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Romania News - Giugno 2010 - Camera di Commercio di Forlì ...

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In questo Bollettino:<br />

<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per la <strong>Romania</strong><br />

Il bollettino<br />

No. 9 – 11 <strong>Giugno</strong> <strong>2010</strong><br />

NOTIZIE DALLA CAMERA _____________________________________________________________ 2<br />

NOTIZIE DALLA ROMANIA ____________________________________________________________ 6<br />

ENERGIA ___________________________________________________________________________ 12<br />

OSSERVATORIO FONDI EUROPEI ______________________________________________________ 14<br />

SPORTELLO EUROPA ROMANIA _______________________________________________________ 18<br />

NOTIZIE DALL’ITALIA _______________________________________________________________ 19<br />

SEZIONE SOCIALE ___________________________________________________________________ 23<br />

NUOVI SOCI ________________________________________________________________________ 26<br />

CALENDARIO FIERE E MANIFESTAZIONI IN ITALIA_____________________________________ 27<br />

CALENDARIO FIERE E MANIFESTAZIONI IN ROMANIA __________________________________ 29<br />

DATI MACROECONOMICI ____________________________________________________________ 31<br />

<strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> Italiana per la <strong>Romania</strong>, Str. Franceza 13, Bucuresti 030102 Tel:+40.(0)21.310 23 15 Fax:+40.(0)21.310 23 18<br />

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Riconosciuta dal Governo Italiano con Decreto ministeriale del 19 aprile 2005 – Legge 518/1970<br />

1


Cari amici,<br />

è con grande piacere che vi scrivo questo<br />

e<strong>di</strong>toriale per mettervi al corrente sugli ultimi<br />

avvenimenti <strong>di</strong> cui la nostra <strong>Camera</strong> è stata<br />

protagonista.<br />

L’avvenimento <strong>di</strong> cui voglio farvi partecipi in<br />

primo luogo e sul quale vorrei <strong>di</strong>lungarmi è<br />

l’incontro, organizzato dall’Ambasciata d’Italia<br />

a Bucarest, fra il Presidente della <strong>Romania</strong><br />

Traian Basescu e la comunità italiana d’affari in<br />

<strong>Romania</strong>.<br />

L’incontro si è svolto marte<strong>di</strong> 25 maggio<br />

all’Hotel Hilton e reputo che sia stato un<br />

momento veramente importante e simbolico. E’<br />

infatti la prima volta che riusciamo ad<br />

incontrarci con il Presidente Basescu ed avere<br />

uno scambio <strong>di</strong> idee importante e costruttivo.<br />

Volendo fare una breve cronaca dei contenuti<br />

NOTIZIE DALLA CAMERA<br />

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2<br />

dell’intervento del Presidente posso<br />

menzionare quanto segue.<br />

Traian Basescu ha voluto fare in primo luogo<br />

un’analisi sullo stato <strong>di</strong> fatto dell’economia e la<br />

sua esposizione è stata molto obiettiva e ha<br />

evidenziato i seguenti punti:<br />

- Entro fine anno il debito pubblico romeno<br />

dovrebbe attestarsi attorno al 37% del PIL,<br />

con un aumento <strong>di</strong> circa il 9% rispetto alla<br />

situazione <strong>di</strong> fine 2009. Questo elevato<br />

aumento del debito è dovuto principalmente<br />

alla struttura della spesa pubblica, che è<br />

eccessiva e richiede una ristrutturazione della<br />

stessa.<br />

La scelta per tamponare questa situazione<br />

<strong>di</strong>fficilmente sostenibile è fra un aumento della<br />

fiscalità ed una <strong>di</strong>minuzione delle spese. Il<br />

Governo ha scelto la via della <strong>di</strong>minuzione<br />

della spesa pubblica, altrimenti si sarebbe solo<br />

posticipato un problema che comunque esige<br />

misure drastiche. Allo stesso tempo questo tipo<br />

<strong>di</strong> misura vuole preservare la possibilità <strong>di</strong><br />

ripresa dell’economia romena e del tessuto<br />

impren<strong>di</strong>toriale.<br />

- Il Presidente Basescu ha riconosciuto<br />

apertamente che ai politici non piace prendere<br />

misure drastiche per motivi <strong>di</strong> puro calcolo<br />

elettorale, ma non procedendo ora a mettere in<br />

atto le necessarie ristrutturazioni del sistema<br />

pubblico si va incontro ad un nuovo prestito da<br />

parte del FMI <strong>di</strong> almeno 3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Euro nel<br />

2011, il che rischia <strong>di</strong> condannare la <strong>Romania</strong><br />

alla stagnazione. Questo è il motivo per il<br />

quale Traian Basescu considera <strong>di</strong> aver dovuto


premere per l’adozione delle misure esposte<br />

ed anzi ha <strong>di</strong>chiarato che sarebbe stato<br />

irresponsabile non farlo. In questo modo<br />

l’augurio è che qualsiasi prestito contratto in<br />

futuro dallo stato romeno sia destinato<br />

esclusivamente allo sviluppo e quin<strong>di</strong> agli<br />

investimenti produttivi.<br />

- Il Presidente della <strong>Romania</strong> si è quin<strong>di</strong><br />

concentrato sull’analisi <strong>di</strong> specifici settori<br />

economici ed opportunità <strong>di</strong> investimento che<br />

dovrebbero costituire la colonna portante della<br />

ripresa economica e del futuro sviluppo<br />

strutturale della <strong>Romania</strong>:<br />

1) FONDI STRUTTRALI. Fino ad ora il tasso <strong>di</strong><br />

assorbimento generale è stato solo dell’8,8%,<br />

ma dobbiamo considerare che ci sono molti<br />

progetti ancora in attesa <strong>di</strong> valutazione e<br />

<strong>di</strong>versi altri approvati ma in attesa <strong>di</strong> ricevere<br />

gli stanziamenti. E’ comunque necessario<br />

procedere ad un profondo miglioramento dei<br />

processi amministrativi che si occupano della<br />

gestione dei fon<strong>di</strong>, a livello <strong>di</strong> Autorità <strong>di</strong><br />

Management e <strong>di</strong> Organismi Interme<strong>di</strong>ari. Ciò<br />

sarà possibile solo tramite una migliore<br />

preparazione tecnica ed un minore turnover<br />

del personale, che permetta un innalzamento<br />

del livello <strong>di</strong> competenza dello stesso. Sono in<br />

attuazione specifici programmi <strong>di</strong> training in<br />

questo senso.<br />

2) ENERGIA. La centrale idroelettrica <strong>di</strong> Tarnita<br />

è molto importante per equilibrare il sistema<br />

energetico, soprattutto in vista della<br />

realizzazione dei reattori 3 e 4 della centrale<br />

nucleare <strong>di</strong> Cernavoda. E’ inoltre allo stu<strong>di</strong>o la<br />

costruzione <strong>di</strong> una nuova centrale nucleare in<br />

<strong>Romania</strong>.<br />

E’ prevista anche la modernizzazione delle<br />

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3<br />

centrali termoelettriche <strong>di</strong> Deva e Doicesti.<br />

Per quanto riguarda l’esportazione <strong>di</strong> energia<br />

elettrica il Presidente ha <strong>di</strong>chiarato che sarà<br />

realizzato il cavo sottomarino che collegherà la<br />

rete elettrica romena a quella della Turchia,<br />

consentendo così <strong>di</strong> trasferire l’eccesso <strong>di</strong><br />

potenza installata e permettere un<br />

funzionamento più lineare delle capacità<br />

produttive <strong>di</strong> elettricità.<br />

Infine è stato citato il grande sviluppo delle<br />

produzioni <strong>di</strong> energia elettrica da fonti<br />

rigenerabili, soprattutto con riferimento<br />

all’eolico, settore in cui le società italiane<br />

stanno investendo parecchio.<br />

3) AGRICOLTURA. Gli investitori italiani hanno<br />

attualmente raggiunto quota 300.000 ettari <strong>di</strong><br />

terreni agricoli acquistati e la speranza del<br />

Presidente è che queste superfici possano<br />

aumentare ancora.<br />

Per lo sviluppo del sistema agricolo in<br />

<strong>Romania</strong> è fondamentale assorbire i fon<strong>di</strong><br />

messi a <strong>di</strong>sposizione dalla Commissione<br />

Europea (oltre 12 Mld. Euro, n.d.r.) e quin<strong>di</strong><br />

anche aumentare la capacità amministrativa <strong>di</strong><br />

vaglio delle domande presentate a tal fine,<br />

ricollegandosi a quanto detto al punto 1.<br />

E’ anche molto importante sviluppare in<br />

<strong>Romania</strong> la capacità industriale <strong>di</strong> processare i<br />

prodotti agricoli, nonchè aumentare la<br />

produzione <strong>di</strong> legumi e frutta in termini assoluti.<br />

Questi sono elementi <strong>di</strong> sviluppo fondamentali<br />

per raggiungere una potenziale autosufficienza<br />

alimentare. Queste linee <strong>di</strong>rettrici<br />

rappresentano anche una grande opportunità<br />

per lo sviluppo del sistema delle PMI.<br />

Altri aspetti fondamentali per lo sviluppo del<br />

sistema agricolo romeno sono il drastico


miglioramento del sistema <strong>di</strong> irrigazioni e<br />

l’aumento della capacità <strong>di</strong> immagazzinaggio<br />

dei prodotti agricoli<br />

Altro punto dolente che richiede misure<br />

importanti è l’evasione fiscale nel settore del<br />

tra<strong>di</strong>ng dei prodotti agricoli. L’esempio fatto dal<br />

Presidente riguarda il grano <strong>di</strong>chiarato non<br />

conforme per la panificazione – e quin<strong>di</strong> non<br />

soggetto ad accise -, formalmente esportato e<br />

poi reimportato come grano adatto alla<br />

panificazione, con grande danno all’erario.<br />

Il Presidente Basescu ha quin<strong>di</strong> continuato con<br />

un’analisi delle prospettive economiche<br />

generali. Consideriamo che sia stato<br />

estremamente obiettivo nel <strong>di</strong>re che dobbiamo<br />

considerare che si potrebbe prospettare una<br />

crisi specifica riguardante i debiti sovrani degli<br />

stati europei, dovuta ad un generale aumento<br />

dell’indebitamento. Questa crisi richiederà<br />

automaticamente una revisione delle politiche<br />

sociali degli stati europei.<br />

L’Unione Europea dovrà ad un certo punto<br />

necessariamente prendere atto del fatto che le<br />

politiche sociali in atto comportano una per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> competitività economica nei confronti del<br />

sistema economico mon<strong>di</strong>ale.<br />

Traian Basescu ha quin<strong>di</strong> voluto ringraziare il<br />

comportamento delle banche estere presenti in<br />

<strong>Romania</strong>, che hanno mantenuto i capitali in<br />

questo paese nei momenti <strong>di</strong> massima crisi dei<br />

mercati finanziari internazionali.<br />

Sempre riguardo alle banche il Presidente ha<br />

voluto anche evidenziare alcune sue delusioni<br />

provenute da questo settore: soprattutto la<br />

bassa <strong>di</strong>sponibilità a concedere prestiti alle<br />

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aziende beneficiarie <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> strutturali europei,<br />

generalmente in termini <strong>di</strong> una eccessiva<br />

richiesta <strong>di</strong> garanzie. Per questo motivo il<br />

Governo annuncerà a breve un programma<br />

speciale <strong>di</strong> garanzie nei confronti delle banche<br />

che concederanno prestiti <strong>di</strong>retti alla parte<br />

cofinanziabile dei progetti, che spesso soffre<br />

pesanti problemi <strong>di</strong> cash- flow nella fase <strong>di</strong><br />

implementazione a causa dei rimborsi lunghi o<br />

ritardati.<br />

Egli ha anche fatto presente come poche<br />

banche abbiano un <strong>di</strong>partimento de<strong>di</strong>cato<br />

all’agricoltura, il che è un approccio sbagliato<br />

visto il potenziale enorme <strong>di</strong> questo settore.<br />

Una possibile alternativa per sopperire alla<br />

presenza delle banche nel settore agricolo<br />

sarebbe quella <strong>di</strong> fare <strong>di</strong>ventare CEC Bank un<br />

