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Dany Blasi Rivista e-book Fb e arte Verso la libera piazza

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FB e Arte-Donne e amore<br />

<strong>Verso</strong> <strong>la</strong> <strong>libera</strong> <strong>piazza</strong>-primo numero


Botticelli-La nascita di Venere<br />

Grandi autori Prèvert e Alda Merini<br />

Articoli<br />

Renza Ticozzi<br />

Giuliana Paleotti<br />

Valentina Di Caro<br />

Silvia De Angelis<br />

<strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong><br />

Rosanna Gazzaniga<br />

L'angolo del<strong>la</strong> poesia,foto,aforisma e brevi racconti<br />

Raffael<strong>la</strong> Amoruso<br />

Iemma Antonia<br />

Pao<strong>la</strong> Vigi<strong>la</strong>nte<br />

Danie<strong>la</strong> Marculet<br />

Patrizia Portoghese<br />

Gabriel<strong>la</strong> Afa<br />

Anna Maria Obadon<br />

Lina Intruglio<br />

Rita Stanzione<br />

Anna Rizzardi<br />

Danie<strong>la</strong> Aiello<br />

Carmen Percontra<br />

Mary Blù<br />

Antonel<strong>la</strong> Di Salvo<br />

Giovanna De Santis<br />

Pao<strong>la</strong> Galli<br />

Gabriel<strong>la</strong> Afa<br />

Loretta Citarei Rosa Blù<br />

Sara Di Vuolo


<strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong> Dal mio blog Grandi autori<br />

Jacques Prèvert (Neuilly-sur-Seine,4 febbraio 1900-Omonville- <strong>la</strong>- Petite,11<br />

febbraio 1977)<br />

La poetica<br />

Jacques Prèvert è l’anarchico che reagisce ribel<strong>la</strong>ndosi<br />

al<strong>la</strong> guerra e al male ma anche il semplice poeta dell’amore<br />

sofferto,implorato,tradito ,ma sempre cercato nel<strong>la</strong> sua forma<br />

più pura e più vera. Possiamo dire che Jacques Prèvert viveva<br />

a tratti nell’una e nell’altra personalità poetica. Un anarchico che<br />

a volte usava <strong>la</strong> bestemmia e l’ingiuria,ribelle e duro ma solo<br />

verso i falsi moralisti,contro chi decideva le guerre e giudicava<br />

con odio. La sua poetica subisce l’ influenza del surrealismo;<br />

esce fuori dallo schema di ogni banale conformismo,non è mai<br />

scontata,mai banale,a volte estrema nell’idealizzare l’amore.<br />

Una poesia di Jacques Prèvert<br />

IL GIARDINO<br />

Mille anni e poi mille<br />

Non possono bastare<br />

Per dire<br />

La microeternità<br />

Di quando m’hai baciata<br />

Di quando t’ho baciato<br />

Un mattino nel<strong>la</strong> luce dell’inverno<br />

Al Parc Montsouris a Parigi<br />

A Parigi<br />

Sul<strong>la</strong> terra che è un astro.


Dedica e omaggio ad Alda Merini<br />

Vive e pulsa nelle mie viscere.<br />

Sale liquido e straripante oceano<br />

<strong>Verso</strong> gli amplessi del sole<br />

Scorre nelle mie vene<br />

L'odore del<strong>la</strong> carne del cielo.<br />

<strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong><br />

ALDA MERINI<br />

La carne degli Angeli<br />

Del tutto ignari del<strong>la</strong> nostra esistenza<br />

voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti,<br />

e delle nostre squallide ferite<br />

voi fate un balsamo per le <strong>la</strong>bbra di Dio.<br />

Non vi è da p<strong>arte</strong> nostra conoscenza degli angeli,<br />

né gli angeli conosceranno mai il nostro martirio,<br />

ma c’è una linea di infelicità come di un uragano


Breve articolo e due dipinti di Valentina Di Caro<br />

Che donna sei?<br />

(di Valentina Di Caro)<br />

Coi pantaloni, il tailleur, <strong>la</strong> divisa da <strong>la</strong>voro, con passeggino e tuta, con il grembiule<br />

da cucina, <strong>la</strong> sottoveste o le calze e rete. Che donna sei? Tutte?<br />

Determinata, impegnata stacanovista, madre, sportiva, cuoca provetta, dolce,<br />

passionale?<br />

Allora sei <strong>la</strong> donna d’oggi. Quel<strong>la</strong> che <strong>la</strong> società ti ha costretta ad essere. Una e<br />

centomi<strong>la</strong>, in versione ‘abito per l’occasione’.<br />

Ma tu, donna, chi sei davvero?<br />

Il dizionario riporta:<br />

Donna essere umano adulto di genere femminile.<br />

Forse per questo gli uomini sostengono di non aver mai compreso molto le donne.<br />

Credo si siano limitati a leggerne questa ‘dettagliata’descrizione.<br />

Il filo si sta spezzando, i ruoli si stanno irrimediabilmente confondendo.<br />

Chiedere tutto equivale a prepararsi a ricevere nul<strong>la</strong> e presto <strong>la</strong> spugna non potrà<br />

più essere strizzata e riutilizzata.


