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Habermasiana 1 - Leonardo Ceppa

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ocratiche dello stato assistenziale. La crisi attuale della democrazia<br />

non si presenta per lui come una crisi del medium giuridico in<br />

quanto tale. Non si tratta cioè di una crisi dell’idea di giustizia in<br />

sé e per sé (più di quanto, per esempio, la emergenza sanitaria del<br />

continente africano non sia una crisi della medicina in generale).<br />

Piuttosto, la crisi della democrazia è per Habermas una crisi di implementazione,<br />

un deficit della politica, una mancata realizzazione<br />

del diritto. Da questa crisi non si esce facendo un passo indietro e<br />

corazzando difensivamente la democrazia, bensì radicalizzandone<br />

e rilanciandone in avanti l’ambizioso e individualistico progetto.<br />

Non si tratta dunque di puntare sull’onnipotenza dello stato o sull’automatismo<br />

del progresso, bensì soltanto sulla riuscita di un<br />

(fallibilistico) processo di apprendimento collettivo.<br />

In questa prospettiva diventa interessante la coniugazione habermasiana<br />

di temi liberali e temi repubblicani. Libertà e pace sociale<br />

devono essere visti come “cooriginari”, se non vogliamo che<br />

l’ordine si fondi sul terrore o la libertà si autodistrugga nel conflitto.<br />

La soluzione trasversale con cui Habermas affronta la discussione<br />

tra “liberals” e “communitarians” si adatta bene a coniugare<br />

dall’interno i due modelli storici di repubblicanesimo cui fa riferimento<br />

un recente, brillante saggio di Nadia Urbinati (in “Filosofia<br />

e questioni pubbliche”, V, 1/ 2000, pp. 81-92). Il modello<br />

“Sparta e Venezia”, propugnato per esempio da Harrington, restringeva<br />

al senato la facoltà argomentativa e discorsiva in quanto<br />

puntava sulla ragione scientifica posthobbesiana, dunque sulla<br />

dimensione antiretorica e antiplebiscitaria dell’idea democratica.<br />

Invece il modello “Atene e Roma”, propugnato per esempio da<br />

Machiavelli, valorizzava il conflitto civico (regolato da leggi) in<br />

quanto puntava sul significato epistemico, legittimante ed antielitario,<br />

della discussione. Ed in effetti, nel “two-track model” di<br />

democrazia teorizzato in Fatti e norme, il dialogo informale dei cittadini<br />

ha per Habermas funzione cognitiva e legittimante: serve a individuare<br />

i problemi da affrontare e ad approvare (o disapprova-<br />

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