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Riflessione 4 del 10/03/13 - Base.it

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““““spunti spunti spunti spunti settimanali settimanali settimanali settimanali per per per per med<strong>it</strong>are med<strong>it</strong>are”””” med<strong>it</strong>are med<strong>it</strong>are<br />

Per Per Per Per non non non non dimenticare<br />

dimenticare dimenticare<br />

dimenticare e e e e per per per per impegnarci impegnarci impegnarci impegnarci e e e e sognare sognare sognare sognare a a a a nostra nostra nostra nostra volta volta.... volta volta<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Roppolo, Roppolo, Roppolo, Roppolo, <strong>10</strong> <strong>10</strong> <strong>10</strong> <strong>10</strong> marzo marzo marzo marzo 20<strong>13</strong> 20<strong>13</strong> 20<strong>13</strong> 20<strong>13</strong><br />

Cari Fratelli,<br />

la s<strong>it</strong>uazione profana che noi stiamo vivendo, mi ha sugger<strong>it</strong>o di<br />

riportarvi per intero quello che fu il famoso discorso di Martin Luther King a<br />

Washington.<br />

Chissà se anche noi Italiani tra non molto potremo dire di aver avuto un<br />

sogno ed averlo realizzato nel rispetto <strong>del</strong>la morale, <strong>del</strong>l’etica e <strong>del</strong>l’orgoglio<br />

e <strong>del</strong>l’onore?<br />

L’impegno deve essere di tutti, tutti i giorni, dentro e fuori <strong>del</strong> Tempio.<br />

Fratelli, Fratelli, Fratelli, Fratelli, un un un un affettuoso affettuoso affettuoso affettuoso salut salutoooo salut salut ed ed ed ed una una una una serena serena serena serena settimana settimana settimana settimana a a a a tutti tutti tutti tutti voi. voi. voi. voi.<br />

Enrico Enrico Enrico Enrico Consonni Consonni Consonni Consonni<br />

Fratello Fratello Fratello Fratello <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la Loggia Loggia Loggia Loggia Ankus Ankus Ankus Ankus n. n. n. n. <strong>10</strong><strong>03</strong> <strong>10</strong><strong>03</strong> <strong>10</strong><strong>03</strong> <strong>10</strong><strong>03</strong><br />

all’Oriente all’Oriente all’Oriente all’Oriente di di di di Caselle Caselle Caselle Caselle Torinese Torinese<br />

Torinese Torinese<br />

p a g i n a 1 d i 3 4


I I I I have have have have a a a a dream” dream” dream” dream”<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più<br />

grande dimostrazione per la libertà nella storia <strong>del</strong> nostro paese. Cento anni<br />

fa un grande americano, alla cui ombra ci leviamo oggi, firmò il Proclama<br />

sull’Emancipazione. Questo fondamentale decreto venne come un grande<br />

faro di speranza per milioni di schiavi negri che erano stati bruciati sul fuoco<br />

<strong>del</strong>l’avida ingiustizia. Venne come un’alba radiosa a porre termine alla lunga<br />

notte <strong>del</strong>la cattiv<strong>it</strong>à.<br />

Ma cento anni dopo, il negro ancora non è libero; cento anni dopo, la<br />

v<strong>it</strong>a <strong>del</strong> negro è ancora purtroppo paralizzata dai ceppi <strong>del</strong>la segregazione e<br />

dalle catene <strong>del</strong>la discriminazione; cento anni dopo, il negro ancora vive su<br />

un’isola di povertà sol<strong>it</strong>aria in un vasto oceano di prosper<strong>it</strong>à materiale; cento<br />

anni dopo; il negro langue ancora ai margini <strong>del</strong>la società americana e si<br />

trova esiliato nella sua stessa terra.<br />

Per questo siamo venuti qui, oggi, per rappresentare la nostra<br />

condizione vergognosa. In un certo senso siamo venuti alla cap<strong>it</strong>ale <strong>del</strong><br />

paese per incassare un assegno. Quando gli arch<strong>it</strong>etti <strong>del</strong>la repubblica<br />

scrissero le sublimi parole <strong>del</strong>la Cost<strong>it</strong>uzione e la Dichiarazione<br />

d’Indipendenza, firmarono un “pagherò” <strong>del</strong> quale ogni americano sarebbe<br />

diventato erede. Questo “pagherò” permetteva che tutti gli uomini, si, i negri<br />

tanto quanto i bianchi, avrebbero goduto dei principi inalienabili <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a,<br />

<strong>del</strong>la libertà e <strong>del</strong> perseguimento <strong>del</strong>la felic<strong>it</strong>à.<br />

È ovvio, oggi, che l’America è venuta meno a questo “pagherò” per ciò<br />

che riguarda i suoi c<strong>it</strong>tadini di colore. Invece di onorare questo suo sacro<br />

obbligo, l’America ha consegnato ai negri un assegno fasullo; un assegno<br />

che si trova compilato con la frase: “fondi insufficienti”. Noi ci rifiutiamo di<br />

credere che i fondi siano insufficienti nei grandi caveau <strong>del</strong>le opportun<strong>it</strong>à<br />

offerte da questo paese. E quindi siamo venuti per incassare questo assegno,<br />

un assegno che ci darà, a presentazione, le ricchezze <strong>del</strong>la libertà e <strong>del</strong>la<br />

garanzia di giustizia.<br />

Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America<br />

l’urgenza appassionata <strong>del</strong>l’adesso. Questo non è il momento in cui ci si<br />

possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante<br />

<strong>del</strong> gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse <strong>del</strong>la<br />

democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle <strong>del</strong>la<br />

segregazione al sentiero radioso <strong>del</strong>la giustizia.; questo è il momento di<br />

elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili <strong>del</strong>l’ingiusti zia razziale alla<br />

solida roccia <strong>del</strong>la fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia<br />

per tutti i figli di Dio. Sarebbe la fine per questa nazione se non valutasse<br />

appieno l’urgenza <strong>del</strong> momento. Questa estate soffocante <strong>del</strong>la leg<strong>it</strong>tima<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

impazienza dei negri non finirà fino a quando non sarà stato raggiunto un<br />

tonificante autunno di libertà ed uguaglianza.<br />

Il 1963 non è una fine, ma un inizio. E coloro che sperano che i negri<br />

abbiano bisogno di sfogare un poco le loro tensioni e poi se ne staranno<br />

appagati, avranno un rude risveglio, se il paese riprenderà a funzionare<br />

come se niente fosse successo.<br />

Non ci sarà in America né riposo né tranquill<strong>it</strong>à fino a quando ai negri<br />

non saranno concessi i loro dir<strong>it</strong>ti di c<strong>it</strong>tadini. I turbini <strong>del</strong>la rivolta<br />

continueranno a scuotere le fondamenta <strong>del</strong>la nostra nazione fino a quando<br />

non sarà sorto il giorno luminoso <strong>del</strong>la giustizia.<br />

Ma c’è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida<br />

soglia che conduce al palazzo <strong>del</strong>la giustizia. In questo nostro procedere<br />

verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste.<br />

Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla<br />

coppa <strong>del</strong>l’odio e <strong>del</strong> risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra<br />

lotta al piano alto <strong>del</strong>la dign<strong>it</strong>à e <strong>del</strong>la disciplina. Non dovremo permettere<br />

che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo<br />

continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica<br />

con la forza <strong>del</strong>l’anima.<br />

Questa meravigliosa nuova mil<strong>it</strong>anza che ha interessato la comun<strong>it</strong>à<br />

negra non dovrà condurci a una mancanza di fiducia in tutta la comun<strong>it</strong>à<br />

bianca, perché molti dei nostri fratelli bianchi, come prova la loro presenza<br />

qui oggi, sono giunti a capire che il loro destino è legato col nostro destino,<br />

e sono giunti a capire che la loro libertà è inestricabilmente legata alla nostra<br />

libertà. Questa offesa che ci accomuna, e che si è fatta tempesta per le mura<br />

fortificate <strong>del</strong>l’ingiustizia, dovrà essere combattuta da un eserc<strong>it</strong>o di due<br />

razze. Non possiamo camminare da soli.<br />

E mentre avanziamo, dovremo impegnarci a marciare per sempre in<br />

avanti. Non possiamo tornare indietro. Ci sono quelli che chiedono a coloro<br />

che chiedono i dir<strong>it</strong>ti civili: “Quando vi r<strong>it</strong>errete soddisfatti?” Non saremo mai<br />

soddisfatti finché il negro sarà v<strong>it</strong>tima degli indicibili orrori a cui viene<br />

sottoposto dalla polizia.<br />

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri corpi, stanchi per la<br />

fatica <strong>del</strong> viaggio, non potranno trovare alloggio nei motel sulle strade e<br />

negli alberghi <strong>del</strong>le c<strong>it</strong>tà. Non potremo essere soddisfatti finché gli<br />

spostamenti sociali davvero permessi ai negri saranno da un ghetto piccolo a<br />

un ghetto più grande.<br />

Non potremo mai essere soddisfatti finché i nostri figli saranno privati<br />

<strong>del</strong>la loro dign<strong>it</strong>à da cartelli che dicono: “Riservato ai bianchi”. Non potremo<br />

mai essere soddisfatti finché i negri <strong>del</strong> Mississippi non potranno votare e i<br />

negri di New York crederanno di non avere nulla per cui votare. No, non<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

siamo ancora soddisfatti, e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà<br />

come l’acqua e il dir<strong>it</strong>to come un fiume possente.<br />

Non ha dimenticato che alcuni di voi sono giunti qui dopo enormi<br />

prove e tribolazioni. Alcuni di voi sono venuti appena usc<strong>it</strong>i dalle anguste<br />

celle di un carcere. Alcuni di voi sono venuti da zone in cui la domanda di<br />

libertà ci ha lasciato percossi dalle tempeste <strong>del</strong>la persecuzione e intont<strong>it</strong>i<br />

dalle raffiche <strong>del</strong>la brutal<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la polizia. Siete voi i veterani <strong>del</strong>la sofferenza<br />

creativa. Continuate ad operare con la certezza che la sofferenza immer<strong>it</strong>ata<br />

è redentrice.<br />

R<strong>it</strong>ornate nel Mississippi; r<strong>it</strong>ornate in Alabama; r<strong>it</strong>ornate nel South<br />

Carolina; r<strong>it</strong>ornate in Georgia; r<strong>it</strong>ornate in Louisiana; r<strong>it</strong>ornate ai vostri<br />

quartieri e ai ghetti <strong>del</strong>le c<strong>it</strong>tà <strong>del</strong> Nord, sapendo che in qualche modo<br />

questa s<strong>it</strong>uazione può cambiare, e cambierà. Non lasciamoci sprofondare<br />

nella valle <strong>del</strong>la disperazione.<br />

E perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asper<strong>it</strong>à<br />

di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno<br />

profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione<br />

si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso <strong>del</strong>le sue convinzioni: noi<br />

r<strong>it</strong>eniamo ovvia questa ver<strong>it</strong>à, che tutti gli uomini sono creati uguali.<br />

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline <strong>del</strong>la<br />

Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un<br />

tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo <strong>del</strong>la<br />

fratellanza.<br />

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato <strong>del</strong><br />

Mississippi, uno stato colmo <strong>del</strong>l’arroganza <strong>del</strong>l’ingiustizia, colmo<br />

<strong>del</strong>l’arroganza <strong>del</strong>l’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia.<br />

Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un<br />

giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore <strong>del</strong>la<br />

loro pelle, ma per le qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> loro carattere. Ho davanti a me un sogno,<br />

oggi!.<br />

Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata,<br />

ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti<br />

piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria <strong>del</strong> Signore si mostrerà e tutti<br />

gli essere viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. Questa<br />

è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud .<br />

Con questa fede saremo in grado di strappare alla montagna <strong>del</strong>la<br />

disperazione una pietra di speranza. Con questa fede saremo in grado di<br />

trasformare le stridenti discordie <strong>del</strong>la nostra nazione in una bellissima<br />

sinfonia di fratellanza.<br />

Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare<br />

insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme<br />

la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te,<br />

dolce terra di libertà, di te io canto; terra dove morirono i miei padri, terra<br />

orgoglio <strong>del</strong> pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà; e se<br />

l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere.<br />

Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne <strong>del</strong>lo stato di New<br />

York.<br />

Risuoni la libertà negli alti Allegheny <strong>del</strong>la Pennsylvania.<br />

Risuoni la libertà dalle Montagne Rocciose <strong>del</strong> Colorado, imbiancate di<br />

neve.<br />

Risuoni la libertà dai dolci pendii <strong>del</strong>la California.<br />

Ma non soltanto.<br />

Risuoni la libertà dalla Stone Mountain <strong>del</strong>la Georgia.<br />

Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain <strong>del</strong> Tennessee.<br />

Risuoni la libertà da ogni monte e monticello <strong>del</strong> Mississippi. Da ogni<br />

pendice risuoni la libertà.<br />

E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di<br />

risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni c<strong>it</strong>tà,<br />

acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e<br />

gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole<br />

<strong>del</strong> vecchio spir<strong>it</strong>ual: “Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio<br />

Onnipotente, siamo liberi finalmente”.<br />

p a g i n a 5 d i 3 4


““““Frasi Frasi Frasi Frasi & & & & Aforismi Aforismi”””” Aforismi Aforismi<br />

∴∴∴∴ “Ricordo”<br />

““““la la la la Tavola Tavola Tavola Tavola d<strong>del</strong><br />

dd<br />

el el el Nostro Nostro Nostro Nostro Fratello Fratello Fratello Fratello FFFF....PPPP.” .” .” .”<br />

∴∴∴∴ “La Squadre ed il Compasso”<br />

““““Questa Questa Questa Questa Settimana Settimana Settimana Settimana Troverete Troverete”””” Troverete Troverete<br />

““““i i i i Fratelli Fratelli Fratelli Fratelli Scrivono Scrivono Scrivono Scrivono o o o o Suggeriscono<br />

Suggeriscono””””<br />

Suggeriscono<br />

Suggeriscono<br />

∴∴∴∴ Fabio Neri – Cesare De Lorenzi – Giorgio Borra<br />

““““Nostri Nostri Nostri Nostri Eventi Eventi”””” Eventi Eventi<br />

∴∴∴∴ Tornate <strong>del</strong>la Loggia Ankus.<br />

∴∴∴∴ Tornata a Logge Riun<strong>it</strong>e <strong>del</strong> Piemonte e Valle d’Aosta.<br />

““““Manifestazioni, Manifestazioni, Manifestazioni, Manifestazioni, Convegni Convegni Convegni Convegni e e e e non non non non Solo Solo”””” Solo Solo<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

““““Antiche Antiche Antiche Antiche e e e e Buone Buone Buone Buone Letture Letture”””” Letture Letture<br />

∴∴∴∴ Ballate e Romanze - Agli Amici Miei in Italia di Berchet Giovanni<br />

““““Associazioni<br />

Associazioni<br />

Associazioni Associazioni –––– Riviste Riviste Riviste Riviste –––– Articoli Articoli Articoli Articoli & & & & Comunicazioni<br />

Comunicazioni””””<br />

Comunicazioni<br />

Comunicazioni<br />

∴∴∴∴ Notizie ed informazioni dai Fratelli Italiani e non solo.<br />

Un Un Un Un po’ po’ po’ po’ <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la vostra vostra vostra vostra attenzione!!!<br />

attenzione!!!<br />

attenzione!!!<br />

attenzione!!!<br />

Carissimi inviatemi i vostri aforismi o i vostri pensieri.<br />

Sugger<strong>it</strong>emi aforismi, frasi o pensieri che vi hanno colp<strong>it</strong>o li inserirò nella<br />

rubrica “i i i i Fratelli Fratelli Fratelli Fratelli Scrivono Scrivono Scrivono Scrivono o o o o Suggeriscono<br />

