TEMPO D'ANALISI - Aracne Editrice
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<strong>TEMPO</strong> D’ANALISI<br />
PARADIGMI JUNGHIANI COMPARATI<br />
0
Direzione / Direction<br />
Antonio VITOLO<br />
<strong>TEMPO</strong> D’ANALISI<br />
PARADIGMI JUNGHIANI COMPARATI<br />
Rivista di psicologia del profondo<br />
Anno I • n. 0 • 2012<br />
Comitato di consulenza scientifica<br />
Scientific committee<br />
Riccardo BERNARDINI<br />
Andreas GIANNAKOULAS<br />
Maria Antonietta LUCARIELLO<br />
Fulvio MARONE<br />
Nadia NERI<br />
Amministrazione e abbonamenti<br />
Administration and subscriptions<br />
<strong>Aracne</strong> editrice S.r.l.<br />
via Raffaele Garofalo, 133/A–B<br />
00173 Roma<br />
info@aracneeditrice.it<br />
Skype Name: aracneeditrice<br />
www.aracneeditrice.it<br />
« Tempo d’analisi » adotta un sistema<br />
di doppio referaggio anonimo<br />
« Tempo d’analisi » is a double-blind<br />
peer–reviewed journal<br />
La rivista può essere acquistata nella<br />
sezione acquisti del sito www.aracneeditrice.it<br />
È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />
con qual siasi mezzo effettuata<br />
compresa la fotocopia, an che a uso<br />
interno o didattico, non autorizzata<br />
I edizione: novembre 2012<br />
ISBN 978-88-548-5374-4<br />
Stampato per conto della A rac ne<br />
editrice nel mese di novembre<br />
2012 presso la tipografia « Ermes.<br />
Servizi Editoriali In te grati S.r.l. » di<br />
Ariccia (RM).
<strong>TEMPO</strong> D’ANALISI<br />
PARADIGMI JUNGHIANI COMPARATI<br />
Oltre un secolo è trascorso dall’inizio della psicoanalisi, che nacque in<br />
Freud al crocevia tra medicina neuropsichiatrica, scienze umane e psicologia<br />
del profondo. I mercoledì viennesi di Berggasse 19, il filone junghiano, il<br />
circolo di Eranos, le controversie della Società Britannica di Psicoanalisi,<br />
l’innovativo ritorno a Freud di Lacan restano paradigmi storici tesi alla<br />
ricerca d’un linguaggio comune (Winnicott), semi del travaglio presente e<br />
vivo in quanti pensano e operano nella cura analitica. Il confronto appare<br />
meta di speranza, esercizio di tollerabilità di dissonanze e consonanze,<br />
orizzonte di ideazioni, sentimenti e comportamenti.<br />
Tra immancabili ombre può maturare il riconoscimento dell’oscurità<br />
delle forze inconsce, la riconoscenza, sino a sentir pensabile la soglia dell’ignoto.<br />
Divenire soggetti responsabili è una realtà psichica che può durare,<br />
secondo Erich Neumann, oltre le dittature e le democrazie.
