questi è colui che<br />

ha girato la terra<br />

da osservatore<br />

sagace, che ha<br />

percorso i paesi<br />

traendone<br />

esperienza, che<br />

ha studiato le<br />

diverse genti, e<br />

scrutato i modi di<br />

vita di Arabi e<br />

non Arabi"<br />

∑OPHY<br />

L’Io acquisito<br />

esploratore di<br />

spazio-tempi,<br />

tempo <strong>autopoietico</strong><br />

e conoscenze


16<br />

Polo.<br />

Viene considerato uno<br />

dei maggiori viaggiatori<br />

della storia.<br />

Famoso per il racconto<br />

dei suoi viaggi dal titolo<br />

RIHLA<br />

(viaggio, itinerario in<br />

arabo),<br />

GIOVANNI<br />

BOCCACCIO<br />

Certaldo o Firenze 1313<br />

Certaldo 1375<br />

Opere<br />

principali:<br />

IL<br />

DECAMERO<br />

N<br />

BRUNO GIORDANO<br />

NOLA 1548<br />

ROMA 1600<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

92<br />

Umana cosa è<br />

l'aver<br />

compassione agli<br />

afflitti; e come<br />

che a ciascuna<br />

persona stea<br />

bene, a coloro è<br />

massimamente<br />

richiesto li quali<br />

già hanno di<br />

conforto avuto<br />

mestiere, e<br />

hannol trovato<br />

in alcuni: fra'<br />

quali, se alcuno<br />

mai n'ebbe<br />

bisogno, o gli fu<br />

caro, o già ne<br />

ricevette piacere,<br />

io son uno di<br />

quegli-.<br />

L'universo è uno,<br />

infinito,<br />

∑OPHY<br />

Universi-parte, produttore<br />

di compassione verso le<br />

parti evidenziatrici di<br />

dolore, di afflizione, verso<br />

se stesso.<br />

L’Universi-parte è<br />

transfinito, è<br />

nell’immobilità e in


17<br />

de umbris idearum<br />

(1582); sigillus<br />

sigillorum (1583); de<br />

l’infinito, universo e<br />

mondi (1583, 1591);<br />

la cena de le ceneri<br />

(1583); de la causa,<br />

principio et uno<br />

(1584); degli eroici<br />

furori (1585); de<br />

monade numero et<br />

figura (1591) de<br />

immenso et<br />

innumerabilibus (<br />

1591).<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

93<br />

immobile...<br />

Non è in grado di<br />

comprensione<br />

alcuna, è senza<br />

fine e limiti, si<br />

estende<br />

all'infinito, e di<br />

conseguenza è<br />

immobile.<br />

Il tempo tutto<br />

toglie e tutto dà;<br />

ogni cosa si muta,<br />

nulla<br />

s'annichila.<br />

Non è la materia<br />

che genera il<br />

pensiero, è il<br />

pensiero che<br />

genera la<br />

materia.<br />

Verrà un giorno<br />

che l'uomo si<br />

sveglierà<br />

dall'oblio e<br />

finalmente<br />

comprenderà chi è<br />

veramente e a chi<br />

ha ceduto le<br />

redini della sua<br />

∑OPHY<br />

continuo movimento.<br />

Produce principi attivi<br />

autopoietici<br />

,coscienziali, da cui<br />

nasce la facoltà di<br />

comprendere<br />

Il tempo <strong>autopoietico</strong><br />

genera spazio-tempi,<br />

transfinitamente<br />

nascenti e morenti,<br />

ogni parte-Universi si<br />

auto-transmnuta,<br />

l’annichilazione è un<br />

ingradiente dell’autotransmutazione<br />

Coscienza e materia:<br />

un campo unico<br />

<strong>autopoietico</strong> che si<br />

autocrea.<br />

L’Universi-parte è<br />

scevro dall’oblio, dalla<br />

dimenticanza: ogni<br />

parte-Universi è<br />

transfinita e trascende<br />

i limiti, è il<br />

fondamento di<br />

autocoscienza<br />

autopoietica che sta<br />

evidenziandosi.<br />

La parte, inscindibile<br />

da Universi, è<br />

anch’essa transfinita,<br />

nonostante l’Io possa<br />

interpretarla come<br />

finita<br />

Ogni parte è<br />

un’espressione, un<br />

contenuto di Universi.<br />

E’ l’Universi-parte<br />

transfinito stesso il<br />

centro, e non rispetto


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

94<br />

esistenza, a una<br />

mente fallace,<br />

menzognera, che<br />

lo rende e lo tiene<br />

schiavo... l'uomo<br />

non ha limiti e<br />

quando un giorno<br />

se ne renderà<br />

conto, sarà libero<br />

anche qui in<br />

questo mondo Io<br />

dico l'universo<br />

tutto infinito,<br />

perché non ha<br />

margine,<br />

termine, né<br />

superficie.<br />

Dico l'universo<br />

non essere<br />

totalmente<br />

infinito, perché<br />

ciascuna parte<br />

che di quello<br />

possiamo prendere<br />

è finita, e de'<br />

mondi<br />

innumerabili che<br />

contiene,<br />

ciascuno è finito.<br />

∑OPHY<br />

ad una periferia


ERACLITO<br />

EFESO 535<br />

475 A.C.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

95<br />

Se il punto non<br />

differisce dal<br />

corpo, il centro da<br />

la circonferenza,<br />

il finito da<br />

l'infinito, il<br />

massimo dal<br />

minimo,<br />

sicuramente<br />

possiamo<br />

affirmare che<br />

l'universo è tutto<br />

centro, o che il<br />

centro de<br />

l'universo è per<br />

tutto; e che la<br />

circonferenza<br />

non è in parte<br />

alcuna, per<br />

quanto è<br />

differente dal<br />

centro; o pur che<br />

la circonferenza è<br />

per tutto, ma il<br />

centro non si<br />

trova in quanto<br />

che è differente<br />

da quella<br />

Panta rei. Tutto L’Universi-parte<br />

genera e si bagna nello<br />

∑OPHY


18<br />

Die fragmente der<br />

vorsokratiker, hrg von<br />

h. diels e w. kranz,<br />

berlin 1954<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

96<br />

scorre.<br />

Nessun uomo può<br />

bagnarsi nello<br />

stesso fiume per<br />

due volte, perché<br />

né l'uomo né le<br />

acque del fiume<br />

sono gli stessi.<br />

La stessa cosa<br />

sono il vivente e<br />

il morto, lo<br />

sveglio e il<br />

dormiente, il<br />

giovane e il<br />

vecchio: questi<br />

infatti mutando<br />

son quelli e<br />

quelli mutando<br />

son questi.<br />

Comune infatti è<br />

il principio e la<br />

fine nella<br />

circonferenza del<br />

cerchio.<br />

Non troverai mai<br />

la verità se non<br />

sei disposto ad<br />

accettare anche<br />

ciò che non ti<br />

∑OPHY<br />

stesso fiume perché gli<br />

Universi-parte è<br />

sempre auto creatore<br />

di ogni parte-Universi.<br />

La vita-autopoiesi<br />

include gli opposticomplementari:<br />

ogni<br />

enantiodromia<br />

simmetricamente<br />

ricorsiva.<br />

Simultaneo,<br />

continuamente<br />

presente è infatti ogni<br />

oppostocomplementare.<br />

Potrai creare<br />

consapevolmente<br />

verità autopoietica,<br />

quando assumerai di<br />

accettare<br />

integralmente te<br />

stesso.<br />

L’Io <strong>autopoietico</strong>acquisito<br />

è generatore<br />

dei pensieri e dei colori<br />

che questi esprimono.<br />

Pensa il processo del<br />

pensare, perché questo,<br />

indipendentemente dal<br />

colore, è simmetrico<br />

con i principi attivi<br />

autopoietici da cui si<br />

evidenzia. In questo<br />

modo, determini il<br />

contenuto della tua<br />

autonomia fusionale<br />

autopoietica.<br />

E così prenderari<br />

consapevolezza,<br />

diverrai ciò che già sei<br />

e fai L’integrità<br />

autopoioetica è la linea


19<br />

EINSTEIN ALBERT<br />

ULMA 1879<br />

PRINCETON 1955<br />

Autobiografia<br />

scientifica<br />

Significato della<br />

relatività .<br />

Come io vedo il<br />

mondo<br />

Pensieri, idee,<br />

opinion<br />

Pensieri di un uomo<br />

curioso<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

97<br />

aspetti .<br />

L’anima è tinta<br />

del colore dei suoi<br />

pensieri…<br />

Tu puoi scegliere<br />

il contenuto<br />

della tua<br />

personalità<br />

Giorno dopo giorno<br />

divieni ciò che<br />

scegli, ciò che<br />

pensi e ciò che fai<br />

L'importante è<br />

non smettere di<br />

fare domande.<br />

Solo quelli che<br />

sono così folli da<br />

pensare di<br />

cambiare il<br />

mondo, lo<br />

cambiano<br />

davvero.<br />

La ricerca della<br />

verità è più<br />

preziosa del suo<br />

possesso.<br />

Non hai<br />

veramente capito<br />

qualcosa fino a<br />

∑OPHY<br />

del destino<br />

consapevolizzata, la<br />

conoscenza vissuta che<br />

illumina te stesso,<br />

l’Universi-parte.<br />

Il metabisogno<br />

fondamentale della<br />

parte-Universi essere<br />

umano è pulsione<br />

autopoietica a vivere,<br />

colei che vive di<br />

ricerca di se stessa, di<br />

intenzionalità<br />

autopoietica.<br />

La ricerca pone in<br />

remissione il possesso<br />

della verità, anche di<br />

quella faticosamente<br />

raggiunta.<br />

La semplicità<br />

autopoietica è<br />

riconoscersi,<br />

attraverso il vissuto<br />

diretto, ricercatori.<br />

Universo e ciò che<br />

denominano stupidità<br />

(e ogni altra parte-<br />

Universi) sono<br />

inscindibilmente un<br />

unico processo. Un


20<br />

ENZO MARCO BIAGI<br />

Pianaccio di Lizzano in<br />

Belvedere, 1920<br />

Milano, 2007<br />

giornalista, scrittore,<br />

conduttore televisivo,<br />

uno dei giornalisti più<br />

popolari del XX secolo<br />

Opere principali<br />

TESTIMONE<br />

DEL TEMPO<br />

I COME<br />

ITALIA<br />

COEM SI<br />

DICE AMORE<br />

LA STORIA<br />

D’TALIA A<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

98<br />

quando non sei in<br />

grado di spiegarlo<br />

a tua nonna<br />

È più facile<br />

spezzare un<br />

atomo che un<br />

pregiudizio.<br />

Tutti sanno che<br />

una cosa è<br />

impossibile da<br />

realizzare,<br />

finché arriva<br />

uno sprovveduto<br />

che non lo sa e la<br />

inventa.<br />

Non si può<br />

raccontare<br />

nessuna storia<br />

senza un punto<br />

di vista.<br />

Il giornalista è<br />

un signore che<br />

racconta le storie<br />

degli altri.<br />

La società è<br />

permissiva nelle<br />

cose che non<br />

costano nulla.<br />

Si può essere a<br />

∑OPHY<br />

atomo e un pregiudizio<br />

fanno parte dello<br />

stesso ontos:<br />

destrutturarne uno<br />

equivale a<br />

destrutturarne l’altro.<br />

Niente è impossibile<br />

per un Io che ricerca in<br />

se stesso, l’Universiparte<br />

Non si possono<br />

generere significatisignificanti,<br />

senza aver<br />

prodotto esperienza<br />

Il giornalista<br />

<strong>autopoietico</strong> è unn<br />

essere umano, una<br />

parte-Universi che<br />

racconta la storia di se<br />

stesso anche quando<br />

racconta di altri<br />

La società autopoietica<br />

è permissiva e<br />

riconosce ciò che può<br />

generere.<br />

Si può essere<br />

consapevoli di<br />

olospresenza, anche del<br />

buonsesnso.<br />

La vita-autopoiesi è un<br />

processo da cui non si


21<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

FUMETTI sinistra di tutto,<br />

GAUTAMA BUDDHA<br />

Religioso, monaco e<br />

asceta indiano.Gautama<br />

Buddha,<br />

al secolo Siddhattha<br />

Gotama), fondatore del<br />

Buddhismo<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

QUATTRO NOBILI<br />

VERITÀ<br />

BUDDHACARITA<br />

(GLI ATTI DI<br />

BUDDHA;<br />

PROPRIAMENTE<br />

BUDDHACARITA_,<br />

DEVANAGARI<br />

UN POEMA EPICO<br />

SULLA VITA DI<br />

BUDDHA SCRITTO<br />

DA<br />

99<br />

ma non del buon<br />

senso.<br />

La vita è un<br />

rischio che non si<br />

può fare a meno<br />

di correre.<br />

Mi sento come le<br />

foglie su un<br />

albero in<br />

autunno... ma<br />

tira un forte<br />

vento<br />

Noi siamo quello<br />

che pensiamo.<br />

L'attenzione<br />

conduce<br />

all'immortalità,<br />

la disattenzione<br />

alla morte; gli<br />

attenti non<br />

muoiono mai, i<br />

disattenti sono<br />

come morti<br />

La morte sarà<br />

bellissima, se sai<br />

comunicare con<br />

la morte. È un<br />

dissolversi, cadi di<br />

∑OPHY<br />

può far a meno di<br />

evidenziarsi<br />

Vivo, includendo lo<br />

stato coscienziale<br />

punto morte<br />

La parte Universi è ciò<br />

che, come stato<br />

coscienziale, produce<br />

La formazione a se<br />

stessi, continua, a sua<br />

volta, conduce alla<br />

presa di<br />

consapevolezza di<br />

essere transfinitamente<br />

in vita-autopoiesi.<br />

Riconoscersi come<br />

ontos-sophos-logos<br />

transfinitamente in<br />

vita, è bellezza<br />

autopoietica,<br />

l’inclusione<br />

consapevole dello stato<br />

coscienziale punto<br />

morte


22<br />

ASVAHOSA IN<br />

SANSCRITO NEL II<br />

SECOLO D.C<br />

BAUMAN ZYGMUNT<br />

POZNAN, 1925<br />

sociologo e filosofo<br />

britannico di origini<br />

ebraico-polacche<br />

VITA LIQUIDA<br />

PAURA LIQUIDA<br />

CONSUMO,<br />

DUNQUE SONO<br />

MODERNITÀ E<br />

GLOBALIZZAZIO<br />

NE<br />

ERASMO DA<br />

ROTTERDAM<br />

nome latinizzato di<br />

GEERT GEERTSZ<br />

Rotterdam 1466<br />

Basilea 1536<br />

Teologo, umanista e<br />

filosofo olandese<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

100<br />

nuovo nella<br />

fonte dell'essere<br />

per rilassarti e per<br />

rinnovarti.<br />

Non c'è niente di<br />

costante, tranne<br />

il cambiamento<br />

La cultura<br />

consiste da sempre<br />

nella gestione<br />

delle scelte<br />

umane.<br />

Il successo nella<br />

vita di uomini e<br />

donne<br />

postmoderni<br />

dipende dalla<br />

velocità con cui<br />

riescono a<br />

sbarazzarsi di<br />

vecchie abitudini<br />

piuttosto che da<br />

quella con cui ne<br />

acquisiscono di<br />

nuove.<br />

(…) io sola, ve lo<br />

posso garantire,<br />

ho il dono di<br />

riuscire a<br />

∑OPHY<br />

La cultura<br />

autopoietica, da<br />

sempre, consiste nel<br />

vivere che ogni scelta<br />

umana ha sempre un<br />

principio attivo che la<br />

genera e che è proprio<br />

l’integrazione tra il<br />

significato-significante<br />

della scelta con tali<br />

processi generanti<br />

innati ciò che produrrà<br />

la remissione di<br />

vecchie abitudine,<br />

vecchie culture solo<br />

acquisite,<br />

La nuova cultura<br />

autopoietica<br />

evidenzierà ciò che è<br />

sempre stata, cio che è<br />

e ciò che sarà<br />

transfinitamente, presa<br />

di consapevolezza degli<br />

universi-parte.<br />

Sovrapposizioni<br />

integrate di stati di<br />

memorie acquisite e<br />

innate dell’Universi,<br />

remissione dello stato<br />

identificativo nella<br />

convenzione vigent


23<br />

24<br />

Firmò i suoi scritti con<br />

lo pseundonimo di<br />

DESIDERIUS<br />

ERASMUS.<br />

Opere principali<br />

l' Elogio della follia<br />

SIMONE-LUCIE-<br />

ERNESTINE-MARIE<br />

BERTRAND de<br />

BEAUVOIR<br />

o più semplicemente<br />

SIMONE de<br />

BEAUVOIR<br />

Parigi 1908<br />

Parigi 1986<br />

scrittrice, filosofa,<br />

romanziera e femminista<br />

francese<br />

Opere principali<br />

IL SECONDO<br />

SESSO<br />

UNA DONNA<br />

SPEZZATA<br />

LA FORZA DELLE<br />

COSE<br />

CHARLES PIERRE<br />

BAUDELAIRE<br />

Parigi 1821<br />

Parigi 1867<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

101<br />

rallegrare gli dèi<br />

e gli uomini.<br />

La fortuna ama<br />

le persone non<br />

troppo sensate.<br />

Le idee migliori<br />

non vengono<br />

dalla ragione,<br />

ma da una<br />

lucida,<br />

visionaria follia<br />

Non si nasce<br />

donne: si diventa.<br />

[...] non si<br />

trasforma la<br />

propria vita<br />

senza<br />

trasformare se<br />

stessi.<br />

Una donna libera<br />

è il contrario di<br />

una donna<br />

leggera.<br />

Là non c'é nulla che<br />

non sia beltà, ordine<br />

e lusso, calma e<br />

∑OPHY<br />

enell’epoca, sono la<br />

lucida visionaria follia?<br />

Sono una<br />

manifestazione di Sofia<br />

e vi rallegro, perché<br />

veicolo senso e<br />

significati dell’esistere.<br />

Siamo Universi-parte,<br />

siamo androginia<br />

autopoietica e<br />

possiamo manifestarci<br />

nelle morfologie che<br />

denominate uomo o<br />

donna. E’ questa<br />

consapevolezza che ci<br />

farà evidenziare la<br />

vita-autopoiesi, trans<br />

finitamente in essere in<br />

continue<br />

transmutazioni, prese<br />

di consapevolezze di<br />

noi stessi.<br />

Un essere umano,<br />

l’Universi-parte<br />

include ogni leggero e<br />

ogni pesante<br />

Là c’è olos, cosmos<br />

<strong>autopoietico</strong>,<br />

L’Universi-parte luce<br />

autopoietica che nutre ed


25<br />

26<br />

poeta, scrittore, critico<br />

letterario, traduttore<br />

francese<br />

Opere principali:<br />

I FIORI DEL<br />

MALE<br />

EN HEDU'ANNA<br />

(circa 2354 a.C.).<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

48 POEMI.<br />

FRAMMENTI:<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

102<br />

voluttà.<br />

Vedi, su quei canali<br />

dormire bastimenti<br />

d'animo vagabondo,<br />

qui a soddisfare i<br />

minimi tuoi desideri<br />

accorsi dai confini<br />

del mondo. Nel<br />

giacinto e nell'oro<br />

avvolgono i calanti<br />

soli canali e campi e<br />

l'intera città; il<br />

mondo trova pace in<br />

una calda luce. Là,<br />

tout n'est qu'ordre et<br />

beuté, luxe, calme et<br />

volupté<br />

Nella storia<br />

dell'umanità En<br />

Hedu'Anna è la<br />

prima donna che si<br />

sia occupata di<br />

scienza di cui vi sia<br />

una testimonianza<br />

(circa 2354 a.C.).<br />

Venne nominata<br />

alta sacerdotessa<br />

“EN” della dea della<br />

luna della città,<br />

una carica molto<br />

prestigiosa. La vera<br />

donna che possiede<br />

grande saggezza /<br />

ella consulta una<br />

∑OPHY<br />

evidenzia bellezza<br />

L’androgino <strong>autopoietico</strong>,<br />

donna, partecipatrice<br />

consapevole degli<br />

Universi-parte, agisce<br />

studi e ricerche, anche<br />

utilizzando lapislazzuli,<br />

una delle pietre<br />

considerate preziose. E’ di<br />

colore azzurro. Lapis<br />

significa pietra e lazuli<br />

significa azzurro veniva<br />

utilizzata, per indicare<br />

uno dei sette tesori<br />

coscienziali, la coscienza<br />

di sé. E’ il colore che si<br />

riferisce al cielo stellato e<br />

quindi è stata abbinata<br />

poeticamente al cielo, è<br />

l’azione formatrice<br />

propedeutica verso


27<br />

JOHN DAVID<br />

BARROW<br />

Londra 1952<br />

cosmologo inglese,<br />

professore di matematica<br />

a Cambridge<br />

Opere principali<br />

IL MONDO<br />

DENTRO IL<br />

MONDO<br />

TEORIE DEL<br />

TUTTO. LA<br />

RICERCA DELLA<br />

SPIEGAZIONE<br />

ULTIMA<br />

LA LUNA NEL<br />

POZZO COSMICO<br />

L'UNIVERSO<br />

COME OPERA<br />

D'ARTE<br />

IL PRINCIPIO<br />

ANTROPICO<br />

DA ZERO A<br />

INFINITO - LA<br />

GRANDE STORIA<br />

DEL NULLA<br />

L'INFINITO<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

103<br />

tavoletta di lapis<br />

lazuli / da il suo<br />

consiglio a tutti i<br />

paesi / misura i cieli<br />

/ mette un metro<br />

attorno alla terra<br />

per misurarla<br />

Se si considerano i<br />

problemi cruciali<br />

che hanno<br />

stimolato il<br />

progresso lungo le<br />

direttrici più<br />

antiche e battute<br />

della ricerca<br />

umana, si<br />

ritrova il nulla,<br />

di volta in volta<br />

adeguatamente<br />

travestito da<br />

qualcosa, sempre<br />

prossimo al centro<br />

delle questioni.<br />

Da Zero a<br />

infinito, la<br />

grande storia del<br />

nulla<br />

∑OPHY<br />

l’autoconsapevolezza.<br />

La storia umana ha<br />

prodotto funzione Ypsi<br />

e, tramite essa,<br />

possiamo affermare<br />

che il nulla è<br />

inconcepibilmente<br />

pieno di Tutto e che<br />

Tutto è<br />

inconcepibilmente<br />

pieno di nulla e che<br />

entrambi sono<br />

produzionei della<br />

funzione Ypsi,<br />

consapevole di se<br />

stessa.<br />

Da transfinito a<br />

transfinito la grande<br />

storia della funzione<br />

Ypsi.


28<br />

ANICIO MANLIO<br />

TORQUATO<br />

SEVERINO BOEZIO<br />

latino:<br />

ANICIUS MANLIUS<br />

TORQUATUS<br />

SEVERINUS<br />

BOETHIUS<br />

Noto semplicemente<br />

come<br />

BOEZIO<br />

Roma, 476<br />

Pavia 525<br />

filosofo romano<br />

Opere principali<br />

DE<br />

CONSOLATIONE<br />

PHILOSOPHIAE<br />

DE GEOMETRIA<br />

DE<br />

HEBDOMADIBUS<br />

DE ARTE<br />

ARITHMETICA<br />

DE<br />

INSTITUTIONE<br />

MUSICA<br />

DE<br />

INTERPRETATIO<br />

NE<br />

DE SANCTA<br />

TRINITATE<br />

LIBER CONTRA<br />

EUTYCHEN ET<br />

NESTORIUM<br />

EUGEN BERTHOLD<br />

FRIEDRICH BRECHT<br />

detto BERTOLT<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

104<br />

L’uomo è un<br />

mondo in<br />

miniatura.<br />

L'uomo è un<br />

animale bipede<br />

raziocinante.<br />

Nulla è più<br />

fugace della<br />

forma esteriore,<br />

che appassisce e<br />

muta come i fiori<br />

di campo<br />

all'apparire<br />

dell'autunno.<br />

Raccolti I miei<br />

pensieri, mi volsi<br />

a scrutare il<br />

volto della mia<br />

guaritrice. Girai<br />

gli occhi e fissai lo<br />

sguardo su di lei,<br />

e mi avvidi che<br />

era la nutrice<br />

nella cui dimora<br />

ero stato nutrito<br />

fin dalla<br />

giovinezza: la<br />

filosofia.<br />

∑OPHY<br />

La parte-Universiu<br />

coincide sempore con<br />

l’Universi-parte.<br />

L’Universi-parte, noi<br />

stessi è è un ontossophos-logos<br />

che<br />

evidenzia razionalità.<br />

Fluttuazioni<br />

dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

transfinito, l’invarianza<br />

dell’acquisito.<br />

E mi avvidi che sono<br />

creatore e creato<br />

Prima di tutti, Parti-Universi verso la<br />

necessaria e


29<br />

Augusta 1898<br />

Berlino 1956<br />

drammaturgo, poeta e<br />

regista teatrale<br />

tedesco, considerato il<br />

più influente del XX<br />

secolo<br />

Opere principali<br />

TAMBURI NELLA<br />

NOTTE<br />

LIBRO DI<br />

DEVOZIONI<br />

DOMESTICHE<br />

L’OPERA DA TRE<br />

SOLDI<br />

ASCESA E<br />

CADUTA DELLA<br />

CITTÀ DI<br />

MAHAGONNY<br />

LINEA DI<br />

CONDOTTA<br />

L’ECCEZIONE E<br />

LA REGOLA<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

105<br />

vennero a<br />

prendere gli<br />

zingari e fui<br />

contento perché<br />

rubacchiavano.<br />

Poi vennero a<br />

prendere gli ebrei e<br />

stetti zitto perché<br />

mi stavano<br />

antipatici. Poi<br />

vennero a<br />

prendere gli<br />

omosessuali e fui<br />

sollevato perché<br />

mi erano<br />

fastidiosi. Poi<br />

vennero a<br />

prendere i<br />

comunisti ed io<br />

non dissi niente<br />

perché non ero<br />

comunista. Un<br />

giorno vennero a<br />

prendermi e non<br />

c'era rimasto<br />

nessuno a<br />

protestare.<br />

Ci sedemmo dalla<br />

parte del torto<br />

∑OPHY<br />

indispensabile presa di<br />

consapevolezza.<br />

Stati identificativi, da<br />

transmutare<br />

Esitazioni per prendere<br />

consapevolezza<br />

Dubbio e fascino di<br />

azionie transfiniteo


30<br />

31<br />

CERVANTES<br />

MIGUEL DE ALCALÁ<br />

DE HENARES,<br />

1547<br />

MADRID, 1616<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

DON<br />

CHISCIOTTE<br />

DELLA MANCIA<br />

PEDRO CALDERÓN<br />

DE LA BARCA<br />

Madrid 1600<br />

Madrid 1681<br />

Drammaturgo e<br />

religioso spagnolo<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

106<br />

visto che tutti gli<br />

altri posti erano<br />

occupati.<br />

Esitare va<br />

benissimo, se poi<br />

fai quello che devi<br />

fare.<br />

Tra le cose sicure,<br />

la più sicura è il<br />

dubbio.<br />

Giace qui<br />

l'hidalgo forte<br />

che i più forti<br />

superò, e che pure<br />

nella morte la<br />

sua vita trionfò.<br />

Fu del mondo, ad<br />

ogni tratto,lo<br />

spavento e la<br />

paura; Fu per lui<br />

la gran ventura<br />

morir savio e<br />

viver matto<br />

Perché adesso che<br />

dormo credo di<br />

sognare di essere<br />

sveglio<br />

L’esperienza<br />

m’insegna che<br />

∑OPHY<br />

Transfinitamente in<br />

vita-autopoiesi è la<br />

remissione dello stato<br />

coscienziale punto vita<br />

e punto morte<br />

Veglio dormendo,<br />

dormo vegliando e,<br />

svegliandomi, veglia e<br />

sonno-sogno genero.


32<br />

Opere principali<br />

LA VITA È SOGNO<br />

CONFUCIO<br />

(K_ngz_ (孔子) o K_ng<br />

Fuz_ (孔夫子) --<br />

Maestro Kong)<br />

Chuehli, Shantung Cina<br />

551 a.C.<br />

Chufu Cina 479 a.C.<br />

Filosofo cinese<br />

La sua speculazione<br />

filosofica ha dato origine<br />

ad una intera tradizione<br />

culturale Il<br />

Concucianesimo (Rújia<br />

儒家): i suoi<br />

insegnamenti<br />

influenzato<br />

hanno<br />

profondamente il<br />

pensiero e lo stile di vita<br />

cinese, coreano,<br />

giapponese e vietnamita<br />

Opere principali<br />

DIALOGHI 論語<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

107<br />

l’uomo che vive<br />

sogna quello che<br />

egli è, sino al<br />

risveglio.<br />

Meglio stare zitti<br />

dando<br />

l'impressione di<br />

essere stupidi, che<br />

parlare togliendo<br />

ogni dubbio.<br />

Acquisisci nuove<br />

conoscenze<br />

mentre rifletti<br />

sulle vecchie, e<br />

forse potrai<br />

insegnare ad<br />

altri.<br />

Se vedi un<br />

affamato non<br />

dargli del riso:<br />

insegnagli a<br />

coltivarlo.<br />

Se incontrerai<br />

qualcuno<br />

persuaso di sapere<br />

tutto e di essere<br />

capace di fare<br />

tutto non potrai<br />

sbagliare,costui è<br />

∑OPHY<br />

Lo stato di<br />

incompletezza sul<br />

piano<br />

dell’autoconsapevolezz<br />

a è caratteristica<br />

dell’Universi-parte<br />

transfinito, se stessi-<br />

Insights intuitivi e<br />

sincronici in sigma con<br />

la storia, a sostegno<br />

l’avanguardia della<br />

maieutica.<br />

Se devi soddisfare un<br />

metabisogno<br />

autoapprrendi l’arte<br />

autopoietica, per farlo.<br />

In un universi-parte<br />

transfinito,<br />

l’autoconsapevolezza è<br />

dello stesso tipo: mai<br />

finita.<br />

L’avanguardia e<br />

l’allungamento della<br />

consapevolezza<br />

consistono nel<br />

processo, per cui ogni<br />

stato identificativo può<br />

essere posto in<br />

remissione,<br />

esattamente<br />

procedendo a ritroso,<br />

nel modo in cui lo si è<br />

generato.<br />

Essendo Universiparte,<br />

chi si


33<br />

SIGMUND FREUD<br />

Pribor 1856<br />

Londra 1939<br />

stato un neurologo e<br />

psicoanalista austriaco,<br />

fondatore della<br />

psicoanalisi.<br />

Ha elaborato una teoria<br />

scientifica, secondo la<br />

quale l inconscio esercita<br />

influssi determinanti<br />

sul comportamento e<br />

sul pensiero umano, e<br />

sulle interazioni tra<br />

individui.<br />

Opere principali:<br />

INTRODUZIONE<br />

ALLA<br />

PSICOANALISI<br />

L'INTERPRETAZI<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

108<br />

un imbecille!<br />

La felicità più<br />

grande non sta<br />

nel non cadere<br />

mai, ma nel<br />

risollevarsi<br />

sempre dopo una<br />

caduta.<br />

Chi desidera<br />

procurare il bene<br />

altrui ha già<br />

assicurato il<br />

proprio<br />

L’animismo è un<br />

sistema di<br />

pensiero; esso non<br />

si limita a fornire<br />

la spiegazione di<br />

un fenomeno<br />

singolo, ma<br />

consente di vedere<br />

in una certa<br />

prospettiva<br />

l’intero universo<br />

come un<br />

complesso unico.<br />

Dove sono<br />

coinvolte<br />

questioni<br />

∑OPHY<br />

autorigenera e produce<br />

la remissione del<br />

proprio male essendo<br />

Universi.parte lo sta<br />

facendo, anche per<br />

quella parte di sé che<br />

denomina l’altro.<br />

Sì, l’intero Universiparte,<br />

se stessi è Uno<br />

Dove agiscono Io<br />

acquisiti, identificati<br />

soltanto in se stessi, lì<br />

nasce il conflitto


34<br />

ONE DEI SOGNI<br />

PSICOPATOLOGIA<br />

DELLA VITA<br />

QUOTIDIAN<br />

TOTEM E TABU<br />

GEOFFREY<br />

CHAUCER<br />

Londra ca. 1343<br />

Londra 1400<br />

Scrittore, poeta, filosofo,<br />

buricrate e diplomatico<br />

inglese.<br />

Viene spesso<br />

riconosciuto come il<br />

padre della letteratura<br />

inglese..<br />

Opere principali<br />

I RACCONTI DI<br />

CANTERBURY<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

109<br />

religiose, gli<br />

uomini si rendono<br />

colpevoli di ogni<br />

sorta di disonestà<br />

e di illecito<br />

intellettuale.<br />

Quando aprile<br />

con le sue dolci<br />

piogge ha<br />

penetrato fino<br />

alla radice la<br />

siccità di marzo,<br />

impregnando ogni<br />

vena di<br />

quell'umore che<br />

la virtù di dar ai<br />

fiori, quando<br />

anche Zeffiro col<br />

suo dolce flauto<br />

ha rianimato per<br />

ogni bosco e ogni<br />

brughiera i teneri<br />

germogli, e il<br />

nuovo sole ha<br />

percorso metà del<br />

suo cammino in<br />

Ariete, e<br />

cantando<br />

melodiosi gli<br />

∑OPHY<br />

Io sono<br />

Universi-parte e azione<br />

e<br />

azione nell’Universi-parte.


35<br />

FULCANELLI<br />

è lo pseudonimo di un<br />

autore di libri di alchimia<br />

del XX secolo, la cui<br />

identità non è mai stata<br />

resa nota. Si è supposto<br />

potesse trattarsi di<br />

JEAN JULIEN<br />

CHAMPAGNE o RENÉ<br />

ADOLPHE<br />

SCHWALLER DE<br />

LUBICZ o CAMILLE<br />

FLAMMARION o<br />

PIERRE DUjOL o<br />

JULES VIOLLE, medico<br />

francese. EUGÈNE<br />

CANSELIET (nato nel<br />

1899) si è sempre<br />

dichiarato discepolo di<br />

FULCANELLI che<br />

parlò sempre attraverso<br />

CANSELIET che a sua<br />

volta curò le prefazioni<br />

dei suoi libri.<br />

Personaggio fra i più<br />

enigmatici e affascinanti<br />

del XX secolo, Fulcanelli<br />

chiunque si nasconda<br />

dietro a questo<br />

pseudonimo,<br />

soprannome o gioco di<br />

parole (Ndr forse Jean<br />

Julien Champagne 1877-<br />

1932 o anche René<br />

Adolphe Schwaller De<br />

Lubicz) – è stato l’ultimo<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

110<br />

uccelletti che<br />

dormono tutta la<br />

notte ad occhi<br />

aperti la gente è<br />

allora presa dal<br />

desiderio di<br />

mettersi in<br />

pellegrinaggio..<br />

Forte impressione<br />

suscitò l'emozione<br />

provocata dalla<br />

vista d'una<br />

cattedrale gotica.<br />

Muti capolavori,<br />

di veri maestri<br />

senza parole e<br />

senza voce.<br />

Senza parole e<br />

senza voce? -<br />

Cosa stiamo<br />

dicendo! Se questi<br />

libri di pietra<br />

hanno le loro<br />

pietre scolpite –<br />

frasi in<br />

bassorilievi e<br />

pensieri in ogive -<br />

non per questo<br />

non si esprimono<br />

∑OPHY<br />

Linguaggio<br />

autopoiietico innato,<br />

transmutato in arte<br />

Silenzio-suono, emessi<br />

da consapevolezze<br />

inscritte mnella pietra<br />

e, ora, l’Oikos


36<br />

grande alchimista di cui<br />

abbiamo avuto notizia.<br />

Opere principali<br />

Il mistero delle<br />

cattedrali<br />

Le dimore filosofali<br />

ERNESTO<br />

BALDUCCI<br />

Santa Fiora 1922<br />

Cesena 1992<br />

scrittore, presbitero,<br />

editore italiano<br />

Opere principali:<br />

IL CERCHIO CHE<br />

SI CHIUDE<br />

L'UOMO<br />

PLANETARIO<br />

LA TERRA DEL<br />

TRAMONTO.<br />

SAGGIO SULLA<br />

TRANSIZIONE<br />

IL SOGNO DI UNA<br />

COSA.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

111<br />

per mezzo dello<br />

spirito imperituro<br />

che proviene<br />

dalle loro pagine.<br />

Libri più che<br />

chiari dei loro<br />

fratelli minori, -<br />

manoscritti e<br />

stampati,<br />

posseggono su di<br />

essi il vantaggio<br />

di tradurre un<br />

unico significato,<br />

assoluto e di<br />

facile espressione,<br />

Agisci in modo<br />

che nella<br />

massima della<br />

tua azione il<br />

genere umano<br />

trovi le ragioni e<br />

le garanzie della<br />

propria<br />

sopravvivenza .<br />

La qualifica di<br />

cristiano mi pesa<br />

(...) Chi ancora<br />

si professa ateo, o<br />

marxista o laico e<br />

∑OPHY<br />

Io sono Universi-parte<br />

e<br />

parte-Universi


37<br />

38<br />

DAL VILLAGGIO<br />

ALL'ETÀ<br />

PLANETARIA<br />

PIANETA TERRA,<br />

CASA COMUNE<br />

JAMES GEORGE<br />

FRAZER Sir<br />

Glasgow 1854<br />

Cambridge 1891<br />

Antropologo e storico<br />

delle religioni, scozzese<br />

Opere principali<br />

Il ramo d’oro<br />

(The Golden Bough)<br />

FRITJOF CAPRA<br />

Vienna 1939<br />

Fisico e saggista<br />

austriaco,<br />

teorico dei sistemi di<br />

fama internazionale.<br />

Si è occupato anche di<br />

sviluppo sostenibile,<br />

ecologia e<br />

teoria della complessità.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

112<br />

ha bisogno di un<br />

cristiano per<br />

completare la<br />

serie elle<br />

rappresentanze<br />

sul proscenio<br />

della cultura,<br />

non mi cerchi. Io<br />

non sono che un<br />

uomo.<br />

La magia è tanto<br />

un falso sistema di<br />

leggi naturali<br />

quanto una guida<br />

fallace della<br />

condotta; tanto una<br />

falsa scienza<br />

quanto un'arte<br />

abortita.<br />

La visione del<br />

mondo che emerge<br />

dalla fisica<br />

moderna può<br />

essere<br />

caratterizzata<br />

con parole come<br />

organica, olistica<br />

ed ecologica..<br />

∑OPHY<br />

La magia è un esistente<br />

generato dall’Io e reale, in<br />

quanto creazione dell’Io e<br />

delle leggi innate, da cui<br />

tale Io si evidenzia, la<br />

magia è una delle tante<br />

creazioni<br />

In molte parti-<br />

Universi, si evidenzia<br />

la visione olisticoautopoietica,<br />

la stessa<br />

evidenziata,<br />

trappresentatata<br />

dall’Oikos,


39<br />

IL TAO DELLA<br />

FISICA<br />

IL PUNTO DI<br />

SVOLTA<br />

LA RETE DELLA<br />

VITA<br />

LA SCIENZA<br />

DELLA VITA<br />

LA SCIENZA<br />

UNIVERSAL.<br />

ARTE E NATURA<br />

NEL GENIO DI<br />

LEONARDO<br />

VERSO<br />

NUOVA<br />

SAGGEZZA<br />

L’UNIVERSO<br />

UNA<br />

COME DIMORA<br />

(CON<br />

RAST)<br />

STEINDL-<br />

ECOALFABETO<br />

LEONARDO<br />

FIBONACCI<br />

(filius Bonacci)<br />

detto Leonardo da Pisa<br />

Pisa 1170<br />

Pisa 1250<br />

matematico italiano<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

113<br />

L’universo non è<br />

visto più come<br />

una macchina<br />

composta da una<br />

moltitudine di<br />

oggetti, ma deve<br />

essere raffigurato<br />

come un tutto<br />

indivisibile,<br />

dinamico, le cui<br />

parti sono<br />

essenzialmente<br />

interconnesse e<br />

possono essere<br />

intese solo come<br />

strutture di un<br />

processo cosmico.<br />

Fibonacci è noto<br />

soprattutto per la<br />

sequenza di<br />

numeri da lui<br />

individuata e<br />

conosciuta,<br />

appunto, come<br />

successione di<br />

Fibonacci, in cui<br />

ogni termine, a<br />

∑OPHY<br />

Si tratta della<br />

successione numericocoscienziale<br />

che ha la<br />

proprietà innata, per<br />

cui ogni esperienza<br />

vissuta,<br />

consapevolizzata, è<br />

uguale alla somma (più<br />

proprietà emergente<br />

delle due esperienze<br />

precedenti


Liber abbaci<br />

Ci sono nove figure degli<br />

indiani: 9 8 7 6 5 4 3 2 1.<br />

Con queste nove figure,<br />

e con il simbolo 0, che<br />

gli arabi chiamano<br />

zephiro, qualsiasi numero<br />

può essere scritto, come<br />

dimostreremo<br />

TENZIN GYATSO<br />

nato LHAMO<br />

DONDRUB<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

114<br />

parte i primi due,<br />

è la somma dei<br />

due che lo<br />

precedono.<br />

Sembra che<br />

questa sequenza<br />

sia presente in<br />

diverse forme<br />

naturali (per<br />

esempio, negli<br />

sviluppi delle<br />

spirali delle<br />

conchiglie,<br />

ecc...).Una<br />

particolarità di<br />

questa sequenza<br />

è che il rapporto<br />

tra due termini<br />

successivi<br />

diminuisce<br />

progressivamente<br />

per poi tendere<br />

molto<br />

rapidamente al<br />

numero 1,61803...,<br />

noto col nome di<br />

rapporto aureo o<br />

sezione aurea<br />

Le creature che Ogni parte-Universi<br />

∑OPHY


40<br />

XIV DALAI LAMA<br />

Qinghai 1935<br />

Leader politico e<br />

spirituale del popolo<br />

tibetano, autorità<br />

religiosa, voce tra le più<br />

ascoltate<br />

del pacifismo mondiale,<br />

nel 1989 è stato<br />

insignito del Premio<br />

Nobel per la pace.<br />

Dal 1959 vive in<br />

India, a Dharamsala,<br />

sede del governo<br />

tibetano in esilio.<br />

Opere principali:<br />

AUTOBIOGRAFIA<br />

SPIRITUALE<br />

IL NOSTRO<br />

BISOGNO<br />

D’AMORE<br />

LETTERA ALLE<br />

DONNE<br />

FELICITÀ E<br />

MEDITAZIONE<br />

CONOSCI TE<br />

STESSO<br />

LA VIA DELLA<br />

LIBERAZIONE<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

115<br />

abitano questa<br />

terra - siano essi<br />

animali o esseri<br />

umani - sono qui<br />

per contribuire,<br />

ciascuno nel suo<br />

modo particolare,<br />

alla bellezza e<br />

alla prosperità<br />

del mondo<br />

L'Io esiste anche<br />

se non riuscite ad<br />

identificarlo.<br />

Ci sono solo due<br />

giorni all'anno<br />

in cui non puoi<br />

fare niente: uno<br />

si chiama ieri,<br />

l'altro si chiama<br />

domani, perciò<br />

oggi è il giorno<br />

giusto per amare,<br />

credere, fare e,<br />

principalmente,<br />

vivere.<br />

Ma credo che, a<br />

poco a poco,<br />

possiamo operare<br />

cambiamenti<br />

∑OPHY<br />

veicola funzione Ypsi<br />

L’Oikos, per percepire<br />

la percezione, per<br />

conoscere la<br />

conoscenza, l’Io che<br />

percepisce se stesso<br />

Dal tempo<br />

<strong>autopoietico</strong> insights<br />

intuitivi e sincronici,<br />

per il qui ed ora


41<br />

SAN FRANCESCO<br />

D’ASSISI<br />

BERNARDONE<br />

GIOVANNI DI<br />

PIETRO<br />

ASSISI 1182<br />

ASSISI 1226<br />

Opere principali:<br />

REGOLE ED<br />

ESORTAZIONI<br />

LETTERE<br />

LODI E<br />

PREGHIERE<br />

CAGLIOSTRO, al<br />

secolo GIUSEPPE<br />

BALSAMO,<br />

conosciuto soprattutto<br />

con il nome di<br />

ALESSANDRO conte<br />

di CAGLIOSTRO<br />

Palermo 1743<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

116<br />

positivi.<br />

Ogni giorno,<br />

quando ci<br />

alziamo,<br />

cerchiamo di<br />

orientare bene i<br />

nostri intenti,<br />

pensando: Vivrò<br />

questa giornata<br />

in maniera più<br />

positiva. Non<br />

devo sprecarla..<br />

Cominciate col<br />

fare il necessario,<br />

poi ciò che e'<br />

possibile e<br />

all'improvviso vi<br />

sorprenderete a<br />

fare l’impossibile.<br />

Desidero poco e<br />

quel poco che<br />

desidero lo desidero<br />

poco<br />

Io non sono di<br />

nessuna epoca e di<br />

nessun luogo: al di<br />

fuori del tempo e<br />

dello spazio, il mio<br />

∑OPHY<br />

Si sedes non is,<br />

si non sedes is<br />

Io sono Universi-parte<br />

questa è <strong>∑ophy</strong><br />

l’unica legge<br />

autopoietica


42 San Leo 1795<br />

Alchimista, esoterista,<br />

massone e avventuriero<br />

italiano<br />

43<br />

Opere complete:<br />

MAÇONNERIE<br />

EGYPTIENNE<br />

JIDDU<br />

KRISHNAMURTI<br />

Madanapalle, India 1865<br />

Ojai, U.S.A. 1986<br />

filosofo apolide. Di<br />

origine indiana,<br />

non volle appartenere a<br />

nessuna organizzazione,<br />

nazionalità o religione<br />

Opere principali:<br />

LA PRIMA E<br />

ULTIMA LIBERTÀ<br />

VERSO LA<br />

LIBERAZIONE<br />

INTERIORE<br />

LA SOLA<br />

RIVOLUZIONE<br />

LA DOMANDA<br />

IMPOSSIBILE<br />

DOMANDE E<br />

RISPOSTE<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

117<br />

essere spirituale<br />

vivela sua eterna<br />

esistenza<br />

Il compito<br />

dell'educazione<br />

consiste proprio<br />

nel risvegliare<br />

l'individuo.<br />

Ciò che siete, ciò<br />

che pensate e<br />

sentite, ciò che<br />

fate nella vostra<br />

esistenza<br />

quotidiana,<br />

viene proiettato<br />

fuori di voi e va a<br />

costituire il<br />

mondo.<br />

Non c'è alcuna<br />

via verso la<br />

verità, sia essa<br />

storica o religiosa.<br />

∑OPHY<br />

La pedagogia e la<br />

psicagogia insegnata<br />

nell’Oikos: il risveglio<br />

a se stessi, l’Universiparte<br />

L’Oikos , ti imbatti in<br />

esso quando l’Io<br />

acquisito ha saputo<br />

porre in remissione i<br />

significati-significanti<br />

che veicola


44<br />

ALDO CAPITINI<br />

Perugia 1899<br />

Perugia 1968<br />

Filosofo, politico,<br />

antifascista, educatore<br />

italiano. Fu uno tra i<br />

primi in Italia a cogliere<br />

e a teorizzare il pensiero<br />

nonviolento gandhiano,<br />

al punto da essere<br />

appellato come il Gandhi<br />

italiano.<br />

Nel 1961 organizza la<br />

Marcia per la Pace e la<br />

fratellanza tra i popoli,<br />

un corteo nonviolento<br />

che si snoda per le strade<br />

che da<br />

Perugia portano verso<br />

Assisi, una marcia<br />

tuttora proposta con<br />

cadenza biennale dalle<br />

associazioni e dai<br />

movimenti per la pace.<br />

In questa occasione<br />

viene per la prima volta<br />

utilizzata la BANDIERA<br />

DELLA PACE, simbolo<br />

dell'opposizione<br />

nonviolenta a tutte le<br />

guerre<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

118<br />

Non è da esperire o<br />

da trovare nella<br />

dialettica, né da<br />

vedere in opinioni<br />

mutevoli<br />

credenze.<br />

Ti imbatti in essa<br />

quando la mente<br />

è libera da tutte<br />

le cose che ha<br />

messo insieme.<br />

Solo il fiore che<br />

lasci sulla<br />

pianta è tuo.<br />

Sono convinto<br />

che gli uomini<br />

arriveranno<br />

veramente a non<br />

uccidersi tra loro,<br />

quando<br />

arriveranno a<br />

non uccidere più<br />

gli animali<br />

∑OPHY<br />

Solo la parte-Universi<br />

che vive se stessa pone<br />

in remissione il<br />

possedere<br />

Le parti-Universi non<br />

possono tecnicamente<br />

uccidersi in quanto<br />

sono Universi-parte<br />

trans finitamente in<br />

vita-autopoiesi


45<br />

Opere principali:<br />

Il potere di tutti, La<br />

Nuova Italia,<br />

Firenze.<br />

Scritti sulla<br />

nonviolenza,<br />

Protagon, Perugia<br />

Le ragioni della<br />

nonviolenza<br />

CARROLL LEWIS<br />

PSEUDONIMO DI<br />

CHARLES<br />

LUTWIDGE<br />

DODGSON<br />

Daresbury 1832<br />

Guildford 1898<br />

Scrittore, matematico,<br />

fotografo e logico<br />

britannico.<br />

Opere principali:<br />

ALICE NEL PAESE<br />

DELLE<br />

MERAVIGLIE<br />

ATTRAVERSO LO<br />

SPECCHIO E<br />

QUEL CHE ALICE<br />

VI TROVÒ.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

119<br />

Alice rise: «È<br />

inutile che ci<br />

provi», disse;<br />

«non si può<br />

credere a una<br />

cosa impossibile.<br />

Oserei dire che<br />

non ti sei<br />

allenata<br />

molto», ribatté<br />

la Regina.<br />

«Quando ero<br />

giovane, mi<br />

esercitavo sempre<br />

mezz'ora al<br />

giorno. A volte<br />

riuscivo a credere<br />

anche a sei cose<br />

∑OPHY<br />

Per comprendere come<br />

generare l’impossibile:<br />

l’Oikos


46<br />

OMAR _HAYYAM<br />

Nîsâshapûr 1048<br />

Nîsâshapûr 1131<br />

matematico, astronomo,<br />

poeta e filosofo persiano<br />

IL NOME<br />

COMPLETO,<br />

TRASLITTERATO<br />

ANCHE COME OMAR<br />

KHAYYAM,<br />

È POSTO<br />

NELL’INTESTAZION<br />

E DELLA SUA OPERA<br />

MAGGIORE È<br />

GHIYATH AL-DIN<br />

ABU L-FAT_ 1UMAR<br />

IBN IBRAHIM AL-<br />

NISABURI<br />

AL-KHAYYAMI (O<br />

AL-KHAYYAM)<br />

L’ULTIMA<br />

DENOMINAZIONE<br />

SIGNIFICA<br />

COSTRUTTORE DI<br />

TENDE,<br />

PROBABILE<br />

ATTIVITÀ DI SUO<br />

PADRE IBRAHIM<br />

Opere principali:<br />

TRATTATO<br />

SULLA<br />

DIMOSTRAZIONE<br />

DEI PROBLEMI DI<br />

ALGEBRA<br />

QUARTINE<br />

CATULLO GAIO<br />

VALERIO<br />

in latino: GAIUS<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

120<br />

impossibili prima<br />

di colazione.<br />

Il dito in<br />

movimento scrive<br />

e avendo scritto<br />

avanza.<br />

Tutta la tua<br />

pietà o arguzia<br />

non lo<br />

indurranno a<br />

cancellare mezza<br />

riga, né tutte le<br />

tue lacrime<br />

laveranno via<br />

una sola parola.<br />

Non ricordare il<br />

giorno trascorso e<br />

non perderti in<br />

lacrime sul<br />

domani che<br />

viene: su passato<br />

e futuro non far<br />

fondamento vivi<br />

dell'oggi e non<br />

perdere al vento<br />

la vita.<br />

Il sole può<br />

tramontare e poi<br />

∑OPHY<br />

Parti-Universi in<br />

transfinito movimento<br />

Ciò che esite è<br />

incancellabilmente<br />

memorizzato<br />

Vivi consapevolmente,<br />

olisticamente nel<br />

tempo <strong>autopoietico</strong><br />

Ostacolatore<br />

enantiodromia,<br />

l’impenetrazione dello


47<br />

48<br />

49<br />

VALERIUS<br />

CATULLUS<br />

Verona 84 a.C.<br />

Roma 54 a.C.<br />

poeta romano<br />

Opere principali<br />

LIBER<br />

CATULLIANO<br />

(116 carmi)<br />

CHARLES ROBERT<br />

DARWIN<br />

SHREWSBURY, 1809<br />

LONDRA, 1882<br />

Opere principali<br />

L'ORIGINE<br />

DELLE SPECIE<br />

JOHANN<br />

WOLFGANG VON<br />

GOETHE<br />

FRANCOFORTE SUL<br />

MENO 1749<br />

WEIMAR 1832<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

121<br />

risorgere. Noi,<br />

invece, una<br />

volta che il<br />

nostro breve<br />

giorno si spegne,<br />

abbiamo davanti<br />

il sonno di una<br />

notte senza fine.<br />

Odio e amo. Forse<br />

chiedi perché lo<br />

faccia. Non lo so,<br />

ma sento e mi<br />

tormento.<br />

Non è la più forte<br />

delle specie che<br />

sopravvive, né la<br />

più intelligente,<br />

ma quella più<br />

reattiva ai<br />

cambiamenti<br />

Qualunque cosa<br />

tu possa fare, o<br />

sognare di fare,<br />

incominciala.<br />

La vita<br />

appartiene ai<br />

∑OPHY<br />

stato coscienziale punto<br />

morte: opposticomplemenatri<br />

che, se<br />

penetrati, consentono di<br />

riconoscere l’Oikos, se<br />

stessi<br />

Ogni specie,<br />

indipendentemente<br />

dagli stati<br />

coscienziali che<br />

evidenzia,<br />

transfinitamente<br />

come principio<br />

attivo, vive,<br />

Potenzia la funzione<br />

Ypsi, attraverso<br />

l’audacia<br />

La vita-autopoiesi,<br />

transfinitamente in<br />

cambiamento, questa<br />

la sua invarianza, a<br />

cui non può non<br />

essere


50<br />

FAUST<br />

I DOLORI DEL<br />

GIOVANE<br />

WERTHER<br />

LE AFFINITÀ<br />

ELETTIVE<br />

POESIE<br />

MOHANDAS<br />

KARAMCHAND<br />

GANDHI<br />

Porbandar 1869<br />

Nuova Delhi 1948<br />

Politico e filosofo<br />

indiano<br />

Importante guida<br />

spirituale per il suo<br />

paese,<br />

lo si conosce soprattutto<br />

col nome di<br />

MAHATMA (grande<br />

anima)<br />

GALILEO GALILEI<br />

Pisa 1564<br />

Arcetri 1642<br />

fisico, filosofo,<br />

astronomo, matematico<br />

italiano<br />

padre della scienza<br />

moderna<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

122<br />

viventi, e chi vive<br />

deve essere<br />

preparato ai<br />

cambiamenti.<br />

Dove c'è molta<br />

luce, l'ombra è più<br />

nera.<br />

Il dubbio cresce con<br />

la conoscenza<br />

Ci sono cose per cui<br />

sono disposto a<br />

morire, ma non ce<br />

ne è nessuna per<br />

cui sarei disposto ad<br />

uccidere.<br />

Occhio per occhio...<br />

e il mondo diventa<br />

cieco.<br />

Perché cambiare il<br />

mondo quando<br />

possiamo cambiare<br />

noi stessi?<br />

Quello, che noi ci<br />

immaginiamo,<br />

bisogna che sia o<br />

una delle cose già<br />

∑OPHY<br />

strutturalmente<br />

preparata<br />

Dove c’è principio<br />

attivo <strong>autopoietico</strong>,<br />

luce ed ombra,<br />

indipendentemente<br />

dallo loro intesnità,<br />

possono essere<br />

generate o poste in<br />

remissione.<br />

La conoscenza<br />

autopoietica<br />

transfinita, appunto<br />

perché tale, è<br />

generatrice di spinta<br />

a conoscere.<br />

Pur se non incide<br />

sulla transfinita<br />

continuità di vita<br />

autopoiesi<br />

dell’Universi-parte, è<br />

fondamentale essere<br />

fusionalmente<br />

empatonici con la<br />

parte<br />

Cambiare se stessi? È<br />

prendere coscienza<br />

dell’impossibilità di<br />

cambiare i principi<br />

attivi autopoietici<br />

dell’Universi-parte<br />

La creatività,<br />

differentemente dalla<br />

creazione, è formata<br />

da ingredienti, da<br />

parti-Universi note,<br />

assemblate in modo


51<br />

52<br />

SIDERUS<br />

NUNCIUS<br />

DISCORSI E<br />

DIMOSTRAZIONI<br />

MATEMATICHE<br />

INTORNO A DUE<br />

NUOVE SCIENZE<br />

DIALOGO SOPRA I<br />

DUE MASSIMI<br />

SISTEMI<br />

GALIMBERTI<br />

UMBERTO<br />

Monza 1942<br />

Filosofo, psicologo,<br />

psicoanalista e docente<br />

universitario italiano<br />

Opere principali:<br />

PSICHIATRIA E<br />

FENOMENOLOGI<br />

DALL'INCONSCIO<br />

AL SIMBOLO<br />

GLI EQUIVOCI<br />

DELL'ANIMA<br />

PAESAGGI<br />

DELL'ANIMA<br />

PSICHE E<br />

TECHNE. L'UOMO<br />

NELL'ETÀ DELLA<br />

TECNICA<br />

ORME DEL<br />

SACRO.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

123<br />

vedute, o un<br />

composto di cose o di<br />

parti delle cose<br />

altra volta<br />

vedute.<br />

Parlare<br />

oscuramente lo sa<br />

fare ognuno, ma<br />

chiaro pochissimi<br />

Maledetta quella<br />

servetta che è la<br />

logica.<br />

E se "filo-sofia"<br />

non volesse dire<br />

"amore della<br />

saggezza" ma<br />

"saggezza<br />

dell'amore",<br />

[...] Sotto ogni<br />

filosofo sottintendo<br />

un folle che vuole<br />

giocare un po' con<br />

la sua follia, e al<br />

tempo stesso non<br />

vuole diventar<br />

∑OPHY<br />

innovativo<br />

Solo linguaggio<br />

verbale? Meccanismo<br />

di fuga dal<br />

linguaggio olistico<strong>autopoietico</strong><br />

La logica senza<br />

consapevolezza dei<br />

processi sensibili e<br />

sovrasensibili, da cui<br />

nasce e si evidenzia,<br />

si asserva<br />

all’acquisito<br />

incompletoe<br />

L’Universi-parte<br />

produce amore per la<br />

saggezza, in quanto<br />

Sofia è la<br />

conseguenza di<br />

processi che<br />

includono anche ciò<br />

che denominiamo<br />

amore. La saggezza<br />

dell’amore sarebbe<br />

incompleta, sofia<br />

indica un’avanguardia<br />

che include amore


53<br />

I VIZI CAPITALI E<br />

I NUOVI VIZI<br />

LE COSE<br />

DELL'AMORE<br />

LA CASA DI<br />

PSICHE. DALLA<br />

PSICOANALISI<br />

ALLA PRATICA<br />

FILOSOFICA.<br />

AMADOU HAMPÂTÉ<br />

BA<br />

Mali Bandiagara 1901<br />

Mali Bandiagara 1991<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

Sono allo stesso tempo<br />

religioso, poeta peul,<br />

tradizionalista, iniziato<br />

alle scienze segrete peul<br />

e bambara, storico,<br />

linguista, etnologo,<br />

sociologo, teologo,<br />

mistico, mussulmano,<br />

antropologo. Mi piace<br />

ridere e far ridere. In<br />

questo senso non sono<br />

molto diverso da un<br />

commediante. Sono un<br />

cantastorie Dogon<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

124<br />

Ripetevo loro tutto<br />

quello che sentivo<br />

raccontare alla<br />

corte di Tadjani e<br />

che costituiva<br />

l’essenza stessa<br />

della tradizione<br />

orale. C’era la<br />

poesia epica la<br />

poesia bucolica e<br />

contadina, gli elogi<br />

e gli onori di certe<br />

famiglie e gesti di<br />

coraggio, le poesie<br />

che parlavano di<br />

mestieri e le satire<br />

per censurare i<br />

costumi senza<br />

parlare degli<br />

insegnamenti<br />

pratici come la<br />

farmacopea, per<br />

esempio. Per tutta<br />

∑OPHY<br />

Insights intuitivi e<br />

sincronici<br />

dall’Universi-parte<br />

che non è capace di<br />

autodefinirsi,<br />

completamente, in<br />

quanto transfinito


54<br />

JUNG CARL<br />

GUSTAV<br />

Kesswil 1875<br />

Küsnacht 1961<br />

Psichiatra e psicoanalista<br />

svizzero<br />

Fenomeni occulti<br />

L'analisi dei sogni<br />

Psicoanalisi<br />

L'inconscio<br />

Energetica psichica.<br />

Psicologia e Alchimia<br />

La sincronicità<br />

L'uomo e i suoi<br />

simboli<br />

La saggezza orientale<br />

DIDEROT DENIS<br />

Langres 1713<br />

Parigi 1784<br />

Filosofo, enciclopedista e<br />

scrittore francese<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

125<br />

la mia vita mi<br />

sono cercato senza<br />

trovarmi. Non<br />

sarei capace di<br />

definirmi<br />

Quel che viene dopo<br />

la morte è qualcosa<br />

di uno splendore<br />

talmente<br />

indicibile, che la<br />

nostra<br />

immaginazione e<br />

la nostra<br />

sensibilità non<br />

potrebbero concepire<br />

nemmeno<br />

approssimativamen<br />

te. prima o poi, i<br />

morti diventeranno<br />

un tutt'uno con<br />

noi.<br />

Tutto ciò che ci<br />

irrita negli altri<br />

può portarci a<br />

capire noi stessi.<br />

Tutti gli esseri<br />

circolano gli uni<br />

negli altri….tutto<br />

è perpetuo fluire:<br />

∑OPHY<br />

Quel che si vive come<br />

Universi-parte, come<br />

colui che include lo<br />

stato coscienziale<br />

punto morte,<br />

coincide con la<br />

bellezza autopoietica<br />

Non c’è che un solo<br />

transfinito grande<br />

ontos-sophos-logoskraino,l’universi-


55<br />

Opere principali<br />

ENCICLOPEDIA<br />

KONRAD<br />

ZACHARIAS<br />

LORENZ<br />

Vienna 1903<br />

Altenberg 1989<br />

Etologo e filosofo<br />

austriaco. Viene<br />

considerato il fondatore<br />

della moderna<br />

etologia scientifica, da<br />

lui stesso definita come<br />

ricerca comparata sul<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

126<br />

ogni animale è più<br />

meno un uomo,<br />

ogni minerale e più<br />

o meno una<br />

pianta, ogni<br />

pianta è più o<br />

meno un<br />

animale… Ogni<br />

cosa è più o meno<br />

una qualunque<br />

altra cosa, più o<br />

meno terra, più o<br />

meno acqua, più o<br />

meno fuoco, più o<br />

meno<br />

appartenente<br />

all’uno o all’altro<br />

regno della<br />

natura…. Non c’è<br />

che un solo grande<br />

individuo: IL<br />

TUTTO.<br />

È molto probabile<br />

che una tappa<br />

decisiva nel<br />

misterioso processo<br />

dell'evoluzione<br />

dell'uomo sia<br />

rappresentata dal<br />

∑OPHY<br />

parte, se stessi<br />

Oikos è trans<br />

finitamente<br />

attenzione e<br />

partecipazione e<br />

presa di<br />

consapevolezza di se<br />

stessi<br />

L’Oikos: la risposta<br />

alle domande prima<br />

che queste vengano


56<br />

57<br />

comportamento<br />

Opere principali:<br />

L’anello di Re<br />

Salomone<br />

E l’uomo incontrò il<br />

cane)<br />

L'aggressività<br />

Il cosiddetto male<br />

Gli otto peccati<br />

capitali della nostra<br />

civiltà<br />

L'altra faccia dello<br />

specchio<br />

Il declino dell'uomo<br />

Le forme innate<br />

dell'esperienza<br />

LEONARDO di ser<br />

Piero DA VINCI<br />

VINCI, 1452<br />

AMBOISE, 1519<br />

Opere principali:<br />

IL CODICE<br />

ATLANTICO<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

127<br />

giorno in cui un<br />

essere, che stava<br />

esplorando con<br />

curiosità il suo<br />

ambiente, fermò la<br />

sua attenzione su<br />

se stesso<br />

Ogni domanda alla<br />

quale si possa dare<br />

una risposta<br />

ragionevole è<br />

lecita.<br />

D’ogni cosa la<br />

parte ritiene in sé<br />

la natura del<br />

tutto<br />

La nostra vita<br />

scaturisce dalla<br />

morte degli altri<br />

Ogni nostra<br />

cognizione<br />

principia dai<br />

sentimenti<br />

La sapienza è<br />

figliola<br />

dell’esperienza<br />

∑OPHY<br />

formulate<br />

Ogni parte-Universi è<br />

inclusa,<br />

inscindibilmente,<br />

nell’Universi che la<br />

evidenzia<br />

La vita-autopoiesi<br />

include lo stato<br />

coscienziale punto<br />

morte o punto vita di<br />

ogni parte Universi<br />

Ogni stato<br />

coscienziale nasce dal<br />

genoma auto<br />

coscienziale<br />

La sapienza, la<br />

saggezza, Sofia, è<br />

evidenza<br />

dell’Universi-parte<br />

che, tra l’altro<br />

produce esperienza


58<br />

59<br />

NELSON<br />

ROLIHLAHLA<br />

MANDELA<br />

Transkei, Sudafrica 1918<br />

Premio nobel<br />

per la pace 1993<br />

Sir THOMAS<br />

MALORY<br />

Il suo cognome è stato<br />

scritto anche<br />

MAILLORIE,<br />

MALLORY E<br />

MALEORE<br />

e viene dal francese<br />

antico maleüré,<br />

sfortunato.<br />

Newbold Revel<br />

1405/1416<br />

Newbold Revel 1471<br />

Scrittore inglese<br />

Opereprincipal<br />

i:<br />

LE MORTE<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

128<br />

Nessuno è nato<br />

schiavo, né signore,<br />

né per vivere in<br />

miseria, ma tutti<br />

siamo nati per<br />

essere fratelli.<br />

L'educazione è<br />

l'arma più potente<br />

che può cambiare<br />

il mondo.<br />

Credo infatti che<br />

nessun uomo in<br />

questo mondo abbia<br />

vissuto meglio di<br />

come io ho fatto per<br />

raggiungere quello<br />

che io ho<br />

raggiunto.<br />

∑OPHY<br />

Siamo nati come<br />

unico corpo. Quella<br />

parte di me che<br />

chiamo l’altro è un<br />

mio arto: per questo<br />

lo guarisco<br />

autoguarendomi<br />

I principi attivi<br />

autopoietici<br />

veicolano ogni<br />

psicagogia<br />

autopoietica che può<br />

autoconoscersi.<br />

L’Oikos, la<br />

mitopoiesi<br />

sigmasofica che si<br />

evince dalla parte che<br />

riconosce la propria<br />

scaturigine,<br />

l’Universi.


