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La parestesia del nervo alveolare inferiore - Carbone Editore

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Acta Chirurgica Mediterranea, 2005, 21:101<br />

LAPARESTESIA DEL NERVO ALVEOLARE INFERIORE: RASSEGNA DELLALETTERATURA<br />

ANTONELLA TERRAZZINI - NICOLÒ BONACASA<br />

Azienda “Ospedale V. Cervello” Palermo U. O. Odontoiatra- (Direttore Dott. Nicolò Bonacasa)<br />

RIASSUNTO<br />

<strong>La</strong> <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong> è una patologia<br />

di non infrequente riscontro. Molteplici sono le cause: meccaniche<br />

o chimiche o mediche. <strong>La</strong> prognosi varia in funzione<br />

<strong>del</strong>l’eziologia: talvolta la rimozione <strong>del</strong>la causa si accompagna<br />

alla risoluzione dei sintomi, più raramente la prognosi è sfavorevole.<br />

Parole chiave: <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong>, <strong>parestesia</strong><br />

Introduzione<br />

Tra le patologie <strong>nervo</strong>se di origine traumatica<br />

la perdita <strong>del</strong>la funzione <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong><br />

(NAI) riveste una particolare importanza sia per<br />

ciò che concerne la diagnosi e la prognosi sia per<br />

l’approccio al trattamento. Disturbi <strong>del</strong>la sensibilità<br />

come <strong>parestesia</strong>, anestesia, ipoestesia possono essere<br />

presenti nel cavo orale causati da fattori locali e<br />

sistemici.<br />

Le neuropatie periferiche<br />

Una semplice classificazione clinica distingue:<br />

1. Le Polineuropatie<br />

2. Le Mononeuropatie<br />

3. Le Multineuropatie<br />

<strong>La</strong> <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> NAI è una mononeuropatia<br />

ossia espressione di un danno di un singolo tronco<br />

<strong>nervo</strong>so, per sofferenza localizzata da intrappolamento,<br />

da agente meccanico, termico, elettrico, da<br />

irradiazione, da lesione vascolare ischemica, da<br />

infiltrazione granulomatosa o neoplastica e infine<br />

per tumori primitivi dei nervi periferici.<br />

[Inferior alveolar nerve paraesthesia: review of literature]<br />

SUMMARY<br />

Inferior Alveolar Nerve Paraesthesia is a condition that<br />

can be associated with many local and systemic factors as etio -<br />

l o g y. By using proper treatment planning we can have minimal<br />

risk of injury to the IAN. Unfort u n a t e l y, sometimes, symptoms<br />

d o n ’t disappear and prognosis is very poor.<br />

Key words: inferior alveolar nerve, paraesthesia<br />

Si definisce <strong>parestesia</strong> una sensazione anomala<br />

di intorpidimento, fasciatura, formicolio che il<br />

paziente avverte in assenza di stimolo.<br />

In ordine di gravità una lesione traumatica di<br />

un <strong>nervo</strong> periferico può determinare:<br />

1. neuroaprassia: si tratta di un disturbo temporaneo<br />

<strong>del</strong>la funzione <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> senza interruzione<br />

di continuità <strong>del</strong>le fibre e con rapido ritorno alla<br />

norma. Si osserva dopo lesioni compressive acute o<br />

subacute e si manifesta attraverso: deficit motorio<br />

più marcato <strong>del</strong> disturbo sensitivo, recupero motorio<br />

relativamente rapido, modesta ipoestesia superficiale,<br />

parestesie, prurito, dolore.<br />

2. assonotmesi: si riferisce all’interruzione<br />

<strong>del</strong>la fibra <strong>nervo</strong>sa con conservazione <strong>del</strong> connettivo<br />

di sostegno. Gli effetti immediati sono sovrapponibili<br />

a quelli <strong>del</strong>la neurotmesi, ma la rigenerazione<br />

è spontanea.<br />

3. neurotmesi: rappresenta la sezione completa<br />

di un <strong>nervo</strong>, associata clinicamente alla perdita totale<br />

<strong>del</strong>le relative funzioni motorie, sensitive e trofiche.<br />

Il recupero usualmente non è completo.


102 A. Terrazzini - N. Bonacasa<br />

Come si manifesta la <strong>parestesia</strong><br />

Il segno principale <strong>del</strong>la <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong><br />

<strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong> (PNAI) è l’anestesia o la ipoestesia<br />

<strong>del</strong>l’emilabbro <strong>inferiore</strong> e/o <strong>del</strong> mento con<br />

evidenza clinica. A livello intraorale sono colpiti la<br />

superficie vestibolare <strong>del</strong> processo <strong>alveolare</strong> e la<br />

mucosa <strong>del</strong> labbro <strong>inferiore</strong>. <strong>La</strong> sintomatologia<br />

comprende: sensazione di formicolii, bruciore, punture,<br />

assenza di sensibilità intra ed extra orale, dolori<br />

che si irradiano dall’orecchio al mento, anestesia<br />

prolungata, etc..<br />

Cause <strong>del</strong>la <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong><br />