Tempo d’analisi<br />
Paradigmi junghiani comparati<br />
a cura di<br />
Antonio Vitolo<br />
Contributi di<br />
Simone Aprea<br />
Riccardo Bernardini<br />
Anna Bruno<br />
Francesco Conrotto<br />
Mariateresa Coppola<br />
Paolo Crimaldi<br />
Francesca Esposito<br />
Monica Gemelli<br />
Andreas Giannakoulas<br />
Maria Antonietta Lucariello<br />
Angelo Malinconico<br />
Fulvio Marone<br />
Carlo Pastore<br />
Silvano Tagliagambe<br />
Francesco Villa<br />
Antonio Vitolo
Copyright © MMXII<br />
ARACNE editrice S.r.l.<br />
www.aracneeditrice.it<br />
info@aracneeditrice.it<br />
via Raffaele Garofalo, 133/A–B<br />
00173 Roma<br />
(06) 93781065<br />
isbn 978-88-548-5374-4<br />
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,<br />
di riproduzione e di adattamento anche parziale,<br />
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.<br />
Non sono assolutamente consentite le fotocopie<br />
senza il permesso scritto dell’Editore.<br />
I edizione: novembre 2012
11 Il tempo del corallo<br />
Antonio Vitolo<br />
Parte I<br />
Il saggio<br />
Indice<br />
21 Tra la parabola biblica e l’esperienza tragica nei quadri<br />
di W. Blake<br />
Andreas Giannakoulas<br />
Parte II<br />
Punto nodale<br />
47 Modulazioni e forme dei processi transferali e controtransferali<br />
nella psicoanalisi infantile<br />
Maria Antonietta Lucariello<br />
69 Sul transfert, filtro evolutivo nella storia dell’analisi<br />
Antonio Vitolo<br />
Parte III<br />
Nello specchio<br />
95 Pauli–Jung. Un confronto su materia e psiche<br />
Silvano Tagliagambe<br />
7
8 Tempo d’analisi<br />
103 La “clinica”, un contenitore dai confini m(n)obili<br />
Angelo Malinconico<br />
113 Una riflessione benvenuta<br />
Francesco Conrotto<br />
119 Psiche e materia versus Materia e psiche<br />
Antonio Vitolo<br />
Parte IV<br />
Rifrazioni<br />
129 Tra ontogenesi e filogenesi. La magia dentro di noi<br />
Simone Aprea<br />
151 Prospettive di ricerca storica in psicologia analitica<br />
Riccardo Bernardini<br />
177 Il pensiero junghiano nella pratica astrologica<br />
Paolo Crimaldi<br />
185 Lacan<br />
Fulvio Marone<br />
197 Delirare. Un esercizio di analisi fenomenologica<br />
Carlo Pastore<br />
205 La deificazione del corpo come meccanismo anti–depressivo<br />
negli adolescenti postmoderni<br />
Francesco Villa, Francesca Esposito
219 Libere associazioni?<br />
Anna Bruno<br />
Parte V<br />
Immagini, parole, letture<br />
Indice 9<br />
229 Hayao Miyazaki: anime della psiche infantile dal Walt<br />
Disney dell’Oriente<br />
Mariateresa Coppola<br />
239 A libro chiuso. Intorno al Liber Novus di Carl Gustav<br />
Jung<br />
Monica Gemelli<br />
247 Gli autori
Tempo d’analisi<br />
ISBN 978-88-548-5374-4<br />
DOI 10.4399/97888548537441<br />
pag. 11–18 (novembre 2012)<br />
Il tempo del corallo<br />
Antonio Vitolo<br />
I coralli si accumulano per mantenersi<br />
sempre a un livello della superficie a loro<br />
adatto.<br />
— Darwin Ch. (1874) 1<br />
Esperti analisti/psicoterapeuti di due generazioni, freudiani,<br />
junghiani, lacaniani, psichiatri di rango, filosofi della scienza,<br />
storici, ricercatori hanno cooperato nello sforzo di preparazione<br />
del presente tentativo di coniare una riflessione telematica,<br />
con stampa annessa, al crocevia dei filoni storici dell’analisi.<br />
Freud, Jung, postfreudiani, postjunghiani — Jung primo postfreudiano<br />
oltre i mercoledì di Berggasse, 19 in Vienna —: il big<br />
bang evolutivo che innesta nella storia della cultura medica e<br />
