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NUMERO 5 – 30 ottobre 2010 – Roma – Lecce - Alberto Mandolesi

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2 • Pensieri & Parole<br />

Rdi Francesco Certo<br />

E adesso è il momento di<br />

Francesco Totti. Aggrappati<br />

al capitano per uscire dalle<br />

secche di un momento torbido<br />

e tempestoso come<br />

nessuno si sarebbe aspettato,<br />

specie dopo lo splendido<br />

torneo passato. Aggrappati<br />

al capitano non solo per tornare<br />

ad esultare col simbolo<br />

della <strong>Roma</strong>, a digiuno di gol<br />

da troppo tempo ormai (9<br />

maggio <strong>2010</strong> - doppietta in<br />

<strong>Roma</strong>-Cagliari 2-1). Ci soffermiamo<br />

su questo punto<br />

non perché sottovalutiamo<br />

gli altri componenti dell’undici<br />

giallorosso, ma solo<br />

perché, essendo venuti<br />

meno anche Pizarro e<br />

Taddei, non ci resta che confidare<br />

nelle qualità dell’uomo<br />

più importante a disposizione<br />

di Ranieri. La <strong>Roma</strong><br />

ha ovviamente un solo<br />

risultato a disposizione oggi<br />

pomeriggio contro il <strong>Lecce</strong>;<br />

servono tre punti per rilanciare<br />

la classifica così anemica<br />

e per dare un calcio<br />

alla depressione strisciante<br />

che attanaglia l’ambiente<br />

romanista. Magari d’altro<br />

canto bastasse un successo<br />

contro i salentini per sanare<br />

i guai di questo gruppo e far<br />

tornare il sorriso; occorerebbe<br />

piuttosto una striscia di<br />

risultati positivi che comprenda<br />

anche la Champions<br />

e finisca il giorno del derby<br />

L’Arbitro di oggi<br />

La <strong>Roma</strong> aspetta i gol di Totti<br />

in astinenza dal 9 maggio scorso<br />

per dare un senso a questo<br />

tormentato inizio di stagione.<br />

Ci rendiamo conto che<br />

stiamo andando già troppo<br />

oltre e la nostra attenzione<br />

deve fissarsi a <strong>Roma</strong>-<strong>Lecce</strong>.<br />

Andrea Gervasoni<br />

Nato a Castiglione delle Stiviere (MN) il 21 luglio 1975<br />

Professione impiegato<br />

Precedenti con la <strong>Roma</strong> 4 (3 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte)<br />

Ultima con la <strong>Roma</strong> 14 marzo <strong>2010</strong><br />

Livorno-<strong>Roma</strong> 3-3 (2-3)<br />

(Lucarelli, Perrotta, Toni, Lucarelli, Pizarro, Lucarelli rig.)<br />

Anche il <strong>Lecce</strong>, come la <strong>Roma</strong>, non ha mai perso quando è stata<br />

