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OIKOS
AUTOPOIETICO
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complemento di se stesso: l’Universi-parte
e, di conseguenza,
complemento di quelle parti di se stesso che denomina
E' la scoperta dell’
l’altro, l’oggetto.
Io solo esisto,
è la luce autopoietica che non produce ombra,
l’azione che non produce opposti-complementari,
enantiodromia, polarità.
Ha voluto essere complemento di se stesso, ha voluto
scoprire i significati-significanti degli archetipi autopoietici
che sostengono la vita e lo stato coscienziale punto morte: in
parte li haottenuti ed ora è costretto a riconoscere di
aver perduto per sempre colui che quella
complementarietà voleva,
la parte di sé che voleva essere complemento di se stesso.
Se così non fosse, l'eventuale caduta, la regressione,
sarebbe dolorosissima. Ma, avendo vissuto questi intuiti, egli
è pronto a vivere il
battesimo del principio attivo autopoietico,
essendo lui stesso
Inizia a riconoscere
pietra con la pietra,
Autopoiesi con l'Autopoiesi
se stesso con se stesso.
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