importante giocatore in questo campo.<br />

Il Presidente ha infine voluto far presente che è<br />

in preparazione una legge che regolamenti i<br />

contratti <strong>di</strong> partenariato pubblico-privato (PPP),<br />

che in questo momento hanno <strong>di</strong>fficoltà ad<br />

essere implementati proprio a causa della<br />

mancanza <strong>di</strong> un quadro legale chiaro, che<br />

espone gli investitori privati a rischi non<br />

controllabili.<br />

Questo è stato quanto vi volevo riferire<br />

sull’incontro fra il Presidente della <strong>Romania</strong><br />

Traian Basescu e la comunità degli<br />

impren<strong>di</strong>tori italiani in <strong>Romania</strong>.<br />

Fra le altre importanti notizie vi annuncio la<br />

firma del Protocollo <strong>di</strong> partenariato con la<br />

Federazione Patronale Energetica<br />

(Federatia Patronala Energetica-FPEN), che


è parte della grande famiglia <strong>di</strong> ACPR (Alianta<br />

Confederatiilor Patronatelor <strong>di</strong>n <strong>Romania</strong>) con<br />

la quale abbiamo già da tempo firmato un<br />

Protocollo d’intesa.<br />

Da parte <strong>di</strong> FPEN ha firmato il Direttore<br />

Esecutivo Ion Conecini, all’interno <strong>di</strong> una<br />

conferenza stampa nel quadro <strong>di</strong> una<br />

conferenza sulle energie rinnovabili che si è<br />

svolta il 13 maggio presso Romexpo.<br />

Considero che la firma dell’accordo con FPEN<br />

sia quasi un passaggio obbligato, visto<br />

l’impegno che stiamo profondendo nel campo<br />

dell’energia. Siamo infatti il più possibile<br />

presenti a tutti gli eventi che trattano<br />

l’argomento e seguiamo costantemente tutte le<br />

informazioni in questo campo, a partire dagli<br />

aspetti legali fino a quelli puramente tecnici.<br />

Inoltre ci proponiamo <strong>di</strong> organizzare un<br />

importante evento riguardante l’energia entro il<br />

mese <strong>di</strong> luglio.<br />

Altro evento degno <strong>di</strong> nota è stato il nostro<br />

affiancamento alla delegazione <strong>di</strong> ufficialità ed<br />

impren<strong>di</strong>tori provenienti dalla Sicilia, che ha<br />

avuto come destinazione Ploiesti, laddove<br />

sono stati programmati incontri con il Consiglio<br />

Provinciale (Consiliul Judetean) e la <strong>Camera</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Commercio</strong> <strong>di</strong> Prahova.<br />

L’evento è stato iniziato da Confeuropa<br />

Imprese, che ha voluto catalizzare tutti i<br />

partecipanti attorno ad un tavolo comune <strong>di</strong><br />

interessi. Da parte <strong>di</strong> Confeuropa possiamo<br />

segnalare la presenza del Presidente Calogero<br />

Campisi e del rappresentante per la <strong>Romania</strong>,<br />

Sig. Giovanni Baldantoni.<br />

Dalla Sicilia menzioniamo la partecipazione del<br />

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Sindaco <strong>di</strong> Priolo Gargallo, Sig. Nicola Bono e<br />

del Sig. Antonello Rizza, Assessore Provinciale<br />

Agricoltura e Cooperazione.<br />

Come ultimo evento degno <strong>di</strong> nota devo citare<br />

la trasferta effettuata a Istanbul in occasione<br />

della riunione d’Area delle Camere <strong>di</strong><br />

<strong>Commercio</strong> Italiane all’Estero (CCIE) dell’area<br />

europea.<br />

Questo è uno dei due appuntamenti annuali<br />

de<strong>di</strong>cati alla nostra area geografica in<br />

occasione dei quali si provano a <strong>di</strong>scutere<br />

tematiche comuni <strong>di</strong> sviluppo e problematiche<br />

riguardanti le CCIE europee.<br />

L’argomento più importante <strong>di</strong>scusso è stato<br />

quello riguardante la costituzione <strong>di</strong> una nuova<br />

(Area) per la Nuova Europa, che include tutti i<br />

paesi <strong>di</strong> nuova adesione all’Unione Europea<br />

più altri della stessa zona (Rep. Moldova,<br />

Russia, Turchia, Serbia, ecc...).<br />

Per spiegare in modo pratico quali sono le reali<br />

implicazioni <strong>di</strong> questa nuova area posso<br />

specificare che ogni area elegge un proprio<br />

rappresentante nel Consiglio <strong>di</strong><br />

Assocamerestero, il che offre la possibilità <strong>di</strong><br />

far presenti proprie istanze specifiche e<br />

soprattutto <strong>di</strong> avere un voto a <strong>di</strong>sposizione per<br />

manifestare le proprie opinioni.<br />

Per ora non si è giunti nemmeno ad una chiara<br />

posizione comune all’interno delle Camere<br />

stesse della “Nuova Europa”, il che lascia<br />

presagire a futuri <strong>di</strong>battiti sull’argomento.<br />

Un caro saluto,<br />

Il Presidente,<br />

Guglielmo Frinzi


NOTIZIE DALLA ROMANIA<br />

Paura "greca" per Bucarest, il FMI pagherà solo dopo i tagli<br />

Dal primo giugno tagli del 25% ai salari dei <strong>di</strong>pendenti pubblici<br />

La me<strong>di</strong>cina per la <strong>Romania</strong> sarà amara. La<br />

missione del Fondo Monetario Internazionale<br />

(FMI) che per giorni a Bucarest ha tenuto<br />

incontri e ha analizzato i conti romeni, ha dato<br />

un giu<strong>di</strong>zio negativo sull'andamento del deficit<br />

pubblico e ha rimandato la decisione <strong>di</strong><br />

sbloccare la quinta tranche del prestito anticrisi<br />

a quando il doloroso piano d'austerità,<br />

presentato dal presidente Traian Basescu,<br />

sarà in fase <strong>di</strong> implementazione.<br />

"Il consiglio <strong>di</strong> amministrazione si riunirà e<br />

analizzerà l'accordo quando le autorità<br />

avranno adottato le misure promesse", ha<br />

<strong>di</strong>chiarato durante una conferenza stampa a<br />

Bucarest Jeffrey Franks, capo della missione<br />

<strong>di</strong> valutazione del Fondo Monetario<br />

Internazionale. Una volta ottenuto il via libera<br />

del board, il Fmi verserà alla <strong>Romania</strong> circa<br />

850 milioni <strong>di</strong> euro, nel quadro del piano <strong>di</strong> aiuti<br />

anti-crisi - previsto su più anni - <strong>di</strong> 20 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

euro, co-finanziato dall'Unione Europea e dalla<br />

Banca Mon<strong>di</strong>ale. Il funzionario non ha escluso<br />

neanche che il fondo versi<br />

contemporaneamente due tranche, per un<br />

totale <strong>di</strong> 1,7 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro. Finora, del prestito<br />

anticrisi, la <strong>Romania</strong> ha potuto accedere a 9,2<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro sui 13 miliar<strong>di</strong> accordati dal<br />

Fmi, oltre ai 2,5 miliar<strong>di</strong> stanziati dall'Ue.<br />

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Franks ha sottolineato come la "performance<br />

sia stata relativamente buona" sino a marzo e<br />

come, tuttavia, <strong>di</strong> qui alla fine dell'anno in<br />

corso, la <strong>Romania</strong> dovrà affrontare "sfide <strong>di</strong><br />

grande portata". "L'impatto della crisi è stato<br />

più grave del previsto e la ripresa ancora non<br />

c'è stata", ha sintetizzato l'inviato Fmi.<br />

Sostanzialmente, secondo le stime Fmi,<br />

quest'anno la <strong>Romania</strong> avrà crescita zero, se<br />

non negativa. Già il mese scorso il fondo<br />

aveva tagliato la stima <strong>di</strong> crescita da +1,3 a 0,8<br />

per cento. La crescita, in ogni caso, è prevista<br />

tornare solo l'anno prossimo, con una<br />

previsione del +3,6 per cento.<br />

L'obiettivo <strong>di</strong>chiarato della <strong>Romania</strong> deve<br />

essere, spiega il Fmi, quello <strong>di</strong> portare il deficit<br />

al 6,8% sul Pil (dato 'ammorbi<strong>di</strong>to' rispetto al<br />

5,9 per cento su cui precedentemente s'era<br />

concordato). Il problema è che, se il governo<br />

non dovesse intervenire, secondo Franks, il<br />

deficit quest'anno schizzerebbe al 9,1% del Pil.<br />

Le misure sono draconiane. Il Presidente<br />

Basescu ha chiarito che gli stipen<strong>di</strong> dei pubblici<br />

<strong>di</strong>pendenti verranno tagliati dal primo giugno<br />

del 25 per cento, mentre sulle pensioni e i<br />

sussi<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione la forbice agirà per il<br />

15 per cento. Per Franks neanche questo<br />

basta. "Negli ultimi tre anni, precisamente tra il<br />

2006 e il 2008, il settore pubblico è aumentato


<strong>di</strong> 250mila <strong>di</strong>pendenti. Questi dati devono<br />

essere riportati (al 2006)", ha spiegato Franks,<br />

chiarendo che non s'attende questo bagno <strong>di</strong><br />

sangue in un anno, ma "in <strong>di</strong>versi anni".<br />

Si tratta <strong>di</strong> un piano d'austerità pesante, che ha<br />

messo in allarme sia i sindacati che<br />

l'opposizione. Nel corso della riunione dei<br />

leader delle prime cinque organizzazioni<br />

sindacali del paese con il presidente, le<br />

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organizzazioni hanno chiesto a Basescu <strong>di</strong><br />

tornare sui suoi passi riguardo all'idea dei tagli<br />

orizzontali.<br />

Il Partito socialdemocratico, dal canto suo, ha<br />

spiegato per bocca del suo leader Victor Ponta<br />

che si opporrà "a queste misure con tutti i<br />

mezzi parlamentari ed extraparlamentari". E ha<br />

chiesto che, piuttosto <strong>di</strong> agire sul fronte della<br />

spesa, il governo s'in<strong>di</strong>rizzi piuttosto a muovere<br />

la leva fiscale, aumentando la flat-tax per gli<br />

alti red<strong>di</strong>ti e la tassa sul valore aggiunto per<br />

alcuni beni. Non intende collaborare, ancora,<br />

neanche il Partito liberale, il cui leader Crin<br />

Antonescu ha invocato un governo tecnico.<br />

Per Bucarest, insomma, rischia <strong>di</strong> prospettarsi<br />

uno scenario “greco”.<br />

Il Deficit commerciale della <strong>Romania</strong> è peggiorato a marzo a causa dell’aumento delle<br />

importazioni<br />

Il deficit commerciale della <strong>Romania</strong> è<br />

aumentato a marzo per la prima volta in tre<br />

mesi, la crescita delle importazioni ha superato<br />

la domanda <strong>di</strong> esportazioni.<br />

Il <strong>di</strong>vario ha raggiunto € 856.600.000 (1,1<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari) dai 669 milioni <strong>di</strong> euro<br />

dell'anno prima,riferisce l’Istituto Nazionale <strong>di</strong><br />

Statistica. Il deficit è aumentato rispetto al dato<br />

<strong>di</strong> € 625.200.000 rivisto a febbraio.<br />

Le esportazioni sono aumentate del 15,1 per<br />

cento su base annua a marzo, mentre le<br />

importazioni sono cresciute del 17,8 per cento.<br />

Il deficit commerciale è la componente<br />

principale nel <strong>di</strong>savanzo del conto delle partite<br />

correnti in <strong>Romania</strong>, ed è ciò che ha indotto il<br />

Fondo Monetario Internazionale a concedere i<br />

20 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro del pacchetto <strong>di</strong> salvataggio<br />

alla <strong>Romania</strong> lo scorso anno.


