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16 sangiuseppenwes.pub - Parrocchia San Giuseppe di Collegno

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Pag. 4 - <strong>San</strong> <strong>Giuseppe</strong> News -<br />

Esperienze<br />

C’E’ TANTO VUOTO DENTRO<br />

LA VITA PUO’ DIVENTARE UNA COSA INUTILE, SENZA SIGNIFICATO<br />

E’ strano. E’ come se vivessi l’attesa <strong>di</strong><br />

quel momento! Mancherebbe una settimana,<br />

ma io, mancherò a<br />

quell’appuntamento! Non ci potrò essere.<br />

Sarà per il sabato successivo. L’attesa è<br />

lunga ed estenuante. Ho paura <strong>di</strong> non<br />

farcela. E, proprio per paura ho chiesto<br />

aiuto a tante persone, le più <strong>di</strong>verse, e i<br />

consigli sono stati tutti <strong>di</strong>versi, tutti utili,<br />

ma allora perché non riesco a seguirli?<br />

Perché quando guardo il mondo provo<br />

così schifo e dentro non sento niente se<br />

non vuoto ? E pensare che le persone mi<br />

<strong>di</strong>cono che sono “elettrica”! Già un elettricità<br />

vuota. O, meglio, a intermittenza.<br />

Perché ci sono momenti in cui il vuoto<br />

sparisce. Allora mi sento viva. Allora<br />

hanno regione sono elettrica. Mi sento<br />

così male a sapere che ci sono persone<br />

per cui la cosa più importante sono i<br />

sol<strong>di</strong>.. mi basta guardare i miei coetanei:<br />

scarpe e vestiti firmati, cellulari.. tutto<br />

nuovissimo. Beh, forse è roba utile, ma<br />

non in<strong>di</strong>spensabile. Perché passare il<br />

DONARE LA PACE CON UNO SGUARDO<br />

GUARDARSI NEGLI OCCHI PER CREARE INTESA, AMORE E FRATELLANZA<br />

"Marina, ciao!" "Ciao, Casimira!" E così<br />

al ' Dì per dì , tra patate, albicocche e<br />

bottiglie <strong>di</strong> vini <strong>di</strong>versi, comincia il nostro<br />

<strong>di</strong>alogo. Il linguaggio del volto, dello<br />

sguardo viene dal profondo ed ha<br />

un’intensa pregnanza comunicativa e<br />

associativa. Parole ed espressioni del<br />

viso si susseguono e si compenetrano,<br />

confermano, qualche volta contrad<strong>di</strong>cono<br />

quanto è detto a parole, ad<strong>di</strong>rittura<br />

contro la volontà <strong>di</strong> chi parla. Lo sguardo<br />

annulla la <strong>di</strong>stanza e crea presenza,<br />

può creare la pace perché guardare<br />

significa entrare nel campo della coscienza.<br />

Si pensi alle frasi come "L’ho<br />

capito dallo sguardo", "ha due occhi<br />

che parlano", "basta che mi guar<strong>di</strong>". Il<br />

linguaggio degli occhi crea interazione<br />

e <strong>di</strong>alogo, apre la ricchezza della nostra<br />

umanità e la nostra <strong>di</strong>sponibilità<br />

all’ascolto della sofferenza e della gioia<br />

degli altri. Col nostro sguardo noi possiamo<br />

ricreare o <strong>di</strong>struggere una persona,<br />

restituirla alla vita o seppellirla prima<br />

del tempo, con uno sguardo possiamo<br />

parlare d’amore o d'in<strong>di</strong>fferenza se<br />

non ad<strong>di</strong>rittura d'o<strong>di</strong>o, possiamo <strong>di</strong>re ad<br />

una persona "Per me tu sei molto" oppure<br />

"Per me tu sei niente", Quale responsabilità<br />

umana e cristiana! Tutti<br />

noi, ma particolarmente i giovani, hanno<br />

bisogno <strong>di</strong> incontrare persone capaci<br />

<strong>di</strong> capire, amare, gioire e soffrire con<br />

gli occhi prima che con le parole. E'<br />

necessario che impariamo l’arte <strong>di</strong><br />

guardare dritto negli occhi degli altri per donare<br />

sicurezza, per creare mon<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, per<br />

offrire la nostra compartecipazione <strong>di</strong> simpatia<br />

e comprensione. Guardare l’altro negli<br />

occhi è <strong>di</strong>rgli: so che ci sei e per me sei importante,<br />

in questo momento esisti solo tu<br />

per me. Vogliamo conoscere i sentimenti<br />

che circolano in una comunità? Facciamo<br />

attenzione al modo col quale le persone si<br />

guardano: gioia, in<strong>di</strong>fferenza, amicizia, antipatia,<br />

affiatamento, freddo <strong>di</strong>stacco dagli<br />

altri... Ricordo come i miei alunni, memorizzassero<br />

meglio le cose e capissero meglio<br />

se raccontandole o esponendole, li guardavo<br />

bene negli occhi. “Gesù guardandolo lo<br />

tempo chiusi nei gran<strong>di</strong> magazzini e non<br />

si viene qui a portare un sorriso? Non lo<br />

so, spesso (anzi troppo spesso) mi chiedo<br />

se sono io che sono anormale o se il<br />

mondo <strong>di</strong> oggi è superficiale. Avete mai<br />

provato la gioia <strong>di</strong> portare un sorriso a un<br />

bambino? Essere riconosciuti per strada<br />

e salutati con baci e abbracci? Essere<br />

presentato a un genitore perché si è<br />

fatto qualcosa <strong>di</strong> buono per quel ragazzo?<br />

Non sono tante belle parole scritte<br />

su un pezzo <strong>di</strong> carta. È la realtà. Chi<br />

con<strong>di</strong>vide ogni giorno questa realtà mi<br />

sa comprendere. An<strong>di</strong>amo! Questa casa<br />

é nostra! Diamoci da fare tutti per migliorarla!<br />

Così si smetterà <strong>di</strong> provare quel<br />

vuoto dentro che ci impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> essere<br />

noi stessi. Perché donando felicità si<br />

avrà in cambio niente , nemmeno il denaro<br />

potrà comprarla. Io chiedo il vostro<br />

aiuto, ma la solitu<strong>di</strong>ne non mi spaventa.<br />

Io cerco <strong>di</strong> donare sorrisi e lo farò finché<br />

avrò vita… Qualcuno vuole farmi compagnia?<br />

Serena<br />

amò e gli <strong>di</strong>sse”: in questo modo Gesù si<br />

rivolge al giovane ricco. Naturalmente lo<br />

sguardo nasce dal nostro profondo, dai<br />

nostri sentimenti, da come viviamo abitualmente,<br />

specie quando nessuno ci guarda e<br />

capiamo che solo "UNO" ci guarda e ci<br />

scruta ogni momento: il Signore, perché<br />

LUI ci tiene nella SUA mano. Vogliamo<br />

tentare <strong>di</strong> vivere nello sguardo del Signore<br />

per potere un po' anche noi guardare gli<br />

altri come LUI ci guarda? Forse cambieremo<br />

un tantino il nostro sguardo e impareremo<br />

a donare PACE cambiando il mondo<br />

attorno a noi. Buona fortuna!<br />

Suor Casimira

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