Non servono riconoscimenti, servono tutele e diritti che salvaguardino il ruolo del<strong>la</strong><br />

donna all’interno del<strong>la</strong> società e del<strong>la</strong> famiglia, che non <strong>la</strong> costringano a scegliere<br />

tra quelli che oggi sono priorità a danno di quelli che un tempo erano valori<br />

sacrosanti.<br />

Conciliare più cose è possibile, i tempi lo richiedono, ma ciò non può e non deve<br />

privare <strong>la</strong> donna del<strong>la</strong> propria dignità;<br />

- non può costringer<strong>la</strong> a mortificazioni, privazioni, limitazioni, costrizioni e silenzi;<br />

- non può costringer<strong>la</strong> al<strong>la</strong> sottomissione per il quieto vivere;<br />

- non può annientare <strong>la</strong> sua femminilità;<br />

- non può e non deve ridur<strong>la</strong> ad essere una e centomi<strong>la</strong> a danno di ciò che invece<br />

è o potrebbe essere, con il rischio molto prossimo, di ritrovarsi ad essere nessuna.<br />

Dipinto di Valentina Di Caro


FATE NELL'IMMAGINARIO<br />

(di Silvia De Angelis)<br />

Nelle pagine del buio s’appressano irrequiete fate , addentrandosi<br />

in quell’immaginoso nascosto e creativo, al sapore d’onirico, che sa<br />

presagire, in p<strong>arte</strong>, eventi fuori dell’usuale, stupendo le nostre tempie<br />

concentrate nei solchi del giorno, da percorrere principalmente col pensiero….<br />

Fate eteree, dolcissime nel proferire parole fluttuanti, che si imprimono<br />

nel nostro inconscio, <strong>la</strong>sciandovi un’impronta…forse sbiadita, ma che<br />

riprende il suo nitido colore in fasi partico<strong>la</strong>ri del nostro giorno.<br />

Siamo costretti allora ad avere dei ripensamenti, sulle nostre decisioni,<br />

influenzati da quanto le magiche donzelle ci hanno narrato in<br />

sogno….e piccole utopie e idee abbozzate prendono improvvisamente<br />

vita, come trasferite da una realtà antecedente, che le ha preannunciate.<br />

Le fate sono affascinanti e il suono del<strong>la</strong> loro voce è avvincente e<br />

positivo, e non appena ricordiamo il loro volto, un guizzo di euforia<br />

si fa strada in noi, donandoci sicurezza in quell’universo sconfinato<br />

del<strong>la</strong> nostra vita, che non fa altro che sbalordirci per le sue meraviglie


Opera di Giuliana Paleotti<br />

Parentesi aperte …e graffi appesi al cielo<br />

(di Giuliana Paleotti)<br />

Nonostante le tante lotte per <strong>la</strong> rivendicazione e <strong>la</strong> difesa dei diritti del<strong>la</strong> donna, ogni<br />

giorno assistiamo a continue contraddizioni.<br />

Se da un <strong>la</strong>to c’è <strong>la</strong> grande spinta a voler sorpassare il modello di donna-oggetto<br />

dall’altro rimane il potere dell’incessante del<strong>la</strong> forza motrice mediatica che provoca<br />

il contrario, con il consenso ahimè “in primis” del<strong>la</strong> donna stessa che così facendo<br />

asseconda l’imperativo maschilista.<br />

Donne che cuciono e donne che scuciono, Sisifo continua a condizionare il corso<br />

degli eventi, tenendo il lembo del<strong>la</strong> storia sempre dallo stesso <strong>la</strong>to…<br />

Da un <strong>la</strong>to donne che lottano, dall’altro, donne che si svendono e il concetto di<br />

donna rimane tale e quale evitando quel partico<strong>la</strong>re punto di giunzione che nasconde<br />

ancora troppo <strong>la</strong> vera essenza del<strong>la</strong> donna.<br />

A mio avviso <strong>la</strong> natura del<strong>la</strong> donna è differente da quel<strong>la</strong> dell’uomo, non in negativo,<br />

non in positivo, è solo semplicemente differente per natura. E quel<strong>la</strong> sua<br />

meravigliosa femminilità dovrebbe fare da cornice al<strong>la</strong> sua ancor più meravigliosa<br />

essenza.<br />

Solo una donna, consapevole del<strong>la</strong> sua essenza, sarà anche dispensatrice di<br />

emozioni e sensazioni, in grado di ingentilire sempre di più l’uomo, non rinnegando<br />

il desiderio di volerlo anche suo vigoroso compagno, sua roccia e fonte dove<br />

attingere o refrigerare le sue istintive intemperie.<br />

Uomo donna, due ruoli che percorsi assieme posso portare al<strong>la</strong> tanto<br />

ambita.completezza e compensazione.