60<br />

D’ARTHUR<br />

THOMAS EDWARD<br />

LAWRENCE<br />

conosciuto con lo<br />

pseudonimo di<br />

LAWRENCE<br />

D'ARABIA<br />

Tremadog 1888<br />

Wareham 1935<br />

agente segreto, militare,<br />

archeologo e scrittore<br />

britannico<br />

Opere principali:<br />

I SETTE PILASTRI<br />

DELLA<br />

SAGGEZZA<br />

LUCREZIO CARO<br />

TITO<br />

TITO LUCREZIO<br />

CARO TITUS<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

129<br />

Per anni abbiamo<br />

vissuto a stretto<br />

contatto tra di noi,<br />

nel deserto nudo,<br />

sotto un cielo<br />

indifferente.<br />

Tutti gli uomini<br />

sognano: ma non<br />

allo stesso modo.<br />

Coloro che sognano<br />

di notte, nei recessi<br />

polverosi delle loro<br />

menti, si svegliano<br />

di giorno per<br />

scoprire la vanità<br />

di quelle<br />

immagini: ma<br />

coloro i quali<br />

sognano di giorno<br />

sono uomini<br />

pericolosi, perché<br />

possono mettere in<br />

pratica i loro sogni<br />

a occhi aperti, per<br />

renderli possibili.<br />

Conveniamo che<br />

nulla si origina<br />

dal nulla. Dunque<br />

∑OPHY<br />

Vestiti di sola nudità,<br />

di vita-autopoiesi<br />

scopriamo di essere<br />

parte integrante e<br />

inscindibile del cielo<br />

Sognando in base alla<br />

propria storia, la<br />

parte-Universi<br />

applicherà la propria<br />

capacità di<br />

decodifica, in base<br />

all’autoconsapevolezz<br />

a raggiunta<br />

Ogni parte si<br />

evidenzia<br />

dall’Universi che<br />

include ciò che


61<br />

62<br />

LUCRETIUS CARUS<br />

Campania, 98 a.C. o<br />

secondo altri 96 a.C.<br />

Roma, 55 a.C. o secondo<br />

altri 53 a.C.<br />

poeta e filosofo romano<br />

Opere principali:<br />

DE RERUM<br />

NATURA<br />

MAOMETTO<br />

PER I MUSSULMANI,<br />

MESSAGGIO<br />

RIVELATO DA<br />

ALLAH, PER<br />

UN TRAMITE<br />

ANGELICO, AL<br />

PROFETA<br />

MECCA CA 570<br />

MEDINA 632<br />

Opere principali:<br />

Il Corano<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

130<br />

ogni cosa visibile<br />

non perisce del<br />

tutto, poiché una<br />

cosa dall'altra la<br />

natura ricrea,e<br />

non lascia che<br />

alcuna ne nasca se<br />

non dalla morte di<br />

un'altra.<br />

Uomini, temete il<br />

vostro Signore che<br />

vi ha create da un<br />

solo essere, e da esso<br />

ha creato la sposa<br />

sua, e da loro ha<br />

tratto molti<br />

uomini e donne<br />

La morte vi<br />

coglierà ovunque<br />

sarete, foss'anche<br />

in torri fortificate<br />

Quanto a coloro<br />

che, uomini o<br />

donne, operano il<br />

bene e sono<br />

credenti, ecco coloro<br />

che entreranno nel<br />

Giardino e non<br />

subiranno alcun<br />

∑OPHY<br />

denominiamo il nulla.<br />

Dunque, ogni parte-<br />

Universi, al momento<br />

della produzione del<br />

punto morte,<br />

tornando a<br />

reintegrasi in<br />

Universi, si<br />

ripredispone per riesprimwersi<br />

per rievidenziarsi<br />

in<br />

invarianti<br />

morfologie.<br />

Esseri umani siete voi<br />

stessi, l’Universi da<br />

cui vi siete<br />

evidenziati cosi per<br />

tutte le altre parti-<br />

Universi<br />

Possiamo produrre<br />

stato coscienziale<br />

punto morte come<br />

testimonianza di<br />

propria facoltà<br />

esistenziale<br />

Ogni Io acquisito che<br />

vive in loro stessi non<br />

può generare ciò che<br />

denominano bene o<br />

male: sono loro che si<br />

trovano nella<br />

consapevolezza<br />

autopoietica


63<br />

64<br />

MICHELANGELO<br />

BUONARROTI<br />

Caprese Michelangelo<br />

1475<br />

Roma 1564<br />

Scultore, pittore,<br />

architetto e poeta<br />

italiano<br />

riconosciuto già al suo<br />

tempo come<br />

uno dei più grandi artisti<br />

di sempre<br />

Opere principali:<br />

RIME<br />

DON LORENZO<br />

MILANI<br />

COMPARETTI<br />

Firenze 1923<br />

Firenze 1967<br />

Noto per il suo impegno<br />

civile nell'educazione dei<br />

poveri e per il valore<br />

pedagogico della sua<br />

esperienza di Maestro<br />

OPERE PRINCIPALI<br />

LETTERA AD<br />

UNA<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

131<br />

torto, foss'anche<br />

[del peso] di una<br />

fibra di dattero<br />

Si dipinge col<br />

cervello et non con<br />

le mani<br />

Desti a me<br />

quest'anima<br />

divina e poi la<br />

imprigionasti in<br />

un corpo debole e<br />

fragile, com'è triste<br />

viverci dentro.<br />

Su una parete<br />

della nostra scuola<br />

c’è scritto grande "I<br />

CARE". È il motto<br />

intraducibile dei<br />

giovani americani<br />

migliori: "me ne<br />

importa, mi sta a<br />

cuore". È il<br />

contrario esatto del<br />

motto fascista "me<br />

ne frego".<br />

Non c’è nulla che<br />

∑OPHY<br />

Si crea Sigtma-Art,<br />

consapevoli<br />

dell’Universi messi a<br />

sostegno delle mani,<br />

dell’azione<br />

Veicolando Io<br />

<strong>autopoietico</strong>acquisito<br />

vivo che il<br />

corpo ne è l’evidenza,<br />

utile per prendere<br />

consapevolezza di me<br />

stesso<br />

E’ la consapevolezza<br />

di essere Universiparte,<br />

transfinito<br />

inscindibile, e lo star<br />

a cuore, importare è<br />

sinonimo di interesse<br />

per quella parte di se<br />

stessi che<br />

denominiamo l’altro,<br />

la parte-Universi, in<br />

cui si riconosce la<br />

stessa vita-autopoiesi<br />

(parti uguali, la<br />

fusionalità in parti<br />

disuguali<br />

l’autonomia,<br />

l’identità diversa di<br />

ognuno), il<br />

riconoscimento di


65<br />

66<br />

PROFESSORESSA<br />

LETTERA AI<br />

GIUDICI<br />

FRIEDRICH<br />

WILHELM<br />

NIETZSCHE<br />

Röcken 1844<br />

Weimar 1900<br />

Filosofo e scrittore<br />

Tedesco<br />

Opere principali:<br />

LA NASCITA<br />

DELLA<br />

TRAGEDIA<br />

COSÌ PARLÒ<br />

ZARATHUSTRA<br />

AL DI LÀ DEL<br />

BENE E DEL<br />

MALE<br />

L’ANTICRISTO<br />

UMANO, TROPPO<br />

UMANO<br />

ECCE HOMO<br />

LA GAIA SCIENZA<br />

RENÉ ADOLPHE<br />

SCHWALLER de<br />

LUBICZ<br />

Asnières 1887<br />

Grasse 1961<br />

Egittologo e esoterista<br />

francese<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

132<br />

sia più ingiusto<br />

quanto far parti<br />

uguali fra<br />

disuguali.<br />

Per vivere soli<br />

bisogna essere o un<br />

animale o un dio,<br />

dice Aristotele.<br />

Manca il terzo<br />

caso: bisogna essere<br />

l'uno e l'altro, un<br />

filosofo.<br />

I fatti non ci sono,<br />

bensì solo<br />

interpretazioni.<br />

Io vi insegno il<br />

superuomo. L'uomo<br />

è qualcosa che deve<br />

essere superato. Che<br />

avete fatto per<br />

superarlo?<br />

La Natura è la<br />

forma simbolica di<br />

ciò che è fuori<br />

dalla Natura.<br />

Una simbolica deve<br />

mostrarsi, non si<br />

∑OPHY<br />

una funzionalità<br />

dell’autonomia<br />

fusionale<br />

autopoietica.<br />

Essendo unico corpo,<br />

l’Universi-parte<br />

necessariamente vive<br />

solo, non ha alterità,<br />

un maieuta<br />

L’interpretazione<br />

deve ravvedere la<br />

necessità di formarsi<br />

a se stessa per<br />

autotransmutarsi. Li<br />

nasce il fatto<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

Io vi insegno<br />

l’Universi-parte,<br />

l’essere umano,<br />

identificato in se<br />

stesso, è qualche cosa<br />

che deve essere posto<br />

in remissione. Cosa<br />

ho fatto? Mi sono<br />

formato a mestesso!<br />

La manifestazione<br />

sensibile è<br />

l’espressione<br />

simbolico-reale di ciò<br />

che la genera. Tale<br />

manifestazione si<br />

mostra naturalmente<br />

É lo stato<br />

identificativo nel solo


67<br />

Opere principali:<br />

VERBO NATURA<br />

ESOTERISMO E<br />

SIMBOLO<br />

SIMBOLO E<br />

SIMBOLICA<br />

LA TEOCRAZIA<br />

FARAONICA<br />

LA SCIENZA<br />

SACRA DEI<br />

FARAONI<br />

IL TEMPIO<br />

DELL'UOMO<br />

PITAGORA<br />

Samo 575 a.C.<br />

Metaponto 495 a.C.<br />

filosofo, matematico,<br />

legislatore greco antico<br />

QUASI<br />

SICURAMENTE<br />

PITAGORA NON<br />

LASCIÒ NULLA DI<br />

SCRITTO.<br />

Opere principali<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

133<br />

può inventare e<br />

non può essere<br />

convenzionale,<br />

come il linguaggio<br />

artificiale della<br />

logica simbolica. Si<br />

sarebbe potuta<br />

"inventare" la<br />

rivelazione<br />

cristica?<br />

[...] ma quel che ci<br />

riguarda adesso<br />

non è una<br />

rinascita, è una<br />

resurrezione<br />

La morte è<br />

l'ignoranza della<br />

vita: quanti<br />

uomini morti si<br />

aggirano tra i<br />

viventi.<br />

La ragione è<br />

immortale, tutto il<br />

resto è mortale<br />

∑OPHY<br />

sensibile che dovrà<br />

risorgere alle<br />

estensioni non locali,<br />

da cui nasce<br />

Il campo coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong> è trans<br />

finitamente in vita,<br />

Essendo costituito da<br />

parti anche queste ne<br />

assumono la stessa<br />

carateristica, una<br />

delle essenze<br />

formanti la ragione


68<br />

69<br />

attribuitegli:<br />

I TRE LIBRI<br />

VERSI AUREI<br />

SOCRATE<br />

ATENE 469 A.C.<br />

ATENE 399 A.C.<br />

È ben noto il fatto che<br />

Socrate non abbia<br />

lasciato alcuno scritto.<br />

Ricaviamo il suo<br />

pensiero dalle opere dei<br />

discepoli, tra cui<br />

spicca soprattutto<br />

Platone<br />

MARY SHELLEY<br />

NATA MARY<br />

WOLLSTONECRAFT<br />

GODWIN<br />

Londra1797<br />

Londra 1851<br />

Opere principali:<br />

FRANKENSTEIN, OR<br />

THE MODERN<br />

PROMETHEUS<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

134<br />

Chi vuol muovere<br />

il mondo prima<br />

muova se stesso<br />

Esiste un solo bene,<br />

la conoscenza, e un<br />

solo male,<br />

l’ignoranza<br />

Una vita senza<br />

ricerca non è degna<br />

di essere vissuta<br />

Dove saremmo, se<br />

nessuno cercasse di<br />

scoprire cosa c'è al<br />

di là?<br />

Non ha mai<br />

desiderato di<br />

guardare oltre le<br />

nuvole, le stelle?<br />

di scoprire che cosa<br />

fa fiorire gli<br />

alberi? e cosa<br />

trasforma in luce<br />

l'oscurità?<br />

∑OPHY<br />

L’Universi-parte, se<br />

stessi, è in transfinito<br />

movimento<br />

<strong>autopoietico</strong> che<br />

include anche il<br />

fermo<br />

Esiste un solo campo<br />

coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>acquisito,<br />

di cui ciò<br />

che denominamo<br />

bene e ciò che<br />

denoniniamo male<br />

sono soltanto<br />

semplici produzioni.<br />

Il metabisogno<br />

dell’Oikos, la<br />

consapevole pulsione<br />

autopoietica a vivere<br />

a conoscere<br />

Non dove:<br />

saremmo Universi!<br />

Io, Oikos, ho sempre<br />

generato tali<br />

domande, tali<br />

risposte e ciò che<br />

consente di genere<br />

entrambe


70<br />

71<br />

MILAREPA<br />

RJE-BTSUN MI-LA-<br />

RAS-PA<br />

1051 nel villaggio<br />

tibetano di Kyagnatsa<br />

nella provincia di<br />

Gung-thang (al confine<br />

con il Nepal) 1135 uno<br />

dei principali maestri<br />

della scuola Kagyo del<br />

Buddhismo tibetano<br />

mago e lama buddhista<br />

Opere principali:<br />

La storia di Milarepa<br />

fu scritta nel dodicesimo<br />

secolo dal suo discepolo<br />

RECHUNGPA<br />

GARY ZUKAV<br />

cresciuto nel Midwest, si<br />

è laureato ad Harvard ed<br />

è stato ufficiale delle<br />

Forze Speciali<br />

dell’esercito degli Stati<br />

Uniti con servizio in<br />

Vietnam. I suoi libri<br />

sono arrivati tutti ai<br />

primi posti della<br />

classifica del New York<br />

Times. La danza dei<br />

maestri Wu Li ha vinto<br />

l’American Book Award<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

135<br />

Prestate dunque<br />

fede ed attenzione<br />

alla legge del<br />

karma che regola<br />

le cause e gli<br />

effetti: ricordatevi<br />

l'ignoranza<br />

dell'ora della<br />

nostra morte e i<br />

castighi della vita<br />

mondana.<br />

Giacché lo spazio è<br />

illimitato e le<br />

creature<br />

innumerevoli<br />

avrete sempre<br />

l'occasione di agire<br />

a vantaggio degli<br />

altri, quando<br />

sarete in grado di<br />

farlo. .<br />

Siamo convinti di<br />

essere gli unici<br />

dotati di coscienza<br />

e che l'Universo ne<br />

sia del tutto privo.<br />

Siamo abituati a<br />

credere che<br />

qualcosa o è in un<br />

∑OPHY<br />

L’Oikos, la<br />

remissione definitiva<br />

del Karma e delal<br />

reincarnazione,<br />

induttore della<br />

consapevolezza del<br />

punto morte.<br />

La conoscenza<br />

autopoietica come<br />

l’acqua salata fa<br />

venire più sete<br />

Oikos, Universiparte,<br />

noi stessi, è<br />

autocoscienza in<br />

azione.<br />

Il vuoto,<br />

inconcepibilmente<br />

pieno e il pieno<br />

inconcepibilmente<br />

vuoto, sono<br />

astrazioni<br />

dell’Universi-parte,


72<br />

for Science. Insieme a<br />

Linda Francis ha fondato<br />

il Seat of the Soul<br />

Institute.<br />

LA DANZA DEI<br />

MAESTRI WU<br />

UNA SEDIA<br />

DELL’ANIMA<br />

LA MENTE<br />

DELL’ANIMA<br />

IL CUORE<br />

DELL’ANIMA<br />

DA ANIMA A<br />

ANIMA<br />

STORIE<br />

DELL’ANIMA<br />

MONROE SCHULZ<br />

CHARLES<br />

SAINT PAUL, MINNESOTA,<br />

1922<br />

SANTA ROSA,<br />

CALIFORNIA 2000<br />

Opere principali:<br />

Peanuts<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

136<br />

posto, o non lo è. La<br />

nostra esperienza<br />

ci dice che il mondo<br />

fisico è solido, reale,<br />

e indipendente da<br />

noi. La meccanica<br />

quantistica dice<br />

semplicemente che<br />

non è affatto così.<br />

Nel mondo<br />

subatomico il<br />

"vuoto",<br />

ovviamente non è<br />

vuoto. Nel mondo<br />

reale non esiste<br />

una cosa come lo<br />

"spazio vuoto". È<br />

una costruzione<br />

mentale, che<br />

abbiamo presa per<br />

vera...<br />

Mi hanno<br />

vaccinato<br />

contro la polio e gli<br />

orecchioni. Mi<br />

hanno vaccinato<br />

contro la<br />

varicella,<br />

la tosse canina e il<br />

∑OPHY<br />

noi stessi<br />

A tutela e a salvaguardia<br />

della gelotologia<br />

autopoietica, interiore<br />

ed esterna


73<br />

AVESTA<br />

("Il Fondamentale" o il<br />

"Il Comandamento" [di<br />

Zarathuštra])<br />

è il titolo complessivo<br />

dei testi sacri dell'antico<br />

Iran,<br />

appartenenti alla<br />

religione Zoroastriana.<br />

È il testo sacro dello<br />

ZOROASTRISMO o<br />

MAZDZISMO che ha<br />

valore di rivelazione<br />

divina.<br />

I Gatha o canti composti<br />

dallo stesso<br />

ZARATUSTRA sono la<br />

parte più antica, scritti in<br />

una lingua più arcaica;<br />

gli Yasht sono testi<br />

posteriori costituiti da<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

137<br />

morbillo. Poi sono<br />

caduto dale Scale<br />

Io amo l'umanità.<br />

È la gente che non<br />

sopporto!<br />

Storia del Mondo.<br />

I vulcani<br />

eruttarono.<br />

Gli oceani<br />

ribollirono.<br />

L'universo era i<br />

tumulto. Poi<br />

venne il cane<br />

Ci sono due spiriti<br />

irriducibilmente<br />

opposti, nel<br />

pensiero, nella<br />

parola,<br />

nell’azione. L’uno<br />

apporta la vita,<br />

l’altro la morte. I<br />

due spiriti si<br />

affrontano in ogni<br />

uomo e in ogni<br />

popolo, e si<br />

affrontano dalle<br />

origini fino alla<br />

fine dei tempi<br />

∑OPHY<br />

Enantiodromia di<br />

opposticomplementari,<br />

di<br />

dicotomie in cerca di<br />

chi li genera per<br />

auto-porsi in<br />

remissione La genesi<br />

dell’autiocoscienza,<br />

dell’Oikos


74<br />

inni in onore di varie<br />

divinità minori;<br />

i Videvdat riguardano<br />

varie questioni relative<br />

ai demoni.<br />

TANÀKH<br />

(raramente:<br />

Tenàkh))<br />

LE TRE LETTERE<br />

TNKH SONO<br />

INFATTI LE INIZIALI<br />

DELL'ESPRESSIONE<br />

TORAH,<br />

NEVI'IM,<br />

KETUVIM<br />

75 VANGELI<br />

raccontano la vita e la<br />

predicazione di Gesù.<br />

"Vangelo" deriva dalla<br />

parola greca<br />

euanghélion, e significa<br />

"lieto annunzio", "buona<br />

notizia". dal punto di<br />

vista religioso, quattro di<br />

essi sono considerati<br />

canonici; gli altri sono<br />

detti vangeli apocrifi.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

138<br />

E Dio disse:<br />

Facciamo l’uomo a<br />

nostra immagine,<br />

a nostra<br />

somiglianza, e<br />

domini sui pesci del<br />

mare e sugli uccelli<br />

del cielo, sul<br />

bestiame, su tutte<br />

le bestie selvatiche<br />

e su tutti i rettili<br />

che strisciano sulla<br />

terra. Dio creò<br />

l’uomo a sua<br />

immagine; a<br />

immagine di Dio lo<br />

creò; maschio e<br />

femmina li creò.<br />

Chi è senza<br />

peccato, scagli la<br />

prima pietra<br />

Date a Cesare<br />

quello che è di<br />

Cesare e a Dio<br />

quello che è di Dio.<br />

Ama il prossimo<br />

∑OPHY<br />

L’universe-parte fa: la<br />

parte-Universi, a sua<br />

auto-simmetriasomiglianza,<br />

Nell’Oikos io sono tu,<br />

tu sono io. Creiamo<br />

con l’Oikos il tu sei<br />

mee stesso, la<br />

remissione del<br />

giudizio, per non<br />

auto-giudicarsi


76<br />

il vangelo secondo<br />

Matteo,<br />

il vangelo secondo<br />

Marco,<br />

il vangelos econdo<br />

Luca,<br />

il vangelo secondo<br />

Giovanni.<br />

KANT IMMANUEL<br />

Königsberg 1724<br />

Königsberg 1804<br />

filosofo tedesco<br />

Opere principali:<br />

CRITICA DELLA<br />

RAGION PURA<br />

CRITICA DELLA<br />

RAGION PRATICA<br />

CRITICA DEL<br />

GIUDIZIO<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

139<br />

tuo come te stesso.<br />

Non giudicate, per<br />

non essere<br />

giudicati; perché<br />

col giudizio con cui<br />

giudicate sarete<br />

giudicati, e con la<br />

misura con la<br />

quale misurate<br />

sarete misurati.<br />

Concedi alla<br />

ragione il<br />

privilegio di essere<br />

l’ultima pietra di<br />

paragone della<br />

verità.<br />

Due cose hanno<br />

soddisfatto la mia<br />

mente con nuova e<br />

crescente<br />

ammirazione e<br />

soggezione e hanno<br />

occupato<br />

persistentemente il<br />

mio pensiero: il<br />

cielo stellato sopra<br />

di me e la legge<br />

morale dentro di<br />

me.<br />

∑OPHY<br />

La coscienza olisticoautopoietica:<br />

la<br />

pietra autopoietica di<br />

riferimento, per<br />

entrare nella<br />

conoscenza<br />

La linea del destino<br />

autopoietica: la<br />

transmutazione di<br />

ogni linea del destino<br />

acquisita.


77<br />

FRIEDRICH ENGELS<br />

Barmen, 1820<br />

Londra, 1895<br />

economista, filosofo e<br />

polito tedesco, fondatore<br />

con Karl Marx del<br />

materialismo storico e<br />

del materialismo<br />

dialettico<br />

Opere principali:<br />

LA SACRA<br />

FAMIGLIA, CON<br />

KARL MARX<br />

MANIFESTO DEL<br />

PARTITO<br />

COMUNISTA, CON<br />

KARL MARX<br />

L'EVOLUZIONE<br />

DEL SOCIALISMO<br />

DALL'UTOPIA<br />

ALLA SCIENZA<br />

DIALETTICA<br />

DELLA NATURA<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

140<br />

Sapere aude!!<br />

Coloro che dicono<br />

che il mondo andrà<br />

sempre così come è<br />

andato finora [...]<br />

contribuiscono a<br />

far sì che l'oggetto<br />

della loro<br />

predizione si<br />

avveri.<br />

Ogni giorno esistono<br />

centinaia di esseri<br />

umani che,<br />

abbindolati dai<br />

mezzi di<br />

comunicazione,<br />

darebbero persino la<br />

vita per gli stessi<br />

uomini che li<br />

sfruttano da<br />

generazioni.<br />

La dialettica del<br />

cervello è solo il<br />

riflesso del<br />

movimento del<br />

mondo reale,<br />

entrambi della<br />

natura e della<br />

storia.<br />

∑OPHY<br />

Stati identificativi,<br />

non consapevoli di se<br />

stessi: comunque si<br />

tratta di funzioni<br />

Ypsi autocreate,<br />

propedeutiche alla<br />

conoscenza di se<br />

stessi<br />

Potenzialmente, ogni<br />

parte può olosspecializzarsi<br />

e olosriconoscersi


78<br />

GIALAL AL-DIN<br />

RUMI<br />

Balkh 1207<br />

Konya 1273<br />

Poeta e mistico persiano<br />

Fondatore della<br />

confraternita sufi dei<br />

"DERVISCI<br />

ROTANTI" (mevlevi), è<br />

considerato il massimo<br />

poeta mistico della<br />

letteratura persiana.<br />

In seguito alla sua<br />

dipartita i suoi seguaci si<br />

organizzarono<br />

nell'ordine<br />

MAWLANIANO,<br />

duranti i quali riti<br />

tentavano di<br />

raggiungere lo stato di<br />

trance per mezzo di<br />

danze rituali<br />

CLAUDE LÉVI-<br />

STRAUSS<br />

Bruxelles 1908<br />

Parigi 2009<br />

antropologo, psicologo e<br />

filosofo francese<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

141<br />

Nessuno avrà una<br />

sfera esclusiva di<br />

attività, ma<br />

ciascuno potrà<br />

diventare completo<br />

in qualunque<br />

ramo desideri;<br />

Viaggia da te stesso<br />

in te stesso. Al di là<br />

dalle idee, al di là<br />

da ciò che è giusto e<br />

ingiusto, c'è un<br />

luogo. Noi ci<br />

incontreremo là.<br />

Quando cerchi Dio,<br />

Dio è lo sguardo dei<br />

tuoi occhi<br />

Lo scienziato non è<br />

l'uomo che fornisce<br />

le vere risposte; è<br />

quello che pone le<br />

∑OPHY<br />

Noi siamo arrivati là,<br />

l’Oikos la base del<br />

prossimo viaggio.<br />

Quando cerchi Dio,<br />

trovi ipotesi, quando<br />

esplori l’ipotesi, trovi<br />

ciò che ha generato<br />

Dio e l’ipotesi<br />

Il Maieuta<br />

sigmasofico è colui<br />

che vive i processi,<br />

in grado di generare<br />

ogni domanda e ogni


79<br />

Opere principali:<br />

LA VITA<br />

FAMILIARE E<br />

SOCIALE DEI<br />

NAMBIKWARA<br />

LE STRUTTURE<br />

ELEMENTARI<br />

DELLA<br />

PARENTELA<br />

TRISTI TROPICI<br />

ANTROPOLOGIA<br />

STRUTTURALE<br />

IL PENSIERO<br />

SELVAGGIO<br />

IL CRUDO E IL<br />

COTTO<br />

RAZZA E STORIA<br />

E ALTRI SAGGI DI<br />

ANTROPOLOGIA<br />

DAL MIELE ALLE<br />

CENERI<br />

LE ORIGINI<br />

DELLE BUONE<br />

MANIERE A<br />

TAVOLA<br />

L'UOMO NUDO<br />

MITO E<br />

SIGNIFICATO<br />

NELLO<br />

MANGIAMELI<br />

in arte<br />

∑OPHY<br />

Frascati, 1958 ha<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

142<br />

vere domande.<br />

La musica è una<br />

macchina per<br />

sopprimere il<br />

tempo.<br />

Nel modo più<br />

inatteso, è proprio<br />

il dialogo con la<br />

scienza ciò che<br />

rende nuovamente<br />

attuale il pensiero<br />

mitico.<br />

Nulla, allo stato<br />

attuale della<br />

scienza, permette<br />

di affermare la<br />

superiorità o<br />

l'inferiorità<br />

intellettuale di<br />

una razza rispetto<br />

all'altra.<br />

Il mondo ha avuto<br />

origine senza la<br />

presenza dell'uomo<br />

e finirà senza di<br />

lui.!<br />

Per creare l’essere<br />

∑OPHY<br />

risposta.<br />

La coscienza unica,<br />

produttrice di spaziotempi.<br />

L’Universi–parte ha<br />

sempre incluso la<br />

parte Universi,<br />

denominata essere<br />

umano. Non ha avuto<br />

origine e non avrà<br />

fine: vive nel tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>.


80<br />

fondato la Via di<br />

conoscenza<br />

SIGMASOFIA<br />

Opere principali:<br />

S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong><br />

Theory of Everything<br />

18 volumi<br />

Oikos<br />

La Bioetica<br />

autopoioetica<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

143<br />

umano e la società<br />

autopoietici<br />

Oikos: la naturale<br />

transmutazione<br />

del Tempio<br />

∑OPHY<br />

∑OPHY<br />

Nota Bene:<br />

L’elenco completo della funzione Ypsi della bibliosofia<br />

autopoietica Universale sarà pubblicato nel secondo volume di<br />

Oikos,<br />

E’ rappresentato, inoltre, lungo il perimetro della<br />

parete destra della scala autopoietica discendente-ascendente<br />

il ∑igma delle scoperte fondamentali di Ontos-sophos-logos<br />

dell’autocoscienza e di autocoscienza dell’ontos-sophos-logos,<br />

dell’ultimo centenario dell’anno duemila.<br />

ANNO SCOPERTE ONTOS-SOPHOS-<br />

LOGICHE (SCIENZA)<br />

Scoperta del quanto di energia<br />

Avvio della meccanica quantistica<br />

Trasmissione via radio di Guglielmo<br />

Marconi<br />

Freud pubblica i «Saggi sulla sessualità»<br />

1900-1910: Pavlov scopre i riflessi condizionati<br />

Nasce la teoria della Relatività speciale


1911-1920<br />

1921-1930<br />

1931-1940<br />

1941-1950<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

144<br />

Trasvolata della Manica<br />

Geiger costruisce il primo misuratore di<br />

radioattività<br />

Modello dell’atomo di Rutheford.<br />

Hess scopre i raggi cosmici<br />

Teoria di Bohr sulla struttura dell’atomo<br />

Teoria della Relatività generale di<br />

Einstein<br />

Banting e Best scoprono l’insulina<br />

Conferma del dualismo onda/particella<br />

della luce<br />

Dimostrata l’esistenza della ionosfera.<br />

Pauli elabora il Principio di Esclusione<br />

Principio di Indeterminazione di<br />

Heisenberg<br />

Scoperta della penicillina<br />

Dirac ipotizza l’antimateria.<br />

Microscopio elettronico<br />

Scoperta del neutrone<br />

Scoperta dell’interazione debole<br />

Yukawa teorizza l’interazione forte<br />

Scoperta la fissione dell’atomo<br />

Fermi realizza la prima pila atomica<br />

Hunt inventa il sonar<br />

Scoperta che l’informazione ereditaria di<br />

tutti gli esseri viventi è contenuta nel<br />

Dna<br />

Esplode la prima bomba atomica Nascita<br />

del primo calcolatore elettronico<br />

∑OPHY


1951-1960<br />

1961-1970<br />

1971-1980<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

145<br />

Nascita del primo reattore nucleare<br />

veloce<br />

Teoria dell’elettrodinamica quantistica<br />

Prima pillola anticoncezionale<br />

Fusione nucleare artificiale<br />

Scoperta la struttura a doppia elica del<br />

Dna<br />

Segré scopre l’antiprotone<br />

Reines individua il neutrino<br />

Teoria della superconduttività<br />

Gagarin primo uomo nello spazio<br />

Identificazione del codice genetico<br />

Primo trapianto di fegato<br />

Scoperti i meccanismi della trascrizione<br />

genetica<br />

Primo trapianto di cuore<br />

Teoria elettrodebole<br />

Sbarco sulla Luna<br />

Primo microprocessore<br />

Cromodinamica quantistica<br />

Prima Tac, tomografia assiale<br />

computerizzata;<br />

Risonanza magnetica nucleare<br />

Scoperta del quark<br />

Charm primo personal computer<br />

∑OPHY


1981-1990<br />

1991-2000<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

146<br />

Nasce la prima bambina concepita in<br />

provetta<br />

Telefoni cellulari<br />

Lancio dello Shuttle<br />

Scoperte le particelle W<br />

Pioneer 10» (Nasa) supera i confini del<br />

sistema planetario<br />

World Wide Web<br />

Primo trapianto di geni su un uomo<br />

Telescopio spaziale «Hubble<br />

Energia da fusione nucleare<br />

Conclusa la costruzione del tunnel sotto<br />

La Manica.<br />

Scoperto il Top, sesto e ultimo quark<br />

Daniel Cohen classifica novantamila dei<br />

centomila geni umani<br />

Prima clonazione di un mammifero<br />

L’universo, nel suo insieme, è in rotazione<br />

Comportamenti superluminali<br />

Completata la lettura del genoma umano<br />

2001-2010 Vedi secondo volume<br />

Percorrendo la scala ci si trova nella condizione che può<br />

assumere di<br />

osare,<br />

ad osare di più,<br />

iniziando a porre in remissione ciò che, ancora, ostacola, esita,<br />

nell’Io acquisito. Si procede con lo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

147<br />

srotolamento delle azioni,<br />

delle esperienze vissute durante la propria esistenza, dal<br />

momento attuale e andando a ritroso fino al punto che la<br />

ricordanza autopoietica 67<br />

ci consente in quel momento, per iniziare a viverle e a sentirle<br />

come un unico Σigma (sommatoria più proprietà emergente<br />

della funzione Ypsi d’ingresso), ossia ciò che dovrà trovare<br />

ulteriore Risalita e transmutazione.<br />

Il ricercatore è consapevole di aver superato la porta<br />

reale dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>: la Concentrazione-<br />

transmutazione autopoietica che sta vivendo è olosdirezionata<br />

verso la scoperta vissuta dei significati-significanti<br />

autopoietici dell’Oikos. Si tratta di potenziamenti<br />

dell’autoconsapevolezza dell’Universi-parte, ossia di ciò che<br />

dovremo iniziare a far ricadere nell’azione bioetica<br />

autopoietica, sensorio-percettiva, quotidiana.<br />

E’ iniziare ad accettare di riconoscersi,<br />

consapevolmente, secondo i principi attivi autopoietici<br />

archetipici non locali, innati.<br />

Si comprende di più la funzione esistenziale quotidiana<br />

Io-somatica da cui proveniamo, che cosa esattamente<br />

significhi il<br />

non si può uscire da una stanza, da un Σigma,<br />

se prima non si è entrati, processo da transmutare<br />

nell’olospresenza simultanea in entrambi gli stati.<br />

E’ questa l’intenzionalità che si dovrà evocare con continuità,<br />

mantenendo così, costante,<br />

67 Ricordanza autopoietica: vedi nota 89, pagina 425;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

148<br />

la remissione dello stato identificativo<br />

nell’ostacolatore enantiodromia 68<br />

prodotta nel sensorio-percettivo dall’Io acquisito (è bella o<br />

brutta, è positiva o negativa, è giusta o sbagliata ecc.). La<br />

torre d'avorio acquisita<br />

che ci eravamo costruiti e che abbiamo già destrutturato, fatto<br />

crollare, segna l’inizio della<br />

leggerezza autopoietica,<br />

la condizione che, pur avendo un peso, sente, intuisce che può<br />

volare. Come ci ha già indicato il<br />

simbolo del transfinito con principi attivi<br />

a guardia della porta.<br />

E’ olosdirezionato, ma il ricercatore ancora non vede,<br />

pienamente,<br />

la legge autopoietica scritta nelle cellule, negli atomi.<br />

(…).<br />

68 Ostacolatore enantiodromia: vedi nota 69, pagina 420;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

149<br />

A metà della scala autopoietica discendente-ascendente,<br />

si evidenziano sulle pareti di destra e di sinistra due<br />

lastre olosdirezionatrici<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

150<br />

che fuoriescono dalle pareti, su cui sono evidenziati due<br />

aforismi e due immagini,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

151<br />

PRIMA LASTRA OLOSDIREZIONATRICE<br />

Allorchè si intuisce il metabisogno pulsione<br />

autopoietica a vivere, a conoscere,<br />

si apre l’Io acquisito di colui che è pronto a formarsi<br />

a se stesso: l’Universi-parte<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

152<br />

SECONDA LASTRA OLOSDIREZIONATRICE<br />

Dal tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />

insights intuitivi e sincronici per il Kairos e lo<br />

spazio-tempo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

153<br />

Sono situazioni dell’Io acquisito che evidenziano lo stato Iosomato-<strong>autopoietico</strong><br />

di<br />

pellegrino sul posto,<br />

nella propria coscienza.<br />

Proseguendo nella discesa in se stessi, ci si trova nel<br />

Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />

formata da specchi, olosdirezionalmente e transfinitamente<br />

riflettenti, che indicano il superamento definitivo della<br />

condizione di consapevolezza in seguito alla quale abbiamo<br />

affermato:<br />

Le azioni vissute durante il fluire della vita-<br />

autopoiesi e dello stato coscienziale punto morte sono<br />

uno specchio delle reazioni a quelle azioni. Come<br />

specchiandoci vediamo noi stessi, così nelle azioni della<br />

vita-autopoiesi possiamo vedere le reazioni a quelle<br />

stesse azioni. Siamo pronti per penetrare, per conoscere e<br />

risalire quelle reazioni, fino a vivere la fonte dalla<br />

quale scaturiscono, l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, se stessi.<br />

Si inizia a respirare<br />

l’atmosfera<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> Σophy<br />

Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita<br />

Dopo la scala discendente-ascendente, ci si trova nel<br />

Σigma della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

quello che presume di dover produrre<br />

la scelta di vita-autopoiesi<br />

della<br />

154<br />

via che conduce a se stessi: l’Universi-parte .<br />

I riferimenti spazio-temporali tendono a modificarsi.<br />

Tutto l’insieme emana atmosfere intuite nello stesso<br />

tempo conosciute e sconosciute<br />

Significa che il ricercatore è posto di fronte a se stesso,<br />

all’assunzione ulteriore dell’intenzionalità-intento di vita. Si<br />

può produrre lo stato di coscienza, per cui si è consapevoli che<br />

tutti gli stati coscienziali Io-somato-autopoietici acquisiti<br />

sono sorretti da noi. Il cuore è in movimento e, se è giunto<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

155<br />

nel ∑igma della linea del destino autopoietica-<br />

acquisita, significa che quell'Io acquisito è in qualche modo<br />

saturo di gruppi, di strutture, di autorità religiose e<br />

scientifiche, di esperti, di dissimulazioni, di segreti, di<br />

regole (…):<br />

è stanco delle leggi esclusivamente sensorio-percettive.<br />

Nuove vie e autoconsapevolezze cerca.<br />

Per lasciare questo stato, il ricercatore dovrà produrre<br />

intenzionalità autopoietica<br />

ad orientarsi verso altre autoconsapevolezze. Può rendersi<br />

conto della presenza di forme di intuizione, ma anche di<br />

solitudine autopoietica 69 . E’ lì, solo, di fronte al bivio, alla<br />

linea del destino che può condurlo ad estensioni ulteriori di se<br />

stesso.<br />

Sa che non è tecnicamente possibile negare la propria<br />

storia di provenienza, di essere stato specchio delle reazioni<br />

e, con questa consapevolezza a sostegno, potrà scegliere la<br />

direzione. Sono tre quelle che si dipanano lì, dinanzi a lui:<br />

1. Σigma-sfera della risalita-transmutazione<br />

2. Σigma-sfera dell’identificazione entropica<br />

3. La porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

69 Solitudine autopoietica: vedi nota 104, pagina 429;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

1. Σigma-sfera della risalita-transmutazione<br />

156<br />

∑OPHY<br />

(…) Non vede ancora<br />

la legge autopoietica:<br />

è in marcia (…).<br />

Si entra dalla porta di sinistra, nella<br />

Σigma-sfera della risalita-transmutazione.<br />

Si sale, si ascende, in modo curvilineo, spiraliforme, intorno<br />

all’Oikos, per cinque metri fino alla<br />

porta autopoietica chiusaperta;<br />

insights intuitivi di verità autopoietica si alternano a<br />

insights di verità scientifica acquisita.<br />

L’Io acquisito ha percorso quella linea del destino, per<br />

accedere ai significati vissuti di se stesso, ma è ancora vicino e<br />

identificato nella propria storia acquisita, nei bisogni-desideri<br />

del corpo e del sistema nervoso.<br />

Si trova in un<br />

corridoio ascendente.<br />

Dalla sigma sfera della risalita-transmutazione, si<br />

procede verso l’assunzione della sperimentazione di sé,<br />

attraverso le proprie abilità verso il cui potenziamento il<br />

termine ascesi, dal greco askesis, orienta.<br />

Asceta è il libero ricercatore sulla coscienza che affina,<br />

potenzia il proprio Io acquisito, la propria abilità Io-somatoautopoietica,<br />

per vivere se stesso, l’Universi-parte e produrre<br />

conoscenza autopoietica.<br />

E’ il lavoro di autoforgiatura che avviene anche<br />

attraverso arti marziali interiori, utili a conseguire risultati<br />

esistenziali: la presa di consapevolezza della linea del destino


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

157<br />

autopoietica, il che significa formare il proprio Io-somaautopoiesi,<br />

senza cadere in identificazioni localistiche.<br />

Tale progressione prepara alla transmutazione che<br />

rappresenta l’assunzione della pragmatica della<br />

disidentificaziuone continua, da parti-Universi, per vivere da<br />

libero ricercatore sulla coscienza: in questo, l’unica virtù<br />

autopoietica, atta a raggiungere conoscenza dei principi<br />

attivi autopoietici transfiniti.<br />

I liberi ricercatori vivono che l’azione autoformativa<br />

può assumere qualunque aspetto e forma. Attraversandola,<br />

risalendola e transmutandola, si olosdirezionano dal<br />

localistico verso il non locale, transfinito.<br />

L’ascetismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico è sia localistico<br />

che non locale, e si riferisce ai liberi ricercatori che si<br />

disidentificano da parti-Universi, al fine di vivere le<br />

funzionalità olistico-autopoietiche dell’Universi-parte se<br />

stessi. Ciò include lo status di maieuta sigmasofico, che vive<br />

nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> e che, essendo Universi-parte, è come<br />

se vivesse solo. Si tratta dell’inizio del riconoscimento dello<br />

stato di<br />

eremitismo <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte, di se stessi.<br />

L’ascesi autopoieticafica è disidentificazione e<br />

remissione di ostacolatori e, quando si raggiungono stati non<br />

localistici di autoconsapevolezza, si vive l’armonia<br />

dell’unificazione in un unico processo funzionale del sensibile<br />

con il sovrasensibile.<br />

Il piano <strong>autopoietico</strong> di esistenza, verso cui si è<br />

olosdirezionati, è popolato da principi attivi archetipici. Da lì,<br />

è possibile partecipare il processo che consente di riconoscere<br />

l’interazione tra principi attivi e loro creazioni sensorio<br />

percettive.<br />

L’ascesi potenzia le facoltà autopoietiche,<br />

l’olospresenza, lo stato Sigmasofia: gli esseri umani, ascesi a<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

158<br />

loro stessi, irradiano maggior consapevolezza e quindi<br />

maggior<br />

carisma <strong>autopoietico</strong>.<br />

A circa metà percorso, sulla sinistra, si evidenzia la<br />

porta a vetri che accede al<br />

Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />

(Vedi appendice 1, pag. )<br />

Nel sigma della linea del destino, il libero ricercatore<br />

sulla coscienza, avrebbe potuto scegliere di entrare nella<br />

2. Σigma-sfera dell’identificazione entropica<br />

Si percorre la Σigma-sfera dell’identificazione<br />

entropica. Per alcuni metri, il soffitto è progressivamente<br />

decrescente e va a finire nel finito, nell’entropico,<br />

identificato in se stesso e senza via d’uscita: i luoghi dove<br />

vive la discraiosi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

159<br />

Nell’accezione sigmasofica, l’entropia, è lo stato di caos<br />

del sensorio-percettivo, del deteriorabile acquisito. Quando<br />

una parte-Universi passa da uno stato ordinato di funzionalità<br />

sensorio-percettiva ad uno stato disordinato, di rottura,<br />

aumenta l’entropia. Questo fenomeno fornisce indicazioni<br />

sulla direzione di una parte-Universi vista dallo stato<br />

identificativo nel solo sensorio-percettivo. In tale stato, le<br />

parti-Universi possono essere partecipate invariabilmente in<br />

un solo modo, ossia in quello della loro direzione verso il<br />

maggior disordine, la massima deteriorabilità, fino al punto<br />

morte. Il sensorio-percettivo, identificato in se stesso,<br />

considera, vive tutti questi stati irreversibili.<br />

Per rappresentare simbolicamente tale esistente, si<br />

partecipa che il soffitto è decrescente. All’inizio, è alto cinque<br />

metri ed è parte integrante dell’Oikos. Sembra comunicarci<br />

che quando un Io acquisito non ravvede, non trova la via della<br />

Concentrazione-transmutazione, della risalita, si immerge e<br />

s’identifica sempre di più nei sensi, nei bisogni-desideri del<br />

corpo, aumentando così la propria identificazione ed<br />

inconsapevolezza dell’Universi-parte che è, a cui la Risalita a<br />

se stesso lo avrebbe condotto. In tal modo, il disordine,<br />

l’ostacolatore discrasia si potenzia.<br />

Sente che non trova la Via, i significati-significanti<br />

dell’esistenza.<br />

e affonda nella decrescenza nella sola materia, nel solo<br />

sensorio-percettivo, cristallizzando, identificando sempre più<br />

lo<br />

stato di incompletezza sul piano della consapevolezza.<br />

Si trova identificato nelle viscere dell’inconscio acquisito,<br />

personale. Per questo motivo, la Σigma-sfera<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

160<br />

dell’identificazione entropica ha caratteristiche<br />

particolari, è opprimente e poco luminosa.<br />

All’interno vi sono raffigurazioni di<br />

esseri viventi capovolti, mostruosi, e sui muri sono<br />

dipinti scene di guerre, di pulizie etniche, di mostri, di<br />

esseri con teste e arti staccati<br />

ad indicare l’inversione, la perdita del dato di realtà<br />

complessivo.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

161<br />

Il sovrasensibile non è percepito unitamente al<br />

sensibile, e il sensibile è identificato, fissato, in<br />

sottoparti di se stesso, parossisticamente,<br />

catatonicamente: è la discraiosi.<br />

Stato che rappresenta la vita-autopoiesi complessiva,<br />

transfinita, cristallizzata, ridotta-collassata, ossia non più<br />

collegata al campo morfo-atomico-coscienziale (le scelte non<br />

autoconsapevoli).<br />

Ma, è proprio quella dimensione che può dare lo<br />

slancio. Ci si può accorgere dell’inconsapevolezza e questo<br />

può far nascere la spinta a risalirla. Il ricercatore può vivere<br />

che proprio in quella condizione, all’interno della fauci<br />

dell’ostacolatore, della discrasia, è possibile visualizzare la<br />

porta del transfinito oppure si può procedere, riflettendo, a<br />

ritroso fino a trovarsi di nuovo di fronte ai<br />

bivii della propria linea del destino,<br />

il ricercatore deve decidere:<br />

vado verso sinistra?<br />

vado nella porta di centro?<br />

vado verso destra?<br />

Pensa, esattamente come nella vita, quando ci troviamo di<br />

fronte ad una scelta per noi stessi vitale, significativa: a quale<br />

principio attivo, a quale stato di autoconsapevolezza ci<br />

appelliamo per scegliere<br />

la via dell’autoconsapevolezza, della conoscenza.<br />

A quel bivio della linea del destino, soltanto la funzione Ypsi<br />

veicolata e di cui si è consapevoli e le rivelazioni intuitive<br />

e sincroniche, forse, potranno farci decidere quale via<br />

seguire. Se malgrado esse, dovesse esserci inconsapevolezza,<br />

la via che conduce alla Σigma-sfera dell’identificazione<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

162<br />

entropica può essere scelta, per incontrare i luoghi della<br />

discraiosi, che ogni inconsapevolezza di se stessi, degli<br />

Universi-parte determina, somatizza:<br />

si entra in situazioni in apparenza senza uscita della<br />

vita-autopoiesi<br />

simboleggiate da un mostro con le fauci aperte<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

163<br />

Ma, anche lì, se sarà necessario un tempo sensoriopercettivo,<br />

convenzionale, lungo, molto lungo e una<br />

fortissima intensità di intenzionalità e volere, è possibile<br />

trovare la<br />

via per la Risalita a se stessi, l’Universi-parte.<br />

Per questo motivo, nella Σigma-sfera<br />

dell’identificazione entropica, nel punto più stretto in<br />

prossimità del<br />

mostro con le fauci aperte,<br />

è possibile trovare l’indicazione sull’esistenza della<br />

possibilità di conversione. E’ la pietra con raffigurato lo<br />

scudo della sigmasofia posizionata all’ìnterno delle fauci e<br />

con una porta che conduce al<br />

∑igma della transfinitezza<br />

che ha il potere di transmutare l’uno in due,<br />

la dicotomia, le diverse possibilità di scelta.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

164<br />

La Y 70, principio attivo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos, il<br />

principio femminile, unendosi al principio maschile, fa nascere<br />

il figlio, così come interiormente l’unione tra corticale e subcorticale<br />

fa nascere l’insight intuitivo e sincronico, ossia ciò<br />

che orienta verso la realtà autopoietica 71 del tre in uno,<br />

che anche in quella Σigma-sfera dell’identificazione<br />

entropica, anche prossima al punto morte, è in azione.<br />

La<br />

pietra a scudo<br />

nasconde l’orientamento, perché senza questa visione<br />

autopoietica estrema, la consapevolezza interiore della cellula,<br />

l’occhio nel triangolo, non può avvenire nessun ribaltamento:<br />

ascesi!<br />

Mi riferisco, alla visione autopoietica all’interno<br />

dell’Oikos, se stessi, del processo <strong>autopoietico</strong> potenzialmente<br />

disponibile in qualunque situazione di vita ci si trovi. E’ in<br />

questa consapevolezza, che qualunque sia lo stato<br />

identificativo, la discraiosi in atto, la condizione è sempre<br />

generata dall’Io-soma e, appunto per questo, non perde<br />

connessioni, interazioni da ciò che genera l’Io-soma stesso. E’<br />

esattamente il processo che può determinare il fatto per cui<br />

ogni identificazione considerata, finita, entropica,<br />

mortale, può autotransmutarsi, per cui si innesca<br />

l’orientamento esistenziale che assume la<br />

disidentificazione!<br />

La continua autocreazione di enantiodromia, di lotta tra<br />

stati coscienziali opposti-complementari, non viene più<br />

prodotta. Lo stato discraiotico, senza identificazione, è<br />

aggredior in circolo ed è esattamente ciò che darà forza e<br />

70 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Y: vedi nota 7, pagina 402;<br />

71 Realtà autopoietica: vedi nota 86, pagina 424;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

165<br />

tenterà di agire azioni che, in quella condizione, è possibile<br />

produrre.<br />

Non è possibile sapere che cosa ognuno sentirà e farà,<br />

ma lo sentirà e lo farà.<br />

Ed ecco che può assumersi di tornare a ritroso alla Σigma-<br />

sfera della linea del destino autopoietica-acquisita,<br />

non accorgendosi nemmeno che sta<br />

ripercorrendo a ritroso la via percorsa.<br />

L’Io acquisito potrà essere consapevole di una<br />

manifestazione del<br />

sapere esattamente che cosa non fare<br />

e, forte di tale autoconsapevolezza reintegrata, potrà attuare<br />

altre azioni per arrivare a vivere, in modo innovativo e<br />

maggiormente autoconapevole, le scelte che farà quando<br />

incontrerà<br />

bivii sulla propria linea del destino.<br />

Ha ancora disponibile la scelta di entrare nella<br />

porta dell’Oikos.<br />

In quella situazione, la stragrande maggioranza dei<br />

ricercatori è in qualche modo e in qualche misura consapevole<br />

che comunque, prima o poi, dovrà produrre lo<br />

stato coscienziale punto morte,<br />

in quanto è certo che non esiste essere umano che lo abbia<br />

preceduto che non lo abbia prodotto. Osserva, srotola il<br />

ricordo, la memoria che avrebbe potuto entrare nello stato<br />

coscienziale punto morte da entrambe le due Vie appena<br />

percorse.<br />

Ora, per entrare nell’Oikos, deve posizionarsi davanti<br />

alla porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, sul basamento a<br />

mosaico d’ingresso, su cui è scritto<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

166<br />

Io sono ciò che è, ciò che fu, ciò che sarà,<br />

transfinitamente.<br />

E’ possibile assumere di entrare nel<br />

3. La porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

E' soltanto sulla<br />

Porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

che può iniziare la visione del volume, delle<br />

transfinite distese coscienziali non locali<br />

dell’Universi-parte.<br />

Dalla Porta in poi, si entra in se stessi. E’ l'inizio della<br />

scoperta vissuta dell'unione esistente tra l’esterno e l’interno,<br />

tra l'Io acquisito e la sua scaturigine autopoietica:<br />

l'unione tra conscio e inconscio,<br />

tra sensibile e sovrasensibile,<br />

tra locale e non locale.<br />

Tutti gli stati coscienziali Io-somato-autopoietici sono<br />

lì, disponibili alla percezione in un insieme inscindibile, in un<br />

atomicamente e coscienzialmente legato.<br />

Superare consapevolmente la Porta dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong> significa, quindi, far nascere il primo intuito del<br />

fatto che<br />

ogni azione, ogni stato coscienziale non potrebbe esistere<br />

scisso, separato da ogni altra componente dell’Universi-<br />

parte, e non potrebbe esistere se l’Oikos non fosse<br />

transfinitamente in vita-autopoiesi.<br />

E’ soltanto questo che può far nascere e collegare tra loro<br />

tutti i contenuti dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, del campo<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> transfinito.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

167<br />

Sulla Porta invisibile, la vita-autopoiesi non può far<br />

altro (per ora) che esprimersi attraverso i propri prodotti, gli<br />

stati coscienziali, le azioni che ogni giorno l'Io acquisito<br />

compie.<br />

E' soltanto attraverso l’azione, l’orientamento, la<br />

profondità, che testimoniamo l'esistenza<br />

dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, da cui queste facoltà<br />

necessariamente devono scaturire.<br />

L’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong> è questo: dal visibile, da<br />

quello che siamo, attraverso la Porta dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

per tendere verso la completezza, verso la consapevolezza del<br />

principio attivo di autocoscienza autopoietica,<br />

dell’Universi-parte.<br />

Attraverso la Porta, in questo passaggio, di azioni<br />

dall'Autopoiesi all'azione e dall'azione all'Autopoiesi,<br />

ossia dell'uso lucido e consapevole del volume dell'essere<br />

umano, dell’Universi-parte, è possibile percepire e vivere tutti<br />

i volumi, sensibili e sovrasensibili, consci e inconsci, locali e<br />

non locali.<br />

La Porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> rappresenta<br />

il potere d’ingresso-uscita, apre alla potenza del<br />

volume o può chiudersi alla potenza del volume.<br />

Per questo, è protetta e i guardiani coincidono con i<br />

significati-significanti veicolati dallo stato di<br />

autoconsapevolezza d’ingresso: nelle azioni che lo precedono,<br />

realizzate nel Σigma della funzione Ypsi d’ingresso e sulla<br />

scala autopoietica discendente-ascendente e nel Σigma della<br />

linea del destino (in cui ci si trova) ossia la somma delle nostre<br />

esperienze, delle nostre identificazioni particolari, dei nostri<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

168<br />

problemi, delle distrazioni degli ostacolatori dell’archetipo<br />

acquisito B 72.(…).<br />

L’insieme dell’acquisito, attraverso l’esperienza, in cui si<br />

è identificati è il<br />

guardiano della Porta, l’ostacolatore<br />

che può vietare (per molti, è così) l'ingresso al volume.<br />

Renderla invisibile. Paradossalmente, è proprio attraverso<br />

l'attività del volume, dell'autopoiesi, che il guardiano,<br />

l’ostacolatore, è nato.<br />

Il guardiano della Porta spesso coincide con l'Io<br />

acquisito che vede soltanto attraverso il piano e non<br />

attraverso il volume.<br />

L’assunzione del superamento della Porta invisibile è la<br />

chiave per iniziare a transmutare tale stato, è<br />

l’intenzionalità autopoietica che, nel sensorio-<br />

percettivo, riconosciamo sotto il nome di decisione, scelta,<br />

sempre evidenziantesi dall’archetipo istintivo-<br />

emozionale e aggredior.<br />

E’ l’inizio della conoscenza misurabile dei principi attivi<br />

autopoietici ai quali è riferito quel volume oltre la porta: la<br />

zona interiore che, in quel momento, l'essere umano sta<br />

esplorando.<br />

Il superamento del piano, l’attraversamento della Porta,<br />

danno inizio alla reale esplorazione dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

La porta invisibile in ingresso è a<br />

forma di aequilibrium-Ypsilambd<br />

di essere umano androgino nella posizione di Ypsilon, psi,<br />

Lambda, Aequilibrium e Sigma (con molteplici diramazioni<br />

72 Archetipo B. barriera sensibile e sovrasensibile:: vedi nota 11, pagina 404;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

169<br />

olosdirezionali), anche per indicare i quattro elementi<br />

sensorio-percettivi più la funzione Ypsi (quint’essenza) con i<br />

quali entriamo.<br />

Sulla porta è evidenziata maestosa la scritta:<br />

ΣOPHY<br />

Una lettera su ogni settore della porta Aequilibrium-Ypsilambd.<br />

La Porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

il potere <strong>autopoietico</strong> di ingresso-uscita,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

170<br />

Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />

e<br />

azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

171<br />

Per entrare, è necessario disporre della chiave<br />

autopoietica d’ingresso ed aprire la<br />

porta invisibile dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Ci si dovrà rendere conto che, su quella continuità di muro<br />

con sovrapposto l’immagine di<br />

aequilibrium-ypsilambd,<br />

l’unica variazione della compattezza è individuabile sul cuore,<br />

dove si evidenzia la scritta<br />

aggredior,<br />

che significa<br />

andare avanti,<br />

vivere.<br />

Questo invito suggerirà di mettere la mano nel cuore e<br />

di spingere, andare avanti: se lo si farà, la porta invisibile<br />

diverrà visibile, in quanto scorrerà all’indietro, ci lascerà<br />

entrare, per poi richiudersi dietro di noi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

