Parte Generale PROF. DARIO BERTOSSI CURRICULUM VITAE
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chirurgiche invasive sono state progressivamente integrate da nuove<br />
tecniche di ri-orientamento strutturale mediante suture e correzioni<br />
mirate allo scopo di garantire una maggiore prevedibilità dei risultati.<br />
Negli ultimi 20 anni si sono fatti grossi sforzi per trasformare l’arte<br />
della rinoplastica in un concentrato d’arte e scienza, tentando di<br />
formulare dei concetti validi a produrre risultati predicibili. E per<br />
concludere, è stata data enfasi alla massima: “ottenere un naso<br />
naturale, senza la firma del chirurgo”. Ciò si raggiunge con la perfetta<br />
conoscenza dell’anatomia e della fisiologia nasale, e con lo studio<br />
della documentazione nella quale si vede, come un naso può essere<br />
alterato e sproporzionato dopo il nostro trattamento.La presente tesi<br />
intende trattare, attraverso un excursus storico e la revisione della<br />
letteratura, come la metodica di rinoplastica si sia evoluta nel tempo e<br />
quali siano i punti cardine da tenere in considerazione allo stato<br />
attuale.<br />
3 Epidemiologia degli ascessi odontogeni della Clinica<br />
Odontoiatrica e di Chirurgia Maxillo Facciale di Verona dall’anno<br />
1973 ad oggi.<br />
E’ palesemente evidente che le lesioni che richiedono<br />
l’ospedalizzazione siano soprattutto quelle che coinvolgono i distretti<br />
posteriori della mandibola. Ciò è dovuto alla estrema pericolosità di una<br />
raccolta ascessuale non trattata o trattata male in queste regioni. Essa<br />
infatti può compertare complicazioni che possono mettere a rischio la<br />
vita del paziente. Un ruolo di primo piano nella frequenza<br />
dell’insorgenza di casi di ascesso odontogeno sembra svolgerlo il terzo<br />
molare inferiore, sia esso di sinistra o di destra, visto che rappresenta il<br />
fattore scatenante per un terzo dei casi nella fascia d’età maggiormente<br />
colpita dalla patologia. Probabilmente l’eruzione spesso non corretta o<br />
la non eruzione di questo dente comperta la formazione di processi<br />
cariosi con maggior facilità rispetto agli altri elementi dentari e quindi<br />
una maggior possibilità di provocare un processo infettivo<br />
periradicolare. Le evoluzioni degli ascessi odontogeni che mettono a<br />
rischio la vita sono fortunatamente rare, solo il 2,46% dei ricoverati nella<br />
reparto di chirurgia maxillo-facciale del policlinico Gian Battista Rossi è<br />
incorso in un ricovero della durata di più di dieci giorni e solo uno è<br />
stato trasferito nel reparto di chirurgia toracica. L’esiguo numero di<br />
ricerche microbiologiche su campioni di materiale proveniente da<br />
drenaggio effettuate nei casi da noi analizzati impedisce una<br />
comparazione con studi pubblicati in ambito internazionale.<br />
Probabilmente un aspetto da considerare negli anni a venire sarà quello<br />
socio-economico visti i flussi migratori e il dato che vede già una<br />
percentuale del 15,94% (110 casi) di degenti che provengono da paesi