POLLINI DI PRIMAVERA<br />

(di Rosanna Gazzaniga)<br />

Ebbene, diciamolo, l’impollinazione è dolce e diversa. Il replicarsi del<strong>la</strong> vita negli<br />

umani non è spargere pollini al vento. Le graziose zampette, le fini proboscidi sono<br />

invadenti concreti mezzi, con cui si artigliano corpi. L’istinto vitale smuove umori, il<br />

sangue riempie i muscoli, il cuore pompa <strong>la</strong>nguori urgenti e insaziabili.<br />

Anche gli animali seducono: le movenze <strong>la</strong>nguide, offerenti code alzate, sottomesse<br />

pance atterrate, quelle ad esempio dei gatti in amore. Ma anche gli animali hanno un<br />

limite: il no rabbioso, ringhiato del<strong>la</strong> femmina che volge il capo.<br />

Allora qual è lo sbaglio del<strong>la</strong> donna, perché viene violentata, stuprata, uccisa? Per<br />

cosa?<br />

Forse è arrivato il tempo di smettere <strong>la</strong>mentazioni, è il momento di cercare rimedi.<br />

Emancipandosi <strong>la</strong> donna ha preteso, giustamente, diritto di voto e libertà vietate.<br />

Però <strong>la</strong> più perfida e inutile, anzi dannosa libertà che si è presa, quel<strong>la</strong> di sedurre<br />

come, con quali armi, e quando decide lei, ha il sapore amaro del<strong>la</strong> vetrina: oggetto,<br />

<strong>arte</strong>, opera da ammirare in assenza di anima.<br />

P<strong>la</strong>gio nascosto del voyerismo maschile, accettato sotto le false spoglie del<strong>la</strong> libertà.<br />

Povera manipo<strong>la</strong>ta e inutile vendetta sul maschio.<br />

Nudità esposte, rotondità di mele al supermercato del<strong>la</strong> vita, facendo retorica su<br />

traguardi femministi.


Facendo marcia indietro su valori morali, abbracciando <strong>la</strong> variabile etica <strong>la</strong>ica,<br />

continuo divenire che li annul<strong>la</strong>. Rifiutando l’essenza stessa del<strong>la</strong> femminilità,<br />

sbattuta qualche volta come spazzatura in cassonetti: i figli.<br />

Ostentati come soprammobili, spolverati e lucidati con l’odoroso talco del<strong>la</strong> polvere<br />

del superfluo, abiti firmati, i-pod, corsi di ogni tipo, ad eccetto di quelli davvero<br />

necessari: il rispetto per il mondo, <strong>la</strong> consapevolezza del bene e del male, il valore<br />

del<strong>la</strong> vita umana. Corsi bloccati da assurde velleità di libertà <strong>la</strong>iche che rifiutano le<br />

radici stesse aggreganti le nazioni occidentali.<br />

Figli che crescendo sentono istinti, senza avere freni ed esempi, senza razionalità né<br />

rimorsi.<br />

Piccoli uomini, acqua che si alza nel rimirare lo splendore del<strong>la</strong> luna e mano che<br />

colpisce, a volte uccide, perché non hanno avuto altro esempio se non quello di<br />

assolute egoistiche libertà, sbandierate, inneggiate, senza freni.<br />

Libertà che abbraccia ogni possibile esperienza, assolvendo e giustificando il delitto<br />

dell’indifferenza; senza l’etica immobile che presenta i valori di sempre, quelli che<br />

distinguono <strong>la</strong> specie animale da quel<strong>la</strong> umana.<br />

Allora è tempo forse di cambiare, di riappropriarsi del<strong>la</strong> vera essenza femminile: <strong>la</strong><br />

capacità di accudire i figli, di forgiare uomini veri e non predatori. Solo così <strong>la</strong><br />

donna, femmina, compagna, madre sarà rispettata, festeggiata tutti i giorni. Non solo<br />

l’8 marzo.