umanistica l’originalità della cura psicoanalitica.<br />
Come il nostro tempo rispetto al tempio d’Apollo in Delfi,<br />
altri luoghi succederanno alla nostra stanza, altre forme di cura<br />
psichica, forse virtuali.<br />
Il filo dell’essenza analitica, tra luci e ombre, sussiste e propaga<br />
un’esigenza antica e sempre nuova. Rammenta la speranza,<br />
la fiducia, basata sul dubbio e la tenacia, giorno dopo giorno,<br />
con l’astuzia delle colombe (Fortini).<br />
Tempi junghiani. Psicologia analitica comparata guarda al mondo<br />
interno, tanto quanto al mondo esterno, ove i giovani soffrono<br />
carenza di lavoro e crisi di prospettive. Nel mondo si<br />
riaffaccia il rischio della bomba atomica, con un dato ancor più<br />
1. Ch. Darwin, Sulla struttura e distribuzione dei banchi di corallo e delle isole<br />
madreporiche, UTET: Torino, 1988.<br />
11
12 Il tempo del corallo<br />
allarmante, i droni, aggressivi ordigni volanti telecomandati,<br />
che, lungi dall’essere intelligenti, sono emblemi della deresponsabilizzazione<br />
dei soggetti e della cecità d’ogni guerra. Con<br />
E. Neumann, junghiano, ebreo berlinese, che scelse di abitare<br />
a Tel Aviv nel 1934 e là morì, a 55 anni, ricordiamo che le<br />
dittature, come, ahinoi, le democrazie, sembrano avere vita<br />
limitata, mentre, in chiave darwiniana, gli individui, soprattutto<br />
coloro che attingono l’etica del soggetto tra soggetti, sembrano<br />
avere una durata. Il Liber Novus, che ha visto la luce a cent’anni<br />
dall’inizio della stesura, illumina il pensiero di Jung e stimola<br />
una più profonda comprensione dell’opera intera, per il valore<br />
euristico e la natura di preludio alla forma della psicologia<br />
analitica, miniera di concetti–chiave come l’archetipo, l’irriducibilità<br />
della pulsione religiosa, la funzione fondante del tempo<br />
nella psiche inconscia. La psicoanalisi, la psicologia analitica<br />
guardano all’individuo, alla scindibilità, alla scissione, alla reintegrazione<br />
dell’individuo, oltre l’individualismo, il materialismo,<br />
l’economicismo, il narcisismo.<br />
La struttura della presente pubblicazione, che poggia sull’esperienza<br />
dell’essersi conosciuti nell’esistenza attorno in uno<br />
scambio di lavoro, in clima di reciprocità, presenta in apertura<br />
il saggio di Andreas Giannakoulas, di cui ricordo l’elettiva<br />
competenza, anche accademica, in psicoanalisi infantile e dell’adolescenza<br />
anche nel metro e del pari l’identità greca, europea,<br />
cosmopolita, con il propizio radicamento in Italia. Egli si fa<br />
custode del lascito dei maestri e delle maestre, coloro dai quali<br />
abbiamo ricevuto l’indimenticabile analisi personale. Marion<br />
Milner viene qui ripresentata sullo sfondo di W. Blake, di Giobbe<br />
— figura centrale nella Risposta a Giobbe di Jung — delle<br />
immagini d’una cosmogonìa che si rinnova ad ogni autentica<br />
rinascita psichica. Oltre l’Agghiacciante simmetria di N. Frye,<br />
W. Blake diviene qui il corrispettivo d’un mondo visionario,<br />
nutrimento dell’onirico da cui si dipana l’individuazione. L’elevatezza<br />
dell’immaginare è esposta alla caduta diabolica, alla<br />
scissione che annienta il simbolo, ma anche all’opposto, alla<br />
creativa configurazione simbolica. Ne “La parabola biblica e
Il tempo del corallo 13<br />
l’esperienza tragica nei quadri di W. Blake” risiede un oggettivo<br />
riconoscimento della lezione di Jung — attraverso Winnicott e<br />
