05.06.2013 Views

UNA TESTA 'PIENA DI VITA' - Prima Industrie SpA

UNA TESTA 'PIENA DI VITA' - Prima Industrie SpA

UNA TESTA 'PIENA DI VITA' - Prima Industrie SpA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

168<br />

d o s s i e r<br />

di ANTONIO VENDRAMINI<br />

<strong>UNA</strong> <strong>TESTA</strong><br />

‘PIENA <strong>DI</strong> VITA’<br />

Una visita alla Sallig di Nichelino, in provincia<br />

di Torino, società del gruppo Italdesign-Giugiaro,<br />

consente di apprezzare i vantaggi della tecnologia<br />

di taglio laser 3D della lamiera, in particolare<br />

quelli risultanti dall’utilizzo della nuova soluzione<br />

approntata da <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong> con la macchina<br />

Optimo dotata della testa di lavoro Vivida<br />

Saldatura laser con testa Vivida del sistema Optimo di <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong><br />

ottobre 2009<br />

163dos5.indd 168 11-09-2009 9:48:49


e<br />

Dopo il grande successo riscosso alla scorsa edizione della<br />

Fiera EuroBlech 2008 ad Hannover, eravamo davvero curiosi di<br />

vedere in funzione, presso un Ente industriale, il nuovo sistema per<br />

taglio laser 3D Optimo Vivida, o meglio la nuova testa Vivida nel<br />

sistema Optimo dell’azienda torinese <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong>. La nostra<br />

curiosità è stata soddisfatta dalla visita alla società Sallig, a Nichelino,<br />

nella periferia sud di Torino. Si tratta di una azienda specializzata in<br />

costruzioni prototipali, che occupa circa 80 persone, fondata nel<br />

1960 e dal 1995 appartenente a Italdesign-Giugiaro, noto gruppo<br />

industriale torinese, leader nella ricerca stilistica e nella progettazione<br />

dell’automobile. “Sallig iniziò l’attività con una squadra formata da<br />

una decina di ‘battilastra’ - esordisce Massimo Bovi, amministratore<br />

delegato della società piemontese - al fine di realizzare, manualmente<br />

e in maniera artigianale, prototipi per Fiat. L’azienda si è poi evoluta,<br />

crescendo in tecnologia ed acquisendo macchine a CNC, ma è<br />

sostanzialmente rimasta nel medesimo settore ed oggi fornisce<br />

aziende automobilistiche di tutto il mondo”.<br />

LE PREMESSE <strong>DI</strong> UN BUON LAVORO<br />

“Il nostro lavoro - continua Bovi - inizia con la ricezione dei dati<br />

CAD da parte del cliente - o dalla nostra casa madre -; continua con<br />

lo studio del metodo, la simulazione numerica e la progettazione<br />

delle attrezzature di produzione, per arrivare alla costruzione degli<br />

ottobre 2009 169<br />

163dos5.indd 169 11-09-2009 9:48:50


stampi e alla realizzazione di prototipi, elementi ‘pilota’ o piccole<br />

serie. Da qualche anno abbiamo installato un impianto per saldatura<br />

a punti per fornire scocche ‘lastroferrate’ complete (Body-in-White)<br />

e di recente abbiamo implementato saldatrici a media frequenza, per<br />

soddisfare le richieste tecnologiche dei nostri clienti. Su richiesta,<br />

siamo in grado di arrivare al montaggio completo dell’autovettura,<br />

assemblando meccanica, impianti, finizioni interne ed esterne,<br />

analizzandone la montabilità e le sequenze di montaggio come<br />

‘verifica di processo’”. Siamo entrati proprio nel ‘cuore’ progettuale<br />

di una vettura, dove cioè si passa dal disegno stilistico, al progetto e si<br />