diretta da Gervasoni: per i salentini 2 vittorie e 2 pareggi.<br />

Strano questo <strong>Lecce</strong> che ne<br />

prende a iosa fuori casa e<br />

che ha cominciato la stagione<br />

in maniera derelitta a<br />

Milano, salvo poi riprendersi<br />

tra le mura amiche con<br />

L’Avversario: U.S. <strong>Lecce</strong><br />

CALCIATORI MAGLIA RUOLO ETÀ<br />

Benassi Massimiliano 81 P 29<br />

Bergougnoux Bryan (Fra) 7 C 27<br />

Bertolacci Andrea 91 C 19<br />

Brivio Davide 28 D 22<br />

Chevanton Ernesto (Uru) 23 A <strong>30</strong><br />

Coppola Manuel 32 C 28<br />

Corvia Daniele 9 A 26<br />

Di Michele David 17 A 34<br />

Diamoutene Souleymane (Mal) <strong>30</strong> D 27<br />

Donati Giulio 2 D 20<br />

Fabiano Medina (Bra) 14 D 28<br />

Ferrario Stefano 13 D 25<br />

Giacomazzi Guglielmo (Uru) 18 C 33<br />

Giuliatto <strong>Alberto</strong> 3 D 27<br />

Grossmuller Carlos (Uru) 21 C 27<br />

Gustavo Franchin (Bra) 4 D 28<br />

avversarie del suo stesso<br />

spessore, di modo che il<br />

<strong>Lecce</strong> è sistemato davanti<br />

alla <strong>Roma</strong> di addirittura<br />

due punti! Pazzesco, ma è<br />

così al momento, e Ranieri<br />

deve prenderne atto. Non è<br />

un momento semplice per il<br />

tecnico della <strong>Roma</strong> che vede<br />

ombre ovunque e ritiene<br />

che non corra alcun rischio<br />

per la panchina. Non è vero<br />

e lo sa lui stesso, ma chiaramente<br />

preferisce ostentare<br />

sicurezza e apparire il<br />

padrone della situazione.<br />

Non fosse così si andrebbe<br />

allo sfascio totale. Non è<br />

nemmeno vero quanto detto<br />

ieri dal tecnico in conferenza<br />

stampa, quando con aria<br />

minacciosa ha “scoraggiato”<br />

i media dallo spingere<br />

per una sua sostituzione<br />

sulla panchina. Chi è venuto<br />

dopo di lui, a Cagliari<br />

come a Valencia come a<br />

Londra, ha fatto meglio di<br />

Ranieri. Però, questo è un<br />

dettaglio e perdoniamo il<br />

tecnico che oggi deve varare<br />

una formazione di assoluta<br />

emergenza senza il faro<br />

della squadra e con De<br />

Rossi dall’inizio, pur in<br />

condizione non ottimale.<br />

Molto dipenderà dall’approccio<br />

alla partita, se la<br />

stessa si sbloccherà subito,<br />

se ci sarà sul campo quella<br />

tranquillità indispensabile<br />

Jeda Capucho (Bra) 27 A 31<br />

Mesbah Djamel (Alg) 11 C 26<br />

Munari Gianni 8 C 27<br />

Ofere Edward (Nig) 15 A 24<br />

Olivera Ruben (Uru) 10 C 27<br />

Petrachi Davide 25 P 24<br />

Piatti Ignacio (Arg) 19 C 25<br />

Reginiussen Tore (Nor) 6 D 24<br />

Rispoli Andrea 33 D 22<br />

Rosati Antonio 22 P 27<br />

Sini Simone 5 D 18<br />

Vives Giuseppe 20 C <strong>30</strong><br />

dal sito ufficiale www.uslecce.it<br />

Presidente Pierandrea Semeraro<br />

Allenatore Luigi De Canio<br />

per avere pazienza nell’andare<br />

in gol. Se tutto questo<br />

non ci sarà, la <strong>Roma</strong> potrà<br />

avere difficoltà serie a superare<br />

la retroguardia pugliese.<br />

Detto per inciso, De<br />

Canio ha già fatto sapere<br />

che non verrà a <strong>Roma</strong> a fare<br />

le barricate, preferendo un<br />

sistema di gioco più spregiudicato<br />

che difensivista.<br />

Quella che vedremo sarà<br />

una <strong>Roma</strong> sistemata con i<br />

due centrali di centrocampo<br />

De Rossi e Brighi, con<br />

Perrotta e Vucinic ai lati e<br />

Totti e Borriello là davanti a<br />

cercare di fare gol. Altra<br />

scelta non ha Ranieri viste le<br />

defezioni e la sfortuna che si<br />

stanno accanendo sulla<br />

<strong>Roma</strong> di questo primo scorcio<br />

di stagione. Hai voglia a<br />

dire che si pensa a una partita<br />

per volta, ma non sarebbe<br />

l’optimum per i giallorossi<br />

affrontare in modo<br />

molle mercoledì prossimo il<br />

Basilea in Champions.<br />

Andare in Svizzera e non<br />

fare risultato comprometterebbe<br />

molte delle chance di<br />

qualificazione, dunque questo<br />

rischio da evitare non<br />

potrà che resistere nella<br />

mente di Ranieri e avere dei<br />

riflessi nella formazione che<br />

vedremo oggi.<br />

Reduci dallo scialbo 0-0 di<br />

Parma, i giallorossi sono<br />

chiamati prima di tutto a<br />

sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> <strong>Roma</strong>nista<br />