Maffei — con la centralità del vissuto onirico e dell’acquisizione<br />
del senso di essere (Milner). E spicca, sullo sfondo, l’unicità<br />
del processo analitico, risalita maieutica alle fonti immaginative<br />
della simbolizzazione. Come ne La tradizione psicoanalitica<br />
britannica indipendente, Roma, Borla, 2010, sintesi della storia<br />
postfreudiana sino a Masud Khan, vale, per Giannakoulas, il<br />
passaggio dell’autobiografia junghiana Ricordi, sogni, riflessioni,<br />
ove Jung racconta d’aver espresso a Freud, dopo la narrazione<br />
d’un suo sogno in cui figuravano dei teschi, la risposta conforme<br />
all’attesa di Freud, cioè l’ammissione del desiderio di morte<br />
verso la moglie e la cognata. In quell’associazione non libera,<br />
ispirata al primato del desiderio, prerogativa del sistema freudiano,<br />
ricondotta al πρῶτον πσεῦδος si cela la cripta junghiana<br />
cui Winnicott rese rispetto. E Giannakoulas, per sua parte, disegna<br />
l’holding quale filo d’una storia della cura analitica entro<br />
la quale ciascuna ideazione attendibile e sostenibile può veder<br />
riconosciuta la propria dignità, la propria valenza generatrice<br />
di mete impensate, sullo sfondo dell’immaginazione, culla del<br />
pensiero nascente.<br />
In Punto nodale M. A. Lucariello e chi scrive intessono una<br />
riflessione distinta e comune intorno alla centralità del transfert<br />
e controtransfert, esplorato quale radice strutturante dell’analisi,<br />
nell’infanzia, adolescenza, età adulta, tra normalità, nevrosi<br />
e psicosi. Il divenire della consapevolezza del fenomeno addita<br />
nel dinamismo una complessa condizione, che nel n. 1 della<br />
Rivista di Psicologia Analitica, 1971, fu comparata da Michele<br />
Pignatelli di Cerchiara con il grafo d’una linea asintotica. Tra<br />
proiezione e introiezione il transfert e il suo reciproco recano<br />
un monito: l’intrinseco carattere di relatività. Quanto maggiore<br />
è il carico percettivo del transfert e del controtransfert, tanto<br />
più rigorosa dev’esserne la gestione. Quanto più s’affaccia la<br />
tentazione di personalizzare, di interpretare, tanto più occorre<br />
filtrare e diluire i limiti di campo, potenziare il contenimento.<br />
Quanto più intenso e pulsante affiora il coagulo di emozioni
14 Il tempo del corallo<br />
in alta o bassa temperatura, tanto più si deve affinare la vigile,<br />
partecipe distanza dalla quale l’analista scolpisce la propria e<br />
altrui identità nel presente.<br />
Emerge anche qui quel che denomino, ispirandomi a una<br />
metafora darwiniana, il tempo del corallo, non solo per lasciar<br />
risplendere il fascino d’un gioiello inconfondibile che le barriere<br />
coralline, Torre del Greco, il Giappone e da ultimo la Liguria<br />
eternano tanto quanto l’arte ebraica e cristiana (il corallo simboleggiava<br />
il sangue di Cristo), ma per attestare l’indimenticabilità,<br />
la sottomarina bellezza d’una solida verità in fieri da proteggere<br />
contro il rischio di estinzione.<br />
Se ‘il ritornare in mente’, evento puntuale, può implicare<br />
piacere e dolore, tali sentimenti, prerequisito del pensare, debbono<br />
poter orientare in chi esercita la cura analitica la forza di<br />
temperare il passato e schiudere energia futura, per sé trasformativa.<br />
È necessario lasciar vibrare la turbolenze, le dissonanze,<br />
le consonanze e lasciar maturare una quiete vitale, il dominio<br />
dell’introiezione.<br />
Nello specchio raccoglie soggetti e oggetti d’un confronto riflessivo<br />