Democrazia oltre il guado<br />

(di Renza ticozzi)<br />

Il giorno dopo <strong>la</strong> domanda si impone perentoriamente: le elezioni sono, come si è<br />

sempre ripetuto, <strong>la</strong> celebrazione istituzionale del<strong>la</strong> democrazia intesa come<br />

affermazione dell’uguaglianza tra i cittadini o, invece, sono il riscontro dell’azione<br />

culturale, sociale e politica dei così detti “poteri forti”, quali l’economia,<br />

l’informazione soprattutto nell’espressione spettaco<strong>la</strong>re, <strong>la</strong> tecnologia, che agiscono<br />

autonomamente con obiettivi autoreferenziali?<br />

In discussione è il rapporto tra finanza e politica, tra azione sociale e partiti, tra<br />

welfare e difesa dei privilegi.<br />

Il momento storico italiano sollecita a dare risposta adeguata all’interrogativo<br />

restituendo centralità al<strong>la</strong> politica nel suo ruolo di progettazione del progresso<br />

comunitario e del governo del<strong>la</strong> cosa pubblica,<br />

E’ quindi imperativo inderogabile mettere in Agenda <strong>la</strong> promozione di un modello<br />

culturale che, dando vita ad un “nuovo rinascimento”, porti <strong>la</strong> democrazia oltre il<br />

guado in cui oggi si trova. Si tratta di fare un salto di qualità civile dei cittadini al<strong>la</strong><br />

ricerca di un nuovo senso del bene comune, riportando <strong>la</strong> politica a vero servizio e<br />

non a strumento di potere del proprio tornaconto


Delitto d'onore e ruolo del<strong>la</strong> donna<br />

(di <strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong>)<br />

Nei secoli scorsi le donne vittime del<strong>la</strong> violenza dell'uomo nel mondo furono<br />

innumerevoli. La donna era considerata una nullità ,il suo valore esisteva solo in<br />

re<strong>la</strong>zione ad un uomo.<br />

Nessun ruolo di potere o pubblico nel<strong>la</strong> società app<strong>arte</strong>neva ad una donna.<br />

La donna nel sociale o fra le mura domestiche era costretta a subire continue<br />

umiliazioni e violenze sia fisiche che psicologiche.<br />

In Italia il delitto d'onore, sino a pochi anni fa,era quasi ammesso anche dal<strong>la</strong> legge,<br />

non solo dal<strong>la</strong> morale dominante.<br />

Uccidere <strong>la</strong> donna considerata adultera ,era socialmente ammesso come<br />

riparazione dell'onore.<br />

La norma in vigore era:<br />

Chiunque cagiona <strong>la</strong> morte del coniuge,del<strong>la</strong> figlia o del<strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> nell'atto in cui se<br />

ne scopre <strong>la</strong> illegittima re<strong>la</strong>zione carnale o nell'atto dell'ira, determinato dall'offesa<br />

recata all'onor suo del<strong>la</strong> famiglia,è punito con <strong>la</strong> reclusione da tre a sette anni.<br />

Al<strong>la</strong> stessa pena soggiace chi nelle dette circostanze ,cagiona <strong>la</strong> morte del<strong>la</strong> persona<br />

che sia illegittima re<strong>la</strong>zione carnale del coniuge,con <strong>la</strong> figlia o con <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong>.<br />

Vigeva anche l'istituzione del "matrimonio riparatore" che prevedeva l'estinzione del<br />

reato di violenza carnale nel caso lo stupratore di una minorenne era disposto a<br />

sposar<strong>la</strong> salvando l'onore del<strong>la</strong> famiglia.(Tratto da Wikipedia)


Morire solo per una poesia<br />

(di <strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong>)<br />

Fino a pochi decenni fa , nel civilissimo mondo occidentale, <strong>la</strong> donna era spesso <strong>la</strong><br />

vittima perfetta delle leggi e del<strong>la</strong> morale che <strong>la</strong> società riteneva giuste,in nome di<br />

"un onore offeso" da difendere.<br />

Considerato l'alto numero di vittime per violenza, penso che <strong>la</strong> donna ne subisca<br />

ancora le pesanti conseguenze morali e sociali.<br />

In Afghanistan, come in tante altre nazioni orientali, centinaia di donne rischiano di<br />

morire come Nadia Anjuman, morta a soli venticinque anni nel 2005, per un brutale<br />

pestaggio di suo marito, solo per aver osato scrivere una poesia.


L'angolo del<strong>la</strong> poesia,foto,aforismi e brevi racconti<br />

Aforisma di Sara Di Vuolo<br />

“Esistono molte cose nel<strong>la</strong> vita che catturano lo sguardo, ma solo<br />

poche catturano il tuo cuore."


Raffael<strong>la</strong> Amoruso<br />

AMULETI<br />

Accaval<strong>la</strong>te gambe<br />

Miele ambrato<br />

Capelli al vento …<br />

Fiore pregiato di rara bellezza<br />

Senza età<br />

Senza tempo<br />

Si posan delicate<br />

Su occhi di bimbi<br />

Accendendo il giorno.<br />

Donne<br />

Fatica e amore<br />

Sospiri e gioia.<br />

Libri aperti di reale passione.<br />

Pagine di diario<br />

Accarezzando violini vivono<br />

Emozionandosi sempre.