arriva alla realizzazione di prototipi funzionanti e funzionali alle prove<br />

sperimentali su strada. “Mediamente - racconta Bovi - produciamo<br />

circa 1.500 stampi/anno. All’interno del nostro parco macchine,<br />

costituito essenzialmente da sei fresatrici per realizzare gli stampi e<br />

da 11 presse per l’imbutitura delle lamiere, operano quattro sistemi<br />

laser Optimo per la rifilatura di queste lamiere imbutite. Occorre<br />

evidenziare che il primo robot laser è stato installato in azienda<br />

nel lontano 1982: era uno dei primi sistemi ZAC a tavola mobile,<br />

realizzato da <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong>. Da allora tra Sallig e <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong> è<br />

iniziato un proficuo rapporto di collaborazione che continua ancora<br />

oggi. Due sistemi ancor oggi in uso sono un po’ datati: sono i modelli<br />

CRG che montano ancora sorgenti a CO2 dell’azienda americana<br />

Photon Sources e, pur essendo perfettamente operativi, sono ormai<br />

parte dell’archeologia industriale, con la loro grande fondazione che<br />

mantiene l’allineamento tra la sorgente posta esternamente al sistema<br />

meccanico e lo stesso. Il terzo sistema, benché rivoluzionario nella<br />

struttura omnicomprensiva, è stato installato nel 1999 e monta<br />

componenti relativamente attuali, come la sorgente PRC 2200<br />

e il controllo <strong>Prima</strong> Electronics PRIMACH-9000L (n.d.r.: per brevità,<br />

indicheremo questo sistema come ‘Optimo PRC 2200’).<br />

IL QUARTO SISTEMA<br />

“Per l’acquisto del nostro quarto sistema laser - continua Bovi -<br />

abbiamo atteso quasi 10 anni. Un’attesa in parte dovuta alle<br />

incertezze del mercato - si pensi solo ai problemi del settore negli<br />

170<br />

Panoramica del reparto<br />

della società Sallig di<br />

Nichelino, nella provincia<br />

sud di Torino, dove<br />

sono installati quattro<br />

sistemi laser Optimo di<br />

<strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong> per la<br />

lavorazione di protopiti<br />

anni 2001-2002 e ai i tentativi di progettare totalmente in ‘virtuale’<br />

i nuovi modelli -, ma sostanzialmente dovuta alla ricerca di un<br />

prodotto che permettesse un salto di qualità, sia in termini di<br />

lavorazione che di riduzione dei tempi, in modo tale da poter<br />

eseguire convenientemente anche operazioni in piccole serie”.<br />

Abbiamo interrotto il nostro interlocutore nella sua spiegazione<br />

al fine di comprendere come mai la definizione ‘virtuale’ di nuovi<br />

prototipi non abbia avuto successo.<br />

“Si tratta di un insuccesso parziale - spiega Bovi - infatti il ‘virtuale’,<br />

pur permettendo la riduzione dei tempi totali di sviluppo di un nuovo<br />

prodotto, non è in grado di dare tutti i feedback tecnici necessari alla<br />

produzione di serie della vettura sviluppata; perciò, più che mai, è<br />

necessario avere a che fare con componenti reali”.<br />

Soddisfatti della risposta, siamo tornati al discorso sulla ricerca<br />

di un nuovo sistema per lavorazioni laser in 3D.<br />

“Per molti anni - continua Bovi - non abbiamo ricevuto proposte<br />

interessanti da parte dell’industria delle macchine laser. Ultimamente<br />

siamo rimasti attratti dal modello Rapido Evoluzione in cui, grazie alla<br />

riprogettazione della struttura della macchina, con l’aumento della<br />

corsa dell’asse X a 4000 mm, e alla nuova testa di lavoro, che risulta<br />

essere completamente a motori e trasduttori diretti, senza ingranaggi e<br />

cinematismi, era possibile avere alte precisioni e grandi accelerazioni.<br />

L’unità registrava, però, un inconveniente, per noi decisivo: il volume<br />

di lavoro disponibile non rendeva possibile la lavorazione di particolari<br />

come un’intera fiancata di vettura”.<br />

Proseguendo il suo racconto, Bovi ci ha accompagnati in stabilimento:<br />

un ‘grande salone’ dove è stato possibile ammirare i quattro sistemi<br />

laser allineati. Davanti alle macchine, in attesa del taglio di rifilatura,<br />

