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Il geriatra territoriale e la certificazione per l'invalidità : quali strumenti

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Circo<strong>la</strong>re del Ministero del<strong>la</strong> Sanità<br />

(Dipartimento di Prevenzione) del 27 luglio 1998<br />

Riconduce le “difficoltà <strong>per</strong>sistenti” a tre livelli di gravità (=impairment<br />

<strong>la</strong>vorativo):<br />

le difficoltà cosiddette “lievi”, “… corrispondenti a invalidità<br />

compresa tra il 33,3% e il 66,6% (da 1/3 a 2/3) ai fini del<strong>la</strong> fruizione<br />

dell’ assistenza protesica (art. 4, comma 2, del D.M. 28 dicembre 1992)”.<br />

le difficoltà cosiddette “medio-gravi”, “… corrispondenti a<br />

invalidità comprese tra il 66,6% ed il 99%, ai fini dell’ esenzione dal<strong>la</strong><br />

partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie (art. 6 del D.M. 1<br />

febbraio 1991 e successive modificazioni)”.<br />

le difficoltà cosiddette “gravi”, “… corrispondenti ad invalidità pari<br />

al 100% ai fini dall’ esenzione del pagamento del<strong>la</strong> quota fissa sul<strong>la</strong><br />

ricetta (art. 8, comma 16, del<strong>la</strong> Legge n. 537/1993 e successive<br />

modificazioni”).

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