ritrovare una linearità di<br />

gioco che produca occasioni<br />

da gol e, possibilmente, reti.<br />

Senza linearità, però,<br />

l’obiettivo non cambia: qui<br />

si tratta di vincere e basta,<br />

senza se e senza ma. Col bel<br />

gioco o col brutto gioco<br />

poco cambia.<br />

Battuto il <strong>Lecce</strong>, si pensi<br />

seriamente a far bene a<br />

Basilea e solo più avanti<br />

alla Lazio. La <strong>Roma</strong> ha l’occasione<br />

di sistemare la sua<br />

povera classifica, e nel contempo<br />

ha la possibilità di<br />

tornare a credere in qualcosa<br />

che non sia un campionato<br />

modesto e senza ambizioni.<br />

Piange il cuore infatti a<br />

vedere questa squadra<br />

arrancare come sta accadendo<br />

oggi. Si può uscire dalla<br />

crisi a patto che la squadra<br />

metta in soffitta attriti e problemi,<br />

che non si lasci condizionare<br />

dalla sfortuna e<br />

dalle parole in libertà di<br />

questo periodo. Che insomma<br />

decida di modificare la<br />

velocità di crociera e più in<br />

generale che creda in se<br />

stessa come accadeva qualche<br />

mese fa. Anche Ranieri<br />

è chiamato a infondere<br />

nuova sicurezza nei propri<br />

mezzi a questi giocatori,<br />

diversamente viaggeremo<br />

volta per volta senza meta<br />

in un campionato mai così<br />

anormale.<br />

Direttore: ALBERTO MANDOLESI<br />

Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI<br />

Editore: EDITRICE REPORTER AR.L.<br />

Fotocomposizione e Stampa<br />

C.S.R. SOC. COOP.<br />

VIA ALFANA, 39 - 00191 ROMA<br />

TEL. 06.3<strong>30</strong>551 (r.a.)<br />

Pubblicità: EDITRICE REPORTER<br />

TEL. 337.860159<br />

REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA<br />

n° 380/89 del 23/06/89<br />

Associato all’USPI<br />

UNIONE STAMPA PERIODICI ITALIANI<br />

<strong>2010</strong> - 2011


<strong>Roma</strong>nista sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> Amarcord • 3<br />

Rdi Michele <strong>Mandolesi</strong><br />

Tabellino<br />

<strong>Roma</strong> (4-2-3-1): Artur; Motta, Diamoutene,<br />

Riise, Tonetto; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Brighi,<br />