finora mai registrato, eccezion fatta per la confluenza<br />
del freudiano Wälder e della junghiana von Franz negli studi<br />
sulla dimensione temporale nella struttura del sogno. A partire<br />
dal fondamentale testo di S. Tagliagambe e A. Malinconico,<br />
Pauli e Jung. Un confronto su materia e psiche, Milano, Cortina,<br />
2011, ora in traduzione presso Routledge and Kegan P., Londra,<br />
i due autori, il primo, eminente filosofo della scienza, che ha<br />
al suo attivo 40 anni di indagini e libri di esemplare profondità,<br />
il secondo, psichiatra e didatta junghiano, autore di studi analitici<br />
incentrati sul trattamento delle psicosi e sul gioco della<br />
sabbia — Kris, Löwenfeld, Kalff, Aite — dialogano in buona<br />
distanza con F. Conrotto, didatta SPI, responsabile del training<br />
formativo, studioso di epistemologia analitica e della sublimazione<br />
di livello intrernazionale e chi scrive, curatore di Psiche<br />
e materia di M. L. von Franz, Torino, Bollati Boringhieri, 1992.<br />
Il sistema junghiano si attesta campo basilare per saggiare allo<br />
stadio iniziale un confronto intorno alla relazione tra fisica e
Il tempo del corallo 15<br />
psicologia del profondo, al centro della quale la funzione osservativa,<br />
autoriflessiva, il tempo, la causalità, l’acausalità rivestono<br />
cospicuo valore. Il fulcro dell’indagine resta l’importante ruolo<br />
di W. Pauli — Nobel 1945, molto vicino a Jung — nella fisica e<br />
chimica del Novecento. Scrive S. Tagliagambe:<br />
Circostanze fisiche esterne e mutazioni geniche non sarebbero legate<br />
da un rapporto casuale riproducibile, ma sarebbero comparse con<br />
un senso e una funzione — correggendo le oscillazioni ‘cieche’,<br />
casuali delle mutazioni insorgenti — insieme alle condizioni esterne<br />
come un’unità indivisibile.<br />
Prende forma, così, per Tagliagambe, un terzo possibile<br />
tipo di teoria dell’evoluzione, oltre Darwin e Lamarck, ove le<br />
fluttuazioni del caso e la ‘riuscita’ d’adattamento biologico coesisterebbero<br />
con una valenza, casuale, della psiche, interagente<br />
in un ruolo dinamico. Si tratta d’una zona di confine, attiva nella<br />
costituzione del pensiero onirico e dell’interpretazione (von<br />
Franz), della gestualità (Aite, Malinconico, Tagliagambe), della<br />
simbolizzazione, dalla quale trae evidenza (oltre il tempo?), il<br />
configurarsi del senso. Rispetto ad essa la concezione junghiana<br />
della psicosi, riconosciuta da Winnicott, propose all’inizio del<br />
Novecento, circa 60 anni prima del postulato della ‘fantasia<br />
giroscopica inconscia’, metafora recente di Sandler e Grotstein,<br />
ben oltre la dimensione d’un crollo o deficit libidico, un quadro<br />
in cui la straordinaria intensità immaginativa dissipa la capacità<br />
reggente ed equilibrante dell’Io.<br />
Rifrazioni ospita contributi di oggettivo rilievo, i cui ideatori<br />
hanno promosso ricerche del tutto originali (Bernardini,<br />
Marone, Pastore), affini, per rigore conoscitivo e speculativo<br />
alle consistenti interrogazioni su aspetti della tradizione e della<br />
nostra epoca (Aprea, Crimaldi, Villa). R. Bernardini, docente e<br />
terapeuta junghiano, membro dell’Eranos Foundation Board,<br />
compone in un saggio di tutto riguardo un ritratto filologico<br />
e storico dell’opera, del pensiero e del sistema teorico–clinico<br />
di Jung, in cui, con la prudenza autolimitante dello studioso di<br />
spicco, riprende solo a cenni il tessuto d’un testo che lo ha reso