Suggeriscono”.<br />

Suggeriscono<br />

Suggeriscono<br />

Se mi inviate <strong>del</strong>le vostre tavole le pubblicherò nella rubrica “la la la la Tavola Tavola Tavola Tavola di di di di<br />

Nostri Nostri Nostri Nostri Fratelli Fratelli” Fratelli Fratelli con le sole iniziali e il nome <strong>del</strong>la vostra Loggia a meno di<br />

vostre diverse indicazioni.<br />

p a g i n a 6 d i 3 4


““““Frasi Frasi Frasi Frasi & & & & Aforismi Aforismi”””” Aforismi Aforismi<br />

““““Ricordo Ricordo Ricordo”””” Ricordo<br />

Il ricordo è un trad<strong>it</strong>ore che ferisce alle spalle.<br />

Sören Sören Sören Sören Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Il ricordo è l’ultimo paradiso dal quale non possiamo essere scacciati.<br />

Jean Jean Jean Jean Paul Paul Paul Paul Richter Richter Richter Richter<br />

Il ricordo è un consolatore molesto.<br />

Sören Sören Sören Sören Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

Kierkegaard<br />

Il ricordo di un dolore è ancora doloroso; mentre quello di una gioia non è<br />

più una gioia.<br />

Anonimo Anonimo Anonimo Anonimo<br />

L’uomo comincia a morire nel giorno in cui nasce, ma il suo spir<strong>it</strong>o vive per<br />

tre generazioni nel ricordo dei discendenti.<br />

Prove Proverbio Prove Proverbio<br />

rbio rbio cinese cinese cinese cinese<br />

La v<strong>it</strong>a non è facile. Io dipingo il ricordo <strong>del</strong>la felic<strong>it</strong>à.<br />

Anonimo Anonimo Anonimo Anonimo<br />

Mi ricordo uno strano tipo che odiava tutti gli uomini; quelli potenti perché<br />

sfruttavano e umiliavano i deboli e quelli deboli perché si lasciavano sfruttare<br />

ed umiliare.<br />

Carl Carl Carl Carl W. W. W. W. Brown Brown<br />

Brown Brown<br />

p a g i n a 7 d i 3 4


s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

La La La La presente presente presente presente lista lista lista lista di di di di diffusione diffusione diffusione diffusione di di di di ““““spunti spunti spunti spunti settimanali settimanali settimanali settimanali per per per per med<strong>it</strong>are”””” med<strong>it</strong>are med<strong>it</strong>are med<strong>it</strong>are è è è è a a a a carattere carattere carattere carattere privato privato privato privato e e e e<br />

riservato. riservato. riservato. riservato. In In In In ogni ogni ogni ogni caso caso caso caso e e e e in in in in qualsiasi qualsiasi qualsiasi qualsiasi momento, momento, momento, momento, chi chi chi chi non non non non volesse volesse volesse volesse ricevere, ricevere, ricevere, ricevere, per per per per qualsiasi qualsiasi qualsiasi qualsiasi<br />

motivo, motivo, motivo, motivo, queste queste queste queste notizie notizie notizie notizie o o o o le le le le ricevesse ricevesse ricevesse ricevesse ad ad ad ad indirizzo indirizzo indirizzo indirizzo non non non non grad<strong>it</strong>o, grad<strong>it</strong>o, grad<strong>it</strong>o, grad<strong>it</strong>o, è è è è pregato pregato pregato pregato ddi<br />

dd<br />

i i i segnalarmelo segnalarmelo segnalarmelo segnalarmelo e e e e<br />

provvederò provvederò provvederò provvederò ad ad ad ad escludere escludere escludere escludere o o o o modificare modificare modificare modificare l’’’’indirizzo lll<br />

indirizzo indirizzo indirizzo dalla dalla dalla dalla lista. lista. lista. lista.<br />

Privacy: Privacy: Privacy: Privacy: Coloro Coloro Coloro Coloro che che che che desiderano desiderano desiderano desiderano ancora ancora ancora ancora ricevere ricevere ricevere ricevere comunicazioni comunicazioni comunicazioni comunicazioni da da da da questo questo questo questo indirizzo indirizzo indirizzo indirizzo di di di di posta posta posta posta<br />

elettronica, elettronica, elettronica, elettronica, in in in in ottemperanza ottemperanza ottemperanza ottemperanza alle alle alle alle disposizioni disposizioni disposizioni disposizioni in in in in materia materia materia materia di di di di invii invii invii invii telematici telematici telematici telematici in in in in vigore vigore vigore vigore<br />

dall’’’’1.1.2004 dall dall dall 1.1.2004 1.1.2004 1.1.2004 (T.U. (T.U. (T.U. (T.U. sulla sulla sulla sulla tutela tutela tutela tutela <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la privacy privacy privacy privacy emanato emanato emanato emanato con con con con D. D. D. D. Lgs. Lgs. Lgs. Lgs. 196/20<strong>03</strong> 196/20<strong>03</strong> 196/20<strong>03</strong> 196/20<strong>03</strong> pubblicato pubblicato pubblicato pubblicato sulla sulla sulla sulla<br />

G.U. G.U. G.U. G.U. n. n. n. n. 174), 174), 174), 174), devono devono devono devono fornire fornire fornire fornire appos<strong>it</strong>a appos<strong>it</strong>a appos<strong>it</strong>a appos<strong>it</strong>a autorizzazione autorizzazione autorizzazione autorizzazione all’’’’invio. all all all invio. invio. invio. L’’’’autorizzazione LL<br />

L autorizzazione autorizzazione autorizzazione si si si si intende intende intende intende<br />

approvata approvata approvata approvata tram<strong>it</strong>e tram<strong>it</strong>e tram<strong>it</strong>e tram<strong>it</strong>e silenzio silenzio silenzio silenzio assenso. assenso. assenso. assenso.<br />

Viceversa, Viceversa, Viceversa, Viceversa, se se se se qualcuno qualcuno qualcuno qualcuno dei dei dei dei destinatari, destina destina destina tari, tari, tari, successivamente successivamente successivamente successivamente e e e e in in in in qualsiasi qualsiasi qualsiasi qualsiasi momento, momento, momento, momento,<br />

desiderasse desiderasse desiderasse desiderasse essere essere essere essere cancellato, cancellato, cancellato, cancellato, può può può può comunicarlo comunicarlo comunicarlo comunicarlo inviando inviando inviando inviando una una una una e‐‐‐‐mail ee<br />

e mail mail mail con con con con scr<strong>it</strong>to scr<strong>it</strong>to scr<strong>it</strong>to scr<strong>it</strong>to ““““cancellami cancellami cancellami cancellami<br />

dalla dalla dalla dalla tua tua tua tua posta””””.... posta posta posta<br />

Infine, Infine, Infine, Infine, se se se se siete siete siete siete a a a a conoscenza conoscenza conoscenza conoscenza di di di di altri altri altri altri che che che che sono sono sono sono interessati interessati interessati interessati a a a a ricevere ricevere ricevere ricevere la la la la posta, posta, posta, posta, d<strong>it</strong>e d<strong>it</strong>e d<strong>it</strong>e d<strong>it</strong>e loro loro loro loro di di di di<br />

comunicarlo comunic comunic comunic arlo arlo arlo inviando inviando inviando inviando una una una una e‐‐‐‐mail ee<br />

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dati dati dati dati (nome, (nome, (nome, (nome, cognome, cognome, cognome, cognome, contatto contatto contatto contatto telefonico, telefonico, telefonico, telefonico, mail mail mail mail … … … … e, e, e, e, importante, importante, importante, importante, Grado, Grado, Grado, Grado, R∴LLLL∴ RR<br />

R con con con con n. n. n. n.<br />

identificativo, identificativo, identificativo, identificativo, Oriente, Oriente, Oriente, Oriente, Obbedienza Obbedienza Obbedienza Obbedienza e e e e quant’’’’altro quant quant quant altro altro altro utile). utile). utile). utile).<br />

Enrico Consonni – Caselle Torinese R∴L∴ Ankus n. <strong>10</strong><strong>03</strong> G∴O∴I∴<br />

exmvloggiankus<strong>10</strong><strong>03</strong>@ankus.<strong>it</strong><br />

exmvloggiankus<strong>10</strong><strong>03</strong>@ankus.<strong>it</strong><br />

exmvloggiankus<strong>10</strong><strong>03</strong>@ankus.<strong>it</strong><br />

exmvloggiankus<strong>10</strong><strong>03</strong>@ankus.<strong>it</strong><br />

cell. +39 335 7891291<br />

Nota Nota Nota Nota di di di di riservatezza: riservatezza<br />

riservatezza<br />

riservatezza Il presente messaggio, corredato dei relativi allegati, contiene<br />

informazioni da considerarsi strettamente confidenziali, ed è destinato esclusivamente al<br />

destinatario sopra indicato, il quale è l’unico autorizzato ad usarlo, copiarlo e, sotto la<br />

propria responsabil<strong>it</strong>à, diffonderlo. Chiunque ricevesse questo messaggio per errore o<br />

comunque lo leggesse senza esserne leg<strong>it</strong>timato è avvert<strong>it</strong>o che trattenerlo, copiarlo,<br />

divulgarlo, distribuirlo a persone diverse dal destinatario è severamente proib<strong>it</strong>o, ed è<br />

pregato di rinviarlo immediatamente al m<strong>it</strong>tente distruggendone l’originale. Grazie.<br />

Confidential<strong>it</strong>y Confidentiali<br />

Confidentiali<br />

Confidentiali ty ty ty Notice: Notice Notice Notice This message, together w<strong>it</strong>h <strong>it</strong>s annexes, Contains information to be<br />

deemed strictly confidential and is destined only to the addressee(s) identified above who<br />

only may use, copy and, under his/their responsibil<strong>it</strong>y, further disseminate <strong>it</strong>. If anyone<br />

received this message by mistake or reads <strong>it</strong> w<strong>it</strong>hout ent<strong>it</strong>lements forewarned that keeping,<br />

copying, disseminating or distributing this message to persons other than the addressee(s)<br />

is strictly forbidden and is asked to transm<strong>it</strong> <strong>it</strong> immediately to the sender and to erase the<br />

original message received. Thank you.<br />

p a g i n a 8 d i 3 4


““““la la la la Tavola Tavola Tavola Tavola di di di di un un un un Nostro Nostro Nostro Nostro Fratello Fratello”””” Fratello Fratello<br />

(da (da (da (da www.montesion.<strong>it</strong>)<br />

www.montesion.<strong>it</strong>)<br />

www.montesion.<strong>it</strong>)<br />

www.montesion.<strong>it</strong>)<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

<strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> Fr Fr∴∴∴∴ Fr Fr FFFF∴∴∴∴PPPP∴∴∴∴ <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la RRRR∴∴∴∴LLLL∴∴∴∴ Monte Monte Monte Monte Sion Sion Sion Sion n. n. n. n. 705 705, 705 705,<br />

, , all all’’’’Oriente all all Oriente Oriente Oriente di di di di Roma Roma.... Roma Roma<br />

La La La La Squadra Squadra Squadra Squadra ed ed ed ed il il il il Compasso Compasso Compasso Compasso<br />

Vorrei fermare la vostra attenzione su due forme geometriche elementari e<br />

sul loro valore espressivo: il quadrato ed il cerchio, forme tra loro ant<strong>it</strong>etiche<br />

ed i cui significati, solo apparentemente banali, inducono a riflessioni assai<br />

più profonde <strong>del</strong>la loro superficiale evidenza.<br />

Il quadrato e il rettangolo, il quadrangolo insomma, è da sempre il mo<strong>del</strong>lo<br />

geometrico cui si ispira il tracciato <strong>del</strong>la casa, <strong>del</strong>la piazza, <strong>del</strong> tempio e <strong>del</strong>la<br />

c<strong>it</strong>tà. In defin<strong>it</strong>iva è la forma primaria scelta per ogni costruzione a servizio<br />

<strong>del</strong>l'uomo, <strong>del</strong>le sue esigenze terrene, <strong>del</strong>la sua v<strong>it</strong>a quotidiana. Al contrario,<br />

al cerchio si ispira l'ambiente funerario; la tomba, infatti, a cominciare dalla<br />

preistoria è di forma circolare, vedi le tholos dei periodo miceneo, i tumuli<br />

etruschi, i mausolei romani e bizantini, l'Augusteo, la mole di Adriano a<br />

Castel Sant'Angelo, la chiesa-tomba di S. Costanza, sempre a Roma, quella<br />

di Teodorico a Ravenna fino al mausoleo di Napoleone agli Invalidi di Parigi.<br />

E persino il Santo Sepolcro a Gerusalemme. Quindi il cerchio o il cilindro, che<br />

ne deriva, o la cupola, anch'essa generata dal cerchio, è la tipologia<br />

destinata alla v<strong>it</strong>a ultraterrena.<br />

Perciò il quadrato o il cubo, che è l'equivalente di esso nello spazio, sembra<br />

ispirare final<strong>it</strong>à profane; mentre il cerchio ed i suoi derivati final<strong>it</strong>à religiose,<br />

sacre, metafisiche.<br />

Quale è dunque la ragione di queste scelte fra due mo<strong>del</strong>li alternativi: l'uno,<br />

il quadrato, per la v<strong>it</strong>a terrena, l'altro, il cerchio, per la morte o per final<strong>it</strong>à<br />

ultraterrene?<br />

In un ambiente caratterizzato da pareti rettilinee e da spigoli ortogonali la<br />

lettura, la comprensione <strong>del</strong>lo spazio, <strong>del</strong>la realtà, è immediata e di facile<br />

acquisizione. Diciamo che quello spazio è posseduto, è misurato, è<br />

facilmente acquis<strong>it</strong>o dai nostri sensi. Quello spazio è dunque scand<strong>it</strong>o, è<br />

razionale. Al contrario, in un ambiente cilindrico, non esiste un punto fermo,<br />

è tutto un "continuum continuum continuum"; continuum la parete scorre all'infin<strong>it</strong>o. Nel cerchio, infatti, non vi<br />

è né principio né fine; tutto ha una illim<strong>it</strong>ata continu<strong>it</strong>à. La dimensione, la<br />

comprensione <strong>del</strong>lo spazio ci sfugge, è annullata. Ed annullandosi le<br />

categorie <strong>del</strong>lo spazio e <strong>del</strong> tempo si recupera il senso <strong>del</strong>l'eterno, <strong>del</strong> sacro.<br />

Ecco, dunque, perché al quadrato e quindi al cubo si connette il concetto di<br />

profano, di terreno, di spazio sensoriale; mentre al cerchio, invece, quello<br />

religioso, sacro, extrasensoriale, metafisico.<br />

Per meglio capire quanto si è detto, vorrei condurvi ad un'ulteriore<br />

riflessione circa l'accezione religiosa e metafisica che attiene al cerchio. Per<br />

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costruirlo, difatti, si ha bisogno di un centro. E la circonferenza, che ne è<br />

generata, altro non è che la proiezione, l'espansione all'esterno <strong>del</strong> centro.<br />

Ebbene, il significato esoterico <strong>del</strong> centro (e il centro in assoluto è Dio) è fin<br />

troppo evidente. Quello spazio generato dal centro non può che essere<br />

religioso.<br />

Così, per un uomo corretto, integro nella sua rett<strong>it</strong>udine, fermo nei propri<br />

principi e nei propri sentimenti, per un uomo ideale, insomma, si usa il<br />

termine "tetragono tetragono tetragono", tetragono che etimologicamente significa "quadrato quadrato quadrato". quadrato<br />

Il quadrato, dunque, è associato all'uomo per le sue qual<strong>it</strong>à, per il suo stile di<br />

v<strong>it</strong>a, per il suo comportamento soprattutto morale.<br />

Le considerazioni sinora dedicate ai significati esoterici <strong>del</strong> quadrato e <strong>del</strong><br />

cerchio cost<strong>it</strong>uiscono le premesse essenziali per arrivare a capire il significato<br />

vero e profondo dei due simboli primari <strong>del</strong>la Massoneria, gli emblemi<br />

araldici con i quali si manifesta ed è conosciuta dal mondo profano: la<br />

squadra ed il compasso. Cioè i due strumenti muratori che sono generatori<br />

<strong>del</strong> quadrato e <strong>del</strong> cerchio.<br />

I significati correnti per i due simboli puntano sulla rett<strong>it</strong>udine per la squadra<br />