Baptista (38’ st Cassetti); Totti (45’ st<br />

Montella)<br />

In panchina: Bertagnoli, Loria, Filipe, Brosco,<br />

D'Alessandro<br />

Allenatore: Spalletti (in panchina Domenichini)<br />

<strong>Lecce</strong> (4-4-1-1): Benussi; Polenghi, Fabiano,<br />

Esposito, Giuliatto; Munari, Edinho (24’ st<br />

Konan), Zanchetta, Ariatti; Caserta (8’ pt<br />

Papadopoluos); Tiribocchi<br />

In panchina: Rosati, Stendardo, Basta Dusan,<br />

Castillo<br />

Allenatore: De Canio<br />

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo<br />

Reti: nel pt 3’ Totti, 13’ Brighi, <strong>30</strong>’ Munari, al<br />

54’ Papadopoulos, 59’ Totti su rigore.<br />

Note: Angoli: 9-5 per la <strong>Roma</strong>.<br />

Recuperi: 2’ e 3’.<br />

Espulso: al 27’ della ripresa Ariatti per un fallo<br />

in gioco pericoloso su Pizarro.<br />

Ammoniti: Zanchetta e Diamoutene per<br />

gioco pericoloso. Spettatori: <strong>30</strong> mila circa.<br />

19 aprile 2009, XXXII giornata Stadio Olimpico di <strong>Roma</strong><br />

<strong>Roma</strong>-<strong>Lecce</strong> 3-2<br />

La Classifica della serie A<br />

SQUADRE PT G V N P F S<br />

Lazio 19 8 6 1 1 12 6<br />

Milan 17 8 5 2 1 13 6<br />

Inter 15 8 4 3 1 10 4<br />

Chievo 13 8 4 1 3 11 9<br />

Juventus 12 8 3 3 2 16 9<br />

Napoli 12 8 3 3 2 14 11<br />

Palermo 11 8 3 2 3 15 12<br />

Sampdoria 11 8 2 5 1 10 8<br />

Genoa 11 8 3 2 3 8 9<br />

<strong>Lecce</strong> 11 8 3 2 3 7 13<br />

Udinese 10 8 3 1 4 6 10<br />

Catania 9 8 2 3 3 8 8<br />

Brescia 9 8 3 0 5 8 11<br />

AS <strong>Roma</strong> 9 8 2 3 3 7 12<br />

Fiorentina 8 8 2 2 4 9 10<br />

Bologna 8 8 1 5 2 8 12<br />

Cesena 8 8 2 2 4 6 10<br />

Bari 8 8 2 2 4 7 13<br />

Cagliari 7 8 1 4 3 8 8<br />

Parma 7 8 1 4 3 6 8<br />

Reduce dalla pesante sconfitta nel<br />

derby (Lazio-<strong>Roma</strong> 4-2), la <strong>Roma</strong> di<br />

Spalletti cerca il riscatto affrontando<br />

tra le mura amiche il <strong>Lecce</strong>, fanalino<br />

di coda. I giallorossi si aggrappano<br />

alle ultime speranze di raggiungere<br />

Genoa e Fiorentina, e di conquistare<br />

il quarto posto che consente l’accesso<br />

ai preliminari di Champions<br />

League.<br />

Il <strong>Lecce</strong> è alla ricerca di punti salvezza,<br />

e di una vittoria che manca da<br />

più di due mesi, quando espugnò<br />

l’Artemio Franchi vincendo 2 a 1.<br />

Già costretto a fare a meno di 8<br />

uomini (gli squalificati Mexes e<br />

Panucci più gli infortunati Doni,<br />

Juan, Vucinic, Menez, Aquilani e<br />

Cicinho) Spalletti all’ultimo<br />

momento perde anche Taddei che<br />

accusa un risentimento muscolare<br />

nel riscaldamento pre-partita, e<br />

schiera Artur tra i pali; Motta,<br />

Diamoutene, Riise e Tonetto; De<br />

Rossi e Pizarro a centrocampo;<br />

Perrotta con Brighi e Baptista dietro<br />

l’unica punta Totti.<br />

Risponde De Canio schierando un 4-4-1-1 che<br />

vede Benussi in porta; Polenghi, Fabiano,<br />

Esposito e Giuliatto in difesa; Munari, Edinho,<br />

Zanchetta e Ariatti a centrocampo; Caserta in<br />

attacco dietro Tiribocchi.<br />

Primo tempo<br />

Partenza sprint dei giallorossi che al 2’ cercano<br />

il vantaggio con De Rossi che conclude da oltre<br />

<strong>30</strong> metri, Benussi devia in angolo. Al 3’ punizione<br />

dal limite per la <strong>Roma</strong>, Baptista trova l’angolo<br />

giusto, Benuzzi respinge corto e ne approfitta<br />

Totti, che da pochi passi ribadisce in rete. Uno<br />

a zero che gela gli ospiti. Il <strong>Lecce</strong> prova a reagire<br />

ed al 10’ Tiribocchi fa la sponda per Caserta<br />

La Schedina Il Prossimo turno<br />

1 <strong>Roma</strong>-<strong>Lecce</strong><br />

2 Milan-Juventus<br />

3 Atalanta-Padova<br />

4 Cittadella-Grosseto<br />

5 Empoli-Crotone<br />

6 Frosinone-Triestina<br />

7 Livorno-Reggina<br />

8 Novara-Albinoleffe<br />

9 Pescara-Modena<br />

10 Portogruaro-Piacenza<br />

11 Vicenza-Varese<br />

12 Everton-Stoke City<br />

Minuto 13’ Brighi segna il gol del 2 a 0<br />

13 Fulham-Wigan Athl.<br />

14 Manchester Utd-Tottenham<br />

che colpisce di prima intenzione, Artur non ci<br />

arriva, ma il pallone labisce il palo e termina a<br />

lato.<br />

Al 13’ ancora la <strong>Roma</strong> in avanti con Motta che<br />

arriva sul fondo e mette al centro, Brighi prende<br />

il tempo a tutti e di piatto al volo devia in rete.<br />

Due a zero e partita in discesa.<br />

Il <strong>Lecce</strong> accusa il colpo e rischia il crollo al 21’<br />

quando Totti mette al centro per Baptista che di<br />

testa sfiora il palo. La squadra ospite cerca di<br />

accorciare le distanze con Zanchetta che inventa<br />

per Munari, ma il centrocampista, di testa, non<br />

coglie lo specchio della porta. Al <strong>30</strong>’ il <strong>Lecce</strong><br />

