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Preghiera di Taizè di Unità Pastorale

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sentire la tua presenza nella mia anima, e poi guardare in su e vedere non più<br />

me ma Gesù.<br />

CANONE: Laudate omnes gentes laudate Dominum. Laudate omnes gentes<br />

laudate Dominum.<br />

(Lodate il Signore tutte le genti)<br />

SILENZIO - Ognuno può <strong>di</strong>rigersi verso il cestino e pescare un biglietto<br />

(possibilmente <strong>di</strong> colore <strong>di</strong>ff erente al proprio) potrà leggerlo e portarlo a<br />

casa in ricordo <strong>di</strong> questa preghiera.<br />

CANONE: Confi temini Domino, quoniam Bonus. Confi temini Domino, Alleluja!<br />

(Confi date in Dio perchè egli è buono, Alleluja!)<br />

CANONE: Veni Sante Spirictus, tui amoris ignem accende. Veni Sancte Spiritus.<br />

Veni Sante Spiritus... (Vieni Santo Spirito, il tuo amore accende i cuori)<br />

Rifl essione fi nale <strong>di</strong> Frere Roger: La preghiera è un tesoro del Vangelo, apre<br />

una strada che porta ad amare e a perdonare. Il perdono può cambiare e il nostro<br />

cuore e la nostra vita: si allontanano allora le severità, le durezze <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio,<br />

per lasciar posto alla bontà e alla benevolenza del cuore. Ed eccoci capaci <strong>di</strong><br />

cercare <strong>di</strong> comprendere, più che <strong>di</strong> essere compresi. Chi vive del perdono riesce<br />

ad attraversare le situazioni indurite, proprio come l’acqua del ruscello che,<br />

all’inizio della primavera, si scava un passaggio attraverso la terra ancora gelata.<br />

CANONE FINALE: In resurrectione tua , Christe, caeli et terra laetentur. In<br />

resurrectione tua , Christe, caeli et terra laetentur. (Il cielo e la terra si rallegrano<br />

con la tua resurrezione, o Cristo)<br />

GRAZIE A TUTTI!<br />

PROSSIMA PREGHIERA DI TAIZE’:<br />

Domenica 4 maggio ore 21.00<br />

<strong>Preghiera</strong> <strong>di</strong> <strong>Taizè</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Unità</strong> <strong>Pastorale</strong><br />

10 Aprile 2008 - Gesù è risorto!<br />

CANONE: Dona la pace, Signore, a chi confi da in te. Dona...dona la pace<br />

Signore...Dona la pace...<br />

CANONE: Th e kingdom of God is justice and peace and joy in the Holy Spirit.<br />

Come, Lord, and open in us the gates of your Kingdom.<br />

(Il regno <strong>di</strong> Dio è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Vieni,<br />

Signore, e apri in noi le porte del tuo regno)<br />

Rifl essione iniziale <strong>di</strong> Frere Roger <strong>di</strong> <strong>Taizè</strong>:<br />

La fi ducia e la speranza attingono ad una misteriosa presenza, quella <strong>di</strong> Cristo.<br />

Con la sua risurrezione, vive in ognuno <strong>di</strong> noi per mezzo dello Spirito Santo;<br />

ancor più, egli è “unito ad ogni uomo senza eccezione”.<br />

Moltissimi esseri umani ignorano che Cristo è unito a loro e non conoscono il<br />

suo sguardo posato su ogni vita. Eppure è presente in ciascuno come un umile<br />

<strong>di</strong> cuore. E tranquilla si fa sentire la sua voce: “Riconosci il cammino <strong>di</strong> speranza<br />

aperto per te? Ti prepari ad intraprenderlo?”<br />

Allora, come non sentirsi spinti a <strong>di</strong>re al Cristo: “Vorrei seguirti per tutta la vita,<br />

ma tu conosci le mie fragilità?”.<br />

Attraverso il Vangelo egli risponde: “Conosco le tue prove e la tua povertà…Per<br />

rimanere fedele tutta la vita, pensi <strong>di</strong> non avere nulla o quasi nulla. Tuttavia sei<br />

