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Lo sviluppo motorio del neonato

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<strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>motorio</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>neonato</strong><br />

Dott.ssa Anna Maria<br />

Castellacci<br />

Prato, 26 settembre 2009


LIMITI DELLA SEMEIOTICA<br />

NEUROLOGICA CLASSICA<br />

• Esame <strong>del</strong> tono, ROM e riflessi<br />

difficile esecuzione in neonati patologici<br />

elevato numero di falsi positivi e falsi negativi<br />

(Saint-Anne Dargassies, 1977; Prechtl, 1987; Dubowitz, 1999)<br />

• Diagnostica per immagini<br />

difficoltà a stabilire una correlazione anatomo-clinica<br />

soprattutto per quanto concerne le lesioni cerebrali<br />

considerate minori (Ferrari F. et al., 2003)


LA MOTRICITA’ SPONTANEA<br />

• Ridimensionamento <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo reflessologico<br />

pattern <strong>motorio</strong> e posturale<br />

esame motoscopico<br />

(Milani Comparetti e Gidoni, 1978)<br />

• Descrizione <strong>del</strong>la motricità spontanea <strong>del</strong><br />

<strong>neonato</strong> a termine e pretermine sano<br />

oggettivata con videoregistrazioni<br />

scarsa invasività, necessità di training<br />

buona correlazione con outcome<br />

(Cioni e Prechtl, 1989; Castellacci et al., 1990)


LA MOTRICITA’ SPONTANEA<br />

Possibilità di seguire in<br />

modo non invasivo nel<br />

tempo neonati, anche in<br />

situazioni critiche<br />

Pattern motori generati in<br />

modo endogeno e quindi<br />

buoni indicatori<br />

<strong>del</strong>l’integrità <strong>del</strong> SNC<br />

Continuità/paragonabilità dei<br />

vari pattern motori a partire<br />

dalla 9°-10° settimana di<br />

gestazione<br />

Tra tutti i patterns <strong>del</strong> repertorio<br />

<strong>motorio</strong> spontaneo <strong>del</strong><br />

<strong>neonato</strong> (movimenti isolati degli arti,<br />

stiramenti e flessioni <strong>del</strong> tronco,<br />

retroflessione <strong>del</strong> capo, flessione <strong>del</strong><br />

capo, tremori, sussulti...) è stato<br />

scelto quello dei movimenti<br />

globali (General Movements)


MOVIMENTI GLOBALI O<br />

GENERAL MOVEMENTS<br />

• I GMs sono movimenti generalizzati che coinvolgono<br />

l'intero corpo, possono durare da pochi secondi ad un<br />

minuto;<br />

• nel <strong>neonato</strong> sano i movimenti cambiano continuamente<br />

in velocità, forza ed ampiezza iniziando ed<br />

esaurendosi in modo graduale;<br />

• la sequenza dei movimenti degli arti superiori ed<br />

inferiori, <strong>del</strong> collo e <strong>del</strong> tronco è continuamente<br />

variabile. Le flessioni ed estensioni degli arti sono<br />

complesse, ricche di rotazione e di continui piccoli<br />

cambiamenti di direzione.<br />

• Queste ultime componenti addizionali rendono il<br />

movimento fluido ed elegante e creano<br />

l'impressione <strong>del</strong>la complessità e <strong>del</strong>la variabilità. La<br />

fluidità e l’eleganza rappresentano l’aspetto<br />

caratteristico e saliente dei GMs nel <strong>neonato</strong> sano.


3 principali quesiti<br />

Esistono <strong>del</strong>le differenze significative nella<br />

motricità spontanea fra neonati sani e<br />

neonati a rischio di danno neurologico?<br />

Si possono enucleare alcuni traccianti che li<br />

distinguano?<br />

La valutazione <strong>del</strong>la motricità spontanea<br />

può avere un valore prognostico, essere<br />

correlata con l’outcome a lungo termine?