vi erano contenitori con diversi gruppi di fiancate di nuovi modelli<br />

di autovetture. “La soluzione ricercata negli anni - evidenzia Bovi -<br />

è stata trovata nel nuovo sistema Optimo che utilizza la testa Vivida.<br />

In un’unica macchina era possibile disporre di un grande volume<br />

di lavoro (4.500 x 2.500 x 1.020 mm per i tre assi X, Y e Z), di<br />

importanti precisioni (0,03 mm per gli assi lineari e 0,005° per quelli<br />

rotanti) e di elevate accelerazioni (40 m/s 2 sull’asse adattativo C, ora<br />

controllato dal CNC, e, soprattutto, 12 m/s 2 sul nuovo asse W, che<br />

ottobre 2009<br />

163dos5.indd 170 11-09-2009 9:48:51


EUROBLECH 2008<br />

caratterizza la testa). È risultato da subito evidente che questo sistema<br />

robotizzato di <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong> era la risposta alle nostre esigenze e<br />

ne abbiamo deciso l’acquisto. Inoltre, il robot è stato corredato<br />

da una sorgente CP4000 da 4 kW e controllo PRIMACH-20L,<br />

entrambi sviluppati all’interno del Gruppo <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong><br />

(n.d.r.: per brevità, indicheremo questo sistema così configurato come<br />

‘Optimo CP4000’), in modo da poter essere in grado di operare sulle<br />

nuove lamiere in acciaio alto-resistenziale e anche su quelle in lega di<br />

alluminio. A circa sei mesi dall’implementazione possiamo affermare<br />

di essere estremamente contenti dei risultati operativi.<br />

Sulla macchina abbiamo effettuato delle modifiche marginali, come<br />

quella, per esempio, di abbassare il basamento e il livello dei due<br />

bancali di lavoro della struttura ‘split cabin’ acquistata.<br />

L’operazione è stata effettuata per consentire l’accesso della scocca<br />

completa di una autovettura sulla quale siano necessarie operazioni<br />

di saldatura laser”.<br />

LA PAROLA AL PRODUTTORE<br />

È Domenico Appendino, direttore marketing di <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong>,<br />

che ci ha accompagnato nella visita, che illustra le caratteristiche<br />

principali della nuova proposta della società torinese.<br />

“Dobbiamo partire dal nome Vivida - esordisce Appendino -, che<br />

deriva dalla parola latina ‘vividus’, che significa ‘pieno di vita’,<br />

(in inglese ‘vivid’) per arrivare alla definizione caratteristica di questa<br />

nostra soluzione: ‘Vivida è la testa di lavoro piena di vita del sistema<br />

Optimo’. Possiamo darne una definizione in modo ancora più<br />

allegorico. Pensiamo a un pianista: mentre le sue braccia si muovono<br />

sopra la tastiera, descrivendo ampi movimenti, le sue mani compiono<br />

RIVESTIMENTO FIANCATA<br />

(Berlina tre volumi segmento D)<br />

Tempo totale di taglio 6’ 04” con ‘Optimo CP4000’ con Vivida<br />

Tempo totale di taglio 6’ 95” con ‘Optimo CP4000’ senza Vivida<br />

Tempo totale di taglio 13’ 31” con ‘Optimo PRC 2200’<br />

Lunghezza effettiva di taglio di 16.753 mm<br />

Tabella 1 - Confronto dei tempi di taglio per la lavorazione di rivestimento di una<br />

