Parricidio o sacrificio della sessualità - La Psicanalisi secondo ...
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questo lavoro di educazione dei suoi desideri, di rimozione di una parte del suo essere,<br />
si svolge attraverso pressioni e repressioni eseguite da adulti, dei quali generalmente è<br />
parente e con i quali vive i primi anni <strong>della</strong> sua vita, quelli <strong>della</strong> totale dipendenza,<br />
materiale e psicologica dal mondo degli adulti. E saranno gli stessi adulti a proporgli,<br />
implicitamente o esplicitamente, figure ideali d’uomo o di donna convenienti al suo<br />
desiderio e al suo status sociale. Insomma, attraverso di loro un certo tipo di ideale<br />
dell’io interviene nell’economia dei desideri dell’individuo e nella costituzione del suo<br />
io, contribuendo a riprodurre i rapporti di parentela e sociali in cui l’individuo è inserito.<br />
Il bambino non diventa adulto se non passa attraverso una serie di processi che<br />
addomesticano la propria <strong>sessualità</strong> polimorfa e politropa, mettendo la parte selvaggia e<br />
asociale di se stesso al servizio <strong>della</strong> società. E realizza ciò identificandosi con<br />
personaggi ideali, figure ideali, che gli rappresentano tali esigenze trasformate in leggi.<br />
Ma, siccome inizialmente, in ogni società, gli adulti, che per essergli parenti<br />
avanzano diritti nei suoi confronti, si appropriano di lui, il bambino non potrà<br />
svilupparsi e diventare un soggetto sociale se non assoggettando, a sua volta, questi<br />
stessi individui che si dicono suoi parenti. Ognuno, prima o poi, deve accettare o<br />
rifiutare di essere figlio o figlia, sorella o fratello di qualcuno. Dalla condizione di<br />
dipendenza dai genitori alla nascita – dipendenza totale perché fisica – per diventare<br />
pienamente un essere sociale, il bambino deve in qualche modo passare alla condizione<br />
di indipendenza. Legato dalla nascita ad adulti/genitori, da adolescente si deve<br />
emancipare. Se non lo facesse sparirebbe come soggetto sociale e parte <strong>della</strong> società<br />
precipiterebbe e si annienterebbe con lui e in lui. Certo, questi processi di attaccamento<br />
e distacco trasformano l’individuo, causando in lui piaceri e sofferenze. Per alcuni, le<br />
sofferenze sono tali che non possono continuare a vivere con le loro sole energie senza<br />
l’aiuto e l’ascolto di altri. Nel necessario processo di attaccamento e distacco del<br />
bambino dagli adulti, che agiscono da genitori, si determinano spaccature e si<br />
cristallizzano strutture che Freud ha designato con l’espressione “complesso di Edipo”.<br />
Una doppia e incessante metamorfosi opera in seno ai rapporti di<br />
parentela<br />
L’individuo diventa dunque, in primo luogo, soggetto sociale nel contesto in cui<br />
nasce e cresce, ossia nello scenario determinato dai rapporti di parentela e dal<br />
corrispondente tipo di famiglia. Ma i rapporti di parentela non hanno a che fare solo con<br />
la parentela. Essi sono attraversati dai rapporti politico-economici esistenti nella società.