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La nevrosi d'ansia: da Ippocrate al DSM-IV - Cultura & Libri

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CAPITOLO 2 ASPETTI GENERALI INTRODUTT<strong>IV</strong>I<br />

LA NEVROSI DÕANSIA: DA IPPOCRATE AL <strong>DSM</strong>-<strong>IV</strong><br />

_________________________________________________________________________<br />

disponibilitˆ di strumenti diagnostici stan<strong>da</strong>rdizzati per separare il<br />

panico <strong>da</strong>ll'ansia gener<strong>al</strong>izzata e l'aver collegato il panico <strong>al</strong>l'agorafobia<br />

aument˜ il numero di lavori clinici sulla v<strong>al</strong>iditˆ di questa distinzione.<br />

Studi farmacologici indicarono che due classi di antidepressivi, gli anti-<br />

MAO ed i triciclici, erano usati nel trattamento di questa condizione.<br />

Molti di questi concetti nosologici furono inclusi nel <strong>DSM</strong>-III<br />

(LIEBOWITZ et <strong>al</strong>., 1985) pubblicato <strong>da</strong>lla American Psychiatric<br />

Association nel 1980. Questa pubblicazione, sebbene contenesse gran<br />

parte dei punti di vista favorevoli <strong>al</strong>la visione della discontinuitˆ<br />

dell'ansia, nello stesso tempo ha <strong>da</strong>to inizio a molte controversie ed ha<br />

stimolato importanti ricerche speriment<strong>al</strong>i.<br />

Nel <strong>DSM</strong>-III sono raccolti importanti cambiamenti nell'approccio<br />

<strong>al</strong>l'ansia ed ai disturbi <strong>d'ansia</strong>. <strong>La</strong> <strong>nevrosi</strong> qu<strong>al</strong>e categoria unificante ed<br />

entitˆ nosologica fu abbandonata, <strong>al</strong> pari della precedente teoria del<br />

continuum. <strong>La</strong> precedente categoria delle condizioni nevrotiche fu divisa<br />

in numerose categorie separate. I disturbi <strong>d'ansia</strong> furono inclusi nel<br />

<strong>DSM</strong>-III e nel <strong>DSM</strong>-III-R (MAGRAF et <strong>al</strong>., 1986), in cui il Disturbo<br />

<strong>da</strong> Attacchi di Panico fu separato <strong>da</strong>ll'ansia gener<strong>al</strong>izzata.<br />

Il punto essenzi<strong>al</strong>e nella diagnosi di panico l'esperienza del paziente di<br />

uno o pi attacchi di panico: episodi distinti, limitati nel tempo, ad<br />

inizio improvviso, di intesa paura ed ansia. Gli episodi sono<br />

accompagnati <strong>da</strong> caratteristici sintomi somatici (qu<strong>al</strong>i sudorazione,<br />

p<strong>al</strong>pitazioni, tremori, indicanti il coinvolgimento del simpatico) associati<br />

a specifici cambiamenti cognitivi e comportament<strong>al</strong>i, tipicamente paura<br />

di morire, di perdere il controllo di sŽ, di diventare pazzo, di svenire e/o<br />

intenso desiderio di fuggire <strong>da</strong>lla situazione contingente che percepita<br />

come pericolosa.<br />

<strong>La</strong> diagnosi di Disturbo <strong>da</strong> Attacchi di Panico presente anche nella<br />

bozza della 10a Edizione dell'Internation<strong>al</strong> Classification of Diseases<br />

dell'Organizzazione Mondi<strong>al</strong>e della Sanitˆ (MARKS, 1988). Sebbene la<br />

v<strong>al</strong>iditˆ della diagnosi del Disturbo <strong>da</strong> Attacchi di Panico sia ancora<br />

controversa, comincia ad essere accettata sia <strong>da</strong> un punto di vista clinico<br />

che speriment<strong>al</strong>e.<br />

Bibliografia<br />

ALDER C.A, CRASKE G., BARLOW D.H., ÒRelation induced-panic<br />

(RIP): when resting isn't placefulÓ, Integrative Psychiatry, 5: 94, 1987<br />

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