accorcia le distanze con una carambola in area<br />

giallorossa, con Polenghi che mette al centro,<br />

Ris.par. Ris.fin.<br />

Via Furbara-Sasso Km. 4.100 - Cerveteri - Prenotazioni 06.99079126<br />

Bologna-<strong>Lecce</strong> sabato ore 18,00<br />

Inter-Brescia sabato ore 20,45<br />

Fiorentina-Chievo ore 12,<strong>30</strong><br />

Bari-Milan<br />

Juventus-Cesena<br />

Lazio-<strong>Roma</strong><br />

Napoli-Parma<br />

Sampdoria-Catania<br />

Udinese-Cagliari<br />

Tiribocchi cerca di stoppare il pallone<br />

che sbatte su De Rossi e giunge sui<br />

piedi di Monari a due passi da Artur,<br />

bravo l’attaccante del <strong>Lecce</strong> ad anticipare<br />

l’estremo difensore e segnare il 2 a 1.<br />

Termina così la prima frazione di gara<br />

Secondo tempo<br />

Al rientro dagli spogliatoi nessuna<br />

cambio per le formazioni. La seconda<br />

parte di gara vede un <strong>Lecce</strong> coraggioso<br />

cercare disperatamente il pareggio. Al<br />

54’ Tiribocchi vede il taglio di<br />

Papadopulos che in area incorcia di<br />

prima intenzione, Artur non ci arriva<br />

ed è 2 a 2 tra i fischi dell’Olimpico. La<br />

<strong>Roma</strong> non ci sta e si riversa subito in<br />

avanti, al 59’ Baptista entra in area dall’out<br />

sinistro, punta Giuliatto e lo supera,<br />

ma viene steso dal difensore leccese;<br />

nessun dubbio per Mazzoleni, è calcio<br />

di rigore; Totti s’incarica della battuta,<br />

palla da una parte, portiere dall’altra e<br />

la <strong>Roma</strong> è nuovamente in vantaggio. Il<br />

<strong>Lecce</strong> cerca il pari su punizione con<br />

Zanchetta, bravissimo Artur ad arrivarci<br />

e respingere coi pugni. Al 71’ Konan<br />

fallisce il pari quando si presenta a tu per tu con<br />

Artur, attende troppo prima di concludere e<br />

Motta salva il risultato. Al 73’ il <strong>Lecce</strong> rimane in<br />

10 a causa dell’espulsione di Ariatti per una<br />

brutta entrata su Pizarro. La superiorità numerica<br />

agevola la squadra capitolina a gestire il<br />

vantaggio. All’86’ finezza di Totti che di tacco<br />

serve Tonetto in area, ma il sinistro del terzino<br />

giallorosso finisce sull’esterno della rete. Dopo<br />

tre minuti di recupero l’arbitro Mazzoleni spedisce<br />

le squadre sotto la doccia. Nella giornata<br />

in cui cadono contemporaneamente Genoa e<br />

Fiorentina, la <strong>Roma</strong> non sciupa l’opportunità di<br />

rimettersi in corsa per il 4° posto battendo per 3-<br />

2 il <strong>Lecce</strong>.<br />

Palermo-Genoa ore 20,45<br />

domenica 7 novembre <strong>2010</strong><br />

Fenicottero Rosa<br />

• Il villaggio turistico del Sasso<br />

• Saloni per matrimoni, comunioni<br />

e grandi eventi<br />

• Lago di pesca sportiva • Maneggio<br />

• Sosta camper con ampio parcheggio<br />

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(Ex Zoorama)<br />

Chiuso il mercoledì


4 • Pensieri & Schemi<br />

Lo<br />

Zibaldone<br />

di Massimo Piacente<br />

Non c’è via di uscita<br />

La <strong>Roma</strong> è nel caos più assoluto, ma l’aspetto che più preoccupa<br />

