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OIKOS
AUTOPOIETICO
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Ecco che i principi attivi di sincronicità mostrano come,
per loro variazione-contrasto, sia possibile far nascere
causalità. Se ci fosse l’unità dell’acquisito con l’autopoietico,
del sensibile con il sovrasensibile non locale, l’entanglement
coscienziale autopoietico non potrebbe esistere: la condizione
che l’oikos, la natura, si porta dietro da sempre, fin dal Bigbang,
o quant’altro sia accaduto.
Tutte le particelle che ci compongono, da sempre,
interagiscono in un'unica interazione, in un unico stato
coscienziale Sigmasofia o in un’unica sovrapposizione di
funzione d’onda. Sì, a livello coscienziale, ogni atto
dell’autocoscienza acquisita è in grado di interagire
istantaneamente su tutto il campo coscienziale transfinito.
L’entanglement coscienziale autopoietico è il
processo che utilizziamo, per orientare l’Io acquisito del
ricercatore verso il riconoscimento vissuto di insights di
olospresenza autopoietica nell’Universi-parte, se stesso: in ciò
il potere del principio attivo Tetraneos.
Wormholes coscienziali autopoietici 110
Le microparticelle, i quarks, i fotoni, gli elettroni, le
stringhe sono la componente immediatamente sensibile (nel
senso di scientificamente riconoscibile) del campo MAC, in
particolare di quello coscienziale, pur esistendo per tempi
brevissimi, quasi immisurabili dagli strumenti. Al di sotto del
livello cosiddetto di Plank, si osserva la remissione dello
spazio-tempo e tutte le gerarchie, le tipologie divengono un
campo coscienziale transfinito, ossia la base fondamentale per
raggiungere l’olospresenza.
La tensegrità dello spazio-tempo è destrutturata ed è
esattamente in coincidenza della presa di consapevolezza della
remissione spontanea di esso che è possibile percepire,
110 Wormholes coscienziali autopoietici: vedi nota 117, pagina 432;
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