• Neonati sani<br />

STUDI CLINICI<br />

(Prechtl, 1984; Prechtl e Hopkins, 1986; Cioni,<br />

Ferrari, Prechtl, 1989; Cioni, Prechtl, 1990)<br />

• Neonati sani patologici<br />

(Prechtl, 1990; Cioni e Prechtl, 1990)<br />

• Neonati con differenti lesioni cerebrali<br />

(De Vries et al., 1987; Dubowitz, 1988;<br />

• Studi di outcome<br />

(Castellacci et al., 1990; Cioni et al., 2000)


Alcune critiche<br />

• Strumento soggettivo<br />

Alta correlazione tra valutatori esperti (78-98 %)<br />

Prechtl Early Hum Dev (1990)<br />

Van Kranen-Mastenbroek et al. Brain Dev (1992)<br />

Geerdink & Hopkins Eur J Ped (1993)<br />

Albers & Jorch Biol Neonat (1994)<br />

Cioni et al. J Pediatr (1997)<br />

Einspieler et al. Early Hum Dev (1997)<br />

Bos et al. Acta Ped (1999)


Alcune critiche<br />

• L’osservazione dei GMs e’ uno strumento<br />

valido per una prognosi precoce?<br />

Buona correlazione <strong>del</strong>la valutazione al 3 mese<br />

PTA con l’outcome neurologico<br />

Ferrari et al Early Hum Dev (1990)<br />

Touwen Dev Med Child Neur (1990)<br />

Geerdink & Hopkins Eur J Ped (1993)<br />

Prechtl et al Early Hum Dev (1993)<br />

Albers & Jorch Biol Neonat (1994)<br />

Cioni et al. J Pediatr (1997)<br />

Prechtl et al. Lancet (1997)<br />

Hadders-Algra et al. Dev Med Child Neur (1998)<br />

Bos et al. Acta Ped (1999)<br />

Cioni et al. Neuropediatrics (2000)


Aspetti metodologici <strong>del</strong>l’osservazione<br />

<strong>del</strong>la motricità spontanea<br />

1. La videoregistrazione<br />

2. La selezione dei GMs<br />

3. Il giudizio globale


La videoregistrazione<br />

Possibilità di effettuare una valutazione<br />

indisturbati da altre impressioni ambientali<br />

Possibilità di rivedere le registrazioni,<br />

anche a diverse velocità, permettendo una<br />

migliore oggettivazione <strong>del</strong>l’analisi degli<br />

aspetti qualitativi.<br />

• Possibilità di conservare la documentazione<br />

video per successive comparazioni<br />

longitudinali.


Durata <strong>del</strong>la<br />

videoregistrazione<br />

La durata <strong>del</strong>la registrazione dipende dall’età.<br />

Nel pretermine, e fino all’età <strong>del</strong> termine, per avere un<br />

numero sufficiente di GMs bisogna registrare per circa<br />

un’ora. Successivamente, 10 minuti di veglia sono<br />

sufficienti.<br />

È consigliabile non registrare i neonati nei primi tre<br />

giorni di vita; durante questo periodo, infatti, ci sono<br />

molte più variabili che non successivamente. C’è<br />

un’iniziale instabilità degli stati comportamentali, in<br />

quanto c’è un rapido passaggio dalla veglia quieta al<br />

pianto, e questo può interferire con una buona<br />

osservazione dei GMs.


<strong>Lo</strong> stato comportamentale<br />

<strong>Lo</strong> stato comportamentale migliore per le registrazioni è<br />

quello di veglia attiva (stato 4 di Prechtl).<br />

E’ controindicato continuare a registrare durante<br />

prolungati episodi di singhiozzo o pianto, se il <strong>neonato</strong> è<br />

agitato o sonnolento, tuttavia occorre tener presente che il<br />

<strong>neonato</strong> con disfunzione cerebrale severa può<br />

frequentemente piangere quando comincia a muoversi.<br />

Non è possibile giudicare la qualità dei GMs in modo<br />

appropriato durante la suzione che evoca la tipica postura<br />

con braccia flesse, pugni chiusi e gambe estese.


La selezione dei GMs<br />

• Per la valutazione vanno selezionati<br />

almeno 3 GMs sufficientemente lunghi.<br />

• Molto importante è includere l’inizio ed<br />

il termine <strong>del</strong> singolo GM.


Il giudizio globale<br />

una valutazione globale <strong>del</strong> movimento, come<br />

normale o anormale, senza prestare eccessiva<br />

attenzione ai singoli dettagli.<br />

una valutazione dei diversi aspetti motori, come<br />

la velocità, l’ampiezza, la sequenzialità, il modo<br />

in cui inizia e si conclude.