ricolmo. Colmato da cosa? Dalla presenza dello Spirito Santo…<br />

CANONE: Nada te turbe nada te espante quien a Dios tiene nada le falta.<br />

Nada te turbe, nada te espante solo Dios basta.<br />

(Nulla ti turbi, né ti spaventi: Dio ti ama, niente ti manca. Nulla ti<br />

turbi né ti spaventi: solo Dio basta)<br />

Dal VANGELO <strong>di</strong> Luca (Lc 24,13-35)<br />

Ed ecco in quello stesso giorno due <strong>di</strong> loro erano in cammino per un villaggio<br />

<strong>di</strong>stante circa sette miglia da Gerusalemme, <strong>di</strong> nome Emmaus, e conversavano<br />

<strong>di</strong> tutto quello che era accaduto. Mentre <strong>di</strong>scorrevano e <strong>di</strong>scutevano insieme,<br />

Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci<br />

<strong>di</strong> riconoscerlo. Ed egli <strong>di</strong>sse loro: «Che sono questi <strong>di</strong>scorsi che state<br />

facendo fra voi durante il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno <strong>di</strong><br />

loro, <strong>di</strong> nome Clèopa, gli <strong>di</strong>sse: «Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da


non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò: «Che cosa?». Gli risposero:<br />

«Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e<br />

in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi<br />

lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l’hanno crocifi sso. Noi<br />

speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da<br />

quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti;<br />

recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute<br />

a <strong>di</strong>rci <strong>di</strong> aver avuto anche una visione <strong>di</strong> angeli, i quali aff ermano che egli è vivo.<br />

Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevan detto le<br />

donne, ma lui non l’hanno visto». Ed egli <strong>di</strong>sse loro: «Sciocchi e tar<strong>di</strong> <strong>di</strong> cuore<br />

nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste<br />

soff erenze per entrare nella sua gloria?». E cominciando da Mosè e da tutti i profeti<br />

spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al<br />

villaggio dove erano <strong>di</strong>retti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi<br />

insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli<br />

entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, <strong>di</strong>sse la<br />

bene<strong>di</strong>zione, lo spezzò e lo <strong>di</strong>ede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.<br />

Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si <strong>di</strong>ssero l’un l’altro: «Non ci ardeva<br />

forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci<br />

spiegava le Scritture?». E partirono senz’indugio e fecero ritorno a Gerusalemme,<br />

dove trovarono riuniti gli Un<strong>di</strong>ci e gli altri che erano con loro, i quali <strong>di</strong>cevano:<br />

«Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone». Essi poi riferirono ciò che<br />

era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.<br />

CANONE: Beati voi poveri perchè vostro è il Regno <strong>di</strong> Dio<br />

Beati voi poveri perchè vostro è il Regno <strong>di</strong> Dio<br />

Commento al VANGELO <strong>di</strong> don Paolo Curtaz:<br />

I due <strong>di</strong>scepoli si allontanano dalla città che uccide i profeti. Durante la passeggiata<br />

si parla, ovvio. Meglio, ci si lamenta, ci si lava i panni a vicenda. C’è un crescendo<br />

nel parlare: dallo sfogo lamentoso, attraverso l’approfon<strong>di</strong>mento, fi no al <strong>di</strong>battito<br />

acceso, alla vera e propria <strong>di</strong>scussione con Dio. Dio ama la <strong>di</strong>scussione, vuole che<br />

ci lasciamo coinvolgere nella rifl essione, ci chiede <strong>di</strong> indagare. Dio. rispettoso e <strong>di</strong>screto,<br />

ci considera capaci <strong>di</strong> conoscere, ci chiede <strong>di</strong> essere audaci nell’interrogarci.<br />

Cammina accanto a noi, amici: anche Dio accetta <strong>di</strong> cambiare, <strong>di</strong> adeguarsi; abbandona<br />

la rassicurante eternità, la perfetta autosuffi cienza, l’immobilità beata e si<br />

sporca le mani, cammina, si mette in viaggio. Dio non è un masso granitico, immobile<br />

e compatto, ma soff re, cambia idea, decide. Ama, e l’amore, sempre, è in movimento.<br />