Molteplici possono essere le cause di una<br />

<strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong>:<br />

• Parestesia in seguito alla somministrazione<br />

di un’anestesia tronculare per lesione di alcune<br />

fibre <strong>nervo</strong>se. In questo caso, solitamente la restitutio<br />

ad integrum avviene nel giro di ore o al massimo<br />

qualche giorno. Sono stati altresì recentemente<br />

descritti casi di <strong>parestesia</strong> associati all’uso di articaina<br />

e regrediti di solito spontaneamente nel giro<br />

di poche settimane.<br />

• Parestesia sintomatica secondaria alla presenza<br />

di una patologia mandibolare espansiva.<br />

Hamada e Al. descrivono un caso di un paziente<br />

con <strong>parestesia</strong> simultanea <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong><br />

e <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> linguale causata da una cisti radicolare<br />

mandibolare.<br />

Aziz e Al. riportano un caso di PNAI relativa a<br />

cisti dentigera associata al secondo e terzo molare<br />

<strong>inferiore</strong>.<br />

Da Yana<br />

• Parestesia dovuta a chirurgia ossea a livello<br />

<strong>del</strong> foro mentoniero ad es. per l’estrazione di radici<br />

incluse in quella sede.<br />

• Parestesia per perforazione <strong>del</strong> canale mandibolare<br />

in seguito a strumentazione incontrollata al<br />

di là <strong>del</strong> forame apicale <strong>del</strong> sistema canalare di<br />

entrambi i premolari o molari inferiori.<br />

Da Yana<br />

• Parestesia per estrazione <strong>del</strong> terzo molare<br />

<strong>inferiore</strong>. Rappresenta questa la causa più frequente<br />

dei traumatismi <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong>, a<br />

causa <strong>del</strong>la estrema vicinanza di quest’ultimo con le<br />

radici <strong>del</strong> dente <strong>del</strong> giudizio <strong>inferiore</strong>. Il <strong>nervo</strong> può<br />

essere traumatizzato anche da un curetage <strong>del</strong>l’alveolo,<br />

che va perciò evitato, o anche da una minima<br />

perdita di osso i cui detriti possono penetrare all’interno<br />

<strong>del</strong> canale mandibolare.<br />

• Parestesia secondaria alla presenza di un<br />

dente incluso nel canale mandibolare.<br />

Foto 3: dente incluso nel canale mandibolare come causa<br />

di <strong>parestesia</strong><br />

• Parestesia dovuta ad un ascesso <strong>alveolare</strong><br />

acuto, normalmente reversibile.<br />

• <strong>La</strong> persistenza di un frammento radicolare<br />

all’interno <strong>del</strong> canale mandibolare può provocare<br />

<strong>parestesia</strong>.<br />

• Un evento traumatico come la frattura mandibolare<br />

può provocare una compressione e quindi<br />

una <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> NAI.<br />

• Parestesia causata da una irritazione <strong>del</strong> NAI<br />

ad opera dei molari mascellari durante la masticazione,<br />

quando il riassorbimento osseo è tale da provocare<br />

la sparizione <strong>del</strong> tetto osseo che riveste il<br />

canale mandibolare.<br />

• Parestesia causata da un materiale di origine<br />

endodontica nel canale. <strong>La</strong> estrusione di materiale<br />

da otturazione nel canale mandibolare dopo trattamento<br />

endodontico è una rara ma seria complicanza<br />

anche dal punto di vista medico-legale. Due sono i<br />

meccanismi fondamentali responsabili <strong>del</strong> danno<br />

<strong>nervo</strong>so: la neurotossicità chimica dei componenti<br />

<strong>del</strong> materiale di otturazione canalare e la pressione<br />

meccanica esercitata dal materiale spinto all’interno


<strong>La</strong> <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> <strong>alveolare</strong> <strong>inferiore</strong>: rassegna <strong>del</strong>la letteratura 103<br />

<strong>del</strong> canale mandibolare. I sintomi comprendono<br />

ipoestesia e disestesia, alcuni riferiscono insorgenza<br />

di dolore. A tal proposito va ricordato che l’utilizzo<br />

di prodotti come l’N2 che contengono paraformaldeide,<br />

sono stati banditi dall’American Dental<br />

Association.<br />

Esistono molti casi descritti in letteratura che<br />

hanno dimostrato la tossicità <strong>del</strong>l’N2 con <strong>parestesia</strong><br />

immediata o successiva a causa di un effetto neurotossico<br />

locale <strong>del</strong>la paraformaldeide. Esistono tuttavia<br />

altri materiali di otturazione canalare che possono<br />

risultare neurotossici, quali l’eugenolo o i fenoli<br />

o altri a base di urotropina (il cui prodotto di degradazione<br />

è la formaldeide) (Yana e Al.). Ahlgren e<br />

Coll. hanno riportato un caso di <strong>parestesia</strong> <strong>del</strong> NAI<br />

conseguente all’utilizzo di idrossido di calcio all’interno<br />

<strong>del</strong> canale mandibolare. Grötz e Al. suggeriscono,<br />

in caso di sovraotturazione canalare, di praticare<br />

un’ immediata apicectomia e decompressione<br />

<strong>del</strong> <strong>nervo</strong>. Raramente può rendersi necessaria l’estrazione<br />