fiancata di autovettura con le macchine laser ‘Optimo CP4000’ con Vivida,<br />

‘Optimo CP4000’ senza Vivida e ‘Optimo PRC 2200’<br />

La testa Vivida presenta<br />

un extra asse lineare W,<br />

parallelo all’asse B,<br />

racchiuso nel soffietto<br />

al centro dell’immagine,<br />

mediante il quale<br />

è possibile movimentare<br />

il TCP del sistema globale<br />

con un’elevata dinamica<br />

d o s s i e r<br />

piccoli e rapidi tocchi dei tasti. Il cervello<br />

del pianista sincronizza questi due movimenti,<br />

generando una musica armoniosa. Il sistema Optimo<br />

Vivida è quindi, in realtà, composto da due diverse entità:<br />

le tradizionali movimentazioni dell’unità Optimo Evoluzione,<br />

che rappresentano le braccia del pianista, e che dirigono il fascio<br />

laser all’interno del suo grande volume di lavoro, già con buone<br />

accelerazioni di 4 m/s 2 sugli assi lineari, e la testa di lavoro Vivida, che<br />

è la mano del pianista, che rappresenta la ‘piccola macchina’ in grado<br />

di compiere movimenti estremamente veloci, grazie al suo nuovo<br />

asse controllato W parallelo all’asse B, entro un suo piccolo volume<br />

di lavoro di 20 x 20 x 20 mm.<br />

La grande dinamica di questo asse è possibile grazie al ridotto peso<br />

della parte della testa che esso deve movimentare. In questo modo,<br />

è stata creata una piccola macchina ausiliaria perfettamente integrata<br />

agli assi principali, grazie a un software dedicato sviluppato da <strong>Prima</strong><br />

<strong>Industrie</strong>. È infatti il CNC <strong>Prima</strong>ch del sistema che agisce come vero<br />

e proprio ‘cervello del pianista’, sincronizzando i movimenti della<br />

‘macchina principale’ con quelli della ‘piccola macchina’”.<br />

Una spiegazione davvero chiara e intuitiva! Abbiamo quindi chiesto<br />

a Domenico Appendino quali siano i vantaggi pratici principali della<br />

nuova soluzione per l’utilizzatore. Ancora una volta, la risposta<br />

è risultata convincente. “È ovvio - sottolinea Appendino - che un<br />

primo vantaggio, non sicuramente il principale, è costituito da<br />

una maggiore affidabilità dell’intero sistema, che si ritrova con<br />

le movimentazioni principali meno ‘stressate’, poiché tutti gli<br />

spostamenti rapidi sono stati demandati alla ‘piccola macchina’,<br />

che agisce come servo intelligente sgravando l’unità principale.<br />

Per inciso, occorre dire che questa concezione consente<br />

OSSATURA INTERNA FIANCATA<br />

(Berlina due volumi segmento C)<br />

Tempo totale di taglio 2’ 56” con ‘Optimo CP4000’ con Vivida<br />

Tempo totale di taglio 3’ 37” con ‘Optimo CP4000’ senza Vivida<br />

Tempo totale di taglio 5’ 31” con ‘Optimo PRC 2200’<br />

Lunghezza effettiva di taglio di 5.557 mm<br />

Tabella 2 - Confronto dei tempi di taglio per la lavorazione dell’ossatura interna<br />

di una fiancata di autovettura con le macchine laser ‘Optimo CP4000’ con Vivida,<br />