(che ha in sé l'angolo retto) e sulla differente angolazione <strong>del</strong> compasso, che<br />

indica una graduale apertura <strong>del</strong> pensiero sul penetrare la realtà. Ma anche a<br />

questi livelli riduttivi, la squadra conserva il suo riferimento ad una sfera<br />

pratica in quanto la rett<strong>it</strong>udine si eserc<strong>it</strong>a nel quotidiano, mentre l'apertura<br />

dei pensiero coinvolge una attiv<strong>it</strong>à <strong>del</strong>lo spir<strong>it</strong>o, quindi una cresc<strong>it</strong>a<br />

metafisica. E se si è precisato che la squadra ed il compasso sono simboli per<br />

antonomasia <strong>del</strong>la Massoneria, ne consegue per essi un valore primario fra<br />

tutti i simboli che adornano il Tempio e nel r<strong>it</strong>uale che si eserc<strong>it</strong>a. Si ispira<br />

alla squadra la posizione ad angolo retto dei "passi passi passi" passi e <strong>del</strong>la "marcia marcia marcia", marcia <strong>del</strong>le<br />

luci dei tre can<strong>del</strong>abri, la squadratura nella deambulazione in Loggia e la<br />

posizione "all'ordine all'ordine all'ordine" all'ordine dei tre gradi massonici.<br />

Persino il passaggio "dalla dalla dalla dalla perpendicolare perpendicolare perpendicolare perpendicolare alla alla alla alla livella livella", livella livella nella promozione da<br />

Apprendista a Compagno, fa riferimento alla squadra. Tutti questi esempi<br />

sottendono significati di operos<strong>it</strong>à, di disciplina e di progressione nella<br />

rett<strong>it</strong>udine.<br />

E basti pensare che il gioiello <strong>del</strong> M∴V∴ è la squadra e che nel suo<br />

grembiule appare il segno <strong>del</strong> Tau che è formato da una doppia squadra. Ed<br />

a me piace ipotizzare che il riferimento, oltre che alla rett<strong>it</strong>udine, dote che il<br />

"primus primus primus primus interpares interpares" interpares interpares possiede al massimo grado, si indirizzi soprattutto alla<br />

sua operos<strong>it</strong>à come guida nei lavori di L∴, quindi ad una sua attiv<strong>it</strong>à pratica<br />

di esercizio di governo, riconducibile, pertanto alle prerogative dei quadrato<br />

e <strong>del</strong> cubo.<br />

A questo punto bisognerà sciogliere una contraddizione, che è solo<br />

apparente. Perché mai il Tempio ed il nostro Tempio si ispira al tracciato dei<br />

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quadrato o <strong>del</strong> rettangolo mentre è il cerchio che esprime la forma elettiva<br />

<strong>del</strong> sacro?<br />

Altra volta ho precisato che in antico il culto si eserc<strong>it</strong>ava all'aperto, che l'ara,<br />

cioè l'altare, era all'esterno in adiacenza alla scalinata <strong>del</strong> tempio e che<br />

questo era considerato l'ab<strong>it</strong>azione <strong>del</strong>la divin<strong>it</strong>à e quindi si ispira al mo<strong>del</strong>lo<br />

<strong>del</strong>la casa. Va, infatti, ricordato che la cella, che custodiva il simulacro dei<br />

Dio, si designava col termine "naos naos naos" naos da nao che significa "ab<strong>it</strong>are ab<strong>it</strong>are ab<strong>it</strong>are", ab<strong>it</strong>are io "ab<strong>it</strong>o ab<strong>it</strong>o ab<strong>it</strong>o". ab<strong>it</strong>o<br />

Ma, sapete quale era il significato originario <strong>del</strong>la parola "Tempio Tempio Tempio"? Tempio<br />

Oggi lo usiamo per definire l'edificio sacro costru<strong>it</strong>o, ma in antico "Templum Templum Templum" Templum<br />

designava quel cerchio, cioè quello spazio di cielo, che l'augure tracciava col<br />

"l<strong>it</strong>uo l<strong>it</strong>uo l<strong>it</strong>uo" l<strong>it</strong>uo nell'aria, ottenendo il consenso divino, cioè la rivelazione in quello<br />

spazio così designato. Quindi il Tempio altro non è che la proiezione in terra<br />

<strong>del</strong> "Templum Templum Templum" Templum celeste.<br />

Ed ancora oggi l'etimo <strong>del</strong> verbo contemplare, cioè guardare in cielo,<br />

conferma quell'antico r<strong>it</strong>uale. Potremmo dire che passando dalla sfera <strong>del</strong><br />

divino a quella umana, alla realizzazione terrestre, il cerchio si mutava in<br />

quadrato o rettangolo.<br />

Altrettanto potrebbe dirsi <strong>del</strong> Tempio massonico, per il quale, oltre al<br />

mo<strong>del</strong>lo salomonico, vale l'incidenza e la preminenza di final<strong>it</strong>à operative,<br />

che lo vincola all'attiv<strong>it</strong>à umana <strong>del</strong> lavoro, <strong>del</strong>l'operos<strong>it</strong>à. E, pertanto,<br />

sinonimo di Tempio è Loggia, Officina.<br />

Rimane comunque canonica la forma circolare al Tempio e valgono gli<br />

esempi <strong>del</strong> Pantheon o dei cosiddetti Templi di Vesta, ove, come tutti sanno<br />

si custodiva non il simulacro <strong>del</strong>la Divin<strong>it</strong>à ma il fuoco sacro, ipostasi<br />

evidente <strong>del</strong> divino.<br />

E per il compasso?<br />

Vorrei ricordare che questo strumento è considerato l'attributo <strong>del</strong> Grande<br />

Arch<strong>it</strong>etto <strong>del</strong>l'Universo.<br />

Si è già detto <strong>del</strong> significato di sacro e profano <strong>del</strong> centro generatore <strong>del</strong><br />

cerchio ed implic<strong>it</strong>amente <strong>del</strong> compasso che ne è lo strumento. Dante, nel<br />

19° canto <strong>del</strong> Paradiso, c<strong>it</strong>ando il Grande Arch<strong>it</strong>etto <strong>del</strong>l'Universo, parla di<br />

Dio come "colui colui colui colui che che che che volse volse volse volse il il il il sesto sesto sesto sesto (cioè (cioè (cioè (cioè il il il il compasso) compasso) compasso) compasso) allo allo allo allo stremo stremo stremo stremo <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> mondo mondo mondo mondo e e e e<br />

dentro dentro dentro dentro ad ad ad ad esso esso esso esso distinse distinse distinse distinse tanto tanto tanto tanto occulto occulto occulto occulto e e e e manifesto manifesto".<br />

manifesto manifesto<br />

La congiunzione <strong>del</strong> quadrato con il cerchio esprime sempre una<br />

correlazione <strong>del</strong> cielo con la terra, una jerogamia <strong>del</strong> cosmo. Ed il "mandala"<br />

tibetano, simbolo, appunto, <strong>del</strong> cosmo è formato dal cerchio, il cielo, che<br />

avvolge un quadrato, la terra.<br />

Altrettanto è per la Mecca, dove il cubo nero <strong>del</strong>la Ka-aba si erge in uno<br />

spazio circolare bianco.<br />

Una semisfera, la cupola, con significato di cielo, sovrasta il presb<strong>it</strong>erio<br />

cubico nelle chiese cristiane.<br />

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Le estensioni simboliche <strong>del</strong> cerchio, che, opposto alla static<strong>it</strong>à immanente e<br />

cristallizzata <strong>del</strong> quadrato, defin<strong>it</strong>a nello spazio, esprime invece fluid<strong>it</strong>à,<br />

dinamismo continuo, illim<strong>it</strong>ato ed invariabile; può rappresentare oltre al<br />

cielo, il tempo e la trascendenza.<br />

Ed ovviamente tutti i significati derivanti dal quadrato e dal cerchio sono<br />

trasferibili, come già si è visto, agli strumenti generatori <strong>del</strong>le forme<br />

suddette, cioè la squadra ed il compasso. Quando il compasso si coniuga<br />

con la squadra, sovrapponendosi, al libro sacro, aperto al versetto di<br />

Giovanni "in in in in principio principio principio principio erat erat erat erat verbum verbum", verbum verbum formula magico-religiosa di creazione, è<br />

come se quel suggello impegni il Cielo (compasso) e la Terra (squadra) a<br />

determinare una nuova creazione <strong>del</strong> mondo, a promuovere, cioè, un nuovo<br />

ordine, un evento <strong>del</strong>lo spir<strong>it</strong>o che ci ponga in armonia col Cosmo.<br />

Lo spazio ed il tempo ne vengono rigenerati, perdono così ogni<br />

connotazione naturale, cade ogni barriera fisica. Per cui le dimensioni <strong>del</strong><br />

tempo diventano infin<strong>it</strong>e, come rec<strong>it</strong>a il catechismo <strong>del</strong>l'Apprendista, e perciò<br />

nel Tempio si identificano, si assommano tutti i Templi.<br />

L'Oriente non ha più alcun condizionamento geografico ed il tempo non ha<br />

più il codice storico <strong>del</strong>l'orologio, così la pienezza di luce solare non è più<br />

correlata a condizionamenti atmosferici. Avviene, quindi, una rottura di livelli,<br />

una trasmutazione dal fisico al metafisico, dal profano al sacro. Gli stessi<br />

strumenti <strong>del</strong>l'arte muratoria, l'abbigliamento, il tipo di lavoro, si elevano da<br />

oggetti a simboli.<br />

L'attiv<strong>it</strong>à non è più materiale, ma spir<strong>it</strong>uale; il Tempio incompiuto, per il<br />

quale si approntano mattoni e si squadrano pietre grezze, è diventato quello<br />

interiore che cresce di livello col nostro progressivo affinamento.<br />

E a ben riflettere sulle diverse posizioni fra la squadra e il compasso nel<br />

r<strong>it</strong>uale dei tre gradi massonici, si noterà agevolmente la progressione fra i<br />

lavori in Camera di Apprendista, nei quali la squadra si sovrappone al<br />

compasso ad individuare ancora una prevalenza operativa <strong>del</strong>la materia sullo<br />

spir<strong>it</strong>o, per arrivare, infine, alla Camera di Maestro, nella quale, come rec<strong>it</strong>a il<br />

r<strong>it</strong>uale "il il il il compasso compasso compasso compasso è è è è finalmente finalmente finalmente finalmente sovrapposto sovrapposto sovrapposto sovrapposto alla alla alla alla squadra squadra", squadra squadra dopo aver sal<strong>it</strong>o,<br />

si badi bene, una scala curva formata da cinque scalini, che, ovviamente,<br />

hanno il profilo a squadro.<br />

L'inciso "finalmente finalmente finalmente" finalmente vuol significare una meta raggiunta, cioè la preminenza<br />

speculativa <strong>del</strong> pensiero sull'azione, il dominio <strong>del</strong>la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à sulla brutal<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong>la materia, il superamento <strong>del</strong>le passioni, il predominio <strong>del</strong>la saggezza<br />

sugli istinti, <strong>del</strong> razionale sull'irrazionale.<br />

Ma più che uno stadio conclusivo è una nuova soglia di perfezione, che<br />

informerà l'ulteriore comportamento in ascesi <strong>del</strong>l'uomo iniziatico.<br />

Insomma, i due simboli dominano ed informano la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong> libero muratore;<br />

egli vive, così, "fra fra fra fra la la la la squadra squadra squadra squadra e e e e il il il il compasso compasso".<br />

compasso compasso<br />

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““““i i i i Fratelli Fratelli Fratelli Fratelli Scrivono Scrivono Scrivono Scrivono o o o o Suggeriscono<br />

Suggeriscono””””<br />

Suggeriscono<br />

Suggeriscono<br />

dal dal dal dal Fratello Fratello Fratello Fratello Fabio Fabio Fabio Fabio Neri Neri:::: Neri Neri<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Alla fine ricorderemo non le parole dei nostri nemici, ma il silenzio dei nostri<br />

amici.<br />

Martin Martin Martin Martin Luther Luther Luther Luther King King King King<br />

L'uomo veramente grande è colui che non vuole eserc<strong>it</strong>are il dominio su<br />

nessun altro uomo e che non vuole da nessun altro essere dominato.<br />

Kahlil Kahlil Kahlil Kahlil Gibran Gibran Gibran Gibran<br />

dal dal dal dal Fratello Fratello Fratello Fratello Cesare Cesare Cesare Cesare De De De De Lorenzi Lorenzi:::: Lorenzi Lorenzi<br />

L'unica difesa contro il mondo è conoscerlo bene.<br />

Locke Locke Locke Locke<br />

Dobbiamo sempre provare a cambiare, a rinnovarci, cercare di ringiovanirci;<br />

altrimenti diventiamo solo più duri.<br />

Johann Johann Johann Johann Wolfgang Wolfgang Wolfgang Wolfgang Von Von Von Von Goethe Goethe Goethe Goethe<br />

dal dal dal dal Fratello Fratello Fratello Fratello Giorgio Giorgio Giorgio Giorgio Borra Borra Borra Borra<br />

La peggior sol<strong>it</strong>udine è l’esser privi di una amicizia sincera<br />

Francesco Francesco Francesco Francesco Bacone Bacone Bacone Bacone<br />

Senza fiducia non c’è amicizia<br />

Epicuro Epicuro<br />

Epicuro Epicuro<br />

p a g i n a 1 3 d i 3 4


mercoledì mercoledì mercoledì mercoledì 2° 2° 2° 2° ---- 4° 4° 4° 4° ---- 3° 3° 3° 3° <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> mese mese mese mese<br />

““““Nostri Nostri Nostri Nostri Eventi Eventi”””” Eventi Eventi<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

La Loggia Ankus n. <strong>10</strong><strong>03</strong> si riunisce il 2° e 4° mercoledì in “Tornata R<strong>it</strong>uale”<br />

ed il 3° in “Tornata Informale” per la serata <strong>del</strong>l’“Area Area Area Area degli degli degli degli Apprendisti<br />

Apprendisti<br />

Apprendisti<br />

Apprendisti<br />

Ankus Ankus” Ankus Ankus dedicata all’istruzione ed approfondimenti per gli Apprendisti.<br />

Tutti i Fratelli sono inv<strong>it</strong>ati.<br />

Casa Massonica – via Giuseppe Raimondo, 18 Volpiano.<br />

Per informazioni, organizzazione e conferme telefonare al Segretario +39<br />

335 7891291 – al Segretario Aggiunto +39 348 3416340.<br />

sabato sabato sabato sabato 28 28 28 28 settem settembre settem settem bre bre bre<br />

Castello di Stupinigi (Torino) - Tornata a Logge Riun<strong>it</strong>e <strong>del</strong> Piemonte e Valle<br />

d’Aosta. Inizio dei lavori ore 9.30.<br />

““““Manifestazioni, Manifestazioni, Manifestazioni, Manifestazioni, Convegni Convegni Convegni Convegni e e e e non non non non Solo Solo””””<br />

Solo Solo<br />

p a g i n a 1 4 d i 3 4


Berchet, Berchet, Berchet, Berchet, Giovanni Giovanni Giovanni Giovanni<br />

““““Antiche Antiche Antiche Antiche e e e e Buone Buone Buone Buone Letture Letture”””” Letture Letture<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Poeta, scr<strong>it</strong>tore e letterato <strong>it</strong>aliano, nacque a Milano, il 23<br />

dicembre 1783 da Federico Berchet e Caterina Silvestri, primo di otto fratelli.<br />

Il padre era un commerciante di tessuti di origine svizzera (precisamente di<br />