è che, al momento, non si riesce ad intravedere<br />

una soluzione. Non sembra essere una soluzione Claudio<br />

Ranieri il quale, con i suoi atteggiamenti e le sue dichiarazioni,<br />

di fatto si è delegittimato da solo prima che lo<br />

facessero altri. Non possono rappresentare la soluzione i<br />

calciatori, smarriti e perplessi anche per le scelte del tecnico,<br />

ai quali oltre tutto non si può rimproverare mancanza<br />

d’impegno. Non può essere la soluzione la dirigenza,<br />

alla quale è venuta meno l’autorità di un tempo, che si<br />

limita ad una semplice attività di mediazione non potendo<br />

fare altro.<br />

E allora come se ne esce? Intanto bisogna chiedersi come<br />

sia potuto accadere che si arrivasse alla situazione grottesca<br />

che si vive oggi a Trigoria. Come è possibile che un<br />

tecnico, celebrato per le sue imprese fino a pochi mesi fa,<br />

appaia adesso confuso e impotente? E come è possibile<br />

che la stessa squadra che aveva sfiorato lo scudetto lo<br />

scorso anno, confermata e rinforzata nell’organico, si sia<br />

smarrita in questo modo?<br />

Ranieri. Il tecnico, chiamato lo scorso anno al capezzale di<br />

una squadra malata, volle precisare sin da subito che<br />

quella “non era la sua squadra”. Ciò nonostante riuscì a<br />

compiere un autentico miracolo portando la <strong>Roma</strong> a contendere<br />

il campionato alla più forte Inter degli ultimi<br />

anni. Era lecito attendersi che quest’anno la “sua <strong>Roma</strong>”,<br />

pur nella oggettiva difficoltà di ripetersi, sarebbe stata<br />

almeno competitiva. Ma questa è davvero la “sua<br />

<strong>Roma</strong>”? Beh, evidentemente no. Ranieri da sempre predilige<br />

il 4-4-2, modulo che è risaputo necessita di esterni<br />

bassi e alti. E allora perché il tecnico in organico si ritrova<br />

soltanto Taddei quale esterno alto di ruolo? Certo, tutti<br />

sappiamo le difficoltà di fare mercato della Società. Ma<br />

allora perché il tecnico ha voluto a tutti i costi Burdisso e<br />

ha anche avallato le cessioni di Guberti e Cerci? E ancora,<br />

lo scorso anno Ranieri riuscì a fare di necessita virtù<br />

adattando gli uomini che aveva ai moduli. Perché quest’anno<br />

ha insistito con il 4-4-2 avendo perso anche<br />

Taddei? Il continuo avvicendamento di moduli e uomini<br />

non ha forse confuso ulteriormente i calciatori e lo stesso<br />

tecnico? E la preparazione estiva è stata davvero azzeccata<br />

come egli insiste nel dire? Prigioniero di tutti questi<br />

problemi, Ranieri è il primo ad ammettere di non raccapezzarsi.<br />

Ecco perché non può essere la soluzione.<br />

Giocatori. Personalmente non ricordo un precampionato<br />

della <strong>Roma</strong> tanto brutto come l’ultimo. Si è capito subito<br />

che qualcosa non andava. La tenuta fisica di molti appariva<br />

già precaria come si sarebbe poi palesato nelle gare<br />

ufficiali. La condizione psicologica e l’autostima non sembravano<br />

le stesse della scorsa stagione. I nuovi non riuscivano<br />

a inserirsi nel gruppo storico. L’unico che non ha<br />

avuto di questi problemi è stato Borriello il quale ha dato<br />

da subito il suo contributo in fatto di gioco e di gol.<br />

Nel confronto successivo alla sconfitta con il Basilea i giocatori<br />

hanno rappresentato all’allenatore<br />

le loro perplessità<br />

sulla tenuta fisica, sul<br />

fatto di correre a<br />

vuoto, sulle<br />

sostituzioni e i<br />

continui cambiamenti<br />

di modulo<br />

che loro non<br />

capiscono, sulla<br />

paura che li prende<br />

quando sono in<br />

campo. A Parma<br />

tutto questo si è<br />

notato a sufficienza.<br />

Come non<br />

bastasse ci si sono<br />

messi anche i nuovi<br />

gravi infortuni di<br />

Taddei e Pizarro.<br />

Non ci resta che sperare<br />

nella... Divina<br />

Provvidenza!<br />

maxpiacente@alice.it<br />

Rdi<br />

Federico Bettoni*<br />

Sabato 29 <strong>ottobre</strong> sale allo stadio Olimpico di<br />

<strong>Roma</strong> il <strong>Lecce</strong> di Luigi De Canio; l’allenatore,<br />