MOVIMENTI GLOBALI O<br />

GENERAL MOVEMENTS<br />

• I GMs sono movimenti generalizzati che coinvolgono<br />

l'intero corpo, possono durare da pochi secondi ad un<br />

minuto;<br />

• nel <strong>neonato</strong> sano i movimenti cambiano continuamente<br />

in velocità, forza ed ampiezza iniziando ed<br />

esaurendosi in modo graduale;<br />

• la sequenza dei movimenti degli arti superiori ed<br />

inferiori, <strong>del</strong> collo e <strong>del</strong> tronco è continuamente<br />

variabile. Le flessioni ed estensioni degli arti sono<br />

complesse, ricche di rotazione e di continui piccoli<br />

cambiamenti di direzione.<br />

• Queste ultime componenti addizionali rendono il<br />

movimento fluido ed elegante e creano<br />

l'impressione <strong>del</strong>la complessità e <strong>del</strong>la variabilità. La<br />

fluidità e l’eleganza rappresentano l’aspetto<br />

caratteristico e saliente dei GMs nel <strong>neonato</strong> sano.


MOTRICITA’ SPONTANEA NORMALE<br />

MOVIMENTI DI TIPO WRITHING<br />

Tipici dei primi due mesi dopo il termine<br />

Movimenti globali caratterizzati da ampiezza<br />

e velocità variabile, talora interrotti da<br />

movimenti più bruschi.<br />

La forma <strong>del</strong> movimento è ellittica per cui<br />

assomiglia ad una contorsione.


MOTRICITA’ SPONTANEA NORMALE<br />

MOVIMENTI DI TIPO FIDGETY<br />

Compaiono dalla 6° alla 9° settimana dopo<br />

il termine<br />

Movimenti di piccola ampiezza e di<br />

moderata velocità con numerose<br />

componenti rotazionali ed oscillatorie.<br />

Tale movimento persiste per lungo tempo<br />

quando il lattante non succhia o non<br />

presenta fissazione oculare.


Quando valutare la<br />

motricità spontanea?<br />

nel periodo pretermine, preferibilmente<br />

una volta a settimana<br />

intorno all’età <strong>del</strong> termine<br />

tra le 3 e le 6 settimane post-termine<br />

infine quando la fidgety è in piena<br />

espressione (tra la 9 e la 15 settimana<br />

post-termine)


MOTRICITA’ SPONTANEA<br />

ANORMALE<br />

• REPERTORIO POVERO (PR)<br />

Sequenze di movimenti globali monotone, che<br />

non coinvolgono tutte le parti <strong>del</strong> corpo e i piani<br />

<strong>del</strong> movimento<br />

• MOVIMENTO CRAMPIFORME-SINCRONIZZATO<br />

(CS)<br />

Movimento rigido, poco fluente con attivazione<br />

simultanea di tutte le parti <strong>del</strong> corpo<br />

• MOVIMENTO CAOTICO (Ch)<br />

Movimento di grande ampiezza in cui sono<br />

attivati prevalentemente gli arti in modo<br />

anarchico


MOTRICITA’ SPONTANEA<br />

ANORMALE<br />

• FIDGETY ASSENTE<br />

La normale Fidgety non si<br />

evidenzia mai dalla 6° alla 20°<br />

settimana dopo il termine<br />

• FIDGETY ANORMALE<br />

Assomigliano ai movimenti FDG<br />

ma sono molto più ampi e bruschi


LE TRAIETTORIE MOTORIE<br />

• <strong>Lo</strong> <strong>sviluppo</strong> e la modificazione dei GMs nel<br />

corso dei primi mesi di vita permette di<br />

costruire le traiettorie motorie<br />

• Le traiettorie motorie identificano<br />

precocemente (entro i primi 3 mesi di vita) i<br />

soggetti che svilupperanno paralisi cerebrali<br />

infantili ed i lattanti destinati a soffrire di<br />

disturbi neurologici transitori o ad avere invece<br />

uno <strong>sviluppo</strong> normale.


LE TRAIETTORIE MOTORIE


OUTCOME<br />

• A prescindere dalla eventuale<br />

lesione evidenziata agli ultrasuoni<br />

e alla TC e/o RM cerebrale,<br />

traiettorie <strong>del</strong> tipo GMs<br />

costantemente normali si correlano<br />

a <strong>sviluppo</strong> normale.