172<br />

∑OPHY<br />

(…) anche (…)<br />

Eppure autopoietica pulsione vidi,<br />

nell’informe solenoidar dell’Universi-parte, se stessi<br />

e numero e misura<br />

per il figlio<br />

che anche in Terra di aggredior chiede<br />

di veder l’In-coscienza autopoietica<br />

partecipar il quotidiano agir (…).<br />

(…) e poi oltre.<br />

Nutrimento di Universi avuti.<br />

Medita!<br />

Pur se nel figlio<br />

l’In-Coscienza autopoietica è intima e sovrana,<br />

anche misura e numero emana.<br />

Pur se in innovative forme<br />

gli Universi declama,<br />

futuri antichi suoni emana<br />

il ripetersi dei secoli<br />

è, il poco aggredior penetrato ,<br />

quel misura e numero che,<br />

in favore di Autopoietica visione,<br />

sembrava essere superato.<br />

transmuta


Siamo nel<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

173<br />

∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />

Chi riuscirà a vestirsi della<br />

∑OPHY<br />

propria nudità<br />

sarà accompagnato<br />

attraverso il<br />

camminamento esterno<br />

delle mura,<br />

verso il peristilio.<br />

Siamo all’interno dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Il ricercatore sente, vive, che la transmutazione Iosomatica<br />

realizzata nel Σigma della funzione Ypsi<br />

d’ingresso e la scelta effettuata nel Σigma della linea del<br />

destino autopoietica-acquisita è in se stesso e opera a<br />

sostegno delle proprie radici.<br />

Sono proprio i disegni rappresentati sulle otto pareti<br />

laterali ad evocarglielo, a farglielo sentire, li vede, li sente ma<br />

lui è lì nella stanza, non dentro di essi, disidentificato. Per la<br />

prima volta, partecipa la vita-autopoiesi in un tutto<br />

funzionale, in un insieme inscindibile, in un unico colpo d’occhio,<br />

in un unico stato di autoconsapevolezza.<br />

Il sostegno e la reintegrazione delle proprie radici,<br />

realizzati senza ostacola tori, è il suo<br />

Σophy-insight,<br />

la sua prima


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

174<br />

vestizione autopoietica.<br />

E' il luogo, in cui il ricercatore dei significatisignificanti<br />

della vita-autopoiesi e dello stato coscienziale<br />

punto morte,<br />

assorbe il volume,<br />

ne riceve l'insegnamento.<br />

Ha saputo<br />

vivere, risalire e transmutare gli ostacolatori della<br />

palestra dell’autocoscienza e del Sigma della funzione<br />

Ypsi d’ingresso, della scala autopoietica discendente-<br />

ascendente, del Σigma della linea del destino e della<br />

Porta invisibile.<br />

E’ riuscito ad attraversarli e si rende semplicemente conto<br />

che, nella sua coscienza, inizia ad agire l’insight intuitivo e<br />

sincronico, che si dimostra capace di poter modificare, stupire<br />

e iniziare a poter porre in remissione la funzione Ypsi<br />

d’ingresso.<br />

E’ questo inizio di modificazione, di ulteriore<br />

destrutturazione, causata dall’insight intuitivo e sincronico,<br />

nascente dalla visione partecipata del volume, che è<br />

potenziamento della funzione Ypsi d’ingresso,<br />

ossia<br />

la seconda vestizione autopoietica.<br />

Vive che lo scudo <strong>autopoietico</strong> rappresentato sul<br />

pavimento, il sostegno delle sue radici (ampiamente vissuto<br />

nella Palestra dell’autocoscienza), su cui ha quindi già<br />

lavorato e su cui sta camminando, unitamente alle<br />

prese di consapevolezza,<br />

gli permettono di riconoscere di essere<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

175<br />

vestito di sola nudità 73 ,<br />

la percezione di estensioni della realtà autopoietica<br />

nuda e cruda, ecologica,<br />

sono il nuovo vestito.<br />

Lo scudo <strong>autopoietico</strong> dell’Oikos<br />

Lo<br />

scudo <strong>autopoietico</strong>,<br />

come detto, è posizionato sul pavimento dell’Oikos. E’, quindi,<br />

bi-dimensionale nella<br />

realtà autopoietica;<br />

è sferico, (più che tridimensionale) è si evidenzia attraverso<br />

simboli-segni autopoietici.<br />

La tridimensionalità e la transfinitezza saranno<br />

riconosciute, attraverso la pratica delle<br />

tecno-ontos-sophos-logie<br />

sigmasofiche.<br />

73 Nudità autopoietica: vedi nota 65, pagina 419;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

176<br />

Il pavimento a mosaico del Σigma dello scudo<br />

<strong>autopoietico</strong>.<br />

∑OPHY


La posizione delle linee<br />

è adeguata alla forma<br />

sferica olosdirezionale<br />

transfinita, dell’Universi-<br />

parte e risultano veicolare,<br />

anche al semplice sguardo,<br />

aequilibrium<br />

<strong>autopoietico</strong>.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

177<br />

I quattro quadranti,<br />

risultanti dall’intersecazione<br />

della linea verticale con<br />

quella orizzontale, indicano,<br />

tra le altre cose,<br />

l’orientamento, secondo<br />

convenzione, del nord, del<br />

sud, dell’est e dell’ovest,<br />

interiore ed esterno. Tale<br />

incrocio di linee corrisponde esattamente alla posizione a<br />

croce, assumibile dalla morfologia dell’essere umano. Altra<br />

forma assumibile, anch’essa<br />

evocante equilibrio, è la X.<br />

Sovrapponendo tali figure, si<br />

forma l’olosdirezionalità<br />

dell’Universi-parte, se stessi.<br />

La tendenza al transfinito è<br />

indicata anche dalle estremità<br />

della Ypsilon, che superano la<br />

linea dell’orizzonte e, quindi,<br />

rispetto al punto in cui ci si<br />

trova, raggiungono un luogo<br />

sovrasensibile, non<br />

raggiungibile dalla<br />

sensorialità. Processo possibile<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

178<br />

se, per esempio, spostiamo il centro dello scudo sulla linea<br />

dell’orizzonte, ecco che si formerà un altro punto di<br />

consapevolezza, una nuova olosdirezionalità ed ulteriori punti<br />

di consapevolezza, da raggiungere.<br />

Le due figure sovrapposte (la croce e la X) hanno<br />

formato otto regioni dell’olosdirezionalità, che indicano luoghi<br />

e direzioni intraprese dalla coscienza, esplorabili e<br />

riconoscibili attraverso lo sguardo interiore e/o esterno.<br />

In ogni regione, sono stati visualizzati stati di<br />

coscienza, immagini, autopoiesi, istinti-emozioni,<br />

ostacolatori spazio-tempo 74 ,<br />

funzione Ypsi (…),<br />

in un processo che, in trent’anni di ricerca, ha assunto diverse<br />

morfologie che ho sintetizzato nel<br />

mandala essere umano <strong>autopoietico</strong> o cifrario sigma,<br />

74 Ostacolatore spazio-tempo: vedi nota 70, pagina 420;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

179<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

180<br />

scaturente dai <strong>∑ophy</strong>-insights indicati prima.<br />

Lo scudo <strong>autopoietico</strong> nasce da visualizzazioni<br />

ricorsive, realizzate in stati estesi e non locali di coscienza e,<br />

partendo dalla morfologia dello scudo, possono evidenziarsi<br />

moltissime altre morfologie, simboli-segni che coincidono con<br />

le morfologie ricorsive che formano il<br />

(progetto) genoma autocoscienziale<br />

e che sottendono alla nascita degli stati Io-somatoautopoietici.<br />

Da tale scudo e assunzioni di morfologie<br />

estrapolate, è possibile evincere simboli quali i numeri, le<br />

lettere degli alfabeti del mondo, i simboli-segni più importanti<br />

che troviamo nell’iconografia, nei miti universali:, per questo,<br />

il disegno, di seguito rappresentato:<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

181<br />

Scudo <strong>autopoietico</strong>: assunzioni di morfologie<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

182<br />

Che trova la sua collocazione nelle<br />

Pareti del ∑igma Io-somatico<br />

Rappresentando anche il genoma autocoscienziale,<br />

questi stessi simboli, unitamente ad altri, rappresentati e<br />

decodificati, utilizzando la consapevolezza dello stato<br />

coscienziale Sigmasofia, nel volume e sulle pareti del<br />

Σigma <strong>autopoietico</strong> della non località (o dell’E.C.A.);<br />

proseguendo l’osservazione-partecipata, vissuta, empatonica<br />

si osservano lungo il perimetro ottagonale della stanza,<br />

quale delimitazione delle pareti verticali in muratura, 8 lastre<br />

di marmo verticali di diversi colori, indicanti<br />

gli otto pilastri della Sigmasofia,<br />

i principi attivi che sostengono<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

(8 volumi, in cui si suddivide la S.T.o.E.).<br />

Ogni volume è incastonato all’interno di una vetrina,<br />

posizionata al centro di ogni lastra di marmo.<br />

La S.T.o.E.<br />

La Sigmasofia, l’Oikos, la S.T.o.E.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

183<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

184<br />

unifica tutte le interazioni Io-somato-autopoietiche<br />

fondamentali dell’Universi-parte che, per la componente<br />

atomico del campo Morfo-Atomico-Coscienziale, sono<br />

gravità, forza nucleare forte, forza nucleare debole e<br />

forza elettromagnetica; per la componente morfo, sono i<br />

campi morfo-genetici autopoietici (accezione<br />

sigmasofica) e per la componente coscienziale, il campo<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> –acquisito e relativi principi<br />

attivi autopoietici o (genoma autocoscienziale).<br />

In realtà, essendo l’Universi-parte transfinito, una<br />

S.T.o.E. non potrà mai essere completa. Ciònonostante, sono<br />

possibili forme di Sigma (di unificazione), convergenze sullo<br />

stato di avanguardia di consapevolezza della funzione Ypsi,<br />

raggiunta dall’Universi-parte.<br />

E’ possibile la supersimmetria autopoietica 75<br />

sigmasofica,<br />

ma non è chiaramente la risposta finale.<br />

Ovviamente, sto trattando dei corrispettivi coscienziali<br />

vissuti di quanto si manifesta nella specificità fisica,<br />

quantistica, in modo matematicamente esprimibile, aspetto<br />

non incluso nella S.T.o.E.<br />

Quest’ultima conferma che l’Universi-parte ha più<br />

dimensioni rispetto alle quattro generalmente conosciute,<br />

indicando contemporaneamente<br />

l’esistenza di una sola dimensionalità autopoietica<br />

funzionale,<br />

condizione che porta a porre in remissione i concetti di<br />

gerarchia, olarchia e ad elaborare che, ad esempio, la gravità è<br />

75 Supersimmetria autopoietica: vedi nota 111, pagina 431;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

185<br />

la più debole rispetto ad ogni altra forza, in quanto tutte<br />

compongono un campo unico funzionale.<br />

Tutto ciò viene evidenziato dalla S.T.o.E., attraverso il<br />

principio antropico <strong>autopoietico</strong><br />

per sottolineare che tutte le pratiche Sigmasofiche sono<br />

soggette ai vincoli della propria funzione Ypsi.<br />

Il principio antropico <strong>autopoietico</strong> evidenzia che gli<br />

Universi-parte, noi stessi, esprime la vita-autopoiesi,<br />

riconosciuta esattamente come l’Io acquisito la riconosce.<br />

Se una costante del campo coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong> fondamentale avesse assunto un valore<br />

differente, non si sarebbero formati gli stati coscienziali<br />

normalmente prodotti nel sensorio percettivo, così come<br />

siamo automaticamente abituati ad utilizzarli. Di<br />

conseguenza, nel formulare le teorie conseguenti al vissuto<br />

dell’Universi-parte, esposte in S.T.o.E., si verifica sempre che<br />

siano simmetriche, compatibili con gli stati coscienziali che<br />

attualmente tutti produciamo.<br />

Vediamo la legge del principio antropico<br />

<strong>autopoietico</strong>:<br />

La produzione di stati coscienziali Io-somatici nello spaziotempo,<br />

attuabile dalla parte–Universi (essere umano), è di<br />

fondamentale importanza, in quanto compatibile, simmetrica,<br />

con l’osservazione-partecipata che anche altri stati coscienziali<br />

sono prodotti da altre parti-Universi. Per<br />

Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />

tali produzioni sono dell’Universi-parte e, di conseguenza, i<br />

principi attivi autopoietici che lo caratterizzano sono tali<br />

da creare osservatori-partecipatori (Io acquisito) all’interno<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

186<br />

di esso, operando nel tempo <strong>autopoietico</strong> (continuo<br />

presente) che include e può generare ogni spazio-tempo.<br />

L’Universi-parte esprime proprietà,<br />

per cui la vita-autopoiesi non si è sviluppata ad un<br />

certo punto della sua storia spazio-temporale, essendo<br />

esso stesso vita-autopoiesi complessiva in azione.<br />

Tutto ciò è espressione dell’intelligent design, del<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong> degli Universi-parte<br />

continuamente e transfinitamente producibile.<br />

La S.T.o.E. vive che l’Universi-parte, l’Oikos ha<br />

significati-significanti autopoietici, in quanto ha il<br />

potere <strong>autopoietico</strong> di evidenziare vita-autopoiesi<br />

intelligente, che avrà sempre spazio-tempi, adeguati a<br />

svilupparla con senso compiuto, anche nelle sue espressioni<br />

acquisite.<br />

L’Oikos enuncia e spiega le sincronicità che<br />

permettono il verificarsi delle funzionalità sensibili e<br />

sovrasensibili così come le concepiamo, e altre. Tutte le<br />

caratteristiche dell’Universi-parte sono emanazione dello<br />

stato Sigmasofia (valori di un sigma di costanti, di principi<br />

attivi autopoeitici universali fondametali, che non sono<br />

indipendenti o scindibili gli uni dagli altri). La vita-autopoiesi<br />

è transfinitamente intelligente e, producendo azioni<br />

transfinitesime (leggi anche infinitesime) genera Io acquisito,<br />

funzione Ypsi, per autodecodificarsi, uno dei compiti<br />

dell’Oikos.<br />

Attraverso il principio antropico <strong>autopoietico</strong>, è<br />

possibile prendere coscienza di funzionalità innate<br />

dell’Universi-parte, anche sconosciute quali:<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

187<br />

Tutto l’Universi-parte è espressione di<br />

determinismo intenzionalità autopoietica<br />

Le prese di consapevolezza continue<br />

dimostreranno che i cosiddetti Universi multipli<br />

sono in realtà inclusi nell’unica funzionalità<br />

dell’Universi-parte transfinito.<br />

La vita-autopoiesi è basata su ogni singola<br />

parte-Universi e non soltanto su quella<br />

scambiata fondamentale, come ad esempio il<br />

carbonio<br />

Le galassie si formano per determinismo<br />

<strong>autopoietico</strong> che non ha nulla a che vedere con il<br />

presunto tasso di espansione dell’Universo.<br />

Il termine Universi-parte nasce per includere in<br />

un unico termine tutti gli Universi possibili, e<br />

non si tratta di Multiverso, ma di Universi-parte<br />

transfinito.<br />

Ogni singola parte-Universi è conoscibile, in<br />

quanto tutto l’Universi-parte transfinito è vita-<br />

autopoiesi in azione e non ci sono valori,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

188<br />

funzionalità, adatti alla vita, in quanto tutto<br />

è espressione della vita-autopoiesi.<br />

Queste rivelazioni dell’Oikos non hanno applicazioni<br />

scientifiche strumentali, normalmente intese, perché ancora<br />

non esiste tecnologia fisica, informatica, elettronica, adatta,<br />

ma possono essere vissute durante la pratica del <strong>∑ophy</strong><br />

insight.<br />

L’assunto è che si deve vivere se stessi come osservatori-<br />

partecipatori causali che hanno certezza di conoscere,<br />

di vivere l’unico posto, in quanto autoriconoscentesi,<br />

attraverso il vissuto diretto, come<br />

Universi-parte e parte-Universi: in questo,<br />

la sicurezza ontos-sophos-logica.<br />

La T.O.E. matematica è necessariamente incompleta,<br />

appunto perchè il determinismo, l’intenzionalità autopoietica,<br />

da cui si evidenzia, è transfinita. Essendo l’Universi-parte<br />

transfinito, la matematica pura applicabile ad esso è dello<br />

stesso tipo, mai finita. Non importa quanti processi<br />

vengano espressi, risolti perché ci saranno sempre altri<br />

problemi irrisolvibili per tale transfinitezza, generante la<br />

costante del principio attivo di indeterminazione autopoietica,<br />

pertanto ogni disciplina scientifica è<br />

necessariamente transfinita,<br />

inesauribile. L’Oikos spiega,<br />

permette di vivere come non sia<br />

tecnicamente impossibile<br />

la fine dell’ontos-sophos-logos<br />

dell’autocoscienza e<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

189<br />

dell’autocoscienza dell’ontos-sophos-logos:<br />

il principio attivo fondamentale dell’<br />

Oikos della transfinitezza,<br />

che sarà architettonicamente edificato dopo l’Oikos <strong>∑ophy</strong>.<br />

Ed ecco che, continuando l’osservazione-partecipata, si<br />

evidenzia che le rappresentazioni simbolico-reali impresse<br />

sulle pareti, trattano della progressione autoformativa, Iosomatica,<br />

seguita dall’Io acquisito del ricercatore a se stesso:<br />

l’Universi-parte (S, sud della parete) e delle chiavi<br />

autopoietiche, per partecipare empatonicamente l’Oikos e<br />

raggiungere la sintesi integrata della percezione simultanea<br />

d’insieme (N, nord della parete).<br />

Ognuna delle otto pareti rappresenta la progressione<br />

autoformativa Io-somatica della Sigmasofia, da cui si<br />

evidenziano le chiavi autopoietiche, necessarie a decodificare<br />

l’Oikos.<br />

Prima di entrare nella decodifica delle singole pareti,<br />

osserviamo insieme che cosa sono le<br />

Chiavi del Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />

Inizialmente, si tratta di azioni, Autopoiesi<br />

olosgrafiche 76 assunte, integrate alla transmutazione in<br />

Σigma della funzione Ypsi d’ingresso, con volontà-<br />

intenzionalità, maggiormente autoconsapevoli, la base<br />

indispensabile a farci sentire che ci troviamo<br />

nell’introspezione, sia come autoconsapevolezza che come<br />

luogo fisico, ma nello stesso tempo ancora non completamente<br />

dentro, come consapevolezza, all’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

76 Autopoiesi olosgrafiche: vedi nota 19, pagina 406;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

190<br />

Tutto questo significa intenzione verso, abbinata a<br />

separazione: è l'essere umano, consapevole dei luoghi, da cui<br />

proviene, ma disidentificato, de-fissato da essi, e nello stesso<br />

tempo, non consapevole, non completamente dentro se stesso,<br />

quale Oikos <strong>autopoietico</strong> che, comunque, vede, sente, intuisce,<br />

altrimenti non si troverebbe nel<br />

Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong>.<br />

E’ la condizione di<br />

crepuscolarità autopoietica,<br />

che si vive nel Σigma della funzione Ypsi d’ingresso o<br />

dello stato di autoconsapevolezza d’ingresso, che<br />

continua ad entrare in remissione. La fase formativa<br />

dell’entrare e dell’uscire dagli stati coscienziali, dal pensiero,<br />

dal<br />

circolo vizioso, dal conflitto, dalla coazione a ripetere,<br />

continua a ridursi in modo significativo.<br />

Si sente che la funzione Ypsi d’ingresso continua a<br />

potenziarsi che, a proprio modo, contiene, gestisce di più la<br />

polarità identificativa.<br />

Si tratta della funzione dello stato di<br />

autoconsapevolezza che si prova una volta entrati e che si<br />

sente, si vive, come nascente dal ∑igma della funzione<br />

Ypsi d’ingresso e dal Σigma della linea del destino<br />

autopoietica-acquisita. La pulsione autopoietica a<br />

vivere, a conoscere si intensifica e spinge verso<br />

l’ampliamento dello stesso stato di consapevolezza che spinge<br />

a continuare, a cercare, a proprio modo, risposte alle domande<br />

(…).<br />

Perché, a proprio modo?<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

191<br />

Per utilizzare processi che, in qualche modo e in<br />

qualche misura, si conoscono e di cui, realisticamente<br />

in quel momento, disponiamo,<br />

per tendere a porre in remissione definitiva gli ostacolatoridiscrasie.<br />

E' l’incremento di afflusso di<br />

pulsione autopoietica a vivere, a conoscere<br />

che si sente nel Sigma della funzione Ypsi d’ingresso, ed<br />

inequivocabilmente nel ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong>. Il<br />

conflitto, l’aggredior, si è transmutato in<br />

pulsione a percepire la percezione 77 ,<br />

a<br />

conoscere la conoscenza.<br />

Dal ∑igma dello scudo, si sente, si vive che non<br />

possiamo cercare soluzioni al di fuori di noi, dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, perché ci si rende conto che qualunque stato Iosomatico<br />

è propriocettivo: siamo noi stessi a produrlo, ad<br />

edificarlo. E’ questo il senso dell’aforisma che, proveniente<br />

dalla Palestra dell’autocoscienza si trova sul pavimento<br />

d’ingresso del<br />

∑igma della funzione Ypsi d’ingresso, in mosaico,<br />

77 Percezione autopoietica: vedi nota 76, pagina 422;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

192<br />

Dallo spazio-tempo olosdirezionalmente verso<br />

∑OPHY<br />

il<br />

Kairos<br />

e il<br />

Tempo <strong>autopoietico</strong> (…)


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

193<br />

Intuiamo che, molto probabilmente, non esiste altro che<br />

noi stessi: l’Universi-parte.<br />

Non c'è nulla, al di fuori dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

ma è necessario vivere, conoscere le chiavi autopoietiche<br />

che lo aprono, anche nelle proprie estensioni non locali.<br />

Abbiamo vissuto che la Costruzione della propria teoria<br />

conseguente al vissuto è la remissione spontanea e definitiva<br />

dello stato coscienziale (spesso formato di solo pensiero<br />

acquisito), denominato fede, per cui si intuisce, si vive che<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è il luogo, delle risposte vissute e<br />

penetrate.<br />

Saranno proprio i momenti di distrazione da tale stato<br />

(che, seppur ridotti, continueranno a manifestarsi) a<br />

contribuire ancora di più all’autoconsapevolezza del rischio di,<br />

continuare a vedere attraverso lo stato coscienziale, il<br />

pensiero, l'intellettualità, solo sensibili, ossia la grande<br />

riduzione-collasso della funzione Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

commesso in tutti gli spazi-tempi (non risaliti e<br />

transmutati).<br />

Paradossalmente, tutto ciò può essere agito anche mentre ci si<br />

trova nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>. Quando insiste la riduzionecollasso,<br />

colui che è fermo, in tale posizione attua una<br />

regressione, sul piano dell’autoconsapevolezza del momento,<br />

al Sigma della funzione Ypsi d’ingresso, alla Palestra<br />

dell’autocoscienza e, pur trovandosi nel Σigma dello scudo<br />

<strong>autopoietico</strong>, può considerare che:<br />

il mondo è quello che vedo e interpreto<br />

soltanto sensorialmente, sono Io.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

194<br />

In tal caso, pur trovandosi nell’Oikos, i ricercatori,<br />

escono, di fatto, dall’Oikos, dalle estensioni sensoriopercettive<br />

di loro stessi. Sto affermando che<br />

lo stato di riduzione collasso della funzione Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

(campo MAC) può manifestarsi anche e soprattutto,<br />

quando l’Io acquisito vive di essere arrivato, di essere<br />

pronto, cosa impossibile in un Universi-parte<br />

transfinito,<br />

ma questo è l’insegnamento, la presa di consapevolezza che si<br />

vive soltanto dall’interno e consapevolmente vissuto<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />

l’umiltà autopoietica,<br />

che, se non riconosciuta, nella Palestra dell’autocoscienza,<br />

durante la formazione può assumere i vestiti acquisiti di<br />

presunzione, di delirio di onnipotenza acquisita.<br />

Uno degli scopi del ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong> è<br />

potenziare il porci di fronte a noi stessi, esattamente così<br />

come, dopo la formazione realizzata nella palestra<br />

dell’autocoscienza e dopo la sua transmutazione e sintesi in<br />

funzione Ypsi, ci riconosciamo.<br />

E’ lo stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, con cui possiamo<br />

praticare le Autopoiesi olosgrafiche, per vivere le<br />

chiavi autopoietiche<br />

di accesso, che aprono al vissuto penetrato dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

195<br />

I^ Parete del Σigma Io-somatico<br />

Nord,<br />

fondo, colore rosso<br />

Prima chiave autopoietica<br />

Chi si forma al vissuto della natura<br />

coscienziale degli<br />

Universi-parte è assai progredito<br />

sul sentiero che conduce a se stessi<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

196<br />

Sud<br />

Rappresentazioni<br />

dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>-acquisito<br />

La tavola autopoietica della Sigmasofia<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

197<br />

Prima chiave autopoietica: Autocoscienza<br />

autopoietica-acquisita.<br />

Molti ricercatori testimoniano di non essersi mai<br />

formati alla presa di consapevolezza del meccanismo, in base<br />

al quale producono stati coscienziali, concettualizzano,<br />

vogliono, immaginano, pensano, percepiscono, sognano (…).<br />

Attraverso i propri stati coscienziali, individuano il campo che<br />

chiamiamo<br />

autocoscienza autopoietica-acquisita<br />

(Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito).<br />

Questo può esistere ed operare, perché quel corpo è vivo,<br />

autopoieticamente acceso ma, paradossalmente, il ricercatore<br />

ancora non è in grado di penetrare, vivere e conoscere,<br />

secondo percezione diretta, il campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, in cui l’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito opera, nei suoi<br />

ingredienti e funzionalità (autoconcepimenti) essenziali.<br />

Non sa da dove scaturisce, chi l'alimenta, non sa come<br />

sia possibile che abbia un'intelligenza operativa così<br />

sofisticata,<br />

come l’attività autopoietica, presente negli atomi, nelle cellule,<br />

ci mostra inequivocabilmente. Non sa da quali processi si è<br />

evidenziata la prima molecola di DNA, ancora viva e veicolata<br />

di padre-madre in figlio, la Y,<br />

il triangolo, la triade ampiamente rappresentata in<br />

varie forme<br />

nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Di solito, l'essere umano, di questi principi attivi<br />

autopoietici, presenti e operanti come campo localistico e non<br />

locale ovunque, percepisce, attraverso l’autocoscienza<br />

acquisita soltanto la manifestazione sensibile. Ciò che muove<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

198<br />

in essa nelle cose, ossia il sovrasensibile, la non località, sono,<br />

spesso, a lui ignoti, secondo percezione diretta, vissuta.<br />

Possiamo percepire il mondo circostante attraverso<br />

l'autocoscienza acquisita ed i suoi strumenti (pensiero, sensi,<br />

percezione), come appena indicato. Il meccanismo che ci<br />

permette di farlo, nasce dalle estensioni coscienziali che<br />

abbiamo chiamato inconscio <strong>autopoietico</strong>,<br />

le transfinite estensioni non locali coscienziali<br />

dell’Universi-parte, noi stessi.<br />

(è una definizione, come l'esperienza penetrata e vissuta ci<br />

mostra, che rappresenta in modo assolutamente fedele la<br />

realtà autopoietica interiore, vissuta). Tramite i principi attivi<br />

autopoietici, presenti in quei luoghi coscienziali, di cui il<br />

meccanismo dell'autocoscienza acquisita è emanazione, noi<br />

possiamo riconoscere l’Universi-parte.<br />

Alla radice dell'autocoscienza acquisita, muove il<br />

∑igma, la sommatoria più la proprietà emergente dei<br />

principi attivi autopoietici archetipici<br />

o<br />

genoma auto coscienziale,<br />

grazie alla cui attività, noi siamo in grado di percepire e<br />

riconoscere le cose.<br />

Il problema è che non ne siamo consapevoli (anche se è<br />

un processo che agisce normalmente in noi, in quanto siamo<br />

vivi). A molti ricercatori, questo campo morfo-atomicocoscienziale<br />

appare inconoscibile.<br />

Tutto il sensibile, e come vedremo anche oltre, può<br />

essere riconosciuto grazie a questa estesa e non locale attività<br />

autopoietica, da cui scaturisce l’Io-somatico, presente<br />

nell'essere umano e ovunque. Infatti, in ogni manifestazione<br />

sensibile, possiamo riconoscere, intuire all'opera la forza<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

199<br />

autopoietica che la genera e da cui non siamo scollegati! Se<br />

così non fosse, il nostro corpo fisico, nel quale ci<br />

identifichiamo, si troverebbe nello<br />

stato coscienziale punto morte.<br />

E’ proprio perché non siamo separati da tali principi attivi<br />

(siamo vivi) che con l'autocoscienza possiamo andare a<br />

scoprirli consapevolmente. Viverli.<br />

Noi facciamo parte integrante di questa autopoiesi<br />

continua: è il nostro essere vivi che ce lo prova.<br />

La consapevolezza vissuta dei grandiosi processi<br />

autopoietici dà all'essere umano la possibilità di agire, oltre<br />

all’Io acquisito sensoriale, particolari ipersensibilità.<br />

Possiamo riconoscere esternamente soltanto quello che<br />

abbiamo interiormente,<br />

tenendo presente che la pratica di vita ci mostra che<br />

non c'è separazione tra interno ed esterno,<br />

tra soggetto e oggetto<br />

(se non per i limiti dell’autocoscienza).<br />

E’ una pratica formativa che, se penetrata, se realmente<br />

vissuta, ci spiega la<br />

natura autopoietica che muove in noi,<br />

nella materia, nel corpo unico, anche come movimento<br />

dell'autocoscienza.<br />

Chi si forma al vissuto della<br />

natura coscienziale degli Universi-parte<br />

è assai progredito<br />

sul sentiero<br />

che conduce a se stessi<br />

∑OPHY


il<br />

E' questa la<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

200<br />

prima chiave,<br />

primo principio attivo <strong>autopoietico</strong><br />

che ci aprirà le porte dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

ossia di noi stessi;<br />

ossia la comprensione vissuta dell’Autopoiesi<br />

olosgrafica, denominata<br />

formare l’Io acquisito all’Io <strong>autopoietico</strong>,<br />

riconoscendoli come un campo unico inscindibile.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

201<br />

II^ Parete del Σigma Io-somatico<br />

Nord,<br />

Sfondo: colore arancione,<br />

Seconda chiave autopoietica<br />

Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />

io sono azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

202<br />

Sud<br />

Rappresentazioni dell’archetipo autocoscienza<br />

acquisita<br />

alla sola condizione di non utilizzarla<br />

come meccanismo di fuga dell’Io acquisito<br />

dal vissuto empatonico, fusionale (…)<br />

diretto<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

203<br />

Seconda chiave: Entanglement Coscienziale<br />

Autopoietico e simmetria.<br />

La formazione in Sigmasofia dimostra che l’Io-somaautopoiesi<br />

è un campo unico.<br />

L'esperienza penetrata prova, inequivocabilmente,<br />

l'impossibilità di determinare dei confini, delle delimitazioni<br />

tra un cosiddetto piano e l'altro: tutti si compenetrano e<br />

s’impastano vicendevolmente. L'aria che respiriamo,<br />

l'autopoiesi presente nel terreno, nella vegetazione che la fa<br />

crescere, vivere, le radiazioni del sole o provenienti dal cosmo,<br />

sono tutti processi di entanglement che si evidenziano a<br />

livello di meccanica quantistica e sub-quantistica, in stretta<br />

connessione con i principi attivi autopoietici che li irradiano,<br />

operando dalla non località.<br />

C'è sempre una simmetria autopoietica che va intesa<br />

come il continum inscindibile tra sensibile e<br />

sovrasensibile, tra conscio e inconscio, tra soggetto e<br />

oggetto, tra locale e non locale.<br />

Penetrare questa possibilità, da vivere, significa<br />

risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della materia,<br />

del cosmo, dell’unico corpo: l’Universi-parte.<br />

Con la pratica dell’autopoiesi olosgrafica non<br />

locale, ossia attraverso l’esplorazione dell'autocoscienza su<br />

queste estensioni non locali di se stessa, possiamo scoprire<br />

delle sinergie autopoietiche altrimenti impenetrabili. Molti<br />

esseri umani, infatti, non si rendono conto degli effetti e<br />

dell’entanglement coscienziale tra le azioni prodotte, tra gli stati<br />

coscienziali.<br />

La simmetria,<br />

l’Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

204<br />

(stato E.C.A.)<br />

sono processi, funzionalità che riscontriamo su tutti i piani,<br />

appunto perché si compenetrano, e noi, esseri portatori di<br />

autocoscienza acquisita, ne facciamo parte integrante.<br />

In definitiva, gli opposti-complementari, le variazionicontrasto,<br />

i soggetti e gli oggetti sono soltanto un collassoriduzione<br />

che ci consente di riconoscere la<br />

continuità autopoietica tra sensibile e sovrasensibile,<br />

tra locale e non locale,<br />

tra conscio e inconscio.<br />

E’ ciò che ha fatto nascere il principio di simmetria e di ECA<br />

che, spesso, viviamo durante la formazione.<br />

Tale continuità è così evidente e vissuta che abbiamo<br />

dovuto porre in remissione concetti come alto e basso,<br />

dentro e fuori, soggetto e oggetto, micro e macro, in favore<br />

della reintegrazione, attraverso lo stato di ECA:<br />

un’altra delle azioni possibili, per vivere<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong>, noi stessi.<br />

Si tratta dell’esplorazione, da parte dell'autocoscienza<br />

acquisita, del genoma autocoscienziale che la forma (detto<br />

prima), di simmetria autopoietica, che coincide con la<br />

percezione del proprio vero e unico schema Io-somato<strong>autopoietico</strong>,<br />

non antropomorfo,<br />

il volto dell’Universi-parte,<br />

che ci rivelerà noi stessi come un campo esprimente vitaautopoiesi,<br />

in cui la<br />

parte è Universi e l’Universi è la parte,<br />

per esprimere la consapevolezza del<br />

così nell'Autopoiesi così nell'azione,<br />

bioetica autopoietica.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

205<br />

Ogni stato coscienziale è entangled coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong> con i principi attivi che lo formano: la vitaautopoiesi<br />

presente ovunque.<br />

La chiave della seconda porta d'accesso all’Oikos,<br />

a se stessi, si apre:<br />

Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione<br />

io sono azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

206<br />

III^ Parete del Σigma Io-somatico, Nord<br />

Fondo: colore giallo<br />

Terza chiave autopoietica<br />

Chi comprende, vivendolo,<br />

l’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />

il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-<br />

acquisito che crea e dimora in ogni parte-<br />

Universi,<br />

ha in mano lo scettro del potere dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

207<br />

Sud<br />

Rappresentazioni dell’archetipo campo istintivo-<br />

emozionale e aggredior e metabisogni autopoietici<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

Terza chiave: Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>.<br />

208<br />

Un giorno, un mio amico fisico mi disse:<br />

In ultima osservazione, l'essere umano, è un<br />

aggregato di microparticelle in continuo movimento,<br />

ma che cosa aggrega e disaggrega un quark, che cosa<br />

determina la differenziazione cellulare (…) è ancora<br />

un mistero per la scienza.<br />

E’ possibile osservare il<br />

principio attivo dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />

nelle meccaniche quantistiche, sub-quantistiche e nel campo<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> che li si dischiude, che compongono<br />

ciò che chiamiamo materia, esseri viventi (…).<br />

Anche i principi attivi autopoietici sono in continuo<br />

autoconcepimento e movimento e irradiano, sono parte degli<br />

atomi, delle cellule, che a loro volta, per simmetria e unità<br />

funzionale, evidenziano forme di autoconcepimento e<br />

movimento: le funzionalità osservate della crescita dello<br />

zigote lo confermano. Il pianeta Terra è immerso in un<br />

movimento frattale, spiraliforme e in vorticose rotazioni, per<br />

non parlare della via Lattea o delle centinaia di milioni di<br />

galassie che compongono il cosmo e della scoperta di nascite<br />

di supernove e (…).<br />

Dall'interiorità non localistica alla cosiddetta<br />

esteriorità più estesa, tutto è in continuo<br />

autoconcepimento e movimento.<br />

Tali semplici partecipazioni empatoniche sono<br />

operative da sempre, nell’Universi-parte, nell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>. Evidenziamo tale processo come<br />

campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-acquisito,<br />

che crea e dimora in ogni parte-Universi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

209<br />

La Sigmasofia spiega, tramite la consapevolezza vissuta<br />

dell’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, le varie manifestazioni<br />

della materia, dell'autopoiesi, della coscienza acquisita. Per<br />

questi vissuti, tutti gli stati Io-somato-autopoietici sono<br />

riconducibili all’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>, al<br />

movimento.<br />

Essendo tutti i piani inscindibilmente collegati, si può<br />

affermare che tutta la manifestazione sensibile e<br />

sovrasensibile, locale e non locale è in continuo<br />

autoconcepimento, e nessun piano è più o meno elevato<br />

dell'altro (più o meno spirituale dell'altro).<br />

Il lucido abbandono al fluire di questo campo è armonia, è<br />

essere tutt'uno con le forze da cui nasciamo, è<br />

il fondamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

dell'interiorità dell’Universi-parte, ossia il principio attivo<br />

<strong>autopoietico</strong> archetipico che sostiene, e da cui nasce ciò che<br />

riconosciamo nel sensibile sotto il nome di<br />

calma, pace autopoietica 78 (…).<br />

Dalle microstrutture all’Universi in espansionecontrazione,<br />

tutto si autoconcepisce e muove. E’ compito<br />

dell'autocoscienza autopoietica-acquisita essere in grado di<br />

penetrare e vivere questi campi autoconcepenti, che per<br />

intero, nella sua essenza, la compongono.<br />

Autoconcepire autopoieticamente in simmetria,<br />

entangled con se stessa, per autoriconoscersi.<br />

In questo riconoscimento, l’autoconcepimento degli<br />

stati coscienziali e la loro origine risiede l'elemento essenziale<br />

della conoscenza di se stessi,<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

E, ancora più importante, è sapersi evidenziare e<br />

riconoscere da un autoconcepimento <strong>autopoietico</strong> all’altro: lì,<br />

78 Calma, pace autopoietica: vedi nota 22, pagina 407;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

210<br />

risiede l'arte della non località, dei mondi dei principi attivi<br />

autopoietici, l'arte del saper transmutare e quindi gestire<br />

controllare ogni stato coscienziale, di qualunque natura esso<br />

sia.<br />

Chi comprende, vivendolo,<br />

l’autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>,<br />

il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>-acquisito che<br />

crea e dimora in ogni parte-Universi,<br />

ha in mano lo scettro del potere <strong>autopoietico</strong><br />

delle transfinite distese coscienziali<br />

autopoietiche non locali dell’Universi-parte, noi<br />

stessi.<br />

E' la terza chiave dell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

211<br />

IV^ Parete del sigma Io-somatico Nord<br />

Fondo: colore verde<br />

Quarta chiave autopoietica<br />

Il genoma coscienziale dell’Universi-parte, noi<br />

stessi, l’unica scaturigine della transfinita<br />

danza della polarità,<br />

degli opposti-compementari,<br />

dell’enantiodromia<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

212<br />

S<br />

Rappresentazioni dell’archetipo acquisito barriera<br />

sensibile e sovrasensibile<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

213<br />

Quarta chiave: transmutazione degli opposti-<br />

complementari.<br />

Quando osserviamo l’autoconcepimento degli stati<br />

coscienziali che agiscono in noi e ci identifichiamo con<br />

l'autocoscienza acquisita in uno di questi, abbiamo la<br />

sensazione che siano separati gli uni dagli altri. Se viviamo<br />

una sensazione di benessere, ci sembra che questa sia separata<br />

da un’altra, memorizzata in noi come malessere. E così per<br />

gli altri stati, per le sensazioni. Se ci identifichiamo con<br />

l'amore, ci sembra che sia separato dall'odio, ed ancora, se ci<br />

identifichiamo con la materia ci sembra che questa sia<br />

separata dall’Io–psichè. Agiamo, di solito, uno stato<br />

coscienziale per volta!<br />

L’esistenza di tali sensazioni e stati opposticomplementari<br />

proviene dalla stessa fonte: i principi attivi<br />

autopoietici che permettono loro di nascere. Spesso,<br />

differiscono di grado, di vibrazione e se, con l'autocoscienza<br />

acquisita e l'attenzione, ci posizioniamo su di uno di essi, ci<br />

sembra di separarci dall'altro.<br />

Le loro polarità sono gli estremi di una stessa<br />

autopoiesi, esattamente come il caldo e il freddo sono delle<br />

gradazioni della temperatura e non è possibile stabilire in<br />

quale punto preciso inizi il freddo e in quale il caldo.<br />

Nell'essenza, gli opposti-complementari registrati nella<br />

coscienza sono alimentati e nascono dallo stesso principio di<br />

reintegrazione <strong>autopoietico</strong>.<br />

Ogni contenuto può assumere polarità; l’essere<br />

l’opposto-complementare di un altro, tutti gli opposticomplementari<br />

sono emanazione di una stessa fonte, il corpo<br />

acceso, in vita-autopoiesi.<br />

E' possibile posizionarsi con l’autocoscienza acquisita su<br />

un punto o sull'altro della polarità (stato identificativo su una<br />

parte-Universi). Altresì, è possibile spostarla<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

214<br />

nell’autoconsapevolezza del principio attivo di reintegrazione<br />

autopoietica 79 , da cui nasce: é lo stato di<br />

Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />

che evidenzia l’olospresenza 80<br />

e che vivremo dentro di noi, e ovviamente rappresentato<br />

nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> a tali processi dedicato.<br />

E' il Religo et Resurgo dell’autocoscienza acquisita.<br />

Non importa l'interpretazione, se un evento è positivo o<br />

negativo, è amorevole o odiabile: da ogni polarità si può<br />

risalire all'unità, alla<br />

reintegrazione autopoietica<br />

e rendere questa fonte unitaria generatrice:<br />

il sostegno dell’azione.<br />

E' la parte dell'opera che si svolge nell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, in se stessi, la transmutazione degli stati<br />

coscienziali, dell’autoconcepimento. Gli estremi differenziati si<br />

reintegrano, su ogni polarità, opposto-complementare,<br />

enantiodromia può essere applicata la Concentrazionetransmutazione<br />

autopoietica fino a percepirne i principi attivi<br />

autopoietici non locali che la formano e che quindi, reintegra.<br />

E’<br />

la via che conduce a se stessi, l’Universi-parte,<br />

che porta a comprendere un altro dei mattoni fondamentali<br />

della Sigmasofia: il vissuto diretto dei principi attivi<br />

autopoietici archetipici da cui nasce, lo stato coscienziale che<br />

conosciamo sotto il nome di<br />

intuizione, sincronicità, olospresenza<br />

che ci rivelano la quarta chiave autopoietica:<br />

79 Reintegrazione autopoietica: vedi nota 87, pagina 424;<br />

80 Olospresenza: vedi nota 67, pagina 420;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

215<br />

il genoma coscienziale dell’Universi-parte, noi<br />

stessi, l’unica scaturigine della transfinita<br />

danza della polarità, degli opposti-<br />

compementari, dell’enantiodromia<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

216<br />

V^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />

Fondo Colore azzurro<br />

Quinta chiave autopoietica<br />

(…) è la danza e il ritmo autopoietici non<br />

locali, da cui possono generarsi le cause-effetti e<br />

gli effetti cause: il<br />

bioritmo del<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

217<br />

S<br />

Rappresentazioni degli Ostacolatori e delle discrasie<br />

dell’archetipo B.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

218<br />

Quinta chiave: Danza e bioritmo <strong>autopoietico</strong><br />

sigmasofico<br />

Gli stati coscienziali enantiodromicamente fluiscono e<br />

rifluiscono continuamente, uno stato sembra richiamare il<br />

proprio opposto-complementare e viceversa.<br />

Stiamo bene e poi male, dopo la notte viene il giorno e<br />

poi di nuovo la notte; un ritmo, una simmetria<br />

enantiodromica transfinita degli opposti-<br />

complementari.<br />

Questo principio ci parla del ritmo enantiodromico, del<br />

movimento che c'è nelle parti-Universi, nella vita-autopoiesi.<br />

Così, nel sensorio-percettivo, per ogni azione, sembrerà<br />

esserci sempre una reazione, e viceversa. E’ il ritmo del<br />

sensorio-percettivo, dell’acquisito, complessivo, da partecipare<br />

e da risalire e transmutare: è una parte della<br />

danza autopoietica<br />

o<br />

dell’Universi-parte che vive e riconosce se stesso:<br />

il ritmo dell’<br />

Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

movimento <strong>autopoietico</strong>, presente nell’essenza dei pianeti,<br />

delle galassie che determinano continuamente<br />

lo stato coscienziale punto nascita e lo stato<br />

coscienziale punto morte di loro stesse.<br />

Sembra che tutto sia emesso e riassorbito da questa<br />

danza autopoietica, transfinitamente in vita. E’ qui la chiave,<br />

una porta d'ingresso che potremo comprendere, soltanto<br />

immergendoci, sentendone il ritmo <strong>autopoietico</strong> 81, fino a<br />

81 Ritmo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 90, pagina 425;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

219<br />

penetrarlo, talmente a fondo, da viverne i principi che lo<br />

formano.<br />

E' da tale luogo coscienziale non locale, che si può<br />

generare<br />

la danza delle cause-effetti,<br />

Ossia il<br />

ed effetti cause<br />

(determinismo acquisito).<br />

bioritmo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />

(determinismo o intenzionalità autopoietici).<br />

Significa che la linea del destino acquisita si reintegra e<br />

si riconosce nella<br />

linea del destino autopoietica<br />

che la<br />

olosdirezionale dell’Universi-parte<br />

razionalità danza per reintegrarsi<br />

con l’intuito, la sincronicità, l’entanglement (…).<br />

Si tratta di un grado di equilibrio-potenza-centralitàvolere<br />

(...), raggiungibile dall'essere umano: l’Universi-parte.<br />

La danza e la musica autopoietiche sono alcune delle<br />

componenti più importanti dei processi funzionali ecologici<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>. La quinta chiave si dischiude:<br />

(…) è la danza e il ritmo autopoietici<br />

non locali, da cui possono generarsi le cause-<br />

effetti e gli effetti cause: il<br />

bioritmo del<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

220<br />

VI^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />

Fondo: colore indaco<br />

Sesta chiave autopoietica<br />

Non esiste il caso, tutte le coincidenze, i casi<br />

della vita, nascono dalle leggi autopoietiche<br />

dell’Universi-parte, ossia dall’intenzionalità<br />

autopoietica da cui ogni causa effetto, effetto-<br />

causa ha origine.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

221<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

222<br />

S<br />

Rappresentazioni dell’archetipo acquisito Spazio-<br />

tempo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

Sesta chiave: Intenzionalità autopoietica<br />

223<br />

Nel sensorio-percettivo,<br />

ogni causa ha degli effetti,<br />

ogni effetto ha delle cause.<br />

Abbiamo visto come dai principi attivi autopoietici possano<br />

nascere ogni causa-effetto, effetto-causa.<br />

Nel sensorio-percettivo, ogni stato coscienziale può<br />

suscitare un altro stato coscienziale nell'altro, simile od<br />

opposto. L'essere umano è totalmente immerso in questa<br />

rete di stati coscienziali acquisiti risonanti.<br />

Molti ne sono letteralmente identificati.<br />

Ogni effetto è figlio della sua causa, ne è dipendente ed<br />

è ad essa collegato. Ogni movimento del fluire della vitaautopoiesi<br />

e dello stato coscienziale punto morte (causa) ci<br />

suscita reazioni positive o negative che siano (effetto). Ogni<br />

percezione del visibile sembra nata per far scattare lo stato<br />

coscienziale, il pensiero, l'emozione:<br />

è una delle funzioni dell’Oikos.<br />

L'essere umano sembra che sappia pensare soltanto ad<br />

un tema. Ma quella natura che partecipa è impregnata di<br />

colui che crea e dimora in ogni parte-Universi,<br />

dei principi attivi autopoietici, della danza autopoietica,<br />

esattamente come il corpo umano dove agisce una specifica<br />

fisiologia sensibile e sovrasensibile che gli permette di<br />

percepire il tema.<br />

Le cause e gli effetti gli effetti e le cause: un campo<br />

unico. Se osservate, vissute e Risalite queste cause-effetti<br />

risulteranno essere collegate con la danza e il bioritmo<br />

autopoietici, attraverso cui cui si partecipa l’intenzionalità<br />

(determinismo) autopoietica, che li genera. E’ da quella<br />

posizione (da raggiungere attraverso l’esperienza diretta, non<br />

intellettuale), che si può iniziare ad assumere la condizione di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

224<br />

soggetto che produce cause-effetti effetti-cause,<br />

in quanto consapevole dell’intenzionalità dei<br />

significati-significanti autopoietici che lo generano.<br />

E' per questo che l’Oikos <strong>autopoietico</strong> è tale,<br />

autocreante, per cui ogni atto autocoscienziale si auto<br />

concepisce, transfinitamente: è<br />

l'azione bioetica autopoietica che caratterizza<br />

l’esistere quotidiano.<br />

Per questo, nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> sono rappresentate,<br />

simbolicamente, le fasi della cellula. Ed è per questo che il<br />

raggiungimento dell’autocoscienza acquisita a vivere<br />

l’intenzionalità autopoietica, operante nel campo morfoatomico-coscienziale,<br />

può farci assistere alla<br />

nascita dell’azione bioetica autopoietica:<br />

l’ethos <strong>autopoietico</strong> 82 .<br />

Spesso, noi siamo mossi da stati coscienziali, da<br />

contenuti del pensiero e da emozioni altrui. Siamo effetti.<br />

L'osservazione del tema che fa nascere lo stato<br />

coscienziale, in grado di riconoscerlo e la penetrazione vissuta<br />

dei processi interiori che gli permettono di riconoscerlo, fa<br />

parte del movimento di Autopoiesi olosgrafica che ci può<br />

condurre,<br />

all’intenzionalità autopoietica,<br />

all’intelligent design <strong>autopoietico</strong><br />

dell’Universi-parte,<br />

in grado di porre in remissione ogni stato identificativo.<br />

E' questa l'atmosfera che si respira nel<br />

sancta sanctorum<br />

82 Ethos <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 42, pagina 412;<br />

∑OPHY


ossia nell’<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

225<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

Universi-parte se stessi.<br />

A questo livello, i ricercatori in Sigmasofia sono in<br />

grado di vivere l’intenzionalità autopoietica dell’Oikos, di se<br />

stessi.<br />

Non esiste il caso, tutte le coincidenze, i casi della<br />

vita, nascono dalle leggi autopoietiche<br />

dell’Universi-parte, ossia dal determinismo<br />

<strong>autopoietico</strong>, dall’intenzionalità autopoietica,<br />

da cui ogni causa effetto, effetto-causa nascono.<br />

La sesta chiave autopoietica dell’Oikos:<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

226<br />

VII^ Parete del sigma Io-somatico, Nord<br />

Fondo colore violetto<br />

Settima chiave autopoietica<br />

(…) dalla creazione, l’Universi come un<br />

unico corpo inscindibile, in cui vive<br />

androginia autopoietica che, dal momento<br />

della sua auto separazione, per<br />

autodiscernersi, non può fare altro che<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

227<br />

reintegrarsi, per autoconsapevolizzarsi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

228<br />

S<br />

Rappresentazioni dell’archetipo acquisito Funzione<br />

Ypsi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

229<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

230<br />

Settima chiave: Androginia Coscienziale Autopoietica<br />

E' verificabile che, per il principio attivo di simmetria<br />

autopoietica, l’azione ha realtà sui piani autopoietici. Quindi, il<br />

principio attivo <strong>autopoietico</strong> che genera gli elementi che<br />

riconosciamo sotto il nome maschile e femminile, fa parte<br />

di interazioni non scindibili che evidenziano<br />

l’androginia coscienziale.<br />

E' il vissuto che è possibile raggiungere nel Σigma<br />

della non località.<br />

Viverlo, empatonicamente, ha segnato l'ingresso reale a<br />

conoscenze autopoietiche.<br />

Il movimento, che spinge la parte essere umano ad<br />

unirsi con il suo opposto-complementare con cui generare un<br />

figlio,<br />

è quello tramite il quale ci si garantisce l’essere<br />

transfinitamente in vita-autopoiesi,<br />

di padre-madre in figlio,<br />

evidenziando nel sensorio-percettivo, il senso del<br />

principio attivo di androginia coscienziale.<br />

Soltanto la risalita diretta di questo movimento potrà<br />

comunicarci se l’androginia coscienziale, raggiunta nel Σigma<br />

della non località, sia ciò che ci condurrà a intuire che cosa sia<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia, lo stato di<br />

autoconsapevolezza dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di se stessi.<br />

Le parole, come al solito non bastano. Non ci resta che<br />

tentare di vivere direttamente questi movimenti.<br />

Comunque, da quell'androginia coscienziale scaturisce il<br />

genere maschile e femminile, ed è un archetipo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

231<br />

<strong>autopoietico</strong> 83 acquisito che ho chiamato Ypsilambd,<br />

funzionale a comprendere che:<br />

(…) dalla creazione, l’Universi come un<br />

unico corpo inscindibile, in cui vive androginia<br />

autopoietica, che, dal momento della sua<br />

autoseparazione per autodiscernersi , non può<br />

fare altro che reintegrarsi, per<br />

autoconsapevolizzarsi.<br />

La settima chiave autopoietica.<br />

83 Archetipo <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 6, pagina 402;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

232<br />

VIII^ Parete del ∑igma Io-somatico, Nord<br />

Fondo: colore oro<br />

N<br />

Ottava chiave autopoietica<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-parte, noi stessi,<br />

è il luogo della presa di consapevolezza<br />

dell’intuitive e del sinchronicity insight, dello<br />

stato di Entanglement Coscienziale <strong>autopoietico</strong>,<br />

dello<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

233<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

234<br />

S<br />

Rappresentazioni dei facilitatori o facoltà<br />

autopoietiche dell’archetipo funzione Ypsi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

235<br />

Ottava chiave: Oikos rivelato.<br />

Da sempre, nell'essere umano muove la pulsione<br />

autopoietica a vivere, da cui nasce la spinta a conoscersi e a<br />

conoscere la vita-autopoiesi, lo stato coscienziale punto morte,<br />

gli Universi (...).<br />

Questo metabisogno <strong>autopoietico</strong> 84 può essere<br />

rappresentato in vari modi. Uno è<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

ovvero la concretizzazione della pulsione autopoietica a<br />

vivere, a conoscere, che i ricercatori in Sigmasofia, senza<br />

alcun dubbio, possono vivere direttamente.<br />

E' per questo che parla direttamente al cuore di chi,<br />

consapevolmente, si interessa della conoscenza dei significatisignificanti<br />

della vita e dello stato coscienziale punto morte.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-parte, da sempre riesce<br />

a comunicare la propria potenza e maestosità, il che significa<br />

che in esso operano autopoiesi<br />

transfinitamente in vita .<br />

Se i ricercatori sono in grado di costruire l’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, con precisione e imponenza, significa che la<br />

pulsione autopoietica, è stata profondamente vissuta e<br />

integrata.<br />

La conoscenza dei mondi del campo morfo-atomicocoscienziale<br />

è il<br />

nutrimento <strong>autopoietico</strong>.<br />

Quindi, le applicazioni dell’Io acquisito possono essere<br />

straordinarie e, per agirle, è necessario indagare la coscienza<br />

che può edificarle. C'è sempre un progetto, un'idea: i principi<br />

attivi autopoietici che precedono la realizzazione pratica<br />

dell’Oikos, di se stessi. Tale realizzazione dovrà resistere<br />

84 Metabisogno <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 61, pagina 418;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

236<br />

millenni, in quanto i principi attivi, da cui scaturisce, sono<br />

transfinitamente in vita, e così, per il principio di simmetria,<br />

dovrà essere l’opera realizzata.<br />

Per ovvi motivi, è evidente che il tipo di conoscenza<br />

racchiusa nell’Oikos <strong>autopoietico</strong> dovrà essere<br />

sintetica e simbolico-reale.<br />

Si tratta dei principi attivi acquisiti o funzione Ypsi<br />

dell’Io acquisito.<br />

Come stiamo sperimentando attraverso la pratica della<br />

Sigmasofia, il mondo interiore-esterno (un campo unico) ha<br />

dimensioni pluridimensionali transfinite.<br />

Ne abbiamo prova, dai sogni. Siamo con gli occhi chiusi<br />

e le scene che si svolgono nei diversi focus autopoietici 85<br />

(punti di visualizzazione) hanno altezza, larghezza e<br />

profondità. Possiamo sognare ed osservare immagini,<br />

appartenenti a qualunque tempo, passato o futuro e, a<br />

differenza della vista esteriore che termina all'altezza della<br />

linea dell'orizzonte, nel sogno e nella visione autopoietica,<br />

possiamo andare oltre e sognare-vedere spazi anche<br />

lontanissimi da noi, cosmici:<br />

una grotta, un focus pluridimensionale, che si apre in<br />

tutte le direzioni.<br />

Consapevoli di questo, i ricercatori in Sigmasofia non<br />

potranno fare altro che<br />

proiettare nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, nella propria azione<br />

bioetica autopoietica, questa<br />

funzionalità interiore-esterna,<br />

rappresentandola con un piano e un volume.<br />

85 Focus autopoietici: vedi nota 45, pagina 413;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

237<br />

Esattamente come si<br />

verifica nella vita, la prima<br />

forma che si impone alla vista è<br />

il<br />

piano, la facciata, non il<br />

∑OPHY<br />

volume, la profondità, le<br />

estensioni non locali del<br />

campo coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>-acquisito.<br />

Anche nell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, tutto ciò viene<br />

rappresentato da una piazzola<br />

d’ingresso circolare (cerchio e<br />

punto), che ci può colpire;<br />

tuttavia, la percezione soltanto<br />

sensibile, fino alla linea<br />

dell’orizzonte, non ci soddisfa<br />

ancora completamente. E,<br />

allora, è il volume che deve<br />

parlare.<br />

Se, nella vita quotidiana,<br />

restiamo piatti, la nostra azione<br />

non potrà penetrare in<br />

profondità le realtà che<br />

viviamo, e non vivremo stati<br />

che tendono alla completezza e<br />

alla piena soddisfazione.<br />

Un soffitto basso può<br />

darci la sensazione di<br />

mancanza d'aria, per cui, anche<br />

in questo caso, vivremo un<br />

senso di insoddisfazione.<br />

All’opposto, un soffitto o una


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

238<br />

volta molto alti, istintivamente ci attraggono lo sguardo,<br />

esattamente come accade nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />

la volta alta, voluminosa, abbinata al piano,<br />

testimonia l’interiorità dell’estensione del campo<br />

coscienziale,<br />

quello che siamo.<br />

Il piano razionale, sensibile, unito al volume, alla profondità,<br />

rappresenta l'ingresso nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>:<br />

l'ingresso nella coscienza dell'essere umano,<br />

l’Universi-parte.<br />

Nella grotta interiore pluridimensionale, nella<br />

coscienza, ci sono stati coscienziali, contenuti, emozioni,<br />

autopoiesi (...), e i ricercatori-costruttori, intuitivamente e<br />

sincronicamente, trovano il modo di rappresentarle.<br />

Ed ecco che danno alla forma e ai disegni sulle pareti<br />

circolari e alle sculture, che si evidenziano, specifici<br />

significati-significanti: le interazioni tra disegni<br />

possono essere la forma di un'emozione-istinto, di un<br />

pensiero, di uno stato coscienziale. Come sono uniti tra<br />

loro questi contenuti e quali tipi di autopoiesi<br />

collegano? Anche le colonne e le lastre di vetro cristallo<br />

lavorate, di forma geometrica, frattale (…)<br />

rappresentano specifici contenuti della coscienza. Ed<br />

ancora. La forma dei muri, le rifiniture dei rilievi, così<br />

come la non rifinitura, ci indicano movimenti<br />

dell'interiorità: la mancanza di una parte del corpo, le<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

239<br />

incisioni sono sfumature, precise indicazioni, da<br />

riconoscere.<br />

Parlando dell’Universi-parte di se stessi, ci rimandano<br />

all'osservazione partecipata dei processi di autoconcepimento<br />

Io-<strong>autopoietico</strong>, presente in noi.<br />

E' un modo possibile di vivere l’Oikos.<br />

Nella nostra vita, non possiamo leggere le estensioni<br />

non locali coscienziali sul piano, utilizzando la sola<br />

intellettualità.<br />

Il piano può tentare grossolanamente di rappresentarla,<br />

ma il volume, le estensioni coscienziali non locali possono<br />

essere soltanto vissuti, se le si vuole incontrare<br />

empatonicamente, visceralmente.<br />

Un conto è parlare di affettività (uno dei movimenti<br />

incontrabili sul piano), un conto è viverla con l’Io, con il<br />

corpo e con l'autopoiesi (il volume).<br />

L'emozione, è vero, può essere descritta, ma viverla è<br />

totalmente differente: dire che l'acqua disseta (altro<br />

esempio del piano), non significa berla (il volume).<br />

Per questo, la vita, esattamente come l’Oikos, può<br />

parlare soltanto attraverso il vissuto, unito all'intuito, che può<br />

essere decodificato e descritto dal piano, dalla razionalità.<br />

L’Oikos, l'essere umano, è il luogo della rivelazione,<br />

dell’insight intuitivo e sincronico,<br />

dello stato di Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />

dello stato coscienziale Sigmasofia.<br />

Quando, vivendo, utilizziamo solamente forme riflesse e<br />

superficiali e, nelle nostre relazioni c'è insoddisfazione, in quel<br />

momento rendiamo piatta la nostra esistenza e quella<br />

condizione non ci dà la sensazione di penetrare nei significati,<br />

nel senso profondo, nell’essenza.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

