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OIKOS
AUTOPOIETICO
non dipende dalla componente fisica e non ha bisogno di
alcun sostentamento.
Come esseri umani, non abbiamo ereditato alcunché
da antenati animali, ma tutta l’espressione sensibile è
evidenziazione dell’Universi-parte, elemento che appare
all’osservazione autopoietica. Non ci sono diversi tipi di
evoluzione inorganica, organica, biologica, psicoambientale,
sociale (…), ma tutto è evidenza di
simultaneità ereditaria, autopoietica, la stessa che,
osservata nelle diverse manifestazioni, può apparire
differenziata. Nulla segue un proprio percorso, ma tutte le
evidenze sono correlate, unite dal principio di
simultaneità ereditaria autopoietica. Formandosi a
ciò, ogni disciplina può riconoscere che ogni Io acquisito è
in grado di descrivere, di vivere qualunque processo
dell’esistente di cui è parte, proprio perché,
autopoieticamente, non esistono livelli di differenziazione
tra il cosiddetto inorganico e le specie animali, i vegetali, gli
esseri umani: sono tutti espressione del campo morfoatomico-coscienziale,
dei principi attivi autopoietici, del
principio attivo Ypsilambd. E’ l’Universi-parte che contiene
le differenziazioni proiettive, l’essere da partecipare. La
scoperta epocale, secondo cui non c’è mai stata qualche cosa
come
l’apparizione della vita o del sorgere dell’umanità,
bensì eventi verificati, parti integranti dell’intenzionalità
autopoietica e della simultaneità ereditaria
autopoietica del campo morfo-atomico-coscienziale,
determina transmutazioni significative, negli Io-acquisiti,
identificati soltanto nei paradigmi esistenziali ordinari,
prevalenti, in quest’epoca. La formazione di molecole
complesse è campo morfo-atomico-coscienziale all’opera,
così come l’evoluzione dei mammiferi che porta
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