OUTCOME<br />

• Traiettorie con prevalente<br />

carattere CS dei GMs preludono ad<br />

una paralisi cerebrale infantile.<br />

• Traiettorie con GMs <strong>del</strong> tipo PR<br />

precedono una evoluzione normale<br />

quando i GMs si normalizzano<br />

all’età <strong>del</strong>la fidgety (8-20<br />

settimane PTA)


OUTCOME<br />

• se viceversa i GMs di tipo PR sono<br />

ancora patologici a 15-18 settimane<br />

post termine od oltre i lattanti possono<br />

presentare sequele minori o uno<br />

<strong>sviluppo</strong> neuropsichico normale.<br />

• In particolare, l’assenza o l’anormalità<br />

dei fidgety movements sembra essere<br />

un marker precoce di disfunzione<br />

cerebrale.


RICADUTE CLINICHE E<br />

ORGANIZZATICE<br />

• LA CARE NEONATALE<br />

• IL FOLLOW-UP NEUROPSICHICO<br />

• IMPORTANZA DI UN APPROCCIO<br />

INTEGRATO


L’INTERVENTO ABILITATIVO<br />

AL NEONATO A RISCHIO<br />

Perché “abilitativo”?<br />

Il termine “riabilitazione”, che significa “favorire il<br />

ripristino di funzioni perdute, precedentemente<br />

acquisite”, si riferisce prevalentemente alle<br />

situazioni nell’adulto<br />

Il termine “ABILITAZIONE”, cioè<br />

“favorire l’acquisizione di funzioni”, è più<br />

adeguato a descrivere l’intervento<br />

tempestivo svolto in ottica preventiva e<br />

curativa mirato a favorire la massima<br />

realizzazione <strong>del</strong> potenziale di <strong>sviluppo</strong> di<br />

ogni bambino


uso <strong>del</strong>la postura<br />

corporea come<br />

CURA POSTURALE<br />

prevenzione<br />

abilitazione<br />

cura


CURA POSTURALE : PERCHE’ ?<br />

Un <strong>neonato</strong> molto pretermine,<br />

se non assistito con cura posturale, assume<br />

una postura tipica :<br />

Testa estesa e ruotata da un lato<br />

Apertura dei cingoli con gli arti in<br />

abduzione-extrarotazione<br />

Piedi in talo-valgismo


CURA POSTURALE:è un intervento …(2)<br />

Abilitativo e preventivo, perché è un<br />

organismo fragile, con limitate capacità di<br />

autoregolazione, le cui funzioni si<br />

disorganizzano facilmente in seguito agli<br />

eventi quotidiani più o meno stressanti<br />

Riabilitativo precoce, perché a volte si<br />

tratta di un bambino affetto da lesioni<br />

cerebrali importanti


CURA POSTURALE : gli obiettivi<br />

Riproporre un confine che aiuti il <strong>neonato</strong> ad<br />

orientarsi nello spazio ed a sviluppare il proprio schema<br />

corporeo<br />

Stabilizzare il sottosistema <strong>motorio</strong> per<br />

promuovere l’organizzazione e la maturazione degli<br />

altri sottosistemi<br />

Promuovere la peculiare flessione<br />

fisiologica <strong>del</strong> <strong>neonato</strong> a termine come base di uno<br />

<strong>sviluppo</strong> psico<strong>motorio</strong> armonico<br />

Migliorare la coordinazione ed il controllo <strong>del</strong><br />

movimento, mediante un “contenimento”, riducendo così<br />

le influenze disorganizzanti <strong>del</strong>l’ambiente extrauterino


CURA POSTURALE : gli obiettivi (2)<br />

Promuovere esperienze sensoriali, tattili<br />

e propriocettive<br />

Facilitare la simmetria <strong>del</strong> <strong>neonato</strong> (capotronco,<br />

arti-tronco)<br />

Promuovere l’attività mano-bocca<br />

(autoconsolazione, suzione non nutritiva), occhimano,<br />

di esplorazione corporea, posizionando gli<br />

arti superiori sulla linea mediana<br />

Evitare il rafforzamento di schemi<br />

patologici o vizi di posizione (iperestensione <strong>del</strong><br />

capo e tronco, abduzione ed extrarotazione degli<br />

arti)