Iemma Antonia<br />

Breve racconto<br />

Mi aspetteva in riva al fiume<br />

In uno dei miei deliri mi ritrovai a cercare <strong>la</strong> morte,<br />

<strong>la</strong> trovai in riva al fiume, che con gesti suadenti m'invitava<br />

a camminare sull'acqua.<br />

Ero certa di seguir<strong>la</strong>, ormai, già morta dentro, ma <strong>la</strong> paura<br />

del nul<strong>la</strong> mi fece voltare le spalle e scegliere nonstante tutto<br />

<strong>la</strong> vita.<br />

Poesia<br />

Donne<br />

Donne con il cuore in mano.<br />

Donne dal volto coperto.<br />

Donne in abiti succinti<br />

ai bordi delle strade.<br />

Donne dai mille profumi<br />

e colori.<br />

Donne sulle passerelle del<strong>la</strong> vanità.<br />

Donne chiuse in preghiere.<br />

donne in prima fi<strong>la</strong> sui binari<br />

del<strong>la</strong> politica.<br />

Donne, io donna, adesso<br />

e per sempre rinascerò donna.


• Patrizia Portoghese<br />

• MADREPERLA<br />

Colori l’acqua<br />

seme di madreper<strong>la</strong><br />

unguento di passione,<br />

travolta dalle correnti.<br />

Ti <strong>la</strong>sci accarezzare<br />

in un vortice di luce<br />

giù in fondo al mare,<br />

tana dei segreti…<br />

Segreti per rinascere<br />

in una fenice d’aquerello<br />

azzurra e sfumata di bianco.<br />

Sei di madreper<strong>la</strong>,<br />

pura e naturale<br />

e nel<strong>la</strong> roccia levigata<br />

scivoli senza <strong>la</strong>sciarti andare.<br />

Splendida creatura<br />

navighi <strong>la</strong> vita<br />

con un’unica andatura.<br />

E il tuo viso dolce riflette<br />

tutto l’amore che hai da offrire<br />

per essere te stessa<br />

per non morire.<br />

In un <strong>la</strong>mpo che ti illumina<br />

i suoni sono le parole<br />

scritte con diafana piuma,<br />

stel<strong>la</strong> , stel<strong>la</strong> mia,<br />

sei nello sguardo del cielo.


• In quel bosco incantato<br />

dove mi conduci ogni giorno<br />

e vivo nei tuoi occhi<br />

colmi di speranza.<br />

Sbocci ancora nello specchio<br />

che riflette quel giorno in più<br />

che ti è stato donato.


Anna Maria Obadon<br />

Sogno di un amore<br />

Dal comignolo sul tetto di<br />

tegole rosse sconnesse<br />

come denti nel<strong>la</strong> bocca di<br />

un vecchio<br />

escono impalpabili, in ampie<br />

volute ascendenti... le fole dei sogni.<br />

Scritte incancel<strong>la</strong>bili<br />

scolpite sul<strong>la</strong> stele di Rosetta<br />

del più profondo inconscio<br />

inscenano un incantato balletto<br />

come impalpabili etoile fuggite<br />

da un teatro polveroso.<br />

Il vento cerca di disperderle:<br />

si al<strong>la</strong>rgano salgono<br />

scomposte nel volteggio<br />

per poi ripiegare<br />

nell'esprimere nuove figure.<br />

L'occhio le segue in questo<br />

estenuante turbinio di emozioni<br />

<strong>la</strong> mente vaga... lontana...<br />

...ad uno sguardo<br />

vigile e sbigottito appaiono:<br />

paure ce<strong>la</strong>te,<br />

mari in tempesta,


dardi infuocati infitti nel cuore.<br />

Dal profondo prendono vita<br />

volti di un passato presente<br />

che solo <strong>la</strong> notte crea<br />

con mano sapiente e maestra<br />

per l'ennesima bur<strong>la</strong> ad un cuore<br />

che non visto da alcuno...<br />

...ormai mente.


Loretta Citarei Rosa Blù<br />

Se vuoi amarmi<br />

Amami come fossi<br />

un mistero senza fine,<br />

amami come si il sole<br />

ama il fiore.<br />

Amami con occhi limpidi, sinceri<br />

trasparenti come sono i miei,<br />

amami come fossi il fuoco<br />

poiché per te ardo e mi consumo,<br />

amami tutte le notti<br />

che vorrai amarmi<br />

e per tutto l'amore<br />

che ti saprò dare.<br />

Amami per <strong>la</strong> mia bel<strong>la</strong> anima<br />

per tutti i sogni<br />

che vorrò ancora sognare,<br />

per le stelle<br />

che vorrò in cielo contare<br />

per i baci<br />

che ti vorrò ancora stampare.<br />

Amami come mi si deve amare,<br />

in totale libertà, senza catene...<br />

ma sappi che, prima d'esser tua,<br />

Io sono mia, mi amo e mi app<strong>arte</strong>ngo.