‘Optimo CP4000’ senza Vivida e ‘Optimo PRC 2200’<br />

ottobre 2009 171<br />

163dos5.indd 171 11-09-2009 9:48:53


l’istallazione delle macchine senza alcuna<br />

necessità di fondazioni speciali, nonostante la<br />

loro dinamica estremamente elevata. Un secondo<br />

grande vantaggio per l’utilizzatore è costituito dal fatto<br />

che, con l’azione combinata delle due macchine, si possono<br />

ottenere le massime prestazioni tecnologiche, in termini di<br />

velocità di lavoro, lungo una traiettoria che si presenta un po’<br />

intricata per la presenza di molti fori o per la necessità di ricavare<br />

intagli precisi”.<br />

DATI CONVINCENTI<br />

Per meglio precisare l’ultimo concetto espresso da Appendino,<br />

Bovi ci ha fornito alcuni esempi numerici di raffronto: dopo essersi<br />

consultato con i propri collaboratori, ci ha consegnato le tabelle<br />

1 e 2, scusandosi per non averci potuto fornire anche le foto dei<br />

particolari cui si riferiscono, poiché veri e propri ‘componenti<br />

prototipo’ e pertanto coperti da accordi di riservatezza. Appendino<br />

aggiunge: “Anche noi abbiamo dei confronti sui tempi di taglio.<br />

Ad esempio, considerando il pannello interno di un cofano,<br />

utilizzando ‘Optimo CP4000’ senza Vivida, il componente può<br />

essere ottenuto in 3’58”, mentre invece la sua lavorazione con<br />

l’impiego della testa Vivida comporta un tempo di 2’55”, inferiore<br />

del 27% rispetto al precedente (28% nell’esecuzione dei 91 fori<br />

dei piccoli contorni; 15% in meno per la rifilatura del contorno<br />

esterno, avente l’estensione di 4.990 mm)”. Bovi commenta:<br />

“I vantaggi che derivano dall’utilizzo della soluzione Vivida<br />

sono evidenti e risultano essere percentualmente tanto<br />

maggiori quanto più complessi sono i percorsi di<br />

taglio. Anche per questo, recentemente, stiamo<br />

aumentando la nostra penetrazione in un settore,<br />

che meno risente dell’attuale contrazione<br />

172<br />

Con la testa Vivida,<br />

il tempo di rifilatura laser<br />

del pezzo in visione -<br />

pannello interno di un<br />

cofano di vettura -<br />

viene ridotto del 27%<br />

rispetto a quanto<br />

ottenibile con l’unità<br />

tradizionale Optimo<br />

nel campo ‘automotive’: quello del ‘bianco’. Stiamo attualmente<br />

mettendo a punto particolari in lamiera per elettrodomestici,<br />

dove è predominante la realizzazione di fori e asole rispetto alla<br />

rifilatura continua: i vantaggi derivanti dall’utilizzo della soluzione<br />

Vivida saranno ancora maggiori. Abbiamo iniziato sperimentazioni<br />

nel settore (n.d.r.: nell’ufficio del responsabile delle macchine<br />

laser, Bartolomeo Bosco, abbiamo potuto osservare le prime fasi<br />

di sviluppo ed ottimizzazione di un ‘carter’che sarà utilizzato su<br />

nuovi modelli di elettrodomestici, in particolare una lavatrice), ma<br />

non siamo ancora in grado di fornire dati di taglio comparativi”.<br />

“Dobbiamo poi osservare - aggiunge Bovi - che stiamo utilizzando<br />

il sistema ‘Optimo CP4000’ anche per applicazioni di saldatura<br />

a tratti, quasi remota: la saldatura è in questo caso ottenuta<br />

dalla movimentazione rapida della testa Vivida invece che da<br />

specchi galvanometrici, come avviene negli impianti dedicati<br />

specificamente a questo scopo. Le velocità di lavoro non sono<br />

comparabili, ma viene aperta la possibilità di realizzare anche<br />

strutture saldate complete. Occorre poi tener presente che,<br />

operando nel settore dei prototipi e delle piccole serie, siamo<br />

marginalmente interessati a ottenere le velocità di lavorazione<br />

proprie della produzione”. Un ultima domanda al nostro<br />

qualificato interlocutore: è possibile avere un parere conclusivo<br />

sulla soluzione Vivida del sistema Optimo? “Siamo entusiasti<br />

delle sue prestazioni - conclude Bovi -: grazie a questa soluzione<br />

tecnologica abbiamo potuto ampliare la nostra offerta affacciandoci<br />

a nuovi campi che, con buone probabilità, ci permetteranno di<br />

superare i tempi di incertezza di questa crisi economica mondiale.<br />

Dobbiamo necessariamente ringraziare <strong>Prima</strong> <strong>Industrie</strong>”.<br />

ottobre 2009<br />

163dos5.indd 172 11-09-2009 9:48:55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!