Nantua).<br />

Da giovane fu traduttore non solo di opere poetiche, all'avanguardia che<br />

esprimevano il nuovo gusto romantico, come l'ode "Il Il Il Il bardo bardo" bardo bardo di Thomas<br />

Gray, ma anche di romanzi, come "Il Il Il Il vicario vicario vicario vicario di di di di Wakefield Wakefield" Wakefield Wakefield di Oliver<br />

Goldsm<strong>it</strong>h.<br />

Nel 1816 fu l'autore <strong>del</strong> più famoso manifesto <strong>del</strong> romanticismo <strong>it</strong>aliano,<br />

ovvero la "Lettera Lettera Lettera Lettera semiseria semiseria semiseria semiseria di di di di Grisostomo Grisostomo Grisostomo Grisostomo al al al al suo suo suo suo figliolo figliolo"; figliolo figliolo il t<strong>it</strong>olo completo<br />

di tale opera era "Sul Sul Sul Sul cacciatore cacciatore cacciatore cacciatore feroce feroce feroce feroce e e e e sulla sulla sulla sulla Eleonora Eleonora Eleonora Eleonora di di di di G.A. G.A. G.A. G.A. Bürger. Bürger. Bürger. Bürger.<br />

Lettera Lettera Lettera Lettera semiseria semiseria semiseria semiseria di di di di Grisostomo Grisostomo Grisostomo Grisostomo al al al al suo suo suo suo figliolo figliolo". figliolo figliolo<br />

Nel 1818 fece parte <strong>del</strong> gruppo che fondò Il Conciliatore, il foglio che era<br />

portavoce <strong>del</strong>le posizioni romantiche. Due anni dopo si iscrisse alla<br />

Carboneria, coltivando contemporaneamente la passione pol<strong>it</strong>ica e quella<br />

letteraria. Partecipò ai moti repressi <strong>del</strong> 1821 e per sfuggire all'arresto fu<br />

costretto ad andare in esilio prima a Parigi, poi a Londra ed infine in Belgio.<br />

A questo periodo belga risale la sua produzione poetica: il poemetto "I I I I<br />

profughi profughi profughi profughi di di di di Parga Parga" Parga Parga (1821), le "Romanze Romanze Romanze" Romanze (1822-1824) e l'altro poemetto "Le Le Le Le<br />

fantasie fantasie" fantasie fantasie (1829). Tornato in Italia nel 1845, partecipò alle cinque giornate di<br />

Milano <strong>del</strong> 1848 e lottò con tutti i mezzi possibili per il raggiungimento<br />

<strong>del</strong>l'un<strong>it</strong>à d'Italia, al quale però non poté assistere per motivi anagrafici:<br />

dopo il fallimento <strong>del</strong>la prima guerra di indipendenza e la iniziale prevalenza<br />

<strong>del</strong>l'Austria fu costretto a riparare in Piemonte. Nel 1850 si schierò con la<br />

destra storica e fu eletto al Parlamento subalpino. Morì a Torino il 23<br />

dicembre 1851.<br />

Ballate Ballate Ballate Ballate e e e e Romanze Romanze Romanze Romanze Giovanni Giovanni Giovanni Giovanni Berchet Berchet Berchet Berchet<br />

Agli Agli Agli Agli Amici Amici Amici Amici Miei Miei Miei Miei in in in in Italia Italia Italia Italia<br />

Prefazione Prefazione Prefazione Prefazione <strong>del</strong>l'autore <strong>del</strong>l'autore <strong>del</strong>l'autore <strong>del</strong>l'autore posta posta posta posta innanzi innanzi innanzi innanzi all'edizione all'edizione all'edizione all'edizione di di di di Parigi, Parigi, Parigi, Parigi, 1829. 1829.<br />

1829. 1829.<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Nell'atto di mandare allo stampatore la presente Romanza, mi sento<br />

sugger<strong>it</strong>a da taluno la convenienza di farle precedere almeno qualche parola<br />

di prefazione; ov'io m'ostini a non volerla provvedere di note, come a tal<br />

altro pareva che bisognasse. E non di meno mi sa male anche <strong>del</strong>lo<br />

schiccherare una prefazione, massime non occorrendo a me cose da dire in<br />

essa che vagliano la carta su cui scriverle. Pigliale come vuoi, poco su poco<br />

giù, note o prefazione m'hanno faccia di pedanteria nel caso mio; nè vorrei<br />

che si credesse ch'io attribuissi al poemetto più d'importanza che non<br />

gli si compete. Ma come si può egli far netto netto a modo proprio, e<br />

ributtare <strong>del</strong> tutto un consiglio che si sa non essere che la parola d'un<br />

benevolo? Come trovare quella pertinacia con cui resistiamo talvolta alle<br />

ragioni, trovarla, dico, per resistere al bisogno di parere creanzati? A<br />

sbrigarmi in qualche modo da una siffatta perpless<strong>it</strong>à, ho afferrato come<br />

buon ripiego un suggerimento <strong>del</strong>l'animo mio, quello di rivolgermi a voi,<br />

dilettissimi, e d'indirizzarvi, come fo, questa mia lettera tutta confidenziale.<br />

Scr<strong>it</strong>ta come vien viene, come se riassumessi per un momento ancora una di<br />

quelle tante chiacchierate con voi a cuor largo, senza rigore di propos<strong>it</strong>o,<br />

senza intento letterario, <strong>del</strong>le quali componevasi la nostra conversazione<br />

(perd<strong>it</strong>a questa <strong>del</strong>le più amare che m'abbia costato l'esilio), la lettera mi<br />

salva d'ogni mal sussiego di autore; mi permette di parlare in persona prima,<br />

di usarlo quell'io che l'etichetta, il perché non so, condanna come più<br />

van<strong>it</strong>oso <strong>del</strong> noi; mi presta luogo a dire quel poco che pur si vuole ch'io dica;<br />

e, quello che val meglio per me, mi procaccia il gusto di chiamarvi ancora i<br />

miei cari. Forse anche a voi non dispiacerà di ricevere impunemente per<br />

questa via un solenne saluto <strong>del</strong>l'amico vostro lontano, da colui <strong>del</strong> quale<br />

sarebbe <strong>del</strong><strong>it</strong>to per voi l'avere contezza altrimenti; frutto anche questo <strong>del</strong>le<br />

vostre belle polizie, che vi strozzano in petto perfino le affezioni private.<br />

Per poco ch'io ve l'asserisca, lo crederete ben sub<strong>it</strong>o, o dilettissimi, che nel<br />

comporre i versi che oggi vi dedico, voi, voi soli, io sempre aveva dinanzi alla<br />

mente, come lettori a cui soddisfare, s'io lo potessi. Ora che li ho ricopiati, li<br />

rileggo pensando a voi; nè parmi che per voi abbiano bisogno di<br />

schiarimenti. Se mi tocca di pubblicarli in terra straniera, non è per questo<br />

ch'io mi figuri che stranieri li vogliano leggere. Ove a ciò avessi rivolto la<br />

speranza, certo è che avrei fatto bene di sparpagliare qua e là alcune note<br />

ad esporre quel tanto di storia lombarda a cui alludano i versi; dacchè non è<br />

da pretendere che, fuori d'Italia, s'abbiano comunemente su per la punta dei<br />

d<strong>it</strong>i i fatti nostri di un tempo remoto. Ma io non ho in mira che l'Italia. Ed in<br />

Italia, cari miei, come volete ch'io pensi che col tanto boriare che vi si fa<br />

d'onore nazionale, s'ignori poi l'epoca più bella, più gloriosa <strong>del</strong>la storia<br />

<strong>it</strong>aliana, la confederazione de' Lombardi in Pontida, la battaglia di Legnano,<br />

la pace di Costanza? Questi fatti il dichiararli io a voi, più che superfluo,<br />

sarebbe ridicolo. E uno scortese complimento parrebbe anche, se mi<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

mettessi a spiegarli a que' pochi che senza onorarmi d'amicizia personale,<br />

volessero pure onorarmi d'uno sguardo gettato sul mio libretto. «Costui,<br />

direbbero, o misura <strong>del</strong>la propria la parv<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l'intendimento altrui, o ci<br />

guarda d'alto in basso come tanti scolaretti, a' quali tutto debba riuscir<br />

nuovo.»<br />

Che se vi ha costaggiù taluno, — intendo tra le persone nelle quali è<br />

supponibile una discreta coltura, — taluno dico, a cui non sia stata rotta la<br />

sonnolenza incuriosa neppure dal gran rumore fatto per lungo e pel traverso<br />

<strong>del</strong>l'Europa dalla bell'opera <strong>del</strong> signor Sismondi sulle Repubbliche <strong>it</strong>aliane<br />

tanto peggio per lui! Se il poveretto non sa che un tempo nelle vene dei<br />

nostri antenati non iscorreva poi tutto latte; — che un tempo le soperchierie<br />

tedesche non erano in Italia ingozzate poi tutte come ciambelle calde; —<br />

che un tempo nell'elenco de' tormentatori dei popoli venne a collocarsi un<br />

Federigo Holienstaufen, soprannominato il Barbarossa e facente il mestiere<br />

<strong>del</strong>l'imperatore; — che questo tale Hohenstaufen, superbo e ruvido come<br />

Caino, seccafistole per eccellenza, calato e ricalato in Italia co' suoi<br />

manigoldi, angariò principalmente la Lombardia colla prepotenza d'una<br />

volontà feroce, con tutti quei sol<strong>it</strong>i bei modi di Chi scende di là a<br />

padroneggiarci, a raspar quel che è nostro; — che i Lombardi, invece di<br />

eserc<strong>it</strong>arsi a cantare amen, invece d'addestrarsi ad inarcar le schiene,<br />

s'addestrarono ad allungar le mani, e si collegarono tra di loro; — che usc<strong>it</strong>i<br />

essi in campo colle loro buone armi salde nel pugno, col loro buon cuore<br />

saldo nei petti, diedero a quell'Hohenstaufen ed a' suoi Tedeschi un rifrusto,<br />

una ceffata solenne, proprio di quelle gustose che spicciano a un tratto<br />

gl'imbrogli; e si conquistarono così un più libero vivere civile, e trassero poi i<br />

battuti ad accettar la pace, e si tolsero di dosso tutta di fatto, e quasiché<br />

tutta anche di parole, la soggezione a quegli odiosi stranieri...; s'egli non le<br />

sa il poveretto queste splendide cose, tanto peggio per lui! E che ci ho a fere<br />

io? Ove anche principiassi dal dirgli: «Sono fatti che avvennero dagli anni di<br />

Cristo 1167, fino agli anni di Cristo 1183.» già non ne verrei a capo di nulla:<br />

oppure ad agevolargli la lettura di due fogli di versi, mi bisognerebbe lavorar<br />

per lui un volume di prosa. Mancherebbe anche questa! Imporre a me il<br />

castigo <strong>del</strong>la pigrizia altrui!<br />

Ma le poche note che avresti fatto pei lettori stranieri, perché non farle pe'<br />

tuoi paesani? - Perché la mi spiace questa vostra domanda; né vorrei che mi<br />

strappasse dal labbro una parola di cui pentirmi di poi: insomma non ve lo<br />

voglio dire il perché. E se questa mia reticenza, che pur move da intenzioni<br />

cortesi riguardo ad altri, a voi per isbaglio sembrasse villania, e voleste<br />

punirmene, ebbene, negate anche voi risposta ad una interrogazione mia; e<br />

le parti sieno sub<strong>it</strong>o pari. Eccovela: domando a voi, a voi che m'avete<br />

mostrato tante volte, con parole e con esempio vivo, come le cognizioni<br />

umane s'incatenino e s'ajutino l'una con l'altra, domando se v'abbia o no<br />

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differenza tra la suscettibil<strong>it</strong>à intellettuale, se così è ben detto, <strong>del</strong>l'uomo che<br />

non sa i fatti altrui, e quella <strong>del</strong>l'uomo che non sa neppure i fatti propri.<br />

D'altronde, per avere coraggio di metter fuori de' discorsi storici in<br />

occasione di pochi versi, è mestieri far que' discorsi come li sa fare un certo<br />

tale tra di voi, entrando in materia ricco di letture, d'idee, di acume cr<strong>it</strong>ico, di<br />

veduta ampia, e di nuove e franche considerazioni; per modo di non sapersi<br />

se doverlo più ammirare per la tanta bellezza <strong>del</strong>le sue poesie, o per la tanta<br />

sagac<strong>it</strong>à <strong>del</strong>le sue note. Ma allora le note fanno cosa da sè; sono un libro a<br />

parte, osservazioni storiche indipendenti dai versi. Ma per riuscire al quale e<br />

al quanto a cui riesce quel certo tale, maliardo benedettissimo, sono almen<br />

che sia, requis<strong>it</strong>i indispensabili, abbondanza di tempo e trascendenza<br />

d'ingegno: due cose queste <strong>del</strong>le quali io patisco un pochetto, e più che un<br />

pochetto, di penuria. Non dirò <strong>del</strong>le due quale più manchi: nè cerco pure di<br />

avverarmene io stesso: giacchè nè voglio dar sospetto ch'io parli con quella<br />

modestia che puzza d'ipocrisia, che sa di convento; nè tampoco rovistarmi<br />

troppo addentro i segreti <strong>del</strong>la coscienza. A questo modo, per viverci un<br />

poco meno malcontenti, non bisogna poi volere appurar tutto a un puntino.<br />

Lasciati andare senza corteggio di note i fatti storici eminentemente tali,<br />

conviene ch'io non usi maggiori cerimonie verso i minuti accidenti di essi.<br />

Neppur di lontano vorrei parere d'im<strong>it</strong>are quel fanatico che, a far vedere<br />

quant'egli abborrisse ogni odore d'aristocrazia, negava con brutto sgarbo il<br />

saluto a qualsiasi buono o tristo de' nobili, e profondeva carezze a qualsiasi<br />

buono o tristo de' plebei; nè mai aveva posto mente che s'egli, alla larga<br />

d'ogni sorta di canagliume, da quello de' trivi fino a quello de' palazzi, si<br />

fosse tenuto urbano e rispettoso con ogni sorta di rispettabili, non solamente<br />

sarebbe paruto più democratico, ma anche più galantuomo.<br />

I minuti particolari di cui parlo, il lettore anche colto può, manco male,<br />

ignorarli senza il menomo rimorso. E in fatti o non usava egli di cercarli, o<br />

non li rinveniva spesso ne' libri che i savi scrivevano per pascolo <strong>del</strong>la<br />

intelligenza comune. Da qualche tempo in qua i savi hanno cambiato di<br />

parere, e si sono accorti che il farsi voler bene dalla intelligenza comune è un<br />

tantino più lusinghiero che non il rendersi accetto ai tarli <strong>del</strong>le biblioteche. E<br />

però divenuti vaghi di popolar<strong>it</strong>à, secondano questa crescente smania che la<br />

molt<strong>it</strong>udine ha ora di sapere, più che si possa, il vero <strong>del</strong>le cose; e di questi<br />

minuti particolari fanno tesoro, come d'indicazioni tutte a meglio raffigurare<br />

ciaschedun popolo, a meglio definire ciaschedun periodo <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a di esso;<br />

nè se li dicono più tra di loro, savio con savio, all'orecchio; ma li trasfondono<br />

nei loro libri di storia, e li rivelano, fra una nov<strong>it</strong>à d'aspetti infin<strong>it</strong>i e d'interessi<br />

sempre vivi, anche a noi povero pubblico, a cui il monotono racconto <strong>del</strong> su<br />

e giù <strong>del</strong>le famiglie reali o metteva sonno, o faceva rinnegar la pazienza.<br />

Non tocca a me di giudicare se questo scientifico rinverdire, per così<br />

esprimermi, <strong>del</strong>le cronache sia un progresso fatto dalla ragione umana. Ma<br />

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siccome ognuno ha dir<strong>it</strong>to d'avere i suoi gusti, e il confessarli, quando<br />

innocenti, non è poi <strong>del</strong><strong>it</strong>to, confesso che questa moda mi va a genio molto.<br />