Come giustifica il ministero dei Trasporti un livello <strong>di</strong> assorbimento dei fon<strong>di</strong> europei<br />

dell’1,9%?<br />

Il Ministero dei Trasporti non è riuscito ad<br />

attrarre finanziamenti UE nel periodo 2007-<br />

2008 poiché l’Autorità <strong>di</strong> Gestione per il<br />

Programma Operativo del Settore dei Trasporti<br />

(POS T) non è stata ascoltata dalla<br />

Commissione Europea e non è stato inviato<br />

nessun grande progetto infrastrutturale al fine<br />

<strong>di</strong> essere approvato. Questa la <strong>di</strong>chiarazione<br />

dei rappresentanti del ministero in risposta ad<br />

un articolo <strong>di</strong> Ziarul Financiar che ricordava<br />

che il programma operativo dei trasporti è<br />

quello con il più basso grado <strong>di</strong> assorbimento,<br />

pari all’1,9%, in rapporto ai fon<strong>di</strong> allocati negli<br />

ultimi quattro anni.<br />

I funzionari del ministero hanno detto che il<br />

POS T è in realtà al terzo posto (tra i sette<br />

programmi operativi) nel rimborso dei fon<strong>di</strong><br />

europei, con 38,71 milioni <strong>di</strong> euro sui 4,5<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro a <strong>di</strong>sposizione entro il 2013 per<br />

trasporto e infrastrutture.<br />

Finora sono stati depositati alla Commissione<br />

Europea 41 progetti, per un valore <strong>di</strong> 3,8<br />

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miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro. Di questi sono stati approvati e<br />

contrattati 20 progetti, per un totale <strong>di</strong> 1,1<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.<br />

I rappresentanti del ministero <strong>di</strong>cono che<br />

nonostante vi siano somme <strong>di</strong>sponibili per il<br />

finanziamento <strong>di</strong> progetti nel settore<br />

infrastrutture-trasporto, il loro utilizzo è limitato<br />

dagli attuali vincoli <strong>di</strong> bilancio. "Nel <strong>2010</strong>, per la<br />

continuazione dei progetti sarà necessario<br />

assicurare 1,5 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro tramite cre<strong>di</strong>to<br />

estero, oltre ai 638 milioni <strong>di</strong> euro provenienti<br />

dal bilancio dello Stato. Purtroppo, per l'anno<br />

<strong>2010</strong> sono a <strong>di</strong>sposizione solo 634 milioni <strong>di</strong><br />

euro da prestiti esteri (il 40% del necessario) e<br />

279 milioni <strong>di</strong> euro dal bilancio (il 43% del<br />

necessario)".<br />

Una delle particolarità del programma dei<br />

trasporti è che non beneficia <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> prefinanziamento,<br />

come vale per gli altri<br />

programmi operativi. Nel settore dei trasporti<br />

l’Unione finanzia l'85% dei costi eleggibili del<br />

progetto.


La <strong>Romania</strong> perde 3 mld € all'anno in sussi<strong>di</strong> per gli agricoltori e nel mercato nero<br />

degli alimenti<br />

Mo<strong>di</strong>ficata con “photoshop”, l’immagine<br />

dell'agricoltura romena potrebbe sembrare<br />

corretta in alcuni momenti, ma in realtà<br />

occorreranno almeno 10 anni perchè il 60%<br />

dei prodotti consumati siano <strong>di</strong> provenienza<br />

romena.<br />

La strategia a me<strong>di</strong>o e lungo termine per il<br />

settore agricolo dovrebbe includere la fusione<br />

<strong>di</strong> terreni, massicci investimenti nel settore<br />

agricolo e del bestiame. Il primo segmento,<br />

quello della terra, era già nella lista delle<br />

priorità del ministero dell'agricoltura. "Per una<br />

maggiore red<strong>di</strong>tività dell’agricoltura<br />

l’operazione <strong>di</strong> fusione è più importante <strong>di</strong> una<br />

unica proprietà in senso stretto. In primo luogo<br />

vogliamo incoraggiare la locazione a lungo<br />

termine della terra, come avviene in molti paesi<br />

europei e non pensare a sovvenzionare i costi<br />

<strong>di</strong> registrazione al catasto dei terreni se gli<br />

scambi o le transazioni avvengono ai fini del<br />

consolidamento” ha detto Mihail Dumitru,<br />

ministro dell'Agricoltura.<br />

"Negli ultimi cinque o sei anni, la qualità della<br />

produzione agricola è migliorata. Le aziende<br />

agricole hanno iniziato a <strong>di</strong>ventare più gran<strong>di</strong>.<br />

Inoltre, alcuni agricoltori prestano maggiore<br />

attenzione alle esigenze procedurali. Occorre<br />

continuare a investire in agricoltura fino a<br />

quando non rimarrà nemmeno un metro <strong>di</strong><br />

terreno agricolo a riposo”, ha <strong>di</strong>chiarato<br />

Constantin Boromiz, presidente e uno dei<br />

cinque azionisti del gruppo Boromiz <strong>di</strong><br />

Ramnicu Valcea, che nel 2008 ha avuto un<br />

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9<br />

giro d’affari <strong>di</strong> circa 150 milioni <strong>di</strong> euro. Una<br />

delle misure che lo Stato deve intraprendere è<br />

concedere prestiti con criteri più rigi<strong>di</strong> che<br />

<strong>di</strong>mostrino che i sol<strong>di</strong> vengono utilizzati in<br />

agricoltura. Ma anche la regolamentazione dei<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> successione, nel senso che la terra<br />

non deve essere più <strong>di</strong>visa tra cinque ere<strong>di</strong>,<br />

ma deve essere una scelta dell’impren<strong>di</strong>tore<br />

agricolo.<br />

Attualmente, tre quarti delle terre agricole è<br />

lavorato da nuclei familiari con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> tre<br />

ettari per famiglia e solo un quarto <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

aziende agricole posseggono migliaia o decine<br />

<strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> ettari <strong>di</strong> terra. Ecco perché gran<br />

parte della produzione viene venduta in nero,<br />

decapitalizzata, preferendo la ven<strong>di</strong>ta non<br />

appena avviene il raccolto.<br />

"Per stimolare i consumi e ridurre il mercato<br />

nero l’IVA sui prodotti della filiera dovrebbe<br />

essere ridotta al 5%. L'impren<strong>di</strong>tore romeno,<br />

con un’IVA del 19%, preferisce non produrre o<br />

non <strong>di</strong>chiarare quanto prodotto. Il red<strong>di</strong>to<br />

aumenterà se l'evasione <strong>di</strong>minuirà, aumenterà<br />

la base imponibile e <strong>di</strong>minuiranno i prezzi,<br />

portando ad un aumento dei consumi. Sembra<br />

un'idea obsoleta, ma lo Stato deve assumersi<br />

un tale rischio" ha detto Boromiz.<br />

Secondo il ministro Dumitru, lo Stato può e<br />

deve intervenire nei sistemi delle infrastrutture<br />

pubbliche per favorire l'attrazione e lo sviluppo<br />

del settore agro-alimentare. Ad esempio, lo<br />

stato deve immettere denaro nelle gran<strong>di</strong><br />

infrastrutture <strong>di</strong> gestione delle acque


(irrigazione, drenaggio, protezione contro<br />

inondazioni, strade agricole e forestali). Da<br />

sviluppare sono le infrastrutture per la ricerca<br />

agricola e <strong>di</strong> controllo (laboratorio ispezione,<br />

collaudo, ecc.), mentre il settore privato deve<br />

investire nell’industria <strong>di</strong> trasformazione.<br />

8,8 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro sono stati assegnati dall’UE<br />

alla <strong>Romania</strong> per lo sviluppo rurale nel periodo<br />

2007-2013.<br />

1,5 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro è l’investimento maggiore<br />

de<strong>di</strong>cato alla ristrutturazione e<br />

Persi 900.000 agricoltori in 10 anni<br />

L'occupazione nel settore agricolo è <strong>di</strong>minuita<br />

del 25% tra il 2000 e il 2009 nell'Unione<br />

Europea, l'equivalente <strong>di</strong> 3,7 milioni <strong>di</strong> posti <strong>di</strong><br />

lavoro, secondo fonte Eurostat. Essa è calata<br />

del 17% nell'UE-15 e del 31% nei 12 Stati<br />

membri che hanno aderito all'UE nel 2004 e<br />

nel 2007. Nel 2009, l'occupazione nel settore<br />

agricolo è stata pari a 11,2 milioni <strong>di</strong> posti nella<br />

UE a 27, <strong>di</strong> cui 5,4 milioni erano nell’UE-15 e<br />

5,8 milioni negli altri 12 paesi. Tra il 2000 e il<br />

2009, la produzione agricola reale per<br />

lavoratore è aumentata del 5% in me<strong>di</strong>a<br />

nell'UE-27, anche se vi sono state forti<br />

<strong>di</strong>fferenze tra i nuovi Stati membri (+61%) e<br />

l'UE-15 (-10%). Nel 2009, i cinque stati membri<br />

con la più alta percentuale <strong>di</strong> occupazione nel<br />

settore agricolo rappresentano quasi i due terzi<br />

del totale nell’UE-27: Polonia (20% dell'UE-27<br />

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l'ammodernamento dei villaggi agricoli.<br />

13,5% è la percentuale <strong>di</strong> denaro assorbito per<br />

l’ammodernamento delle aziende agricole per<br />

il quale sono a <strong>di</strong>sposizione 884 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

€ 977.000.000 è l’importo a <strong>di</strong>sposizione per<br />

l’industria <strong>di</strong> trasformazione.<br />

6 milioni <strong>di</strong> € è quanto fino ad ora è stato<br />

investito per creare nuove aziende su un totale<br />

<strong>di</strong> 337 milioni <strong>di</strong> euro a <strong>di</strong>sposizione.<br />

534 milioni <strong>di</strong> € è l'importo assegnato al<br />

turismo rurale, utilizzato al momento per una<br />

percentuale dello 0,16%.<br />

nell’occupazione nel settore agricolo,<br />

l'equivalente <strong>di</strong> 2,2 milioni <strong>di</strong> lavoratori),<br />

<strong>Romania</strong> (19 % e 2,1 milioni), Italia (10% e 1,2<br />

milioni), Spagna e Francia (entrambe 8% e 0,9<br />

milioni).<br />

In generale, le maggiori <strong>di</strong>minuzioni sono state<br />

trovate tra i 12 nuovi Stati membri: Estonia (-<br />

55%), Bulgaria (-48%) e Slovacchia (-43%). Le<br />

più piccole <strong>di</strong>minuzioni sono state registrate in<br />

Grecia (-3%) e Irlanda (-4%). Tra i cinque Stati<br />

membri con il più alto livello <strong>di</strong> occupazione nel<br />

settore agricolo, l'occupazione è <strong>di</strong>minuita<br />

dell’11% in Polonia, del 41% in <strong>Romania</strong>, del<br />

16% in Italia e del 17% in Spagna e in Francia.<br />

I maggiori incrementi sono stati segnati in<br />

Lettonia (+140%), Estonia (131%), Polonia<br />

(+107%), Regno Unito (+71%) e Lituania<br />

(+70%), mentre le maggiori <strong>di</strong>minuzioni in


Danimarca (-46%), Italia e Lussemburgo<br />

(entrambe -36%), Irlanda (-30%) e Paesi Bassi<br />

(-28%). Tra il 2008 e il 2009, la produzione<br />

agricola reale per lavoratore è <strong>di</strong>minuita del<br />

12% nell'UE27. Le maggiori <strong>di</strong>minuzioni sono<br />

state registrate in Ungheria (-32%),<br />

Lussemburgo (-25%), Irlanda (-24%),<br />

Germania e Italia (entrambe -21%), e i più alti<br />

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aumenti a Malta (+8%) e in Danimarca (+4%).<br />