Rita Stanzione<br />

•VAPORI DI LUNE<br />

C<strong>la</strong>ustrofobiche attese<br />

ge<strong>la</strong>no balconate,<br />

lune disadorne sfociano<br />

a turno<br />

nel bacino nero<br />

•<br />

ho un <strong>la</strong>go esistenziale<br />

sotto i sessanta watt,<br />

carezze pluviali dall’universo<br />

ipotesi di noi<br />

dimorfismo assoluto<br />

vo<strong>la</strong>to a nozze<br />

ho anelli aperti<br />

e idee dal coraggio a sorpresa,<br />

penso vertigine e zolfo<br />

c’infiamma il respiro<br />

Ambra alchemica<br />

primavera non bussa,<br />

smorziamo una risposta<br />

cade un altro mattino<br />

-buonanotte, lovin’ -


Carmen Percontra<br />

BAMBOLA DI CERA<br />

Scappai da una morte certa,<br />

dall'odio e soprattutto dal<strong>la</strong> guerra.<br />

Guardai l’orizzonte del destino<br />

con nuova speranza e nuova vita.<br />

Ignara del<strong>la</strong> cattiveria umana<br />

mi fidai ciecamente e….<br />

mi trovai nel<strong>la</strong> mani dell’aguzzino.<br />

Subii ricatti, umiliazione,<br />

e maltrattamenti.<br />

Nel mio cuore il gelo<br />

si unì al terrore,<br />

tra rossetti e vesti rosse,<br />

mi trovai per le strade<br />

a vendere l’amore.<br />

Di quel<strong>la</strong> gente senza nome<br />

vedevo lo sguardo g<strong>la</strong>ciale<br />

e senza sentimenti.<br />

Quell’ indifferenza<br />

mi sbricio<strong>la</strong>va <strong>la</strong> coscienza,<br />

nel veder godere il loro piacere.<br />

La sera, vestita e truccata<br />

sono come una bambo<strong>la</strong> di cera<br />

per gente vile insensata,<br />

ma nel mio cuore,<br />

pur vituperato,<br />

alberga sempre l’amore.


Anna Rizzardi<br />

Soffiava<br />

Soffiava<br />

<strong>la</strong> p<strong>arte</strong>nza<br />

tra l'appuntamento<br />

si toccò<br />

<strong>la</strong> data<br />

il margine di<br />

un suono<br />

il fischio<br />

fu più lieve<br />

tra le sil<strong>la</strong>be<br />

di un addio<br />

mai<br />

mormorato<br />

*


Giovanna De santis<br />

Ho cercato<br />

Ho cercato il nome l’ho trovato tra le onde<br />

Illusa caparbia l’ho chiamato amore<br />

a riva l’eco di una conchiglia vuota<br />

che canta al Mare soffi di dolore<br />

Rondine di notte capovolta dorme<br />

indifferente agli spasmi del<strong>la</strong> Luna<br />

mentre partorisce maree e p<strong>la</strong>cente sul<strong>la</strong> riva<br />

Ho guardato un uomo raccontare<br />

il suo dolore sull’orlo del mondo<br />

ma del mondo nul<strong>la</strong> sapeva<br />

da vertigini non aveva cambiato posizione<br />

<strong>la</strong> sua te<strong>la</strong>…il suo io su bianche pareti<br />

e cornice da inventare per <strong>la</strong> mostra<br />

nel<strong>la</strong> sequenza delle misure<br />

una firma per scindere


Pao<strong>la</strong> Galli<br />

Fragile<br />

Come giunco sferzato dal vento<br />

fragile ti pieghi, il passo lento,<br />

implorando ginocchia caparbie<br />

che non stentano a sostenerti.<br />

Ti bagna <strong>la</strong> pioggia incurante<br />

tu <strong>la</strong> <strong>la</strong>sci fare, nell’attesa<br />

che <strong>la</strong>vi via le incrostazioni<br />

più nere, infide e resistenti.<br />

Pulcino fradicio e tremante<br />

leggero nel<strong>la</strong> tempesta<br />

scivoli, <strong>la</strong>sciandoti sollevare<br />

come piuma al<strong>la</strong> deriva,<br />

ane<strong>la</strong>ndo d’essere accolta<br />

dal tepor di calda dimora<br />

nell’abbraccio del<strong>la</strong> tenerezza<br />

al calore d’una carezza.<br />

Debole l’urlo sordo<br />

a rifuggir gli oltraggi<br />

di mani infamanti<br />

a spezzar esili arbusti<br />

e fragile ti siederai<br />

ascoltando <strong>la</strong> riva<br />

tra sospiri di ulivi<br />

voltando le spalle.


