NUMERO 5 – 30 ottobre 2010 – Roma – Lecce - Alberto Mandolesi

2 • Pensieri & Parole
Rdi Francesco Certo
E adesso è il momento di
Francesco Totti. Aggrappati
al capitano per uscire dalle
secche di un momento torbido
e tempestoso come
nessuno si sarebbe aspettato,
specie dopo lo splendido
torneo passato. Aggrappati
al capitano non solo per tornare
ad esultare col simbolo
della Roma, a digiuno di gol
da troppo tempo ormai (9
maggio 2010 - doppietta in
Roma-Cagliari 2-1). Ci soffermiamo
su questo punto
non perché sottovalutiamo
gli altri componenti dell’undici
giallorosso, ma solo
perché, essendo venuti
meno anche Pizarro e
Taddei, non ci resta che confidare
nelle qualità dell’uomo
più importante a disposizione
di Ranieri. La Roma
ha ovviamente un solo
risultato a disposizione oggi
pomeriggio contro il Lecce;
servono tre punti per rilanciare
la classifica così anemica
e per dare un calcio
alla depressione strisciante
che attanaglia l’ambiente
romanista. Magari d’altro
canto bastasse un successo
contro i salentini per sanare
i guai di questo gruppo e far
tornare il sorriso; occorerebbe
piuttosto una striscia di
risultati positivi che comprenda
anche la Champions
e finisca il giorno del derby
L’Arbitro di oggi
La Roma aspetta i gol di Totti
in astinenza dal 9 maggio scorso
per dare un senso a questo
tormentato inizio di stagione.
Ci rendiamo conto che
stiamo andando già troppo
oltre e la nostra attenzione
deve fissarsi a Roma-Lecce.
Andrea Gervasoni
Nato a Castiglione delle Stiviere (MN) il 21 luglio 1975
Professione impiegato
Precedenti con la Roma 4 (3 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte)
Ultima con la Roma 14 marzo 2010
Livorno-Roma 3-3 (2-3)
(Lucarelli, Perrotta, Toni, Lucarelli, Pizarro, Lucarelli rig.)
Anche il Lecce, come la Roma, non ha mai perso quando è stata
diretta da Gervasoni: per i salentini 2 vittorie e 2 pareggi.
Strano questo Lecce che ne
prende a iosa fuori casa e
che ha cominciato la stagione
in maniera derelitta a
Milano, salvo poi riprendersi
tra le mura amiche con
L’Avversario: U.S. Lecce
CALCIATORI MAGLIA RUOLO ETÀ
Benassi Massimiliano 81 P 29
Bergougnoux Bryan (Fra) 7 C 27
Bertolacci Andrea 91 C 19
Brivio Davide 28 D 22
Chevanton Ernesto (Uru) 23 A 30
Coppola Manuel 32 C 28
Corvia Daniele 9 A 26
Di Michele David 17 A 34
Diamoutene Souleymane (Mal) 30 D 27
Donati Giulio 2 D 20
Fabiano Medina (Bra) 14 D 28
Ferrario Stefano 13 D 25
Giacomazzi Guglielmo (Uru) 18 C 33
Giuliatto Alberto 3 D 27
Grossmuller Carlos (Uru) 21 C 27
Gustavo Franchin (Bra) 4 D 28
avversarie del suo stesso
spessore, di modo che il
Lecce è sistemato davanti
alla Roma di addirittura
due punti! Pazzesco, ma è
così al momento, e Ranieri
deve prenderne atto. Non è
un momento semplice per il
tecnico della Roma che vede
ombre ovunque e ritiene
che non corra alcun rischio
per la panchina. Non è vero
e lo sa lui stesso, ma chiaramente
preferisce ostentare
sicurezza e apparire il
padrone della situazione.
Non fosse così si andrebbe
allo sfascio totale. Non è
nemmeno vero quanto detto
ieri dal tecnico in conferenza
stampa, quando con aria
minacciosa ha “scoraggiato”
i media dallo spingere
per una sua sostituzione
sulla panchina. Chi è venuto
dopo di lui, a Cagliari
come a Valencia come a
Londra, ha fatto meglio di
Ranieri. Però, questo è un
dettaglio e perdoniamo il
tecnico che oggi deve varare
una formazione di assoluta
emergenza senza il faro
della squadra e con De
Rossi dall’inizio, pur in
condizione non ottimale.
Molto dipenderà dall’approccio
alla partita, se la
stessa si sbloccherà subito,
se ci sarà sul campo quella
tranquillità indispensabile
Jeda Capucho (Bra) 27 A 31
Mesbah Djamel (Alg) 11 C 26
Munari Gianni 8 C 27
Ofere Edward (Nig) 15 A 24
Olivera Ruben (Uru) 10 C 27
Petrachi Davide 25 P 24
Piatti Ignacio (Arg) 19 C 25
Reginiussen Tore (Nor) 6 D 24
Rispoli Andrea 33 D 22
Rosati Antonio 22 P 27
Sini Simone 5 D 18
Vives Giuseppe 20 C 30
dal sito ufficiale www.uslecce.it
Presidente Pierandrea Semeraro
Allenatore Luigi De Canio
per avere pazienza nell’andare
in gol. Se tutto questo
non ci sarà, la Roma potrà
avere difficoltà serie a superare
la retroguardia pugliese.
Detto per inciso, De
Canio ha già fatto sapere
che non verrà a Roma a fare
le barricate, preferendo un
sistema di gioco più spregiudicato
che difensivista.
Quella che vedremo sarà
una Roma sistemata con i
due centrali di centrocampo
De Rossi e Brighi, con
Perrotta e Vucinic ai lati e
Totti e Borriello là davanti a
cercare di fare gol. Altra
scelta non ha Ranieri viste le
defezioni e la sfortuna che si
stanno accanendo sulla
Roma di questo primo scorcio
di stagione. Hai voglia a
dire che si pensa a una partita
per volta, ma non sarebbe
l’optimum per i giallorossi
affrontare in modo
molle mercoledì prossimo il
Basilea in Champions.
Andare in Svizzera e non
fare risultato comprometterebbe
molte delle chance di
qualificazione, dunque questo
rischio da evitare non
potrà che resistere nella
mente di Ranieri e avere dei
riflessi nella formazione che
vedremo oggi.
Reduci dallo scialbo 0-0 di
Parma, i giallorossi sono
chiamati prima di tutto a
sabato 30 ottobre 2010 Romanista
ritrovare una linearità di
gioco che produca occasioni
da gol e, possibilmente, reti.
Senza linearità, però,
l’obiettivo non cambia: qui
si tratta di vincere e basta,
senza se e senza ma. Col bel
gioco o col brutto gioco
poco cambia.
Battuto il Lecce, si pensi
seriamente a far bene a
Basilea e solo più avanti
alla Lazio. La Roma ha l’occasione
di sistemare la sua
povera classifica, e nel contempo
ha la possibilità di
tornare a credere in qualcosa
che non sia un campionato
modesto e senza ambizioni.
Piange il cuore infatti a
vedere questa squadra
arrancare come sta accadendo
oggi. Si può uscire dalla
crisi a patto che la squadra
metta in soffitta attriti e problemi,
che non si lasci condizionare
dalla sfortuna e
dalle parole in libertà di
questo periodo. Che insomma
decida di modificare la
velocità di crociera e più in
generale che creda in se
stessa come accadeva qualche
mese fa. Anche Ranieri
è chiamato a infondere
nuova sicurezza nei propri
mezzi a questi giocatori,
diversamente viaggeremo
volta per volta senza meta
in un campionato mai così
anormale.
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