240<br />

Senza volume, si perde il senso, il significato<br />

dell'esistenza,<br />

si perde l'intuito, la sincronicità, lo stato Sigmasofia<br />

consapevole.<br />

Ma, quando nella nostra azione quotidiana, di vita,<br />

cambiamo il ritmo alla routine, ai ristagni, la eleviamo e la<br />

penetriamo, ossia, in definitiva, quando diamo profondità,<br />

estensione, qualche cosa sembra muoversi.<br />

Quella scossa emotiva ci parla dell’autopoiesi in atto.<br />

Quando scatta la comprensione di quell'azione, appare<br />

la spinta verso la luce autopoietica, l’insight intuitivo e<br />

sincronico: nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, ciò è rappresentato, dalla<br />

facciata verticale circolare, ossia dal piano da cui è possibile<br />

l’ingresso, verso il volume, le estensioni non locali.<br />

Quella facciata, la sua morfologia diviene la scossa<br />

emotiva, la spinta verso la conoscenza e, ovviamente, le porte<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong> diventano significative e ci indicano,<br />

formalmente, l'ingresso che conduce al movimento interiore<br />

che si vuole esplorare, conoscere, attraversare.<br />

Molti esseri viventi sono collegati al nord magnetico, lo<br />

sentono e lo usano come riferimento, oltre che come<br />

possibilità di utilizzo per una fonte di autopoiesi.<br />

Molti strumenti possono misurare tale intensità<br />

autopoietica (come la bussola), e noi, con le nostre azioni,<br />

siamo coinvolti autopoieticamente in questo campo di forze<br />

significativo, anche per quanto riguarda i suoi aspetti più<br />

sottili. Specifico: il termine polo indica il nord e il sud della<br />

terra, verso cui si orientano le estremità opposte dell’ago della<br />

bussola. In corrispondenza dei poli, il campo magnetico<br />

assume la direzione verticale. A causa del fatto che, con il<br />

trascorrere del tempo, entrambi si spostano (migrazioni dei<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

241<br />

poli), la porta invisibile d’ingresso, a Nord dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, vista dall’interno, assume valore simbolico-reale<br />

evidenziando che nell’essere umano è possibile vivere e<br />

riconoscere<br />

l’allineamento Nord-Sud magnetico.<br />

della porta invisibile, indicando così l’intenzionalità a vivere la<br />

simmetria con le forze naturali ecologiche dell’Universi,<br />

infatti, non a caso, è situata a nord ed è riservata alla<br />

pratica delle Autopoiesi olosgrafiche.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

242<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

243<br />

Tale riferimento al Nord magnetico è simbolicamente<br />

funzionale all’ingresso nella pratica operativa, che<br />

transmuterà i riferimenti localistici come la scelta di una sola<br />

direzione d’ingresso a se stessi, anche se ecologicamente<br />

fruibile, in favore del riconoscimento dell’olosdirezionalità<br />

(per questo, la porta è simbolica e disegnata). Decodificando,<br />

significa che è possibile entrare consapevolmente nelle<br />

estensioni non locali, da ogni singolo atomo, formante noi<br />

stessi, l’Universi-parte. E’ l’operazione che si concretizzerà<br />

nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Lì, anche lo spazio-tempo (che nella nostra interiorità,<br />

come visto nei sogni, nei momenti di sospensione, di<br />

meditazione (…), talvolta, segue una direzione diversa da<br />

quella che va dal passato al futuro) sembra seguire gli stessi<br />

riferimenti. Se pensiamo ed agiamo uno stato coscienziale sul<br />

piano, sulla razionalità, questo avrà sempre le stesse<br />

caratteristiche: fluirà dal passato al futuro, in spazi<br />

riconoscibili. Ma, se lo spostiamo dal piano e gli diamo<br />

volume, profondità, estensione non locale, allora ci<br />

parlerà d'altro. Darà sospensione e profondità alle nostre<br />

emozioni, potrà farcele sentire, come al di là dello spazio-<br />

tempo, in cui sensorialmente ci riconosciamo. E’ una<br />

possibilità, da vivere nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, per osservare le<br />

estensioni non locali transfinite degli stati coscienziali. E’ in<br />

tale orientamento verso il volume, lo spostamento dal piano,<br />

che si apre la possibilità verso un viaggio nel campo morfoatomico-coscienziale<br />

che sostiene la vita-autopoiesi e lo stato<br />

coscienziale punto morte, campo non distruttibile e, anche per<br />

questo motivo, al di là dello spazio-tempo convenzionali.<br />

E' l’olosdirezionalità più che trimensionale,<br />

l'orientamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, di noi stessi.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

244<br />

Quando nasciamo, i principi attivi autopoietici<br />

archetipici che sostengono il fluire della vita e dello stato<br />

coscienziale punto morte già esistono; quando moriamo,<br />

continuano ad esistere.<br />

Il loro sembra essere un movimento <strong>autopoietico</strong> che<br />

attraversa l’Io-soma, di cui il corpo è interprete,<br />

esattamente come l’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

E’ questo il senso profondo:<br />

scoprire direttamente i principi attivi autopoietici che<br />

evidenzia.<br />

Dal campo morfo-atomico-coscienziale, all'essere<br />

umano!<br />

L’autocoscienza si rende conto<br />

dei principi attivi, da cui scaturisce:<br />

la funzione dell’Oikos,<br />

una funzione Io-somatica che fa vibrare in sé una funzione<br />

autopoietica. E’ l’Universi-parte, noi stessi.<br />

Nelle cellule, negli atomi, c'è l’autopoiesi intelligente,<br />

che ci fa vivere, che è presente ovunque, il grande<br />

serbatoio disponibile all’Io-soma.<br />

L’Oikos indica ciò che l'autocoscienza dei suoi<br />

costruttori ha già penetrato e vissuto:<br />

l'identità tra Autopoiesi e azione (e materia),<br />

annullando in tal modo tutti i riferimenti a separazionescissione,<br />

che chiamiamo grande e piccolo, materia e<br />

spirito, alto e basso, visione della simultaneità<br />

autopoietica che permette la nascita degli opposti-<br />

complementari.<br />

Per poter percepire la simultaneità, è necessario risalire<br />

l'apparente gioco degli opposti-complementari che si trovano<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

245<br />

in natura, una percezione degli eventi dal punto<br />

d'osservazione del campo morfo-atomico-coscienziale, da cui<br />

questi nascono, quindi non soltanto percezione attraverso gli<br />

strumenti che i principi attivi autopoietici utilizzano, ossia i<br />

sensi, (…), ma un uso degli stessi sensi potenziati, consapevoli<br />

della grandiosa autopoiesi, da cui nascono.<br />

Mi spiego: una sensibilità che, vissuta direttamente, si<br />

rende conto di nascere dal campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

dalle transfinite distese coscienziali dell’Universi-parte e che,<br />

con questa consapevolezza, percepisce il cosiddetto<br />

Universi esterno,<br />

non potrà che vivere la simultaneità tra dentro e fuori, tra<br />

soggetto e oggetto.<br />

Si tratta dell’<br />

Universi-parte transfiniti,<br />

l'essenza che troviamo nell’Oikos.<br />

Sono le rivelazioni della formazione dell’Io-acquisito a<br />

se stesso, dei suoi principi attivi autopoietici o genoma<br />

autocoscienziale:<br />

il principio autocoscienza autopoietica-acquisita,<br />

dell’autoconcepimento, della reintegrazione della<br />

polarità (…).<br />

E’ ciò che inizia a rimandarci ad un’autocoscienza di sé:<br />

l’Universi-parte che l'essere umano, attraverso le proprie<br />

creazioni, scienze, filosofie, religioni, spiritualità, da sempre<br />

sta ricercando e formulando.<br />

Tutto fa parte della rivelazione dell’<br />

Oikos <strong>autopoietico</strong> della Sigmasofia.<br />

Ed ecco che, dalla simultaneità è possibile percepire le<br />

varie incarnazioni dell'autopoiesi. Se i principi attivi assumono<br />

la morfologia dell’azione, dello stato coscienziale, è perché,<br />

essendo vivi, possiamo produrre ciò che chiamiamo<br />

∑OPHY


ossia<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

246<br />

amore, sensualità, spiritualità (...),<br />

incarnazioni<br />

(riduzioni, collassi),<br />

che i vari principi attivi assumono: bagliori, insights dello<br />

stato coscienziale Sigmasofia che, amalgamando l’autopoiesi in<br />

essa presente, genera le funzionalità atomico-molecolari, da cui<br />

si evidenzia il genoma dell’essere umano (e altro): lo<br />

spermatozoo e l'ovulo che come principi maschili e femminili<br />

troviamo nei 4 elementi.<br />

I principi attivi autopoietici si incarnano e si<br />

evidenziano, come stati Io-somatici, nelle funzioni e nei<br />

sentimenti tangibili, percepibili anche dai sensi ordinari.<br />

L’Oikos evidenzia tali processi.<br />

E’ attraverso le tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche,<br />

applicate alle incarnazioni, agli stati coscienziali, che potremo<br />

raggiungere il campo morfo-atomico-coscienziale e, quindi,<br />

essere partecipanti attivi (come consapevolezza) dei processi<br />

autopoietici, appartenenti alla creazione (anche solo dei nostri<br />

stati coscienziali). Nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, questo mistero è<br />

presentato sotto il nome di<br />

pulsione autopoietica a vivere a conoscere e, nel<br />

sensibile, come aggredior,<br />

che permette la nascita e lo stato coscienziale punto morte,<br />

funzione riscontrabile nella coscienza di ogni essere umano,<br />

l’Universi-parte.<br />

E' dall’Oikos vissuto che potrai osservare l'autopoiesi, in<br />

grado di realizzare quell’Oikos <strong>autopoietico</strong> stesso.<br />

E' la forza del principio attivo o genoma<br />

autocoscienziale: abita nel campo morfo-atomico-coscienziale<br />

e può incarnarsi in tante funzioni. La forma del suo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

247<br />

movimento <strong>autopoietico</strong> coincide con la forma che ha<br />

prodotto ogni singolo stato Io-somatico producibile.<br />

Quella che l’autocoscienza fa assumere a questo<br />

movimento è, spesso, un recinto incompleto in cui, talvolta, si<br />

identifica e si fissa.<br />

E’, comunque, un recinto-emanazione del genoma<br />

autocoscienziale, movente nel campo morfo-atomicocoscienziale.<br />

Da qui, inizia la fase del<br />

ritorno, dopo la caduta:<br />

un ritorno che permetterà all’Oikos <strong>autopoietico</strong>, anche e<br />

soprattutto attraverso le sue forme visibili, i suoi sensi, di<br />

iniziare a parlare del Tutto.<br />

Sono gli stessi movimenti, rappresentati<br />

nell'architettura dell’Oikos, nell’Universi-parte, noi stessi.<br />

Dall'ingresso, verso il Σigma <strong>autopoietico</strong> della non<br />

località;<br />

dall'autocoscienza acquisita, alle transfinite<br />

estensioni coscienziali non locali dell’Universi-parte,<br />

un movimento unico.<br />

In ogni essere umano, abitano gli stati coscienziali e<br />

saranno proprio questi che imporranno il loro ritmo e il loro<br />

stato a quell'essere umano.<br />

Se quegli stessi stati coscienziali fossero consapevoli<br />

della fonte, da cui scaturiscono, capirebbero la funzione del<br />

genoma autocoscienziale, degli archetipi autopoietici Y<br />

Ψ 86 ,, λ 87 e Σ 88 che permette la loro formazione.<br />

86 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi: vedi nota 9, pagina 403;<br />

87 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda: vedi nota 8, pagina 403;<br />

88 Archetipo <strong>autopoietico</strong> Sigma: vedi nota 10, pagina 403;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

248<br />

E' soltanto, quando conoscerai, attraverso il vissuto<br />

diretto, non intellettuale, il genoma autocoscienziale<br />

che ti sarà chiaro il piano dell’intelligent design<br />

<strong>autopoietico</strong>, presente nelle microstrutture che<br />

costituiscono l’Oikos.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong>, l’Universi-<br />

parte, noi stessi, è il luogo della presa<br />

di consapevolezza dell’intuitive e<br />

del synchronicity insight, dello stato<br />

L’ottava chiave dell’Oikos.<br />

di Entanglement Coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>, dello<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong><br />

Sigmasofia.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

249<br />

Se le chiavi autopoietiche di accesso all’Oikos, in se<br />

stessi, nell’Universi-parte sono realmente vissute e integrate<br />

si può intenzionalmente e consapevolmente entrare ed iniziare<br />

a percorrere<br />

La Danza del genoma umano<br />

E’ posizionata centralmente. E’ formata da<br />

otto scettri (esseri umani) danzanti,<br />

in stato di fusionalità autopoietica 89 a distanza e,<br />

fisicamente, con l’unione di mani e piedi. Sono interconnessi e<br />

interagenti, attraverso i focus autopoietici posti su aste di<br />

metallo, che fungono anche da scala, da ascesi-Risalita, da<br />

radianza autopoietica 90 . Sono avvolti da una doppia elica,<br />

rappresentante il DNA, con andamento spiraliforme<br />

ascendente e discendente, verso l’alto.<br />

89 Fusionale, fusionalità autopoietica: vedi nota 44, pagina 413;<br />

90 Radianza autopoietica:: vedi nota 84, pagina 424;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

250<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

251<br />

E’ stata ideata, per simboleggiare la Concentrazionetransmutazione<br />

autopoietica continua su se stessi (ascesi). Il<br />

fatto che risparmi spazio rispetto ad altre scale tradizionali sta<br />

a significare il lavoro di sintesi, il rasoio di Occam<br />

<strong>autopoietico</strong>, necessario all’ascesi, dopo aver risalito le forze<br />

edificatrici dell’essere vivente. Tutte le sequenze del genoma<br />

umano sono rappresentate all’interno della struttura esseri<br />

umani danzanti che assume la funzione simbolica di<br />

colonna vertebrale dell’Universi-parte.<br />

E’ dal vissuto e dalla risalita della scala del genoma<br />

umano, della colonna vertebrale dell’Universi-parte, di se<br />

stessi, che si può avere il sigma della funzione che hanno<br />

avuto e che hanno le<br />

chiavi autopoietiche dell’Oikos.<br />

Attraverso la scala, si rappresenta<br />

l’interazione continua tra conscio e inconscio, tra<br />

locale e non locale, tra finito e transfinito, tra tempo<br />

acquisito e tempo <strong>autopoietico</strong>, che permette risalite e<br />

discese.<br />

E’ continuamente impiegata dall’Io acquisito nella<br />

formazione a se stesso, tutti gli esseri umani, l’Universi-parte<br />

salgono e scendono nel tutto funzionale e inscindibile<br />

che siamo.<br />

Nel registro simbolico-reale della Sigmasofia, le<br />

ascensioni, risalite o concentrazioni-transmutazioni<br />

autopoietiche, significano autocoscienza continua, ossia il<br />

saper trascendere, transmutare lo stato identificativo nella<br />

parte, agito in un determinato momento storico, allo scopo di<br />

aprirsi olosdirezionalmente alla presa di consapevolezza di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

252<br />

altre parti-Universi dell’Universi-parte trasnfiniti. E’<br />

l’orientamento che distingue tra stati identificativi e stati di<br />

disidentificazione: è la progressione Io-somatica a se stessi,<br />

l’Oikos, l’Universi-parte.<br />

Per il ricercatore, la scala rappresenta le tappe della<br />

grande opera di progressione verso se stesso. Da ogni<br />

gradino, è possibile ottenere una diversa percezione dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong>, se ci si orienta e posiziona nella direzione e nella<br />

funzione di quel gradino, si possono incontrare stati Iosomatici<br />

di passaggio pur mantenendo la visione d’insieme.<br />

Gradini, verso la formazione dell’essere umano<br />

<strong>autopoietico</strong>.<br />

Gli androgini, scettri danzanti che formano la scala e la<br />

danza del genoma umano, sostengono con le mani-braccia a<br />

Y, il<br />

∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />

Tutto è strutturato in modo e in conseguenza del quale è<br />

sempre possibile percepire simultaneamente le funzioni,<br />

consce e inconsce, locali e non locali, a significare che l’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong> presenta simultaneamente più insights intuitivi e<br />

sincronici, potendo così comunicare con ogni stato di<br />

autoconsapevolezza.<br />

Dischiudendosi e unendo i diversi focus o centri di<br />

visualizzazione, la scala sta ad indicare le diverse possibilità di<br />

visione autopoietica 91 , disponibili all’Io-soma-autopoiesi<br />

dell’essere umano, dell’Oikos: collegamenti tra stati di<br />

autoconsapevolezza. La scala è sempre un ponte che<br />

interconnette l’intero Universi-parte, progredendo piolo in<br />

piolo, da stato di consapevolezza a stato di consapevolezza,<br />

che si apre ad altri, anche oltre la scala.<br />

91 Visione autopoietica: vedi nota 116, pagina 431;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

253<br />

Entriamo ora nel merito di ciò che ha assunto la forma<br />

del Genoma Umano sensibile.<br />

Qualunque cosa sia avvenuta, al momento della<br />

creazione erano presenti e attivi i principi attivi autopoietici<br />

che hanno creato e differenziato, progressivamente loro stessi,<br />

fino ad assumere aggregazioni molecolari, attraverso cui si<br />

sono evidenziate morfologie assunte da tale vita-autopoiesi,<br />

come la molecola del DNA, risultante da queste complesse<br />

transmutazioni autopoietiche. Tutto nasce da stati innati di<br />

non differenziazione tra organico e inorganico, condizione dei<br />

principi attivi autopoietici. La distinzione è un’interpretazione<br />

localistica, realizzata dall’Io acquisito, che non ha evidenza<br />

ecologica innata, microstrutturale.<br />

Attraverso l’irrorazione continua transfinita dei principi<br />

attivi autopoietici, si evidenziano le morfologie di esseri<br />

esistenti, processo dell’Universi-parte transfiniti e non solo<br />

del pianeta Terra. E’ il principio rappresentato dagli scettri<br />

danzanti che penetrano la materia e che simultaneamente<br />

sostengono la non località Universi-parte. Un esempio:<br />

circa 60 trilioni di cellule costituiscono un essere<br />

umano<br />

ognuna contiene un nucleo, in cui ci sono i<br />

cromosomi, che negli esseri umani sono 46.<br />

I cromosomi sono costituiti da una sola lunghissima molecola<br />

filiforme, avvolta e condensata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

254<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

255<br />

La lunga molecola del DNA è suddivisa in frazioni, in<br />

cui si evidenziano i geni che contengono informazioni: è il<br />

libro biologico <strong>autopoietico</strong><br />

dell’essere umano, evidenziantesi dai principi attivi<br />

autopoietici non locali. In questa struttura sensibile, muovono<br />

le morfologie del genoma autocoscienziale che riconosceremo<br />

sulle vetrate del ∑igma <strong>autopoietico</strong> del Σophyinsight. E’<br />

come se l’alfabeto <strong>autopoietico</strong> sensibile fosse composto da<br />

quattro lettere e quello sovrasensibile coscienziale da almeno<br />

dodici che, nelle diverse combinazioni formano il<br />

patrimonio genetico Io-somato-<strong>autopoietico</strong>.<br />

Nel genoma umano sensibile, troviamo almeno 3<br />

miliardi e trecento milioni di queste lettere e in quello<br />

complessivo, inclusivo di quello coscienziale, almeno 40<br />

miliardi di lettere e loro combinazioni.<br />

Anche le diverse componenti della successione non<br />

sono identiche come non lo sono un essere umano e un<br />

animale, si tratta di funzionalità che nascono, che si<br />

evidenziano dai funzionamenti quantistici e sub-quantistici ed<br />

autopoietici.<br />

In tali differenze, si manifesta la diversità nell’unità<br />

degli esseri umani, dell’Universi-parte. E’ l’autonomia<br />

fusionale autopoietica, come manifestazione sensibile.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> include, forma, volumi e<br />

paragrafi di questi geni Io-somato-autopoietici, nascenti<br />

dall’androgina autopoietica dell’Universi-parte che,<br />

nel sensibile, troviamo scissi in 23 cromosomi del padre e 23<br />

della madre che costituiscono il figlio somatico, che si<br />

evidenzia da miliardi di combinazioni coscienziali.<br />

Sulle sette vetrate che uniscono gli otto scettri<br />

danzanti, sono rappresentate le diverse manifestazioni del<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

256<br />

genoma Io-somato-<strong>autopoietico</strong> e dei suoi costituenti,<br />

molecole, atomi, e meccaniche quantistiche, sub-quantistiche e<br />

autopoietiche.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

257<br />

Prima vetrata<br />

autoconcepimento <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

258<br />

Seconda vetrata<br />

Pulsione autopoietica dell’eros<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

259<br />

Terza vetrata Memorie antiche<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

260<br />

Quarta vetrata<br />

molecole atomi e meccaniche quantistiche<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

261<br />

Quinta vetrata<br />

frattali autopoietici<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

262<br />

Sesta vetrata<br />

Principi attivi autopoietici dell’eros<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

263<br />

Ottava vetrata<br />

Entanglement Coscienziale Autopoietico<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

264<br />

In sintesi, salendo, ascendendo e partecipando, si<br />

osserva il soffitto in lastre di vetro del Sigma sovrastante,<br />

rappresentante l’essere umano <strong>autopoietico</strong>.<br />

Vestiti di sola nudità.<br />

Dopo aver risalito la<br />

scala della danza del genoma umano,<br />

dopo l’insight della funzione delle chiavi autopoietiche, siamo<br />

pronti ad entrare nel<br />

∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />

Sospeso nel volume, disidentificato dal solo sensibile, il<br />

ricercatore sente<br />

il silenzio-suono autopoietici<br />

ciò che fa tacere e scoprire i significati-significanti autopoietici<br />

del tacere e dell’agire, dell’antico<br />

si non sedes is<br />

e del<br />

si sedes non is<br />

(letto dalla fine all’inizio).<br />

A questa forma di<br />

intelligenza del cuore, ci hanno consentito di giungere<br />

il ∑igma dello scudo <strong>autopoietico</strong>, l’attraversamento<br />

dell’Io-somatico<br />

Chi non penetra il silenzio-suono autopoietici, avrà<br />

bisogno di altre azioni, per risalire residui ostacolanti.<br />

La sensazione estesa del nudo vestito, del<br />

silenzio-suono <strong>autopoietico</strong><br />

o<br />

mauna <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


del<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

si non sedes is,<br />

sarà ciò che ci aiuterà a vivere e a decodificare<br />

l’atmosfera autopoietica 92<br />

in essere nella<br />

265<br />

Danza del genoma umano.<br />

Si tratta del<br />

fuoco dell’aggredior e della sua scaturigine:<br />

la pulsione autopoietica a vivere e a conoscere,<br />

uno dei fondamentali<br />

Σophyinsight dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

che, se penetrati, ci consentirà di entrare nel<br />

Σigma <strong>autopoietico</strong> della non località.<br />

92 Atmosfera autopoietica: vedi nota 13, pagina 404;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

∑igma della non località (o dell’E.C.A.)<br />

266<br />

∑OPHY<br />

E’ la luce della<br />

vita-Autopoiesi<br />

che non produce ombra.<br />

Il volume è lo spazio intuitivo-sincronico dove ci è<br />

possibile invocare ed evocare i principi attivi autopoietici, che<br />

vivono e muovono nelle microstrutture dell’Universi-parte,<br />

nella materia, e ovunque.<br />

E’ possibile richiamare tali principi autopoietici,<br />

attraverso la punta del<br />

cono <strong>autopoietico</strong>,<br />

estensione del cerchio e del punto,<br />

dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

La punta è la concentrazione-transmutazione<br />

autopoietica (tutto è concentrato su un punto) e ci parla di<br />

come attirare<br />

il fuoco, l’aggredior,<br />

la pulsione a vivere,<br />

l'Autopoiesi.<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> è caratterizzato dalla base<br />

ottagonale, densificazione Io-somatica, al pavimento-soffitto<br />

superiore, circolare, con meno materia, alla sua punta, assenza<br />

di materia, ossia all'intuito-sincronicità, all’ECA allo stato<br />

Sigmasofia.<br />

Nel Σigma della non località (nel volume), possono<br />

ancora sentirsi gli effetti dei vecchi vestiti, dei vecchi stati<br />

identificativi nel solo sensibile:


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

267<br />

inizialmente, è la luce, l’insight intuitivo e<br />

sincronico dell'Autopoiesi e l’ombra, la<br />

disidentificazione dall’intuito stesso.<br />

E' nel Σigma della non località, nelle estensioni del<br />

volume, della coscienza, che è possibile la riuscita<br />

dell'invocazione e dell'evocazione vissuta,<br />

se è compiuta con<br />

determinazione autopoietica.<br />

Simbolicamente, è l’onda (l'autocoscienza acquisita) che<br />

muovendosi sulla superficie dell’oceano (del campo morfoatomico-coscienziale),<br />

può penetrarlo perché ne è emanazione,<br />

inscindibile. Utilizzando questo autoriconoscimento, si può<br />

partecipare fusionalmente i principi attivi autopoietici,<br />

presenti nell’oceano transfinito (le estensioni non locali<br />

coscienziali), nel<br />

∑igma del Σophy insight, dell’Universi-parte.<br />

Questa azione autoformativa, determinata e<br />

autopoietica, può iniziare a sanare l’incompletezza come<br />

consapevolezza di se stessa da parte dell’autocoscienza<br />

acquisita (l'errore funzionale umano), e raggiungere la<br />

comunione reale con il principio attivo di autocreazione<br />

consapevole, da cui nasce.<br />

E' la prima penetrazione reale delle potenzialità latenti<br />

dell'autocoscienza:<br />

la nuova porta.<br />

Si entra nell’archetipo <strong>autopoietico</strong> che dà la forma<br />

all’Io-somatico e al potere di percezione, senza proiezioni, dei<br />

movimenti interiori-esterni.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

268<br />

E' il raggiungimento che ci farà scoprire, da dentro,<br />

l'autopoiesi che nell’azione sensibile, ci dà la<br />

possibilità di essere<br />

liberi di (…) e liberi da (…):<br />

siamo sulla via che conduce alla<br />

libertà autopoietica 93 .<br />

E' la nuova consapevolezza che ci guiderà ad una<br />

maggiore continuità di consapevolezza di intuito-sincronicità,<br />

stato Io-somatico da cui si può riconoscere che cosa sia lo<br />

stato di<br />

Entanglement Coscienziale Autopoietico.<br />

Ci troviamo all'interno di noi stessi, sospesi nel volume,<br />

all'interno dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Tutto avvolge e sostiene le nuove prese di<br />

consapevolezza, fin lì realizzate.<br />

Un’ulteriore penetrazione ci permetterà di raggiungere<br />

il luogo<br />

dello stato coscienziale punto morte<br />

definitivo<br />

dei vecchi vestiti.<br />

E’ l'ultimo stato coscienziale punto morte, rivelatore, che<br />

prepara la nascita delle facoltà di percepire del<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong>.<br />

E' arrivato il momento definitivo in cui l'autocoscienza<br />

acquisita sa che deve autodeterminarsi, per vivere i principi<br />

attivi autopoietici presenti nell’Oikos. E’ la nascita della<br />

solitudine autopoietica,<br />

di chi è destinato ad essere<br />

93 Libertà autopoietica: vedi nota 55, pagina 416;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

269<br />

complemento di se stesso: l’Universi-parte<br />

e, di conseguenza,<br />

complemento di quelle parti di se stesso che denomina<br />

E' la scoperta dell’<br />

l’altro, l’oggetto.<br />

Io solo esisto,<br />

è la luce autopoietica che non produce ombra,<br />

l’azione che non produce opposti-complementari,<br />

enantiodromia, polarità.<br />

Ha voluto essere complemento di se stesso, ha voluto<br />

scoprire i significati-significanti degli archetipi autopoietici<br />

che sostengono la vita e lo stato coscienziale punto morte: in<br />

parte li haottenuti ed ora è costretto a riconoscere di<br />

aver perduto per sempre colui che quella<br />

complementarietà voleva,<br />

la parte di sé che voleva essere complemento di se stesso.<br />

Se così non fosse, l'eventuale caduta, la regressione,<br />

sarebbe dolorosissima. Ma, avendo vissuto questi intuiti, egli<br />

è pronto a vivere il<br />

battesimo del principio attivo <strong>autopoietico</strong>,<br />

essendo lui stesso<br />

Inizia a riconoscere<br />

pietra con la pietra,<br />

Autopoiesi con l'Autopoiesi<br />

se stesso con se stesso.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

L’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />

270<br />

Nella rappresentazione che segue, troverete le basi<br />

fondamentali<br />

dell’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />

che sono il pavimento-soffitto, il sostegno del ricercatore che<br />

ha saputo raggiungere il<br />

Σigma della non località<br />

e rappresentano il cielo per il ricercatore che si trova nel<br />

Σigma dello scudo <strong>autopoietico</strong>,<br />

nella progressione formativa Io-somatica a se stesso.<br />

Disegno A<br />

Tavola autopoietica sigmasofica:<br />

rappresenta le componenti dell’essere umano <strong>autopoietico</strong><br />

è il Pavimento in lastre di vetro del<br />

Sigma della non località e il Soffitto del Sigma dello scudo <strong>autopoietico</strong><br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

271<br />

Osserviamo insieme il significato-significante dei simbolisegni<br />

che formano il mandala essere umano <strong>autopoietico</strong>.<br />

Archetipo Sigma<br />

-disegno o -<br />

è l’autocoscienza autopoietica che, dallo stato<br />

Sigmasofia (sommatoria e proprietà emergenti di tutti<br />

i principi attivi autopoietici riconosciuti e vissuti),<br />

diviene consapevole di nuove regioni e funzionalità del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, dell’Universi-parte.<br />

Inconscio <strong>autopoietico</strong><br />

-Disegno 1-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

272<br />

Galassie e loro interconnessioni,<br />

doppia elica del DNA<br />

-Disegno 2-<br />

Archetipo Ypsilon<br />

rappresenta e sintetizza<br />

i principi attivi autopoietici, formanti le specie<br />

viventi<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

273<br />

-Disegno 3-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

274<br />

Archetipo Psi<br />

rappresenta e sintetizza i principi attivi autopoietici,<br />

formanti gli stati coscienziali (nel sensibile)<br />

e, in parte, le facoltà autopoietiche-<br />

-Disegno 4-<br />

Archetipo Lambda<br />

rappresenta e sintetizza i principi attivi autopoietici,<br />

formanti gli stati coscienziali, le facoltà autopoietiche<br />

e la pulsione autopoietica a vivere, a conoscere, nelle<br />

loro funzionalità ed interazioni non locali.<br />

-Disegno 5-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

275<br />

Archetipo Ypsilambda<br />

E’ l’autocoscienza autopoietica (o Io <strong>autopoietico</strong>),<br />

formante il Sigma, la sommatoria e la proprietà<br />

emergente di tutti i principi attivi autopoietici<br />

dell’Universi-parte, finora scoperti e vissuti.<br />

-Disegno 6<br />

Inconscio acquisito collettivo<br />

-Disegno 7-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

276<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

277<br />

Archetipo c.a.<br />

campo istintivo-emozionale e aggredior<br />

-Disegno 8-<br />

Archetipo -B-. barriera sensibile e sovrasensibile<br />

e ostacolatori-discrasie<br />

-Disegno 9-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

278<br />

Archetipo acquisito Spazio-tempo<br />

-Disegno 10-<br />

Inconscio acquisito individuale<br />

-Disegno 11-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

279<br />

Autocoscienza acquisita e<br />

archetipo acquisito funzione Ypsi (sensibile)<br />

-Disegno 12-<br />

Archetipo acquisito funzione Ypsi (sovrasensibile)<br />

o Ypsilambd<br />

-Disegno 13-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

280<br />

Sfondo violetto: il ponte tra il sensibile e il<br />

sovrasensibile<br />

(include l’inconscio acquisito collettivo)<br />

-Disegno 14-<br />

Sfondo blu: range del sensibile<br />

(inconscio acquisito individuale)<br />

-Disegno 15<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

281<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

282<br />

Sfondo rosso: range del sensibile<br />

(l’autocoscienza acquisita)<br />

-Disegno 16-<br />

Sfondo giallo-oro: campo morfo-atomico-coscienziale o<br />

inconscio <strong>autopoietico</strong>,<br />

inglobante il tempo <strong>autopoietico</strong> o continuo presente.<br />

-Disegno 17-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

283<br />

Il campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, transfinito,<br />

rappresentato nella Tavola con un<br />

asterisco, -Disegno 1- è il campo<br />

formato dal genoma<br />

autocoscienziale, o principi attivi<br />

autopoietici archetipici, non locali,<br />

transfiniti, che la Sigmasofia ha<br />

saputo individuare, intuire e<br />

vivere. Nello specifico, è il campo<br />

in cui opera l’autocoscienza<br />

autopoietica. Il campo morfo-<br />

atomico-coscienziale è l’ente da<br />

cui, sicuramente, si evidenzia<br />

l’autopoiesi transfinita,<br />

∑OPHY<br />

l’annichilazione<br />

autopoietica 94 (i diversi Big-Bang o altre genesi)<br />

dell’Universi-parte, del tutto è atomicamente e<br />

coscienzialmente legato, noi stessi.<br />

Gli elementi costituenti il campo morfo-atomicocoscienziale<br />

si manifestano attraverso una danza<br />

autopoietica continua, con andamento spiraliforme e<br />

frattale (disegno 2).<br />

La doppia spirale è stata scelta per rappresentare le<br />

galassie, le loro interconnessioni e le multidimensionalità che<br />

si dischiudono nelle<br />

94 Annichilazione autopoietica: vedi nota 1, pagina 401;


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

284<br />

pieghe dell'inconscio <strong>autopoietico</strong> transfinito, nelle<br />

dinamiche dei principi attivi autopoietici, non<br />

localistici, includenti l’antimateria, generanti le<br />

superstringhe, le meccaniche sub-quantistiche e<br />

quantistiche, l’entanglement, gli atomi, le cellule<br />

(…).<br />

Rappresentano anche l’andamento spiraliforme della doppia<br />

elica del DNA, degli atomi-molecole, più che tridimensionali,<br />

che la compongono, nelle otto direzioni: tutto si evidenzia<br />

nella olosdirezionalità autopoietica, verso il transfinito<br />

dell’Universi-parte, anche per indicare che è possibile trovare<br />

ovunque i principi attivi autopoietici, fondamentali<br />

all’espressione della vita, la<br />

panspermia autopoietica.<br />

Determinanti sono gli<br />

archetipi autopoietici Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma,<br />

che sintetizzano il<br />

genoma autocoscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

o<br />

principi attivi autopoietici,<br />

evidenziati nella doppia spirale, in cui è possibile riconoscere<br />

le lettere greche che li rappresentano (disegno 2). Gli archetipi<br />

e l’autocoscienza autopoietici contribuiscono, in modo<br />

significativo, all’autopoiesi continua dei processi funzionali,<br />

che abbiamo saputo osservare e riconoscere nell’Universiparte,<br />

ovvero delle diverse specie viventi (principi attivi<br />

autopoietici sintetizzati nel simbolo Ypsilon), tutti gli stati<br />

coscienziali, le ipersensibilità e la non località (principi attivi<br />

autopoietici, sintetizzati nei simboli Psi e Lambda), la natura<br />

complessiva (principi attivi autopoietici sintetizzati nei<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

285<br />

simboli Lambda e Ypsilon), lo stato coscienziale Sigmasofia,<br />

l’Universi-parte (principi attivi autopoietici sintetizzati nei<br />

simboli Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma). Per questi motivi, la<br />

disposizione dei simboli è a Ypsilon spiraliforme. La<br />

condizione biosluminescente del campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, transfinito, è indicata dallo sfondo di colore<br />

giallo-oro.<br />

All’interno del l’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong>, si dischiude e prende<br />

forma l’inconscio acquisito<br />

collettivo 95 , rappresentato nella<br />

Tavola autopoietica<br />

sigmasofica dai triangoli di colore<br />

viola, disposti olisticamente, a 360°,<br />

per indicare che l’Io acquisito può<br />

esserne consapevole o meno<br />

(disegno 7). L’inconscio acquisito collettivo è un contenuto<br />

incluso nell’autocoscienza acquisita e, quindi, è presente nella<br />

componente sovrasensibile, locale e non locale, conscia e<br />

inconscia, dell’Universi-parte.<br />

Racchiude tutti i processi, le<br />

informazioni archetipiche, sia<br />

autopoietiche che acquisite, che ci<br />

costituiscono. A questo livello,<br />

continuano ad operare i principi<br />

attivi autopoietici non locali,<br />

sintetizzati nei simboli Ypsilon, Psi,<br />

Lambda e Sigma. (disegno 3)<br />

Nell’inconscio acquisito collettivo,<br />

operano, inoltre, gli archetipi<br />

95 Inconscio acquisito collettivo: vedi nota 47, pagina 415;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

286<br />

acquisiti denominati alfa 96 che ci accomunano (disegno 8):<br />

l’archetipo acquisito campo istintivo-emozionale e<br />

aggredior, rappresentato dal punto rosso (archetipo c.a.)<br />

l’archetipo acquisito barriera sensibile e sovrasensibile<br />

(archetipo b.), rappresentato dallo zig zag rosso (archetipo<br />

b.), (disegno 9), all’interno del quale troviamo tutti gli<br />

ostacolatori, le discrasie, ossia tutte le esperienze vissute e<br />

registrate dall’Io acquisito dell’essere umano, dell’Universiparte,<br />

di qualunque valenza e tipologia, sia come significatosignificante<br />

sia come principi attivi (fisiologia) somatoautopoietici<br />

che consentono a quelle esperienze di poter<br />

rimanere memorizzate<br />

l’archetipo acquisito Spazio-Tempo (Chronos) 97 ,<br />

rappresentato dalla clessidra viola, in cui ci<br />

riconosciamo e ci muoviamo (disegno 10)<br />

l’archetipo acquisito funzione Ypsi,<br />

rappresentato dal simbolo Yψ (archetipo Ypsi),<br />

inscritto nel cerchio verde (disegno 12)<br />

l’archetipo autocoscienza acquisita,<br />

rappresentata dal cerchio verde, con incluso il<br />

simbolo Yψ (Ypsi): è l’integrazione della<br />

sommatoria-proprietà emergente, vissuta, di<br />

tutti gli archetipi alfa con la somma-proprietà<br />

emergente di tutte le esperienze acquisite<br />

praticate (disegno 12).<br />

96 Archetipi acquisiti alfa: vedi nota 3, pagina 401;<br />

97 Archetipo spazio-tempo Chronos: vedi nota 12, pagina 404;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

287<br />

A tale livello, indicato dal viola (il colore pontefice tra il<br />

sensibile e il sovrasensibile, l’ultravioletto), ovviamente, il<br />

campo morfo-atomico-coscienziale continua ad operare come<br />

principio attivo <strong>autopoietico</strong> essenziale e necessario al<br />

funzionamento degli archetipi alfa.<br />

Tutto continua ancora a manifestarsi come campo di<br />

forza, come principio attivo <strong>autopoietico</strong>. Tutto è ancora in<br />

uno stato sostanzialmente<br />

indifferenziato, di non<br />

separabilità, più che<br />

tridimensionale, pre-morfico,<br />

che contiene tutte le possibilità,<br />

il Sigma (sommatoria e<br />

proprietà emergente), di<br />

autopoiesi esprimibile. A questo<br />

livello, tali processi iniziano ad<br />

assumere forma, struttura<br />

maggiormente definita,<br />

sensibile: è l’inconscio<br />

acquisito individuale, 98<br />

rappresentato dal quadrato di<br />

colore viola più chiaro, in quanto l’Io acquisito può esserne<br />

più facilmente consapevole (disegno 11). E’ formato dalle<br />

esperienze realizzate dall’Io acquisito e dal corpo che lo<br />

veicola, che abbiamo dimenticato, represso e di cui non<br />

siamo consapevoli. Siamo in prossimità del range del<br />

sensibile, del visibile, simboleggiato dal colore blu dello<br />

sfondo, su cui è presente, in forma maggiore, l’archetipo<br />

acquisito Spazio-tempo, (nella figura 6), se ne può<br />

98 Inconscio acquisito individuale: vedi nota 48, pagina 414;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

288<br />

riconoscere l’influenza più forte, dalla maggiore<br />

concentrazione del simbolo clessidra che lo rappresenta.<br />

Riconosceremo, come elementi costituenti, gli stati<br />

coscienziali dell’Io acquisito e le facoltà Psi complessive,<br />

l’inconscio acquisito individuale e l’archetipo acquisito Spazio-<br />

Tempo. Tale processo ancora non mostra la possibilità di<br />

poter essere autoconsapevole.<br />

Necessariamente, anche a questo livello, continuano ad<br />

essere presenti tutti gli elementi costituenti gli altri stati:<br />

l’inconscio acquisito collettivo, gli archetipi campo istintivoemozionale<br />

e aggredior, la barriera sensibile e sovrasensibile e<br />

lo spazio-tempo, il campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

presente in forma collassata,<br />

ridotta, rispetto allo stato<br />

<strong>autopoietico</strong> d’indifferenziazione, di<br />

non separabilità, processo di<br />

riduzione-collasso che, nel<br />

disegno n.6, viene indicato dalle<br />

dimensioni inferiori dell’asterisco.<br />

Tale riduzione-collasso della<br />

funzione campo morfo-atomico-<br />

coscienziale indicata mostra di<br />

essere la quantità di campo, necessaria a tenere in vita un<br />

corpo fisico semovente.<br />

Dalle variazioni-contrasto dei processi finora indicati, nasce<br />

l’autocoscienza autopoietica che assume la morfologia<br />

∑OPHY<br />

coscienziale<br />

acquisita: l’autocoscienza<br />

acquisita (disegno 12),<br />

rappresentata dal cerchio


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

289<br />

verde, ossia la riduzione-collasso della funzione campo<br />

morfo-atomico-coscienziale e autocoscienza<br />

autopoietica, nonché la somma-proprietà emergente di<br />

tutti gli archetipi acquisiti alfa e delle esperienze<br />

acquisite (sigma acquisito). Per specifici motivi,<br />

l’autocoscienza acquisita è l’onda dell’oceano transfinito,<br />

che veicola tutti i principi attivi autopoietici e acquisiti che<br />

consentono l’autoconsapevolezza: la facoltà del<br />

discernimento, la percezione, il sentire, il pensare,<br />

l’immaginare, il concettualizzare (…), strumenti che utilizzerà<br />

per creare l’archetipo acquisito funzione Ypsi. Ciò<br />

rappresenta l’estrapolazione dei principi attivi dalle<br />

esperienze di vita realizzate ed integrate, alla<br />

sommatoria-proprietà emergente degli archetipi<br />

acquisiti alfa, dall’autocoscienza acquisita stessa,<br />

attraverso cui si può divenire consapevoli dell’inconscio<br />

acquisito ed <strong>autopoietico</strong> e dell’autocoscienza<br />

autopoietica.<br />

N.B. 1: la funzione Ypsi è, di fatto ed<br />

implicitamente, la riduzione collasso, nel<br />

sensibile, dell’autocoscienza autopoietica, ma è<br />

rappresentata anche dal simbolo Ypsilambda<br />

(vedi parte centrale disegno n. 13), in quanto<br />

diviene strumento consapevole per la Risalita<br />

all’autocoscienza autopoietica stessa.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

290<br />

N.B. 2: Ogni archetipo <strong>autopoietico</strong> va letto come<br />

veicolante i significati-significanti di tutti i<br />

principi attivi autopoietici, con particolare<br />

riferimento a quelli coscienziali, sintetizzati con<br />

il Lambda e la Psi.<br />

Qui, gli stati coscienziali acquisiti divengono più<br />

specialistici. Per questo, all’interno delle otto direzioni,<br />

l’autocoscienza acquisita appare disposta a forma di Lambda,<br />

l’archetipo-principio attivo <strong>autopoietico</strong> che, unitamente a Psi,<br />

dalla non località transfinita in cui opera, contribuisce alla<br />

produzione degli stati coscienziali (come processi funzionali),<br />

impartendo alle meccaniche sub-quantistiche e quantistiche,<br />

agli atomi-DNA, le istruzioni autopoietiche, necessarie a<br />

formare le aree del cervello e del sistema nervoso che<br />

sottendono alla produzione di quello specifico stato<br />

coscienziale.<br />

Sono, ovviamente, ancora presenti le componenti<br />

rappresentative degli altri livelli finora indicati. Siamo entrati<br />

nel range sensibile, conscio, neocorticale (sullo sfondo,<br />

simboleggiato dall’altro colore di base, il rosso). Nel nucleo<br />

centrale della Tavola, possiamo osservare l’unione, questa volta<br />

autoconsapevole, dell’inconscio acquisito collettivo,<br />

dell’inconscio acquisito individuale, degli archetipi b., del<br />

campo c.a e dell’archetipo-ostacolatore Spazio-Tempo,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

291<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

292<br />

(disegno 8). Il campo morfo-atomico-coscienziale, gli archetipi<br />

Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma, sovrasensibili, non locali,<br />

indifferenziati, non separabili, formanti lo stato coscienziale<br />

Sigmasofia, veicolanti tutti i principi attivi autopoietici,<br />

trovano una morfologia sensibile, locale, autoconsapevole,<br />

ossia si riuniscono nello stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />

archetipo acquisito funzione<br />

Ypsi, estrapolato-disidentificato<br />

dai significati-significanti<br />

dell’autocoscienza acquisita<br />

(cerchio verde) e integrato ai<br />

principi attivi autopoietici<br />

Ypsilon, Psi e Lambda (disegno<br />

13). Si tratta dello stato<br />

d’avanguardia, sul piano<br />

dell’autoconsapevolezza,<br />

raggiunto dall’Io acquisito, del<br />

∑OPHY<br />

potere reale <strong>autopoietico</strong>,<br />

non proiettivo, con cui si<br />

potranno ripercorrere tutti gli<br />

stati indicati, fino al vissuto e<br />

all’esplorazione del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale,<br />

degli archetipi e<br />

dell’autocoscienza autopoietica stessi, oltreché della<br />

dimensione-condizione Sigma (disegno 0).<br />

La funzione Ypsi è la spinta a fondersi con essi, ad<br />

assumerne la forma, per farla di nuovo ricadere nell’azione


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

293<br />

bioetica autopoietica sensibile, e dare nuovamente inizio<br />

alla danza autopoietica dell’Universi-parte che osserva e<br />

riconosce se stessi.<br />

Lo stato di consapevolezza di tutto il processo indicato<br />

è la base dello stato coscienziale Sigmasofia:<br />

la consapevolezza vissuta dell’integrazione dei<br />

principi attivi, emergenti dalla formazione<br />

sigmasofica a se stessi, gli Universi-parte, con quanto<br />

del campo morfo-atomico-coscienziale, sovrasensibile,<br />

non locale, transfinito (da cui nascono le facoltà di<br />

autorigenerazione-guarigione, di autodeterminazione-<br />

realizzazione-organizzazione, di omeostasi, di non<br />

località autocoscienziale, formanti gli l’Universi-<br />

parte stessi) l’Io acquisito ha saputo raggiungere, per<br />

utilizzarla nell’azione bioetica autopoietica<br />

quotidiana.<br />

Essendo perfettamente applicabile da esseri umani,<br />

uomini e donne, esprime la propria<br />

androginia Io-somato-autopoietica,<br />

dell’Universi-parte,<br />

se stessi.<br />

Il campo morfo-atomico-coscienziale è un campo unico.<br />

L'aria, l'ossigeno le varie forme autopoietiche, gli atomi, le<br />

dimensioni ad essi collegate (...) continuano a mostrarcelo,<br />

anche se, nel loro principio di autoconcepimento, possono<br />

assumere numero o forma differenti. Sono tutti<br />

profondamente collegati gli uni agli altri. Questo stato di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

294<br />

consapevolezza, di vibrazione, riconoscibile, quando si vive<br />

empatonicamente il sigma-insight dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>,<br />

sarà soltanto un segno fortemente significativo del cammino<br />

verso se stessi.<br />

Conosci ciò che genera dalla non località gli stati<br />

coscienziali: è la porta che collega Autopoiesi e azione.<br />

Il numero e la forma che li definiscono sono l'elemento,<br />

da cui partire.<br />

Ogni Risalita dei contenuti dell'architettura dell’Oikos<br />

<strong>autopoietico</strong> determina ulteriori prese di coscienza. In questo,<br />

consiste<br />

il dare vita all’Oikos <strong>autopoietico</strong><br />

che va vissuto, non visitato,<br />

e le cui forme vanno<br />

imitate, ascoltate e partecipate interiormente,<br />

non localmente. Tutto ciò farà vivere l'architettura, creerà<br />

l’atmosfera autopoietica, l’effetto sigma 99 .<br />

Ed ancora. Le funzioni vitali di crescita, il loro divenire,<br />

saranno inseriti nell'architettura dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>: il<br />

concepimento, la nascita, il movimento, la morte, il respiro<br />

saranno lì,<br />

trascritti nel segreto dell’architettura e delle<br />

rappresentazioni dell’Oikos: la casa del genoma<br />

autocoscienziale degli archetipi autopoietici<br />

che permettono all'essere umano di nascere, di vivere, di<br />

crescere e di morire ossia dei potenziali che sostengono il<br />

fluire della vita e dello stato coscienziale punto morte.<br />

99 Effetto sigma: vedi nota 36, pagina 411;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

295<br />

Siamo pronti a praticare le tecno-ontos-sophos-logie<br />

sigmasofiche della non località e dell’Entanglement<br />

Coscienziale Autopoietico, per partecipare e vivere l’Universiparte.<br />

Pareti della non località<br />

Sulle otto pareti delle parti-Universi, in muratura, sono<br />

rappresentate immagini dell’Universi-parte.<br />

Nota bene:<br />

I significati-significanti autopoietici delle pareti<br />

della non località saranno presentati in Oikos secondo<br />

volume.<br />

Il libero ricercatore potrà, comunque, contemplare le<br />

immagini e correlarle ai propri vissuti, per verificarne,<br />

successivamente, le simmetrie, le risonanze, le<br />

similitudini e (…) con quelle dell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

296<br />

Prima parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

297<br />

Seconda parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

298<br />

Terza parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

299<br />

Quarta parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

300<br />

Quinta parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

301<br />

Sesta parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

302<br />

Settima parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

303<br />

Ottava parete<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

304<br />

Tra l’altro, il Sigma della non località è una moderna<br />

agorà autopoietica sigmasofica,<br />

in cui ogni Io acquisito potrà incontrarsi per autoriconoscersi<br />

come<br />

campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> non locale, transfinito.<br />

Un ∑igma per vivere insieme la<br />

linea del destino <strong>autopoietico</strong> degli<br />

dell’Universi-parte di noi stessi.<br />

Il ∑igma della non località potrà ospitare molti Io-<br />

acquisiti in una condizione di sospensione nel vuoto-pieno,<br />

nell’Universi, al fine di creare uno speciale effetto Io-somato<strong>autopoietico</strong>:<br />

il Σigma, per gli incontri speciali previsti dal<br />

<strong>Sigmasophy</strong> International Project and Network. 100<br />

Subito sopra le pareti della non località, si dischiude<br />

L’ottagono della respirazione autopoietica<br />

Sono delle vetrate, apribili, con sovrapposte<br />

rappresentazioni della respirazione, dei metabisogni<br />

autopoietici, con interazioni con il genoma autocoscienziale<br />

nella loro manifestazione sensibile e sovrasensibile non locale,<br />

per simboleggiare che sono l’elemento che porta<br />

respirazione autopoietica 101<br />

(ossigeno-autopoiesi) all’Oikos.<br />

Nella loro partecipazione, possiamo vivere che molte<br />

esperienze di vita ci avevano già parlato e mostrato l’esistenza<br />

di quelle<br />

chiavi <strong>autopoietico</strong>-intuitive,<br />

100 <strong>Sigmasophy</strong> International Project: vedi nota 101, pagina 428;<br />

101 Respiro <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 88, pagina 425;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

305<br />

a cui non avevamo mai dato particolarmente retta. Soltanto<br />

all’inizio della formazione a se stessi, mostrarono la loro reale<br />

importanza ispiratrice, ma soltanto dopo la progressione Iosomatica<br />

a se stessi hanno potuto assumere il significatosignificante<br />

di reintegrazione autopoietica (respirando<br />

autopoieticamente si è maggiormente consapevoli<br />

dell’Universi-parte).<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

306<br />

Prima vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

307<br />

Seconda vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

308<br />

Terza vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

309<br />

Quarta vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

310<br />

Quinta vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

311<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

312<br />

Sesta vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

313<br />

Settima vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

314<br />

Ottava vetrata<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

315<br />

Subito sopra l’ottagono della respirazione autopoietica<br />

si dischiudono le<br />

Vetrate della non località o del genoma<br />

autocoscienziale<br />

Il genoma autocoscienziale si manifesta attraverso il<br />

Σophy-insight. E’ rappresentato sulle otto vetrate<br />

quadrangolari-coniche del ∑igma della non località.<br />

Ypsilon<br />

Il Sigma-insight, emergente dalla<br />

forma genomica autocoscienziale Ypsilon,<br />

esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />

la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

nonché con i principi attivi:<br />

Intuitive and Synchronicity Insight<br />

Ypsi (include autonomia fusionale autopoietica)<br />

Aequilibrium (include la simultaneità speculare<br />

autopoietica)<br />

Noesis (include la transfinitezza).<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

316<br />

Nell’Universi-parte che riusciamo ad osservare, esiste<br />

un continuo matrimonio <strong>autopoietico</strong> 102 tra la<br />

manifestazione sovrasensibile e quella sensibile del campo<br />

MAC. Da tale processo di funzionamento, assumente<br />

molteplici forme e funzionalità, si determinano tante<br />

conseguenze che possiamo osservare sotto forma di esistenza<br />

delle diverse specie viventi, dei minerali, della flora e della<br />

fauna. Con questo ampio riferimento, possiamo riconoscere la<br />

Y (Ypsilon), nell’unione tra i principi attivi autopoietici<br />

operanti nel campo MAC e la componente atomica-sensibile,<br />

che ne è la creazione-emanazione e da cui è irradiata. L’unione<br />

di queste due forze determina uno specifico figlio: le<br />

morfologie sensibili esistenti. Quindi, la continua nascita di<br />

esseri umani e delle diverse forme di vita è determinata da<br />

quell’archetipo, ossia dal processo dinamico <strong>autopoietico</strong> che<br />

esercita la funzione architetto. I principi attivi autopoietici<br />

della Y non dipendono dalla morfologia dell'essere umano o<br />

delle diverse specie, ma si trovano ovunque, nel campo morfoatomico-coscienziale.<br />

E’ un processo non locale che,<br />

unitamente all’archetipo Psi, trova espressione nel corpo<br />

fisico e nel relativo sistema nervoso, tramite cui può prendere<br />

coscienza di se stesso.<br />

Psi<br />

Il Sigma-insight, emergente dalla<br />

forma genomica autocoscienziale Psi,<br />

102 Matrimonio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 59, pagina 417;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

317<br />

esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />

la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

nonché con i principi attivi:<br />

Centrum (include l’assunzione di morfologia)<br />

Chronos (include la remissione dell’estensione e<br />

della profondità),<br />

Ak (include l’olosdirezionalità)<br />

Bios (include la transmutazione,<br />

l’autorganizzazione non adattabilità e<br />

l’intenzionalità autopoietica).<br />

La componente archetipica autopoietica Psi opera, vive<br />

nel campo morfo-atomico-coscienziale. Da tale dimensione,<br />

parte integrante di quella sensibile, in cui ci riconosciamo,<br />

irradia nelle microstrutture formanti l'atomo e, quindi, nella<br />

cellula, le proprie specificità coscienziali. Inoltre, ha il potere<br />

di far nascere le facoltà o stati coscienziali, producibili<br />

dall’autocoscienza acquisita, quali il processo fisiologico del<br />

pensare, del volere, del sentire, dell’immaginare, del<br />

concettualizzare, dell’intuire, degli archetipi acquisiti alfa,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

318<br />

delle facoltà autopoietiche (…). La componente Psi funziona<br />

simultaneamente alla Ypsilon e, insieme, evidenziano la<br />

pulsione autopoietica a vivere che irradieranno, attraverso, il<br />

campo sub-quantico, negli atomi, da loro stessi creati.<br />

Successivamente, sapranno edificare i processi funzionali degli<br />

stati coscienziali, e non dei contenuti, dei significatisignificanti<br />

che attribuiamo loro. Nella propria manifestazione<br />

sensibile, la Psi è la Ypsilon, il figlio che vive e integra i<br />

principi attivi acquisiti, estrapolati dalle esperienze che attua,<br />

graficamente rappresentati dal segno che emerge in verticale<br />

verso l’alto e che sorge dal punto di unione delle due braccia<br />

della Y: .<br />

Lambda<br />

Il Sigma-insight emergente dalla<br />

forma genomica autocoscienziale Lambda,<br />

esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con la<br />

parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale, nonché i<br />

principi attivi:<br />

Iris (include la remissione evolutiva)<br />

Eros (include il potere <strong>autopoietico</strong>)<br />

Ypsilambd (include la simultaneità ereditaria)<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

319<br />

Tetraneos( include il principio di<br />

indeterminazione).<br />

La componente archetipica autopoietica Lambda opera e<br />

crea nel campo morfo-atomico-coscienziale. Include i principi<br />

attivi autopoietici, formanti l’autocoscienza acquisita che<br />

consente la presa di consapevolezza di tutte le componenti<br />

del campo morfo-atomico-coscienziale e, quindi, della<br />

partecipazione allo stato pre-spazio-tempo e di non<br />

località che, lì, vige.<br />

Veicola Kraino, colui che crea: i principi attivi<br />

autopoietici del continuo presente, della simultaneità<br />

autopoietica che concorre alla creazione dello spazio-<br />

tempo.<br />

Nel sensibile, unitamente agli archetipi Ypsilon e Psi, è la<br />

forma genomica autocoscienziale prevalente che veicola la<br />

pulsione autopoietica a vivere, a risalire, e che trova la propria<br />

espressione fondamentale nelle Autopoiesi olosgrafiche non<br />

locali 103. E’ la non località in azione.<br />

∑igma<br />

Il ∑igma-insight emergente dalla<br />

forma genomica archetipica autopoietica Sigma<br />

103 Autopoiesi olosgrafica non locale: vedi nota 15, pagina 405;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

320<br />

opera e crea nel campo morfo-atomico-coscienziale ed<br />

evidenzia il<br />

∑igma-Poiesis (include l’Entanglement<br />

Coscienziale Autopoietico e l’olospresenza).<br />

In sintesi.<br />

Quando, utilizzando la funzione Ypsi maturata, è<br />

possibile vivere il ∑igma-insight, che somma tutti gli<br />

archetipi autopoietici, e può manifestare la continuità della<br />

condizione di funzionalità 104 e fusionalità autopoietica,<br />

che ho denominato<br />

stato coscienziale Sigmasofia,<br />

si verifica la condizione autopoietica di coscienza unica, del<br />

principio attivo unico, emergente dalla sommatoria di tutto il<br />

campo MAC, da cui tutti i processi, dello stato coscienziale<br />

Sigmasofia e quelli del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

ancora da vivere, si evidenziano. E’<br />

la sequenza nucleotidica genomica autocoscienziale<br />

complessiva, finora mappata, da cui nasce lo<br />

stile ∑igma-Poiesis 105 .<br />

104 Funzionalità autopoietica: vedi nota 46, pagina 414;<br />

105 Stile Sigma-poiesis: vedi nota 108, pagina 430;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

321<br />

Infatti, lo stato coscienziale Sigmasofia individua, anche<br />

quanto del campo morfo-atomico-coscienziale abbiamo vissuto<br />

consapevolmente. Quindi, di conseguenza, l’archetipo<br />

<strong>autopoietico</strong> ∑igma è la proprietà o principio attivo<br />

<strong>autopoietico</strong>, emergente dallo stato di sommatoria degli<br />

archetipi Ypsilon, Psi e Lambda, che ingloba lo stato<br />

coscienziale Sigmasofia e quanto del campo morfo-<br />

atomico-coscienziale complessivo non siamo ancora<br />

consapevoli.<br />

Il ∑igma-insight, emergente dalla componente ∑igma,<br />

esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con<br />

la parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

nonché con il principio attivo.<br />

La suddivisione in archetipi, appena utilizzata, è utile a<br />

rendere maggiormente comprensibili i principi attivi<br />

autopoietici di funzionamento generale, che vanno sommati<br />

(sigma) e letti come unico stato coscienziale producibile<br />

dall’Universi-parte:<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

322<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località vetrata 1 e 2<br />

323<br />

1. Principio attivo di Intuitive e Synchronicity<br />

insight<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />

stati coscienziali:<br />

intuito<br />

sincronicità<br />

Insight intuitivo.<br />

Il termine intuire deriva dal latino intueri, composto<br />

da in significa in, dentro, e tueri, tuitus, che significa<br />

guardare, quindi guardare dentro. L’ente che ha la facoltà di<br />

poter guardare dentro è l’autocoscienza acquisita. Per<br />

farlo, utilizza le proprie facoltà. In generale, l’intuito<br />

potrebbe essere definito come l’azione Io-somatoautopoietica<br />

necessaria a percepire l’essenza di processi<br />

dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> e acquisito (collettivo e<br />

personale), in particolare i contenuti definiti come<br />

memoria, di cui non si è consapevoli, consci. Si tratta,<br />

quindi, dell’Io acquisito che percepisce direttamente ed<br />

inequivocabilmente un contenuto del proprio inconscio<br />

acquisito e <strong>autopoietico</strong>, componente della fisiologia<br />

archetipica che lo forma e delle sue interconnessioni con<br />

il tutto è atomicamente e coscienzialmente legato. Una<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

324<br />

percezione di questo tipo avviene in uno stato di<br />

fusionalità con l’ente osservato, senza la mediazione dei<br />

riferimenti logico-razionali, intellettuali. In particolare,<br />

l’intuito si riconosce a causa della presenza di uno stato<br />

coscienziale non identificato nello spazio-tempo<br />

convenzionale, ma attivo nel continuo presente, nel tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>, in cui è possibile rilevare processi collocati<br />

nel cosiddetto passato e futuro.<br />

Synchronicity insight.<br />

La sincronicità, sinteticamente, descrive la<br />

connessione a-causale tra stati dell’Io acquisito ed eventi<br />

che stanno accadendo nell’Universi-parte, da cui l’Io<br />

acquisito stesso si evidenzia. Le coincidenze significative<br />

sono connesse con la sincronicità. Sono eventi che<br />

accadono simultaneamente e si esprimono, attraverso<br />

specifici processi di interconnessione e peculiari<br />

significati-significanti, riconoscibili nel tutto è<br />

atomicamente e coscienzialmente legato.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