E siccome gli spassi, perchè sieno proprio tali, bisogna poterli dividere con<br />

chi si ama, fo voti onde questa moda pigli piede molto anche in Italia, fosse<br />

anche in discap<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la quistione sulla lingua, o d'altre tali usanze che vi si<br />

tirano tanto per le lunghe e vi si tengono in tanto cred<strong>it</strong>o, eppur non sono<br />

nè così ingenue, nè così divertenti.<br />

Comunque sia, di questi minuti particolari, che non proprio per gli stessissimi<br />

motivi onde piacciono ora agli storici, ma per motivi molto analoghi a quelli,<br />

aveva io sent<strong>it</strong>o dire essere gemme pe' poeti, alcuni pochi, mi trovai averne<br />

raccolti nella memoria, spigolati qua e là alla ventura nello scartabellare libri<br />

vecchi che parlassero di fatti a cui alludono i versi <strong>del</strong>la Romanza; e però mi<br />

sono ingegnato di sceglierne pochissimi tra quei pochi, e d'incastrarli qua e<br />

là nel tutto d'invenzione, che, secondo l'intendimento mio, doveva essere un<br />

riverbero rapidissimo <strong>del</strong> tutto di ver<strong>it</strong>à, e quindi conservare qualche tratto<br />

individuale <strong>del</strong>la fisonomia <strong>del</strong>l'oggetto riverberato. Di questi particolari<br />

sono, a modo di esempio, il volo <strong>del</strong>le tre colombe venute dalla cappelletta<br />

de' santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro a poggiarsi sull'alto <strong>del</strong> Carroccio<br />

quando appunto la battaglia di Legnano pareva voler essere perduta pe'<br />

Lombardi; lo sgominarsi de' Tedeschi alla vista di quel volo interpretato da<br />

essi come portento di disfavore; il rincorarsi invece de' Lombardi che si<br />

pigliarono come indizio <strong>del</strong>l'ajuto de' santi il capriccio di tre uccelli, — così i<br />

tempi volevano! — il modo <strong>del</strong>la fuga de' Tedeschi;<br />

l'appiattarsi di Federigo nei boschi, e il suo non tornare che dopo tre giorni<br />

alla moglie, Beatrice di Borgogna, la quale già pensandolo morto gli<br />

preparava in Como i funerali...; ed altre inezie di tal fatta che è inutile di<br />

ripetere, e <strong>del</strong>le quali alcune anche si riferiscono alla condizione pol<strong>it</strong>ica e<br />

civile de' Lombardi in quella età.<br />

Ora, per rispetto alle note che non sarebbero più su fatti, ma su lievi<br />

accidenti di essi, a me sembra che un dilemma qui nasca, dai corni <strong>del</strong> quale<br />

sia difficile di scappare. O questi particolari, considerati solo come trovati<br />

poetici, sono espressi nel poemetto con sufficiente chiarezza, non per certo<br />

prosaica, ma quale l'ammette la poesia epico-lirica, — o non lo sono. Se sì; e<br />

a che mai servirebbero le note? — Se no; il poema è sbagliato, e va buttato<br />

sub<strong>it</strong>o al fuoco senza misericordia; perché il primo dovere di chi canticchia<br />

versi è di farsi intendere a dir<strong>it</strong>tura co' mezzi poetici, senza aver d'uopo di<br />

ricorrere per ciò al sussidio di mezzi estranei affatto all'arte sua, senza<br />

immischiarsi a farla da letterato.<br />

Sul primo corno <strong>del</strong> dilemma credo ch'io possa arrischiar di sedermi,<br />

qualunque sieno le altre ragioni per cui i miei versi possano mer<strong>it</strong>arsi il<br />

complimento <strong>del</strong>le fiamme. E qui seduto, so per altro voi, dilettissimi, non<br />

m'invidiate il sedile, credo di dovere asseverare non solo che le note non<br />

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servirebbero a nulla, ma ch'elle servirebbero a male. Non facendo esse che<br />

stemperare in un poco di prosa le immagini recate ne' versi, e venendo<br />

innanzi a voi intarsiate di c<strong>it</strong>azioni la più parte in latino, d<strong>it</strong>emi di grazia,<br />

quale concetto farebbero nascere dal loro autore? Quello a un dipresso che,<br />

passeggiando sul corso, fareste d'uno de' vostri bellimbusti, il quale non<br />

bardando alla caldura <strong>del</strong>l'atmosfera, si portasse indosso il mantello<br />

comperato ieri, tanto per ostentarlo oggi sotto il naso de' suoi compagni.<br />

Sarebbe come un dire io ai lettori: «Qua qua, signori, contemplate i bei<br />

ciottoli preziosi che son venuto raccogliendo, frutto <strong>del</strong>le mio lucubrazioni:<br />

qui arrestatevi ad osservare come i versi miei siene un estratto di lambiccata<br />

erudizione.» Vergogna! Erudizione a propos<strong>it</strong>o di nulla; erudizione che non<br />

costa uno zero; van<strong>it</strong>à da ragazzi, polvere per gli occhi. No, no, miei cari; a<br />

guarire da siffatte ambizioncelle compassionevoli, basta solo il dilungarsi<br />

poche centinaja di miglia dal campanile <strong>del</strong>la propria parrocchia, e sporger<br />

muso a fiutare ben altre importanze nella v<strong>it</strong>a umana, a rimpetto alle quali è<br />

pure una gran miseria lo struggersi a voler comparire quello che non si è.<br />

Perché ho scr<strong>it</strong>to quattro versi, mi corre forse per questo il deb<strong>it</strong>o, come lo<br />

storico, di provare la ver<strong>it</strong>à di ogni cosa ch'io racconti con essi? Sono io per<br />

questo un avvocato a cui, pena la perd<strong>it</strong>a <strong>del</strong>la sua causa, sia d'uopo non<br />

indicare circostanze senza l'appoggio d'una, allegazione? Gli accidenti ch'io<br />

narro tocca al lettore di procurar d'intenderli, recando alla lettura quella<br />

meno sbadata attenzione che la poesia epico-lirica richiede, la quale, già si<br />

sa, è una sciagurata che non vuole piegarsi a usare stile da gazzetta: — ho<br />

detto epico-lirica; ma a definirla questa <strong>del</strong>le romanze, avrei dovuto dire con<br />

più di precisione, come fanno parlando de' venti, poesia epico-lirico-lirica.<br />

Gli accidenti ch'io narro tocca al lettore di pigliarseli o come veramente<br />

somministrati dalla storia, o come consentanei ad essa, e bene o male<br />

inventati. A me nella qual<strong>it</strong>à di poeta, supponendo per ipotesi ch'io il fossi, a<br />

me non importa, e non deve tampoco importare, che ad un modo piuttosto<br />

che all'altro il lettore si attenga. L'incombenza mia, secondo l'obbligo che<br />

me ne impone l'arte, non è di rappresentargli un fatto storico, quale<br />

precisamente fu; ma è solo di susc<strong>it</strong>are in lui qualche cosa di simile<br />

all'impressione, al sentimento, all’affetto che susc<strong>it</strong>erebbe in lui la presenza<br />

reale di quel fatto.<br />

Quella qualche cosa di simile è risvegliata per mezzo d'immagini; e la<br />

convenienza di queste è determinata non dalla ver<strong>it</strong>à loro pos<strong>it</strong>iva, ma dalla<br />

maggiore att<strong>it</strong>udine in esse a produrre quella impressione, quel sentimento,<br />

quell'affetto. Certo è che quasi sempre la ver<strong>it</strong>à pos<strong>it</strong>iva è proprio quella che<br />

ha in sè più forte una tale att<strong>it</strong>udine; e il poeta fa benissimo di giovarsene a<br />

preferenza d'ogni altra. Ma se ne giova come d'un mezzo, e non se lo<br />

propone come un fine. Guai a lui! s'egli scambia lo scopo <strong>del</strong>l'arte sua con<br />

quello <strong>del</strong>l'arte <strong>del</strong>lo storico. Guai a lui! s'egli si dà pensiero <strong>del</strong> come il<br />

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lettore piglierà le immagini <strong>del</strong> racconto poetico, piuttosto come ver<strong>it</strong>à, o<br />

come somiglianti alla ver<strong>it</strong>à.<br />

Li volete voi nondimeno come storici anche i pochi particolari da me<br />

adoperati? Or bene, dismesso il carattere di poeta, giacché anche questo<br />

vostro capriccio è al di là de' desiderii che l'arte poetica si propone in modo<br />

diretto, con intenzione immediata, di appagare, or bene vi dico ch'eglino<br />

sono proprio storici; e riposate per questo sulla parola mia. E se non avete<br />

fede in me, domandatene pur l'istorie vostre.<br />

E chi vi dice che quest'ultima non sia giusto la mira a cui io tendo co' miei<br />

sotterfugi? Dio 'l volesse che curiosi di sapere quanto v'abbia di ver<strong>it</strong>à storica<br />

ne' versi miei, pigliassero a consultare storie e cronache alcuni degli studiosi<br />

e bravi giovinetti di cui sento dire non essere scarse le nostre scuole<br />

pubbliche; mer<strong>it</strong>o tutto questo <strong>del</strong>la bontà individuale di qualche professori<br />

sparsi qua e là per l'Italia, i quali fanno tutto quel che possono onde non<br />

reprimere, com'è cura de' loro confratelli obbedientissimi a' Governi, ma<br />

bensi ajutare a svilupparsi gl'intelletti affidati alla educazione di loro.<br />

Altre belle cose, e di ben altro interesse, e di ben altra util<strong>it</strong>à che non i miseri<br />

versi miei, raccoglierebbonsi per via da que' giovinetti, ov'eglino, per quanto<br />

pur lo permettono le memorie che ci rimangono, procurassero d'informarsi<br />

ben bene <strong>del</strong> secolo <strong>del</strong>la Lega Lombarda.. Quante virtù da impararvi!<br />

Quanti errori da ravvisarvi, onde schivar di ripeterli! Che lezioni! che<br />

confronti! che speranze!<br />

E se non foss'altro, nelle cronache tedesche vedrebbero gli studiosi apparire<br />

fin da que' tempi negli inimici nostri una propensione al goffo svisare i fatti,<br />

alla matta sfrontatezza <strong>del</strong> mentire le intenzioni, al maligno travolgere d'ogni<br />

principio morale, una malafede insomma, una malvag<strong>it</strong>à da far tuttavia onore<br />

a qualunque Consiglio Aulico de' tempi nostri.<br />

Dopo tante parole sprecate a dire ch'io non doveva intrigarmi di note, dopo<br />

d'avere imbrattate più pagine che le note stesse non avrebbero<br />

probabilmente occupato, bisogna pure, dilettissimi miei, ch'io vi confessi che<br />

una nota nè manco il diavolo m'avrebbe rattenuto dallo scriverla, se mi fosse<br />

cap<strong>it</strong>ato per le mani il testo su cui fondarla: tanto è vero che le azioni nostre<br />

trascorrono sovente a fare a' pugni co' principii che professiamo! Ma la è<br />

così. Avrei dato direi quasi un mezz'occhio per poter pubblicare i nomi<br />

degl'illustri Italiani che si congregarono a congiura nel convento di Pontida. I<br />

nomi di quelli che raccogliendo primi il frutto coltivato dalla congiura,<br />

maturato dalla battaglia, sottoscrissero in Costanza l'atto di pace, tutti il<br />

sanno. Alcuni pochi anche de' nomi de' combattenti a Legnano ci sono<br />

rimasti, come a dire quello di un Alberto da Giussano, capo <strong>del</strong>la Compagnia<br />

<strong>del</strong>la Morte. Ma i nomi di coloro che primi parlarono di concordia dove non<br />

era che risse, che primi concepirono l'alto pensiero <strong>del</strong>l'indipendenza<br />

nazionale, che ne spiarono la possibil<strong>it</strong>à, che ravvisando a fronte a fronte il<br />

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pericolo di che li minacciava il ribellarsi, statuirono di corrergli incontro<br />

avvenga quel che sa avvenire, e misero le proprie v<strong>it</strong>e sul taglio, per così<br />

dire, <strong>del</strong>la spada, affine di conseguire quello che il cuore diceva loro è<br />

giusto, e volsero gli occhi a quella giustizia, e su tutt'altro li chiusero; i nomi<br />

di quei benemer<strong>it</strong>i ardimentosi o sono andati perduti, o io non ho saputo<br />

rinvenirli. Meglio forse così! dacché l'elenco di que' bei nomi spiegati dinanzi<br />

a famiglie che in potervi fidar voi a menzionare con essi i versi e il nome mio.<br />

Ma sopra tutto vi raccomando di mettervi anche a dire cose triviali, tanto da<br />

farvi meglio comprendere, e conficcare e ribadire ben bene nel capo di loro<br />

come quelle forme a trovarle, non richieggano mo<strong>del</strong>li reali di cui r<strong>it</strong>rarle, a<br />

guisa che fanno i p<strong>it</strong>tori quando r<strong>it</strong>rattisti, o quando non accostumati alla<br />

franca rappresentazione <strong>del</strong>l'ideale.<br />

Che sarebbe questa potenza che la mente umana ha d'immaginare, se per<br />

rinvenire il verisimile avessimo d'uopo di misurare sempre il vero con la<br />

spanna o col compasso? Dov'è l'uomo anche meno dotato di questa<br />

potenza, il quale, se gli dici: «la tale famiglia è viziosa,» non sappia crearsi<br />

nel suo pensiero l'immagine di qualche azione viziosa de' componenti quella<br />

famiglia? Quell'azione da lui immaginata, manco male non sarà avvenuta<br />

nella realtà materiale <strong>del</strong>le cose, non sarà vera; ma sarà analoga al vero, ma<br />

verisimile: sarà nella mente di lui la forma visibile <strong>del</strong> concetto invisibile, sarà<br />

uno de' fantasmi rappresentativi <strong>del</strong>la nozione <strong>del</strong> vizio. Come colui che gli<br />

suonò all'orecchio la parola vizio, era sal<strong>it</strong>o dagli oggetti all'astrazione; così<br />

egli immaginando un'azione, altro non avrà fatto che quello che facciamo<br />

d'ordinario noi, turba grossolana — voi sapienti non so come facciate —<br />

sarà ridisceso a cercare negli oggetti un simbolo figurato <strong>del</strong>l'astrazione; ed<br />

in mancanza di oggetti reali, gli sarà bastata la rappresentazione di essi nel<br />

suo pensiero. Di questo modo parmi che tutti siamo più o meno poeti, anche<br />

il ciabattino, che non ha sent<strong>it</strong>o parlar mai di poesia, anche colui che non ha<br />

aperto mai bocca a manifestare ad altri un suo pensiero: perchè la facoltà di<br />

crearci oggetti ideali, di arrestarci a contemplare fenomeni che non<br />

occuparono mai nè tempo, nè spazio, di vagare dietro il verisimile<br />

sdimenticati <strong>del</strong> vero, la facoltà poetica insomma in tutti i suoi attributi, sia o<br />

no che se ne faccia stima o disprezzo, ell'è pur sempre una <strong>del</strong>le perpetue<br />

imprescindibili condizioni che cost<strong>it</strong>uiscono lo spir<strong>it</strong>o umano. E chi sa che ella<br />

non sia, fors'anche la precipua! Chi sa che l'uomo non sia forse più poeta<br />

che altro anche allora ch'egli dichiara ad altri e giura a sè stesso d'esserlo<br />

meno, e sel crede!<br />

E a propos<strong>it</strong>o di ciabattino, per c<strong>it</strong>are due esempi <strong>del</strong> presente poemetto, la<br />

risposta a' quali calza per tutti i casi anche più minuti di esso; vi pregherei di<br />

far loro osservare come nella battaglia di Legnano sia tratto in iscena un solo<br />

lombardo fer<strong>it</strong>o a dir cose serie; e tra' viventi uno solo sia che s'ubbriachi e<br />

dica cose infami. Sarà per questo che nella vera battaglia di Legnano uno<br />

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solo sia stato il fer<strong>it</strong>o, ed abbia proprio profer<strong>it</strong>o quelle parole? Sarà per<br />

questo che nella realtà dei viventi uno solo sia il bevone, l'impudico,<br />

nell'animo <strong>del</strong> quale si riuniscono proprio tutti i sentimenti espressi nella<br />

canzoncina? — Oibò, oibò, oibò. — Di questa picciolezza d'intelletto farebbe<br />

mostra chi non ravvisasse qui, e da per tutto altrove nella romanza, l'ideale!<br />

e nol ravvisasse prevalente ben assai più nelle forme espressive <strong>del</strong> concetto<br />

di secolo nostro, che non in quelle rappresentanti l'altro concetto dove molte<br />

immagini sono anche tolte alla realtà storica!<br />

Ma il suggerire io queste osservazioni a voi, dilettissimi, gli è davvero un<br />

portar patate in Irlanda: - avrei detto più volontieri, incenso in Arabia; ma<br />

allora la grandiloquenza sarebbe stata, come spesso avviene, in detrimento<br />

<strong>del</strong> senno comune; perché l'incenso, preziosa derrata, rifer<strong>it</strong>o a voi, andava<br />

bene; rifer<strong>it</strong>o a me andava sguajatamente male.<br />

Alcuni anni fa avrei dovuto prevedere e combattere più di propos<strong>it</strong>o<br />

un'altr'accusa già mezzo accennata qui sopra. Ma sarebbe adesso fin anche<br />

soperchieria il menar colpi contro di una moribonda, voglio dire la taccia di<br />

poco amore <strong>del</strong> proprio paese, la metafora obbligata <strong>del</strong> mordere il seno<br />

alla propria madre. Vergogna! un <strong>it</strong>aliano sparlar <strong>del</strong>l'Italia!<br />

