“indistria e fede”. il contributo di emerico amari ... - Tocqueville-Acton
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Quaderno <strong>di</strong> Teoria, n. 26 –<strong>di</strong>cembre 2011<br />
ed <strong>il</strong> pessimismo. (…) Io <strong>di</strong>rei: la verità è trovata: i sic<strong>il</strong>iani sono a <strong>di</strong>stanza uguale dalla<br />
barbarie e dallo inciv<strong>il</strong>imento, dalla ricchezza e dalla povertà .<br />
In effetti, i progetti riformatori dell‟Economia Civ<strong>il</strong>e <strong>di</strong> Amari si inseriscono all‟interno <strong>di</strong><br />
una realtà politica e socio-economica per certi versi contrad<strong>di</strong>ttoria e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente<br />
schematizzab<strong>il</strong>e. L‟”inciv<strong>il</strong>imento” cui fa riferimento <strong>il</strong> pensatore palermitano si inquadrava<br />
all‟interno <strong>di</strong> un riformato clima sic<strong>il</strong>iano, derivante, a partire dall‟abolizione dei rapporti<br />
economici e sociali <strong>di</strong> stampo feudale con la Costituzione <strong>di</strong> matrice inglese del 1812,<br />
dall‟immissione sul mercato <strong>di</strong> vasti latifon<strong>di</strong> ex-feudali e successivamente assegnati ai<br />
cre<strong>di</strong>tori soggiogatari a partire dal 1814, dalla relativa soppressione dei <strong>di</strong>ritti privativi ed<br />
angarici <strong>di</strong> memoria feudaleggiante nel 1843, dall‟istituzione delle Società economiche nel<br />
1831 e della Direzione Centrale <strong>di</strong> Statistica l‟anno successivo, e dalle leggi fondamentali del<br />
1824 e del 1846 <strong>di</strong> soppressione dei dazi <strong>di</strong> esportazione e <strong>di</strong> importazione imperniando<br />
condotte <strong>di</strong> politiche economiche centrate sul libero cabotaggio tra la Sic<strong>il</strong>ia e Napoli, che<br />
avevano stimolato una certa produzione e commercializzazione dei prodotti tipici dei<br />
territori sic<strong>il</strong>iani, legati ai settori tess<strong>il</strong>e, agrumario, enologico e metallurgico e solfifero. Ma<br />
su tale situazione predominava l‟incertezza della sua stab<strong>il</strong>izzazione e la forte precarietà<br />
delle istituzioni politico-governative che invece avrebbero dovuto potenziare. Le “barbarie”<br />
cui si riferisce Amari, infatti, erano costituite dalla persistenza dei rapporti commerciali<br />
basati sugli strascichi <strong>di</strong> un feudalesimo ancora esistente, una produzione ancorata alla<br />
manifattura artigianale con poche aspettative internazionali, la r<strong>il</strong>uttanza da parte della<br />
classe fon<strong>di</strong>aria ad ogni forma <strong>di</strong> modernizzazione, la mancanza <strong>di</strong> una politica del cre<strong>di</strong>to<br />
che rendeva inoperosi molti capitali, ed i risultati deludenti della concessione in enfiteusi <strong>di</strong><br />
vasti latifon<strong>di</strong> ecclesiastici, feudali e demaniali, che avrebbe ricreato un possesso ster<strong>il</strong>e ed<br />
effimero tra l‟aristocrazia e l‟alta borghesia, escludendo <strong>di</strong> fatto la vasta gamma dei<br />
conta<strong>di</strong>ni che avrebbero dovuto costituire, insieme alla me<strong>di</strong>a borghesia, <strong>il</strong> motore del<br />
nuovo sv<strong>il</strong>uppo risorgimentale .<br />
Pertanto, in b<strong>il</strong>ico tra “barbarie” ed “inciv<strong>il</strong>imento”, nella Sic<strong>il</strong>ia economica e socio-<br />
politica post-<strong>il</strong>luministica e risorgimentale, nonostante i vari tentativi <strong>di</strong> modernizzazione<br />
avviati anche da Fer<strong>di</strong>nando II <strong>di</strong> Borbone dal 1830, dominavano ancora delle forti<br />
resistenze ai ra<strong>di</strong>cali cambiamenti liberistici, causate da una mentalità negletta-feudale e<br />
comunque in ogni caso ancorata ad un forte regionalismo, sinonimo <strong>di</strong> anacronistico<br />
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