325<br />

2. Principio attivo Ypsi<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-<br />

significanti autopoietici del gene<br />

autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />

coscienziali:<br />

percepire<br />

volere<br />

sentire<br />

pensare<br />

immaginare<br />

concettualizzare<br />

dell’autodeterminazione-realizzazione<br />

autopoietica.<br />

Include la funzione di<br />

. Autonomia fusionale autopoietica.<br />

Il principio attivo Ypsi, evidenzia<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

326<br />

l’autonomia fusionale autopoietica: quando<br />

esprime il piano autonomia, l’identità, la parte,<br />

l’elemento, la componente partecipata (la facciata), lo<br />

fa dallo stato di autoconsapevolezza della fusionalità<br />

autopoietica (il volume).<br />

Ricordiamo che, durante il lavoro di formazione<br />

a se stessi, che è l’indagine progressiva degli<br />

Universi-parte, si è costretti a procedere come<br />

autonomia e fusionalità autopoietiche, ossia<br />

come autonomia-parte dell’elemento che stiamo<br />

sperimentando, mantenendo la consapevolezza, in<br />

quel momento possibile, della fusionalità<br />

autopoietica, dell’Universi-parte.<br />

Partecipando e formandosi al principio attivo<br />

Ypsi, s’intuisce un elemento interessante per cui<br />

l’Universi-parte è un campo sferico, nello stesso<br />

tempo a-dimensionale e multidimensionale,<br />

transfinito. Se, per ipotesi, tale progressione<br />

autoconoscitiva dovesse arrivare alla comprensione<br />

del transfinito, tutto diventerebbe autopoiesi<br />

consapevole di sé e, quindi, ci sarebbe soltanto<br />

partecipazione all’autopoiesi continua.<br />

Le componenti del campo MAC, nessuna<br />

esclusa, hanno la facoltà di autocreare la propria<br />

autonomia-individualità. Nell’unità autopoietica, ogni<br />

elemento si autocrea con quelle specifiche leggi che<br />

tengono conto dell’omeostasi: si autoriproduce,<br />

continua ad esistere in base alla propria specifica<br />

intenzionalità e pulsione autopoietica, che lo nutre e<br />

da cui si evidenzia. E’ come se ogni microstruttura,<br />

ogni entità sovrasensibile, anche in base al tempo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

327<br />

convenzionale, potesse mantenere le proprie facoltà.<br />

Tali componenti possono essere riconosciute anche in<br />

contesti funzionali più ampli, fino ad arrivare al Tutto<br />

complessivo. Anche nell’osservazione di aggregazioni<br />

di funzionalità, si nota che queste, a proprio modo,<br />

tendono a mantenere tale specificità, tale autonomia<br />

fusionale autopoietica. La pulsione autopoietica<br />

irradia, partecipa a qualunque contesto che<br />

contribuisce a produrre, non lo assimila, ed è<br />

quest’attività che consente l’omeostasi: determina,<br />

quindi, che l’Universi-parte, noi stessi, abbia un<br />

compimento in sé. E’<br />

l’entelechia sigmasofica. 106<br />

Non importa a quale processo funzionale si<br />

partecipi, ossia se si osserva il piano dell’atmosfera,<br />

della biosfera, della noosfera o oltre (…): tutto si<br />

evidenzia come sistema autorganizzatore, per<br />

determinazione del campo morfo-atomicocoscienziale,<br />

dell’autocoscienza autopoietica.<br />

La pulsione e i principi attivi autopoietici sono<br />

definiti come campi autopoietici che possono<br />

determinare e irradiare tutti i processi dell’Universiparte,<br />

ed è proprio quell’attività che fa sì che ogni<br />

processo <strong>autopoietico</strong> e acquisito mantenga la propria<br />

specifica autonomia-identità, indelebilmente unita nel<br />

campo che li determina e li nutre.<br />

106 Entelechia autopoietica: vedi nota 41, pagina 412;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

328<br />

3. Principio attivo Aequilibrium<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />

nascono gli stati coscienziali:<br />

equilibrio-coordinazione<br />

compattezza-solidità-precisione.<br />

Include la funzione<br />

Simultaneità speculare autopoietica.<br />

A livello <strong>autopoietico</strong>, non esiste qualche cosa con<br />

maggiore o minore capacità di autopoiesi, perché tutto è<br />

legato. Uscire da questa visione, significa collassare,<br />

ridurre lo stato coscienziale Sigmasofia, il campo morfoatomico-coscienziale.<br />

E’ la variazione-contrasto, in cui<br />

l’Io acquisito muove, in cui opera e da cui procede, per<br />

formarsi consapevolmente a se stesso.<br />

L’Universi-parte e i suoi componenti sono un unico<br />

organismo: è possibile divenire consapevoli di uno o più,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

329<br />

sapendo comunque che fanno parte di quell’unità. In<br />

questo senso e con questi significati, si può affermare che<br />

l’organismo contiene cellule e le cellule contengono<br />

l’organismo, le cellule contengono molecole e le<br />

molecole contengono cellule.<br />

Sembrano contraddizioni, ma al vissuto <strong>autopoietico</strong>, la<br />

situazione è esattamente questa: di fatto, non esiste<br />

alcuna rete gerarchica, nessuna olarchia, se non per l’Io<br />

acquisito che, così, vuole interpretarla. E’ la funzione<br />

simultaneità speculare autopoietica dell’Oikos<br />

all’opera.<br />

Quando si vive lo stato Sigmasofia, ci si trova in<br />

una situazione che ha saputo porre in remissione lo<br />

spazio-tempo e, quindi, l’Universi-parte transfiniti è<br />

simultaneamente tutto lo spazio e tutti i tempi da lui<br />

producibili, come stati di autoconsapevolezza parziali,<br />

acquisiti, coscienziali: ci si trova di fronte ad un processo<br />

che s’intuisce come funzionalità autopoietica<br />

transfinitamente complessiva. Quando l’Io acquisito osserva<br />

che i diversi elementi atomici convergono in aggregati<br />

molecolari, in macromolecole, tutto diviene cellula,<br />

blocchi multicellulari, e così via. Zoommando soltanto su<br />

quell’evento, spesso non ci si accorge che questo è<br />

inserito nella funzionalità complessiva autopoietica, da<br />

cui si evidenzia: non essendoci riferimenti di tempo e di<br />

spazio, il dentro e il fuori, la successione di eventi entra in<br />

remissione e si evidenziano le morfologie degli stati<br />

coscienziali, della compattezza-solidità, della precisione e<br />

della coordinazione, dando origine al principio attivo<br />

Aequilibrium. Non c’è un predecessore e un successore,<br />

ma ogni processo include simultaneamente ogni altro, da<br />

qualunque dimensione o posizione lo si guardi: la<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

330<br />

transmutazione autopoietica è inserita in quest’unico<br />

processo, in cui tutto è autopoieticamente incluso,<br />

interconnesso. Il principio attivo Aequilibrium,<br />

esprimente la funzione simultaneità speculare<br />

autopoietica, ci indica che ogni cosa è in uno specifico<br />

significato-significante e in tutti gli altri, senza<br />

riferimenti di successione spazio-temporale di eventi, a<br />

seconda di come si utilizza l’Io acquisito che tale stato di<br />

coscienza e di riconoscimento determina.<br />

Tutto ciò che è nell’acquisito è nell’<strong>autopoietico</strong>,<br />

tutto ciò che è nell’<strong>autopoietico</strong> è nell’acquisito.<br />

Nella funzionalità complessiva dell’Universi-parte, del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, un ricercatore<br />

potrebbe dire<br />

una parola è, per intero, in una frase, ma una<br />

frase non è nella parola.<br />

Questo concetto, che alla logica sembra ovvio, non<br />

corrisponde al vissuto <strong>autopoietico</strong> dell’Universi-parte,<br />

inglobante il tempo <strong>autopoietico</strong> e il principio<br />

Aequilibrium, in quanto ente che li genera. Essendo<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, agente nelle<br />

profondità di ogni evidenza sensibile e sovrasensibile, in<br />

quella condizione,<br />

la frase è nella parola e viceversa.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

331<br />

Le vetrate n.1 e n.2<br />

Autonomia fusionale; Sincronicità e intuito; Simultaneità speculare<br />

Intuitive and Synchronicity Insight<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

332<br />

Ypsi<br />

Autonomia fusionale autopoietica<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

333<br />

Aequilibrium<br />

Simultaneità speculare autopoietica<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

334<br />

∑igma <strong>autopoietico</strong> della non località vetrata 3 e 4<br />

4. Principio attivo Noesis<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />

stati coscienziali:<br />

verbalizzare- numerare<br />

inizio-fine<br />

infinito<br />

transfinito.<br />

Transfinitezza<br />

Include la funzione di<br />

In ogni ente, possiamo riconoscere il principio attivo<br />

Noesis. Ogni autocoscienza acquisita che scinde, s’identifica,<br />

separa, può trovarlo alla radice di sé, come parte dello stato<br />

Sigmasofia, da intendersi come orientamento <strong>autopoietico</strong> verso<br />

la completezza, sul piano dell’autoconsapevolezza,<br />

dell’Universi-parte, non locale. Si tratta della pulsione<br />

autopoietica a vivere, a conoscere: di fatto, niente e nessuno può<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

335<br />

esserne fuori (anche se non ne è consapevole).<br />

Un esempio.<br />

Il principio attivo Noesis, unitamente all’archetipo Sigma,<br />

è l’evidenza dello stato di transfinitezza, ossia di colui che<br />

continua, senza fine, a vivere, a partecipare nell’intuito,<br />

nel sincrocinity insight, nello stato E.C.A.,<br />

nell’olospresenza: poter viverli, parteciparli nella loro totalità<br />

significa intuire e vivere sincronicamente che l’Universi-parte è<br />

un essere transfinito.<br />

L’interno e l’esterno sono parte integrante<br />

dell’autocoscienza e possono evidenziarsi in molteplici forme o<br />

in una sola che le inglobi tutte.<br />

La forma è autocoscienza, autocoscienza è forma.<br />

Come visto, non esistono processi primitivi rispetto ad altri<br />

evoluti, dato che sono interconnessi.<br />

E’ necessario, di nuovo, dire che l’autocoscienza è un<br />

campo funzionale <strong>autopoietico</strong>, naturalmente completo ed è<br />

proprio dalla scoperta dell’esistenza di se stessa, della capacità<br />

di verbalizzare e di numerare, di esprimere inizio-fine, infinito<br />

che può aumentare il livello di autoconsapevolezza.<br />

Da tale autopartecipazione, nascono le percezioni di<br />

nuove regioni autocoscienziali. Tutti i principi attivi sono<br />

un’emanazione, per determinare e descrivere i diversi processi<br />

autopoietici e acquisiti.<br />

Tutti possono creare le diverse manifestazioni, ma poi<br />

sono specifiche capacità acquisite dall’Io che creeranno, da<br />

quelle funzionalità, arte, letteratura, filosofia (…).<br />

Attraverso tutti i processi indicati, possiamo trovare i<br />

diversi stati coscienziali, a cui attribuiamo significatisignificanti<br />

e il Sigma.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

336<br />

5. Principio attivo Centrum .<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-<br />

significanti autopoietici del gene<br />

autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />

coscienziali:<br />

centralità olistico-autopoietica<br />

autoconsapevolezza.<br />

Include la funzione di<br />

assunzione di morfologia<br />

A livello <strong>autopoietico</strong>, non locale, nessun processo<br />

può essere visto come dentro o fuori dal sistema, dal<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

337<br />

Oikos, come sopra o sotto, perché sono stati<br />

simultaneamente presenti e, per questo motivo,<br />

dovranno dar vita ad una nuova logica autopoietica o<br />

Sigma-logic: l’asimmetria e la simmetria,<br />

perfettamente riconoscibili nell’acquisito, si reintegrano<br />

nella funzionalità autopoietica.<br />

Tutto delle forze autopoietiche è sempre in azione<br />

e mai può essere considerato indipendente dalla<br />

componente del campo che si partecipa, su cui si<br />

zoomma.<br />

Non esistono forze di alto o di basso livello, se non<br />

per l’Io acquisito che così le interpreta.<br />

Procediamo ora con un esempio.<br />

Prima che uno studente entri all’università e<br />

possa conseguire la laurea, si trova a veicolare la<br />

consapevolezza del ciclo di studi precedente e, come<br />

conoscenza, veicola un determinato quantitativo di<br />

nozioni, fino a quel momento apprese e formanti il<br />

proprio bagaglio e avanguardia culturale. Al momento<br />

in cui s’iscrive all’università, tutte le informazioni del<br />

ciclo di studi precedenti sono comunque preservate e<br />

divengono parte delle nuove acquisizioni che apprende<br />

(al precedente include l’apprendimento successivo e ciò è<br />

riscontrabile in ogni ambito dell’esperienza di vita da<br />

parte dell’Io acquisito). Voglio comunicare che ciò che<br />

precede è patrimonio della memoria, della conoscenza e<br />

continua ad operare nell’autocoscienza, anche se questa<br />

ha assunto e sta assumendo un’identità acquisita più<br />

ampia. Il processo di funzionamento precedente<br />

continua ad operare e viene a far parte del nuovo<br />

apprendimento, anche se osserviamo che l’Io acquisito<br />

tende ad identificarsi nel nuovo, la laurea, o quant’altro.<br />

Pur evidenziando una successione spazio-temporale di<br />

eventi, anche in questo caso può evidenziarsi l’assenza di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

338<br />

una gerarchia. Infatti, è l’Io acquisito, identificato<br />

soltanto in se stesso, che si riconosce il livello di<br />

autoconsapevolezza d’avanguardia, come la laurea. Allo<br />

stesso modo, altri possono identificarsi nella propria<br />

avanguardia raggiunta, perché sono in grado di vivere<br />

proprio quella. Ma, veniamo al punto. In tutti questi<br />

esempi, alla luce di quanto esposto finora possiamo<br />

osservare che l’autocoscienza autopoietica è presente e<br />

determina gli stati identificativi. Evidenziandosi dal<br />

processo non locale autocoscienza autopoietica, ogni<br />

Io vive il proprio grado acquisito di autoconsapevolezza,<br />

spesso, senza rendersi conto che si tratta soltanto di una<br />

riduzione, di un collasso di funzionalità autopoietiche,<br />

più ampie.<br />

Raggiunto lo stato coscienziale Sigmasofia, si vive<br />

la scomparsa di tutte le gerarchie e successioni di eventi,<br />

in quanto ogni processo si somma. E’ una delle evidenze<br />

del principio attivo Centrum e dell’archetipo Sigma, che<br />

evidenzia sempre un insight emergente, in quanto è unione<br />

delle parti: la reintegrazione in un unico processo<br />

<strong>autopoietico</strong> non è mai la semplice somma, ma, nel caso<br />

dell’esempio riportato, evidenzia sempre un insight, un<br />

principio attivo o proprietà emergente. E’ un cifrario di<br />

consapevolezza autopoietica, da cui possono esplodere e<br />

dischiudersi tutte le funzionalità. Più si prende<br />

consapevolezza di tali funzionalità autopoietiche<br />

autocoscienziali, più tale processo è inequivocabile,<br />

l’Oikos respira.<br />

In questo stato di autoconsapevolezza di un<br />

campo di inclusione (non rispetto ad un’esclusione,<br />

multidimensionale) avviene che l’autocoscienza acquisita<br />

si trova al centrum di una grande sfera, transfinita,<br />

il cui centro è in ogni luogo (non da considerarsi rispetto<br />

ad una periferia, in quanto transfinito). Ciò accade,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

339<br />

perchè una delle caratteristiche fondamentali<br />

dell’autocoscienza autopoietica è quella di essere un<br />

campo non locale, partecipante ogni singolo punto: da<br />

qui, la sensazione di essere sempre, per così dire al<br />

centro, olospresenti. E’ come quando, nel sensibile, con i<br />

sensi ordinari perfettamente funzionanti, in qualunque<br />

punto ci posizioniamo, vediamo la circonferenza della<br />

linea dell’orizzonte e sopra e sotto di noi percepiamo,<br />

intuiamo la volta celeste tridimensionale, di cui resta<br />

sempre la stessa conformazione, in qualunque punto ci<br />

troviamo. Negli stati di non località, per così dire<br />

interiori, raggiunti dopo la coscienza dell’atomo, è lo<br />

stesso: nel luogo in cui ci si riconosce, si crea una danza<br />

autopoietica transfinita, si vede all’opera il principio<br />

attivo Centrum e l’insight emergente da tutti gli altri<br />

principi.<br />

L’Universi-parte si evidenzia più come una<br />

grande macchina autocoscienziale autopoietica,<br />

transfinita che non come uno dei tanti spazio-<br />

tempi definiti.<br />

Tutti i processi che nutriranno l’atomo e la<br />

manifestazione sensibile, in cui ci riconosciamo, quel<br />

cosiddetto dentro la profondità della coscienza si<br />

mostra come un essere di eguale grandezza della<br />

dimensione intuitivamente transfinita che percepiamo e<br />

individuiamo con i sensi, all’esterno.<br />

Il dentro è il fuori, il fuori è il dentro, l’alto è il<br />

basso, il basso è l’alto, lo spazio-tempo è tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>, il tempo <strong>autopoietico</strong> è spazio-tempo:<br />

l’uno è parte integrante dell’altro come<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

340<br />

nell’acqua l’drogeno lo è con l’ossigeno o viceversa,<br />

e l’acqua non è né idrogeno né ossigeno, ma il<br />

sigma insight emergente, così per tutte le parti<br />

dell’Universi: è la Sigma-logic in azione.<br />

Per la Sigma-logic, tutte le leggi esistenti, prese<br />

singolarmente, sono funzionali secondo la specificità<br />

riconosciuta dall’Io acquisito, che le interpreta, se viste<br />

singolarmente. Provo a spiegare, attraverso un esempio.<br />

Se l’Io acquisito si identifica nella legge che riferisce se<br />

mi lancio nel vuoto da un aereo, il mio corpo<br />

raggiungerà il terreno., nel registro sensibile e su<br />

quel piano identificativo, è un fatto inoppugnabile e, se<br />

l’Io acquisito è identificato nel corpo, cadrà unitamente<br />

al corpo. Ma, se l’Io acquisito si riconosce e vive come<br />

campo locale e non locale, ecco che si trova ad essere<br />

parte, come consapevolezza, sia del corpo fisico che<br />

dell’aria, dell’ambiente, nonché del campo coscienziale<br />

transfinito. Quell’Io acquisito non cadrà con il corpo, o<br />

meglio, quella specifica funzionalità, la caduta del corpo<br />

al terreno, avverrà, ma il tutto verrà sentito da un altro<br />

stato di autoconsapevolezza. Ciò ci indica che le<br />

funzionalità complessive, locali e non locali, sono<br />

simultaneamente agenti. Se viste dal campo localistico e<br />

senza paracadute, quel corpo si sfracellerà al terreno;<br />

se viste dal campo morfo-atomico-coscienziale, quel<br />

corpo percepirà un funzionamento sovrasensibile non<br />

locale, vivibile non come sfracellamento al terreno, ma<br />

come partecipatore di tutto il campo, unente il punto<br />

del salto al terreno. Lo stato di olospresenza cambia i<br />

riferimenti. E’ la funzione assunzione di morfologia<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

341<br />

all’opera: in forma riflessa, ridotta, è lo stato<br />

coscienziale che sente<br />

l’eroe che si immola<br />

incondizionatamente e integralmente.<br />

E’ l’autoconsapevolezza dell’Io acquisito<br />

l’elemento fondamentale da partecipare. In realtà, è<br />

proprio l’autocoscienza movente all’essenza di ogni<br />

particella che può potenzialmente partecipare la<br />

creazione di un computer, se deciderà di aggregarsi per<br />

quella funzionalità, di assumere quella morfologia. I<br />

processi del campo morfo-atomico-coscienziale possono<br />

creare transfinite varietà di enti, di stati, di morfologie.<br />

Tale assunzione della morfologia può creare qualunque<br />

cosa, fino all’avanguardia possibile all’Io acquisito<br />

complessivo dell’Universi-parte. Tutti contribuiamo con<br />

tutti, per questo non esistono livelli alti o bassi,<br />

gerarchie, ma soltanto un’unità funzionale di centralità<br />

olistico-autopoietica e di autoconsapevolezza: il<br />

principio attivo Centrum.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

342<br />

6. Principio attivo Chronos.<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono gli<br />

stati coscienziali:<br />

archetipo acquisito spazio-tempo<br />

assunzione di morfologia spazio-temporale<br />

pluridimensionalità<br />

a-dimensionalità<br />

tempo <strong>autopoietico</strong> (simultaneità autopoietica o<br />

continuo presente).<br />

Include la funzione di<br />

La remissione dell’estensione e della profondità<br />

Ogni processo esistente ha tutte le profondità, tutte le<br />

superficialità e tutti i gradienti morfologici intermedi, perché<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

343<br />

autopoieticamente li determina. Tali categorie identificative<br />

sono attuate dal principio di assunzione di morfologia spaziotemporale<br />

che l’Io acquisito riconosce: di fatto, nel tutto è<br />

atomicamente e coscienzialmente legato, tutto partecipa la<br />

stessa estensione e la stessa profondità anche se, nella<br />

misurazione sensibile, possiamo osservare e riconoscere tali<br />

processi, applicandovi diverse profondità. In realtà, l’estensione e<br />

le profondità sono dati convenzionali: nel tutto è legato, le due<br />

dimensioni si compenetrano ed esistono in un unico processo<br />

più ampio. Quando i ricercatori le scindono, in quel momento,<br />

mostrano una perdita di consapevolezza dello stato Sigmasofia,<br />

ossia della condizione di funzionalità autopoietica. Qualunque<br />

cosa sia la percezione di profondità o di estensione attribuita, di<br />

fatto, l’esistenza di tali processi non è mai precaria: l’esistenza di<br />

uno non dipende da altri.<br />

Autopoieticamente, non ha senso affermare che il numero<br />

delle molecole costituenti un ente è sempre minore rispetto a<br />

quello degli atomi, in quanto, nel campo morfo-atomicocoscienziale,<br />

molecole e atomi fanno parte del tutto funzionale,<br />

anche se localmente, in seguito a differenziazione necessaria,<br />

per specifiche applicazioni spazio-temporali, può trovare<br />

possibilità momentanee di evidenza. Tuttavia, la ricerca dovrà<br />

tendere a porre in remissione tali visioni ridotte, localistiche, in<br />

favore del riconoscimento vissuto delle leggi autopoietiche, non<br />

locali, dell’Universi-parte, noi stessi, facendo discendere da ciò<br />

la tecno-ontos-sophos-logia. E’ il principio attivo Chronos<br />

che opera nella remissione dell’estensione e della profondità.<br />

L’illusione dell’estensione e della profondità può essere<br />

data proprio da questo: trovandosi sempre in una condizione<br />

d’incompletezza sul piano della consapevolezza, dell’intero,<br />

unico, transfinito corpo, sensibile e sovrasensibile, l’Io acquisito<br />

produce il concetto di estensione (spazio). Se devo visitare<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

344<br />

nuove regioni dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>, significa che questo è<br />

esteso e nello stesso tempo, anche profondo (potenzialmente).<br />

Ma, più che di estensione e di profondità, anche in questo caso<br />

parlerei di autopoiesi olospresente: è l’Io acquisito che<br />

costruisce, crea la presa di consapevolezza della sua stessa<br />

potenzialità.<br />

Tutta la manifestazione sensibile e sovrasensibile, di cui<br />

siamo consapevoli, è il range più che tridimensionale,<br />

muldimensionale, della coscienza. Ebbene sì, fra profondità ed<br />

estensione, tra verticalità e orizzontalità, a livello del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale, non esiste distinzione, in quanto<br />

queste sono creazione dell’Io acquisito, variazioni-contrasto<br />

necessarie alla presa di consapevolezza del vissuto funzionale,<br />

che farà riconoscere il principio attivo Chronos e altre modalità<br />

autopoietiche.<br />

Riferire di altezze, di ampiezze, di profondità significa<br />

procedere esclusivamente nelle tre dimensioni (spazio-tempo),<br />

anche questa, condizione è propedeutica alla scoperta delle N<br />

dimensioni (o unica dimensionalità inglobante tutte), che il<br />

campo morfo-atomico-coscienziale evidenzia e che sono tutte<br />

funzionanti simultaneamente: il principio attivo Chronos<br />

operante nell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

345<br />

Le vetrate n.3 e n.4<br />

Inizio-fine, infinito, transfinitezza; centralità; autopoietica<br />

proporzione<br />

Transfinitezza<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

346<br />

Assunzione di morfologie<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

347<br />

Autopoietica proporzione<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

∑igma della non località, vetrata n. 5 e 6<br />

348<br />

7. Principio attivo Ak<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-<br />

significanti autopoietici del gene<br />

autocoscienziale, da cui nascono gli stati<br />

coscienziali:<br />

orientamento <strong>autopoietico</strong><br />

olosdirezionalità.<br />

Include la funzione di<br />

Olosdirezionalità (o apertura olistica)<br />

Nel campo morfo-atomico-coscienziale, non può<br />

esistere la distinzione tra qualità e quantità, in<br />

quanto ciò che esiste avviene, per funzionalità dei<br />

principi attivi autopoietici, e se proprio si vuole<br />

riconoscere la qualità, questa non può non coinvolgere<br />

quel campo che, essendo presente ed operante alla radice<br />

di ogni atomo, di fatto, rende ogni ente di qualità. E’<br />

un processo che si evidenzia come transfinito,<br />

interconnesso: da quel piano, la quantità risulta essere<br />

un dato inesistente.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

349<br />

La transmutazione autopoietica di un processo<br />

coinvolge sempre tutto l’Universi-parte,<br />

simultaneamente, ed è questa funzionalità simultanea,<br />

non locale, che originariamente fece riferire l’assioma<br />

ermetico così in alto, così in basso, micro e macro<br />

(…), terminologie obsolete, nel senso che non riescono a<br />

spiegare adeguatamente la simultaneità in atto, ma<br />

individuano scissioni e dicotomie. Un ente, un processo<br />

sensibile e sovrasensibile non è mai, quindi, più alto o<br />

più basso, più profondo o più superficiale di altri,<br />

anche nella sequenza del suo sviluppo, se osservato dal<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>.<br />

Se si osserva la sequenza delle particelle<br />

subatomiche, gli atomi, le molecole, le cellule,<br />

identificati soltanto nel range sensibile, si potrà, forse,<br />

convenire che ognuno contiene chi lo precede, e non è<br />

possibile l’opposto. Ma, se si partecipa la sequenza dal<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>, si vedrà un unico processo, in cui il<br />

principio attivo che li crea è in tutti, tutte le sequenze<br />

coesistono simultaneamente e ognuna compartecipa e<br />

include l’altra. E’ il<br />

principio attivo Ak<br />

nella sua manifestazione olosdirezionale.<br />

In realtà, nell’attività autopoietica, non può<br />

distinguersi nessun processo o ente, in quanto ciascuno<br />

si aggrega e si disaggrega per determinazione<br />

autopoietica e, potenzialmente, è continuamente sempre<br />

creabile.<br />

La questione non è quale tipo di atomi possano<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

350<br />

esercitare la propria funzione senza le molecole, o se le<br />

molecole non possano esercitare la propria funzione<br />

senza gli atomi, perché, nel tutto è correlato, non<br />

esistono gerarchie, bensì processi unici.<br />

La successione è stabilita dall’Io acquisito ed<br />

evidenzia un punto di osservazione peculiare: a livello<br />

<strong>autopoietico</strong>, non è così. Ogni elemento è continuamente<br />

auto creabile. Se fosse possibile distruggere ogni cellula<br />

presente sul pianeta Terra, non si distruggerebbe ogni<br />

cosa che quella stessa cellula può comporre, appunto<br />

perchè il campo morfo-atomico-coscienziale resterebbe<br />

intatto. E’ una<br />

danza olosdirezionale autopoietica<br />

continua. Una sequenza convenzionale, acquisita,<br />

recupera la propria scaturigine autopoietica, quando<br />

ogni dicotomia viene posta in remissione, come i<br />

concetti di estensione e di profondità: si evidenzia la<br />

funzione olosdirezionalità, l’apertura olistica, la<br />

condizione Io-somato-autopoietica dell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

351<br />

8. Principio attivo Bios<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />

nascono gli stati coscienziali:<br />

autocoscienza autopoietica<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

352<br />

concentrazione-transmutazione<br />

pulsione autopoietica a vivere e a<br />

conoscere.<br />

Include la funzione di<br />

Non adattabilità e intenzionalità autopoietica<br />

La transmutazione autopoietica, che permette<br />

l’evidenza di un nuovo processo o ente, accade in<br />

conseguenza delle funzionalità autopoietiche. Significa<br />

che i diversi processi non sono di risistemazione<br />

equivalente, della stessa sostanza (qualunque sia), ma<br />

una specifica transmutazione autopoietica: è la<br />

morfogenesi, determinata dalla componente morfica del<br />

campo atomico-coscienziale, altro elemento che troviamo<br />

nello stato coscienziale Sigmasofia.<br />

Durante la transmutazione autopoietica, non si<br />

rompono simmetrie, ma se ne creano ed evidenziano altre,<br />

sempre inserite nel tutto funzionale.<br />

L’autorganizzazione autopoietica ne è nutrita. E’<br />

veramente un processo spettacolare delle funzionalità<br />

naturali, l’Universi-parte, noi stessi, l’ontos-sophos-logos<br />

che si autorealizza: il principio attivo pulsione<br />

autopoietica a vivere, a conoscere, in azione.<br />

L’intenzionalità autopoietica determina le<br />

diverse simmetrie, salti quantici 107, transmutazioni e<br />

autorganizzazioni autopoietiche: non c’è, in questo senso,<br />

107 Salto quantico <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 91, pagina 425;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

353<br />

alcuna discontinuità. La natura non procede mai per salti<br />

improvvisi, ma per funzionalità, determinate appunto<br />

dall’intenzionalità autopoietica.<br />

Essendo parte dell’autonomia fusionale<br />

autopoietica, ogni ente, ogni processo della<br />

manifestazione sensibile e sovrasensibile non ha alcun<br />

bisogno di adattarsi ad altri processi, perché l’Universi-<br />

parte è già in uno stato di unione indelebile. Nulla si<br />

adegua, si adatta ad alcunché, a nessun livello, ma tutto<br />

mostra la propria specifica e riconoscibile funzionalità nel<br />

tutto è atomicamente e coscienzialmente legato.<br />

Quando, alcuni elettroni sembrano adeguarsi ad altri<br />

elettroni in un orbitale, non reagiscono all’ambiente, ma<br />

utilizzano il principio attivo <strong>autopoietico</strong> che li determina<br />

e li nutre, che li fa agire e reagire proprio in quel modo.<br />

Voglio evidenziare che, a livello <strong>autopoietico</strong>, non<br />

possono esistere forze reattive, adattive, ma soltanto<br />

autocreatrici: è la funzione di non adattabilità.<br />

La parte, non si adegua, non si adatta,<br />

ma opera in quel modo, in conseguenza del campo morfoatomico-coscienziale.<br />

Quindi, non autoadattamento, ma<br />

intenzionalità autopoietica, che assume le diverse<br />

morfologie funzionali. Chi ha determinato l’errore<br />

proiettivo del concetto di adattabilità è l’Io acquisito,<br />

identificato in se stesso e non consapevole dell’autopoiesi,<br />

di cui è parte. E’ proprio tale proiezione dell’acquisito che<br />

crea degli sbilanciamenti, in quanto una parte continua ad<br />

essere identificata nell’acquisito, che in quel momento sta<br />

utilizzando e non è consapevole dell’autopoiesi che crea<br />

quello stesso stato. I principi attivi autopoietici, però,<br />

continuano ad operare: nella frattura tra la<br />

consapevolezza dell’Io acquisito della propria scaturigine<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

354<br />

autopoietica, risiede la nascita del sintomo, della discrasia,<br />

della somatizzazione su tutti i piani Io-somatoautopoietici,<br />

come più volte evidenziato. Sono sempre i<br />

principi attivi autopoietici, la pulsione autopoietica a<br />

vivere e a conoscere che tengono insieme un atomo di<br />

ossigeno e due di idrogeno, ossia le parti che insieme<br />

formeranno l’acqua. Non è l’autoadattamento di tre<br />

atomi, ma intenzionalità autopoietica.<br />

Inizieremo a comprendere che le modulazioni, le<br />

radiazioni, le funzionalità create dal campo morfoatomico-coscienziale<br />

sono probabilmente transfinite, fatto<br />

che s’intuisce soprattutto negli stati di non località vissuti<br />

nell’Oikos, in se stessi.<br />

∑OPHY


9. Principio attivo Iris<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

355<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />

gli stati coscienziali:<br />

archetipo acquisito barriera sensibile e<br />

sovrasensibile<br />

la flessibilità<br />

la bellezza autopoietica<br />

la leggerezza<br />

l’agilità<br />

la gravità<br />

le radici autopoietiche. 108<br />

Include la funzione di<br />

Remissione evolutiva<br />

La vera indagine è quella dell’Io acquisito su se stesso,<br />

108 Radici autopoietiche: vedi nota 85, pagina 424;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

356<br />

perché ingloba tutto: è lui che determina nelle proprie<br />

funzionalità non locali, morfo-atomico-coscienziali, l’esistenza<br />

del visibile:<br />

le radici autopoietiche.<br />

Un atomo, una molecola, una cellula hanno sempre<br />

valenze autopoietiche identiche. Ciò si verifica, perché ogni<br />

cosa dipende dalla funzione<br />

remissione evolutiva.<br />

Una cellula non ha più significato-significante di un atomo,<br />

perché da questo è composta, e perché il tutto è legato non si<br />

misura con l’identificazione dell’Io acquisito nello spaziotempo<br />

o in uno specifico funzionamento, separato dal resto.<br />

L’Io acquisito cade nell’errore, quando misura e collassa,<br />

separa, ed entra nella convenzione riduzionistica della<br />

successione spazio-temporale, la gravità. Il valore può essere<br />

intrinseco ed estrinseco ma, facendo parte di un processo<br />

unico, possiede comunque il potenziale autonomia<br />

fusionale autopoietica. A ben osservare, i processi, gli enti<br />

non evolvono, ma tutto è immerso nell’autopoiesi continua. Se,<br />

alla percezione sensibile, appare l’esistenza di<br />

campi con dentro campi, con dentro altri campi (…),<br />

la visione autopoietica ci mostra che si tratta di un unico<br />

campo funzionale, interconnesso: la bellezza autopoietica. Non<br />

ci troviamo di fronte a forme di coevoluzione, ma di creazione,<br />

di co-creazione, nell’autopoiesi continua: il principio attivo<br />

Iris.<br />

Essendo tutto immerso nell’autopoiesi continua, non<br />

può esistere una microevoluzione o una macroevoluzione, se non<br />

per l’Io acquisito scisso da se stesso che così legge la<br />

questione. Sia l’ente semplice che la complessità sono parti dello<br />

stesso processo, così vive l’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

357<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

358<br />

Le vetrate n. 5 e 6<br />

Olosdirezionalità; contemplazione intenzionalità;<br />

leggerezza;<br />

Olosdirezionalità<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

359<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

360<br />

Contemplazione intenzionalità<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

361<br />

Leggerezza<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

362<br />

∑igma della non località vetrata n. 7 e n. 8<br />

10. Principio attivo Eros<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui<br />

nascono gli stati coscienziali:<br />

Include la funzione<br />

potere <strong>autopoietico</strong><br />

fusione-comunione<br />

creatività-creazione<br />

sessualità autopoietica.<br />

Gli Universi-parte non sta muovendosi da un<br />

sistema presunto semplice ad uno presunto complesso,<br />

distinzione che non corrisponde a quanto si vive negli<br />

stati di non località. Tutte le cosiddette organizzazioni e<br />

strutturazioni complesse sono già presenti nei principi<br />

attivi autopoietici, altrimenti non si formerebbero: è la<br />

funzione potere <strong>autopoietico</strong>. Un ente, un processo è<br />

parte integrante delle fluttuazioni ambientali e, in ultima<br />

osservazione, tiene conto delle funzionalità d’insieme, e<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

363<br />

non è vero che le farfalle sono meno durature di una<br />

montagna: se si osserva il processo pre-spazio-tempo,<br />

entrambe fanno parte e sono create dallo stesso processopotere<br />

<strong>autopoietico</strong>. E’ l’Io acquisito che separa,<br />

disgiunge, scinde, e per specifici scopi, ma non si può<br />

scambiare la differenziazione, la scissione, la necessità<br />

specifica, funzionale alla presa di consapevolezza per<br />

variazione-contrasto, con le funzionalità fusionecomunione<br />

e potere <strong>autopoietico</strong>, da riconoscere e da<br />

vivere.<br />

Il principio autonomia, individualità è già<br />

esistente potenzialmente nei principi attivi dell’Universiparte.<br />

Si tratta soltanto di evidenziarlo e di osservare che<br />

tutti ne partecipano, dipende da dove si posiziona e si<br />

identifica l’Io acquisito, per poter riconoscerlo. Il sistema<br />

nervoso e cerebrale, veicolato dall’essere umano, è parte<br />

integrante della morfologia, della fisiologia della<br />

montagna, della farfalla (…). I sistemi nervosi e i sistemi<br />

cerebrali sono nel tutto è atomicamente e<br />

coscienzialmente legato, è il sistema di tutto,<br />

l’Universi-parte, consapevolezza che siamo orientati a<br />

trasferire nello spazio-tempo. Tutto si autocrea<br />

dinamicamente: è il principio attivo eros 109 in azione.<br />

Le leggi del campo morfo-atomico-coscienziale, del<br />

codice <strong>autopoietico</strong> complessivo, agiscono come archetipi,<br />

ossia, determinano autocreazione, attuazione di uno<br />

specifico processo nello spazio-tempo. Per esempio, tali<br />

leggi determinano lo stato coscienziale punto morte (del<br />

corpo umano o di una pianta), ma tutto è inerente alla<br />

funzionalità d’insieme, come lo è una fiamma e il cuore<br />

creante del fuoco, continuamente acceso. Dietro ogni<br />

109 Principi attivi autopoietici dell’eros: vedi nota 79, pagina 423;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

364<br />

apparente caos, opera la legge autopoietica, il potere<br />

<strong>autopoietico</strong>, senza il quale ogni attività, sensibile e<br />

sovrasensibile, non potrebbe esistere.<br />

Il codice di uno zigote (DNA) possiede in se stesso<br />

la morfologia in fieri dell’essere umano. Quindi, ovunque,<br />

e attraverso specifiche funzionalità di transmutazione<br />

autopoietica, lo zigote stesso può dispiegarsi in un essere<br />

umano, reale e concreto. Si tratta di un processo,<br />

proveniente dal principio attivo Eros, che segna leggi<br />

specifiche, secondo cui si determinano le diverse<br />

specializzazioni, volte a definire le diverse funzionalità<br />

che l’Io può poi riconoscere, nel suo percorso di<br />

autoconsapevolezza, nell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

365<br />

11. Principio attivo Ypsilambd<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />

gli stati coscienziali:<br />

autorigenerazione-autoguarigione<br />

omeostasi.<br />

Include la funzione<br />

Simultaneità ereditaria<br />

La vita, l’autopoiesi è il campo morfo-atomicocoscienziale,<br />

è l’Universi-parte, noi stessi, e assolutamente<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

non dipende dalla componente fisica e non ha bisogno di<br />

alcun sostentamento.<br />

Come esseri umani, non abbiamo ereditato alcunché<br />

da antenati animali, ma tutta l’espressione sensibile è<br />

evidenziazione dell’Universi-parte, elemento che appare<br />

all’osservazione autopoietica. Non ci sono diversi tipi di<br />

evoluzione inorganica, organica, biologica, psicoambientale,<br />

sociale (…), ma tutto è evidenza di<br />

simultaneità ereditaria, autopoietica, la stessa che,<br />

osservata nelle diverse manifestazioni, può apparire<br />

differenziata. Nulla segue un proprio percorso, ma tutte le<br />

evidenze sono correlate, unite dal principio di<br />

simultaneità ereditaria autopoietica. Formandosi a<br />

ciò, ogni disciplina può riconoscere che ogni Io acquisito è<br />

in grado di descrivere, di vivere qualunque processo<br />

dell’esistente di cui è parte, proprio perché,<br />

autopoieticamente, non esistono livelli di differenziazione<br />

tra il cosiddetto inorganico e le specie animali, i vegetali, gli<br />

esseri umani: sono tutti espressione del campo morfoatomico-coscienziale,<br />

dei principi attivi autopoietici, del<br />

principio attivo Ypsilambd. E’ l’Universi-parte che contiene<br />

le differenziazioni proiettive, l’essere da partecipare. La<br />

scoperta epocale, secondo cui non c’è mai stata qualche cosa<br />

come<br />

l’apparizione della vita o del sorgere dell’umanità,<br />

bensì eventi verificati, parti integranti dell’intenzionalità<br />

autopoietica e della simultaneità ereditaria<br />

autopoietica del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

determina transmutazioni significative, negli Io-acquisiti,<br />

identificati soltanto nei paradigmi esistenziali ordinari,<br />

prevalenti, in quest’epoca. La formazione di molecole<br />

complesse è campo morfo-atomico-coscienziale all’opera,<br />

così come l’evoluzione dei mammiferi che porta<br />

366<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

367<br />

all’Homo sapiens sapiens<br />

e, prossimamente,<br />

all’androgino <strong>autopoietico</strong><br />

è perfettamente scritta nelle potenzialità del campo morfoatomico-coscienziale,<br />

nella<br />

simultaneità ereditaria autopoietica:<br />

il potere di Ypsilambd.<br />

L’Universi-parte determina autopoieticamente ciò che<br />

è: l’Io acquisito dovrà riconoscere, vivere questa<br />

legge autopoietica<br />

negli ingredienti che lo formano. Non ci sono grandi salti nel<br />

cosiddetto sviluppo della vita, soprattutto perché molte<br />

autocreazioni nascono dal campo morfo-atomicocoscienziale,<br />

per specifiche esigenze: ecco perché non si<br />

trovano tracce di transizioni avvenute, testimoniate da<br />

fossili. Le transmutazioni autopoietiche accadono, per<br />

determinazione diretta del campo morfo-atomicocoscienziale<br />

e non provengono da processi intermedi della<br />

manifestazione.<br />

Ogni processo, ente, funzionalità dell’Universi-parte,<br />

così come ha evidenziato la transmutazione in una certa<br />

direzione, può effettuarla anche nella direzione opposta,<br />

per esempio, producendo uno stato coscienziale che può<br />

essere messo in remissione, fino a riassorbirsi ad essere<br />

riprodotto: una componente della manifestazione<br />

dell’omeostasi. Per tale motivo, non c’è da preoccuparsi per<br />

le cosiddette estinzioni di specie, perché i principi attivi<br />

autopoietici, così come lo hanno fatto una volta, possono<br />

determinare di nuovo la nascita della stessa aggregazione: è<br />

l’autorigenerazione autopoietica dell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

368<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

369<br />

12. Principio attivo Tetraneos<br />

Evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono<br />

gli stati coscienziali:<br />

reintegrazione-stabilizzazione<br />

salto quantico<br />

non località auto coscienziale.<br />

Include la funzione,<br />

. Indeterminazione<br />

La nascita dell’azione bioetica autopoietica dai principi<br />

attivi autopoietici è la conoscenza delle nove porte (la<br />

bocca, le orecchie, le narici, gli occhi, la vagina-pene, l’ano),<br />

tramite le quali l’Io acquisito comunica con se stesso,<br />

l’Universi-parte. Sono porte di interazione autopoietica<br />

sensibile, globale. Se sono vissute nei principi attivi che le<br />

formano, le porte conducono alla reintegrazione-<br />

stabilizzazione consapevole con le funzionalità di<br />

autopoiesi continua. Si vive l’unità nella molteplicità nelle<br />

quattro dimensioni, e oltre, un’altra delle facoltà del<br />

principio attivo Tetraneos. E’ la Risalita realizzata: la<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

rinascita alla non località, alla transfinitezza. E’ la capacità<br />

di transmutazione immediata di qualunque stato di<br />

coscienza. Si entra nella<br />

funzione di indeterminazione Sigma,<br />

che è il superamento della scissione tra sovrasensibile e<br />

sensibile, tra conscio e inconscio. Tale indeterminazione,<br />

che nella sua manifestazione sensibile potevamo osservare<br />

nell’impossibilità di misurazione di parametri connessi a<br />

funzionalità microstrutturali, viene ritrovata come<br />

indeterminazione di significati significanti<br />

370<br />

autopoietici,<br />

appunto perché l’Universi-parte, all’essenza, è transfinito,<br />

per cui ogni nuova presa di consapevolezza è di fatto un<br />

salto quantico <strong>autopoietico</strong>, un’altra delle funzioni<br />

dell’Oikos.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

371<br />

Le vetrate n. 7 e n. 8<br />

Creatività-creazione; genoma coscienziale; non località<br />

Creatività-creazione<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

372<br />

Genoma autocoscienziale<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

373<br />

Non località<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

Soffitto-pavimento dell’androginia autopoietica<br />

374<br />

Nel soffitto del ∑igma della non località, al centro si<br />

evidenzia la figura dell’androgino <strong>autopoietico</strong><br />

che si delocalizza e transmuta attraverso la pratica della non<br />

località conseguenza della pratica dello<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

375<br />

stile unico principio attivo<br />

Sigma-Poiesis.<br />

Lo stile evidenzia la morfologia e i significati-significanti<br />

autopoietici del gene autocoscienziale, da cui nascono tutti<br />

gli stati coscienziali inclusi nell’<br />

archetipo acquisito funzione Ypsi.<br />

Rappresenta l’integrazione delle morfologie dei principi<br />

attivi autopoietici dei diversi stati coscienziali finora scoperti e<br />

vissuti del<br />

Progetto Genoma Autocoscienziale,<br />

da cui nasce<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia<br />

riconoscibile attraverso la<br />

<strong>∑ophy</strong>-dance<br />

(danza autopoietica dell’Universi-parte che osserva,<br />

riconosce e partecipa se stesso)<br />

Sigma dance è anche il nome di un’Autopoiesi<br />

olosgrafica locale e non locale. Risveglia consapevolmente<br />

molti potenziali latenti Io-somato-autopoietici. L’unione delle<br />

diverse forme (funzioni Ypsi) determina una particolare<br />

danza-gioco-combattimento-autopoiesi, interiore ed<br />

esterna, che può condurre a prestazioni dell’Io extraordinarie,<br />

ad azioni di autodeterminazione-realizzazione, di<br />

autorganizzazione, omeostatiche, di autorigenerazioneguarigione,<br />

di conoscenza. Può condurre a nuove forme di<br />

relazione con se stesso, l’Universi-parte.<br />

Nella rappresentazione, la <strong>∑ophy</strong>-dance (esterna) si<br />

pratica attraverso l’assunzione di una particolare<br />

configurazione di gruppo, denominata del cerchio e del<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

376<br />

punto. Il cerchio è formato dai danzatori, dal gong, dalle<br />

percussioni, dai musicisti e dagli spettatori che sono a<br />

sostegno del punto, utilizzando i canti autopoietici e<br />

particolari movimenti-danze di gruppo, raffiguranti i simboli<br />

delle dodici Forme.<br />

Il punto è formato dai danzatori (uno, due, tre o cinque)<br />

provenienti dal cerchio e che, di volta in volta, praticano la<br />

<strong>∑ophy</strong>-dance.<br />

Per quanto concerne la <strong>∑ophy</strong>-dance interna, si<br />

pratica assumendo al terreno, supini, la posizione<br />

funzionale e facilitante il raggiungimento<br />

autoconsapevole della non località. Sempre<br />

posizionandosi in cerchio, si pratica mentalmente lo stile unico<br />

Sigma-Poiesis e insieme si raggiunge lo stato di non località,<br />

di olospresenza.<br />

Dopo la pratica dello<br />

Stile unico Sigma-Poiesis<br />

o di singole Forme, e dopo aver raggiunto consapevolmente le<br />

potenze autopoietiche archetipiche o la non località, i<br />

danzatori-autopoietici, mossi dal genoma autocoscienziale,<br />

iniziano progressivamente ad agire<br />

l’azione bioetica autopoietica.<br />

L’Entanglement Coscienziale Autopoietico e<br />

l’olospresenza autopoietica<br />

L’E.C.A e l’olospresenza autopoietica sono parte<br />

integrante dello stato coscienziale Sigmasofia e possono<br />

essere raggiunte attraverso la pratica dell’Oikos.<br />

L’E.C.A. utilizza particelle e relativa componente<br />

coscienziale che, avendo interagito insieme (tutto è<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

377<br />

atomicamente e coscienzialmente legato), possono comunicare<br />

simultaneamente tra loro, indipendentemente dalla distanza<br />

spaziale (convenzionale). La funzionalità di olospresenza<br />

autopoietica è stata sperimentata più volte. Per comprendere<br />

bene lo stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che si forma, è<br />

necessario sperimentare direttamente, o quanto meno seguire<br />

la teoresi che scaturisce dal vissuto, con attenzione.<br />

Cerchiamo, ora, di capire che cos’è l’olospresenza<br />

autopoietica.<br />

Innanzi tutto, è necessario chiarire che non si tratta di<br />

un trasporto istantaneo di oggetti o di persone da un luogo ad<br />

un altro. Non ha nulla a che vedere con la sparizione di<br />

esseri umani e della loro riapparizione in luoghi lontani; o dal<br />

nulla, nell’accezione parapsicologica. Non si tratta di<br />

materializzazione, e non è, ripeto, riferibile al<br />

teletrasporto. Non è un processo cosiddetto soprannaturale<br />

e men che meno ha a che fare con presunti extraterrestri!<br />

Sgombrato il campo da possibili equivoci, inizio a presentarne<br />

il quadro sperimentale e la teoresi, scaturente dal<br />

principio attivo Tetraneos.<br />

Olos significa tutto; la presenza può essere<br />

interpretata come riconoscersi, percepirsi, essere presenti in<br />

un determinato luogo. Quindi, l’olospresenza è essere<br />

presenti, riconoscersi nel tutto, nell’Universi-parte,<br />

simultaneamente. E’ una delle prime spiegazioni. Non ci si<br />

trasporta da un luogo ad un altro, ma si prende coscienza di<br />

sé, della propria presenza, sia nel punto in cui ci si trova che<br />

in ogni altro, anche convenzionalmente considerato lontano.<br />

E’ una delle caratteristiche dell’Universi-parte che riconosce e<br />

prende coscienza di se stesso. Una simile autoconsapevolezza<br />

non trova spiegazioni nell’attuale scienza, anche se le<br />

disuguaglianze di Bell, il teletrasporto, i wormholes ed altri<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

378<br />

concetti di meccanica quantistica possono trovare delle<br />

similitudini, delle risonanze. Anche per l’olospresenza<br />

autopoietica, non è possibile nessun riscontro attraverso la<br />

tecnologia elettronica, informatica.<br />

Il fatto che gli scienziati siano riusciti a teletrasportare<br />

fotoni implica che un Io acquisito ne abbia avuto cognizione,<br />

ossia, si sia reso conto che una variazione su un punto, sulla<br />

particella, avveniva simultaneamente su un’altra che<br />

interagiva con la prima. In qualche modo, ciò include la<br />

presenza su entrambe le particelle dell’Io acquisito: è nello<br />

spirito dell’olospresenza.<br />

Orientarsi a raggiungere lo stato coscienziale<br />

Sigmasofia e ad autoriconoscersi, a sentirsi come Universiparte,<br />

trova pratica giornaliera, per l’Io acquisito del<br />

ricercatore. Si vivono sempre più percezioni, sensazioni di<br />

espansione, di dilatazione di coscienza.<br />

La realtà per cui il campo MAC, in particolar modo<br />

nella sua componente coscienziale, sia un campo transfinito,<br />

rende implicito il fatto che c’è una continua e indelebile<br />

interazione tra tutti i punti. In tutti i punti dell’Universi-<br />

parte, è possibile fruire di agglomerati di molecole, di<br />

particelle: è una presa di coscienza, quindi, che non riguarda la<br />

destrutturazione di un agglomerato di molecole da ricostruire<br />

in altro luogo, quanto, utilizzando gli stessi atomi e<br />

coscienza di campo, di rievidenziare quella forma, per<br />

determinazione dell’Io acquisito, su ogni punto dell’Universiparte.<br />

Non è questione di coppia di atomi, ma di facoltà di<br />

autopoiesi continua in ogni luogo. Non si fanno fotocopie, ma<br />

si riconosce la funzionalità autopoietica dell’Universi-parte, se<br />

stessi.<br />

Molto probabilmente, i fisici non teletrasportano<br />

particelle estremamente piccole come i fotoni, ma sfruttano i<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

379<br />

processi di non località, per evidenziarle in ogni possibile<br />

luogo dell’Universi-parte! Tutto è legato! Si tratta del<br />

processo che non è, ovviamente, legato alla velocità finita,<br />

bensì ad una transfinita, alla simultaneità, alla<br />

contemporaneità degli eventi: quindi, si può dire che si tratta<br />

sicuramente di velocità più che superluminali, fino a giungere<br />

alla simultaneità autopoietica, che pone in remissione il<br />

concetto stesso di velocità.<br />

Non si trasmettono informazioni istantaneamente, ma<br />

si evidenziano dalla non località: è uno dei punti cardini<br />

dell’olospresenza.<br />

La funzionalità sensibile dell’Universi-parte (tutte le<br />

strutture esistenti, le montagne, le stelle, i soli, ecc.) seguono<br />

leggi di determinismo ben conosciuto e codificato dalla<br />

scienza. Invece, nella componente sovrasensibile, e<br />

soprattutto in quella non locale, si evidenzia la remissione del<br />

determinismo acquisito che fa posto al determinismo<br />

<strong>autopoietico</strong>. Questo ha regole e logiche autopoietiche,<br />

differenti da quelle nascenti dal determinismo acquisito.<br />

Quando percepiamo le funzionalità autopoietiche, gli<br />

oggetti, le forme sensibili vanno in remissione e si<br />

percepiscono come campo, perdono la propria morfologia<br />

definita: facendo un esempio ormai noto, immaginate il<br />

caleidoscopio o le forme assunte continuamente da un vasto<br />

banco di nubi, mosso dal vento.<br />

Nel campo, non ci sono linee, misure, traiettorie, tutte<br />

funzionano simultaneamente, non c’è posizione, né velocità.<br />

Comunque sia, per l’autoconsapevolezza, il fatto di poter<br />

misurare una di queste quantità, oltre che impossibile, di fatto,<br />

non serve! Ovviamente, mi riferisco all’ambito dello stato di<br />

autoconsapevolezza dell’Universi-parte. Ogni tentativo di<br />

misura, di qualunque parametro, significherebbe collassare lo<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> di consapevolezza del campo. Se<br />

collassa, viene ridotto, di fatto, e inesorabilmente, fa perdere<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

380<br />

la frequenza del campo sovrasensibile, in favore di quello<br />

sensibile.<br />

Per gli scopi autoformativi, non ha senso descrivere lo<br />

stato quantico di una particella, perché già a quel livello è<br />

possibile riconoscere il campo, da cui si evidenzia. Per questo<br />

motivo, si percepisce sia come onda che come particella,<br />

perché sono proiezioni dell’Io acquisito che così le determina.<br />

Ma, è impossibile misurare simultaneamente le caratteristiche<br />

di onda e di particella, perché in un caso la percezione entra in<br />

un campo transfinito (anche se, spesso, molti Io di ricercatori<br />

non se ne rendono conto); nell’altro, invece, lo riduce e lo<br />

conosce come particella. E’ la funzione d’indeterminazione<br />

Sigma. Ma, ripeto, in un campo unico, legato, transfinito,<br />

questo non può più essere letto attraverso il dualismo ondaparticella,<br />

o per mezzo di misurazioni, perché si precluderebbe<br />

l’accesso a quel tipo di percezione autopoietica. L’atto della<br />

misura (nell’accezione scientifica) non ha alcun senso nella<br />

formazione a se stessi, e soprattutto nelle funzionalità non<br />

locali, il che non significa non poter prendere consapevolezza<br />

di quello stato. Infatti, ricordo che, ogni volta che, durante le<br />

Concentrazioni-transmutazioni autopoietiche o la pratica<br />

delle Autopoiesi non locali, attraverso la visione autopoietica,<br />

prendiamo coscienza di qualche cosa, questo immediatamente<br />

scompare: se lo denominiamo, se lo elaboriamo, va in<br />

remissione. E più ci si avvicina alla coscienza dell’atomo, più<br />

tale processo si evidenzia, ossia, accade che lo stato di visione<br />

quantistico-autopoietica svanisca. In sostanza, è necessario<br />

partecipare dall’interno la particella, non guardarla, perché<br />

la si precipiterebbe in uno stato sensoriale che, di fatto, non<br />

consente di percepire la condizione quantistico-autopoietica.<br />

Resta semplicemente il dato, la misura sensoriale che<br />

riusciamo ad applicare. Che cosa, allora può consentirci di<br />

osservare le funzionalità autopoietiche del campo MAC, senza<br />

collassarlo al range sensoriale? Il campo MAC include le<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

381<br />

particelle, le microstrutture, che, a quel livello, esistono in<br />

transfinite dimensioni.<br />

L’olospresenza autopoietica è il tentativo di non<br />

precludere all’Io acquisito una conoscenza completa di se<br />

stesso, funzionale per quel livello.<br />

Il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> è all’essenza della<br />

funzionalità di ogni parte, di ogni particella, anche per questo<br />

non c’è un teletrasporto quantistico, ed è proprio questo<br />

campo coscienziale sub-quantistico che dimostra l’esistenza<br />

dell’entanglement coscienziale, <strong>autopoietico</strong>, ossia di ciò<br />

che unisce indelebilmente ogni singola particella, perché<br />

ognuna ha interagito ed è parte di ogni altra: l’elemento che,<br />

determinando il salto quantico coscienziale, contribuisce a<br />

non collassare l’evento osservato. Se così non fosse, che senso<br />

avrebbe da parte dei fisici parlare di tutto è legato? Le<br />

particelle non sono in comunicazione telepatica tra loro,<br />

ma sono parte integrante della stessa funzionalità<br />

autopoietica.<br />

Non si tratta di riconoscere se occupano lo stesso stato<br />

quantistico o meno, o se abbiano senso di rotazione di segno<br />

opposto o meno, quanto di riconoscere l’olos, il campo da cui<br />

si evidenziano come funzione complessiva.<br />

Nessuno può separare queste due particelle: sarebbe<br />

come dire, separo due onde dal mare. L’inversione del senso<br />

di rotazione osservata anche a distanza è una misura, una<br />

costruzione di quelle funzionalità, in quel modo. Ripeto, si<br />

tratta di una funzionalità simultanea, non è comunicazione<br />

non locale, ma funzionalità simultanea non locale.<br />

Tutto è nello stato di entanglement coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>: è una delle caratteristiche<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

382<br />

dell’olospresenza, parte fondamentale del principio<br />

attivo Sigma-poiesis.<br />

L’E.C.A. è un processo concretamente realizzato dalla<br />

natura, da cui si possono estrapolare, per la funzionalità<br />

sensibile, specifiche operazioni, quali la trasmissione<br />

simultanea di dati, la creazione di enti.<br />

A livello <strong>autopoietico</strong>, non locale, non c’è<br />

indipendenza tra le particelle subatomiche, e quindi, tra<br />

esseri umani, che di quelle sub-particelle sono composti. La<br />

stessa, però, può apparire e può essere ideata dall’Io acquisito,<br />

perché così se la crea, la edifica. Essendo un creatore, l’Io<br />

acquisito può produrre funzionalità dalla sua stessa creazione<br />

(vedi le applicazioni della fisica Newtoniana e di quella<br />

relativistica, che tanta tecnologia hanno fatto funzionare). Ma,<br />

poiché la funzionalità autopoietica non locale è il campo, da<br />

cui l’acquisito stesso si evidenzia, non poteva non nascere una<br />

disciplina come la meccanica quantistica o le visioni<br />

coscienziali, religiose, di altro tipo.<br />

L’Universi-parte non funziona in maniera bi-modale,<br />

ma unica. Si tratta di integrare le funzionalità sensibili con<br />

quelle sovrasensibili, non locali, condizione che, come campo<br />

MAC, è già operante: la reintegrazione-stabilizzazione di cui<br />

prendere consapevolezza. E’ necessario l’allineamento<br />

funzionale dell’Io acquisito con questa sua stessa funzionalità<br />

autopoietica transfinita.<br />

Si ha la certezza che l’Universi-parte, noi stessi, non<br />

comunichi istantaneamente, ma crei istantaneamente, anche ciò<br />

che denominiamo comunicazione, seguendo le funzionalità dei<br />

principi attivi autopoietici.<br />

Ad un dato istante T, la funzione Ypsi rappresenta, per<br />

così dire, quanta e quale probabilità quell’Io acquisito abbia di<br />

vivere, di percepire se stesso. Non si tratta di fissare un punto<br />

da indagare, in quanto, non scordiamo, che l’elemento che si<br />

può raggiungere attraverso il vissuto diretto, è un campo. Qui,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