Circa 3.500 agricoltori hanno protestato nelle<br />

settimane scorse a Piazza Victoria. Secondo il<br />

presidente della Federazione Agrostar, Stefan<br />

Nicolae, la protesta degli agricoltori “non è<br />

correlata con l'accordo con il FMI. Gli<br />

agricoltori chiedono <strong>di</strong> porre fine all'evasione<br />

fiscale, il libero accesso ai fon<strong>di</strong> europei,<br />

l’annullamento dei pagamenti arretrati dalle<br />

sovvenzioni e <strong>di</strong> ridurre la tassa sulla benzina.<br />

Vimetco prevede <strong>di</strong> produrre in <strong>Romania</strong> il 26% <strong>di</strong> prodotti in alluminio in più<br />

Vimetco NV, la società controllata dal russo<br />

Vitaliy Machitski, prevede <strong>di</strong> espandere la sua<br />

produzione <strong>di</strong> prodotti trasformati in <strong>Romania</strong><br />

del 26 per cento quest'anno.<br />

La produzione <strong>di</strong> merci come fogli, nastri e<br />

lamiere nel suo stabilimento <strong>di</strong> Alro<br />

raggiungerà 40.000 tonnellate, a fronte delle<br />

31.700 tonnellate dell'anno scorso, ha<br />

affermato il Capo dell’Ufficio Finanziario,<br />

Marian Nastase. La produzione <strong>di</strong> alluminio<br />

primario rimarrà a circa 186.000 tonnellate;<br />

questa era 288.000 tonnellate nel 2008.<br />

"Il margine è significativamente superiore" per i<br />

prodotti che per l'alluminio primario, ha detto<br />

Nastase.<br />

Le società che producono alluminio hanno<br />

tagliato la produzione l'anno scorso in risposta<br />

alla recessione globale, spingendo i prezzi del<br />

45 per cento, il maggior rialzo dal 1994. E’<br />

giunta l’ora <strong>di</strong> riaprire e ampliare la produzione,<br />

con Barclays che prevede un salto <strong>di</strong> quasi l’11<br />

per cento nell'offerta mon<strong>di</strong>ale per quest'anno.<br />

La produzione nell'Europa occidentale<br />

cambierà <strong>di</strong> poco dato che i produttori<br />

sostengono prezzi per l’energia superiori.<br />

"Abbiamo tagliato la produzione l'anno scorso<br />

a causa del costo elevato dell'energia", ha<br />

detto Nastase. La situazione dei costi<br />

energetici è ancora troppo "impreve<strong>di</strong>bile" per<br />

aumentare la produzione primaria, ha detto.<br />

Vimetco, con sede ad Amsterdam, ha riavviato<br />

la sua miniera <strong>di</strong> bauxite in Sierra Leone e ha<br />

riaperto la sua raffineria in <strong>Romania</strong> nel quarto<br />

trimestre, ha detto Nastase. L’unità cinese<br />

della società ha prodotto circa 412.000<br />

tonnellate <strong>di</strong> alluminio primario nel 2009 e<br />

8.000 tonnellate <strong>di</strong> prodotti in alluminio.<br />

L’alluminio con consegna a tre mesi, il<br />

contratto <strong>di</strong> riferimento sul London Metal<br />

Exchange, è stato contrattato per 2,094.75 $ a<br />

tonnellata. Esso dovrebbe essere scambiato<br />

tra i 2.000 dollari e i 2.500 dollari quest'anno,<br />

ha detto il <strong>di</strong>rettore finanziario.


ENERGIA<br />

Azerbaijan, Georgia e <strong>Romania</strong> siglano un accordo per creare una Joint Venture<br />

Georgia, Azerbaijan e <strong>Romania</strong> hanno firmato<br />

un accordo sulla creazione <strong>di</strong> una joint venture<br />

(JV) per il progetto <strong>di</strong> un nuovo modo <strong>di</strong><br />

trasporto del gas dall’Azerbaijan verso<br />

l'Europa.<br />

All’incontro erano presenti il ministro<br />

dell'Energia azero Natig Aliyev, il suo omologo<br />

georgiano Alexander Khetaguri e ministro<br />

romeno dell'Economia, del <strong>Commercio</strong> e del<br />

Business Adrean Vi<strong>di</strong>anu.<br />

Le parti hanno convenuto che il nuovo accordo<br />

JV specificherà le più importanti questioni<br />

relative al progetto.<br />

"Questa struttura si occuperà <strong>di</strong> coinvolgere i<br />

finanziamenti per il progetto e la realizzazione<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità", ha detto Khetaguri. La<br />

nuova JV sarà istituita entro 30 giorni.<br />

Il progetto prevede la fornitura <strong>di</strong> gas naturale<br />

dall'Azerbaijan alla Georgia, fino alla costa del<br />

Mar Nero, dove verrà costruita una fabbrica<br />

per la trasformazione del gas naturale in gas<br />

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naturale liquefatto. Poi sarà consegnato<br />

tramite le petroliere alla <strong>Romania</strong>, dove inoltre<br />

sarà realizzato un impianto <strong>di</strong> rigassificazione.<br />

"Questo è un progetto molto importante e<br />

servirà ulteriormente a <strong>di</strong>versificare il gas azero<br />

destinato all'Europa. Cre<strong>di</strong>amo che la<br />

<strong>di</strong>versificazione delle rotte <strong>di</strong><br />

approvvigionamento <strong>di</strong> petrolio e <strong>di</strong> gas verso<br />

l'Europa sia uno dei problemi più urgenti" ha<br />

detto Aliyev.<br />

Khetaguri ha detto che tutte le vie <strong>di</strong> transito<br />

che attraversano il suo territorio sono<br />

importanti per la Georgia: "Questi sono i<br />

vantaggi economici e <strong>di</strong> incremento della<br />

nostra sicurezza energetica".<br />

Vi<strong>di</strong>anu ha detto che il gas azero garantirà<br />

l’approvvigionamento <strong>di</strong> energia in Europa.<br />

"La <strong>Romania</strong> intende svolgere un ruolo attivo<br />

in questo processo e questo progetto è parte <strong>di</strong><br />

questa politica", ha aggiunto.


Termoelectrica pronta ad andare in fallimento dopo l'esternalizzazione <strong>di</strong> alcuni assets<br />

L’azienda statale produttrice <strong>di</strong> energia elettrica<br />

e termica, Termoelectrica, avvierà le procedure<br />

<strong>di</strong> fallimento, una volta che avrà esternalizzato<br />

alcune sue importanti attività; il ministro<br />

dell'Economia Adriean Videanu ha confermato<br />

ai funzionari del Fondo Monetario<br />

Internazionale (FMI) che i debiti della<br />

compagnia non saranno pagati. Tali attività<br />

comprendono le centrali elettriche <strong>di</strong> Paroseni,<br />

Galati, Braila e Borzesti e ELCEN Bucuresti.<br />

“Cercheremo soluzioni per Doicesti ma,<br />

ancora, non ne è stata trovata alcuna”, ha<br />

detto Videanu ha detto in una conferenza<br />

stampa. Soluzioni giuri<strong>di</strong>che sono<br />

apparentemente anche state trovate per la<br />

National Coal Company (CNH), l'impresa<br />

maggiormente in debito con lo Stato, in modo<br />

da cancellare i suoi debiti prima del suo<br />

ingresso in Hidroenergetica. Il <strong>di</strong>rettore<br />

generale <strong>di</strong> Hidroelectrica, Mihai David, che è<br />

anche responsabile della creazione <strong>di</strong><br />

Hidroenergetica, ha detto che i debiti <strong>di</strong> CNH<br />

devono essere eliminati attraverso una<br />

soluzione ra<strong>di</strong>cale, che potrebbe includere 'una<br />

sorta <strong>di</strong> insolvenza.'<br />

Lo scorso anno, tali società hanno licenziato<br />

oltre 5.000 <strong>di</strong>pendenti, con ulteriori 3.545 che<br />

saranno mandati a casa quest'anno. Il ministro<br />

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sostiene inoltre che i <strong>di</strong>pendenti dell'azienda <strong>di</strong><br />

Stato dovrebbero accettare tagli salariali, per<br />

solidarietà, e una maggiore tassazione del<br />

red<strong>di</strong>to. Il rilancio dell'economia nazionale sarà<br />

reso possibile dalla produzione industriale e<br />

dell'energia elettrica e del gas, che hanno<br />

mantenuto il loro trend <strong>di</strong> crescita a marzo.<br />

Inoltre, la <strong>Romania</strong> potrebbe <strong>di</strong>ventare un<br />

importante esportatore <strong>di</strong> energia elettrica nel<br />

Sud-Est europeo nei prossimi 8-10 anni con<br />

investimenti massicci, sostiene ancora il<br />

ministro dell'economia.<br />

Parlando <strong>di</strong> Hidroenergetica, che insieme a<br />

Electra sono le compagnie elettriche che il<br />

governo sta progettando <strong>di</strong> istituire entro il<br />

giugno 31, Videanu sostiene che essa sarà<br />

gestita da privati e quin<strong>di</strong> lontana da<br />

interferenze politiche. “A decorrere dal 1<br />

gennaio 2011, Hidroelectrica non venderà<br />

l'energia idroelettrica, ma l'energia, pura e<br />

semplice, insieme agli impianti <strong>di</strong> Paroseni e<br />

Deva. Dopo aver creato le due società,<br />

cercheremo <strong>di</strong> risolvere il problema una volta<br />

per tutte. I prezzi <strong>di</strong> Hidroelectrica sono saliti<br />

del 50 per cento rispetto all'anno scorso, con il<br />

più basso a RON 120 per MWh, in confronto a<br />

una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 147,5 RON per MWh dell'anno<br />

scorso”.


OSSERVATORIO FONDI EUROPEI<br />

Programma Operativo crescita della Competitività Economica (POS CCE)<br />

173 contratti <strong>di</strong> finanziamento firmati per il settore IT, 139 in fase <strong>di</strong> contrattazione<br />

Secondo il Ministero per le Comunicazione,<br />

Organismo Interme<strong>di</strong>ario per l’asse 3 - “Sistemi<br />

IT per il settore privato e pubblico” del POS<br />

CCE, allo stato attuale sono stati finanziati 173<br />

progetti, per un valore totale <strong>di</strong> circa 626 milioni<br />

<strong>di</strong> RON.<br />

Tra questi, 128 sono implementati da<br />

beneficiari privati (valore: 8,9 milioni <strong>di</strong> RON) e<br />

45 da autorità pubbliche (valore: 506,3 milioni<br />

Pubblicato il bando per l’infrastruttura <strong>di</strong> ricerca e sviluppo<br />

L’Autorità Nazionale per la Ricerca Scientifica<br />

ha annunciato la pubblicazione del bando <strong>2010</strong><br />

per l’Operazione 2.3.2 – “Sviluppo<br />

dell’infrastruttura <strong>di</strong> Ricerca e Sviluppo delle<br />

imprese, con la creazione <strong>di</strong> nuovi posti <strong>di</strong><br />

lavoro per la Ricerca e Sviluppo”, all’interno del<br />

POS CCE.<br />

La data limite per la presentazione dei progetti<br />

è il 2 settembre <strong>2010</strong>, ore 17:00.<br />

I sollecitanti eleggibili sono:<br />

- Gran<strong>di</strong> imprese;<br />

- PMI;<br />

- Microimprese.<br />

Il budget totale stanziato per il bando ammonta<br />

a 200 milioni <strong>di</strong> lei.<br />

L’intensità massima del contributo a fondo<br />

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<strong>di</strong> RON).<br />

Sono inoltre in fase <strong>di</strong> contrattazione 122<br />

progetti presentati da società private e 17<br />

progetti proposti dalle autorità.<br />

201 progetti infine, presentati per l’operazione<br />

3.2.1 - “Supporto per l’implementazione <strong>di</strong><br />

soluzione <strong>di</strong> e-government e connessione a<br />

banda larga, ove necessario” sono in fase <strong>di</strong><br />

valutazione tecnico-finanziaria.<br />

perduto ottenibile varia tra 40% e 70% del<br />

totale delle spese eleggibili, in funzione del tipo<br />

<strong>di</strong> sollecitante e della regione in cui è<br />

localizzato l’investimento, ma non può<br />

superare i 40 milioni <strong>di</strong> lei.<br />

Tramite questa operazione sono eleggibili:<br />

- Progetti <strong>di</strong> modernizzazione delle<br />

infrastrutture esistenti con l’acquisizione<br />

<strong>di</strong> nuovi strumenti e attrezzature <strong>di</strong><br />

ricerca, accompagnati o meno<br />

dall’esecuzione <strong>di</strong> lavori <strong>di</strong><br />

modernizzazione;<br />

- Progetti <strong>di</strong> costruzione/estensione <strong>di</strong><br />

e<strong>di</strong>fici per la creazione <strong>di</strong> nuovi centri o<br />

laboratori <strong>di</strong> ricerca all’interno delle<br />

imprese.