<strong>del</strong> dente in questione. Scolozzi e Coll.<br />

hanno trattato con successo 4 casi di <strong>parestesia</strong> conseguente<br />

ad un trattamento endodontico dei molari<br />

inferiori con osteotomia sagittale per la rimozione<br />

<strong>del</strong> materiale endodontico e la decompressione <strong>del</strong><br />

<strong>nervo</strong>.<br />

• Parestesia come complicanza <strong>del</strong>la frattura<br />

<strong>del</strong> processo condilare (Griffiths e Townend).<br />

• Riportato un caso di PNAI (Macaluso, Galli)<br />

come conseguenza di un barotrauma ossia una brusca<br />

variazione <strong>del</strong>la pressione atmosferica verificatasi<br />

saltuariamente durante voli aerei in un paziente<br />

con una cisti mandibolare e regredita in seguito ad<br />

asportazione <strong>del</strong>la lesione.<br />

• Parestesia come conseguenza di posizionamento<br />

di impianti endoossei mandibolari. Va ricordato<br />

che nel posizionamento degli impianti bisogna<br />

tenere in considerazione la posizione <strong>del</strong> canale mandibolare<br />

allo scopo di evitare alterazioni <strong>nervo</strong>se che,<br />

seppur raramente, possono risultare permanenti.<br />

• <strong>La</strong> trasposizione laterale chirurgica parziale<br />

o totale <strong>del</strong> NAI può anche essere all’origine di un<br />

certo grado di <strong>parestesia</strong>. <strong>La</strong> registrazione durante<br />

l’intervento <strong>del</strong>la conduzione <strong>del</strong> NAI può aiutare a<br />

identificare i meccanismi patogenetici <strong>del</strong>la lesione<br />

<strong>nervo</strong>sa e mettere in evidenza le tappe chirurgiche<br />

più inclini a portare pregiudizio all’integrità <strong>nervo</strong>sa<br />

(Nocini e Coll.).<br />

Alcuni autori hanno proposto una classificazione<br />

<strong>del</strong>le varie cause:<br />

Yana e Al. identificano tre categorie: azione<br />

meccanica, azione chimica, origine medica generica.<br />

Knowles e Al. hanno esaminato la correlazione<br />

tra l’insorgenza <strong>del</strong>la <strong>parestesia</strong> e l’anatomia <strong>del</strong><br />

NAI e hanno concluso che queste parestesie sono<br />

correlate al decorso intraosseo mandibolare <strong>del</strong><br />

NAI, che contribuisce ai sintomi <strong>del</strong>la <strong>parestesia</strong>.<br />

<strong>La</strong> PNAI deve essere trattata senza trascurare<br />

le conseguenze fisiche e psicologiche che può provocare<br />

al paziente. <strong>La</strong> scelta <strong>del</strong>la terapia può essere<br />

semplice se ne sono note le cause.<br />

In questo caso, spesso, la rimozione <strong>del</strong>la<br />

causa può essere risolutiva ed accompagnarsi alla<br />

risoluzione dei sintomi. <strong>La</strong> prescrizione di farmaci<br />

antinfiammatori steroidei aiuta la decompressione<br />

<strong>del</strong> fascio vascolo-<strong>nervo</strong>so ed è importante dal<br />

punto di vista medico-legale.<br />

Tuttavia non essendo la prognosi sempre favorevole,<br />

quali che siano state le cause, e in considerazione<br />

<strong>del</strong>le implicazioni etiche e medico-legali, è<br />

sempre bene avvertire il paziente dei rischi operatori,<br />

eventualmente ricorrendo all’uso <strong>del</strong> consenso<br />

informato mirato.<br />

In conclusione, nei pazienti con disturbo neurologico<br />

<strong>del</strong> NAI è importante stabilire se questo<br />

sia dovuto a malattie neurologiche, tumorali (primitive<br />

o secondarie) o altre malattie sistemiche o se<br />

ancora si accompagni a fratture mandibolari, osteomieliti,<br />

interventi chirurgici o patologie periapicali<br />

endodontiche. Spesso, purtroppo, però, la <strong>parestesia</strong><br />

è una complicanza di origine iatrogena. Questo non<br />

significa che sia sempre la conseguenza di errori o<br />

incompetenza <strong>del</strong>l’odontoiatra, talvolta esistono<br />

condizioni anatomiche che rendono il NAI particolarmente<br />

vulnerabile e la <strong>parestesia</strong> una conseguenza<br />

inevitabile di un trattamento odontoiatrico.<br />

E ’ dunque importante, prima di intraprendere<br />

qualsiasi procedura a rischio, un attento esame <strong>del</strong>la<br />

posizione <strong>del</strong> NAI in rapporto alla zona di intervento<br />

al fine di ridurre al minimo i rischi operatori e<br />

preservare l’integrità <strong>del</strong> <strong>nervo</strong> evitando all’operatore<br />

fastidiosi contenziosi e al paziente una complicanza<br />

invalidante.<br />

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