383<br />

l’entanglement è individuabile nelle due manifestazioni<br />

fondamentali, il sensibile localistico e il sovrasensibile non<br />

localistico. Si tratta di due enti coerenti che possono essere<br />

descritti come veicolanti le stesse funzionalità autopoietiche.<br />

Nella condizione di Universi-parte transfiniti, si vive la<br />

condizione Sigma, cioè si assumono significati-significanti,<br />

transfiniti la cui conoscenza complessiva, olistica, spesso è<br />

preclusa, a causa dei processi identificativi. Poiché la misura<br />

della funzione Ypsi, che utilizziamo, modula la percezione che<br />

stiamo riuscendo ad utilizzare, si determina la polarizzazione<br />

dell’Io acquisito in quella consapevolezza. Quindi, ci si trova in<br />

uno stato di consapevolezza riconosciuto e definito. E’ lo stato<br />

sensibile che determinerà la misura raggiungibile del campo<br />

MAC, in maniera istantanea.<br />

Nella variazione-contrasto, riduco, collasso; nella<br />

pratica delle Autopoiesi, pongo in remissione la riduzionecollasso<br />

e inizio la Risalita. Autopoietico e acquisito<br />

rispondono istantaneamente all’Autopoiesi olosgrafica.<br />

Dunque, ogni Autopoiesi olosgrafica, ogni danza autopoietica,<br />

effettuata nella condizione E.C.A., ha il potere di far<br />

riconoscere le proprietà autopoietiche e di interagire<br />

istantaneamente su loro. Anche se le parti che stanno agendo<br />

la misura, la pratica, utilizzando l’Io acquisito, si trovassero su<br />

due diverse galassie dell’Universi-parte, di fatto,<br />

continuerebbero ad essere parte di un unico ente funzionale<br />

per il campo MAC, in particolare per la componente<br />

coscienziale, che le lega. Quindi, riconoscendo la presenza su<br />

una di esse, questa avrebbe effetti su qualunque altra parte e<br />

sarebbe sempre riconoscibile, in riferimento alla presenza<br />

dell’autoconsapevolezza.<br />

Ogni atto muove l’Universi-parte complessivo.<br />

Sono proprio queste esperienze a dimostrare l’esistenza<br />

del tempo <strong>autopoietico</strong> e a rivelarci le leggi degli insights<br />

intuitivi, e soprattutto sincronici, raggiungibili dall’Io<br />

acquisito.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

384<br />

Ecco che i principi attivi di sincronicità mostrano come,<br />

per loro variazione-contrasto, sia possibile far nascere<br />

causalità. Se ci fosse l’unità dell’acquisito con l’<strong>autopoietico</strong>,<br />

del sensibile con il sovrasensibile non locale, l’entanglement<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> non potrebbe esistere: la condizione<br />

che l’<strong>oikos</strong>, la natura, si porta dietro da sempre, fin dal Bigbang,<br />

o quant’altro sia accaduto.<br />

Tutte le particelle che ci compongono, da sempre,<br />

interagiscono in un'unica interazione, in un unico stato<br />

coscienziale Sigmasofia o in un’unica sovrapposizione di<br />

funzione d’onda. Sì, a livello coscienziale, ogni atto<br />

dell’autocoscienza acquisita è in grado di interagire<br />

istantaneamente su tutto il campo coscienziale transfinito.<br />

L’entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong> è il<br />

processo che utilizziamo, per orientare l’Io acquisito del<br />

ricercatore verso il riconoscimento vissuto di insights di<br />

olospresenza autopoietica nell’Universi-parte, se stesso: in ciò<br />

il potere del principio attivo Tetraneos.<br />

Wormholes coscienziali autopoietici 110<br />

Le microparticelle, i quarks, i fotoni, gli elettroni, le<br />

stringhe sono la componente immediatamente sensibile (nel<br />

senso di scientificamente riconoscibile) del campo MAC, in<br />

particolare di quello coscienziale, pur esistendo per tempi<br />

brevissimi, quasi immisurabili dagli strumenti. Al di sotto del<br />

livello cosiddetto di Plank, si osserva la remissione dello<br />

spazio-tempo e tutte le gerarchie, le tipologie divengono un<br />

campo coscienziale transfinito, ossia la base fondamentale per<br />

raggiungere l’olospresenza.<br />

La tensegrità dello spazio-tempo è destrutturata ed è<br />

esattamente in coincidenza della presa di consapevolezza della<br />

remissione spontanea di esso che è possibile percepire,<br />

110 Wormholes coscienziali autopoietici: vedi nota 117, pagina 432;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

385<br />

prendere coscienza di un altro elemento, fondamentale per<br />

raggiungere l’olospresenza:<br />

i wormholes coscienziali autopoietici.<br />

Tale galleria, cunicolo coscienziale, o stato di<br />

autocoscienza, può consentire, se vissuto e penetrato, di aprire<br />

la consapevolezza su qualunque regione dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong> non locale, transfinito e, quindi, alla<br />

olospresenza. E’ lo straordinario potere dei wormholes<br />

coscienziali, dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Il wormhole coscienziale è esattamente il collegamento<br />

tra la regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> raggiunta e lo<br />

stato di consapevolezza di remissione dello spazio-<br />

tempo.<br />

Lì, ogni vettore informazionale, ogni stato di coscienza<br />

si trasmette simultaneamente, quindi vanno in remissione<br />

ogni tipo di velocità subluminale e superluminale. Non<br />

accorcia le distanze, bensì è la simultaneaità autopoietica in<br />

azione. In un campo olosdirezionale, transfinito, non ha alcun<br />

senso e significato parlare di un presunto spazio piegato a<br />

forma di U, come ci indica il ponte di Einstein-Rosen. Nella<br />

realtà autopoietica, un segnale non passa da A a B attraverso<br />

tale wormhole, più rapidamente, ma si crea, si evidenzia<br />

sia in A che in B. Mi riferisco, ovviamente, ai principi attivi<br />

autopoietici archetipici, che lì operano. Sono continuamente<br />

presenti e potenzialmente creabili, evidenziabili in entrambi i<br />

punti, da parte del capo MAC. Lì, nulla viaggia indietro nel<br />

tempo, appunto perché passato-presente-futuro sono inclusi<br />

nel tempo <strong>autopoietico</strong>. Il wormhole <strong>autopoietico</strong> è un campo<br />

dinamico che, se vissuto consapevolmente, applicando lo stato<br />

di fusionalità (endoscopia) autopoietica, non collassa, e può<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

386<br />

essere riconosciuto, o ancora meglio, autoriconosciuto (visto<br />

che si tratta di un processo, di cui l’autocoscienza acquisita è<br />

parte). E’ molto difficile scegliere una regione dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong> del campo coscienziale, da esplorare, perché<br />

l’autocoscienza può evidenziarsi, autoriconoscersi ovunque e<br />

perché, come detto, si tratta di un campo transfinito<br />

inscindibile.<br />

Tra gli ingredienti formanti l’autocoscienza, è possibile<br />

riconoscere i raggi gamma (la cui lunghezza d’onda è circa un<br />

milione di volte più piccola di quella della luce), che sono<br />

radiazioni presenti all’interno del campo, che potrebbero<br />

benissimo veicolare informazioni, nell’accezione classica. Ciò<br />

che voglio comunicare è che i fisici decideranno come<br />

utilizzare tale processo. Non essendo dei fisici, noi possiamo<br />

semplicemente affermare che, nelle funzionalità sovrasensibili<br />

dell’Io acquisito, esistono quelle che permettono<br />

all’autoconsapevolezza di manifestarsi potenzialmente in<br />

qualunque regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong>:<br />

l’olospresenza. Per il tipo di ricerca e di autoformazione che<br />

realizziamo, ciò richiama più interesse rispetto alle<br />

applicazioni della meccanica quantistica, di cui utilizziamo,<br />

per quanto a noi possibile, soltanto i significati-significanti<br />

che ne emergono.<br />

Per non innescare eventuali facili entusiasmi, è<br />

necessario aggiungere che in quei luoghi la continuità di<br />

autoconsapevolezza è altamente instabile. E’ necessaria<br />

una forgiatura, una formazione straordinaria dell’Io acqusito,<br />

in modo che possa sviluppare tensegrità e potenza in grado di<br />

percepire se stesso, nella componente<br />

wormhole coscienziale <strong>autopoietico</strong>.<br />

Lì, basta una minima distrazione e lo stato di<br />

autoconsapevolezza raggiunto va in remissione, collassa alla<br />

dimensione pre-sensoriale e, ovviamente, sensoriale.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

387<br />

Una delle applicazioni pratiche del wormhole<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> può essere la seguente. Un Io<br />

acquisito A raggiunge lo stato di consapevolezza del<br />

wormhole <strong>autopoietico</strong>, che è parte del luogo in cui si hanno<br />

insights di olospresenza, e la stessa operazione è realizzata da<br />

un altro Io acquisito: è qui, a questo livello di<br />

autoconsapevolezza, che il soggetto A può tentare un<br />

collegamento con l’Io acquisito di B che, non dimentichiamoci,<br />

è già parte dello stesso campo. Tale stato di<br />

autoconsapevolezza, che si connette consapevolmente con un<br />

altro stato di autoconsapevolezza, quello tra A e B, crea la<br />

condizione E.C.A.<br />

I ricercatori in Sigmasofia tendono a raggiungere la<br />

condizione, lo stato di autoconsapevolezza di E.C.A., per fare<br />

in modo che il proprio Io acquisito non sia residente soltanto<br />

nel proprio corpo, ma che possa potenzialmente essere fruito<br />

da tutti gli altri ricercatori sigmasofici. Attraverso i<br />

wormholes coscienziali, l’olospresenza, la condizione E.C.A.<br />

saranno possibili raggiungimenti di autoconsapevolezza, fino<br />

ad oggi impensabili alla maggior parte degli Io acquisiti,<br />

identificati in loro stessi. Sono queste avanguardie gli<br />

elementi di maggior significato dell’essere umano e della<br />

società autopoietici, in una condizione esistenziale, in cui le<br />

semplicistiche produzioni sensibili dell’Io acquisito, quali le<br />

politiche, le sociologie, le democrazie (…), risulterebbero<br />

essere irrilevanti e i nuovi paradigmi autopoietici<br />

dell’Universi-parte si evidenzierebbero nell’azione bioetica<br />

autopoietica quotidiana.<br />

Gli Io acquisiti che vivranno lo stato E.C.A. saranno in<br />

grado di interagire con lo spazio-tempo, ad esempio<br />

effettuando il download dell’hard disk dell’esperienza<br />

memorizzata da un altro Io acquisito, e attraverso altre<br />

transfinite possibilità di applicazione. La cronovisione<br />

autopoietica è già in atto, molti insights sono stati già<br />

prodotti e verificati.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

388<br />

In definitiva, i wormholes coscienziali sono stargates<br />

autopoietici, porte tra multidimensionalità presenti<br />

nell’Universi-parte: l’olospresenza si evidenzierà<br />

nell’ognidove di noi stessi. Lì, i raggiungimenti sigmasofici<br />

mostrano che lo strumento fondamentale è l’autocoscienza e<br />

le parti del corpo che le permettono di manifestarsi<br />

sensorialmente, attraverso le cui specializzazioni finalmente si<br />

potrà consentire allo stesso Io acquisito di creare una porta<br />

sull’inconscio <strong>autopoietico</strong>. Tali porte sono state già<br />

raggiunte e aperte da alcuni ricercatori: chi si forma a se stesso<br />

potrà entrare nella consapevolezza dell’Universi-parti<br />

transfiniti, negli insights di olospresenza.<br />

Riprendiamo.<br />

Quando, utilizzando la funzione Ypsi maturata, è<br />

possibile vivere il ∑igma-insight, che somma tutti gli<br />

archetipi autopoietici, e può manifestare la continuità della<br />

condizione di funzionalità e fusionalità autopoietica,<br />

che ho denominato stato coscienziale Sigmasofia, si<br />

verifica la condizione autopoietica di coscienza unica, del<br />

principio attivo unico, emergente dalla sommatoria di tutto il<br />

campo MAC, da cui tutti i processi, dello stato coscienziale<br />

Sigmasofia e quelli del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

ancora da vivere, si evidenziano. E’<br />

la sequenza nucleotidica genomica autocoscienziale<br />

complessiva<br />

finora mappata, da cui nasce lo stile ∑igma-Poiesis. Infatti,<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia individua anche quanto del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale abbiamo vissuto<br />

consapevolmente.<br />

Il Sigma-insight, emergente dalla componente Sigma,<br />

esprime la simmetria coscienziale con la parte morfica e con la<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

389<br />

parte atomica del campo morfo-atomico-coscienziale, nonché<br />

con tutti i principi attivi autopoietici.<br />

La suddivisione in archetipi, appena utilizzata, è utile a<br />

rendere maggiormente comprensibili i principi attivi<br />

autopoietici di funzionamento generale, che vanno sommati<br />

(sigma) e letti come unico stato coscienziale producibile<br />

dall’Universi-parte:<br />

lo stato coscienziale Sigmasofia.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

∑igma <strong>autopoietico</strong> del <strong>∑ophy</strong> insight<br />

390<br />

Il visibile diviene invisibile<br />

∑OPHY<br />

l'invisibile diviene visibile<br />

Le meccaniche quantistiche e sub quantistiche che<br />

formano l’atomo sono attraversate; da lì, non visibile a nessun<br />

microscopio si dischiude il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

non locale, transfinitamente in vita.<br />

Il Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy-insight, è il luogo<br />

del transfinitamente in vita-autopoiesi, del rinnovamento<br />

<strong>autopoietico</strong> continuo, dove l’autoconcepimento, la danza<br />

autopoietica e ciò che chiamiamo stato coscienziale punto<br />

morte viene vissuto come uno specifico contenuto del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale.<br />

E’ il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> non locale, il<br />

cuore dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>, che nel suo simmetrico<br />

somatico, il cuore delle microstrutture le aggrega e le<br />

disaggrega, le differenzia e le reintegra, ne scandisce la<br />

vita-autopoiesi, e tutte le funzionalità Io-somato-<br />

autopoietiche, consentendo di esprimere i principi attivi<br />

autopoietici di autodeterminazione-realizzazione, di<br />

autorigenerazione-guarigione, omeostatici, aut<br />

organizzativi e di conoscenza.<br />

E' questa conoscenza vissuta che rivela il segreto del<br />

Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy insight,<br />

e


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

391<br />

cuore dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Dai sensi all'intuito, testa, cuore e pancia, Io-somaautopoiesi<br />

non si contrappongono più, percepiscono<br />

all'unisono:<br />

è<br />

l'estasi-samadhi<br />

( ex-stasis significa essere fuori<br />

sam significa insieme e dha significa mettere,<br />

ossia mettere insieme).<br />

Si tratta quindi,<br />

dell’essere fuori (non località) mettendo insieme<br />

<strong>autopoietico</strong> –autocreato-<br />

parte integrante dello<br />

stato coscienziale Sigmasofia,<br />

è il fondamento dell’Oikos <strong>autopoietico</strong>.<br />

Tutto il visibile e l'invisibile percepito può essere<br />

tradotto da questo straordinario apparato.<br />

Il visibile diviene invisibile,<br />

entra materia e si restituisce autopoiesi<br />

e<br />

l'invisibile diviene visibile.<br />

Tutto ciò che entra riesce vedente,<br />

entra anidride carbonica<br />

ed esce ossigeno<br />

per la volontà che può ordinare, attraverso l'azione, che<br />

l'Autopoiesi divenga manifesta.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

392<br />

E' la nascita consapevole dell’Universi-parte<br />

transfiniti,<br />

il riconoscimento definitivo che si è unico corpo.<br />

Il finito vive il transfinito, assumendone le forme e la<br />

consapevolezza, il nutrimento<br />

dell’azione bioetica autopoietica.<br />

Ogni incarnazione dell'Autopoiesi, del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale, è ora in grado di riconoscere e<br />

sentire il<br />

padre-madre,<br />

l’androginia coscienziale<br />

autopoietici,<br />

da cui nasce.<br />

L'Io acquisito, la funzione Ypsi, ha superato le prove!<br />

Si riconosce come un campo unico, come un unico corpo<br />

con la sua essenza transfinitamente in vita-autopoiesi,<br />

presente ovunque.<br />

Vede come espressione di questo flusso <strong>autopoietico</strong> la<br />

funzione dell'agire.<br />

L’azione bioetica autopoietica nasce dal cuore del tempo<br />

<strong>autopoietico</strong>:<br />

la testa dell’Universi-parte.<br />

Per la prima volta, l'Io acquisito può vedere le<br />

estensioni non locali, esterne, dalle sue estensioni non<br />

locali interiori. Si renderà conto che quanto vede<br />

dell’Universi-parte è dentro di lui, nelle transfinite<br />

estensioni coscienziali dell’Universi-parte, di se stesso.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

393<br />

Si sente il creato e il creatore di Universi.<br />

L’Autocoscienza autopoietica-acquisita è stata lì, da<br />

sempre! In attesa dell'invocazione-evocazione a cui<br />

rispondere.<br />

Nel Σigma <strong>autopoietico</strong> del Σophy insight, è<br />

rappresentato sul soffitto con la figura dell’androgino<br />

<strong>autopoietico</strong> e sulle otto pareti laterali (non visitabili ma<br />

intuibili dal Σigma della non località), sono rappresentate<br />

forme frattali autopoietiche,<br />

da cui si genera ed evidenzia il genoma autocoscienziale e<br />

rappresentazioni dell’autopoiesi-ricerca continua, in direzione<br />

del transfinito.<br />

Prima vetrata<br />

∑OPHY<br />

Seconda vetrata


Terza vetrata<br />

Quinta vetrata<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

394<br />

La condizione finalizzata alla pratica delle<br />

Autopoiesi olosgrafiche nel Σophy Insight<br />

∑OPHY<br />

Quarta vetrata<br />

Sesta vetrata<br />

I principi attivi autopoietici, come visto, sono custoditi<br />

nell’Oikos, ossia nel luogo in cui vengono insegnati ai<br />

ricercatori dei<br />

significati-significanti della vita e dello stato<br />

coscienziale punto morte, i misteri del genoma<br />

coscienziale, della non località, della transfinitezza.


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

395<br />

Questo insegnamento è un’azione bioetica autopoietica<br />

da vivere e non una dialettificazione intellettuale del registro<br />

simbolico-reale che l’Oikos veicola.<br />

La progressione formativa all’azione bioetica<br />

autopoietica rivela al ricercatore la propria composizione Iosomato-autopoietica<br />

anche nei suoi ingredienti invisibili ai<br />

sensi ordinari. La scoperta vissuta dell’Oikos è una via verso<br />

la non località transfinita, da far ricadere consapevolmente a<br />

sostegno dell’azione bioetica autopoietica quotidiana.<br />

Nell’Oikos, l’insegnamento avviene sempre tramite il<br />

vissuto dello<br />

stato di intuitive and synchronicity insight<br />

stato di Entanglement Coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

stato coscienziale Sigmasofia.<br />

Ciò che forma tali stati non risiede nel ragionamento,<br />

nella dialettica, perché è una visione autopoietica immediata,<br />

diretta senza analisi o riflessione del processo indagato.<br />

Sono insights di consapevolezza, tecnicamente in grado<br />

di rivelare gli ingredienti di ciò che demominiamo vitaautopoiesi,<br />

il processo che ad esempio intuiamo presente nel<br />

seme che germoglia dalla terra e che fa nascere una pianta Ed<br />

essendo un movimento non percettibile dai sensi, non può<br />

essere elaborato razionalmente. I principi attivi autopoietici<br />

che formano quel seme, un essere umano, un animale, un<br />

minerale (…), rappresentano la presa di consapevolezza che è<br />

possibile vivere nell’Oikos, in se stessi: l’Universi-parte.<br />

La scienza dice molte cose sul campo morfo-atomicocoscienziale,<br />

ma non spiega molte funzionalità di detto<br />

campo. Tuttavia, sono proprio questi processi sensoriopercettivi<br />

ad indicarci che qualcosa di <strong>autopoietico</strong> sta<br />

accadendo. Finora, nessun ragionamento è stato in grado di<br />

spiegare il campo morfo-atomico-coscienziale e il genoma<br />

autocoscienziale che lo forma.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

396<br />

Il campo morfo-atomico-coscienziale, vissuto attraverso<br />

le tecno-ontos-sophos-logie sigmasofiche, coincide con<br />

l’essenza autopoietica sigmasofica<br />

(ciò per cui un Universi-parte e una parte-Universi è quello che è,<br />

e non un altro Universi-parte o parte-Universi)<br />

insegnata nell’Oikos<br />

Durante la sua edificazione, ciò che conta non è l’Oikos<br />

in sè, l'architettura, quanto di se stesso l’edificatore mette<br />

come campo, come intenzionalità autopoietica a sostegno<br />

delle azioni che lo costruiscono.<br />

L’Oikos è emanazione dell’Io acquisito dell'essere<br />

umano che lo ha ideato. Nella sua costruzione, l’<br />

autopoieta dell’Oikos<br />

il costruttore-maieuta<br />

ha integrato il vissuto diretto dei principi attivi autopoietici,<br />

archetipici, non locali, ed è per questo motivo che l’Oikos li<br />

rivela al ricercatore che sa meditarlo, per riconoscerlo.<br />

Quindi, l’Oikos stesso rende concreta la consapevolezza<br />

diretta del campo morfo-atomico-coscienziale, dell’autopoiesi<br />

continua, non locale e transfinita.<br />

Potremmo ora chiederci che cosa significa<br />

Σophy-Insight.<br />

E’ possibile considerare ogni essere umano, ogni parte-<br />

Universi, come un ricercatore di se stesso: l’Universi-parte<br />

transfiniti dell’Oikos. che egli stesso evidenzia ed è.<br />

L’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight<br />

può dunque soltanto esprimere un'unica azione:<br />

rendere l’autocoscienza acquisita, la funzione Ypsi che<br />

evidenziamo e di cui siamo consapevoli, pronta ad<br />

ulteriori prese di consapevolezza dell’<br />

Universi-parte transfiniti stesso,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

397<br />

ovunque, in ogni esperienza, processo che opererà<br />

consapevolmente, per evidenziare in tutta la sua autopoiesi<br />

l’Oikos.<br />

Se l’essere umano non scaturisse dall’Universi-parte,<br />

presente ovunque, dagli archetipi autopoietici, che<br />

sintetizzano i principi attivi autopoietici, non potrebbe essere<br />

olisticamente auto consapevole.<br />

Spesso, però, quell'essere umano è distratto, è<br />

identificato nei suoi stati coscienziali, nei suoi ostacolatoridiscrasie,<br />

il che non gli permette di vedere, di percepire<br />

consapevolmente,<br />

l’unico stato coscienziale Sigmasofia.<br />

Due condizioni si impongono. Prima della pratica<br />

dell’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>-insight occorre che la<br />

parte-Universi, noi stessi, sia preparata a prendere coscienza<br />

direttamente del campo morfo-atomico-coscienziale, a Risalire<br />

e a transmutare tutte le distrazioni (le operazioni realizzate<br />

nella Palestra dell’autocoscienza e nel ∑igma della funzione<br />

Ypsi d’ingresso). Vale a dire che abbia iniziato ad attuare la<br />

maieutica per essere consapevole di se stesso, ossia in<br />

armonia, in simmetria con le estensioni non locali,<br />

sovrasensibili da cui si evidenzia. Deve aver iniziato a far<br />

ricadere consapevolmente nel sensorio-percettivo, a sostegno<br />

dell’azione, le prese di consapevolezza fin lì realizzate.<br />

La tecno-ontos-sophos-logia dell’Oikos che assume il<br />

nome di<br />

Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>-insight<br />

significa orientarsi con intenzionalità autopoietica verso<br />

la consapevolezza dell’essenza dell’Oikos, di se stessi.<br />

Il campo morfo-atomico-coscienziale, l’autocoscienza<br />

autopoietica è autonoma e indipendente dallo stato<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

398<br />

identificativo dell’Io acquisito del ricercatore anche se<br />

tale Io è sua emanazione.<br />

L’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight<br />

è<br />

l’azione bioetica autopoietica,<br />

per assumere consapevolezza sempre più definita di essere<br />

Oikos.<br />

L’Io acquisito, la funzione Ypsi veicolata, consapevole<br />

della non località transfinita da cui si evdenzia, è<br />

l’Oikos.<br />

E’ questo il momento in cui l'azione dell'essere umano<br />

diviene bioetica autopoietica<br />

I principi attivi dell’Oikos non potranno mai essere<br />

vissuti consapevolmente, se l’Io acquisito non parteciperà la<br />

sigmasofia ecologica 111, penetrandola, o se non produrrà<br />

azioni bioetiche autopoietiche quali emanazioni del tempo<br />

<strong>autopoietico</strong><br />

Per essere, consapevolmente tale, l’Oikos deve vivere<br />

che cosa sono l’evocazione e l’invocazone autopoietiche sul<br />

piano del vissuto; in caso contrario, sarà agita soltanto una<br />

forma ridotta-collassata che non utilizzerà il<br />

linguaggio <strong>autopoietico</strong>, 112<br />

la ∑igma-logic.<br />

L’Oikos vissuto, riconosciuto, coincide con l’azione<br />

bioetica autopoietica indispensabile al ricercatore.<br />

La tecno-ontos-sophos-logia Autopoiesi olosgrafica del<br />

<strong>∑ophy</strong> Insight determina che l’azione non sarà legata al solo<br />

111 Sigmasofia ecologica: vedi nota 98, pagina 426;<br />

112 Linguaggio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 57, pagina 417;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

399<br />

spazio-tempo, in cui ci riconosciamo, ma sarà risonante in<br />

tutto l’Oikos,<br />

dal kairos al tempo <strong>autopoietico</strong>.<br />

Ogni gesto sarà evocatore del registro-simbolico–reale,<br />

inerente i principi attivi autopoietici che rappresenta. E'<br />

l’azione che lo crea. E' il senso e lo scopo dell’ Autopoiesi<br />

olosgrafica del <strong>∑ophy</strong> Insight che si agisce nell’Oikos,<br />

imitandone le forme architettoniche, i bassorilievi, i<br />

segni, le immagini (…).<br />

L’Oikos un Io-soma-autopoiesi da vivere.<br />

Non potrà esserci azione bioetica autopoietica in chi<br />

non penetra questo, al massimo, quell’Oikos potrà essere<br />

Palestra dell’autocoscienza<br />

o<br />

riduzione-collasso al solo sensorio-percettivo.<br />

Durante l’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>Insight, la<br />

preparazione dell’atmosfera autopoietica ad essa<br />

funzionale, simmetrica al tempo <strong>autopoietico</strong>, coincide con la<br />

presa di consapevolezza, la transmutazione di se stessi. La<br />

funzione Ypsi si potenzia, assume di essere Oikos, quell'essere<br />

umano sarà emanazione consapevole del campo morfoatomico-coscienziale.<br />

L’Oikos e l’Io acquisito sono un campo unico, l’azione<br />

bioetica autopoietica, ecologica, la pedagogia e la<br />

psicagogia sigmasofica 113 dell’Oikos.<br />

Ed è ciò che l’Oikos testimonia attraverso le sculture, i<br />

bassorilievi e altro, che rappresentano la sequenza delle fasi<br />

che conducono a<br />

113 Pedagogia-psicagogia autopoietica: vedi nota 76, pagina 421;<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

400<br />

vivere l’Autopoiesi olosgrafica del <strong>∑ophy</strong>insight.<br />

L’Oikos è<br />

l’entelechia autopoietica,<br />

il compimento in sé,<br />

Kraino, io compio,<br />

della parte-Universi ciò che mette fine allo stato identificativo<br />

nel solo sensorio-percettivo.<br />

L’essere umano riscopre, dentro di sé,<br />

la tutela e la salvaguardia<br />

dell’azione bioetica autopoietica, transfinitamente.<br />

Il ricercatore è pronto a praticare e a vivere<br />

l’autopoiesi, l’autocreazione, attraverso la grafia<br />

d’avanguardia che ha saputo raggiungere dell’olos,<br />

dell’Universi-parte, se stesso, per raggiungere nuove<br />

vive la<br />

autoconsapevolezze, così, transfinitamente.<br />

L’Io <strong>autopoietico</strong>-acquisito vive, consapevolmente, la<br />

linea del destino autopoietica,<br />

legge della non località transfinita.<br />

Il libero ricercatore sulla coscienza sente la<br />

disponibilità, nell’azione, di quanto vissuto e può avviarsi<br />

verso la<br />

Scala autopoietica<br />

<strong>∑ophy</strong> è in azione.<br />

Si sente che è possibile agire con continità.<br />

L’Io sono inconscio <strong>autopoietico</strong> e azione e<br />

azione nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>.<br />

E’ possibile avviarci verso la porta che si apre alla<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

401<br />

scala discendente-ascendente<br />

E’ nata<br />

l’azione bioetica autopoietica dell’Universi-parte, se<br />

stessi.<br />

A metà scala incontriamo<br />

due pilastri autopoietici<br />

olosdirezionatori,<br />

che evidenziano lo<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> Sigmasofia dell’Oikos<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

402<br />

Primo pilastro <strong>autopoietico</strong> olosdirezionatore<br />

LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />

è la consapevolezza vissuta dell’integrazione dei<br />

principi attivi, emergenti dalla formazione<br />

sigmasofica a se stessi, l’Universi-parte, con<br />

quanto del campo morfo-atomico-coscienziale,<br />

sovrasensibile, non locale, transfinito (da cui<br />

nascono le facoltà di autorigenerazione-<br />

guarigione, di auto-determinazione-<br />

realizzazione-organizzazione, di omeostasi, di<br />

non località autocoscienziale, formanti<br />

l’Universi-parte stessi) l'Io acquisito ha saputo<br />

raggiungere, per utilizzarla nell’azione bioetica<br />

autopoietica quotidiana<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

403<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

404<br />

Secondo pilastro <strong>autopoietico</strong> olosdirezionatore<br />

LO STATO COSCIENZIALE SIGMASOFIA<br />

che si è rivelato fondamentale<br />

per la comprensione dell’Universi-parte, noi stessi,<br />

si evidenzia come<br />

unico principio attivo <strong>autopoietico</strong>.<br />

Noi stessi, l’Universi-parte:<br />

un transfinito campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

che, nel sensibile, assume le morfologie riconoscibili<br />

nella natura complessiva<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

405<br />

Raggiunto il<br />

∑igma dell’apertura olistico-autopoietica<br />

si partecipa che<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> chiude la propria architettura con<br />

pareti-vetrate a chiusura piramidale color oro da cui<br />

emerge in verticale,<br />

la sfera autopoietica del transfinito, con inclusa<br />

l’unica<br />

legge autopoietica:<br />

ΣOPHY<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

406<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

407<br />

Appendice 1<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY<br />

i perche’ di una non iniziazione<br />

Una delle scoperte vissute dalla Sigmasofia Io-somatoautopoietica<br />

e di maggior interesse è il<br />

campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

o<br />

autocoscienza autopoietica<br />

(sono sinonimi). Si è potuto sperimentare e riconoscere che,<br />

dalle meccaniche quantistiche e sub-quantistiche, si dischiude,<br />

si estende tale campo, formato da una serie di<br />

principi attivi archetipici autopoietici<br />

che creano e informano le micro-particelle (continuamente<br />

emesse e riassorbite)., Aggregandosi e disaggregandosi,<br />

formano gli atomi, le molecole, le cellule (…). Tale campo,<br />

sovrasensibile e non locale, include in sé le forze fondamentali<br />

della fisica:<br />

la gravità, l’elettromagnetismo, la forza nucleare<br />

forte e quella debole,<br />

oltre a quella morfo-genetica (nell’accezione sigmasofica).<br />

Tutto l’insieme è anche denominato<br />

campo morfo-atomico-coscienziale o, abbreviato, campo<br />

M.A.C.<br />

Operando nell’essenza di ogni atomo, si viene a<br />

determinare che<br />

è tutto gli Universi, di cui siamo parte integrante ed<br />

inscindibile, ad essere, in questo modo, creato e informato,<br />

producendo l’impossibilità, tra l’altro, di distinguere il<br />

cosiddetto organico dall’inorganico, a quel livello di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

408<br />

funzionalità. Il campo locale e non locale, transfinito,<br />

autocoscienza autopoietica è ciò che fa funzionare<br />

simultaneamente gli<br />

Universi-parte, noi stessi.<br />

Il vissuto diretto, fusionale, integrale,<br />

dell’autocoscienza autopoietica, operante nel tempo<br />

<strong>autopoietico</strong> (continuo presente), che include il morfo-<br />

atomico e genera ogni spazio-tempo e ogni onda-<br />

particella formante gli Universi, è denominato<br />

stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> E.C.A.<br />

(Entanglement Coscienziale Autopoietico).<br />

Molte dinamiche si riscontrano in tali vissuti, tranne il<br />

vuoto, inteso nell’accezione comune. Non c’è alcun vuoto,<br />

bensì, all’opposto, qualche cosa di<br />

inconcepibilmente pieno di morfologie frattali, bios-<br />

luminescenti, più che tridimensionali:<br />

sono i già citati<br />

principi attivi archetipici autopoietici o<br />

genoma autocoscienziale,<br />

gli stessi che, come detto, creano e informano le morfologie<br />

sensibili. Un riferimento sensoriale, conosciuto dalla scienza,<br />

da cui inizia a dischiudersi tale campo coscienziale, è al livello<br />

della scala o campo di Planck. Una delle peculiarità è<br />

quella di non conservare le memorie, le informazioni, le<br />

esperienze degli Universi-parte, come se fosse un grande<br />

contenitore, bensì si tratta di un grande generatore,<br />

creatore di quell’esperienza, di quella memoria: è<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

409<br />

autocreando, che può formare, evidenziare quell’evento che<br />

denominiamo memoria. Quindi, in questo senso, non<br />

conserva ogni memoria degli Universi-parte, ma ha<br />

facoltà di poter autocrearla, in base alle necessità,<br />

transfinitamente!<br />

Dal momento della scoperta vissuta di tale campo, la<br />

Sigmasofia sta spiegando, in modo innovativo, un insieme<br />

inesauribile di funzionalità Io-somatiche anche sensibili,<br />

localistiche. Ciò è dovuto, in particolare, al già citato stato<br />

E.C.A. che consente, con continuità, di generare<br />

sincronicità, insights intuitivi che è possibile applicare<br />

all’azione sensorio-percettiva quotidiana.<br />

L’autocoscienza autopoietica si evidenzia nella<br />

parte, nel localistico, riducendosi, collassandosi e<br />

densificandosi nella fisiologia somatica e nei significati-<br />

significanti sensorio-percettivi. Denominiamo la<br />

riduzione-collasso, densificazione,<br />

principio attivo di annichilazione autopoietica.<br />

Anche se l’identificazione nella parte, nel sensoriopercettivo,<br />

nel solo acquisito, non consente a molti ricercatori<br />

di essere consapevoli di tale campo coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong> comune, questo, ovviamente, esiste, è concreto,<br />

ed opera: infatti, lo vediamo in azione, quando genera,<br />

utilizzando il cervello-sistema nervoso (che ha contribuito a<br />

formare), stati di coscienza localistici. Ad esempio, per quanto<br />

concerne la parte-Universi essere umano, quando genera lo<br />

stato Io-somatico funzionale del pensare, del sentire, del<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

410<br />

volere, dell’immaginare, del sognare (…),<br />

indipendentemente da ciò a cui penserà, o che sentirà,<br />

vorrà, immaginerà, sognerà (…), comprende facoltà<br />

autocoscienziali acquisite, archetipiche collettive (accezione<br />

Junghiana), di olospresenza coscienziale che osserviamo,<br />

con diverse funzionalità, nelle parti-Universi.<br />

Altra legge fondamentale che si evidenzia è quella<br />

secondo cui il<br />

campo coscienziale non locale si autocrea come campo<br />

localistico,<br />

come manifestazione sensibile densificata,<br />

ovvero, è lo stesso campo MAC, che assume quella<br />

determinata morfologia, nel<br />

tutto è atomicamente e coscienzialmente legato che<br />

siamo.<br />

E’ un’evidenza sorprendente, in quanto ci indica che<br />

coscienza e materia sono un unico ente funzionale,<br />

che non sono mai state distinte, ma rappresentano lo stesso<br />

processo che si manifesta in differenti identificazioni-<br />

densificazioni autopoietiche.<br />

Ogni cervello-sistema nervoso operante nelle parti-<br />

Universi che siamo è, quindi, diretta emanazione del campo<br />

MAC. Si tratta dei principi attivi autopoietici<br />

archetipici densificati per annichilazione: per questo<br />

motivo, preparandosi al vissuto diretto di tali processi che, per<br />

natura autopoietica, veicola, il ricercatore in Sigmasofia, può<br />

incontrare le estensioni non locali, transfinite di se stesso,<br />

gli Universi-parte. Se vogliamo denominare questo stato di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

411<br />

autoconsapevolezza vissuta, viscerale, iniziazione, possiamo<br />

farlo, ma sono preferibili, altre denominazioni, per specifici<br />

motivi. Ne indico alcuni.<br />

In generale, l'iniziazione è un insieme di ritualità che<br />

identificano un inizio, segna l’avvio di una particolare<br />

azione o evento. Per esempio, presso alcune tribù, segna<br />

l’avvio di un adolescente alla vita integrale del gruppo.<br />

Lo status funzionale del campo M.A.C. è, però, prespazio-tempo<br />

(passato-presente-futuro o futuro-<br />

presente-passato o quant’altro), pur inglobandolo,<br />

appunto perché può generarlo. Quindi, le nostre funzionalità<br />

autopoietiche, innate, essenziali non possono essere<br />

iniziate a qualche cosa,<br />

in quanto, alla propria essenza, evidenziano processi che<br />

trascendono la dicotomia inizio-fine.<br />

La cosiddetta iniziazione è, in questo senso e con questi<br />

significati-significanti, una produzione dell’Io acquisito<br />

dell’essere umano, non consapevole di tali funzionalità: se così<br />

non fosse, non utilizzerebbe terminologie che si riferiscono,<br />

che richiamano lo spazio-tempo, ossia la condizione da<br />

vivere, risalire e transmutare, se si vuole sperimentare lo<br />

stato di non località, di entanglement coscienziale<br />

(equiparabile all’iniziazione normalmente intesa), indicato.<br />

Presso altre culture, il futuro iniziato deve superare<br />

delle prove, al fine di dimostrare di poter essere accettato nel<br />

gruppo. Anche questo concetto va in remissione, in quanto,<br />

negli stati di non località, nello stato coscienziale<br />

Sigmasofia, non esiste il gruppo (inteso nell’accezione<br />

comune), ma un Universi-parte, inscindibile, in azione e<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

412<br />

le organizzazioni socio-culturali localistiche delle diverse<br />

culture acquisite, dei diversi gruppi-stato (africani, australiani,<br />

cinesi…) che definiscono, ognuno a proprio modo, il gruppo,<br />

hanno soltanto valenza acquisita localistica che, pur essendo<br />

emanazione delle funzionalità complessive, non può essere<br />

riconosciuta nella funzionalità olistica, integrale degli<br />

Universi-parte, in cui sono potenzialità generabile.<br />

Secondo altri, l’iniziazione è una serie di azioni rituali,<br />

guidata e proposta da esseri che si posizionano ad un livello<br />

gerarchico-conoscitivo più alto e, alla luce di questo,<br />

guidano il neofita, attraverso un processo di incremento<br />

della conoscenza, fino a farla equivalere a quella che loro<br />

stessi veicolano (di più, tecnicamente, non potrebbero).<br />

Secondo l’accezione appena espressa, anche questo<br />

meccanismo va in remissione, in quanto ogni essere è parte-<br />

Universi, inscindibile, per cui il potenziale di<br />

autoconsapevolezza raggiunto dalla parte (Maestro, esperto<br />

…) che dovrebbe legittimarlo più in alto nella gerarchia-<br />

conoscitiva è, di fatto, parte integrante delle potenzialità-<br />

funzionalità dello stesso neofita. Per fare degli esempi, dal<br />

punto di vista delle funzionalità complessive del corpo fisico,<br />

non avrebbe alcun senso dire che<br />

il cuore è gerarchicamente superiore al cervello o allo<br />

stomaco,<br />

in quanto sono parti integranti e funzionali dello stesso Iosoma,<br />

di cui o si è consapevoli o non lo si è. A livello<br />

quantistico-<strong>autopoietico</strong>, funzioniamo già di fatto nello stesso<br />

modo, quindi quello di cui necessitiamo è una pedagogia-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

413<br />

psicagogia autopoietica, per prendere coscienza di ciò che,<br />

per natura innata, già stiamo agendo.<br />

Secondo ancora altre tradizioni, il potere<br />

dell’iniziatore o il proprio status si trasferisce, trasla,<br />

all’essere umano che sta per essere iniziato: ma, il potere<br />

<strong>autopoietico</strong>, da cui si evidenzia ogni Io acquisito che, a sua<br />

volta, ha creato il concetto e la prassi di iniziazione, è già<br />

per intero parte integrante e inscindibile del presunto<br />

iniziando, quindi<br />

non si può trasferire, traslare ciò che è già<br />

caratteristica strutturale funzionale, innata, di noi<br />

stessi, gli Universi-parte.<br />

Risulterebbe essere una mistificazione e, se ben si partecipa,<br />

questo è applicabile anche al metodo (sostanzialmente si tratta<br />

della conoscenza diretta di rituali intesi nell’accezione più<br />

ampia) che si intende trasmettere, trasferire: essendo<br />

funzionalità in essere, ogni atto di vita potrebbe arrivare a<br />

prendere coscienza di ciò, come dimostrano semplici esseri<br />

umani che, senza conoscenza di alcun rituale o prassi,<br />

risvegliano autoconsapevolezza, semplicemente esistendo,<br />

praticando la vita. Non ci sono successioni, se non per<br />

l’Io acquisito non adeguatamente formato a se stesso che,<br />

così, le vive e le interpreta.<br />

L’iniziazione non può essere consenso peculiare<br />

verso un esperto, un guru, un maestro (…), in quanto, di<br />

fatto, coinciderebbe con lo stato identificativo in una parte-<br />

Universi e non negli Universi-parte transfiniti, di cui<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

414<br />

anche l’esperto, il guru, il maestro (…), sono emanazione.<br />

Non si tratta di seguire quello o quell’altro modus vivendi,<br />

ma uno, inscindibile:<br />

la vita-autopoiesi, il campo MAC, unico, non locale,<br />

transfinito.<br />

I ricercatori, di qualunque estrazione, devono valutare<br />

concretamente le conseguenze dell’assunto su cui, di solito,<br />

concordano, secondo cui il<br />

Tutto è Uno e pre-dualità.<br />

Se Tutto è Uno, di fatto, si viene a determinare e a vivere che<br />

non è più possibile individuare processi realmente scissi; se,<br />

invece ciò accade, significa che lo stato di autoconsapevolezza<br />

è localistico, ossia non consapevole, attraverso il vissuto<br />

diretto, di questo Uno. E, non esserne consapevoli non<br />

significa che le meccaniche quantistiche-autopoietiche<br />

smettano di funzionare o che una nuova galassia non venga<br />

generata o che una regione dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> non<br />

funzioni, esattamente come deve fare (…).<br />

Il concetto d’iniziazione ha svolto un’azione<br />

fondamentale e propedeutica, ma allo stato delle<br />

autoconsapevolezze scientifico-coscienziali raggiunte, ha<br />

assunto caratteristiche anacronistiche. Ripeto.<br />

L’iniziazione, come denominazione e per altro, è qualche<br />

cosa che ha a che fare con lo spazio-tempo, che è esattamente<br />

ciò che bisogna risalire e transmutare definitivamente, se si<br />

vuole vivere, realmente, il campo coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong>, non locale, transfinito, equiparabile a<br />

quanto lo stato d’iniziazione, normalmente e talvolta<br />

soltanto intellettualmente inteso, presume di indicare.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

415<br />

Iniziato richiama a finito e, quindi, di fatto,<br />

l’iniziato assume quella caratteristica (altrimenti<br />

l’avrebbero denominata finiziazione o similia) e, quindi,<br />

implicitamente, veicola la riduzione-collasso al dicotomico<br />

, in quanto gli Universi-parte (allo stato degli studi e<br />

delle ricerche sigmasofici) si mostra essere transfinito, mai<br />

finito. Ergo, anche il concetto di finito si destruttura, va in<br />

remissione.<br />

Gli Universi-parte transfinito (unità che trascende ma,<br />

nello stesso tempo, include e può generare ogni spazio-tempo)<br />

che siamo, che abbiamo vissuto, legittima soltanto la<br />

condizione di<br />

liberi ricercatori di se stessi,<br />

appunto perché i processi da esplorare e di cui prendere<br />

consapevolezza sono dello stesso tipo, mai finiti e, per questo<br />

motivo, la Sigmasofia assume tale orientamento formativo.<br />

Con la scoperta vissuta dell’autocoscienza autopoietica e<br />

della sua funzionalità inscindibile dalla componente morfica e<br />

atomica, il processo non locale, pre-spazio-tempo, lo stato<br />

coscienziale Sigmasofia, ossia l’insieme di tutti questi processi<br />

descritti, sta evidenziando il paradigma:<br />

essere umano e società autopoietici,<br />

ossia la destrutturazione e la transmutazione<br />

dell’anacronistico, ma propedeutico, stato di iniziazione.<br />

Tale paradigma nascente non è riferibile specificamente alla via di<br />

conoscenza Sigmasofia, in quanto si tratta della sommatoria più la<br />

proprietà emergente di tutte le esperienze, locali e non locali,<br />

prodotte da ogni Io acquisito, in qualunque scuola scientificocoscienziale,<br />

religione, movimento spirituale o estrazione si<br />

riconosca, in quanto autopoietiche, ossia autocreate.<br />

P.S.:<br />

∑OPHY


Iniziazione non iniziazione.<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

416<br />

Con le considerazioni fin qui presentate, elaborate in seguito<br />

alla ricerca approfondita con l’ottica della Sigmasofia, non si<br />

intende negare l’esistenza e la funzione delle pratiche<br />

iniziatiche, come accompagnamento alle diverse fasi della<br />

crescita dell’individuo, osservate dal piano acquisito, visibile,<br />

storicizzabile nell’ambito del tempo cronologico, comunemente<br />

inteso.<br />

I vissuti presentati indicano l’importanza della presa di<br />

consapevolezza che dovrebbe accompagnare l’azione,<br />

esattamente come si tende a raggiungere per qualunque tipo<br />

di atto che l’essere umano produce: l’unione, il sigma tra<br />

acquisito e <strong>autopoietico</strong> (innato).<br />

∑OPHY<br />

<strong>∑ophy</strong><br />

Fondatore della Sigmasofia


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

417<br />

Appendice 2<br />

Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> Sigmasofico<br />

∑OPHY<br />

La coscienza<br />

autopoietica-acquisita<br />

Nello<br />

Il Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico, è il<br />

monumento (da monère, ricordare) , architettonico e<br />

coscienziale, in cui sarà posizionato Nello Mangiameli non<br />

appena produrrà<br />

lo stato coscienziale punto morte.<br />

interno<br />

Tale monumento <strong>autopoietico</strong>, comprende al suo<br />

oggetti simbolico-reali sigmasofici.<br />

Per comprendere il significato-significante delle<br />

architetture sigmasofiche, oltre a quanto finora visto, è<br />

necessario conoscere la<br />

∑igma-logic del creatore dell’Oikos Nello Mangiameli<br />

e degli autopoieti che lo hanno realizzato.<br />

Il livello non locale dell'architettura sigmasofica,<br />

specialmente per il pensiero di,<br />

<strong>∑ophy</strong>,<br />

il progettista,<br />

è qualche cosa di esteso che può essere trascritto e descritto in<br />

modo chiaro, in virtù della<br />

creazione del linguaggio <strong>autopoietico</strong>


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

418<br />

e appunto della ∑igma-logic, perché, individuando i nomi e i<br />

termini corrispettivi a quell’estensione coscienziale, ora è<br />

tecnicamente possibile farlo.<br />

Quanto utilizzato nell'architettura sigmasofica ha,<br />

quindi, la caratteristica di rivolgersi agli stati coscienziali e<br />

all’autopoiesi da cui scaturiscono, osservabili in qualunque<br />

coscienza.<br />

Nelle parabole, nell'architettura dell’Oikos, ognuno<br />

potrà vedere e comprendere esattamente ciò che la propria<br />

coscienza ha vissuto e penetrato. Infatti,<br />

<strong>autopoietico</strong> sigmasofico<br />

significa sommatoria e proprietà emergente degli stati<br />

coscienziali, autocreata.<br />

Le architetture si aprono a questo livello di<br />

comprensione soltanto a chi<br />

ha assunto consapevolmente<br />

la formazione a se stesso, l’Universi-parte,<br />

soltanto a coloro che producono comprensione autopoietica<br />

intuitiva dei significati-significanti dell’Oikos, di loro stessi.<br />

I maieuti sigmasofici usano dire, transfinito, per<br />

indicare qualche cosa di mai conoscibile fino in fondo.<br />

L'insegnamento sigmasofico è esposto agli occhi di<br />

tutti, sui muri dell’Oikos, ma è impenetrabile agli esseri<br />

umani che non si formano alla conoscenza consapevole<br />

della coscienza.<br />

A queste generali indicazioni, risponde il Σigma del<br />

Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />

Una prima considerazione.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

419<br />

Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> è anche la testimonianza di<br />

studi e formazioni realizzati da <strong>∑ophy</strong>, che potranno essere<br />

integrati da Maieuti anche molto tempo dopo l’ingresso nello<br />

stato coscienziale punto morte del fondatore.<br />

Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> rivela l'intenzione autopietica di <strong>∑ophy</strong> .<br />

In sintesi, sono descritti i significati-significanti del<br />

registro simbolico-reale sigmasofico<br />

e i misteri dello stato coscienziale punto morte. Ad<br />

esempio, le due porte monumentali presenti nel Mausoleo<br />

<strong>autopoietico</strong> riassumono quanto viene realizzato nell’Oikos.<br />

Tutto l'insegnamento sigmasofico trova la sua<br />

sintesi nell’Oikos che, per questo, rappresenta un grandioso<br />

crogiuolo autoformativo.<br />

<strong>∑ophy</strong> ha sviluppato un tema particolare che esprime,<br />

attraverso immagini vive, il rapporto tra il proprio nome, il<br />

proprio stato di coscienza e ciò che in natura indicava meglio<br />

la sua condizione. E' per questo che, nel mausoleo<br />

<strong>autopoietico</strong>, tutto esprime significati-significanti autopoietici<br />

e nulla è lasciato al caso. Ad esempio, c'é un preciso<br />

simbolismo che si riferisce a come edificare la funzione<br />

Ypsi.<br />

I principi attivi autopoietici sono sempre rappresentati<br />

da funzioni sensorio-percettive concrete. L'immagine della<br />

danza degli scettri indica<br />

l’assunzione del potere <strong>autopoietico</strong> reale.<br />

Infatti, gli scettri, se vissuti, nel registro simbolico-reale, ne<br />

permettono l'espressione.<br />

Le rappresentazioni e gli attributi del mausoleo<br />

<strong>autopoietico</strong> dimostrano il fatto che <strong>∑ophy</strong> li ha acquisiti in<br />

vita.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

420<br />

La saggezza sigmasofica, come visto, è basata su una<br />

conoscenza approfondita e vissuta delle leggi autopoietiche<br />

dell’Universi-parte. Tali leggi vengono trasmesse in<br />

principi attivi autopoietici.<br />

Poiché ogni aspetto deriva dall'Autopoiesi, dalla legge<br />

autopoietica fondamentale transfinita, i ricercatori in<br />

Sigmasofia ne deducono che ,<br />

da ogni parte, si può prendere coscienza di Universi, di se<br />

stessi .<br />

Per questo, nel Mausoleo, c'é il gioco <strong>autopoietico</strong> continuo<br />

che dal concreto risveglia il principio o legge non visibile,<br />

intuitiva, sincronica (…). Questa, qualunque fosse (idea<br />

fondamentale, per i ricercatori in Sigmasofia) era considerata<br />

letteralmente<br />

espressione dell'ontos-sophos-logos.<br />

Ogni principio attivo è sintetizzato in un archetipo<br />

<strong>autopoietico</strong> di riferimento:<br />

ogni atomo che compone il cuore<br />

batte esattamente come il cuore.<br />

Così ogni funzione della parte è la manifestazione<br />

inscindibile del principio attivo preesistente. Per questo,<br />

chiunque studi, approfonditamente, uno dei principi attivi<br />

rappresentati nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> può acquisire una<br />

conoscenza sintetica della funzione Ypsi dell’Universi-<br />

parte. Tutto ciò è estensibile ad ogni piano del Σigma del<br />

Mausoleo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico.<br />

E’ questa visione che da continuità e autosomiglianza<br />

alle architetture sigmasofiche e tutto questo movimento ha<br />

come riferimento <strong>∑ophy</strong>.<br />

I maieuti portano all’Oikos, a loro stessi, gli elementi<br />

nutritivi in base ai principi attivi su cui stanno lavorando.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

421<br />

<strong>∑ophy</strong>. Rappresenta il fuoco <strong>autopoietico</strong><br />

transfinitamnerte acceso, in vita, il punto di<br />

coagulazione, l'espressione sensibile dei principi attivi<br />

autopoietici degli dell’Universi-parte.<br />

Infatti, questi è riscontrabile nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> ed è<br />

sempre in rapporto con l’Universi :<br />

il generatore-fecondatore <strong>autopoietico</strong>, per eccellenza.<br />

Ed è appunto su questo mausoleo <strong>autopoietico</strong> che viene<br />

rivelato il pancrazio <strong>autopoietico</strong>, 114 già incontrato in un<br />

altro ∑igma dell’Oikos.<br />

Nel Mausoleo <strong>autopoietico</strong>, è rappresentato come<br />

partecipare empatonicamente le leggi autopoietiche che<br />

sottendono ai fenomeni naturali, applicando autopoiesi<br />

olosgrafiche che consentono di attuare il<br />

gesto <strong>autopoietico</strong> essenziale di ogni principio attivo<br />

(forma),<br />

Altresì è rappresentata la<br />

formazione progressiva alla conoscenza delle leggi del<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong>-acquisito.<br />

Questo insegnamento è volutamente incompleto in piena<br />

simmetria con la transfinitezza dell’Universi-parte che lo<br />

rende dello stesso tipo.<br />

E’ possibile affermare che<br />

tutti i settori dell'insegnamento sigmasofico hanno ,<br />

come unico centro, le leggi autopietiche dell’Universi e<br />

collegano, in questo modo, per entanglement<br />

coscienziale <strong>autopoietico</strong> una parte all'altra.<br />

114 Pancrazio <strong>autopoietico</strong>: vedi nota 74, pagina 421<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

422<br />

Tale entanglement coscienziale è rappresentato dai maieuti<br />

che agiscono intorno a <strong>∑ophy</strong>. Ognuno può specializzarsi nel<br />

settore che sente più affine a se stesso e, nello stesso tempo,<br />

può mantenere il collegamento con le forme potenti<br />

dell'Autopoiesi. Tutto questo viene denominato<br />

la via della verità autopoietica.<br />

Ho imparato a vivere e a conoscere ogni parte-Universi<br />

sensibile e sovrasensibile;<br />

davanti a me si sono aperte olosdirezionalmente tutte<br />

le porte e<br />

mi è stato dato l'accesso a tutte le vie.<br />

Il mausoleo <strong>autopoietico</strong> parla<br />

dell'inscindibilità del campo coscienziale <strong>autopoietico</strong> .<br />

E’ questa conoscenza delle leggi dell'analogia e degli stati<br />

dell'essere corrispondenti che ha permesso a <strong>∑ophy</strong> di<br />

rappresentare il mausoleo <strong>autopoietico</strong>.<br />

In esso c'é<br />

l'incompiuto <strong>autopoietico</strong>,<br />

sia nell'incisione di alcuni testi, che nella composizione di una<br />

scena per rappresentare di non volere limitare agli anni di<br />

vita (convenzionale) di <strong>∑ophy</strong>, il principio attivo sigmasofico,<br />

essendo questi transfinito. Tutto è in continua autopoiesi, al<br />

di là del<br />

volto che <strong>∑ophy</strong> assumerà nelle diverse successive fasi<br />

esistenziali.<br />

Nel mausoleo <strong>autopoietico</strong>, s'individua sostanzialmente<br />

l’unica via autopoietica, ossia quella che descrive le<br />

vicissitudini dell’esistenza. In conformità con la propria storia,<br />

ognuno produce ostacolatori, ossia genera contingenze<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

423<br />

identificative nella vita quotidiana, sopportando continue<br />

cadute. Ma ciò consente la realizzazione, rapida, della<br />

concentrazione-transmutazione autopoietica ,<br />

attraverso il risveglio di stati più estesi dell'essere. Questa<br />

via, progredisce a<br />

salti quantici autopoietici<br />

verso la conoscenza autopoietica;<br />

anche nei momenti di caduta, si penetra lo stato coscienziale<br />

punto morte. Infatti, nel mausoleo <strong>autopoietico</strong> tutto parla<br />

dello stato coscienziale punto morte come di una naturale<br />

produzione coscienziale. L'ultimo giorno di vita nel sensorio<br />

percettivo con forma antropomorfoa è, infatti, denominato<br />

giorno di risalita-transmutazione non locale,<br />

ossia del mondo della fisiologia autopoietica, causale, presente<br />

nella coscienza alla quale l'autocoscienza deve ricollegarci.<br />

Il rito di accompagnamento al mausoleo<br />

ha, quindi, come obiettivo fondamentale quello di<br />

liberare l'autocoscienza dai residui ostacolanti che<br />

potrebbero ritardare la consapevolizzazione di tale<br />

treansmutazione.<br />

In generale, si può dire che la qualità degli impulsi e<br />

degli interessi predominanti dallo stato coscienziale punto<br />

vita alllo stato coscienziale punto morte (vita terrena<br />

convenzionale) e tutte le impressioni passionali<br />

sopravvivono autopoieticamente<br />

sotto forma di istinti-emozioni.<br />

Ed è questo ciò che incontriamo al momento della<br />

transmutazione.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

424<br />

Ciò che si fa in vita è, quindi, importantissimo e mostra<br />

il motivo per cui lo scopo essenziale del ricercatore in<br />

Sigmasofia è quello di<br />

formare il proprio scettro, detto anche colonna degli<br />

dell’Universi-parte che mostra, a chi sa viverlo, quanto<br />

la parte-Universi, l’Io acquisito abbia conosciuto di se<br />

stesso, misura che ritroverà al momento della<br />

produzione dello stato coscienziale punto morte e oltre.<br />

In conclusione, si può affermare che l'insegnamento del<br />

Σigma del Mausoleo <strong>autopoietico</strong> Sigmasofico è quello di<br />

contribuire a formare<br />

l’essere umano <strong>autopoietico</strong>,<br />

il campo coscienziale <strong>autopoietico</strong><br />

autoconsapevole.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

425<br />

NOTE-GLOSSARIO<br />

A<br />

1. Annichilazione autopoietica: da nihil (niente). Il termine opposto è<br />

exnichilazione, ovvero creare dall’’autopoiesi non locale<br />

2. Androginia Io-somato-autopoietica. E’ l’Io acquisito che presenta<br />

caratteristiche sia maschili che femminili, evidenziatisi nell’unità Io-<br />

somato-autopoietica. Dal greco, andròghynos, in cui andros significa<br />

uomo e ghyne significa donna. Per approfondimenti.<br />

3. Archetipi acquisiti alfa. Gli archetipi alfa, nascenti per determinazione<br />

dei principi attivi autopoietici, presenti nel campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, operano nell’inconscio acquisito collettivo e individuale.<br />

Sono campi e processi dinamici, stati coscienziali, contenuti nel<br />

funzionamento dell’autocoscienza acquisita e riscontrabili in ognuno. I<br />

fondamentali sono cinque: l’archetipo campo istintivo-emozionale e<br />

aggredior, l’archetipo barriera sensibile e sovrasensibile, l’archetipo<br />

autocoscienza acquisita, l’archetipo acquisito funzione Ypsi, l’archetipo<br />

spazio-tempo.<br />

4. Archetipo acquisito funzione Ypsi. E’ la funzione dell’autocoscienza<br />

acquisita o Io acquisito (sono sinonimi), utilizzata nell’esplorazione<br />

consapevole del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong> complessivo dell’essere<br />

umano. L’archetipo funzione Ypsi è l’estrapolazione dei principi attivi<br />

dalla sintesi funzionale delle esperienze di vita e dalla somma-proprietà-<br />

emergente del vissuto diretto degli archetipi acquisiti alfa, che<br />

l’autocoscienza acquisita ha praticato. E’ l’estrapolazione delle<br />

proprietà emergenti, delle prese di consapevolezza dell’Io acquisito, anche<br />

sotto forma di processo funzionale che, tra le diverse applicazioni, viene<br />

tradotto in parole e segni specifici, sintetici, attinenti e corrispondenti al<br />

vissuto e alla Costruzione della Teoria, realizzata dal ricercatore: la<br />

Tavola autopoietica individuale. L’archetipo acquisito funzione Ypsi<br />

coincide con il luogo della propria avanguardia Io-somato-autopoietica,<br />

di cui si è consapevoli.<br />

5. Archetipo autocoscienza autopoietica (Io <strong>autopoietico</strong>). La componente<br />

coscienziale del campo MAC coincide con l’archetipo autocoscienza<br />

autopoietica. Questo è composto dai quattro archetipi autopoietici,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

426<br />

denominati Ypsilon, Psi, Lambda e Sigma che rappresentano e<br />

sintetizzano tutti i principi attivi autopoietici. Quando, dopo aver<br />

concorso a crearle, irradia le meccaniche quantistiche, gli atomi, le<br />

cellule, quando cioè vive e s’identifica nel processo sperimentato,<br />

l’archetipo autocoscienza autopoietica dà vita all’ente che, nel sensibile,<br />

denominiamo autocoscienza acquisita (Io acquisito). L’archetipo<br />

autocoscienza autopoietica concorre a determinare lo specifico<br />

funzionamento dei campi elettrodebole, gravitazionale, nucleare e<br />

morfogenetico, che sono parti integranti della sua funzionalità.<br />

L’archetipo autocoscienza autopoietica o Ypsilambd può rappresentare<br />

anche concentrazione di pulsione autopoietica utilizzabile, irradiabile<br />

dall’autocoscienza autopoietica: tali concentrazioni sono i suoi vettori<br />

informazionali, i suoi messaggeri. L’archetipo autocoscienza<br />

autopoietica viene utilizzato durante la danza detta appunto<br />

autopoietica, in cui si evidenziano morfologie dinamiche olosgrafiche,<br />

codificate nel Progetto Genoma Autocoscienziale.<br />

6. Archetipo <strong>autopoietico</strong>. Dal greco Archètypon: archè significa principio e<br />

typos significa modello. E’ il modello originario (il processo formatore) che<br />

racchiude in sé i principi-pulsioni-campi autopoietici, operanti nel<br />

campo morfo-atomico-coscienziale (o inconscio <strong>autopoietico</strong>).<br />

7. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Ipsilon -Y-. Sintetizza specifici principi attivi<br />

autopoietici inerenti il due che diventa uno: l’androginia<br />

dell’autocoscienza autopoietica, innata, operante nel campo morfo-<br />

atomico-coscienziale da cui, successivamente, nascerà la possibilità<br />

dell'unione dell'uomo (spermatozoo) con la donna (ovulo), unione che<br />

permette la nascita di una nuova vita, del figlio (spermatozoo + ovulo).<br />

Sarà l’uno che, a sua volta, erediterà e veicolerà gli stessi principi di<br />

autopoiesi continua. Attraverso le specificità dei principi attivi<br />

autopoietici, l’archetipo Ypsilon sottende alla nascita di tutte le altre<br />

specie. La continua nascita di esseri umani e delle diverse forme di vita è<br />

determinata ossia dal processo dinamico dei principi attivi autopoietici<br />

sovrasensibili che esercitano la funzione architetto, la quale crea<br />

radiazioni, vettori informazionali, campi autopoietici, necessari agli<br />

atomi e alle molecole, per formare la cellula. I principi attivi della Y non<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

427<br />

dipendono dalla morfologia dell'essere umano o delle diverse specie, ma si<br />

trovano ovunque nel campo morfo-atomico-coscienziale.<br />

Autopoieticamente, si tratta di un processo non locale che, unitamente<br />

all’archetipo Psi trova espressione nel corpo fisico e nel relativo sistema<br />

nervoso, tramite i quali può prendere coscienza di se stesso. La pratica<br />

della Sigmasofia può condurci a prendere coscienza dei principi attivi<br />

della Y: dell'androginia autocoscienziale autopoietica. L'archetipo<br />

Ypsilon opera immerso nel campo morfo-atomico-coscienziale e<br />

interagisce, irradiandole, con le microstrutture, componenti gli atomi,<br />

modulandole e determinandone il funzionamento.<br />

8. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda. L'archetipo <strong>autopoietico</strong> Lambda opera<br />

e crea nel campo morfo-atomico-coscienziale. Rappresenta e sintetizza<br />

specifici principi attivi autopoietici che, in prevalenza, formano<br />

l’autocoscienza acquisita in quelle funzionalità che consentono la presa<br />

di consapevolezza di tutte le componenti del campo morfo-atomico-<br />

coscienziale e, quindi, dell’essere partecipi dello stato pre-spazio-tempo e<br />

di non località che lì vige. Veicola Kraino, colui che crea: i principi<br />

attivi del continuo presente, della simultaneità autopoietica che<br />

concorre alla creazione dello spazio-tempo, pur dischiudendosi verso lo<br />

spazio-tempo, il sensibile. Privilegia la componente sovrasensibile, non<br />

localistica. Nel sensibile, unitamente all’archetipo Psi, rappresenta la<br />

componente prevalente che veicola la pulsione autopoietica a conoscere, a<br />

vivere e che trova la sua espressione fondamentale nelle Autopoiesi<br />

olosgrafiche non locali. E’ la non località in azione.<br />

9. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi. L'archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi opera, vive nel<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, sintetizza e rappresenta specifici<br />

principi attivi autopoietici. Da questa dimensione, parte integrante di<br />

quella sensibile in cui ci riconosciamo, irradia nelle microstrutture<br />

formanti l'atomo e, quindi, nel DNA. Tali principi attivi sono<br />

funzionali alla creazione di facoltà o di stati coscienziali producibili<br />

dall’autocoscienza acquisita, quali il processo fisiologico del pensare, del<br />

volere, del sentire, dell’immaginare, del concettualizzare, dell’intuire,<br />

degli archetipi acquisiti alfa, delle facoltà autopoietiche (…).<br />

L’archetipo <strong>autopoietico</strong> Psi funziona simultaneamente all’archetipo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

428<br />

Ypsilon e, insieme, creano i vettori e i campi informazionali che<br />

irradieranno negli atomi, da loro stessi creati. Successivamente, sapranno<br />

edificare i processi funzionali degli stati coscienziali, agibili<br />

dall’autocoscienza acquisita (Io acquisito), e non dei contenuti, dei<br />

significati-significanti che attribuiamo loro. Nella sua manifestazione<br />

sensibile, è la Y che ha generato il figlio, che vive e integra i principi<br />

attivi acquisiti, estrapolati dalle esperienze che attua, graficamente<br />

rappresentati dal segno che emerge in verticale verso l’alto, e che sorge dal<br />

punto di unione delle due braccia della Y: la .<br />

10. Archetipo <strong>autopoietico</strong> Sigma. E’ lo stato coscienziale Sigmasofia che<br />

somma tutti i principi attivi autopoietici sintetizzati e simbolizzati<br />

attraverso gli archetipi Ypsilon, Psi e Lambda, nonché la proprietà<br />

emergente, scaturente da tale sommatoria. E’ l’intenzionalità<br />

autopoietica, attraverso cui procede Y , ossia l’autocoscienza<br />

autopoietica che vive, appunto, nella condizione Sigma. Sigma è,<br />

quindi lo stato di coscienza unico, di sommatoria-proprietà emergente, da<br />

cui tutti i processi, finora vissuti e descritti e quelli del campo morfo-<br />

atomico-coscienziale, ancora da vivere, si evidenziano<br />

11. Archetipo B.-barriera sensibile e sovrasensibile-. L’archetipo barriera<br />

sensibile e sovrasensibile fa parte dell’inconscio acquisito collettivo ed<br />

investe pienamente la sfera individuale. E’ la somma delle esperienze<br />

acquisite, registrate e dei principi attivi autopoietici e sensibili, necessari<br />

a mantenerle memorizzate nell’inconscio. Tale archetipo ricorda sempre<br />

all’Io acquisito ciò che è, perché gli mostra le esperienze registrate e attive<br />

e i campi su cui queste poggiano. Nell’archetipo B., si manifestano<br />

particolari costellazioni e movimenti<br />

che l’Io acquisito può incontrare e vivere nella Concentrazione-<br />

transmutazione autopoietica (la Risalita) su se stesso. Sono memorie<br />

acquisite e relativi istinti-emozioni che, in ogni momento, possono essere<br />

raggiunti dall’Io acquisito ed entrare in relazione.<br />

12. Archetipo spazio-tempo -Chronos- In generale, nel sensibile, lo spazio è<br />

individuato dall’Io acquisito come un’area, un luogo entro cui è possibile<br />

far muovere il proprio corpo fisico e in cui si muovono altri corpi<br />

(semoventi). Intuitivamente, viene indicato come transfinito il cosmo,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

429<br />

tridimensionale, all’interno del quale è presente il processo che<br />

denominiamo tempo. Invece, il tempo viene individuato come successione<br />

continua di istanti, durante i quali si svolgono eventi, esperienze,<br />

trasformazioni delle cose, intese come parti formanti lo spazio. Per la<br />

visione comune, il tempo scorre come se fosse una freccia, dal passato verso<br />

il futuro, e tale direzione è considerata da taluni irreversibile. Gli stessi<br />

processi possono essere vissuti con altri riferimenti, anche di reversibilità,<br />

ma è possibile affermare che l’archetipo acquisito sensibile spazio-tempo è<br />

un processo, uno stato coscienziale presente in ogni Io-acquisito.<br />

13. Atmosfera autopoietica. Nell’accezione più ampia, l’atmosfera è<br />

l’involucro, la radiazione Io-autopoietica emessa da un corpo. Comprende<br />

il campo morfo-atomico-coscienziale, il campo istintivo-emozionale e<br />

vari tipi di autopoiesi. L’etimologia del termine atmosfera proviene dal<br />

greco atmos che significa fiato, respiro, aria, vento e sphaira che significa<br />

sfera, globo .<br />

14. Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>. Per la Sigmasofia, l’autoconcepimento,<br />

detto degli Universi-parte, è ciò che sa dare origine, concepire dentro sé una<br />

manifestazione sensibile di se stesso, attraverso l’autopoiesi. Si tratta di<br />

un processo, di una facoltà, di un principio attivo transfinito degli<br />

Universi-parte.<br />

15. Autopoiesi olosgrafica non locale. E’ la tecno-ontos-sophos-logia<br />

operativa sigmasofica, utilizzata per raggiungere il vissuto empatonico<br />

della non località, dell’olospresenza<br />

16. Autocoscienza acquisita (Io acquisito). L’archetipo autocoscienza<br />

autopoietica è un processo transfinito, non locale, integrato sia<br />

all’inconscio <strong>autopoietico</strong> che a quello acquisito. Rappresenta una<br />

funzione unica, inseparabile, continua che può assumere la forma di<br />

archetipo autocoscienza autopoietica, che crea e s’identifica in specifiche<br />

e localistiche morfologie acquisite. L’autocoscienza acquisita è costituita<br />

da specifici processi funzionali, quali la percezione e i sensi, il processo del<br />

pensare, del concettualizzare, dell’immaginare, del sentire, del volere, le<br />

facoltà autopoietiche (…) che le permettono di conoscere le parti che la<br />

compongono e quelle che sembrano essere a lei esterne, determinando, così, i<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

430<br />

significati-significanti: pensare, volere, sentire, concettualizzare<br />

qualche cosa di specifico, denominandolo.<br />

17. Autonomia fusionale autopoietica. E’ lo stato coscienziale dell’Io<br />

acquisito, in cui le due funzionalità, quella autopoietica e quella<br />

acquisita, sono perfettamente integrate, riconosciute e applicate, con la<br />

specificità di agire l’autocoscienza acquisita nella consapevolezza<br />

vissuta continua del piano unico <strong>autopoietico</strong>, complessivo, da cui<br />

scaturisce. Autonomia fusionale autopoietica è dare la parola al cervello<br />

rettilico e alle sue connessioni con il cuore, con il cervello viscerale e con il<br />

campo morfo-atomico-coscienziale (l'autocoscienza autopoietica), per<br />

connettere, tramite il cervello limbico, la neocorteccia e i due emisferi con<br />

esso e comprendere quello che insieme comunicano.<br />

18. Autopoiesi. Gli Universi-parte (noi stessi) è un essere vivente attivo,<br />

dinamico. E' immerso nella poiesis, dal greco creare, creazione. Al vissuto<br />

diretto, si può scoprirlo e riconoscerlo come sistema dalle capacità di<br />

autocreazione continua di tutte le sue espressioni, sovrasensibili e<br />

sensibili: le galassie, le stelle, i pianeti, la Terra, le specie, gli atomi, le<br />

molecole, il DNA, i quarks, le stringhe, l'antimateria, il campo morfo-<br />

atomico-coscienziale (…). Ogni espressione dell'esistente è parte<br />

integrante di tale creazione-poiesis. Riconoscendola e vivendola come<br />

Universi-parte, atomicamente e coscienzialmente collegata, è evidente<br />

essere quella realizzata da un unico corpo. Quindi, si tratta di<br />

un'attività di autopoiesi. Gli Universi-parte è un sistema unico,<br />

autorganizzato come rete di produzione di processi e di microstrutture<br />

sovrasensibili e sensibili, autopoietiche e acquisite, in cui tutte le<br />

microstrutture e i processi sovrasensibilmente prodotti proseguono,<br />

assumendo, nel sensibile, morfologie specifiche, la propria attività di<br />

generazione di altri processi e di altre microstrutture, modulandone la<br />

funzione, determinandone l'azione che dovranno compiere. L'autopoiesi,<br />

che osserviamo nelle diverse morfologie sensibili, è generata da queste<br />

funzionalità non localistiche, transfinite, che è possibile sperimentare e<br />

riconoscere durante la pratica delle tecno-ontos-sophos-logie denominate<br />

genericamente Autopoiesi. Quindi, le Autopoiesi sono il processo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

431<br />

<strong>autopoietico</strong> del campo morfo-atomico-coscienziale e la denominazione<br />

delle tecno-ontos-sophos-logie operative della Sigmasofia..<br />

19. Autopoiesi olosgrafiche. Sono le tecnologie Io-somato-autopoietiche della<br />

Sigmasofia e vengono denominate nel seguente modo: Autopoiesi Io-<br />

somatiche, Autopoiesi Ecologiche, Autopoiesi Marziali, Autopoiesi non<br />

locali. Per approfondimenti, (V.) anche capitolo primo, paragrafi Le<br />

Autopoiesi olosgrafiche, Le Autopoiesi Io-somatiche, Le Concentrazioni<br />

autopoietiche, Le Autopoiesi olosgrafiche marziali, Le autopoiesi della<br />

vita e dello stato coscienziale punto morte, L’Autopoiesi olosgrafica non<br />

locale.<br />

20. Autorigenerazione e autoguarigione autopoietica. Nell’accezione<br />

sigmasofica, l’autoguarigione è lo stato di piena fusionalità, realizzato<br />

dall’Io acquisito con i principi attivi autopoietici con il campo morfo-<br />

atomico-coscienziale, da cui si evidenzia, senza entrare in stati<br />

identificativi fissati in proprie esperienze acquisite, localistiche. Tale<br />

azione è autopoietica ed autoguarisce in quanto, se effettivamente<br />

realizzata, pone in remissione lo stato identificativo dell’Io acquisito nel<br />

solo sensibile. In questo senso, ci si rimette in salute autopoietica, agita<br />

secondo natura e l’autoguarigione è realizzata attraverso la formazione<br />

dell’Io acquisito a se stesso, ai principi attivi autopoietici che lo formano,<br />

agli Universi-parte. Rigenerare, normalmente significa generare di<br />

nuovo, far nascere nuova vita o riportare alla innata integrità.<br />

Nell’accezione sigmasofica, assume il significato di continuità di<br />

generazione da parte dell’autopoiesi. Non si genera nuova vita, ma è la<br />

vita stessa, l’autopoiesi che si esprime con continuità. L’innata integrità<br />

è continuamente in atto, anche se a tale funzionalità si sovrappongono<br />

esperienze acquisite non consapevoli di tale generazione autopoietica.<br />

21. Azione bioetica autopoietica. E’ l’azione, scaturente direttamente dallo<br />

stato coscienziale Sigmasofia, emessa dall’Io acquisito che ha saputo<br />

raggiungere e vivere i principi attivi autopoietici che lo formano, di cui è<br />

emanazione.<br />

C<br />

22. Calma autopoietica. E’ la condizione che vive l’Io acquisito, quando<br />

risale e transmuta gli opposti-complementari: quiete-agitazione, pace-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

432<br />

guerra, serenità-infelicità, rilassatezza-tensione (…), ed entra<br />

nell’atarassia autopoietica, lo stato di imperturbabilità, in cui si<br />

manifesta la creazione.<br />

23. Campo elettrodebole <strong>autopoietico</strong>. Il campo elettrodebole crea tutti i<br />

processi necessari all’evidenziarsi dell’autopoiesi, della vita. Genera le<br />

funzionalità bios-logiche, bios-chimiche degli Universi-parte. Interagisce<br />

con la fissione-fusione nucleare nell’atomo. Ha in sé funzionalità<br />

specifiche, necessarie a generare luce pesante, che è composta esattamente<br />

dal campo elettromagnetico e da quello debole, da cui il termine<br />

elettrodebole. La componente elettromagnetica è la luce, quella debole<br />

concorre a formarla. E’ una delle funzioni fondamentali della<br />

componente atomica del campo MAC. Nel campo elettrodebole, si riconosce<br />

la radiazione Beta, che determina la transmutazione di un elemento<br />

chimico in un altro.<br />

24. Campo elettromagnetico <strong>autopoietico</strong>. In generale, l’elettricità è uno dei<br />

principi attivi fondamentali delle parti degli Universi che si<br />

manifestano, attraverso interazioni attrattive e repulsive, in tutte le<br />

componenti Io-somato-autopoietiche. In generale, il magnetismo è,<br />

invece, il fenomeno fisico dovuto al movimento delle cariche elettriche, da<br />

cui deriva la proprietà di attrarre e, in alcuni casi, di trattenere altre<br />

parti. Si evidenzia in tutte le parti, nella loro manifestazione Io-<br />

somato-autopoietica. L’elettromagnetismo è l’unione dei due processi e, di<br />

conseguenza, sono riscontrabili in tutti gli Universi-parte.<br />

L’elettromagnetismo fa parte della componente atomica del campo MAC<br />

e, sul piano dell’Io acquisito, assume le stesse proprietà analogiche,<br />

manifestantesi come significati-significanti..<br />

25. Campo gravitazionale <strong>autopoietico</strong>. E’ la forza, attraverso cui ogni<br />

singola parte degli Universi attrae ogni altra, con una forza<br />

direttamente proporzionale alla massa e allo stato di<br />

autoconsapevolezza, in quanto si tratta di un corpo atomicamente e<br />

coscienzialmente legato, interconnesso. E’ tendere ad un punto o girare<br />

intorno ad esso, per effetto della legge di gravitazione, in tutte le valenze<br />

Io-somato-autopoietiche, sensibili e sovrasensibili, locali e non locali.<br />

Tale processo è parte integrante della componente atomica del campo<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

433<br />

MAC. Non si tratta di una vera e propria forma di attrazione, bensì del<br />

semplice fatto, per cui la presenza del campo coscienziale fa sentire<br />

l’appartenenza allo stesso tessuto, corpo. Infatti, più che di gravitazione,<br />

si tratta di forza, di fusionalità autopoietica universale che, quando<br />

collassata, denomino identificazione.<br />

26. Campo istintivo-emozionale e aggredior. L’archetipo c.a. ha uno scopo<br />

fondamentale: tenere acceso, in vita il corpo e determinarne la spinta<br />

autopoietica verso il soddisfacimento di meta-bisogni autopoietici, legati<br />

a funzioni di sopravvivenza che prima venivano soddisfatti<br />

automaticamente dall’Io-soma-autopoiesi della madre, in cui eravamo.<br />

Li individuo nel mangiare, bere, dormire, respirare, evacuare,<br />

congiungersi e pulsione autopoietica a vivere, a conoscere: bisogni che<br />

sinteticamente denomino aggredior. L’autocoscienza acquisita veicola<br />

l’aggredior, quale proprio ingrediente fondamentale. Il termine<br />

aggressività deriva dal latino aggredior che significa andare avanti. In<br />

Sigmasofia, per aggredior s’intende la quantità di campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, di autopoiesi necessaria a far funzionare l’archetipo campo<br />

istintivo-emozionale e gli stati coscienziali utilizzati dall’Io acquisito,<br />

per sopravvivere e vivere.<br />

27. Campo morfo-genetico <strong>autopoietico</strong>. E’ una delle componenti<br />

fondamentali del campo morfo-atomico-coscienziale. Il campo<br />

morfogenetico (generatore di morfologie) esprime le proprie funzionalità,<br />

quando un principio attivo archetipico <strong>autopoietico</strong> inizia a crearlo. Ciò<br />

significa che le morfologie si generano per autopoiesi e sono un contenuto<br />

del campo coscienziale. Per risonanza-simmetria morfica e coscienziale,<br />

tutti gli Io acquisiti che, nel vissuto, raggiungono lo stesso processo, si<br />

riconoscono e possono evidenziare quel progetto di forma, anche, secondo la<br />

convenzione spazio-tempo, a distanze enormi.<br />

28. Campo nucleare <strong>autopoietico</strong>. Nucleare è ciò che caratterizza il nucleo<br />

dell’atomo. Il nucleo contiene una particolare autopoiesi-energia, detta<br />

appunto nucleare, che può liberarsi per sintesi di nuclei leggeri, nel<br />

processo di fusione o per scissione di nuclei pesanti, nel processo di fissione.<br />

Ogni parte è una centrale nucleare, ossia ciò che può trasformare in<br />

autopoiesi-energia termica e, quindi, elettromagnetica, tale autopoiesi-<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

434<br />

energia nucleare. Include tutte le parti, e quindi gli Universi, essendo<br />

questi formati da atomi e, quindi, da nuclei. Si manifesta, ovviamente,<br />

su tutto l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, facendo assumere, per simmetria, per<br />

analogia, gli stessi significati-significanti agli stati coscienziali. E’<br />

parte integrante della componente atomica del campo MAC.<br />

29. Cifrario o Tavola autopoietica sigmasofica. E’ utilizzato, per definire e<br />

spiegare i vocaboli sigmasofici in specifiche e dettagliate note. Serve a<br />

facilitare il lettore nello studio della Sigmasofia. Il cifrario sigmasofico è<br />

fondamentale e indispensabile, per poter leggere, studiare e comprendere la<br />

Sigmasofia. La Tavola autopoietica è formata dall’estrapolazione delle<br />

proprietà emergenti, delle prese di consapevolezza dell’Io acquisito, anche<br />

sotto forma di processo funzionale che, tra le diverse applicazioni, viene<br />

tradotto in parole e segni specifici, sintetici, attinenti e corrispondenti al<br />

vissuto e alla Costruzione della Teoria, realizzata dal ricercatore. La<br />

tavola-cifrario autopoietica coincide con l’avanguardia<br />

dell’esplorazione consapevole del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong><br />

complessivo degli Universi-parte, realizzata ad oggi dalla Sigmasofia Io-<br />

somato-autopoietica..<br />

30. Collasso-riduzione della funzione campo morfo-atomico-coscienziale. La<br />

Sigmasofia vive continuamente il processo per cui, quando l’Io acquisito<br />

indaga un tema interiore o esterno, sovrasensibile o sensibile, di fatto, lo<br />

riduce, lo collassa a livello dell’autoconsapevolezza Io-somatica ed<br />

autopoietica che ha saputo raggiungere in quel momento storico. Per<br />

questo motivo e se non si attuano le giuste condizioni, ogni applicazione<br />

della Sigmasofia, ogni analisi, ogni psicoterapia, ogni studio e ricerca<br />

risulteranno incompleti. Nella Sigmasofia Io-somato-autopoietica,<br />

s’insegna come applicare il processo, secondo cui ogni Io acquisito deve<br />

essere potenziato, espanso, affinché possa progressivamente superare la<br />

riduzione della funzione morfo-atomico-coscienziale che, reiteratamente<br />

e condizionatamente, applica ogni volta che misura, osserva un processo.<br />

Pensare, sentire, concettualizzare, immaginare (…) interiormente<br />

rappresenta la riduzione-collasso del processo..<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

435<br />

31. Concentrazione-transmutazione autopoietica o Risalita. Trans-mutare<br />

significa cambiare, mutare nella morfologia Io-somato-autopoietica, in<br />

cui si cambia, si sostituisce un’ente con un altro. E’ più che una<br />

trasformazione. Trans significa oltre e mutare significa cambiare un<br />

ente, un elemento, uno stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> in un altro, che si<br />

realizza per attività autopoietica. La Concentrazione-transmutazione<br />

autopoietica è una nuova e particolare forma di concentrazione che ha,<br />

come oggetto, l'autocoscienza acquisita dell'essere umano, i contenuti<br />

specifici degli archetipi alfa, gli aspetti della natura, le forme frattali,<br />

lo stato di fusione e i principi attivi autopoietici (...), risvegliabili, in<br />

generale, attraverso la pratica di tutte le Autopoiesi proposte. Come<br />

oggetto, tali Autopoiesi hanno soprattutto la cellula e l'atomo e,<br />

successivamente, gli archetipi autopoietici raggiunti. Possono innescare<br />

una tendenza alla Concentrazione-transmutazione autopoietica<br />

continua, alla trasformazione di qualunque tema sensibile o<br />

sovrasensibile, dopo che è stato vissuto e integrato. Permettono di entrare,<br />

senza opposizioni e consapevolmente, nel fluire delle espansioni e delle<br />

contrazioni, incluse negli Universi-parte, noi stessi. Unitamente alle<br />

Autopoiesi olosgrafiche e alle Autopoiesi Io-somatiche, permettono di<br />

costruire il proprio archetipo acquisito funzione Ypsi, ossia la proprietà<br />

emergente dell'Io acquisito che si utilizza durante la pratica della<br />

Concentrazione-transmutazione autopoietica (la Risalita al campo<br />

morfo-atomico-coscienziale, a se stessi).<br />

32. Costruzione della Propria Teoria conseguente al vissuto. Dopo ogni stage,<br />

seminario o incontro pratico-teorico, il ricercatore in formazione elabora<br />

la propria teoria conseguente al vissuto, realizzando la Tavola o Cifrario<br />

<strong>autopoietico</strong>.<br />

D<br />

33. Danza e musica, silenzio-suono autopoietici. Sono particolari musiche,<br />

nascenti dalla conversione in note musicali e in passi di danza, secondo<br />

uno schema <strong>autopoietico</strong> prestabilito di visualizzazioni interiori, di<br />

morfologie assunte dai principi attivi autopoietici, al momento in cui<br />

generano i diversi stati coscienziali. Sono le morfologie, decodificate nel<br />

Progetto Genoma Coscienziale. Nel momento in cui si realizzano tali<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

436<br />

visualizzazioni, nasce spontaneamente un peculiare suono-silenzio, da<br />

vivere, detto appunto, <strong>autopoietico</strong>.<br />

34. Determinismo <strong>autopoietico</strong>-acquisito. Concezione dell’Io acquisito, anche<br />

scientifico-filosofica, secondo cui ogni sua azione è casualmente e<br />

necessariamente determinata da un'altra che la precede. E’ una<br />

riduzione-collasso-riflesso di quello <strong>autopoietico</strong>, degli Universi-parte in<br />

cui ogni azione è causalmente determinata dalle funzionalità<br />

autopoietiche non locali, archetipiche, transfinite che partecipano e<br />

riconoscono se stesse.<br />

35. Discrasia autopoietica. Il malessere <strong>autopoietico</strong> è un’espressione, poco<br />

utilizzata, che indica lo stato di inquietudine, di turbamento, di disagio,<br />

di scontentezza, di difficoltà che deriva dalla condizione di<br />

inconsapevolezza, di sentimento d’incompletezza che l’Io acquisito sente,<br />

rispetto alle aree ancora non vissute di se stesso, con particolare<br />

riferimento a quelle non localistiche, transfinite.<br />

E<br />

36. Effetto Sigma. Si manifesta, quando i ricercatori in formazione<br />

raggiungono il vissuto diretto delle peculiari atmosfere autopoietiche che<br />

nascono dalla pratica di tutte le Autopoiesi olosgrafiche. L’Io acquisito<br />

riconosce in sé la forza della pulsione autopoietica a conoscere, a Risalire e<br />

allinea la propria azione a tale consapevolezza.<br />

37. Ergosofia autopoietica. Da sempre, l’Io acquisito dell’essere umano ha<br />

cantato, suonato, danzato, dipinto, scolpito, lavorato la natura; ha<br />

scritto anche, per affermare il proprio stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />

riconosciuto come patologico. L’ergosofia artistica terapeutica, dal greco<br />

ergon, che significa lavoro, è la saggezza del lavoro artistico, che ha la<br />

proprietà terapeutica auto-guarente, auto-rigenerante, formante, in<br />

quanto, attraverso questo processo occupazionale, l’Io acquisito del<br />

ricercatore potrà manifestare, abreagire i propri stati coscienziali anche<br />

distonici, rilassando e ponendo in remissione stati identificativi dell’Io<br />

acquisito. L’ergosofia artistica viene attuata durante gli incontri di<br />

Autorigenerazione autopoietica residenziale e durante le giornate<br />

Sigmasofiche. I laboratori di Ergosofia sono: giullarismo <strong>autopoietico</strong>,<br />

pittura e disegno autopoietici, scultura autopoietica, canto individuale<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

437<br />

e corale armonico <strong>autopoietico</strong>, danza autopoietica, danza tribale,<br />

trance dance, teatro <strong>autopoietico</strong>, fotografia istintiva, cinema e video<br />

autopoietici, bibliosofia, scrittura autopoietica, ecologia, torrentismo,<br />

speleologia, archeologia, subacquea, volo libero, fire walking<br />

autopoietici, tiro <strong>autopoietico</strong> con l’arco e con l’ascia, giardinaggio e<br />

coltivazione biologica, muratoria autopoietica.<br />

38. Essere umano e la società autopoietici. La società autopoietica è un<br />

progetto (in elaborazione) di società globale, planetaria, che individua le<br />

funzionalità dell’autocoscienza acquisita, in chiave ecumenica,<br />

olistica e scaturente direttamente dalla pratica vissuta della S.T.o.E..<br />

La Società Autopoietica è una società multietnica che vive il punto<br />

d’incontro, lo stato coscienziale Sigmasofia tra espressioni individuali e<br />

sociali diverse dell’Io acquisito..<br />

39. Empatonia autopoietica. Empatia è la proiezione di uno stato<br />

coscienziale su una parte degli Universi, su cui ci si immedesima, ci si<br />

identifica, si entra in fusionalità tanto da sentire da dentro gli stati di<br />

coscienza della parte. Il tono è la condizione di tensione, di tensegrità in<br />

cui si trova l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>. Il tono <strong>autopoietico</strong> determina<br />

benessere, freschezza, elasticità. Empatonia è il Sigma, sommatoria più<br />

proprietà emergente, tra empatia e tono che assume valore <strong>autopoietico</strong>,<br />

quando la si vive, percependone i principi attivi autopoietici che la<br />

formano.<br />

40. Entanglement Coscienziale Autopoietico (E.C.A.). E’ un fenomeno<br />

quantistico, per cui ogni stato quantico di un insieme di due o più sistemi<br />

fisici dipende dagli stati di ciascuno dei sistemi che compongono l'insieme,<br />

anche se questi sono separati spazialmente. Il termine viene a volte reso<br />

in italiano con non-separabilità, in quanto uno stato entangled implica<br />

la presenza di correlazioni tra le quantità fisiche, osservabili dei sistemi<br />

coinvolti.<br />

41. Entelechia autopoietica. E’ il compimento in se stesso di un processo, nei<br />

diversi piani, sensibile e sovrasensibile, attraverso cui si esprime. Ogni<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

438<br />

stato coscienziale è uno stato compiuto in se stesso che coinvolge tutti i<br />

piani, gli Universi-parte, sempre!<br />

42. Ethos <strong>autopoietico</strong>. E’ la moralità, l’etica, la norma di vita del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale e dei principi attivi autopoietici, ossia il<br />

comportamento degli Universi-parte. E’ ciò che regola la vita propria<br />

dell’essere umano e della società autopoietici.<br />

F<br />

43. Facoltà autopoietiche o facoltà Sigma. Sono le capacità acquisite e<br />

autopoietiche disponibili, fruibili dall’Io acquisito, attraverso cui questi<br />

può produrre qualunque stato coscienziale sensibile e sovrasensibile,<br />

locale e non locale. Nelle facoltà autopoietiche, troviamo i principi<br />

attivi autopoietici. Nell’archetipo funzione Ypsi, è possibile individuare<br />

peculiari potenziamenti e ipersensibilità dell’Io acquisito, che ho<br />

denominato facoltà autopoietiche dell’archetipo funzione Ypsi. Lo scopo<br />

delle facoltà autopoietiche è quello di mettere a disposizione dei<br />

ricercatori in formazione potenzialità che possano essere utilizzate e<br />

applicate nella Concentrazione autopoietica e nell’esplorazione del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale. Per comodità d'esposizione, le<br />

ipersensibilità emergenti dalla pratica possono essere individuate in : la<br />

vista, l’udito, il tatto, l’olfatto, il gusto autopoietici, il corpo, la<br />

sessualità, le sinestesie autopoietiche, la pittura e la scrittura<br />

autopoietiche, la xenoglossia, la mummificazione e l’insensibilità<br />

autopoietica, Autopoiesi non locale, Autocoscienza Autopoietica del<br />

Punto Morte (A.O.P.M.), Endoscopia Io-somato-autopoietica .<br />

44. Fusionale, fusionalità autopoietica. E’ il passaggio, da parte dell’Io<br />

acquisito, dallo stato di identificazione in se stesso allo stato di<br />

reintegrazione, di non separabilità fusionale autopoietica con ciò che<br />

denomina l’esterno rispetto a sé. E’ l’unione dell’Io acquisito con il<br />

cosiddetto Tu, del soggetto con l’oggetto, degli opposti-complementari in un<br />

tutto unico, indifferenziato. Fusionale è lo stato di tensegrità Io-somato-<br />

autopoietica, in cui opera gli Universi-parte. E’ la remissione spontanea<br />

del concetto di finitezza, per far posto a quello di transfinitezza. Se l’Io<br />

acquisito vive consapevolmente i principi attivi autopoietici, transfiniti<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

439<br />

che lo formano, diverrà consapevole dello stato di fusionalità<br />

autopoietica, in cui opera.<br />

45. Focus autopoietici. Attraverso le Autopoiesi olosgrafiche, è possibile<br />

raggiungere e percepire, seguendo specifiche visualizzazioni interiori,<br />

luoghi dell'inconscio, esattamente allo stesso modo in cui visualizziamo<br />

un sogno, mentre dormiamo. L'inconscio è formato da una quantità<br />

transfinita di immagini, di emozioni, di istinti, di memorie, di cogniti, di<br />

reminiscenze (…). Nell'inconscio acquisito, individuale e collettivo,<br />

corrispondono alle memorie registrate, dopo la pratica delle esperienze<br />

vissute. Alcune esperienze vengono ereditate dai genitori e dagli avi, da<br />

cui discendiamo; altre possono essere percepite nel tutto è atomicamente e<br />

coscienzialmente legato, che siamo. Soltanto per comodità espositiva, ho<br />

dato tre riferimenti più uno, di luoghi interiori o focus autopoietici, su<br />

cui zoommare durante le visualizzazioni, le Autopoiesi olosgrafiche non<br />

locali. I primi tre, che si dischiudono lungo l’asse spinale (cervello<br />

viscerale), sono necessari all'esplorazione dell'inconscio acquisito,<br />

individuale e collettivo; il più uno è quello utilizzato al momento in cui<br />

si raggiunge l'inconscio <strong>autopoietico</strong>. Per approfondimenti, (V.) anche<br />

capitolo terzo, paragrafo Focus autopoietici, pag. 691.<br />

46. Funzionalità autopoietica. Attività che un Io acquisito svolge in<br />

conseguenza del campo MAC, da cui si evidenzia. E’ l’attività specifica<br />

del campo MAC che esprime così tutte le funzionalità autopoietiche<br />

(principi attivi, archetipi, ecc).<br />

47. Inconscio acquisito collettivo.<br />

I<br />

Nell’inconscio acquisito collettivo,<br />

troviamo i processi funzionali sensibili, creati dal campo morfo-atomico-<br />

coscienziale o inconscio <strong>autopoietico</strong>. Si tratta di archetipi sensibili,<br />

acquisiti, denominati genericamente alfa. I fondamentali sono cinque:<br />

l’archetipo campo istintivo-emozionale e aggredior, l’archetipo barriera<br />

sensibile e sovrasensibile, l’archetipo autocoscienza acquisita (Io-<br />

acquisito), l’archetipo funzione Ypsi (il n. 3 e il n. 4 trovano la loro<br />

funzionalità prevalente nell’inconscio individuale), l’archetipo<br />

acquisito spazio-tempo. Inoltre, troviamo somme, integrazioni di<br />

esperienze vissute dai diversi Io acquisiti, che hanno assunto intensità<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

440<br />

significative sul piano istintivo-emozionale e contenutistico. Queste<br />

costellazioni assumono vari aspetti e diverse forme. Sono dinamiche<br />

archetipiche acquisite, vive sempre e dovunque. Le ritroviamo in ogni<br />

coscienza, esattamente come il campo morfo-atomico-coscienziale, a cui<br />

sono collegate. Nelle profondità dell’inconscio acquisito, degli archetipi<br />

alfa, possono percepirsi immagini primigenie che li rappresentano. Ad<br />

esempio, le prime percezioni del mondo, di se stessi, che sono state realizzate<br />

dai primi corpi fisici formati, sono percezioni comuni, collettive, che<br />

troviamo registrate.<br />

48. Inconscio acquisito individuale. L’inconscio acquisito individuale è<br />

formato da tutti gli stati coscienziali, da tutte le esperienze memorizzate<br />

e dai processi funzionali che si sono formati, dal momento del<br />

concepimento in poi, dal tempo della formazione della cellula, di cui l’Io<br />

acquisito non è consapevole. L’inconscio acquisito si trova in stretta<br />

connessione, non separato dall’inconscio acquisito collettivo e<br />

<strong>autopoietico</strong>. Tra i contenuti dell’inconscio acquisito, oltre a quelli<br />

individuali, legati alla propria storia, ne esistono altri che hanno<br />

caratteristiche specifiche. Gli archetipi alfa dell’inconscio acquisito<br />

collettivo e individuale sono processi dinamici, stati coscienziali,<br />

contenuti nel funzionamento acquisito dell’Io dell’essere umano e<br />

riscontrabili nel funzionamento di ognuno. Nell’inconscio acquisito,<br />

troviamo tutti i significati-significanti applicati agli archetipi alfa: le<br />

esperienze acquisite.<br />

49. Inconscio <strong>autopoietico</strong> o campo morfo-atomico-coscienziale. La<br />

Sigmasofia suddivide il movimento unico, che è l’inconscio, in due parti<br />

fondamentali, inconscio <strong>autopoietico</strong> e inconscio acquisito che, a sua<br />

volta, si suddivide in collettivo e individuale. I principi attivi<br />

autopoietici archetipici che hanno saputo edificare noi e la<br />

manifestazione sensibile, sovrasensibile, locale e non locale, di cui siamo<br />

parte integrante, coincidono con il campo morfo-atomico-coscienziale che<br />

all’Io acquisito risulta essere inconscio, in quanto non lo ricorda, non ne è<br />

consapevole..<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

441<br />

50. Insight intuitivo. Il termine intuire deriva dal latino intueri: in<br />

significa in, dentro, e tueri, tuitus significa guardare, quindi guardare<br />

dentro. L’ente che ha la facoltà di poter guardare dentro è<br />

l’autocoscienza acquisita. Per farlo, utilizza le proprie facoltà. In<br />

generale, l’intuito potrebbe essere definito come l’azione Io-somato-<br />

autopoietica necessaria a percepire l’essenza di processi dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong> e acquisito (collettivo e personale), in particolare i<br />

contenuti definiti come memoria, di cui non si è consapevoli, consci. Si<br />

tratta, quindi, dell’Io acquisito che percepisce direttamente ed<br />

inequivocabilmente un contenuto del proprio inconscio acquisito e<br />

<strong>autopoietico</strong>, componente della fisiologia archetipica che lo forma e delle<br />

sue interconnessioni con il tutto è atomicamente e coscienzialmente<br />

legato. Una percezione di questo tipo avviene in uno stato di fusionalità<br />

con l’ente osservato, senza la mediazione dei riferimenti logico-razionali,<br />

intellettuali. In particolare, l’intuito si riconosce a causa della presenza<br />

di uno stato coscienziale non identificato nello spazio-tempo<br />

convenzionale, ma attivo nel continuo presente, nel tempo <strong>autopoietico</strong>,<br />

in cui è possibile rilevare processi collocati nel cosiddetto passato e futuro.<br />

51. Intelligenza autopoietica. E’ la facoltà propria dell’autocoscienza<br />

autopoietica, evidenziantesi nel campo MAC, di creare, di produrre<br />

principi attivi autopoietici, archetipi, stati coscienziali, galassie,<br />

dimensioni. Consente agli Universi-parte di creare qualunque<br />

dimensione e ambiente, utilizzando ingredienti autopoietici.<br />

52. Intenzionalità autopoietica. L’intenzione è la tendenza, l’inclinazione<br />

della fisiologia del volere, veicolata dall’Io acquisito, orientata verso il<br />

vissuto dei principi attivi complessivi della Sigmasofia. Su tale<br />

intenzione, poniamo significati-significanti, il senso della parola, di un<br />

concetto. Nell’intenzione-intento, l’Io acquisito rivolge le proprie facoltà<br />

complessive su qualche cosa d’interiore o di esterno, in piena attenzione-<br />

concentrazione-meditazione, in questo caso, sui principi attivi<br />

sigmasofici. L’intenzionalità, l’intuito sigmasofici inglobano in sé<br />

l’ermeneutica sigmasofica, ossia l’interpretazione, la descrizione<br />

scaturente dal vissuto diretto del libro inconscio acquisito e <strong>autopoietico</strong>.<br />

In riferimento allo spazio-tempo convenzionali, l’essere umano ha<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

442<br />

seguito una storia esperienziale che è paragonabile ad un libro antico e<br />

attuale da leggere, da descrivere, da interpretare. Essendo una facoltà<br />

dell’Io acquisito, ha una scaturigine autopoietica propria e, quando vive<br />

quel livello di sé, può prendere coscienza di esistere, da sempre, nella<br />

fisiologia formante l’autocoscienza.<br />

K<br />

53. Kairos da fare<br />

L<br />

54. Leggi autopoietiche. Leggi innate.<br />

55. Libertà autopoietica. Libero è l’Io acquisito non soggetto all’autorità di<br />

un altro. E’ consapevole e padrone dei propri atti, ha piena libertà di<br />

esprimere ogni contenuto della coscienza ed è libero da ogni<br />

condizionamento. La libertà autopoietica viene raggiunta, quando l’Io<br />

acquisito riesce a vivere la condizione, per cui i processi sopra indicati<br />

possono essere risaliti e transmutati, percependo i principi attivi<br />

autopoietici che formano dette capacità di libertà di (…) e di libertà da<br />

(…).<br />

56. Linea del destino autopoietica. Il destino <strong>autopoietico</strong> è il susseguirsi degli<br />

eventi, dei processi, dei principi attivi autopoietici.E’ legato al<br />

determinismo <strong>autopoietico</strong>, ossia alla funzionalità pre-spazio-tempo del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale. Il destino <strong>autopoietico</strong> è, quindi,<br />

strettamente parte dei processi pre-spazio-tempo, pre-manifestazione<br />

dell’acquisito. La linea del destino autopoietica coinvolge gli Universi-<br />

parte complessivo ed è la dinamys, immanente alla radice di ogni linea<br />

del destino acquisito. E’ il manifestarsi simultaneo dell’autopoiesi<br />

continua degli Universi-parte. E’ predeterminata dai principi attivi<br />

autopoietici, transfiniti, non assoggettata ai significati-significanti<br />

acquisiti, localistici, che sono inclusi in quelli non localistici. E’ la linea<br />

del destino degli Universi-parte che include la linea del destino<br />

individuale acquisito, localistico. E’ l’intelligent design <strong>autopoietico</strong>,<br />

riconoscibile degli Universi-parte, noi stessi. La condizione e lo stato<br />

coscienziale Sigmasofia sono parte integrante della linea del destino<br />

autopoietica e, quindi, della <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

443<br />

57. Linguaggio <strong>autopoietico</strong> sigmasofico. E’ la reintegrazione, in un unico<br />

processo, in un’unica espressione, di tutti i tipi di linguaggio disponibili:<br />

quello dell’Io-psichè, del somatico e dell’<strong>autopoietico</strong>.<br />

M<br />

58. Maieuta, Maieutica Sigmasofica. La Maieutica Sigmasofica è il lavoro<br />

che svolge il Maieuta. Il Maieuta, dal greco maieutikè, che significa<br />

technè, arte ostetricia, in forma generica, può essere definito come il<br />

ricercatore in Sigmasofia che sviluppa la formazione pratico-teorica,<br />

vissuta a se stesso, in grado di generare l’orientamento pedagogico-<br />

psicagogico, l’arte e la technè dell’ostetricia autopoietica sigmasofica,<br />

volta ad estrapolare i principi attivi autopoietici e acquisiti, già per<br />

intero operanti alla radice dell’autocoscienza acquisita; nonchè di<br />

formarsi ad essere tecnicamente in grado nel contesto Sigmasofico e nella<br />

vita di sostenere, di assumere, di orientare, di vivere Io-somato-<br />

autopoieticamente, e in modo adeguato, ogni tipo e forma di relazione con<br />

un ricercatore in formazione che manifesti qualunque tema<br />

intellettuale, istintivo-emozionale o auto poietico, per lui significativo.<br />

Il Maieuta è la figura professionale, artistica e d’avanguardia che,<br />

attraverso le proprie conoscenze e competenze vissute, è in grado di<br />

favorire orientamenti e soluzioni a qualunque situazione Io-somato-<br />

autopoietica, cosiddetta sana o cosiddetta patologica, ad un singolo<br />

ricercatore o gruppi di ricercatori o a se stesso: gli Universi-parte. La<br />

figura professionale del Maieuta in Sigmasofia risponde alle esigenze di<br />

tutti quei ricercatori che vogliono trasmettere i principi attivi<br />

autopoietici di base, sostanzialmente Io-somatici della <strong>Sigmasophy</strong><br />

Theory of Everything.<br />

59. Matrimonio <strong>autopoietico</strong>. Coincide con l’orientare l’Io acquisito,<br />

attraverso la formazione pratica, vissuta, non culturale e intellettuale,<br />

verso la fisiologia e la saggezza autopoietiche che lo formano e da cui<br />

nasce, che ha in sé poteri di autopoiesi continua, di non deteriorabilità.<br />

Questi, moventi nell’inconscio <strong>autopoietico</strong>, devono poter operare<br />

consapevolmente a sostegno dell’Io acquisito, dell’essere umano: è il<br />

matrimonio <strong>autopoietico</strong> (alchemico) dell’Io con se stesso: gli Universi-<br />

parte.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

444<br />

60. Messaggio <strong>autopoietico</strong>. E’ un’informazione trasmessa, evidenziatasi<br />

attraverso il principio attivo di Entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong>.<br />

I messaggi autopoietici sono i significati-significanti che siamo riusciti a<br />

vivere e a scoprire nelle finalità dei principi attivi autopoietici, i vettori<br />

informazionali stessi, che si evidenziano dal linguaggio <strong>autopoietico</strong>.<br />

61. Metabisogno <strong>autopoietico</strong>. Con il termine meta (dal greco meta che<br />

significa con, tra, dopo), intendiamo molteplici cose. Si indica il<br />

mutamento, la modificazione, quando il bisogno muta lo stato Io-<br />

somato-<strong>autopoietico</strong>, per soddisfarsi e per conoscersi; la trasposizione,<br />

quando il bisogno ci porta oltre se stesso, sempre per la stessa finalità; il<br />

trasferimento, quando l’Io acquisito trasferisce su altri il bisogno che<br />

produce, sempre per autosoddisfarsi e per conoscersi. Si indica, inoltre, il<br />

superamento di limiti somatici, se osservato dai principi attivi<br />

autopoietici che lo formano. Il metabisogno è inteso come fisiologia che<br />

crea e muove: non significa disporre di una cosa necessaria a tenere acceso,<br />

in vita, il corpo fisico, parte integrante degli Universi-parte, in cui l’Io<br />

acquisito localmente si riconosce ed è veicolato.<br />

62. Momento analitico <strong>autopoietico</strong>. E’ una forma di Io-terapia, di Io-<br />

analisi, di conoscenza, volta soprattutto ad interpretare<br />

(momentaneamente) i processi inconsci, acquisiti ed autopoietici.<br />

Avviene attraverso l’utilizzo delle libere associazioni Io-somato-<br />

autopoietiche, inevitabilmente prodotte dai ricercatori in formazione<br />

durante gli stages. Inoltre, si Io-analizza il rapporto di traslazione Io-<br />

somato-<strong>autopoietico</strong> che s’instaura con il Maieuta. Si utilizza uno<br />

speciale procedimento, attraverso cui dallo stato di autoconsapevolezza<br />

autopoietica del Maieuta, si attua la scomposizione e si esamina lo stato<br />

Io-somato-<strong>autopoietico</strong> vissuto, nei suoi elementi costitutivi e nei<br />

rapporti che tra questi si determinano, a cui segue sempre l’orientamento<br />

del ricercatore verso lo stato <strong>autopoietico</strong>.<br />

63. Motivazione autopoietica. La motivazione è la caratteristica dell’Io<br />

acquisito che spinge a determinare un fatto, un’azione, quando questa<br />

scaturisce da un insight intuitivo, sincronico, da olospresenza, dal campo<br />

morfo-atomico-coscienziale (o inconscio <strong>autopoietico</strong>) che determina, a<br />

sua volta, un’azione simmetrica, nel sensibile. La motivazione<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

445<br />

autopoietica alla ricerca è l’elemento essenziale che caratterizza l’Io<br />

acquisito dei Maieuti e dei Docenti.<br />

N<br />

64. Non località o autonomia dell’Io acquisito dal corpo, dal sistema nervoso.<br />

Al principio di località, si integra il principio di non località. Si tratta<br />

del processo, secondo cui ciò che accade in un luogo influisce<br />

simultaneamente su ciò che accade in un altro, specificamente<br />

sull’intero unico corpo coscienzialmente e atomicamente legato, gli<br />

Universi-parte, evidenziando così l’esistenza di campi di forza che<br />

viaggiano a velocità superiori a quella della luce o sono addirittura<br />

simultanei. Una delle prove scientifiche è rappresentata dal principio<br />

attivo <strong>autopoietico</strong> di E.C.A., Entanglement Coscienziale Autopoietico,<br />

(V.) paragrafo a pag 775, che lega due particelle che hanno interagito<br />

tra loro. L’entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong> fa sì che le variazioni<br />

che accadono ad una particella abbiano effetti istantanei anche su<br />

altre, indipendentemente dalla distanza che le separa (principio di non<br />

separabilità). Nell’essere umano, sia le microstrutture che<br />

l’autocoscienza acquisita, che ne è parte, hanno interagito e<br />

interagiscono tra loro. L’autonomia dell’Io acquisito dal corpo, dal<br />

sistema nervoso è lo stato di coscienza e di autoconsapevolezza che può<br />

raggiungere l’Io acquisito, quando pratica le tecno-ontos-sophos-logie<br />

operative, denominate Autopoiesi olosgrafiche non locali. La sensazione<br />

provata è quella dell’Io acquisito che non si sente costretto, rinchiuso<br />

nella morfologia del corpo fisico, del sistema nervoso, ma assume la<br />

delocalizzazione, provando una sensazione di libertà e di autonomia di<br />

movimento nella morfologia olistica, transfinita degli Universi-parte,<br />

seppur continuando a sentirsi in collegamento indelebile con il corpo<br />

fisico.<br />

65. Nudità autopoietica. Stato Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che indica le<br />

caratteristiche naturali degli Universi-parte, ponendo in remissione ogni<br />

esperienza o forma dell’acquisito.<br />

O<br />

66. Olosdirezionalità autopoietica Olos-olosgrafico. E’ la registrazione di<br />

principi attivi vissuti dall’Io acquisito, quando questi, praticando le<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

446<br />

Autopoiesi olosgrafiche non locali, vive l’incrocio di percezioni irradiate a<br />

trecentosessanta gradi (particolarità dello stato di non località, in cui si<br />

vede in tutte le direzioni, simultaneamente), su un ente, un processo, un<br />

archetipo. Deriva dal greco olos, che significa tutto, intero. Infatti, negli<br />

stati di non località, si entra in un vissuto globalizzante in cui si<br />

partecipa l’intero, il Tutto che si sta osservando da ogni direzione. Grafico<br />

deriva dal greco graphia, che significa scrivere, disegnare. Nell’accezione<br />

sigmasofica, indica il modo utilizzato dall’Io acquisito, per scrivere<br />

interiormente, nella coscienza, le esperienze che raggiunge, che vive. Uno<br />

dei modi di scrivere è l’immagine, il pensiero, gli archetipi autopoietici.<br />

Rappresenta la scrittura del Tutto, dell’intero coscienziale, dei principi<br />

attivi autopoietici e della fisiologia acquisita, da cui il termine<br />

Autopoiesi olosgrafiche: autocreazione della grafica coscienziale, del<br />

Tutto-intero coscienziale. Quando osserviamo, partecipiamo le<br />

funzionalità atomiche, le meccaniche quantistiche e autopoietiche dal<br />

campo morfo-atomico-coscienziale, dal tempo <strong>autopoietico</strong> (in cui ogni<br />

spazio-tempo coesiste nel qui ed ora), vediamo un unico processo, un solo<br />

ente esistente, gli Universi-parte, intuendolo come transfinito. In tali<br />

funzionalità, tutte le sequenze coesistono simultaneamente e ognuna<br />

compartecipa e include l’altra: in questa transfinitezza, si riconosce il<br />

principio attivo di olosdirezionalità. In tal senso e con questi significati,<br />

nessun processo o ente, nell’attività autopoietica, può distinguersi<br />

dall’altro. E’ la direzione, multidimensionale, transfinita, di ogni ente<br />

dell’olos, dell’intero, degli Universi-parte.<br />

67. Olospresenza. E’ lo stato di autoconsapevolezza, producibile dall’Io<br />

acquisito che, applicando la condizione E.C.A., di Entanglement<br />

Coscienziale Autopoietico, riesce a vivere, consapevolmente, le diverse<br />

parti degli Universi, di se stesso, anche se individuabili in regioni remote<br />

rispetto allo spazio-tempo, in cui stiamo operando e ci stiamo riconoscendo.<br />

L’olospresenza non è paragonabile in alcun modo al teletrasporto.<br />

68. Ontos, sophos, logos e kraino. Essere, dal greco Ontos, per la Sigmasofia<br />

significa vissuto diretto dell’unità ecosistemica cosmica, di cui siamo<br />

parte integrante, quando la partecipiamo nella sua essenza, sensibile e<br />

sovrasensibile, locale e non locale. Sofia, dal greco sophia, significa<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

447<br />

saggezza-sapienza. Deriva da sophos, che significa saggio, ma indica<br />

anche la dottrina. Sono i principi attivi autopoietici, da cui scaturisce<br />

la saggezza che l’Io acquisito può vivere. Il termine greco logos significa<br />

discorso su, ragione, scienza, e può essere considerato il principio attivo<br />

<strong>autopoietico</strong> che ha saputo costruire le diverse funzionalità dell’Io<br />

acquisito (è parte integrante dell’archetipo <strong>autopoietico</strong> che sottende a<br />

tale funzionamento). Il termine greco kraino, che significa creo, produco,<br />

compio, ci indica l’autopoiesi, il principio che è già parte integrante<br />

dell’autocoscienza autopoietica.<br />

69. Ostacolatore enantiodromia. E’ l’identificazione dell’Io acquisito nella<br />

corsa all’opposto-complementare, realizzata dagli stati coscienziali, da<br />

lui stesso prodotti.<br />

70. Ostacolatore spazio-tempo. Lo spazio è generalmente un luogo vuoto,<br />

entro cui si collocano e si muovono esseri semoventi. E’ intuito come<br />

transfinito. Altresì, è individuato come lo spazio matematico a quattro<br />

dimensioni, i cui punti rappresentano eventi fisici e sono indicati in<br />

altezza, lunghezza, profondità e tempo. Il non riconoscimento vissuto dei<br />

principi attivi autopoietici, formanti lo spazio-tempo è un ostacolatore,<br />

in quanto riduce la percezione soltanto al livello delle dimensioni<br />

descritte, che sono un collasso della multidimensionalità o a-<br />

dimensionalità autopoietica degli Universi-parte.<br />

71. Ostacolatori. Rappresentano lo stato di opposizione, conscio o inconscio,<br />

attuato dall’Io acquisito, durante la formazione a se stesso.<br />

L’identificazione nella sola esperienza sensibile è uno degli ostacolatori<br />

più significativi, riconosciuti dalla Sigmasofia. Gli ostacolatori sono<br />

tutte le costellazioni coscienziali dell’archetipo barriera sensibile e<br />

sovrasensibile che impediscono, ritardano la presa di consapevolezza dei<br />

significati-significanti dei principi attivi autopoietici e del campo<br />

morfo-atomico-coscienziale che sottendono al fluire della vita e del suo<br />

contenuto, lo stato coscienziale punto morte. Inoltre, condizionano,<br />

deviano il naturale e <strong>autopoietico</strong> fluire del campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, degli archetipi alfa, dell’autocoscienza acquisita nelle<br />

azioni, nelle relazioni quotidiane convenzionali, socio-culturali. Sono<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

448<br />

parti di sé acquisite, costruite che, nella prima fase della formazione,<br />

sono destinate ad essere destrutturate.<br />

P<br />

72. Palestra dell’autocoscienza. La Maieutica e la Docenza di Sigmasofia<br />

vengono realizzati in specifici luoghi denominati Palestre<br />

dell’autocoscienza, che potranno trovare la loro naturale collocazione<br />

fisica in ogni quartiere di ogni città-paese. E’ una palestra in cui si<br />

allena la muscolatura Io-somato-autopoietica dell’essere umano.<br />

73. Panspermia autopoietica. Gli ingredienti fondamentali, costituenti l’Io-<br />

somato-<strong>autopoietico</strong>, sono presenti in ogni singolo atomo degli Universi-<br />

parte: sono i principi attivi autopoietici che lo irradiano e da cui l’atomo<br />

stesso scaturisce. Tale Io-somato-<strong>autopoietico</strong> trova, poi, diverse forme<br />

sensibili e possibilità di manifestazione.<br />

74. Pancrazio <strong>autopoietico</strong>. Il termine (dal greco pankràtion, pan = tutto e<br />

kràtos = potere, forza) significa "intera forza (del corpo), autocreata.<br />

75. Pedagogia-psicagogia autopoietica. La Pedagogia è il settore della<br />

Sigmasofia che sperimenta, studia le tecnosophoslogie operative e le<br />

molteplici tematiche relative all’educazione dell’essere umano, dal<br />

concepimento in poi, con lo scopo di contribuire alla formazione<br />

dell’identità-autonomia, su base fusionale-autopoietica (l’autonomia<br />

fusionale autopoietica). Pur rivolgendosi principalmente al fanciullo,<br />

la pedagogia autopoietica non si riferisce specificamente a lui, per questo<br />

motivo, è anche psicagogica, ossia, è la pratica e la teoria finalizzate al<br />

vivere l’autocoscienza acquisita (dell’essere umano, degli Universi-<br />

parte), per orientarlo, attraverso il vissuto diretto, alla presa di<br />

consapevolezza dei principi attivi autopoietici e agli applicativi nella<br />

ricaduta nell’azione bioetica quotidiana. Per questo, è definita<br />

pedagogia-psicacogia autopoietica. Il Maieuta e il Docente sono degli<br />

psicagoghi, ossia, Io acquisiti che hanno maturato, attraverso la<br />

maieutica autopoietica, l’abilità nell’orientamento dell’Io-psiché,<br />

conscio e inconscio, locale e non locale. .<br />

76. Percepire la percezione o percezione autopoietica. Percepire è una facoltà<br />

dell’Io acquisito che consente di acquisire coscienza, autoconsapevolezza<br />

di una realtà, operante negli Universi-parte, noi stessi, attuandola<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

449<br />

attraverso gli strumenti, le altre facoltà, che sono i sensi, la capacità d<br />

concettualizzazione, di immaginazione, di intuito, di sincronicità, di<br />

facoltà autopoietiche ecc. Deriva dal latino percipere, composto da per e<br />

capere che significa prendere, quindi, per prendere. Tale attività di<br />

percezione è applicabile alla percezione stessa, ossia all’atto della<br />

coscienza, con cui si acquisisce consapevolezza di un oggetto, di un ente<br />

appartenente all’Io acquisito stesso e agli Universi-parte, in cui si<br />

evidenzia, opera, attraverso la funzionalità, la partecipazione<br />

consapevole degli stati sensoriali, intuitivi, ipersensibili ecc., impiegati<br />

per riconoscere il tema, la parte percepita. Per questi motivi, percepire la<br />

percezione, conoscere la conoscenza significa, di fatto, entrare nei principi<br />

attivi autopoietici, operanti negli Universi-parte transfiniti, noi stessi.<br />

77. Potere <strong>autopoietico</strong>. E’ il disporre, da parte dell’Io acquisito, delle facoltà<br />

necessarie a raggiungere l’autoformazione, l’autoconoscenza che si<br />

propone, superando gli ostacolatori che trova in se stesso, gli Universi-<br />

parte. Il potere (fare, vivere, conoscere…) assume la valenza<br />

autopoietica, quando l’Io acquisito che lo agisce è diretta e consapevole<br />

emanazione dei principi attivi auto poietici che lo formano. E’ il potere<br />

reale <strong>autopoietico</strong> di creazione.<br />

78. Principi attivi autopoietici o fisiologia autopoietica. Il principio è<br />

l’origine, la causa. In un Io acquisito, è il costituente che gli conferisce le<br />

specifiche proprietà, utili alla formazione degli stati coscienziali. E’ ciò<br />

che, in particolare, rappresenta il fondamento della funzionalità<br />

dell’autocoscienza acquisita (Io acquisito). E’ attivo e <strong>autopoietico</strong>,<br />

quando lo si vive, direttamente, sotto forma di fisiologia autopoietica<br />

sovrasensibile, che sottende alla nascita di uno specifico stato<br />

coscienziale, della fisiologia Io-somatica degli esseri viventi (animali,<br />

vegetali…) o alla nascita di funzionalità archetipiche non locali,<br />

sovrasensibili, del campo morfo-atomico-coscienziale. Di seguito, alcune<br />

denominazioni dei principi attivi autopoietici: di sophy insight, di<br />

adattabilità e d’intenzionalità autopoietici, d’indeterminazione sigma,<br />

di simultaneità autopoietica, di assunzione di morfologia, di remissione<br />

dell’estensione e della profondità, di olosdirezionalità, di potere<br />

<strong>autopoietico</strong> (…).<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

450<br />

79. Principi attivi autopoietici dell’eros. L’eros, in generale, è la pulsione<br />

nascente dalla fisiologia autopoietica e da quella Io-somatica che<br />

sottende ciò che riconosciamo sotto il nome di amore e del suo specifico<br />

contenuto che è la sessualità. Si manifesta anche come istinto sessuale.<br />

Nella sua scaturigine autopoietica, è possibile percepire direttamente che,<br />

nel tutto funzionale e integrato che lì opera, è possibile vivere<br />

modulazioni che ho denominato correnti autopoietiche dell’eros, che, nel<br />

sensibile, si vivono come stati estatici, di instasi, di conoscenza intuitiva<br />

e sincronica, anche durante l’atto della sessualità, quando l’Io che lo<br />

attua è consapevole della fisiologia autopoietica, delle sensazioni Io-<br />

somatiche che sta provando. Le correnti sovrasensibili dell’eros veicolano<br />

innumerevoli possibilità di insights autoconoscitivi degli Universi-parte:<br />

se stessi.<br />

80. Principio attivo di transfinitezza. Dal latino trans che significa al di<br />

là, oltre, attraverso. Indica il passare oltre o attraverso la finitezza,<br />

quindi da un punto, da uno stato di coscienza finito e definito ad un<br />

altro che non finisce e non definisce. E’ la parte finita, definita, che ha<br />

limiti, che non è infinita, incompleta di cui si osserva l’inizio e la fine,<br />

che si crede abbia un compimento, operante negli Universi infiniti, che<br />

non hanno né principio né fine, che non comportano limiti,<br />

identificazioni, finitezza spazio-temporale e che sono illimitatamente<br />

grandi. L’archetipo Sigma è l’evidenza dello stato di transfinitezza,<br />

ossia di colui che continua senza fine a vivere, a partecipare<br />

nell’intuitive, nel sincrocinity insight, nell’olospresenza: gli Universi-<br />

parte transfiniti, se stessi, ossia uno dei principi attivi fondamentali,<br />

operante nel campo morfo-atomico-coscienziale.<br />

81. Principio omeostatico <strong>autopoietico</strong>. L’omeostasi è la capacità<br />

dell’autocoscienza acquisita di mantenere un equilibrio stabile,<br />

nonostante le condizioni interiori od esterne cambino. Tale principio fa<br />

parte dell’autocoscienza autopoietica ed acquisita.<br />

82. Progetto Genoma Autocoscienziale. Le finalità sono quelle di riconoscere,<br />

vivere e descrivere la sequenza completa e la localizzazione dei principi<br />

attivi autopoietici o fisiologia autopoietica, innata dell’autocoscienza<br />

acquisita e degli stati coscienziali..<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