Programma Operativo Regionale (POR)<br />

Il Consiglio Provinciale Satu Mare prepara il progetto europeo “Strada del Vino <strong>di</strong> Satu Mare”<br />

Il Consiglio Provinciale <strong>di</strong> Satu Mare prepara<br />

un progetto per promuovere il turismo locale<br />

grazie ai vini della Provincia.<br />

Sono state identificate a questo proposito le<br />

zone con un potenziale nel settore turistico<br />

vitivinicolo, in particolare tre percorsi che<br />

comprendono delle località <strong>di</strong> vecchie tra<strong>di</strong>zioni<br />

(Halmeu-Oraşu Nou, Carei-Pir, Dobra-Viile<br />

Satu Mare).<br />

Obiettivo del progetto è la creazione <strong>di</strong> un<br />

brand del vino <strong>di</strong> Satu Mare e la definizione <strong>di</strong><br />

alcuni elementi per garantirne la visibilità: sigla<br />

del progetto, pagina web contenente una visita<br />

virtuale lungo i tre percorsi identificati,<br />

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15<br />

materiale promozionale, guida bilingue<br />

romeno-ungherese, brochure, depliant e<br />

campagne promozionali.<br />

Il progetto avrà una durata <strong>di</strong> 24 mesi e un<br />

valore complessivo <strong>di</strong> 776.558,30 RON (il 2%<br />

<strong>di</strong> tale somma rappresenta il contributo del<br />

beneficiario). Sarà presentato nel POR, Asse 5<br />

– “Sviluppo sostenibile e promozione del<br />

turismo”, Settore <strong>di</strong> intervento 5.3 –<br />

“Promozione del potenziale turistico e<br />

creazione dell’infrastruttura necessaria, per<br />

aumentare l’attrattività della <strong>Romania</strong> come<br />

destinazione turistica”.<br />

Le microimprese <strong>di</strong> Bucarest-Ilfov possono presentare progetti almeno sino ad agosto<br />

Secondo le ultime informazioni rese note<br />

dall’Agenzia <strong>di</strong> Sviluppo Regionale <strong>di</strong><br />

Bucarest-Ilfov, le microimprese della regione<br />

hanno presentato sino ad ora 108 progetti<br />

attraverso i quali sono stati richiesti circa 6,43<br />

milioni <strong>di</strong> RON.<br />

La presentazione <strong>di</strong> progetti a valere sulla<br />

misura 4.3 – “Supporto allo sviluppo delle<br />

microimprese” potrebbe essere sospesa entro<br />

3-4 mesi se il ritmo <strong>di</strong> presentazione e<br />

valutazione si manterrà costante.<br />

Va tuttavia precisato che il termine potrebbe<br />

slittare sino a fine anno se una parte dei<br />

progetti che hanno superato la fase <strong>di</strong> verifica<br />

dell’eleggibilità e della conformità<br />

amministrativa dovessero essere respinti nella<br />

tappa successiva (valutazione economicofinanziaria).<br />

Ad oggi, dei 108 progetti presentati, 32 sono<br />

stati respinti e 76 si trovano in fase <strong>di</strong><br />

valutazione.


Programma Nazionale <strong>di</strong> Sviluppo Rurale (PNDR)<br />

1,6 milioni <strong>di</strong> euro dall’UE per un allevamento <strong>di</strong> galline da uova<br />

Un simile progetto è finanziato tramite la<br />

misura <strong>di</strong> modernizzazione delle attività<br />

agricole (121) del PNDR. Le spese eleggibili<br />

comprendono la costruzione o la<br />

modernizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici,dell’infrastruttura <strong>di</strong><br />

accesso e dei vari allacciamenti, l’acquisto <strong>di</strong><br />

macchinari e attrezzature, gli investimenti per<br />

la produzione <strong>di</strong> energia rinnovabile che<br />

coprano il fabbisogno dell’azienda, i costi <strong>di</strong><br />

progettazione, le autorizzazioni e le spese <strong>di</strong><br />

consulenza.<br />

Ad esempio, per un’azienda che abbia una<br />

capacità <strong>di</strong> 100.000 galline da uova, con un<br />

sistema completo <strong>di</strong> raccolta e spazio per<br />

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16<br />

l’imballaggio, i costi eleggibili possono arrivare<br />

a un milione <strong>di</strong> euro, <strong>di</strong> cui metà possono<br />

essere ottenuti dai fon<strong>di</strong> europei.<br />

Per l’anno in corso, stando a quanto previsto,<br />

la misura 121 sarà lanciata due volte, la prima<br />

in maggio e la seconda in ottobre (per un<br />

budget complessivo pari a 250 milioni <strong>di</strong> euro).<br />

All’interno <strong>di</strong> questa misura è possibile ottenere<br />

un contributo per l’avvio <strong>di</strong> un frutteto, <strong>di</strong> una<br />

vigna e per investimenti in apicoltura (l’elenco<br />

è soltanto orientativo, per ulteriori informazioni<br />

è possibile consultare la guida del sollecitante,<br />

per la misura 121, <strong>di</strong>sponibile nel sito web<br />

www.apdrp.ro).<br />

Nella regione Nord-Ovest registrato il maggiore assorbimento dei fon<strong>di</strong> agricoli<br />

L’Agenzia dei Pagamenti per lo Sviluppo<br />

Rurale e la Pesca ha firmato sino ad ora 9.634<br />

progettiper un valore complessivo <strong>di</strong> oltre 2<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.<br />

La misura più gettonata è stata la 322 –<br />

“Rinnovamento e sviluppo dei villaggi,<br />

miglioramento dei servizi <strong>di</strong> base per<br />

l’economia e la popolazione rurale e<br />

valorizzazione del patrimonio rurale”, la 121 –<br />

“Modernizzazione delle attività agricole”, la 123<br />

– “Crescita del valore aggiunto dei prodotti<br />

agricoli e forestali” e la 313 – “Incoraggiamento<br />

delle attività turistiche”.<br />

In relazione alle misure menzionate, questa è<br />

la situazione attuale:<br />

Misura 121 - 1.529 progetti per un valore pari a<br />

529,18 milioni <strong>di</strong> euro;<br />

Masura 123 - 374 progetti per un valore pari a<br />

355,93 milioni <strong>di</strong> euro;<br />

Masura 313 - 203 progetti per un valore pari a<br />

37,47 milioni <strong>di</strong> euro;<br />

Masura 322 - 291 progetti per un valore pari a<br />

796,31 milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Nella regione Nord-Ovest sono stati firmati<br />

2.298 progetti (circa il 20% del totale), per una<br />

valore pari a circa 413 milioni <strong>di</strong> euro.


Varie<br />

Variante aggiornata del calendario dei ban<strong>di</strong> <strong>2010</strong><br />

L’ACIS (Autorità <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento degli<br />

Strumenti Strutturali) ha pubblicato il calendario<br />

provvisorio dei ban<strong>di</strong> relativi a tutti i Programmi<br />

Operativi per il <strong>2010</strong>.<br />

Secondo le nuove informazioni alcune delle<br />

linee <strong>di</strong> finanziamento, il cui lancio era<br />

imminente, registrano dei ritar<strong>di</strong>.<br />

Le variazioni più importanti riguardano la<br />

presentazione dei progetti all’interno del POS<br />

CCE. Per esempio, il lancio del bando che<br />

sovvenziona gli investimenti delle PMI è stato<br />

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17<br />

posticipato <strong>di</strong> due mesi. Il bando destinato ai<br />

piccoli investimenti (con contributo a fondo<br />

perduto sino a 250.000 euro) sarà pubblicata a<br />

luglio e quello per i gran<strong>di</strong> investimenti (con<br />

contributo a fondo perduto compreso tra<br />

250.000 euro e 1.500.000 euro) a settembre.<br />

Inizialmente i due ban<strong>di</strong> erano previsti per<br />

maggio.<br />

Allo stesso modo, i ban<strong>di</strong> POS DRU verranno<br />

lanciati a giugno (e non ad aprile, come<br />

previsto inizialmente).<br />

Proiezioni ACIS (Autorità <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento degli Strumenti Strutturali) circa il processo <strong>di</strong><br />

assorbimento: oltre il 20% alla fine del <strong>2010</strong><br />

Nel corso del <strong>2010</strong> la <strong>Romania</strong>, secondo le<br />

stime dell’ACIS, potrebbe beneficiare<br />

effettivamente <strong>di</strong> 1-1,3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro dei fon<strong>di</strong><br />

strutturali e <strong>di</strong> coesione. Se tali previsioni<br />

dovessero concretizzarsi la <strong>Romania</strong><br />

raggiungerebbe, entro la fine del <strong>2010</strong>, un<br />

grado <strong>di</strong> assorbimento pari ad oltre il 20% del<br />

budget stanziato per il periodo 2007-<strong>2010</strong><br />

(attualmente tale percentuale è pari allo<br />

8,76%).<br />

Alla fine <strong>di</strong> aprile sono stati registrati 16.470<br />

progetti (per tutti i Programmi Operativi), per un<br />

valore totale pari a 35,01 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro. La<br />

somma sollecitata copre 2,6 volte il totale<br />

stanziato per il periodo 2007-<strong>2010</strong> (POS DRU<br />

e PO risultano essere i Programmi Operativi<br />

più sollecitati).<br />

I 4.273 progetti approvati sinora coprono, per<br />

valore, il 75% dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili per il periodo<br />

2007-<strong>2010</strong>; il POS DRU è l’unico Programma<br />

Operativo in cui i progetti approvati superano il<br />

budget (rapporto pari a 181%). Sempre nel<br />

POS DRU va però registrato il più basso livello<br />

<strong>di</strong> contrattazione rispetto a quanto approvato.