CURA POSTURALE : gli obiettivi (3)<br />

Facilitare le prime competenze<br />

posturali antigravitarie (allineamento<br />

<strong>del</strong> capo, equilibrio su un fianco)<br />

Promuovere la maturazione <strong>del</strong>le<br />

competenze comportamentali e relazionali,<br />

offrendo esperienze visive, uditive ed<br />

interattive adeguate alla fase di <strong>sviluppo</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>neonato</strong>


FOLLOW UP NEONATALE<br />

SCOPI<br />

1. DIAGNOSI PRECOCE di gravi<br />

patologie, come<br />

- P.C.I.<br />

- Ritardo mentale<br />

- disturbi <strong>del</strong>lo <strong>sviluppo</strong><br />

2. CONCRETO SOSTEGNO ALLA<br />

FAMIGLIA


FOLLOW UP NEONATALE<br />

il calendario degli incontri<br />

Età <strong>del</strong> termine, 1 mese di età corretta<br />

Circa 3 mesi di età corretta<br />

Circa 6 mesi di età corretta<br />

Circa 9 mesi di età corretta<br />

Circa 12 mesi di età corretta<br />

Eventuali controlli successivi


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Età <strong>del</strong> termine, 1 mese di età corretta<br />

Conoscenza <strong>del</strong> bambino e dei suoi<br />

genitori<br />

Osservazione :<br />

1. <strong>del</strong>la motricità spontanea<br />

2. Della fissazione e<br />

<strong>del</strong>l’inseguimento oculari<br />

3. Dei primi aspetti relazionali<br />

(sorriso)


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Età <strong>del</strong> termine, 1 mese di età corretta<br />

Consigli posturali :<br />

1. Posizioni raccolte e in flessione<br />

2. Posizioni per la nanna<br />

3. Alternare i lati per evitare<br />

asimmetrie<br />

4. Ausilii appropriati


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 3 mesi di età corretta<br />

Osservazione :<br />

1. Della motricità spontanea (FDG e<br />

comparsa movimenti distali volontari)<br />

2. Del controllo <strong>del</strong> capo<br />

3. Della fissazione ed inseguimento<br />

oculari<br />

4. Degli aspetti relazionali (sorriso,<br />

vocalizzi


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 3 mesi di età corretta<br />

Consigli posturali :<br />

1. Posizione raccolta e contenimento<br />

<strong>del</strong> cingolo scapolare per facilitare<br />

l’afferramento<br />

2. Posizione prona nei momenti di<br />

veglia<br />

3. Ausilii appropriati


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 6 mesi di età corretta<br />

Osservazione :<br />

1. Della motricità finalizzata degli<br />

arti superiori : afferramento,<br />

bimanualità<br />

2. Delle competenze posturali <strong>del</strong><br />

capo e <strong>del</strong> tronco<br />

3. Dell’interesse alla relazione :<br />

vocalizzi, lallazione


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 6 mesi di età corretta<br />

Consigli posturali:<br />

1. Posizioni a tappeto<br />

2. Ausilii e giocattoli appropriati


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 9 mesi di età corretta<br />

Osservazione :<br />

1. Della manipolazione<br />

2. Della posizione seduta<br />

3. Dei passaggi posturali<br />

4. Degli spostamenti orizzontali<br />

5. Dell’evoluzione <strong>del</strong>la comunicazione<br />

6. Degli aspetti relazionali : l”angoscia<br />

<strong>del</strong>l’estraneo”


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 9 mesi di età corretta<br />

Consigli posturali :<br />

1. Posizioni a tappeto<br />

2. Ausilii e giocattoli appropriati


FOLLOW UP NEONATALE<br />

Circa 12 mesi di età corretta<br />

Verifica finale degli aspetti motori<br />

(deambulazione, passaggi posturali ,<br />

etc.), relazionali e comunicativi<br />

Eventuale valutazione cognitiva e<br />

controlli nel medio-lungo termine


34<br />

13<br />

Follow-up area pratese<br />

follow-up 2000: 103 soggetti<br />

7<br />

50


11<br />

Follow-up area pratese<br />

29<br />

follow-up 2001: 107 soggetti<br />

15<br />

51

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