Mary Blù<br />

Prigioniera dell'amore<br />

Prigioniera dell'amore<br />

nel vuoto di un assenza.<br />

Schiava del sentimento<br />

che dentro t'al<strong>la</strong>ccia.<br />

Ti possiede,domina,<br />

il tu io cancel<strong>la</strong>.<br />

Vorresti fuggire e <strong>la</strong>sciare<br />

tutto dietro.<br />

Piangi <strong>la</strong>crime di solitudine e gelo<br />

e ti chiedi ancora una volta il perchè.<br />

Lasci libero il buio che t'invade.<br />

Donna in amore<br />

Prigioniera dell'amore<br />

Senza amore.M.B


Danie<strong>la</strong> Marculert<br />

IL DESIDERIO<br />

Avrei voluto morire con te<br />

respirando ghiaccio<br />

sollevando braccia<br />

per allontanare<br />

l’angelo<br />

avrei avuto<br />

il coraggio<br />

di portarti<br />

dentro le ombre<br />

del mio pensier<br />

e avrei amato te<br />

come mai prima,<br />

come musa stringa<br />

sul<strong>la</strong> riva del fiume<br />

dell’eternità;<br />

avrei saputo tornare<br />

nel passato<br />

non vissuto da me<br />

avrei potuto<br />

incontrare <strong>la</strong> tua anima<br />

scavalcando secoli<br />

avrei sentito<br />

il brivido sfiorato<br />

del tuo soffice respiro<br />

balsamico per il cuore<br />

mi avrei tenuta<br />

per eternità<br />

nel<strong>la</strong> gabbia<br />

del<strong>la</strong> tua poesia<br />

avrei cessato<br />

sulle tue <strong>la</strong>bbra<br />

umide<br />

del mio desiderio


<strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong><br />

Donna" per sempre<br />

Donna dai polsi al<strong>la</strong>cciati<br />

al maestrale che nell'aria ur<strong>la</strong><br />

Inchiodata alle alte mura<br />

dimenticate dal Sole.<br />

Orme di donna<br />

fra le asso<strong>la</strong>te dune.<br />

Nei miraggi di un deserto<br />

senza più sabbia.<br />

Donna che nel silenzio<br />

<strong>la</strong>sci scivo<strong>la</strong>re <strong>la</strong>crime<br />

fino a riempire<br />

Giare senza fondo.<br />

Madre,figlia,amante.<br />

"Per sempre donna"<br />

Nell'estremo miracolo<br />

Venere danzi<br />

Sugli argini ormai consunti<br />

del<strong>la</strong> pietra d'opale ed ambra.


Dipinto di <strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong><br />

Danie<strong>la</strong> Aiello<br />

Donna Universo<br />

Grembo che custodisce il battito altrui<br />

nuova vita, protetta dal<strong>la</strong> tua vita<br />

Nelle tue mani <strong>la</strong> dolcezza, <strong>la</strong> delicatezza<br />

Nelle tue mani il <strong>la</strong>voro quotidiano<br />

Nei tuoi occhi <strong>la</strong> bellezza e le ferite<br />

che solo il tuo sguardo sa comprendere<br />

Pelle che percepisce i brividi del mondo<br />

passione e sensibilità<br />

Eri sotto <strong>la</strong> Croce quando tutti scapparono<br />

Sei ancora sotto <strong>la</strong> Croce ora che tutti scappano<br />

Da un sì di una Donna tutti fummo salvati<br />

Dal Suo Amore tutti siamo cul<strong>la</strong>ti.<br />

Donna, una so<strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

l'universo intero.


Lina Intruglio<br />

RESPIRO<br />

E’ ritornato in me<br />

dolce respiro.<br />

Ho fluttuato come foglia<br />

al vento<br />

ho attraversato scalza<br />

le montagne.<br />

Mi son ferita l’anima<br />

coi vetri<br />

ho chiuso in uno scrigno<br />

tutto il pianto.<br />

Dal mare ho bevuto<br />

l’acre salsedine<br />

mi son curata<br />

con alghe d’amicizia.<br />

Son nata dolcemente<br />

di montagna fiume<br />

travolta poi da rapide<br />

impietose.<br />

Sono sfociata infine<br />

nel mio mare<br />

che mi ha raccolta<br />

come figlia amata.<br />

Sono affiorata al sole<br />

dentro stupenda ostrica<br />

e sono sempre<br />

<strong>la</strong> più bel<strong>la</strong> per<strong>la</strong>.<br />

Sono tornata…<br />

e sento il mio respiro.