Lo Sportello Europa <strong>Romania</strong> nasce nel<br />

gennaio 2008 per dare supporto alle PMI<br />

italiane nella ricerca <strong>di</strong> informazioni sui<br />

fon<strong>di</strong> strutturali erogati dalla autorità<br />

romene nel periodo 2007-2013. E’ il<br />

risultato <strong>di</strong> un accordo tra alcune<br />

istituzioni italiane che da tempo operano<br />

in <strong>Romania</strong> per sostenere l’impren<strong>di</strong>toria<br />

italiana nei suoi processi <strong>di</strong><br />

internazionalizzazione, e che vantano<br />

notevole esperienza nella gestione <strong>di</strong><br />

programmi comunitari.<br />

Lo Sportello, istituito presso la <strong>Camera</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Commercio</strong> italiana per la <strong>Romania</strong>,<br />

fornisce informazioni a tutti gli impren<strong>di</strong>tori<br />

italiani desiderosi <strong>di</strong> saperne <strong>di</strong> più sui<br />

fon<strong>di</strong> strutturali e sulle opportunità <strong>di</strong><br />

finanziamento che questi offrono.<br />

SPORTELLO EUROPA ROMANIA<br />

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18<br />

Per ottenere maggiori informazioni sui<br />

ban<strong>di</strong> già pubblicati, su quelli <strong>di</strong><br />

prossima attivazione e, sulle<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> eleggibilità Vi preghiamo<br />

<strong>di</strong> contattare il referente dello Sportello<br />

Europa <strong>Romania</strong>.<br />

Sportello Europa <strong>Romania</strong><br />

c/o <strong>Camera</strong> <strong>di</strong> <strong>Commercio</strong> italiana per la<br />

<strong>Romania</strong><br />

Tel: +40 (0)21 310.23.15/16/17 – Fax: +40<br />

(0)21 310.23.18<br />

E-mail:<br />

sportelloeuropa@camera<strong>di</strong>commercio.ro<br />

Str. Franceza 13 – 2° piano<br />

030102 Bucarest – <strong>Romania</strong><br />

Referente: Matteo Peri


NOTIZIE DALL’ITALIA<br />

Cresce l'export del made in Italy, ma il deficit commerciale sale<br />

A marzo le esportazioni sono aumentate del<br />

17,1% rispetto allo stesso mese dell'anno<br />

precedente, con andamenti più <strong>di</strong>namici per il<br />

mercato comunitario (+20,5%) rispetto a quello<br />

esterno all'Unione (+12,5%). Le importazioni<br />

hanno registrato un incremento del 22,6%,<br />

derivante da una crescita del 20,6% dei flussi<br />

dai paesi Ue e da un aumento del 25,3% <strong>di</strong><br />

quelli provenienti dai paesi non comunitari. Lo<br />

rileva l'Istat.<br />

Euro debole: chance per la crescita, ma non per tutti<br />

Probabilmente l’euro è ancora sopravvalutato<br />

rispetto al dollaro Usa. Per la maggior parte<br />

degli esportatori dell’eurozona il problema non<br />

è quanto scenderà l’euro, ma il rischio che<br />

risalga. Lo sostiene Paul Betts nella sua<br />

rubrica “European View” sul Financial Times,<br />

intitolata “La caduta dell'euro è un lusso che<br />

l'Europa si può permettere”.<br />

Nella <strong>di</strong>scesa della valuta europea, a suo<br />

parere, ci sono più lati positivi che negativi per<br />

l’Europa delle aziende e per i governi europei<br />

oberati dal debito. Ci sono invece più aspetti<br />

negativi per dollaro e yen. Betts cita l’Ocse,<br />

secondo cui il 10% <strong>di</strong> calo dell’euro si traduce<br />

in un punto in più <strong>di</strong> crescita per l’Europa su un<br />

periodo <strong>di</strong> 12 mesi, con poca inflazione in più,<br />

tra lo 0,5 e l’1%. Per raggiungere la parità nel<br />

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19<br />

Complessivamente, a marzo il saldo<br />

commerciale risulta negativo per 1.342 milioni<br />

<strong>di</strong> euro, in netto peggioramento rispetto<br />

all'avanzo <strong>di</strong> 69 milioni <strong>di</strong> euro dello stesso<br />

mese del 2009. Le <strong>di</strong>namiche congiunturali dei<br />

flussi, misurate dai dati destagionalizzati,<br />

evidenziano a marzo rispetto al mese<br />

precedente, incrementi del 2,2% per le<br />

esportazioni (+2% per i paesi Ue e +2,4% per i<br />

paesi extra-Ue) e del 2,6% per le importazioni<br />

(+1,1% dai paesi Ue e +4,4% da quelli extra-<br />

Ue).<br />

potere d’acquisto, l’euro deve stare a circa<br />

1,10 rispetto al dollaro.<br />

I benefici imme<strong>di</strong>ati del calo dell’euro – si legge<br />

sul Financial Times - si faranno sentire nei<br />

settori del business europeo che producono<br />

beni nel Vecchio Continente, ma realizzano la<br />

maggior parte delle ven<strong>di</strong>te nelle economie<br />

emergenti basate sul dollaro e negli stessi Stati<br />

Uniti. Tra i potenziali beneficiari Betts cita<br />

l’industria aerospaziale Eads con l’Airbus, i<br />

produttori <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> lusso come Lvmh e Remy<br />

Cointreau, Luxottica ed Essilor. Invece<br />

l’azienda <strong>di</strong> articoli sportivi A<strong>di</strong>das potrebbe<br />

essere danneggiata, poiché anche i costi <strong>di</strong><br />

produzione sono in dollari.


Mentre sulla stampa internazionale si continua<br />

a <strong>di</strong>ssertare sulle sorti dell’Europa – “Fine del<br />

sogno europeo” è il titolo <strong>di</strong> un commento <strong>di</strong><br />

Gideon Rachman sul Financial Times – e la<br />

Bce fa colpo rivelando <strong>di</strong> avere acquistato titoli<br />

<strong>di</strong> stato per 16,5 miliar<strong>di</strong>, si <strong>di</strong>ffonde il pensiero<br />

consolatorio sui vantaggi competitivi <strong>di</strong> un euro<br />

debole.<br />

“Il calo dell'euro, un segno <strong>di</strong> debolezza ma<br />

una chance per l'economia europea”, titola il<br />

quoti<strong>di</strong>ano francese Les Echos. La debolezza<br />

della moneta europea “traduce l’attuale clima<br />

<strong>di</strong> sfiducia degli investitori nei confronti del<br />

Vecchio Continente. Ma la maggior parte degli<br />

economisti la considerano una chance, poiché<br />

la competitività dell’Europa migliora”. Certo, la<br />

<strong>di</strong>scesa dell’euro è “un duro colpo per l’amor<br />

proprio degli europei”, osserva Gabriel<br />

Grésillon. Ma – afferma Jean-Michel Six,<br />

economista per l’Europa <strong>di</strong> Standard & Poor’s -<br />

“è una delle poche buone notizie <strong>di</strong> questi<br />

ultimi tempi”.<br />

Anche Le Figaro mette in evidenza i possibili<br />

vantaggi della situazione: “Il calo dell’euro<br />

potrebbe aiutare la crescita”, sottolinea un<br />

richiamo sulla homepage del suo sito web. Il<br />

deprezzamento della moneta europea ridà<br />

“meccanicamente” competitività ai prodotti<br />

europei. Un effetto “più marcato per Germania<br />

e Italia”, il cui volume <strong>di</strong> scambio al <strong>di</strong> fuori<br />

dell’eurozona è maggiore, rispetto a Spagna e<br />

Portogallo.<br />

Ci sono anche i rischi <strong>di</strong> un rialzo dei prezzi del<br />

petrolio e <strong>di</strong> una ripresa dell’inflazione, ma per<br />

il momento sono rischi contenuti.<br />

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20<br />

Un lancio Afp ripreso sul sito <strong>di</strong> Libération<br />

sonda gli economisti: per Howard Archer, <strong>di</strong> Ihs<br />

Global Insight, nelle prossime settimane l’euro<br />

si stabilizzerà a 1,15; per Jennifer McKeown, <strong>di</strong><br />

Capital Economics, l’euro potrebbe ritrovare la<br />

parità con il dollaro. Sarebbe comunque al <strong>di</strong><br />

sopra del minimo storico <strong>di</strong> 0,8230 toccato il 26<br />

ottobre del 2000. E il deprezzamento<br />

rilancerebbe le esportazioni europee.<br />

C’è invece poco da consolarsi secondo John<br />

Cochrane, che sul Wall Street Journal vede<br />

l’Europa viaggiare verso l’inflazione. Nel<br />

commento, intitolato “Miti greci e trage<strong>di</strong>a<br />

dell'euro”, il professore <strong>di</strong> finanza boccia il<br />

salvataggio della Grecia e la svolta della Bce.<br />

Contrariamente a quanto si pensa, secondo<br />

Cochrane il modo migliore per salvare l’euro, è<br />

lasciare che la Grecia faccia default o rinegozi<br />

con i detentori <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stato. E “il solo modo<br />

per risolvere il pasticcio fiscale dell’eurozona (e<br />

il nostro) è <strong>di</strong> abbattere la spesa governativa e<br />

focalizzarsi sulla crescita”. La crescita – spiega<br />

- non viene dalla spesa, soprattutto non dalla<br />

spesa che va ad alimentare generose pensioni<br />

e pingue buste paga statali. La spesa della<br />

Grecia <strong>di</strong> oltre il 50% del Pil, infatti, non si è<br />

tradotta in robusta crescita. “Se non altro, la<br />

crisi mon<strong>di</strong>ale del debito sovrano sta<br />

mandando lo stimolo fiscale nel mucchio <strong>di</strong><br />

cenere delle cattive idee”.<br />

Analizzando la decisione della Banca centrale<br />

europea <strong>di</strong> acquistare titoli <strong>di</strong> stato per 16,5<br />

miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, il Wsj fa notare che secondo<br />

alcuni economisti la mossa della Bce non è il<br />

passo "aggressivo" necessario per riportare la<br />

fiducia. “Dubbi sulla cre<strong>di</strong>bilità continuano a


incombere sulla Bce e sui governi europei,<br />

pesando sull’euro”, scrive Brian Blackstone. In<br />

compenso, un euro debole può essere un<br />

bene per l’economia europea, perché rende i<br />

paesi dell’eurozona più competitivi sul mercato<br />

globale.<br />

Il deprezzamento del 15% circa da <strong>di</strong>cembre a<br />

oggi registrato dall’euro nei confronti del<br />

dollaro “aiuta soprattutto sui mercati dove le<br />

PMI: API Torino apre a impren<strong>di</strong>tori stranieri, al via con la <strong>Romania</strong><br />

L’Associazione Piccole e Me<strong>di</strong>e Imprese <strong>di</strong><br />

Torino e Provincia (API Torino) apre agli<br />

impren<strong>di</strong>tori stranieri che costituiscono imprese<br />

in Italia. L’iniziativa, che ha preso avvio in<br />

questi giorni, ha l’obiettivo <strong>di</strong> sostenere la<br />

crescita <strong>di</strong> nuove Pmi, create da impren<strong>di</strong>tori<br />

nati non in Italia, che possano generare<br />

sinergie economiche e occupazione<br />

contribuendo così alla ripresa.<br />

“La situazione che stiamo vivendo”, spiega<br />

Massimo Guerrini, Vicepresidente Vicario<br />

dell’Associazione delle Piccole e Me<strong>di</strong>e<br />

Imprese Torinesi che sta seguendo il progetto,<br />

“è ancora connotata da forti <strong>di</strong>fficoltà. Occorre<br />

più <strong>di</strong> prima creare le con<strong>di</strong>zioni per una<br />

ripresa della produzione e dei mercati anche<br />

sostenendo le piccole aziende che impren<strong>di</strong>tori<br />

stranieri vogliono creare oppure che sono già<br />

nate in Italia”.<br />

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21<br />

imprese europee competono con quelle Usa e<br />

cinesi”, osserva il Wsj. Tuttavia, “non rende la<br />

Grecia più competitiva nei confronti <strong>di</strong> altri<br />

paesi dell’eurozona come la Germania,<br />

limitando i benefici”.<br />

Il Washington Post in un commento intitolato<br />

“Svegliati, America” invita a riflettere<br />

sull’esperienza europea per affrontare il<br />

problema <strong>di</strong> deficit e debito americano.<br />

API Torino sostiene, quin<strong>di</strong>, queste realtà<br />

fornendo loro tutta la consulenza necessaria<br />

soprattutto dal punto <strong>di</strong> vista sindacale,<br />

tributario, tecnico e cre<strong>di</strong>tizio oltre che per<br />

quanto concerne la formazione, i temi della<br />

sicurezza del lavoro e del marketing.<br />

Il primo passo dell’iniziativa <strong>di</strong> API, si è<br />

concretizzato nella collaborazione avviata con<br />

il Forum Italo-Romeno per le relazioni bilaterali<br />

con cui le PMI torinesi stanno elaborando un<br />

programma <strong>di</strong> iniziative comuni rivolte alle<br />

8.000 imprese romene già presenti in<br />

Piemonte. Un progetto che presto sarà<br />

presentato anche al Consolato <strong>di</strong> <strong>Romania</strong>. “La<br />

realtà rappresentata da questo tipo <strong>di</strong> aziende”<br />

spiega ancora Guerrini “è ormai importante a<br />

livello provinciale e regionale, attraverso il<br />

Forum sarà possibile creare le con<strong>di</strong>zioni per<br />

dare vita a relazioni economiche e commerciali<br />

più stabili oltre che tutelare meglio le imprese”.