451<br />

83. Pulsione autopoietica -Bios-. E’ l’impulso, la spinta, lo stimolo, il<br />

metabisogno Io-somato-<strong>autopoietico</strong> che, nascendo dal campo morfo-<br />

atomico-coscienziale, si esprime sul piano sensibile come espressione di ciò<br />

che lo sta producendo. Pur trovando forme di applicazione nel sensibile,<br />

indica sempre la porta che è possibile utilizzare, per riconoscere i principi<br />

attivi autopoietici che lo formano. Se la pulsione autopoietica si proietta<br />

su un oggetto o su un tema sensibile, può dar vita ad un’opera sensibile<br />

significativa; se si proietta verso la propria scaturigine, dà luogo a forme<br />

di conoscenza di sé.<br />

R<br />

84. Radianza autopoietica. È la densità di flusso, di campo, di radiazione-<br />

assorbimento emessa dal campo morfo-atomico-coscienziale.<br />

85. Radici autopoietiche. Sono l’origine, la causa, la sorgente, i progenitori,<br />

gli archetipi, i principi attivi, la simultaneità (…) autopoietici che<br />

operano all’essenza degli Universi-parte. Sono l’androginia progenitrice,<br />

capostipite, la singolarità pre-acquisito, ossia il campo morfo-atomico-<br />

coscienziale transfinito, da cui si evidenzia la componente acquisita, la<br />

parte tenuta in essere da queste radici autopoietiche. La scaturigine è la<br />

sorgente, e assume anche il significato di zampillare, sgorgare, uscire<br />

fuori. E’ l’origine, con specifico riferimento al campo morfo-atomico-<br />

coscienziale, operante nel tempo <strong>autopoietico</strong> o continuo presente,<br />

pertanto non include il concetto di spazio-tempo.<br />

86. Realtà autopoietica. Sinteticamente, la realtà è tutto ciò che esiste,<br />

sensibile o sovrasensibile, locale o non locale e che gli strumenti dell’Io<br />

acquisito (sensi, percezione …) possono riconoscere. La realtà autopoietica<br />

include tutti gli enti concreti, materiali e soprattutto immateriali, che<br />

rappresentano la componente prevalente, transfinita: tutto ciò che esiste<br />

effettivamente, in cui, ad esempio, l’apparente o l’immaginario sono,<br />

reali e concreti stati di coscienza. Tutte le funzionalità autopoietiche<br />

sono sostanzialmente un campo sovrasensibile, archetipico, non locale,<br />

transfinito, autopoieticamente reale.<br />

87. Reintegrazione autopoietica. Significa riportare qualche cosa ad una<br />

condizione d’interezza. In particolare, è il reintegrare la pulsione<br />

autopoietica divenuta stato coscienziale, azione, al suo stato<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

452<br />

d’interezza, al campo morfo-atomico-coscienziale che l’ha prodotta, in<br />

maniera vissuta, consapevole (condizione che può nascere, soltanto dopo<br />

il passaggio nell’acquisito, l’estrapolazione della funzione Ypsi e la<br />

Concentrazione autopoietica).<br />

88. Respiro <strong>autopoietico</strong>. E’ la respirazione che si estende consapevolmente<br />

oltre i confini localistici del corpo fisico, sia interiori che esterni.<br />

89. Ricordanza autopoietica. Nasce quando l’Io acquisito, attraverso il<br />

vissuto diretto, prende coscienza dell’inconscio acquisito collettivo e dei<br />

principi attivi autopoietici, innescando una forma di virtuosismo in<br />

conseguenza del quale si verifica che il ricordo che si sta vivendo ha la<br />

funzione di innescare lo srotolamento continuo di molti altri.<br />

90. Ritmo <strong>autopoietico</strong>. E’ l’Io acquisito che diviene consapevole e supera la<br />

variazione-contrasto, la scissione sul piano dell’autoconsapevolezza, tra<br />

l’Io-acquisito (identificato nel solo sensibile) e la propria scaturigine<br />

autopoietica, da cui nascono prese di consapevolezza, insights intuitivi e<br />

sincronici continui.<br />

S<br />

91. Salto quantico <strong>autopoietico</strong>. Il salto quantico è la funzionalità micro-<br />

autopoietica, secondo cui ogni elettrone può ruotare intorno al nucleo<br />

atomico, seguendo soltanto specifiche orbite concentriche, esattamente<br />

come fanno i pianeti, ruotando lungo le loro orbite intorno al Sole. Ogni<br />

orbita richiede una quantità di autopoiesi necessaria: se l’elettrone gira<br />

distante dal nucleo dovrà produrre una quantità di autopoiesi superiore,<br />

rispetto a quella di cui necessita, quando è più vicino. Il salto quantico<br />

<strong>autopoietico</strong> avviene, quando l’Io acquisito s’identifica in un’orbita su<br />

cui viene prodotta più autopoiesi. Con questa attitudine, può<br />

continuamente cambiare identificazione. Il salto quantico <strong>autopoietico</strong><br />

avviene quando, in questi cambi di autopoiesi, ci si sposta dalle orbite<br />

degli elettroni ai principi attivi autopoietici. Tale vissuto ci mostra come<br />

sia possibile, anzi necessario, un salto quantico da uno stato micro-<br />

<strong>autopoietico</strong> o acquisito, sensibile, allo stato <strong>autopoietico</strong>. Sono vissuti,<br />

trasmessi durante i corsi della <strong>Sigmasophy</strong> University.<br />

92. Scettro <strong>∑ophy</strong> o Ypsilambd. L’archetipo autocoscienza autopoietica<br />

Ypsilambd determina lo specifico funzionamento del campo elettrodebole,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

453<br />

gravitazionale, nucleare e morfogenetico, di cui è parte e le cui<br />

caratteristiche dette compongono altri suoi ingredienti. La sigla Y<br />

(Ypsilambda) rappresenta anche concentrazioni di pulsioni<br />

autopoietiche, di principi attivi autopoietici (il Bios), utilizzabili,<br />

irradiabili dall’autocoscienza autopoietica: è il suo vettore<br />

informazionale, il suo messaggero. Graficamente, nel sensibile viene<br />

rappresentato con lo scettro Ypsilambd (vedi figura n. 1): viene<br />

utilizzato durante la danza autopoietica, attraverso cui si evidenziano<br />

morfologie del Progetto Genoma Coscienziale..<br />

93. Semplicità autopoietica. E’ tutto ciò che non è complicato, ciò che è<br />

facile, senza sovrastrutture e ricercatezze, che non implica nulla di più.<br />

L’<strong>autopoietico</strong> è semplice, in quanto autocrea senza essere consapevole di<br />

come è in grado di farlo: per questo motivo, spesso, è esattamente l’opposto-<br />

complementare di ciò che tale capacità di creare tenta di interpretare.<br />

94. Sigma Art. E’ l’azione bioetica autopoietica artistica, nascente<br />

direttamente da prese di consapevolezza di uno o più principi attivi<br />

autopoietici operanti nel campo MAC. Può assumere diverse morfologie:<br />

la danza e la musica autopoietiche, l’ergosofia, la pittura, la scultura,<br />

il teatro e il giullarismo autopoietici, attività manuali filosofiche,<br />

scientifiche (…).<br />

95. Sigma-dance. E’ la danza autopoietica, attraverso cui l’Io acquisito<br />

esprime i propri stati di autoconsapevolezza sensibili e sovrasensibili,<br />

locali e non locali. E’ lo stato Sigmasofia in azione, attraverso la danza<br />

di vita da cui scaturiscono insights intuitivi, sincronici, olospresenza,<br />

non località (…).<br />

96. Sigma-logic (o Pensiero sigmasofico). E’ l’attività Io-somato-<br />

autopoietica, mediante cui l’essere umano, in particolare, elabora<br />

significati-significanti esistenziali, acquisendo coscienza di sé,<br />

attraverso la radiazione percettiva sensibile e sovrasensibile, attraverso<br />

il vissuto diretto penetrato degli Universi-parte. Realizza questo,<br />

formando schemi concettuali che gli valgono come modelli interpretativi<br />

della realtà. Tale orientamento, applicato alla Via di conoscenza<br />

Sigmasofia, ne indica le fasi salienti che l’hanno caratterizzata,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

454<br />

spiegata, evidenziata e la Costruzione della propria Teoria conseguente<br />

al vissuto, da parte del ricercatore.<br />

97. Sigmasofia autopoietica marziale. E’ il ciclo formativo previsto dalla<br />

<strong>Sigmasophy</strong> University che studia e sperimenta, prevalentemente, la<br />

componente autopoietica, locale e non locale, anche attraverso<br />

l’applicazione di tecno-ontos-sophos-logie Io-somato-autopoietiche<br />

marziali. Per approfondimenti, (V.) anche capitolo primo, paragrafo<br />

Sigmasofia Autopoietica Marziale, pag. 87.<br />

98. Sigmasofia Ecologica. Si tratta dei principi attivi fondamentali proposti<br />

dalla Sigmasofia, applicati all’Oikos, alla casa, all’ambiente, a noi<br />

stessi, riconoscendo, in maniera particolare, le funzionalità della natura<br />

flora, fauna (…) in chiave autopoietica e in funzione della tutela e<br />

della salvaguardia dell’ambiente interiore ed esterno.<br />

99. Sigmasofia Io-somato-autopoietica. Deriva dall’archetipo <strong>autopoietico</strong><br />

Sigma, che è la sommatoria-proprietà emergente dei tre archetipi<br />

autopoietici Ypsilon, Psi e Lambda che sintetizzano i principi attivi<br />

autopoietici del campo morfo-atomico-coscienziale, scoperti durante la<br />

ricerca. Indica i principi attivi autopoietici, da cui ogni facoltà<br />

dell’essere, quindi l’essere stesso (ontos), nasce. Il sophos è la saggezza.<br />

Nell’accezione Sigmasofica, s’intende il vissuto diretto, penetrato, di<br />

processi, da cui estrapolare e conoscere la conoscenza, in funzione del<br />

soddisfacimento della pulsione autopoietica a vivere e a conoscere se stessi:<br />

gli Universi-parte, che si riconosce come unico corpo complessivo. Il sophos<br />

Sigmasofico (il Maieuta o il Docente di Sigmasofia) è semplicemente un<br />

ricercatore che ha saputo raggiungere i principi attivi autopoietici di<br />

Sigma, che sa applicare le Autopoiesi olosgrafiche ed è dotato di una<br />

teoresi, scaturente prevalentemente dal vissuto diretto e penetrato.<br />

Sigma somma gli archetipi autopoietici Ypsilon, Psi e Lambda e ne<br />

evidenzia il principio attivo emergente. E’, di fatto, il costituente<br />

dell’autocoscienza autopoietica: rappresenta la caratteristica che genera<br />

l’autodeterminazione, l’autorganizzazione alla conoscenza, scaturente<br />

dal vissuto. E’ l’antidoto, lo stato di autoconsapevolezza che può<br />

determinare la remissione spontanea di stati identificativi socio-politico-<br />

filosofico-culturali che non sono più consapevoli della propria scaturigine<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

455<br />

autopoietica, non locale, transfinita e, pertanto, si trovano costretti in<br />

stati sempre funzionali, ma che possono essere definiti incompleti. Sigma,<br />

Ypsilon, Psi, Lambda, Logos, Sophos, Kraino, Ares, Eros, Chronos (…)<br />

trovano manifestazione in tutto l’Io-somato-<strong>autopoietico</strong>: esistono<br />

semplicemente su tutti i piani della manifestazione. Li abbiamo vissuti:<br />

sono la manifestazione sensibile locale e non locale. Per specifici motivi,<br />

individuati e illustrati nella <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything, l’Io<br />

acquisito, l’essere umano, gli Universi-parte ha determinato uno stato di<br />

non consapevolezza di queste sue facoltà, soprattutto non locali,<br />

autopoietiche, identificandosi nel sensibile, in una forma di Ontos, Logos-<br />

Sophos, Kraino, Eros, Ares, Chronos, prevalentemente intellettuale,<br />

razionale, verbale. Tale processo, inerente la saggezza, archetipica<br />

autopoietica, non locale dell’essere, è soltanto da vivere, da partecipare<br />

autopoieticamente. La saggezza di Sigma ha assunto forme riflesse,<br />

riduzioniste, deterministe, separatorie, scisse, e lì, l’Io acquisito si è<br />

identificato. E’ specifico compito della Sigmasofia Io-somato-<br />

autopoietica destrutturare e transmutare tale stato, per ricostruirlo sui<br />

principi vissuti di saggezza Sigmasofica e su queste basi, creare l’essere<br />

umano e la società autopoietici. L’identificazione dell’Io acquisito nelle<br />

esperienze acquisite, individuali e collettive, quelle che evidenziano lo<br />

stato di non consapevolezza dei principi attivi auto poietici non locali,<br />

transfiniti da cui nascono, sono un processo funzionale, necessario alla<br />

formazione a se stessi. La mancata autoconsapevolezza non è un<br />

sintomo, una deviazione, ma un processo necessario alla presa di<br />

consapevolezza, per variazione-contrasto. Non si tratta di alienazione<br />

(anche se può diventarlo), ma di saggezza Sigmasofica in azione (…).<br />

100. Sigmasofia psicagogica didattica. Si tratta della trasmissione di tecno-<br />

onos-sophos-logie operative Io-somato-autopoietiche, necessarie per<br />

insegnare ad insegnare, partendo dalla fonte di riferimento. E’ il corpus<br />

d’insegnamenti pratico-teorici, custoditi presso il <strong>Sigmasophy</strong> Institute,<br />

così come lo ha elaborato il Fondatore. La Sigmasofia didattica si articola<br />

in otto stages del secondo ciclo di studi formativi, previsti dalla<br />

<strong>Sigmasophy</strong> University. E’ anche la base delle azioni di supervisione<br />

autopoietica che caratterizzano la fase formativa per diventare Docenti,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

456<br />

durante cui il Maieuta verrà supervisionato secondo le modalità<br />

didattiche di conduzione di un gruppo o di singoli ricercatori, che ha preso<br />

completamente in carico.<br />

101. <strong>Sigmasophy</strong> International Project. Per vivere il punto d’incontro, di<br />

fusionalità o, più precisamente ciò che denomino la Danza autopoietica<br />

con la Scienza e la Tradizione scientifica e coscienziale. Il <strong>Sigmasophy</strong><br />

International Project e gli Incontri autopoietici vengono realizzati con<br />

tutti i liberi ricercatori e con le Vie di conoscenza, scientifiche e<br />

coscienziali che, pur seguendo una propria e definita impostazione,<br />

contribuiscono, con la loro opera a realizzare, consapevolmente o<br />

inconsapevolmente, l’intelligent design <strong>autopoietico</strong> degli Universi-<br />

parte, che partecipa e riconosce se stesso.<br />

102. Significati-significanti acquisiti e autopoietici. L’Io acquisito<br />

comunica convenzionalmente attraverso gesti, posture, atti, parole,<br />

frasi, discorsi, immagini, ideogrammi, oggetti, geroglifici, segni, disegni,<br />

suoni, musiche, canti, danze,<br />

campi, arti (…) che, attraverso specifici accordi convenuti, facciamo<br />

corrispondere all’evento, alla situazione, al vissuto che devono<br />

convenzionalmente comunicare. E’ il linguaggio Io-somato-<strong>autopoietico</strong>,<br />

significante qualche cosa. Il significato è il contenuto dei simboli-segni,<br />

dei gesti, delle posture, degli atti, delle parole, delle frasi, dei discorsi, delle<br />

immagini, degli ideogrammi, degli oggetti, dei geroglifici, dei segni, dei<br />

disegni, dei suoni, delle musiche, dei canti, delle danze, dei campi, delle<br />

arti (…). Il significato-significante è parte integrante del simbolo-segno,<br />

del linguaggio Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, simbolico-reale, è una componente<br />

dell’autocoscienza acquisita e dell’archetipo acquisito funzione Ypsi: un<br />

processo unico.<br />

103. Simmetria o autosomiglianza autopoietica. L’autocoscienza<br />

autopoietica si trova in una condizione che è pre-stati identificativi<br />

sensoriali ed iper-sensoriali. Veicola un’etica autopoietica che l’Io<br />

acquisito può simmetricamente, per auto-somiglianza, esprimere.<br />

104. Solitudine autopoietica. La solitudine è individuabile nello stare, nel<br />

vivere da soli, da parte degli Universi-parte. E’ auto poietica, in quanto<br />

emanazione dell’autopoiesi e include tutte le forme di scissione, di<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

457<br />

riduzionismo Io-Tu, che si esprimono nell’acquisito, nella sua espressione<br />

di opposti-complementari e rispetto la propria scaturigine autopoietica.<br />

105. Sonno-sogno lucido <strong>autopoietico</strong>. Il sonno-sogno sono lucidi, quando l’Io<br />

acquisito che li realizza è perfettamente consapevole che sta dormendo e<br />

sognando. Il termine lucido, sta ad indicare che l’Io acquisito è<br />

perfettamente consapevole di ciò che sta producendo. Durante il sonno-<br />

sogno lucido, l’Io acquisito potenzia la nitidezza e l’espressione di ogni<br />

senso che funziona interiormente e integralmente, ponendo in remissione<br />

eventuali difetti che ha nella propria manifestazione sensibile: un non<br />

vedente vede, un sordo sente e così via. Nel sogno lucido, si attuano tutte<br />

le funzioni dell’archetipo funzione Ypsi. Facilita la soluzione di<br />

eventuali problematiche che nel sensibile, nello stato di veglia<br />

sembravano non trovare soluzione. Nel sonno-sogno lucido esistono varie<br />

possibilità di autoconsapevolezza. Con un alto livello di lucidità, di<br />

autoconsapevolezza e di esperienza, è possibile trattare l'intera<br />

dimensione REM come prodotto delle esperienze complessive dell’Io<br />

acquisito, aumentando così le capacità di controllo e di interazioni<br />

dell’Io con le diverse parti di sè. Oltre a poter muoversi senza limitazioni,<br />

si può volare, cambiare e spostare oggetti, fino a passare da una scena<br />

all'altra a proprio piacimento e, soprattutto, applicare la<br />

Concentrazione-transmutazione autopoietica, per entrare nei principi<br />

attivi autopoietici creanti la dimensione onirica stessa: è la componente<br />

autopoietica del sonno sogno lucido.<br />

106. Stato coscienziale punto morte. E’ il vissuto dello stato di morte,<br />

riconosciuto dallo stato di consapevolezza degli Universi-parte, in cui la<br />

nascita e la morte sono espressioni continue delle proprie funzionalità<br />

autopoietiche complessive.<br />

107. Stato coscienziale Sigmasofia. Lo stato coscienziale Sigmasofia è il<br />

vissuto dell’integrazione, del Sigma, tra le diverse funzionalità del<br />

campo morfo-atomico-coscienziale. Sinteticamente e con maggiore<br />

precisione, può essere definito nel seguente modo: consapevolezza vissuta<br />

dell’integrazione del campo morfo-atomico-coscienziale, degli archetipi e<br />

dell’autocoscienza autopoietici, sovrasensibili, non locali, da cui nascono<br />

le facoltà di autorigenerazione, auto-organizzazione, autoguarigione,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

458<br />

autodeterminazione, le capacità omeostatiche, l’autonomia dell’Io<br />

acquisito dal sistema nervoso (non località auto coscienziale) con i<br />

principi attivi (archetipo acquisito funzione Ypsi), emergenti dalla<br />

conoscenza vissuta del piano Io-somato-<strong>autopoietico</strong>, sensibile e del loro<br />

utilizzo, integrato e consapevole, nell’azione quotidiana.<br />

108. Stile unico Sigma-poiesis. E’ l’unione e la rappresentazione pratica, Io-<br />

somato-autopoietica, delle dodici forme, attualmente catalogate e<br />

mappate, del Progetto Genoma Coscienziale, ossia della visualizzazione<br />

dei principi attivi autopoietici ricorsivi che sono sempre presenti al<br />

momento in cui si producono determinati stati coscienziali (il pensare, il<br />

volere, il sentire, il concettualizzare ecc.). Tale unione è parte<br />

integrante dello stato coscienziale Sigmasofia. Per approfondimenti, (V.)<br />

III volume, Sigmasofia autopoietica<br />

109. S.T.o.E. <strong>Sigmasophy</strong> Theory of Everything. Sigma ( ) è l’archetipo<br />

<strong>autopoietico</strong> transfinito che sintetizza tutti i pricipi attivi consci e<br />

inconsci, sensibili e sovrasensibili, locali e non locali dell’autocoscienza<br />

autopoietica. Sophy significa saggezza; Theory significa teoria ed<br />

Everything significa ogni cosa, tutto: gli Universi-parte. Si tratta,<br />

quindi, della saggia teoria degli Universi-parte, del Tutto, secondo i<br />

vissuti diretti di Sigma.<br />

110. Synchronicity insight. La sincronicità, sinteticamente, descrive la<br />

connessione a-causale tra stati dell’Io acquisito ed eventi che stanno<br />

accadendo negli Universi-parte, da cui l’Io acquisito stesso si evidenzia.<br />

Le coincidenze significative sono connesse con la sincronicità. Sono eventi<br />

che accadono simultaneamente e si esprimono, attraverso specifici processi<br />

di interconnessione e peculiari significati-significanti, riconoscibili nel<br />

tutto è atomicamente e coscienzialmente legato..<br />

111. Supersimmetria coscienziale. Ogni parte-particella sensibile Io-somato-<br />

autopoietica ha una parte-particella corrispondente nei principi attivi<br />

autopoietici, sovrasensibili, non locali, continuamente presenti. E’ la<br />

supersimmetria coscienziale.<br />

T<br />

112. Tecno-ontos-sophos-logia Io-somato-autopoietica. E’ l’insieme, il sistema<br />

tecnico-artistico e d’avanguardia delle pratiche da vivere durante la<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

459<br />

formazione in Sigmasofia Io-somato-autopoietica e, ovviamente, nella<br />

vita. La parola assume la valenza di tecno-ontos-sophos-logia, ossia lo<br />

studio della tecnica, ma anche di arte propria di una scienza, in questo<br />

caso della Sigmasofia. E’ la scienza della tecnè, della tecno-ontos-sophos-<br />

logia che assume il sophos <strong>autopoietico</strong>, la saggezza autopoietica,<br />

rendendola simmetrica alle macchine ideate, inventate nonché alle<br />

autopoiesi olosgrafiche innovative ideate, in conseguenza di altre scoperte<br />

inerenti il Progetto Genoma Coscienziale.<br />

113. Tempo <strong>autopoietico</strong>, continuo presente o simultaneità autopoietica. Sono<br />

i principi attivi autopoietici in grado di evidenziare simultaneità o<br />

tempo <strong>autopoietico</strong> (Kraino): la condizione che pone in remissione il<br />

passato, il presente e il futuro (lo spazio-tempo), da cui nascono i processi<br />

che conosciamo sotto il nome di intuito, sincronicità, coincidenze<br />

significative.<br />

U<br />

114. Universi-parte o unità ecosistemica cosmica o unico corpo.<br />

E’ l’integrazione del campo morfo-atomico-coscienziale o inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong> (vedi nota n. pag. ) con gli archetipi alfa, l’autocoscienza<br />

acquisita e la funzione Ypsi (vedi voci), vissuti e considerati come un<br />

tutto atomicamente e coscienzialmente legato.<br />

V<br />

115. Virtuosismo sigmasofico. E’ la naturale disposizione dell’Io acquisito che,<br />

con continuità, è perfettamente fusionale e simmetrico alla bioetica<br />

autopoietica. E’ la facoltà di auto creare, fino a giungere ad una<br />

straordinaria abilità, nel realizzare la formazione a se stessi, gli<br />

Universi-parte.<br />

116. Visione autopoietica o visione Sigma. Emerge, dopo aver raggiunto la<br />

condizione di perfetta lucidità, di vigilanza e di autoconsapevolezza<br />

delle percezioni sensoriali, naturali. Accade che, a tale stato di<br />

consapevolezza, dopo una lunga forgiatura e potenziamento dell’Io<br />

acquisito, possano sovrapporsi altre immagini tridimensionali,<br />

trasparenti, dinamiche, che possono manifestarsi come singole o intere<br />

sequenze, fino a formare storie definite. Si tratta di una doppia<br />

percezione, quella sensoriale normale e quella sovrapposta, ipersensibile.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

460<br />

Denomino tale formidabile facoltà dell’archetipo funzione Ypsi, visione<br />

autopoietica, che va ad unirsi a quella naturale.<br />

W<br />

117. Wormholes coscienziali autopoietici. Il wormhole coscienziale<br />

<strong>autopoietico</strong> è esattamente il collegamento tra la regione dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong> raggiunta e lo stato di consapevolezza di remissione dello<br />

spazio-tempo. Lì, ogni vettore informazionale, ogni stato di coscienza si<br />

trasmette simultaneamente, quindi va in remissione ogni tipo di velocità<br />

subluminale e superluminale.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

461<br />

BIOGRAFIA<br />

NELLO MANGIAMELI<br />

Σophy-<br />

Nato il 20 settembre 1958 a Frascati –Roma-<br />

Ha fondato la Via di conoscenza<br />

SIGMASOFIA<br />

–Io-somato-autopoietica-<br />

E’ il Presidente dell’Associazione Sigmasofa –onlus-<br />

Ha fondato e dirige la<br />

INTERNATIONAL SIGMASOPHY UNIVERSITY<br />

Docente di corsi di formazione e di aggiornamento per<br />

insegnanti (P.P.A. 1992/93)<br />

Conduttore di corsi di aggiornamento per insegnanti e<br />

genitori al Progetto Medie 1994-95 in collaborazione<br />

con l'Associazione Culturale - Atmosfera Y - e il<br />

Comune di Torino;<br />

Nell'ambito del progetto Ragazzi 2000, previsto dalla<br />

circolare del Ministero della Pubblica Istruzione<br />

n.240/1991, ha condotto, presso scuole elementari, il<br />

progetto Una proposta di prevenzione alla droga e di<br />

educazione alla salute anno scolastico 1993-94;<br />

Ha partecipato in qualità di relatore al seminario<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

462<br />

Comunicazione non verbale con bambini handicappati<br />

presso l'Istituto di Ortofonologia di Roma;<br />

Ha ideato un particolare tipo di comunicazione Iosomato-autopoietica<br />

denominata:<br />

Massaggio <strong>autopoietico</strong><br />

Ha frequentato per tre anni i corsi di Danza popolare<br />

arcaica, su progetto di Nelly QUETTE e Adriano<br />

JURISSEVICH.<br />

Ha seguito e praticato, per circa tre anni, il Kundalinì<br />

Yoga.<br />

In collaborazione con librerie di Torino, Milano,<br />

Trieste, Ragusa, Assisi e Roma tiene presentazioni -<br />

conferenze e seminari sulla Sigmasofia Io-somatoautopoietica<br />

Conduce l'intervento di Psicomotricità e Animazione<br />

del Pensiero per bambini, genitori e insegnanti<br />

all'interno del Progetto Arcobaleno presso la Scuola<br />

Materna ed Elementare Marchesa/Sabin di Torino<br />

(1996/97).<br />

Ha scritto le seguenti opere:<br />

Y Il libro vivente, Edizioni Mediterranee<br />

Y L’Animazione del pensiero, Edizioni Mediterranee<br />

Y L’Arte Marziale Interiore, Edizioni Mediterranee<br />

Viaggio nel Tempio dell’uomo, Edizioni Gli Ennagoni<br />

La musica e la danza autopoietiche, Edizioni gli Ennagoni<br />

(con due cd di musica autopoietica)<br />

λ La Resurrezione, Edizioni Gli Ennagoni<br />

La Via del Lambda, Edizioni Gli Ennagoni<br />

Yψλsophya Io-somatica due volumi- Edizioni Gli<br />

Ennagoni<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

463<br />

Il delitto inesistente di Michele Mangiameli, Edizioni Gli<br />

Ennagoni<br />

Tutte le opere, disponibili in libreria o presso il<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Institute, hanno trovato una forma di<br />

integrazione e di sintesi in<br />

S.T.o.E.®<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Theory (and practice) of Everything<br />

18 volumi<br />

Nello Mangiameli<br />

Edizioni La Caravella<br />

S.T.o.E. è l’opera attuale ufficialmente utilizzata dal<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Institute e dalla International <strong>Sigmasophy</strong> University<br />

ed è uno dei pilastri fondamentali per la formazione a<br />

se stessi, l’Universi-parte<br />

e per la creazione dell’<br />

essere umano e della società autopoietici.<br />

Nello Mangiameli<br />

ha fondato la<br />

eco-società autopoietica<br />

Σophy<br />

È l’autopoieta dell’Oikos<br />

BIOGRAFIA<br />

L’essere umano <strong>autopoietico</strong> è orientato a formarsi a se stesso, gli<br />

Universi-parte, per divenire autoconsapevole della propria linea del<br />

destino acquisita e autopoieitca.<br />

Questo è stato uno degli obbiettivi del fondatore della<br />

Sigmasofia, fin dal 20 settembre del 1975, giorno in cui prese<br />

il via quella che, successivamente, sarebbe diventata la<br />

Sigmasofia<br />

Io-somato-autopoeitca.<br />

Fin dall’infanzia, Nello Mangiameli manifesta<br />

l’orientamento alla ricerca, alla formazione continua,<br />

attraverso il vissuto diretto, dei significati-significanti<br />

dell’esistenza.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

464<br />

La sua consapevolezza cresce, esperienza dopo<br />

esperienza, vissuto dopo vissuto, per giungere all’incontro con<br />

memorie e con sviluppo di capacità formative e maieutiche.<br />

Scopre le funzionalità innate dei principi attivi autopoietici<br />

archetipici, la capacità di costruire la propria teoria, conseguente al<br />

vissuto diretto, sintetizzandola in principi attivi acquisiti e nelle<br />

opere. Dopo diversi passaggi conoscitivi e formativi, ha inizio<br />

l’attività di strutturazione della propria attività con il<br />

Movimento per l’Animazione del pensiero<br />

che, dopo alcune transmutazioni, ha assunto la denominazione<br />

attuale.<br />

In accordo con la presa di consapevolezza che il proprio<br />

nome debba essere diretta emanazione del vissuto diretto che<br />

caratterizza la ricerca, ossia con la consapevolezza<br />

fondamentale innata, naturale, Nello assume il nome di<br />

Σophy.<br />

La formazione a se stessi, proposta da Σophy, conduce<br />

alla presa di consapevolezza di essere parte integrante e<br />

inscindibile dell’Universi, a cui siamo atomicamente e<br />

coscienzialmente legati, in uno stato di entanglement. Da qui,<br />

si evidenziano facoltà autopoietiche che hanno la capacità di<br />

porre in remissione qualunque stato identificativo nel solo<br />

sensibile, nel socio-culturale, nella conoscenza acquisita. Alla<br />

base di questi vissuti, c’è la consapevolezza che ogni parte-<br />

Universi veicola conoscenza archetipiche sovrasensibili e non<br />

locali, da vivere dentro se stessi. Come conseguenza, l’essere<br />

umano e la società autopoietici, proposti da Σophy (che coincide<br />

con il nome del centro della Sigmasofia di Caporipa), sono in<br />

continua formazione e transmutazione e si basano sul vissuto<br />

fondamentale dello stato di<br />

autonomia fusionale autopoietica.<br />

Attraverso questa, ogni ricercatore può evidenziare sia<br />

la propria identità, diversa da quella di ogni altro e irripetibile<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

465<br />

sia la fusionalità autopoietica, ossia il tessuto da cui ogni<br />

autonomia nasce e si evidenzia, così come dai principi attivi<br />

innati, naturali e autocreati, attraverso l’esperienza diretta<br />

dell’esistente. Tale processo definisce<br />

l’essere umano e la società autopoietici,<br />

sempre e in continua presa di consapevolezza delle regioni<br />

inesplorate di se stessi: l’Universi-parte.<br />

Nello Mangiameli,<br />

Σophy,<br />

è, da sempre, essere umano riservato e poco incline alla<br />

promozione di se stesso, al di fuori della Sigmasofia.<br />

In questa fase di strutturazione del prototipo essere<br />

umano e società autopoietici, ha assunto il ruolo di Maieuta-<br />

Docente coordinatore, per elaborare, in concreto, i principi<br />

attivi portanti della Sigmasofia e dell’Istituto Σophy, allo<br />

scopo di creare le basi necessarie per assumere le<br />

caratteristiche di<br />

eco-società autopoietica.<br />

Ha completato i suoi studi a Frascati e,<br />

successivamente, a Roma, diplomandosi in Elettronica e<br />

conseguendo una particolare specializzazione nel settore<br />

missilistico. Pur praticando a lungo la missilistica, il suo<br />

interesse fondamentale rimane per<br />

la ricerca psicosomatica.<br />

Per una serie di strane coincidenze, inizia ad<br />

occuparsene, praticando un corso di Hatha e Kundalini Yoga.<br />

Dopo alcuni anni di pratica, sente la necessità di occuparsi<br />

maggiormente della componente psicosomatica, intesa<br />

secondo l’accezione occidentale. Intraprende, quindi, studi di<br />

psicologia e di logoterapia, ma anche questo percorso gli appare<br />

poco pratico e troppo intellettuale, quindi si avvicina,<br />

dapprima, alla formazione in<br />

Psicomotricità Relazionale<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

e, poi, al percorso in<br />

Analisi corporea della relazione,<br />

466<br />

proposte da André e Anne Lapierre.<br />

Furono dieci anni di pratica intensiva, con migliaia di ore di<br />

pratica, a contatto fusionale corporeo, al di fuori del<br />

linguaggio verbale. E’ l’esperienza che si rivela di<br />

fondamentale importanza per creare le basi delle sue ricerche<br />

che svilupperà qualche anno più tardi. Durante quella fase,<br />

rigorosamente psicosomatica, vissuta e viscerale, comprende<br />

che, anche se aveva prodotto uno stato distonico, l’esperienza<br />

orientale dello Yoga, era stata comunque un importante,<br />

riferimento per l’inizio della comprensione della componente<br />

energetica cosiddetta spirituale. Sente, tuttavia, di aver<br />

bisogno di qualche cosa di maggiormente dinamico. Ed è così<br />

che segue l’antica<br />

Via dell’Unione degli opposti,<br />

proposta secondo la visione di Umberto Di Grazia, riuscendo<br />

dopo otto anni di pratica a conseguire il diploma ufficiale<br />

quale Istruttore delle Tecniche dell’Unione e del Risveglio. Anche<br />

questa esperienza risulta importante, in quanto contribuisce<br />

all’integrazione della componente energetica con a quella Iosomatica.<br />

Ma, l’animo impetuoso di Σophy non si accontenta,<br />

e così incontra le<br />

Tecniche della concentrazione interiore,<br />

proposte da massimo Scaligero. Il concetto di pensiero vivente<br />

gli fornisce indicazioni propedeutiche a quella che<br />

successivamente sarà la sua personale elaborazione. Durante i<br />

periodi indicati, vive molte tensioni alcune anche dure, ferenti,<br />

ma alla fine l’intensità della motivazione a formarsi a se stesso<br />

è potente e, ancora oggi, alimenta l’azione. In quel periodo,<br />

pensa di aver maturato abbastanza materiale per poter<br />

scrivere la propria esperienza. Ed è così che pubblica i suoi<br />

primi tre libri<br />

Y Il libro vivente<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

467<br />

Y L’Animazione del pensiero<br />

Y L’Arte Marziale Interiore,<br />

editi da Mediterranee.<br />

Dalla pubblicazione di quei libri, derivano molte<br />

soddisfazioni, non ultima quella di entrare nella classifica<br />

nazionale di vendite con L’Animazione del Pensiero:<br />

significa che il messaggio proposto è ricevibile e riconosciuto<br />

da molti. Rappresenta una spinta potente a proseguire.<br />

Tuttavia, l’Io-psiché continua a premere: quei tre volumi<br />

ancora non esprimono in maniera compatta e organica la<br />

visione maturata. L’idea è quella di strutturare una scuola<br />

integrale autopoietica e di inserire tutti i vissuti innovativi<br />

che l’integrazione delle esperienze vissute avevano generato.<br />

Oltre alle esperienze già indicate, in quel periodo segue anche<br />

la psicologia umanistica, che in quel momento sottovaluta, in<br />

cui poi, però, riconosce esserci dei germi autopoietici. Questa<br />

intuizione gli permette di sviluppare un lavoro, che partiva<br />

dalla visione di Maslov e Fromm, da cui nasce l’idea di creare<br />

la prima creatura, il<br />

Movimento per l’Animazione del pensiero,<br />

denominazione che gli sembra possa incorporare e integrare<br />

tutte le esperienze precedenti. Iniziano, così, cinque lunghi<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

468<br />

anni di sperimentazioni che lo conducono alla scoperta vissuta<br />

degli archetipi (non Junghiani) che operano in un inconscio<br />

non acquisito, ma innato. Da lì, crea una nuova impostazione<br />

che denomina<br />

Via del Lambda,<br />

in quanto i vissuti della non località potevano essere<br />

sintetizzati in quella lettera. La reintegrazione del principio<br />

maschile con quello femminile, dell’Io con il soma, la pratica<br />

della non località, lo portano di nuovo, per così dire, ad<br />

autonomizzare l’Io dal sistema nervoso: ciò che con fatica<br />

aveva reintegrato, ora di nuovo si ri-espande, quell’uno<br />

diviene due (senza perdere consapevolezza dell’uno), ma quel<br />

due risulta avere caratteristiche peculiari, in quanto é l’Io che<br />

si apre, diviene esteso, espanso. Ciò viene è perfettamente<br />

simboleggiato dal Lambda, traguardo che Σophy raggiunge,<br />

praticando ciò che in Y L’arte marziale interiore aveva<br />

battezzato la<br />

nuova scienza della coscienza.<br />

E’ così che nasce anche il primo Istituto,<br />

il Centro Internazionale di Scienza della Coscienza,<br />

attraverso cui si divulga<br />

la Via del Lambda.<br />

La pratica della non località gli riserva altre sorprese, ossia la<br />

scoperta di altri archetipi dell’inconscio <strong>autopoietico</strong> del<br />

campo coscienziale, che denomina archetipo Ypsilon, la cui<br />

provenienza risiede nell’unione tra l’archetipo psi, ossia tutte le<br />

facoltà psicosomatiche, e lambda, la pratica della non località.<br />

Si rende conto che sono archetipi inscindibili e che funzionano<br />

come ente unico, da cui è possibile trarre una certa saggezza,<br />

sempre scaturente dal vissuto. Si forma la denominazione<br />

Ypsilambdasofia<br />

Io-somato-quantistica,<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

469<br />

il nome che ingloba le nuove avanguardie raggiunte.<br />

La pratica continua a riservargli sorprese: l’Io esteso,<br />

espanso, non localizzato. Si rende sempre più conto che, di<br />

fatto, non esiste una separazione tra soggetto e oggetto, tutto<br />

appare atomicamente e coscienzialmente legato, in quegli stati<br />

alterati di coscienza, riconosce l’unico corpo, ente che<br />

denomina Universi-parte, per indicare che si è un unico corpo<br />

pur individuandosi in una parte, il proprio acquisito. Quando<br />

vive insights intuitivi e sincronici di tale stato, quando<br />

partecipa ciò che, successivamente, denomina<br />

Entanglement coscienziale <strong>autopoietico</strong>,<br />

gli appare chiaro che, a quel livello, quegli archetipi entrano<br />

in remissione e non sono distinguibili, in quanto si sommano,<br />

si integrano e diventano un'unica funzionalità. A questo<br />

punto, gli serve trovare un termine che sintetizzi tale<br />

sommatoria, integrazione e si ricorda che, nella sua precedente<br />

vita da elettronico, si utilizzava la lettera greca sigma, per<br />

indicare una sommatoria! E si forma<br />

Sigmasofia,<br />

la sommatoria di tutte le scoperte vissute, da cui emerge la<br />

proprietà definibile come la saggezza, proveniente da tutte le<br />

esperienze di vita, sensibile e sovrasensibile, da lui incontrate.<br />

Inoltre, essendo quei processi appartenenti all’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong>, ossia all’Universi, comprende che quello può<br />

proprio rappresentare l’altro nome, l’attuale denominazione<br />

della via di conoscenza di se stessi, l’Universi parte, la<br />

Sigmasofia<br />

Io-somato-autopoietica.<br />

Attualmente, la Sigmasofia è attiva e operativa e viene<br />

divulgata in modo organico, integrale, olistico, attraverso la<br />

International <strong>Sigmasophy</strong> University.<br />

Ripercorrendo le diverse fasi, dal debutto con<br />

Y Il libro vivente<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

470<br />

(ed Mediterranee),<br />

intuisce che i maestri, come già avevano detto in molti,<br />

non sono da ricercarsi esternamente, ma nel vissuto<br />

diretto, per cui è gioco forza pensare ad una via per<br />

essere maestri di se stessi, che è anche il sottotitolo di<br />

quell’opera.<br />

Raggiunge quello stato e si accorge che il pensiero<br />

secondo cui l’Io si anima è vitale, anche se, tuttavia, non<br />

coincide con gli insegnamenti spirituali ricevuti. Da lì,<br />

nasce il sottotitolo una via oltre la spiritualità.<br />

Proseguendo, si rende conto che i vissuti richiedono<br />

anni di pratica e che alcuni scogli personali, sono<br />

veramente ardui da superare. Da questa<br />

consapevolezza, nasce l’idea che, per risolverli, è<br />

necessaria un’Arte Marziale Interiore, una Scienza della<br />

coscienza e una coscienza della Scienza. La applica a se<br />

stesso e si ritrova esteso, espanso, de localizzato e, per la<br />

prima volta, sperimenta la danza dell’Universi-parte che<br />

osserva e riconosce se stesso.<br />

Tre principi attivi potenti, inseriti nei sottotitoli delle<br />

diverse opere, hanno sempre caratterizzato la sua<br />

azione. Sono gli stessi che caratterizzano l’opera La Via<br />

del Lambda, pubblicata dalla casa editrice gli Ennagoni,<br />

in cui il sigma di tali principi attivi lascia intuire lo<br />

sviluppo Io-somato <strong>autopoietico</strong> che avrebbe percorso<br />

in seguito. Il materiale da lui raccolto, a questo punto,è<br />

moltissimo e giunge il momento in cui decide metterlo<br />

insieme. Dalla denominazione Centro Internazionale di<br />

Scienza della Coscienza, crea una<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

471<br />

Enciclopedia di Scienza della Coscienza e di Coscienza della<br />

Scienza, di cui La Via del Lambda è appunto il primo<br />

volume.<br />

Questo lavoro contribuisce allo sviluppo di quella che<br />

successivamente sarà la Io-ontos-sophos-logia, ossia la<br />

materia per studiare e affrontare l’Io somatica<br />

sigmasofica che non ha precursori o riferimenti e mira<br />

all’individuazione dell’unità sottostante qualunque<br />

molteplicità, processo, denominato Universi-parte.<br />

L’Io-ontos-sophos-logia è originale ed innovativa. Ai<br />

fini del vissuto della vita-autopoiesi non si limita a ciò<br />

che è sensorialmente verificabile, ma si spinge al<br />

sovrasensibile, non locale.<br />

Nel volume della Stoe, Sigmasofia Io-somatica, tale<br />

materia ed espansione di consapevolezza viene<br />

presentata nelle sue forme generali. In Sigmasofia<br />

autopoietica, la stessa componente viene esplorata nei<br />

minimi dettagli, evidenziando una nuova concezione<br />

della scienza e dell’Universi-parte. L’Io-ontos-sophoslogia<br />

è la propedeutica della S.T.o.E. l’opera più<br />

importante<br />

Questo fondamentale lavoro, è la Grande Sintesi<br />

autopoietica di trent’anni di ricerche. Segna, il passaggio ad<br />

una vera sintesi dell’autoconsapevolezza d’avanguardia<br />

attuale dell’Universi-parte, noi stessi.<br />

S.T.o.E.®<br />

<strong>Sigmasophy</strong> Theory (and practice) of Everything<br />

18 volumi<br />

è l’opera attuale, ufficialmente utilizzata dal <strong>Sigmasophy</strong><br />

Institute e dalla <strong>Sigmasophy</strong> University ed è uno dei pilastri<br />

fondamentali per la formazione a<br />

se stessi, l’Universi-parte<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

e per la creazione dell’<br />

essere umano e della società autopoietici.<br />

Il prototipo essere umano e società autopoietici.<br />

472<br />

Fondata nel 2009, l’eco-società autopoietica Σophy, di<br />

Caporipa Sutri VT Italia, è sostanzialmente una federazione di<br />

ricercatori che possono organizzarsi in comunità e/o ecovillaggi<br />

denominati<br />

Palestre dell’autocoscienza,<br />

aventi come struttura organizzativa socio-politico culturale di<br />

riferimento la S.T.o.E., in continua formazione vissuta a se<br />

stessa.<br />

Σophy è un centro di ricerca Io-somato-autopoietica<br />

professionale, scientifica, artistica, filosofica bioetica d’avanguardia<br />

in fase di strutturazione e ancora non molto conosciuta.<br />

I suoi principi attivi autopoietici vissuti si basano<br />

sull’azione bioetica autopoietica, e sulla consapevolezza che ogni<br />

ricercatore vive per scoprire nuove realtà di se stesso,<br />

l’Universi-parte , per esplorare nuove regioni dell’inconscio<br />

<strong>autopoietico</strong>, del campo MAC e lasciare tale presa di<br />

consapevolezza al campo coscienziale <strong>autopoietico</strong>, a quella<br />

parte di sé che denomina l’altro, e contribuire così alla crescita<br />

dell’autoconsapevolezza dell’intera umanità dell’Universiparte.<br />

Attualmente, Σophy è un’Associazione culturale onlus,<br />

sede ufficiale di riferimento per tutte le sedi periferiche o<br />

associazioni, comunità, centri di ricerca a lei regolarmente<br />

iscritti, e che ne seguono i principi attivi. Il suo principale<br />

obiettivo è proporre, attraverso il<br />

<strong>Sigmasophy</strong> International Project and network<br />

la formazione Sigmasofica a se stessi, la divulgazione della<br />

S.T.o.E. e la creazione dell’essere umano e della società<br />

autopoietici, che potranno trovare espressione in insediamenti<br />

ecologicamente sostenibili, in Italia e all’estero.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

473<br />

Σophy è una federazione costituita da Palestre<br />

dell’autocoscienza, ognuna delle quali è frequentata da gruppi<br />

di ricercatori in Sigmasofia.<br />

La vita associativa orienta verso i principi attivi<br />

autopoietici, fondamentali per creare l’essere umano e la<br />

società autopoietici, basati sulla formazione viscerale continua<br />

a sé, l’Universi-parte, da cui si evidenzia la bioetica<br />

autopoietica e il volontariato <strong>autopoietico</strong>.<br />

Le Palestre dell’Autocoscienza che andranno a<br />

costituirsi potranno, e dovranno farlo, privilegiando aree<br />

naturali in cui evidenzieranno le peculiarità, le caratteristiche<br />

della formazione sigmasofica.<br />

Particolare importanza rivestono la pedagogia e la<br />

psicagogia autopoietica. Infatti, per edificare l’essere umano<br />

auto poietico, l’educazione è di fondamentale importanza, fin<br />

dal concepimento. Pur evidenziando le avanguardie proprie<br />

della Sigmasofia, Tale pedagogia-psicagogia tiene conto e<br />

garantisce le competenze richieste dai programmi ufficiali<br />

dell’epoca.<br />

Σophy ha una tavola autopoietica costitutiva, una<br />

International <strong>Sigmasophy</strong> University, un Centro studi e<br />

ricerche un atelier di Sigma-art, un centro congressi ,una<br />

piccola casa editrice, e altro.<br />

Σophy è nata due anni fa quando intorno a Nello<br />

Mangiameli, si è riunito un gruppo di ricercatori, formati alla<br />

<strong>Sigmasophy</strong> University, intenzionati a condividere la<br />

creazione di un’innovativa via di autoconoscenza per cui la<br />

vita di ogni giorno fosse l’applicazione della teoria scaturente<br />

dal vissuto diretto, viscerale, autoformativo.<br />

I fini di Σophy sono, infatti, l’autonomia fusionale<br />

autopoietica, ovvero la creazione di un modello di vita, per cui<br />

l’identità esprimibile e diversa per ognuno si evidenzi dai<br />

principi attivi autopoietici comuni, riconosciuti attraverso il<br />

vissuto diretto in cui l’altro è vissuto inequivocabilmente e<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

474<br />

non intellettualmente, come parte integrante e inscindibile di<br />

se stessi, l’Universi-parte<br />

L’unicità di ognuno, così come il riconoscersi<br />

emanazione di un unico Universi-parte, è un valore<br />

<strong>autopoietico</strong> basilare: i talenti e l’arte di ognuno concorrono,<br />

senza ostacolatori, alla realizzazione di opere innovative e<br />

complesse in costante transmutazione.<br />

Σophy è conosciuta e sarà conosciuta sempre più per la<br />

specificità e peculiarità dell’azione formativa a se stessi, che<br />

prevede<br />

destrutturazione-ricostruzione<br />

e ricaduta nell’azione bioetica quotidiana,<br />

non secondo le indicazioni di realtà cosiddette esterne, ma<br />

come diretta emanazione di principi attivi autopoietici che già<br />

per intero appartengono ad ogni Io acquisito e che la<br />

formazione sigmasofica a se stessi consente di evidenziare.<br />

Σophy propone attività formativa tutto l’anno ed è<br />

possibile visitarla in qualunque momento per brevi o per<br />

lunghi soggiorni, prenotando presso il<br />

Σophy welcome center<br />

Σophy è intenzionalità autopoietica transmutata in<br />

azione. E’ il prototipo dell’essere umano e della società<br />

autopoietica che forse potrà evidenziarsi in misura maggiore<br />

nel futuro. Si rinnova continuamente per dare vita a ciò che la<br />

formazione e a se stessi indica.<br />

Dal fondatore ai ricercatori che condividono le attività<br />

o vicini ad essi, si evidenzia la testimonianza di un progetto di<br />

ricerca durato trent’anni e che oggi ha trovato la sua<br />

strutturazione e che quindi può essere divulgato, appunto<br />

perché pronto a proporsi come portatore di avanguardie<br />

autopoietiche, di innovazione, di nuova bioetica, di servizio, di<br />

volontariato e di consapevolezza sullo stato del pianeta ,e di<br />

tutto ciò che accade nel mondo.<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

475<br />

Agire per il futuro in maniera autopoietica sigmasofica<br />

e tradurre i vissuti viscerali in azioni e realizzazioni concrete<br />

sono fondamenti per costruire la nuova<br />

cultura sigmasofica<br />

necessaria: questo è l’impegno <strong>autopoietico</strong> di Σophy<br />

L’obbiettivo di Σophy è quello di creare una sempre più<br />

definita attività autoformativa da cui potrà discendere la<br />

transmutazione dei sistemi socio-politico-culturali del pianeta.<br />

Sulla base dei principi attivi autopoietici di<br />

autodeterminazione-realizzazione, autorigenerazioneguaigione,<br />

omeostatico, auto organizzativi e di conoscenza<br />

dell’Io acquisito dell’essere umano.<br />

Σophy è una realtà, in cui i diritti-doveri autopoietici<br />

sono l’evidenza della formazione a se stessi e quindi includono<br />

l’altro, l’ambiente, l’organizzazione, che viene trattata come<br />

un occuparsi di se stessi, in cui la politica è autocreata ed<br />

espressione dei significati-significanti esistenziali vissuti.<br />

La messa in pratica di tale orientamento <strong>autopoietico</strong> è<br />

sempre molto complessa in quanto si devono superare<br />

ostacolatori di ogni tipo e natura.<br />

Σophy propone e promuove convegni, simposi, meeting<br />

intercomunitari, con lo scopo di creare sinergie con altre<br />

realtà basate su principi simili.<br />

Propone e promuove un modello formativo sostenibile<br />

ed equo, in piena empatonia con ogni identità.<br />

Propone collaborazione e sinergie con le autorità<br />

convenzionali locali e impegno in favore dello sviluppo del<br />

territorio<br />

Σophy è l’avvio del<br />

prototipo di civiltà autopoietica,<br />

volta ad esprimere le avanguardie conoscitive raggiunte<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

476<br />

INDICE<br />

RINGRAZIAMENTI 9<br />

MESSAGGIO AUTOPOIETICO 11<br />

INCIPIT AUTOPOIETICO 15<br />

PRESENTAZIONE 22<br />

LA STORIA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY 26<br />

IL NOME ΣOPHY 29<br />

IL TEMPO AUTOPOIETICO DELL’OIKOS 34<br />

IL MAIEUTA DELL’OIKOS AUTOPOIETICO 44<br />

IL RASOIO DI OCCAM AUTOPOIETICO 46<br />

ALGORITMO AUTOPOIETICO 48<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ΣOPHY 53<br />

ΣIGMA DELLA FUNZIONE YPSI D’INGRESSO 59<br />

PORTA DEL ΣIGMA DELLA FUNZIONE YPSI D’INGRESSO 61<br />

LA SCALA AUTOPOIETICA DISCENDENTE-ASCENDENTE 74<br />

FUNZIONE YPSI DELLA BIBLIOSOFIA AUTOPOIETICA UNIVERSALE 75<br />

LIBER ABBACI 114<br />

ΣIGMA DELLA LINEA DEL DESTINO AUTOPOIETICA-ACQUISITA 153<br />

1. ΣIGMA-SFERA DELLA RISALITA-TRANSMUTAZIONE 156<br />

ΣIGMA DEL MAUSOLEO AUTOPOIETICO SIGMASOFICO 158<br />

2. ΣIGMA-SFERA DELL’IDENTIFICAZIONE ENTROPICA 158<br />

3. LA PORTA INVISIBILE DELL’OIKOS AUTOPOIETICO 166<br />

∑IGMA DELLO SCUDO AUTOPOIETICO 173<br />

LO SCUDO AUTOPOIETICO DELL’OIKOS 175<br />

PARETI DEL ∑IGMA IO-SOMATICO 182<br />

LA S.T.O.E. 182<br />

CHIAVI DEL ΣIGMA DELLO SCUDO AUTOPOIETICO 189<br />

I^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO 195<br />

Prima chiave autopoietica: Autocoscienza autopoietica-acquisita. 197<br />

II^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO 201<br />

Seconda chiave: Entanglement Coscienziale Autopoietico e simmetria. 203<br />

III^ PARETE DEL ΣIGMA IO-SOMATICO, NORD 206<br />

Terza chiave: Autoconcepimento <strong>autopoietico</strong>. 208<br />

IV^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO NORD 211<br />

Quarta chiave: transmutazione degli opposti-complementari. 213<br />

V^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 216<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

477<br />

Quinta chiave: Danza e bioritmo <strong>autopoietico</strong> sigmasofico 218<br />

VI^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 220<br />

Sesta chiave: Intenzionalità autopoietica 223<br />

VII^ PARETE DEL SIGMA IO-SOMATICO, NORD 226<br />

Settima chiave: Androginia Coscienziale Autopoietica 230<br />

VIII^ PARETE DEL ∑IGMA IO-SOMATICO, NORD 232<br />

Ottava chiave: Oikos rivelato. 235<br />

LA DANZA DEL GENOMA UMANO 249<br />

∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ (O DELL’E.C.A.) 266<br />

L’ESSERE UMANO AUTOPOIETICO 270<br />

PARETI DELLA NON LOCALITÀ 295<br />

L’OTTAGONO DELLA RESPIRAZIONE AUTOPOIETICA 304<br />

VETRATE DELLA NON LOCALITÀ O DEL GENOMA AUTOCOSCIENZIALE 315<br />

Ypsilon 315<br />

Psi 316<br />

Lambda 318<br />

∑igma 319<br />

∑IGMA AUTOPOIETICO DELLA NON LOCALITÀ VETRATA 1 E 2 323<br />

Insight intuitivo. 323<br />

Synchronicity insight. 324<br />

. Autonomia fusionale autopoietica. 325<br />

Simultaneità speculare autopoietica. 328<br />

Le vetrate n.1 e n.2 331<br />

∑IGMA AUTOPOIETICO DELLA NON LOCALITÀ VETRATA 3 E 4 334<br />

Transfinitezza 334<br />

assunzione di morfologia 336<br />

La remissione dell’estensione e della profondità 342<br />

Le vetrate n.3 e n.4 345<br />

∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ, VETRATA N. 5 E 6 348<br />

Olosdirezionalità (o apertura olistica) 348<br />

Non adattabilità e intenzionalità autopoietica 352<br />

Remissione evolutiva 355<br />

Le vetrate n. 5 e 6 358<br />

∑IGMA DELLA NON LOCALITÀ VETRATA N. 7 E N. 8 362<br />

potere <strong>autopoietico</strong> 362<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

478<br />

Simultaneità ereditaria 365<br />

. Indeterminazione 369<br />

Le vetrate n. 7 e n. 8 371<br />

SOFFITTO-PAVIMENTO DELL’ANDROGINIA AUTOPOIETICA 374<br />

L’Entanglement Coscienziale Autopoietico e l’olospresenza autopoietica 376<br />

Wormholes coscienziali autopoietici 384<br />

∑IGMA AUTOPOIETICO DEL ∑OPHY INSIGHT 390<br />

AUTOPOIESI OLOSGRAFICHE NEL ΣOPHY INSIGHT 394<br />

SCALA AUTOPOIETICA 400<br />

APPENDICE 1 407<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO ∑OPHY 407<br />

APPENDICE 2 417<br />

ΣIGMA DEL MAUSOLEO AUTOPOIETICO SIGMASOFICO 417<br />

NOTE-GLOSSARIO 425<br />

A 425<br />

C 431<br />

D 435<br />

E 436<br />

F 438<br />

I 439<br />

K 442<br />

L 442<br />

M 443<br />

N 445<br />

O 445<br />

P 448<br />

R 451<br />

S 452<br />

T 458<br />

U 459<br />

V 459<br />

W 460<br />

BIOGRAFIA 461<br />

INDICE 476<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

479<br />

∑OPHY


Per informazioni<br />

info@sigmasophy.com<br />

OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

480<br />

PER APPROFONDIMENTI<br />

WWW.SIGMASOPHY.COM<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

481<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

482<br />

∑OPHY


OIKOS<br />

AUTOPOIETICO<br />

483<br />

L’OIKOS AUTOPOIETICO <strong>∑ophy</strong><br />

-Nello MANGIAMELI-<br />

_____________________________________________________<br />

L’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong>, è stato realizzato secondo i principi attivi<br />

autopoietici, non locali, transfiniti che operano nell’Universi-parte, se stessi, e che<br />

coincidono con le stesse leggi autopoietiche attraverso cui è stata edificata la<br />

parte-Universi denominata essere umano.<br />

L’Io-soma-autopoiesi dell’essere umano, la sua morfologia, è<br />

geometria autopoietica ed è la stessa che ritroviamo nell’Oikos.<br />

All’essenza dell’Universi-parte, se stessi, del Tutto è atomicamente e<br />

coscienzialmente legato, troviamo un principio attivo, pressoché presente ovunque:<br />

l’autocoscienza autopoietica-acquisita.<br />

L’essere umano è, quindi, il luogo di conoscenza, l’evidenza sensorio-percettiva<br />

di principi attivi autopoietici non locali inseriti nella propria architettura visibile. Lì, vi è<br />

racchiusa la<br />

saggezza autopoietica, transfinitamente in vita,<br />

dell’Universi-parte, denominata <strong>∑ophy</strong>.<br />

La morfologiadell’Oikos, dell’essere umano, le sue funzionalità innate, risultano essere il<br />

sistema che ci porta ad averne consapevolezza e che potrà trasmettere attraverso<br />

azioni bioetiche autopoietiche<br />

In questo periodo storico, la coscienza dell’essere umano sembra non far<br />

sostenere più la propria azione dai processi archetipici, autopoietici, transfiniti da cui si<br />

evidenzia determinando che i significati-significanti esistenziali che vericola risultano<br />

essere incompleti.<br />

Gli oggetti sensorio-percettivi che crea, monumenti, relazioni, scienze, religioni,<br />

quadri, statue, templi, tecnologie, civiltà (…), riflettono l’inconsapevolezza del<br />

sovrasensibile non locale: è ormai rarissimo trovare e veder edificare costruzioni<br />

transfinitamente in vita come l’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong><br />

Malgrado questa situazione d’inconsapevolezza di sé, l’Io-psichè- resta,<br />

comunque, il documento, la prova, che queste forze sono in azione. I principi attivi<br />

autopoietici che irradiano e muovono nelle meccaniche sub-quantistiche e quantistiche,<br />

negli atomi, nelle cellule, nel DNA (…) determinandone il funzionamento lo provano.<br />

L’essere umano, l’Oikos, è il mezzo che gli Universi utilizza per<br />

autoriconoscersi.<br />

E’ l’Universi, la creazione che ha operato per divenire consapevole di se stessa.<br />

L’Oikos, l’essere umano, in definitiva, ci testimonia che la sua morfo-ontossophos-logia<br />

è alimentata dal genoma coscienziale <strong>autopoietico</strong>, archetipico, transfinito<br />

che compone l’autocoscienza autopoietica-acquisita.<br />

E’ l’Universi-parte che prende coscienza di se stesso:<br />

l’Oikos <strong>autopoietico</strong> <strong>∑ophy</strong><br />

_____________________________________________________<br />

Nello Mangiameli, scrittore, è il fondatore della Sigmasofia Io-somatoautopoietica,<br />

dirige l’International <strong>Sigmasophy</strong> University, propone il<br />

<strong>Sigmasophy</strong> International Project and Network.<br />

http:// www.sigmasophy.com<br />

_____________________________________________________<br />

€ ISBN<br />

∑OPHY

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