Sì, eh! — Me li rammento ancora i tempi quando quest'accusa, movendo di<br />

soppiatto dai pandemoni <strong>del</strong>le polizie tedesche, usciva fuori allind<strong>it</strong>a il volto<br />

d'un poco di belletto e d'un poco di gioventù, tanto da potere, quantunque<br />

ribalda, e tutta lercia sotto panni, infinocchiare qualche gonzo.<br />

Ma i commessi <strong>del</strong>le polizie, segreti e pubblici, l'hanno poi tramenata<br />

cotanto, l'hanno cotanto fatta correre su e giù a seminar zizzanie tra di noi,<br />

ad adulare una falsa boria soporosa nella coscienza di chi, amando la patria<br />

non domandava a sè stesso in che poi consistesse l'amarla davvero, l'hanno<br />

indotta, dico, a cotanto scialaquo <strong>del</strong>le sue forze, che a lei sono rimaste<br />

oramai solo le grinze e la goffaggine. Scommetto una buona ciocca de' miei<br />

capegli ancora neri; — il che non è posta tenue per un uomo che se li vede<br />

volgere al canuto ogni mattino più — e nondimeno vada a scommettere che<br />

a nessuno reggerà ora lo stomaco di rafforzare gli stinchi a quell'accusa.<br />

Tutti poi i capegli miei e neri e bianchi, ed anche il pericraneo scommetto,<br />

che nessuno, ove un tristo s'ardisse di raffazzonarli, nessuno possessore<br />

sotto il cranio suo d'un granello di giudizio, se ne lascerà abbindolare.<br />

Giacché sono in ballo, contentatevi ch'io faccia un altro saltetto: e sarà<br />

l'ultimo, ve ne dopromessa. Mi pizzica sul labbro qualche parola da dirvi<br />

anche intorno alla ragion poetica di questa romanzuccia; perché qui sta il<br />

zoppicare; e se un briciolo d'apologia le potesse raddrizzare l'apparenza,<br />

sarebbe per me una beat<strong>it</strong>udine. Non è ch'io mi metta in apprensione dei<br />

cr<strong>it</strong>ici di mestiere onde è pieno lo stivale d'Italia: so bene che da loro non ho<br />

a temere che pubblicamente neppure si fiati de' versi miei; sono diavolerie<br />

che scottano i d<strong>it</strong>i, argomento che ne va la pelle a darsene per intesi.<br />

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Ma tra que' cr<strong>it</strong>ici vi possono anche essere persone che; sicure in segreto <strong>del</strong><br />

fatto loro, fingano di cedere alla smania di trinciare un giudizio letterario,<br />

quale che sia l'imprudenza che commettano a confessare d'aver lette le mie<br />

Fantasie, e davvero servano poi ad altro propos<strong>it</strong>o. Già s'intende che la<br />

confessione ed il giudizio saranno bensì ripetuti sovente, ma sempre con<br />

persone diverse onde affettar precauzioni, sempre a quattr'occhi, sempre<br />

sottovoce; e premessa sempre la formola protestatoria che non si tratta<br />

d'entrare nella pol<strong>it</strong>ica, ma si parla solo de' versi come semplicemente versi,<br />

come un oltraggio recato alle buone lettere, di cui il pigliar le difese è sacro<br />

dovere. Alle censure di costoro, che saranno tanto più sparse di fiele, quanto<br />

eglino si troveranno essere più vicini a conseguire dai governi un impiego,<br />

od a migliorarlo, voi, miei dilettissimi, non potete, nè dovete averla voi<br />

l'imprudenza di rispondere una sillaba, s'anco pensaste ch'io mer<strong>it</strong>assi da voi<br />

qualche protezione da quegli assalti. L'amico vostro dunque rimarrebbe a<br />

part<strong>it</strong>o peggiore che non le illustrissime Buone<br />

Lettere, sforn<strong>it</strong>o, voglio dire, d'ogni difesa. È vero che in Italia, non solo nelle<br />

inezie come queste, ma nelle cose gravissime, è legale sentir l'accusatore e<br />

condannare alle forche l'accusato, senz'altra formal<strong>it</strong>à che il beneplac<strong>it</strong>o di<br />

chi paga il boja. Ma i rozzi popoli, tra cui sono venuto vagando da alcuni<br />

anni, mi hanno messo in capo molti pregiudizi, e fra i molti quello di<br />

associare all'idea di giustizia l'idea di difesa, e quel che è peggio, difesa<br />

pubblica, a porte spalancate. Guastato dal mal esempio, caduto, lontano<br />

dalla patria in tanta ignoranza, non so tenermi dal rispondere io innanzi<br />

tratto a quelle censure, dal far pubblica la difesa mia, e d'una maniera<br />

spiccia, ma oso dire, persuadentissima. Piglio fiato, ed incomincio: «Signori,<br />

in quanto alla condotta <strong>del</strong> poemetto, condotta troppo evidentemente<br />

regolare, troppo ordinata a presentare, in grande la simmetria di un'ant<strong>it</strong>esi;<br />

in quanto alle immagini talvolta troppo prosaiche, talvolta troppo noiose; in<br />

quanto agli accidenti, alle persone, ed a' discorsi ch'elle fanno or troppo<br />

lunghi, or troppo strampalati; in quanto al tutto insomma che i versi<br />

rappresentano, è gofferia la vostra se ne parlate. I sogni vengono come<br />

vogliono essi; godono d'una libertà tanto indomabile, che nè da' cr<strong>it</strong>ici, nè<br />

dai principi, che come i cr<strong>it</strong>ici mettono naso per tutto, ella è da poter<br />

raccorciare di un atomo; sono più liberi perfino <strong>del</strong> pensiero propriamente<br />

detto, poiché non solamente a quando a quando, ma sempre, se non<br />

m'inganno, camminano indipendenti da atto <strong>del</strong>la volontà nostra. Or bene,<br />

codesti ch'io v'ho descr<strong>it</strong>ti, sono cinque di tali privilegiati fortunatissimi che si<br />

ridono d'ogni tirannia. E questo basti a chiudervi la bocca, come il papa a'<br />

cardinali talvolta.<br />

Vorrei vederlo l'uomo che avesse l'arroganza di dire all'uomo: «Hai avuto<br />

torto di sognar così!» Per la qual cosa, o signori, a voi non rimangono di<br />

questo povero componimento che le verseggiatura, lo stile, la lingua, i punti<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

e le virgole su cui eserc<strong>it</strong>are il vostro ministero. Il campo è tuttavia assai<br />

vasto, per chi voglia menare a tondo lo staffile; e ch'esso non cadrà sempre<br />

immer<strong>it</strong>ato, quasi quasi ve n'assicurerei io medesimo, se nel catalogo <strong>del</strong>le<br />

umane stravaganze anche questa fosse registrata ch'io mi brigassi di parlare<br />

sul serio con voi. Signori, ho detto.»<br />

Ma ai lettori ne' quali il buon gusto va <strong>del</strong> pari con la buona fede, a quelli da<br />

cui un cenno di simpatia è tutto ch'io ambisca, e a voi, carissimi, a cui<br />

principalmente sono dedicati questi versi, quale parola posso io dire che<br />

valga a’stenuarne i difetti?<br />

Ho veduto dei padri confessare talvolta che non erano belli i loro figliuoli; ho<br />

veduto quel misto di t<strong>it</strong>ubanza, di vergogna, di conoscenza, di<br />

rincrescimento, di rassegnazione, onde sul volto loro pigliava colore<br />

l'ingenu<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la confessione. Ebbene, quella tinta non l'ho veduta mai<br />

distendersi sul volto di veruno autore che condiscendesse a dichiararsi mal<br />

soddisfatto <strong>del</strong> proprio libro. E d'uopo quindi presumere che nella patern<strong>it</strong>à<br />

letteraria v'abbia una tendenza più ciecamente amorosa verso la prole, che<br />

non nella patern<strong>it</strong>à naturale: chi trovò il primo quella metafora <strong>del</strong>la<br />

patern<strong>it</strong>à, avrebbe forse tirato un po' più vicino al segno, se non curando la<br />

corrispondenza <strong>del</strong> sesso, avesse detto matern<strong>it</strong>à letteraria: giacché a far più<br />

intenso l'amore materno concorre anche la memoria <strong>del</strong>la distretta <strong>del</strong> parto.<br />

In ogni modo, quel viso così male in accordo con la parola, quel viso che ho<br />

veduto in altri, nol voglio fare io, nè dire che i versi miei io li riconosco per<br />

brutti, e dirlo a detto sment<strong>it</strong>o da me stesso: perché se tali io li credessi<br />

davvero, li manderei a voi stampati e pubblicati?<br />

Ma in tutto v'è un di mezzo; e quasi sempre la ver<strong>it</strong>à, chi voglia snidarla, è in<br />

quel di mezzo che è da rintracciarsi. Ciò che a me par vero, lo dirò a voi<br />

veracemente.<br />

Già da alcune altre di queste mie inezie poetiche che prima d'ora ho date,<br />

non posso dire alle stampe, ma a malmenare agli stampatori, voi vi sarete<br />

accorti ch'io mi son messo sur una strada la quale non è giusto giusto quella<br />

indicata dall'estetica come conducente dir<strong>it</strong>to allo scopo ultimo che l'arte<br />

poetica si prefigge per unico, sur una strada dove spesso fo sagrificio <strong>del</strong>la<br />

pura intenzione estetica ad un'altra intenzione, dei doveri di poeta ai doveri<br />

di c<strong>it</strong>tadino. Nel confl<strong>it</strong>to di queste due sorta di doveri, è da ravvisarsi<br />

un'angustia per l'uomo che ne sente l'importanza di entrambe; e nella<br />

prevalenza in lui <strong>del</strong>la devozione civile sulla devozione estetica, è da<br />

riconoscersi, se non m'inganno, qualche cosa d'onesto, la sottomessione<br />

<strong>del</strong>l'amor proprio all'amor <strong>del</strong>la patria. Siamo uomini tutti, e tutti l'abbiamo<br />

la nostra ambizione, ed è scempiaggine il dir di no: nè io pretendo che mi<br />

crediate non aspirante a qualche fama di poeta, non parziale fors'anche<br />

nell'estimare i dir<strong>it</strong>ti ch'io possa avere ad essa, per quanto deboli me li<br />

rinfacci la coscienza. Se di una tale ambizione ho fatto dunque olocausto ad<br />

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altre considerazioni, forse anche voi dovreste, nel giudicare i miei versi,<br />

procedere con qualche riferimento a quelle considerazioni. Per male allora<br />

che andasse la causa mia dinanzi a voi, questo almeno sareste tratti a dover<br />

dire: Ha fatto un cattivo poema, ma una buona azione.<br />

So che mi si può apporre la stolid<strong>it</strong>à di avere scelto per mezzo a compiere<br />

quell'azione i versi, quando, se il compierla era quello che più mi premeva, la<br />

prosa era il mezzo più espediente. Mi porterebbe troppo lontano il<br />

rispondere a questa obbiezione; basti per ora ch'io accerti chi la facesse, che<br />

non è poi tutta stolid<strong>it</strong>à quella scelta: ci pensi, e gli verrà indovinato il<br />

perché.<br />

Proponendo a voi, dilettissimi, come ho fatto, la sentenza da pronunziare, è<br />

manifesto anche nei termini di essa come io senta benissimo che altro<br />

galantuomo, posto nelle strette mie, avrebbe potuto servire alla patria con<br />

meno ripudio <strong>del</strong>l'estetica. Ma che volete ch'io vi dica? Il tipo <strong>del</strong> bello l'ho in<br />

capo talvolta; ma quando si tratta d'im<strong>it</strong>arlo coi fatti; dàlle dàlle, non mi<br />

riesce. Insomma non ho saputo far meglio. Questo per altro sia segreto<br />

confidato a voi soli, di grazia non ne fate il segreto <strong>del</strong>le comari, non rid<strong>it</strong>elo<br />

in piazza.<br />

Finora, per quanto io abbia detto in difesa od in offesa mia, non ho fatto che<br />

stare sulle generali; ed è un modo di parlare che non mi piace, poiché gli è<br />

spesso una gherminella, un trovato astuto onde spacciare per umiltà la<br />

superbia, un parere di dire e dir nulla. Sbrighiamocene indicando almeno un<br />

qualche particolare.<br />

Quantunque si abbia usata la precauzione di fare che l'Esule sognasse verso<br />

il mattino, quando dicono che i sogni vengono più distinti, più ordinati, più<br />

conformi all'andamento comune <strong>del</strong>le associazioni <strong>del</strong>le idee nostre quando<br />

siam desti, v'è nondimeno in questi cinque sogni qualche cosa di troppo<br />

misurato, di troppo ragionevole. In essi poi si fa un gran parlare, quando<br />

invece è noto che d'ordinaria i sogni consistono principalmente d'immagini<br />

visibili; dunque poca verisimiglianza ne' cinque sogni. In essi è anche una<br />

certa mancanza, diciamo così, d'intonazione poetica, non solamente qua e là<br />

nello stile, ma nel tutto insieme <strong>del</strong>la finzione, un non so che inesprimibile di<br />

grave che non sa trascinarti fuori <strong>del</strong>la realtà <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a più che tanto, un<br />

ideale che è bensì poetico, ma lo si sente cercato con intendimento prosaico.<br />

La forma poi di questo componimento, visione o sogno, fantasie che lo si<br />

chiami, è una forma di poema che ha tanto di barba, una forma usata e<br />

riusata fino alla nausea, una forma vecchia come la vecchia memoria di<br />

Abacuc...<br />

Sia ringraziata l'esistenza tra noi <strong>del</strong>l'espressione proverbiale vecchio come<br />

Abacuc, e ringraziato il suo venirmi ora nella penna. Essa interrompe<br />

l'articolo che, senza avvedermene, io stava facendo su di me, fatica<br />

malaugurata che gli autori imprendono bensì sovente, per car<strong>it</strong>à <strong>del</strong> libro<br />