Formazione per il rilancio del settore tessile e calzaturiero<br />

Formazione. È questa la chiave per il rilancio<br />

della competitività del settore tessile,<br />

abbigliamento e calzaturiero made in Italy. A<br />

confermarlo è il progetto <strong>di</strong> ricerca Tac, voluto<br />

dal ministero del Lavoro e delle Politiche<br />

sociali. Il piano - realizzato da un gruppo <strong>di</strong><br />

aziende composto da Luiss Business School,<br />

Consorzio Europaform-Cesos, Hermes Lab,<br />

Officine Sviluppo ricerca e Sfc – Sistemi<br />

formativi <strong>di</strong> Confindustria, nonché sostenuto<br />

dalle parti sociali del settore - parte da lontano:<br />

da quello che viene ricordato come "il<br />

quadriennio nero" della moda (vale a <strong>di</strong>re<br />

2001-2005), in cui solo in Italia si sono persi<br />

oltre 100mila posti <strong>di</strong> lavoro e il settore ha<br />

ceduto il passo <strong>di</strong> fronte al boom dei Paesi<br />

asiatici, in primis la Cina.<br />

Puntare sulla formazione <strong>di</strong> capitale umano.<br />

Di fronte a questi nuovi scenari, la ricerca,<br />

condotta tra il 2008 e 2009, ha messo in luce<br />

l'importanza <strong>di</strong> puntare sulla formazione del<br />

capitale umano, evidenziando profonde lacune<br />

delle aziende italiane sulle quali occorre metter<br />

mano. In particolare solo il 28% delle imprese<br />

intervistate ha realizzato iniziative formative nel<br />

corso degli ultimi tre anni e oltre il 50% lo ha<br />

fatto tramite fon<strong>di</strong> propri. Un'esigua<br />

percentuale, il 5%, ha fatto ricorso ai<br />

finanziamenti regionali e ai fon<strong>di</strong><br />

interprofessionali, e meno del 10% ha<br />

realizzato formazione attraverso i contratti <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>stato o tramite il tirocinio.<br />

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22<br />

Necessaria un'inversione <strong>di</strong> tendenza. Per<br />

reggere la competizione globale è necessaria<br />

un'inversione <strong>di</strong> tendenza, rileva lo stu<strong>di</strong>o. I<br />

processi formativi dovranno avere due<br />

caratteristiche: essere flessibili, per rispondere<br />

a un mercato in continua evoluzione, e mirati<br />

(a seconda che si punti sulla riqualificazione o<br />

sulla ricollocazione professionale).<br />

Usai (Confindustria): «Bisogna guardare ai<br />

lavoratori in mobilità». Suggerimenti che<br />

trovano piena coincidenza con quanto<br />

governo, regioni e parti sociali si sono<br />

ripromessi <strong>di</strong> fare in virtù delle Linee guida per<br />

la formazione del <strong>2010</strong>, approvate a febbraio.<br />

«In questo momento bisogna guardare -<br />

spiega Giorgio Usai, <strong>di</strong>rettore area relazioni<br />

industriali <strong>di</strong> Confindustria - ai lavoratori in<br />

mobilità. Tramite Fon<strong>di</strong>mpresa (fondo<br />

interprofessionale <strong>di</strong> Confindustria, Cgil, Cisl e<br />

Uil, ndr) abbiamo messo a <strong>di</strong>sposizione 50<br />

milioni <strong>di</strong> euro per la formazione specifica<br />

proprio rivolta a queste figure». Anche per<br />

Susanna Camusso, segretario confederale<br />

della Cgil, «puntare sulla formazione è una<br />

carta efficace per far emergere le competenze<br />

<strong>di</strong>ffuse nel tessile. Ma non esiste un'unica<br />

soluzione. Una strada percorribile è quella <strong>di</strong><br />

puntare sull'interazione fra iniziativa privata e<br />

funzionalità del settore pubblico».


Due misure al vaglio Ue. Sul fronte politico il<br />

viceministro allo Sviluppo economico, Adolfo<br />

Urso, ha infine richiamato l'importanza <strong>di</strong> due<br />

misure volute dall'Italia a tutela della filiera,<br />

ancora al vaglio delle istituzioni Ue: quella sulla<br />

SEZIONE SOCIALE<br />

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23<br />

tracciabilità <strong>di</strong> ogni prodotto e la cosiddetta<br />

made in che prevede l'in<strong>di</strong>cazione della<br />

provenienza del manufatto e che dovrebbe<br />

essere approvata entro l’anno.<br />

Influenza del capitale sociale sullo sviluppo economico <strong>di</strong> un territorio<br />

A cura <strong>di</strong> Arianna Dina – stagista presso la CCIpR<br />

“[...] Siamo molto simili ai mattoni <strong>di</strong> un muro:<br />

abbiamo ciascuno il nostro posto, per quanto<br />

esso possa sembrare un ben piccolo posto in un<br />

muro così grande. Ma se un solo mattone si<br />

sgretola o cade via dal suo posto, si comincia a<br />

sottoporre il resto dei mattoni ad uno sforzo<br />

indebito, appaiono crepe e il muro vacilla [...]”.<br />

[Baden Powell]<br />

Capitale sociale: è l’insieme delle relazioni<br />

che possiede un in<strong>di</strong>viduo e che gli permette<br />

l’accesso agli altri fattori <strong>di</strong> produzione, come il<br />

capitale fisico e umano. Inoltre facilita la presa<br />

<strong>di</strong> decisioni, l’esecuzione <strong>di</strong> un determinato<br />

comportamento e l’azione collettiva attraverso<br />

il sentimento <strong>di</strong> fiducia e reciprocità.<br />

Fiducia: la sua funzione principale è <strong>di</strong> ridurre<br />

l’incertezza dell’ambiente nel quale si opera,<br />

favorendo così l’interazione e la cooperazione<br />

tra in<strong>di</strong>vidui. La fiducia si concretizza in<br />

un’aspettativa con valenza positiva per l’attore,<br />

maturata sotto con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> incertezza, ma in<br />

presenza <strong>di</strong> un carico cognitivo e/o emotivo<br />

tale da permettere <strong>di</strong> superare la soglia <strong>di</strong> mera<br />

speranza [Mutti, 1998]. La fiducia è dunque un<br />

meccanismo che consente <strong>di</strong> operare in uno<br />

stato <strong>di</strong> quasi-certezza relativa al<br />

comportamento degli altri.<br />

È ormai opinione<br />

con<strong>di</strong>visa il riconoscere<br />

come l’integrazione<br />

crescente tra <strong>di</strong>mensione<br />

economica e <strong>di</strong>mensione<br />

sociale dell’azione<br />

impren<strong>di</strong>toriale,<br />

supportata dal progresso


tecnologico e dalle conoscenze economiche<br />

attuali, possa porsi efficacemente a servizio<br />

della società civile. Secondo questa logica le<br />

organizzazioni sociali non sono più soggetti<br />

marginali attivi laddove il mercato e il settore<br />

pubblico falliscono ma una forza <strong>di</strong>rompente e<br />

innovativa in molteplici ambiti, dall’inclusione<br />

sociale alla creazione <strong>di</strong> lavoro, dal rilancio<br />

delle economie locali alle problematiche<br />

connesse alla povertà [F. Perrini, 2007].<br />

Un’economia che non imposti il proprio<br />

equilibrio e motivo <strong>di</strong> sopravvivenza sulla<br />

persona e sul rispetto dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> ognuno, è un’<br />

economia in pericolo. Il bene comune risulta<br />

dall’equilibrio tra i <strong>di</strong>ritti della persona ed il fine<br />

della società, che è, a sua volta, determinato<br />

dalle esigenze della persona. Si definisce tale<br />

in quanto comune a tutti i singoli che<br />

permettono lo sviluppo delle singole persone e<br />

l’esercizio dei loro <strong>di</strong>ritti all’interno della<br />

società. A garanzia <strong>di</strong> un orizzonte <strong>di</strong> bene<br />

comune, la valorizzazione e il riconoscimento<br />

della soggettività sociale assume come proprie<br />

le metodologie <strong>di</strong> cooperazione tra soggetti<br />

sociali, che privilegiano un gioco cooperativo e<br />

non conflittuale per la soluzione <strong>di</strong> problemi<br />

concreti e la ricerca <strong>di</strong> interazione con le<br />

istituzioni coinvolte. La fiducia tra operatori<br />

economici è un ingre<strong>di</strong>ente fondamentale per il<br />

funzionamento del sistema economico e non<br />

solo. La fiducia può generare stima e<br />

scoraggiare una condotta illecita nel caso in cui<br />

gli accor<strong>di</strong> siano inseriti in un ampio contesto <strong>di</strong><br />

relazioni personali e <strong>di</strong> reti formali <strong>di</strong> natura<br />

economica, politica e sociale. In base al grado<br />

<strong>di</strong> coesione sociale si instaurano tra le persone<br />

dei processi determinanti reti, norme e fiducia<br />

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Riconosciuta dal Governo Italiano con Decreto ministeriale del 19 aprile 2005 – Legge 518/1970<br />

24<br />

sociale rivolti allo sviluppo <strong>di</strong> un benessere<br />

collettivo. Si viene così a creare una rete <strong>di</strong><br />

relazioni sociali, <strong>di</strong> natura anche extra<br />

economica, che permette la circolazione <strong>di</strong><br />

informazioni e <strong>di</strong> fiducia tra membri, e capace<br />

<strong>di</strong> favorire lo sviluppo economico in quanto<br />

agevola gli scambi, limita l’opportunismo e<br />

facilita la circolazione <strong>di</strong> risorse cognitive<br />

importanti per l’attività <strong>di</strong> produzione e il<br />

processo <strong>di</strong> innovazione.<br />

Le reti <strong>di</strong> relazioni sociali e le <strong>di</strong>namiche che<br />

vanno ad aumentare la fiducia tra i soggetti <strong>di</strong><br />

una società sono ciò che Putnam e Coleman e<br />

altri hanno definito come “capitale sociale” <strong>di</strong><br />

un territorio.<br />

La propensione a scambiare con gli altri,<br />

afferma Smith (Ricchezza delle Nazioni, 1776),<br />

è una tipica espressione della socialità umana,<br />

che si può esprimere nella sua pienezza solo<br />

nella società civile, dove esiste la <strong>di</strong>visione del<br />

lavoro e ciascuno ha un costante bisogno <strong>di</strong><br />

ottenere qualcosa degli altri, non potendo<br />

provvedere da solo o con la sua famiglia a tutti<br />

i suoi bisogni. Smith riconosce che il modo più<br />

naturale e umano <strong>di</strong> ottenere le cose dagli altri<br />

sarebbe la reciprocità, l’amicizia e l’amore: ma<br />

nella grande società “la durata della vita ci<br />

basta appena a guadagnarci l’amicizia <strong>di</strong><br />

pochi”. Quin<strong>di</strong> l’amicizia non basta per poter<br />

ottenere ciò <strong>di</strong> cui abbiamo bisogno dagli altri,<br />

anche se essa svolge una sua specifica ed<br />

essenziale funzione.<br />

La fiducia e la reciprocità, sono i principali<br />

motori dello sviluppo economico e sociale. La<br />

stragrande maggioranza dei contratti, infatti, è<br />

incompleta. L’impossibilità <strong>di</strong> prevedere tutti gli<br />

eventi futuri fa si che anche all’interno <strong>di</strong> una


elazione contrattuale si inseriscano spazi<br />

fiduciari, per quanto riguarda l’interpretazione<br />

delle norme o la scelta <strong>di</strong> monitorare il<br />

contratto [Pelligra, 2002]. L’attività economica,<br />

per quanto si cerchi <strong>di</strong> isolarla, rimane<br />

profondamente ra<strong>di</strong>cata nella struttura sociale.<br />

Il capitale sociale, stock multi<strong>di</strong>mensionale<br />

costituito dalle caratteristiche della struttura<br />

sociale che hanno la capacità <strong>di</strong> influenzare e<br />

coor<strong>di</strong>nare i comportamenti in<strong>di</strong>viduali,<br />

favorisce l’azione collettiva e permette agli<br />

agenti <strong>di</strong> perseguire fini altrimenti<br />

irraggiungibili. Il rafforzamento della<br />

partecipazione civica contribuisce alla<br />

<strong>di</strong>ffusione della fiducia e delle informazioni,<br />

stimolando il processo <strong>di</strong> sviluppo economicosociale.<br />

Il capitale sociale aumenta il<br />

sentimento <strong>di</strong> fiducia <strong>di</strong> un soggetto nei<br />

confronti <strong>di</strong> un altro e facilita la creazione <strong>di</strong><br />