nato a Matera il 26 /09/’57, da calciatore (terzino)<br />

gioca tra serie C1 e C2, con alcune presenze<br />

in Serie B, nel Matera. L’ultima stagione<br />

da calciatore professionista nel 1987/88, con la<br />

maglia del Pro Italia Galatina. Poi il trasferimento<br />

a Pisticci, campionato di Promozione,<br />

dove inaugura la carriera da allenatore con la<br />

promozione. Conquista il terzo posto in<br />

Interregionale e, l’anno seguente, sfiora la vittoria<br />

del campionato. Il 1992/93 è l’ultima stagione<br />

alla guida del Pisticci.<br />

Esordisce come allenatore nel calcio professionistico<br />

nel 1993, con il Savoia, in Serie C2: una<br />

promozione in C1. Passa al Siena, in C1, e poi<br />

al Carpi. Nel 1997 è alla Lucchese, in Serie B.<br />

Quindi a Pescara, dove coglie un quinto posto<br />

tra i cadetti, mancando la A per un punto.<br />

L’esordio nella massima serie arriva nel campionato<br />

1999/00, con l’Udinese: ottavo.<br />

L’anno successivo viene esonerato a stagione<br />

in corso. Nel 2001 va al Napoli, in B, terminando<br />

la stagione al quinto posto. Nel 2002 subentra<br />

alla guida della Reggina a campionato di<br />

Serie A in corso, ottenendo quattordicesimo<br />

posto e relativa salvezza. Nel 2003 è al Genoa,<br />

in Serie B. Lascia la panchina a Serse Cosmi<br />

prima dell’inizio del campionato. Il Siena lo<br />

chiama nel gennaio 2005: due salvezze consecutive.<br />

Il 29 <strong>ottobre</strong> 2007 viene chiamato sulla panchina<br />

dei Queens Park Rangers, club londinese<br />

di seconda divisione: guida la squadra al quattordicesimo<br />

posto, prima di abbandonare l’incarico<br />

nel maggio 2008. Il 9 marzo 2009 subentra<br />

a Mario Beretta sulla panchina del <strong>Lecce</strong><br />

sempre con Pavese come vice, ma non riesce<br />

ad evitare la retrocessione del club salentino<br />

in Serie B. Al termine del campionato è sorprendentemente<br />

riconfermato dalla società<br />

L’angolo della tattica<br />

il <strong>Lecce</strong> di De Canio<br />

per la stagione successiva, nonostante alcune<br />

sue dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa in<br />

cui il tecnico esprimeva la volontà di rimanere<br />

ad allenare in Serie A. Il contratto di 4 anni lo<br />

vede nelle vesti di allenatore-manager, figura<br />

inglese sconosciuta al campionato italiano. Il<br />

<strong>Lecce</strong> di De Canio conquista la Coppa Ali della<br />

Vittoria e la promozione diretta in Serie A,<br />

dopo essere stato in testa al campionato da<br />

novembre a maggio.<br />

Il tecnico lucano prova un modulo offensivo,<br />

non propriamente tipico delle squadre che si<br />

devono salvare, il 4-3-1-2 oppure in alternativa<br />

il 4-3-3.<br />

A difendere i pali della porta salentina c’è<br />

Rosati, estremo difensore su cui allenatore e<br />

società puntano in maniera decisa e che in questo<br />

scorcio di campionato sembra ripagare la<br />

fiducia attribuitagli; Benassi è la sua riserva di<br />

ruolo.<br />

La linea difensiva è composta da quattro elementi,<br />

in linea, che generalmente sono, da<br />

destra a sinistra, Rispoli, Fabiano,<br />

Ferrario e a sinistra<br />

Mensbah, dotato di una<br />

buona spinta sulla fascia e<br />

di un ottimo piede capace<br />

di servire cross invitanti<br />

per gli attaccanti.<br />

sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> <strong>Roma</strong>nista<br />