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loro, ma non mai per dirne male, ma sempre serbandosi anonimi. Essa<br />

richiama anche il pensiero vostro ai profeti, ed a quelle loro visioni, nelle<br />

quali è ben altra poesia che questa <strong>del</strong>la Romanza, e nondimeno le parlate<br />

non sono nè poche, nè brevi. Ezechiele, per modo d'esempio, che se a taluni<br />

può parere un po' meno poeta degli altri, e specialmente d'Isaia, è non per<br />

tanto un gran poeta anch'egli, e, credo, il più abbondante d'immagini visibili,<br />

Ezechiele non parmi che avesse paura <strong>del</strong> far parlare a lungo nelle sue<br />

visioni le immagini alle quali egli attribuiva favella. Ma la ver<strong>it</strong>à è che<br />

Ezechiele aveva per ascoltatori popolo e non cr<strong>it</strong>ici; e noi, moderne scimie<br />

de' poeti antichi, in Italia noi abbiamo cr<strong>it</strong>ici e non popolo. E chi, cercando<br />

consiglio ai cr<strong>it</strong>ici, potrebbe menarmi buono l'avere io fatto parlare cotanto<br />

uno vicino a morire, il Lombardo <strong>del</strong>la battaglia di Legnano? Lo scoprirmi in<br />

fallo per questa parlata sarebbe la cosa <strong>del</strong> mondo più facile a farsi, se<br />

un'altra non ve ne fosse più facile ancora, quella per me di pigliare le cisoje,<br />

e tagliar via il corpo <strong>del</strong> <strong>del</strong><strong>it</strong>to, o d'accorciarlo almeno. E sia lode al vero,<br />

due volte ho portate le mani per eseguirlo il taglio, e due volte — lo dirò<br />

con una frase tutta di filigrana, rubata al Creso di tali frasi, — due volte<br />

caddero le paterne mani. E perché? Perché quelle poche ammonizioni<br />

contenute nella parlata erano le cose appunto<br />

che a me più importava di dire; perchè quelle ammonizioni possono essere<br />

come un tocco di campana che svegli altre riflessioni nell'animo de' miei<br />

conc<strong>it</strong>tadini, un avviamento a pensieri un po' sodi sulle condizioni necessarie<br />

ond'essere degni <strong>del</strong>la libertà. Nè credo ch'elle sieno estranee al concetto<br />

storico <strong>del</strong>la Romanza, dacché in gran parte per non avere saputo i<br />

Lombardi far senno di ammonizioni consimili, perdettero poi in segu<strong>it</strong>o la<br />

libertà loro.<br />

Come eglino la perdessero, e perché dovessero necessariamente perderla,<br />

voi lo sapete, o miei cari; nè spetta a me di ridirvi le osservazioni che altri<br />

hanno già fatte e pubblicate con tanta limpidezza di giudizio, e da ultimo<br />

anche il signor Guizot con cenno rapido, ma sent<strong>it</strong>o.<br />

Tengano conto, li scongiuro, di tali osservazioni quelli che amano la nostra<br />

povera patria.<br />

Cerchino di farne anch'essi, studiando la storia nostra, traendo dalle<br />

memorie <strong>del</strong> passato una migliore direzione alle speranze <strong>del</strong> futuro. E se<br />

mai, e chi 'l sa? usc<strong>it</strong>i <strong>del</strong> nostro sopore, o sbalzati da qualche accidente<br />

<strong>del</strong>l'incivilire che a ogni di più l'Europa intorno di noi, ci trovassimo avvicinati<br />

al conseguimento <strong>del</strong>la libertà e <strong>del</strong>la indipendenza nazionale, ricordiamoci<br />

che ad afferrarle più strette, a r<strong>it</strong>enerle più sicure varranno l'amore tra di noi,<br />

e le arti franche <strong>del</strong>la ver<strong>it</strong>à e <strong>del</strong>la forza cogli estranei, e non già i trovati<br />

<strong>del</strong>la diplomazia.<br />

Non era ancora ridotta ad arte la diplomazia a' tempi de' Lombardi; ma il<br />

fondamento di essa esisteva anche allora, il brutto vizio di avere altro sul<br />

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labbro, altro nell'animo, di torcere le parole a dire quello ch'elle non<br />

debbano significare. In Pontida i Lombardi metteansi in atto di eserc<strong>it</strong>are il<br />

dir<strong>it</strong>to più santo de' popoli, pigliavano l'armi per iscacciare gli stranieri e<br />

l'imperatore straniero; e nondimeno gridavano: «Salva sempre la fe<strong>del</strong>tà<br />

all'imperatore.» In Costanza eglino vedevano consacrate dalla pace il fatto<br />

<strong>del</strong>la loro indipendenza dall'imperatore; e nondimeno giuravano: «Riserbato<br />

l'alto dominio all'imperatore.» Nel primo caso, le parole nulla affatto<br />

dovevano dire: nel secondo, ben poco più di nulla. Ma quest'ultima<br />

lasciavano aperto uno sportello agli stranieri, e davano loro ad<strong>it</strong>o a<br />

macchinane in Italia discordie che vi rompessero la Lega e vi rimettessero la<br />

debolezza.<br />

Quando viene a mancare la forza che ha soggiogate le parole e costrettele a<br />

dire meno <strong>del</strong> loro significato; allora le parole riprendono tutta quanta la<br />

forza loro, e dicono tutto quello ch'elle sanno dire. Così la sciagurata parola<br />

alto dominio somministrò col tempo colore di dir<strong>it</strong>to alle angherie dei<br />

successori di Federigo. E però qualunque popolo aspira all'indipendenza,<br />

guardisi dall'essere corrivo nelle parole, e non ponga fiducia in quelle de'<br />

diplomatici Un celebre di questi faccendieri pol<strong>it</strong>ici, celebre anche per<br />

l'acume de' suoi tanti frizzi, ai quali egli sopravvive come ai suoi artifici,<br />

perché la moda è cambiata, ebbe a dire, alcuni anni fa, che Dio aveva data la<br />

parola all'uomo onde con essa celare il nostro pensiero, e non già<br />

manifestarlo. Fidinsi dopo questo alle promesse dei diplomatici le nazioni se<br />

il possono.<br />

Amici miei, è detto che l'amore induce tac<strong>it</strong>urn<strong>it</strong>à; bisogna per altro dire che<br />

metta anche talvolta una parlantina da rimbamb<strong>it</strong>i. Così ora avvenne di me.<br />

Ma è colpa anche vostra, perché non m'avete mai interrotto il discorso. Ed<br />

era pur vostro costume l'interrompermelo una volta ad ogni istante: questa<br />

corda non tocchiamola. L'illusione che mi sono creata d'essere e parlare con<br />

voi mi riuscì tanto consolante, che l'averla tirata in lungo a bella posta, è<br />

astuzia perdonabilissima; e voi, ne son certo, me la perdonerete di buona<br />

voglia. Pervenuto al punto in cui m'è mestieri congedarla questa illusione,<br />

scioglierla, sperderla tutta, e far fine e dirvi addio, sento che nella parola<br />

addio v'è qualche cosa che non m'è dilettevole, e tutt'ad un tratto mi trovo<br />

essere divenuto tac<strong>it</strong>urno davvero.<br />

Addio, amici miei; la memoria dl me non perisca nel cuor vostro.<br />

L'affezionatissimo vostro<br />

Giovanni Berchet.<br />

Piccadilly, 5 gennaio 1829.<br />

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““““Associazioni<br />

Associazioni<br />

Associazioni Associazioni –––– Riviste Riviste Riviste Riviste –––– Articoli Articoli Articoli Articoli & & & & Comunicazioni<br />

Comunicazioni””””<br />

Comunicazioni<br />

Comunicazioni<br />

dal dal dal dal Fr. Fr. Fr. Fr. Enrico Enrico Enrico Enrico Consonni Consonni Consonni Consonni<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Volete avere notizie <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a Massonica Statun<strong>it</strong>ense scrivete a:<br />

carl@carlejones.com; chiedete di inserirvi nella sua mailing-list, vi farà<br />

partecipare a molto di quanto accade tra i Fratelli Americani.<br />

È nata l’Associazione Together4you che si occupa di bambini e adolescenti<br />

malati ed economicamente bisognosi che necess<strong>it</strong>ano di interventi e terapie<br />

che verranno esegu<strong>it</strong>i in Italia. Normalmente questi bambini ed adolescenti<br />

provengono da paese nei quali sono impossibile gli interventi e le terapie<br />

che, al contrario, il nostro Paese può loro offrire.<br />

(estratto (estratto (estratto (estratto dallo dallo dallo dallo Statuto Statuto Statuto Statuto <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione Together4you Together4you<br />

Together4you<br />

Together4you ---- aaaart. rt. rt. rt. 2 2 2 2 ---- Oggetto Oggetto Oggetto Oggetto<br />

<strong>del</strong>le <strong>del</strong>le <strong>del</strong>le <strong>del</strong>le Attiv<strong>it</strong>à) Attiv<strong>it</strong>à) Attiv<strong>it</strong>à) Attiv<strong>it</strong>à)<br />

L’organizzazione <strong>del</strong>l’accoglienza di pazienti, (bambini, adolescenti e<br />

giovani/adulti) provenienti dall’Estero che versano in condizioni economichefinanziarie<br />

disagiate e <strong>del</strong>le loro famiglie, dal punto di vista materiale,<br />

morale, sociale, psicologico e spir<strong>it</strong>uale con l’appoggio <strong>del</strong>le Associazione di<br />

Volontariato che collaborano con i Centri Ospedalieri, con specifico<br />

riferimento all’oncologia, all’ematologia, alla cardiochirurgia ed al trapianto<br />

di cellule staminali ematopoietiche.<br />

Le Associazioni di Volontariato ed i Centri Ospedalieri, Italiani e Stranieri,<br />

previ accordi scr<strong>it</strong>ti, specifici e personalizzati, acquisiranno la qualifica di<br />

“partner”;<br />

L’impegno sociale e socio-san<strong>it</strong>ario, mediante l’ist<strong>it</strong>uzione di accordi di<br />

cooperazione san<strong>it</strong>aria con le Regioni ed i Centri Ospedalieri Italiani con<br />

eccellenza nel campo <strong>del</strong>l’oncologia, ematologia, cardiochirurgia e <strong>del</strong><br />

trapianto di cellule staminali ematopoietiche, ed i tutti gli altri campi che<br />

l’associazione deciderà di inserire nel corso <strong>del</strong>la sua v<strong>it</strong>a operativa per il<br />

progresso e la cresc<strong>it</strong>a <strong>del</strong>la stessa;<br />

L’erogazione di prestazioni, in conform<strong>it</strong>à con i programmi di Cooperazione<br />

San<strong>it</strong>aria Internazionale, Nazionali e Regionali, a beneficio di pazienti<br />

(bambini, adolescenti e giovani/adulti) provenienti dall’Estero che versano in<br />

condizioni economiche-finanziarie disagiate;<br />

L’erogazione, in conform<strong>it</strong>à con le normative terr<strong>it</strong>oriali ove saranno<br />

devolute, di borse di studio per il trasferimento di esperienze di alta<br />

special<strong>it</strong>à rifer<strong>it</strong>e a medici ed infermieri professionisti <strong>it</strong>aliani verso i loro<br />

omologhi stranieri, con l’obiettivo di migliorare, nei loro Paesi di origine, il<br />

percorso terapeutico-assistenziale di pazienti affetti da patologie<br />

precedentemente descr<strong>it</strong>te e di creare, nel contempo, equipe<br />

multidisciplinari d’eccellenza che possano fornire le prestazioni per tali<br />

p a g i n a 2 9 d i 3 4


s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

patologie, in forma assolutamente gratu<strong>it</strong>a, presso Strutture Ospedaliere<br />

Pubbliche dei loro Paesi;<br />

L’amministrazione di risorse provenienti da Organismi Internazionali<br />

principalmente operanti nell’amb<strong>it</strong>o socio-san<strong>it</strong>ario;<br />

L’organizzazione di eventi pubblici o privati al fine di sensibilizzare l’opinione<br />

pubblica e l’attenzione <strong>del</strong>la collettiv<strong>it</strong>à internazionale sul problema “salute”<br />

non lim<strong>it</strong>andolo al momento <strong>del</strong>l’intervento e/o <strong>del</strong> trapianto ma<br />

abbracciandone anche i momenti antecedenti e successivi;<br />

La predisposizione e la realizzazione di seminari, corsi, conferenze e/o<br />

congressi scientifici orientati all’oncologia, all’ematologia ed alle malattie<br />

cardiopatiche, ed a tutti gli altri campi che l’associazione deciderà di inserire<br />

nel corso <strong>del</strong>la sua v<strong>it</strong>a operativa per il progresso e la cresc<strong>it</strong>a <strong>del</strong>la stessa;<br />

Stipulare accordi e/o convenzioni con strutture pubbliche e/o private aventi<br />

scopo affine od analogo indipendentemente dalla dislocazione <strong>del</strong>le stesse;<br />

I I I I riferimenti riferimenti riferimenti riferimenti bancari bancari bancari bancari <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione <strong>del</strong>l’Associazione per per per per i i i i vostri vostri vostri vostri contributi contributi contributi contributi<br />

Conto corrente <strong>del</strong>l’Associazione Together4you aperto presso la Banca<br />

d’Alba, Filiale di Torino corso Francia, 329.<br />

IBAN: IBAN: IBAN: IBAN: IT85G085300<strong>10</strong>02000620<strong>10</strong>0624<br />

IT85G085300<strong>10</strong>02000620<strong>10</strong>0624 IT85G085300<strong>10</strong>02000620<strong>10</strong>0624<br />

IT85G085300<strong>10</strong>02000620<strong>10</strong>0624 –––– SWIFT SWIFT SWIFT SWIFT (BIC); (BIC); (BIC); (BIC); ICRAITMMEQ0.<br />

ICRAITMMEQ0.<br />

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ddddal al al al Fr. Fr. Fr. Fr. Cesare Cesare Cesare Cesare Marco Marco Marco Marco De De De De Lorenzi Lorenzi Lorenzi Lorenzi<br />

Accadimenti<br />

Accadimenti Accadimenti<br />

Accadimenti (settimanali <strong>del</strong>le Logge)<br />

Se vuoi comunicare gli avvenimenti <strong>del</strong>la tua Loggia o se vuoi iscriverti alla<br />

mailing list per sapere degli “Accadimenti”<br />

Accadimenti”<br />

Accadimenti” Accadimenti” settimanali nelle Logge <strong>it</strong>aliane,<br />

scrivi al Fr. Cesare Marco De Lorenzi <strong>del</strong>la R∴L∴ Missori – Risorgimento n.<br />

640 all’Or∴ di Milano G∴O∴I∴ una e-mail con scr<strong>it</strong>to “iscrivimi iscrivimi iscrivimi iscrivimi alla alla alla alla tua tua tua tua<br />

posta posta”, posta posta riportando i propri dati (nome, cognome, contatto telefonico, mail …<br />

e, importante, Grado, Loggia con n., Oriente, Obbedienza e quant’altro<br />

utile).<br />

e-mail: cesaremarco@accadimenticm.<strong>it</strong><br />

o telefona al: cell. 335 6060744 - fax 02 7004118<strong>10</strong> / 02 700502723<br />

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Ironia, Narrazione ed AsSaggistica negli scr<strong>it</strong>ti di Alfredo Marinelli, che<br />

potrete leggere cercandoli direttamente o scrivendo sul motore interno di<br />

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dal dal dal dal Fr Fr∴∴∴∴ Fr Fr Carlo Carlo Carlo Carlo Ciapetti: Ciapetti: Ciapetti: Ciapetti:<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o Ouch! Ouch! Ouch! Ouch!<br />

Chi volesse ricevere la mia newsletter “Ouch! Ouch! Ouch!” Ouch! basta che mi mandi una mail<br />

con nome, cognome e Loggia al mio indirizzo personale e cioè<br />

carlo.luigi@ciapetti.<strong>it</strong><br />

carlo.luigi@ciapetti.<strong>it</strong> carlo.luigi@ciapetti.<strong>it</strong><br />

carlo.luigi@ciapetti.<strong>it</strong> Un abbraccione a tutti!<br />

Carlo<br />

dal dal dal dal Fr Fr∴∴∴∴ Fr Fr Gigi Gigi Gigi Gigi Corbetta: Corbetta: Corbetta: Corbetta:<br />