Gabriel<strong>la</strong> Afa<br />

PICCOLA SCINTILLA DI LUCE<br />

Quelle lucciole<br />

nel buio<br />

sembrano raggiungere<br />

il sole che corre nel cielo<br />

per sorprenderlo<br />

nel suo cesto infuocato<br />

confondendosi<br />

con zampilli di luce dorata.<br />

Silenziosamente<br />

nel<strong>la</strong> ga<strong>la</strong>ssia infinita<br />

trasale il buio<br />

ai primi bagliori delle stelle,<br />

un vento silente<br />

scompiglia i miei pensieri<br />

e avvolta<br />

nel nero del<strong>la</strong> dolce notte<br />

vedo ombre lunghe cadere<br />

sui rovi delle more.<br />

Nell’oscurità<br />

che offende il mio sguardo<br />

sento il mare<br />

che ebbro di onde<br />

si posa cantando rumorosamente<br />

sulle rocce<br />

baciate da fili lucenti di luna.<br />

Una bruma leggera<br />

bagna le foglie ambrate<br />

che un albero ha scordato ai suoi piedi<br />

e canne al vento<br />

suonano il <strong>la</strong>mento del mondo.<br />

E nel mio amato buio<br />

le stelle<br />

guardano <strong>la</strong> mia vita<br />

picco<strong>la</strong> scintil<strong>la</strong> di luce<br />

nell’eternità.


Antonel<strong>la</strong> Di Salvo<br />

Il giardino<br />

Il giardino intensamente profumava<br />

di rose dai variegati colori<br />

che dal<strong>la</strong> terra umida,grassa e scura<br />

simili a tante mani giunte in preghiera<br />

olezzando si ergevano altere e pure<br />

tra gli altri semplici fiori accarezzati dal sole.<br />

Erano delicate, dolci e soavi<br />

ma nel contempo forti e ben radicate.<br />

Solo le spine davano loro<br />

un ineluttabile senso di crudeltà.<br />

Tale è <strong>la</strong> vita delle donne<br />

profumata ed altera, pura e delicata<br />

semplice,generosa e dai variegati "colori"<br />

ma all'improvviso<br />

spinosa di sanguinanti ferite<br />

spesso ricevute<br />

e talvolta.. inferte senza pietà.<br />

Tuttavia esse amano<br />

sino all'ultimo loro respiro<br />

poichè sono amore puro<br />

e pur tra le spine..<br />

finchè <strong>la</strong> vita loro si concederà..<br />

continueranno a sbocciare ai sogni<br />

a far sanguinare, e a sanguinare a loro volta<br />

inebriando del<strong>la</strong> loro pura essenza<br />

il giardino delle più intense emozioni<br />

con i loro profumati petali d'amore.


Pao<strong>la</strong> Vigi<strong>la</strong>nte<br />

La forza delle donne<br />

Intessono il loro gran cuore<br />

con il filo dell’amore,<br />

con forza e coraggio<br />

spa<strong>la</strong>ncano<br />

<strong>la</strong> finestra del<strong>la</strong> vita,<br />

a volte nemica.<br />

Un mondo non sempre<br />

accogliente, a volte traditore<br />

del rispetto e dell’onore<br />

che dovrebbero meritare.<br />

Sono le donne, creature poliedriche,<br />

le trovi nei mercati, in prima linea,<br />

negli uffici, nelle chiese, nelle case,<br />

ed insieme all’altra metà del cielo<br />

a volte si guadagnano un posto di rilievo.<br />

Quando possono dedicano<br />

gran p<strong>arte</strong> del proprio tempo<br />

al<strong>la</strong> propria prole e quando le ore<br />

sono tiranne si destreggiano tra mille<br />

cose da fare con impegno ed amore.<br />

Sono sempre presenti con una paro<strong>la</strong>,<br />

un gesto, un consiglio a risollevare<br />

lo spirito e l’umore,<br />

sia di un figlio, del proprio compagno o<br />

dell’amica del cuore.<br />

Sulle donne puoi contare,<br />

hanno infinite risorse<br />

da gestire e da donare,<br />

non sempre sono incoraggiate<br />

a dovere, ma loro instancabili<br />

continuano ad e<strong>la</strong>rgire<br />

i propri doni, come segno indelebile e<br />

prezioso del<strong>la</strong> loro generosa<br />

natura.<br />

Andrebbero ascoltate di più,<br />

il loro intuito e sesto senso<br />

spesso risponde al vero.<br />

In loro è racchiuso il<br />

magnifico mistero del generare,<br />

il vero senso del<strong>la</strong> vita<br />

da comprendere<br />

ed abbracciare.


Tutte le poesie , opere o materiale pubblicato<br />

in questa rivista e-<strong>book</strong> sono tute<strong>la</strong>te dal copyright<br />

Non è consentito riprodurle in nessuna forma.<br />

<strong>Dany</strong> <strong>B<strong>la</strong>si</strong><br />

Raffael<strong>la</strong> Amoruso

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