E l’amore, sempre, chiede soff erenza. Gesù attacca bottone, come abbiamo<br />

visto. Cleopa pronuncia la frase più triste dell’intero Vangelo: “Noi speravamo…”<br />

Cioè: che i<strong>di</strong>oti, ci abbiamo creduto. Che rabbia, che imbecilli, ci prenderemmo a<br />

sberle da soli, sbatteremmo la testa contro un muro. Come abbiamo fatto ad essere<br />

così ingenui? Gesù spiega loro le Scritture, apre loro l’intelligenza; attraverso le<br />

Scritture possono fi nalmente capire cosa è veramente successo…i due percepiscono<br />

che questo tale li sta aiutando ad interpretare gli eventi, a capirli in profon<strong>di</strong>tà.<br />

Si scalda il cuore ai tiepi<strong>di</strong> <strong>di</strong>scepoli. Poi il tepore <strong>di</strong>vampa, e <strong>di</strong>venta fuoco incontenibile.<br />

È successa a molti, questa cosa. La Parola si insinua e inquieta, ci apre e<br />

ci sguscia, ci obbliga a verità. Il fuoco, ora, <strong>di</strong>vampa. Riscalda, illumina, consuma,<br />

come la fede. I due sono sconcertati, la paura e il dolore ancora impe<strong>di</strong>scono loro<br />

<strong>di</strong> convertire defi nitivamente il cuore. Gesù, grande, sorride e li saluta. Panico:<br />

“Come, te ne vai già? Resta, è buio, fermati” Il Signore si ferma, per restare con<br />

loro. E con noi. Non ci abbandona, il Signore, ha voglia <strong>di</strong> fermarsi, <strong>di</strong> restare,<br />

basta chiedere.<br />

CANONE: De noche iremos, de noche, que para<br />

encontrar la fuente, solo la sed<br />

nos alumbra,solo la sed nos alumbra.<br />

(Di notte andremo, <strong>di</strong> notte per incontrare la<br />

fonte, solo la sete ci illumina, solo la sete ci guida)<br />

SILENZIO - ognuno può scrivere sul foglietto colorato una preghiera o un<br />

commento sulla Resurrezione e deporla nel cesto vicino all’altare...<br />

PADRE NOSTRO<br />

<strong>Preghiera</strong> dei due pellegrini <strong>di</strong> Gerusalemme: Quante persone, lungo la via, ho<br />

incontrato, si sono accostate a me, mi hanno raccontato qualcosa <strong>di</strong> sè: e io sono<br />

stato incapace <strong>di</strong> ascoltare, <strong>di</strong> fermarmi, <strong>di</strong> camminare. Fa, Signore, che i miei sentieri<br />

siano, come lo furono i tuoi, strumento <strong>di</strong> comunicazione con la gente.<br />

CANONE: Tu sei sorgente viva, tu sei fuoco, sei carità. Vieni Spirito Santo,<br />

vieni Spirito Santo.<br />

CANONE: El alma que anda en amor, ni cansa ni se cansa. El alma que anda en<br />

amor, ni cansa ni se cansa. Oh, oh, oh_Oh, oh, oh!<br />

(L’anima colma d’amore, non stanca né si stanca)<br />

CANONE: L’Ajuda em vindrà del Senyor, el Senyor, el nostre Deu, que ha fet el<br />

cel i la terra, el cel i la terra.<br />

(L’aiuto verrà dal Signore che ha fatto cieli e terra)<br />

<strong>Preghiera</strong> <strong>di</strong> Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta:<br />

Gesù mio, aiutami a <strong>di</strong>ff ondere la tua fragranza ovunque io vada. Infon<strong>di</strong> il tuo<br />

spirito nella mia anima e riempila del tuo amore affi nchè penetri nel mio essere in<br />

modo così completo che tutta la mia vita possa essere soltanto fragranza e amore<br />

trasmesso tramite me e visto in me, e ogni anima con cui vengo a contatto possa

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