una rete <strong>di</strong> relazioni sociali coese che a loro<br />

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25<br />

volta influenzano positivamente le istituzioni e il<br />

loro funzionamento.<br />

Sono stati identificati almeno tre mo<strong>di</strong> in cui il<br />

capitale sociale contribuisce al rafforzamento<br />

dell’economia: facilita la circolazione e l’utilizzo<br />

delle informazioni, valorizza le conoscenze<br />

contestuali e impatta positivamente sulla<br />

dotazione infrastrutturale e <strong>di</strong> servizi. Il capitale<br />

sociale, dunque, favorisce lo sviluppo <strong>di</strong><br />

processi impren<strong>di</strong>toriali perchè facilita<br />

l’accesso alle informazioni, riduce i costi <strong>di</strong><br />

transazione facilitando così il coor<strong>di</strong>namento<br />

delle attività e facilita la presa <strong>di</strong> decisioni a<br />

livello collettivo. Infine la presenza <strong>di</strong> capitale<br />

sociale aumenta sicuramente la capacità <strong>di</strong> un<br />

contesto <strong>di</strong> fornire le risorse necessarie,<br />

soprattutto quelle relazionali e <strong>di</strong> network;<br />

facilita poi l’esistenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni che<br />

contribuiscono ad elevare la qualità <strong>di</strong> vita e<br />

allo sviluppo <strong>di</strong> attività economiche e sociali.<br />

Gli articoli riportati nel presente Bollettino sono liberamente tratti dalla stampa romena ed internazionale


NUOVI SOCI<br />

Società & Sede E mail Responsabile Profilo<br />

S.C. Eno Food Prod<br />

Srl<br />

Tarla 12, Parcela<br />

124, Campinenca,<br />

Focsani, provincia<br />

<strong>di</strong> Vrancea<br />

Casuta postala n.8,<br />

oficiul postal n.1,<br />

Focsani<br />

Tel: 0237 210130<br />

Fax: 0237 210130<br />

Lea Componente<br />

Racing srl<br />

Plopeni-Salcea nr,<br />

892,<br />

727477 – jud.<br />

Suceava<br />

Tel: 0733010550<br />

enofood@gmail.it<br />

cesare@mengazzoli.it<br />

lucianopizzirani@leasingautomazioni.it<br />

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26<br />

Dott. Cesare<br />

MENGAZZOLI<br />

Dott. Luciano<br />

PIZZIRANI<br />

Coltivazione<br />

vigneti.<br />

Produzione e<br />

commercio vini<br />

fermi<br />

Costruzione<br />

particolari in<br />

fibra <strong>di</strong> carbonio


Periodo<br />

12.06.<strong>2010</strong><br />

-<br />

13.06.<strong>2010</strong><br />

12.06.<strong>2010</strong><br />

-<br />

15.06.<strong>2010</strong><br />

18.06.<strong>2010</strong><br />

-<br />

21.06.<strong>2010</strong><br />

12.07.<strong>2010</strong><br />

-<br />

13.07.<strong>2010</strong><br />

11.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

19.09.<strong>2010</strong><br />

23.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

25.09.<strong>2010</strong><br />

24.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

26.09.<strong>2010</strong><br />

CALENDARIO FIERE E MANIFESTAZIONI IN ITALIA<br />

Nome<br />

FIERA<br />

DELL’ELETTRONICA<br />

EXPO RIVA SCHUH<br />

SI SPOSA ITALIA<br />

COLLEZIONI<br />

A.R.T.T<br />

FIERA DEL LEVANTE<br />

KLIMAENERGY<br />

Descrizione<br />

Mostra Mercato <strong>di</strong><br />

elettronica, informatica,<br />

telefonia, accessori<br />

74° Fiera Internazionale<br />

delle calzature<br />

Presentazione<br />

Internazionale <strong>di</strong> abiti<br />

da sposa e da<br />

cerimonia<br />

Rassegna <strong>di</strong> tessuti e<br />

decori - per operatori<br />

Fiera campionaria<br />

Internazionale<br />

3° Fiera Internazionale<br />

delle energie rinnovabili<br />

per usi commerciali e<br />

pubblici<br />

EDILTEK 11° Fiera dell'e<strong>di</strong>lizia<br />

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27<br />

Luogo<br />

Longarone,<br />

Longarone<br />

Fiere<br />

Riva del<br />

Garda,<br />

Quartiere<br />

Fieristico<br />

Palafiere<br />

Milano,<br />

Fiera Milano<br />

City<br />

Vicenza<br />

Fiera <strong>di</strong><br />

Vicenza<br />

Bari<br />

Fiera del<br />

Levante<br />

Bolzano<br />

Fiera Bolzano<br />

Busto Arsizio<br />

Centro<br />

Espositivo<br />

Malpensa<br />

Fiere<br />

Sito web<br />

www.longaronefiere.it<br />

www.fieramilano.it<br />

www.vicenzafiera.it<br />

www.fieradellevante.it<br />

www.fierabolzano.it<br />

www.malpensafiere.it


24.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

27.09.<strong>2010</strong><br />

05.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

09.10.<strong>2010</strong><br />

15.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

17.10.<strong>2010</strong><br />

RAC<br />

BI-MU Milano<br />

SALONE<br />

DELL’INDUSTRIA<br />

CASEARIA<br />

Rassegna <strong>di</strong> calzaturemoda<br />

- per operatori<br />

27° E<strong>di</strong>zione biennale:<br />

Macchine utensili, robot,<br />

automazione<br />

Salone biennale delle<br />

tecnologie lattierocasearie<br />

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28<br />

Vicenza,<br />

Fiera <strong>di</strong><br />

Vicenza<br />

Milano<br />

Fiera Milano -<br />

Nuovo<br />

Quartiere<br />

Rho-Pero<br />

Salerno<br />

C.E.A. Centro<br />

Espositivo<br />

Artigianale<br />

Loc. Ba<strong>di</strong>a –<br />

Pattano<br />

www.vicenzafiera.it<br />

www.fieramilano.it<br />

www.fiere<strong>di</strong>vallo.it


Periodo<br />

09.06.<strong>2010</strong><br />

-<br />

13.06.<strong>2010</strong><br />

25.06.<strong>2010</strong><br />

-<br />

27.06.<strong>2010</strong><br />

08.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

12.09.<strong>2010</strong><br />

23.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

26.09.<strong>2010</strong><br />

23.09.<strong>2010</strong><br />

-<br />

26.09.<strong>2010</strong><br />

CALENDARIO FIERE E MANIFESTAZIONI IN ROMANIA<br />

Nome<br />

TIBCO<br />

BioFair <strong>2010</strong><br />

BIFE - TIMB -<br />

aggregato UFI<br />

COSMETICS BEAUTY<br />

HAIR<br />

MODEXPO -<br />

EDIZIONE<br />

AUTUNNALE<br />

Descrizione<br />

Fiera Internazionale <strong>di</strong><br />

beni <strong>di</strong> consumo<br />

Bucarest<br />

Mostra con ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

prodotti ecologici<br />

Mostra Internazionale<br />

del mobile, dei prodotti<br />

in legno, accessori per<br />

mobili, decorazioni<br />

d'interni ed<br />

equipaggiamenti per lo<br />

sfruttamento delle<br />

foreste e per la<br />

lavorazione del legno<br />

Mostra Internazionale <strong>di</strong><br />

prodotti ed attrezzature<br />

per la cosmetica, la<br />

cura del corpo e dei<br />

capelli<br />

Mostra internazionale <strong>di</strong><br />

tessuti, abbigliamento,<br />

pelli, pelliccie, calzature<br />

ed accessori<br />

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29<br />

Luogo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Eforie Nord,<br />

Ana Yacht Club<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Sito web<br />

www.tibco.ro<br />

E-mail:<br />

targuri.bioma@gmail.com<br />

www.bife.ro<br />

www.expocosmetics.ro<br />

www.modexpo.ro


06.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

09.10.<strong>2010</strong><br />

20.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

23.10.<strong>2010</strong><br />

21.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

24.10.<strong>2010</strong><br />

21.10. <strong>2010</strong><br />

–<br />

24.10. <strong>2010</strong><br />

27.10.<strong>2010</strong><br />

-<br />

31.10.<strong>2010</strong><br />

10.11.<strong>2010</strong><br />

-<br />

14.11. <strong>2010</strong><br />

10.11. <strong>2010</strong><br />

-<br />

14.11. <strong>2010</strong><br />

TIB - approvato UFI<br />

DENTA - EDIZIONE<br />

AUTUNNALE<br />

TTR - EDIZIONE<br />

AUTUNNALE<br />

ROMHOTEL<br />

FIERA DI BENI DI<br />

LARGO CONSUMO<br />

INDAGRA FARM -<br />

approvato UFI<br />

CONMOB<br />

Fiera Tecnica<br />

Internazionale<br />

Bucarest.<br />

♦ Interplast expo -<br />

mostra internazionale<br />

per l’industria delle<br />

masse plastiche<br />

Mostra Internazionale <strong>di</strong><br />

attrezzature, strumenti,<br />

materiali chimicofarmaceutici<br />

per<br />

l'odontoiatria e prodotti<br />

per l'igiene orale<br />

Fiera del Turismo<br />

<strong>Romania</strong><br />

Mostra Internazionale <strong>di</strong><br />

Architettura,<br />

Arredamento ed<br />

Accessori per Hotel e<br />

Ristoranti<br />

Mostra Internazionale <strong>di</strong><br />

attrezzature e prodotti<br />

dell'agricoltura, della<br />

zootecnia e<br />

dell'industria alimentare<br />

Fiera nazionale <strong>di</strong><br />

contrattazioni <strong>di</strong> mobile,<br />

componenti ed<br />

accessori per l’industria<br />

del mobile<br />

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30<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

EXPO<br />

TRANSILVANIA<br />

Cluj-Napoca<br />

Bucarest,<br />

Romexpo<br />

Cluj Napoca,<br />

Expo<br />

Transilvania<br />

www.tib.ro<br />

www.denta.ro<br />

www.targuldeturism.ro<br />

www.romhotel.ro<br />

www.expo-transilvania.ro<br />

www.indagra-farm.ro<br />

www.expo-transilvania.ro


EUR/RON al 11/06/<strong>2010</strong><br />

(Fonte: BNR)<br />

USD/RON al 11/06/<strong>2010</strong><br />

(Fonte: BNR )<br />

*ROBOR al 10/06/<strong>2010</strong><br />

(Fonte: BNR)<br />

*Tasso interbancario offerto<br />

4,2208<br />

3,4961<br />

7,11%<br />

DATI MACROECONOMICI<br />

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31<br />

INFLAZIONE CPI<br />

Apr <strong>2010</strong> rispetto Apr 2009<br />

DISOCCUP. a Apr <strong>2010</strong><br />

(Fonte: BNR )<br />

PIL 2009 rispetto a 2008<br />

(Fonte:BNR )<br />

PREVISIONE <strong>2010</strong><br />

rispetto al 2009<br />

(Fonte: FMI)<br />

4,2%<br />

8,1%<br />

-7,1%<br />

-0,5%


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Strada Franceza, 13 030102 Bucuresti<br />

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