16 Il tempo del corallo<br />
meritatamente noto e apprezzato internazionalmente, Jung a<br />
Eranos. Il progetto della psicologia complessa, FrancoAngeli, 2011,<br />
ora in traduzione presso Routledge and Kegan e punta a delineare<br />
la multiforme prospettiva del lascito junghiano, a cui Shamdasani<br />
darà definitiva fisionomia con scritti che occuperanno<br />
molti volumi. Bernardini costituisce un nuovo Ellenberger e<br />
possiede il dono elettivo d’una propensione storicizzante che<br />
potenzia la lente psichica. Molto si può attendere da lui, verosimilmente,<br />
anche intorno alla conoscenza critica dei carteggi di<br />
Jung con padre White e con Kirsch senior, di recente pubblicazione.<br />
F. Marone e C. Pastore, partenopei, psichiatra e analista<br />
lacaniano, il primo, psichiatra, fenomenologo, direttore d’Istituto<br />
formativo, sono figure di riconosciuta identità nazionale<br />
e internazionale. Il primo esplora, a partire da un avvincente<br />
riferimento all’arte contemporanea, alcuni passaggi cruciali di<br />
J. Lacan — l’inconscio strutturato come un linguaggio’, la non<br />
coincidenza del comprendere con il non comprendere, ‘la donna<br />
non esiste’, ‘l’analista si autorizza lui stesso’ —, misurando la<br />
ricchezza e le verità dell’enunciato che sfiora il paradosso, innervando<br />
il sapere e il costante cominciamento dello psichismo in<br />
analisi. Da ultimo Marone ha curato con rigorosa postfazione<br />
l’edizione italiana d’una biografia a fumetti di Lacan di Darian<br />
Leader e Judy Groves presso l’ancora del mediterraneo, Napoli,<br />
terza dopo quelle di Freud e Jung, di Appignanesi, Hyde<br />
e Mc Guinness. Il cartone fa storia e schiude una traduzione<br />
della psicoanalisi ‘tra le nuvole’. La complessità si contrae e si<br />
dispiega, come verosimilmente accade nel sogno. Il raffinato<br />
saggio di Pastore, autore de Lo stupore che viene dal nulla, ETS<br />
— sulla genesi, fenomenologia e cura del delirio — esemplifica,<br />
tra Husserl, Ricoeur, Blankenburg, Ballerini l’approccio<br />
psichiatrico fenomenologico al delirare, additando nella perdita<br />
dell’evidenza naturale, la radice autistica, la peripezia tra oggettività<br />
e soggettività, un paradossale balenìo d’inaccessibilità. A<br />
tale assetto, con misurata, partecipe delineazione del perimetro<br />
della cura, Pastore focalizza la ricodificazione nella salvaguardia<br />
della dignità del paziente e del curante. La conclusione mostra
Il tempo del corallo 17<br />
di fatto un’interessante coerenza con la ricerca di Jung e Pauli,<br />
per il richiamo analogico alla dinamica degli elettroni.<br />
Da Frazer, Lévy Bruhl, Piaget, Freud, Jung, Aprea denota la<br />
fecondità di pensiero propria dell’Italia, ripercorrendo le prerogative<br />
del pensiero magico nella cultura e nella psicologia dello<br />
sviluppo. Si anima così una prospettiva in cui il pensiero magico<br />
e il pensiero operatorio distinguono modalità del sentire e del<br />
pensare, senza configurare rigida antinomia. A tale assunto viene<br />
unita un’originale ricerca sul campo, condotta su bambini/e<br />
prepuberi di Capri, dalla quale emerge la correlazione fantastica<br />
intorno alla scena primaria e agli astri fondamentali datori di luce<br />
per la Terra, il Sole e la Luna, a cui Jung dedica osservazioni<br />
astronomiche e astrologiche. “La luna si è baciata con le stelle<br />
e così è nato il sole” è un poetico enunciato di sapore neumanniano,<br />
piccola, grande metafora affettiva e generativa. Per una<br />