Asili Asili Asili Asili Notturni Notturni Notturni Notturni Umberto Umberto Umberto Umberto I° I° I° I° ci ci ci ci chiedono chiedono chiedono chiedono una una una una mano mano mano mano per per per per le le le le loro loro loro loro attiv<strong>it</strong>à!!! attiv<strong>it</strong>à!!! attiv<strong>it</strong>à!!! attiv<strong>it</strong>à!!!<br />

Nel tentativo di migliorare sempre la nostra disponibil<strong>it</strong>à, ist<strong>it</strong>uzionale e<br />

personale, nell’aiutare, ove possibile coloro che ne hanno necess<strong>it</strong>à, e per<br />

continuare il pregevole lavoro già svolto dai Fratelli nello sviluppare<br />

l’ambulatorio odontoiatrico degli Asili Notturni di via Ormea; si è pensato, in<br />

parallelo, di potenziare l’attiv<strong>it</strong>à già esistente <strong>del</strong>l’ambulatorio di medicina<br />

generale, s<strong>it</strong>o nella stessa sede di via Ormea, offrendo un più ampio ed<br />

articolato orario di apertura e numero di specializzazioni, e nel contempo<br />

cercando di allargare l’offerta alle persone bisognose che si rivolgono alla<br />

struttura, anche in termini di forn<strong>it</strong>ura di farmaci e presidi, necessari a<br />

compimento <strong>del</strong>le vis<strong>it</strong>e mediche di Medicina Generale e Specialistiche e di<br />

tutte le diagnosi che i Fratelli san<strong>it</strong>ari r<strong>it</strong>erranno opportune.<br />

Per tale motivo chiedo a tutte le Logge <strong>del</strong>l’nostro Ordine un concreto aiuto<br />

nel reperire farmaci e presidi san<strong>it</strong>ari (campioni di farmaci e materiale<br />

san<strong>it</strong>ario ai Fratelli medici, farmaci non scaduti presenti nelle ab<strong>it</strong>azioni e non<br />

più utilizzati, ecc), da poter utilizzare nell’ambulatorio. Tali prodotti saranno<br />

controllati e catalogati da un Farmacista che ne verificherà periodicamente<br />

anche tutte le scadenze, garantendone quindi puntualmente e<br />

costantemente il loro corretto uso.<br />

Inoltre, se nelle vostre Logge ci sono Fratelli medici, disponibili ad offrire<br />

qualche ora <strong>del</strong> loro tempo e <strong>del</strong>la loro professional<strong>it</strong>à al servizio degli<br />

“ultimi”, li pregherei di contattarmi per poter iniziare ad ampliare l’offerta di<br />

attiv<strong>it</strong>à ed gli orari di apertura.<br />

Contatti: Contatti: Contatti: Contatti:<br />

Corbetta Corbetta Corbetta Corbetta Gigi Gigi: Gigi Gigi cell. 338 88<strong>03</strong>128, lunedì, martedì, giovedì dalle 9 alle 12;<br />

mercoledì e venerdì dalle 15 alle 19 al numero fisso 011 9492877.<br />

Segreteria Segreteria Segreteria Segreteria degli degli degli degli Asili Asili Asili Asili Notturni Notturni: Notturni Notturni 011 5660804. info@asilinotturni.org<br />

info@asilinotturni.org<br />

info@asilinotturni.org<br />

info@asilinotturni.org<br />

dal dal dal dal Fr Fr∴∴∴∴ Fr Fr Massimo Massimo Massimo Massimo Raffo: Raffo: Raffo: Raffo:<br />

Carissimi Fratelli,<br />

Con il 2012 la nostra rivista compie i <strong>10</strong> anni <strong>del</strong>la nuova serie ed è ormai<br />

diffusa in tutte le regioni d’Italia.<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Questo traguardo rappresenta per noi motivo d’orgoglio e di soddisfazione<br />

ed è uno stimolo in più per lavorare sempre meglio e cercare di<br />

incrementare i nostri sosten<strong>it</strong>ori acquisendo nuovi abbonati.<br />

L’Ipotenusa è una rivista di cultura tradizionale che tratta argomenti e<br />

tematiche di natura filosofica, storica, esoterica e simbolica ma non è<br />

un’opera accademica, al contrario è una pubblicazione di facile lettura, ricca<br />

di contenuti e approfondimenti e non per questo meno elevata nella qual<strong>it</strong>à<br />

degli articoli e nel rigore <strong>del</strong>la linea ed<strong>it</strong>oriale.<br />

Più <strong>del</strong>le parole contano gli esempi, pertanto Vi inv<strong>it</strong>o a conoscere la nostra<br />

Rivista andando a vedere alcuni esempi sul nostro s<strong>it</strong>o all’indirizzo:<br />

http://ipotenusa.goipiemonte-aosta.<strong>it</strong><br />

La rivista ha una cadenza trimestrale, e l’importo annuo <strong>del</strong>l’abbonamento è<br />

di € 20,00.= che si può versare sul C/C postale n. 36784296, intestato al<br />

Centro di Documentazione Ipotenusa, oppure effettuando un bonifico<br />

bancario sul codice IBAN:<br />

IT IT IT IT 35 35 35 35 Y Y Y Y 07601 07601 07601 07601 0<strong>10</strong>00 0<strong>10</strong>00 0<strong>10</strong>00 0<strong>10</strong>00 000<strong>03</strong>6784296 000<strong>03</strong>6784296 000<strong>03</strong>6784296 000<strong>03</strong>6784296 (Banco (Banco (Banco (Banco Posta). Posta). Posta). Posta).<br />

Ricordo anche l’offerta promozionale di sottoscrivere, in un’unica soluzione,<br />

l’abbonamento per i 3 anni 2012-20<strong>13</strong>-2014 al prezzo speciale di 45,00 €.<br />

Mi auguro quindi che vogliate sostenere il nostro impegno con il Vostro<br />

apprezzamento e il Vostro sostegno.<br />

Con il più cordiale TFA. Massimo Raffo.<br />

dal dal dal dal Fr Fr∴∴∴∴ Fr Fr Urbano Urbano Urbano Urbano Tozzi: Tozzi: Tozzi: Tozzi:<br />

Il network brothernet.net<br />

brothernet.net brothernet.net<br />

brothernet.net è attivo.<br />

Dopo alcuni miglioramenti anche grazie ai molti suggerimenti, eccoci<br />

nuovamente online per accogliere tutti i Fratelli che volessero far parte di<br />

questo network.<br />

Nella sua pagine iniziale, sono riportati quali sono in le nostre intenzioni e le<br />

idee nell’aver voluto costruire questo network, certi che il Libero Libero Libero Libero Pensiero Pensiero Pensiero Pensiero<br />

deve e dovrà fare la parte da Leone, nello spir<strong>it</strong>o di rilanciare i nostri Alt Alti Alt Alti<br />

i i<br />

Valori Valori Valori Valori Condivisi Condivisi. Condivisi Condivisi<br />

Crediamo che i Valori <strong>del</strong>le nostra Ist<strong>it</strong>uzione siano, se percorsi da tutti, un<br />

saldo ed illuminante esempio per la Società moderna.<br />

Vi rammento che in questo network saranno accettate tutte le Obbedienze<br />

regolari.<br />

Il Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net è stato costru<strong>it</strong>o da un gruppo di Fratelli<br />

nell’idea, per chi vi aderisce, di scambiare pensieri, convincimenti, tesi, di<br />

ordine massonico e non solo.<br />

Questo Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net è dedicato ai soli Massoni attivi. Il Il Il Il S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o S<strong>it</strong>o<br />

è è è è una una una una libe libera libe libera<br />

ra ra iniziativa iniziativa iniziativa iniziativa culturale culturale culturale culturale di di di di privati, privati, privati, privati, senza senza senza senza scopo scopo scopo scopo di di di di lucro lucro lucro lucro e e e e non non non non è è è è<br />

emanazione emanazione emanazione emanazione e e e e non non non non appartiene appartiene appartiene appartiene ad ad ad ad alcuna alcuna alcuna alcuna Obbedienza Obbedienza Obbedienza Obbedienza Italiana Italiana Italiana Italiana o o o o Straniera. Straniera.<br />

Straniera. Straniera.<br />

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s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Il Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net crede nel principio <strong>del</strong>la Universal<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la<br />

Massoneria, quindi tutti coloro che appartengono a Obbedienze Regolari<br />

sono Fratelli.<br />

I creatori di questo Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net credono credono credono credono che che che che i i i i Valori Valori Valori Valori <strong>del</strong>le <strong>del</strong>le <strong>del</strong>le <strong>del</strong>le<br />

nostre nostre nostre nostre Ist<strong>it</strong>uzioni Ist<strong>it</strong>uzioni Ist<strong>it</strong>uzioni Ist<strong>it</strong>uzioni siano, siano, siano, siano, se se se se percorsi percorsi percorsi percorsi da da da da tutti, tutti, tutti, tutti, un un un un saldo saldo saldo saldo ed ed ed ed illuminante illuminante illuminante illuminante esempio esempio esempio esempio<br />

per per per per la la la la Società Società Società Società moderna. moderna. moderna. moderna.<br />

Chi si iscrive risponde personalmente di quanto in esso vi pubblica,<br />

manlevando espressamente il Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net e gli altri<br />

aderenti da qualsiasi responsabil<strong>it</strong>à sulle proprie opinioni ivi espresse.<br />

Contenuti eticamente, moralmente contrari all’onorabil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la Massoneria in<br />

quanto Ist<strong>it</strong>uzione in generale, o di ogni altro soggetto sia privato che<br />

pubblico saranno considerati sgrad<strong>it</strong>i, generandone la cancellazione<br />

insindacabile da parte <strong>del</strong> gestore <strong>del</strong> Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net.<br />

BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net<br />

Nessun comportamento o affermazione contraria alle Leggi <strong>del</strong>lo Stato<br />

<strong>it</strong>aliano verranno tollerati.<br />

La partecipazione alla presente iniziativa, in assoluto, non deve essere<br />

considerata in contrasto alle Obbedienze Massoniche Regolari che, in quanto<br />

Ist<strong>it</strong>uzioni, utilizzano le proprie vie di cooptazione.<br />

In questo Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net è fatto divieto la pubblicazione di<br />

pubblicazione di foto di gruppo non autorizzate senza la manleva da parte<br />

dei presenti nella foto <strong>del</strong> gruppo stesso.<br />

In questo Social Social Social Social Network Network Network Network BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net BrotherNet.net<br />

BrotherNet.net è fatto divieto la pubblicazione di<br />

iniziative a fine di lucro o pubblic<strong>it</strong>arie a qualsiasi t<strong>it</strong>olo.<br />

BrotherNet BrotherNet BrotherNet BrotherNet riserva riserva riserva riserva l’accesso l’accesso l’accesso l’accesso a a a a soli soli soli soli Fratelli Fratelli Fratelli Fratelli Massoni. Massoni. Massoni. Massoni.<br />

Per richiedere la chiave di accesso inviare una e-mail a:<br />

brothernet.access.request@gmail.com<br />

brothernet.access.request@gmail.com....<br />

brothernet.access.request@gmail.com<br />

brothernet.access.request@gmail.com<br />

Verranno richieste informazioni sull’appartenenza alla Massoneria.<br />

Ricordo a tutti che non verranno prese in considerazione <strong>del</strong>le richieste che<br />

non contengano:<br />

Cognome, Nome, indirizzo completo, un numero telefonico (meglio se<br />

cellulare), una mail di riferimento.<br />

Loggia di appartenenza e suo numero distintivo, l’Oriente, l’Obbedienza e il<br />

Grande Oriente (soprattutto per i Fratelli stranieri).<br />

Il Nome e Cognome <strong>del</strong> Maestro Venerabile <strong>del</strong>la vostra Loggia.<br />

Rimaniamo quindi in attesa <strong>del</strong>le vostre richieste complete dei dati richiesti,<br />

dopo una verifica (qualche giorno) riceverete il codice d’accesso alla vostra<br />

mail di riferimento (vi consigliamo la vostra mail personale e non di lavoro<br />

ove possibile).<br />

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Suggerimenti Suggerimenti Suggerimenti Suggerimenti per per per per non non non non dimenticare dimenticare dimenticare dimenticare mai mai mai mai i i i i più più più più deboli deboli deboli deboli<br />

s p u n t i s e t t i m a n a l i p e r m e d i t a r e<br />

Anche Anche Anche Anche lontano lontano lontano lontano dalle dalle dalle dalle nostre nostre nostre nostre dichiarazioni dichiarazioni dichiarazioni dichiarazioni dei dei dei dei redd<strong>it</strong>i redd<strong>it</strong>i redd<strong>it</strong>i redd<strong>it</strong>i possiamo possiamo possiamo possiamo aiutare aiutare aiutare aiutare chi chi chi chi<br />

aiuta aiuta aiuta aiuta all’interno all’interno all’interno all’interno <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la nostra nostra nostra nostra Ist<strong>it</strong>uzione. Ist<strong>it</strong>uzione. Ist<strong>it</strong>uzione. Ist<strong>it</strong>uzione.<br />

La lista più completa la trovate, tra l’altro, nel s<strong>it</strong>o <strong>del</strong> G∴O∴I∴:<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 80144330158 Pane Quotidiano.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 0<strong>10</strong>76300159 Società Uman<strong>it</strong>aria.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 0727849<strong>10</strong>01 Fondazione di Ricerca Biomedica “Futura”<br />

onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 97370530152 Ass. gli Amici <strong>del</strong> N.I.S.O. Northern Italy<br />

Shrine Oasis – onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 97019060587 LIDU Lega Italiana dei Dir<strong>it</strong>ti <strong>del</strong>l’Uomo<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 80095950012 Società per gli Asili Notturni Umberto I.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 94118620486 Hosp<strong>it</strong>al Assistance Italia onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 931232<strong>10</strong>879 Associazione Mani Amiche onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 9758<strong>13</strong>70018 Associazione Piccolo Cosmo onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 97181590155 Exodus di Don Antonio Mazzi.<br />

∴∴∴∴ Codice fiscale 930466<strong>10</strong>502 Associazione Pisana Amici <strong>del</strong> Neonato<br />

onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 97549690580 Fratelli Ospedalieri.<br />

∴∴∴∴ Codice fiscale 94<strong>03</strong>2<strong>03</strong>0481 Fratellanza Fiorentina onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice fiscale 95<strong>13</strong>4420<strong>10</strong>8 A. Francesco De Finis.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 976712500<strong>13</strong> Dimore San Giovanni onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 9<strong>10</strong>17190470 Casa Famiglia Piccoli Passi onlus.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 02182340907 Casa <strong>del</strong>la Fraterna Solidarietà.<br />

∴∴∴∴ Codice Fiscale 94051500489 AFAD - Associazione Famiglie Assistenza<br />

Disabili onlus.<br />

O anche agire direttamente dando donazioni dirette alle summenzionate o<br />

all’Associazione Sergio Mammini che da oltre un decennio sostiene i figli dei<br />

fratelli scomparsi durante tutto il loro percorso di studio sino a portarli alla<br />

laurea.<br />

Banca Sanpaolointesa Ag. 24 c.so Turati, Torino. cod. IBAN: IT83A <strong>03</strong>069<br />

0<strong>10</strong>24 <strong>10</strong>000 0017831.<br />

La La La La lista lista lista lista potrebbe potrebbe potrebbe potrebbe continuare, continuare, continuare, continuare, molte molte molte molte sono sono sono sono le le le le Opere Opere Opere Opere in in in in cui cui cui cui molti molti molti molti Fratelli Fratelli Fratelli Fratelli si si si si<br />

impegnano.<br />

impegnano.<br />

impegnano.<br />

impegnano.<br />

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