singolare affinità tematica (non nuova in ambito junghiano, se si<br />
pensi alla contiguità tra l’idea di immagine (Bild) in Jung e nel<br />
Tractatus logico–philosophicus di L. Wittgenstein) la rassegna critica<br />
di Crimaldi, umanista aperto alla psicologia e all’astrologia,<br />
rievoca Jung studioso della correlazione tra materia e psiche, il<br />
suo interesse per il sole e la luna, tanto quanto Sol e Luna e dalle<br />
Lettere di Jung deduce una duplice meta della riflessione dello<br />
zurighese: la sincronicità come principio di nessi acausali, argomento<br />
interdisciplinare centrato nel concetto di tempo, l’influsso<br />
astrale sulla realtà psichica, tema astronomico, astrologico, biologico<br />
e perciò psichico, di primaria importanza, ma soprattutto<br />
fonte di numerose possibilità in un insieme matematicamente<br />
determinato, caratterizzato dall’interazione tra materia e psiche,<br />
spazio e tempo, in cui l’immagine visiva richiama uno statuto<br />
epistemico di altissima complessità, pari al concetto junghiano<br />
e neumanniano di archetipo privo d’immagine visiibile, sondato<br />
anche da E. Bernhard, fondatore della psicologia analitica<br />
italiana.<br />
Villa ed Esposito, psichiatra psicoterapeuta, docente, esperto<br />
consulente giuridico in neuropsichiatria infantile, autore di Le<br />
storie del giorno che non muore, Borla, sull’abuso in età infantile, il
18 Il tempo del corallo<br />
primo, psicologa con decennale collaborazione in area di screening<br />
valutativo in prima infanzia, la seconda illuminano, tra<br />
psichiatria, psicologia e sociologia la contraddittoria, altamente<br />
sofferta condizione adolescenziale, ove il corpo e i simboli patiscono<br />
un’unica, terribile impronta di mascheramento e sfida.<br />
I travagli dello sviluppo, per sé aperti al rischio di naufragio<br />
psicotico — benché la psicosi sia, secondo la tradizione psicoanalitica<br />
classica, insidia connaturata più che durissima realtà<br />
patologica (Meltzer, Cahn, Baranes) palpitano travisati nella<br />
corsa alla morte psichica e fisica dell’adolescente, fra tatuaggi,<br />
corse alla droga, gare di estremo pericolo.<br />
Nella società liquida (Bauman) nell’impossibilità di lasciar sedimentare<br />
una lieve depressione, fermento di pensosità, l’adolescente<br />
prova ad uscire prima d’ogni altro dal mondo, reificando<br />
la tensione a valori superiori di bellezza e verità in un’insensibile<br />
fine dell’esistenza. Nella sezione delle letture Bruno, psicoterapeuta<br />
analitica AIPA/IAAP, tratta l’ultimo, ricco, contributo<br />
freudiano sulla libera associazione, capitale rispecchiamento<br />
dell’amplificazione junghiana; Coppola, psicoterapeuta psicoanalitica<br />
dell’infanzia e adolescenza secondo il modello Tavistock<br />
Clinic di Londra (AMHPPIA), saggia l’interazione tra i<br />
suggestivi fumetti filmici di Myazaki e la psicoanalisi infantile;<br />
Gemelli, psicoterapeuta analitica AIPA/IAAP, saggista, docente,<br />
illumina l’iniziale ricezione del Liber Novus junghiano nello<br />
specchio del dialogo tra A. di Montezemolo e S. Shamdasani,<br />
pubblicato nei Cahiers Jungiens. Tempi Junghiani darà all’opera<br />
un ulteriore, sedimentato riconoscimento. Che la navigazione<br />
di tale primo sforzo proceda in spirito di confronto rispettoso<br />
delle differenze e la custodia consapevole dell’identità sia succo<br />
di possibile integrazione del pensare e del sentire nella cura.<br />
Antonio Vitolo