Diamutene, Sini e Reginiussen completano<br />

un reparto molto giovane.<br />

Il centrocampo viene disegnato dal tecnico<br />

materano, generalmente a rombo con il capitano<br />

l’uruguaiano Giacomazzi chiamato a dare<br />

geometrie alla manovra salentina: è sicuramente<br />

l’elemento di riferimento del centrocampo<br />

giallorosso, attorno al quale gira tutta la<br />

squadra; i due interni di centrocampo variano<br />

a seconda della condizione fisica e psicologica<br />

e sono nell’ordine Olivera, dotato di efficaci<br />

inserimenti dalle retrovie, Vives, talento che<br />

unisce una discreta qualità ad una buona atleticità,<br />

dotato di un’ottima conclusione da fuori,<br />

Gianni Munari, elemento in capace di ricoprire<br />

indistintamente tutti i ruoli di centrocampo;<br />

Coppola, Grossmuller e Borgougnoux devono<br />

ancora farsi conoscere dal grande pubblico,<br />

ma hanno valide credenziali; il trequartista di<br />

Beretta è Jeda, proveniente dal Cagliari, elemento<br />

in grado di segnare nel corso di una stagione<br />

un buon numero di reti e di garantire,<br />

con la sua classe innata, giocate di classe che<br />

esaltano le qualità degli attaccanti.<br />

Le punte salentine sono Di Michele, arrivato a<br />

gennaio dal Torino per consentire ai salentini<br />

una pronta risalita nella massima serie: giocatore<br />

che, se in condizione, diventa un incubo<br />

per le difese avversarie; Corvia, attaccante di<br />

grande prospettiva sul quale in molti sono<br />

pronti a scommettere: forse una squadra di<br />

provincia, come quella salentina può proiettarlo<br />

ad alti livelli; l’uruguaiano<br />

Chevanton, cavallo di ritorno che<br />

ha lasciato grandi ricordi, che<br />

spera di far rivivere al caldo<br />

pubblico giallorosso. Inoltre<br />

si sta mettendo in luce, in<br />

questo avvio di stagione, il<br />

giovane nigeriano Ofere,<br />

già autore di gol pesanti.<br />

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<strong>Roma</strong>nista sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> Noi & la <strong>Roma</strong> • 5


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« Dove di sera... di Francesca <strong>Mandolesi</strong><br />

Rerè e Numbs: da Collina Fleming a Piazza Istria ce n’è per tutti i gusti<br />

Se il rosso e il leopardato<br />

sono due caratteristiche<br />

che vi attraggono molto,<br />

non potete non trascorrere<br />

una serata al cocktail<br />

bar Rerè. Bizzarro, stravagante<br />

e unico nel suo<br />

genere, il Rerè, noto locale<br />

di Ponte Milvio, nasce<br />

come negozio di oggetti<br />

maculati e si trasforma un<br />

po’ alla volta in un locale<br />

alla moda, nel cuore di uno<br />

dei quartieri più modaioli di<br />

<strong>Roma</strong>. A due passi dallo<br />

Stadio Olimpico, Via<br />

Flaminia 475, potrete trovare<br />

un’atmosfera calda, rilassante,<br />

un posto dove poter<br />

incontrare amici (e non…)<br />

come a casa. Non potevano quindi mancare<br />

“angoli” con divani, caminetti che creano<br />

atmosfera, luci soffuse e candele... Il locale<br />

prende vita nel pomeriggio come sala da tè,<br />

proponendo circa 60 tipi differenti di tè e<br />

tisane, da accompagnare con dolci e cioccolate<br />

calde. Dalle 17,00 inizia l’aperitivo,<br />

rigorosamente a buffet, come il trend del<br />

momento richiede: circa <strong>30</strong> portate diverse<br />

tra stuzzichini e piatti sia caldi che freddi da<br />

accompagnare con cocktail alcolici e non, e<br />

vini a mescita. E dalle 21 viene servita la<br />

cena con pietanze calde e fredde, taglieri di<br />

salumi, insalate, piatti del giorno e una lista<br />

di distillati e vini da fare invidia.<br />

Il menu del Rerè è originale nella forma e<br />

ricchissimo nei contenuti: più di 100 cock-<br />

Questa settimana abbiamo deciso di sospendere<br />

la modalità reportistica dei nostri articoli<br />

, per proporvi un argomento di cronaca rosa:<br />

l’amore… eh si, il Due Ponti è un circolo sportivo<br />

che, offrendo situazioni socializzanti, ha<br />

visto nascere al suo interno anche storie e relazioni<br />

affettive. Di amori ce ne sono infiniti<br />

generi, lo hanno descritto illustri poeti, lo continuano<br />

a cantare nelle nostre canzoni preferite.<br />

Rimane l’unico movente sociale inspiegabile<br />

a livello scientifico, ma protagonista nelle<br />

scelte individuali di ogni essere animale. Da<br />

Paolo e Francesca danteschi approdiamo nel<br />

XXI secolo ai sentimenti sbocciati sotto l’ombra<br />

delle enormi magnolie che riempiono il<br />

nostro giardino.<br />

Proponiamo ora la stessa domanda a quattro<br />

coppie che si sono conosciute e hanno imparato<br />

ad amarsi proprio al Due Ponti.<br />

Andiamo a scoprire in quale modo la struttura<br />

è stata…”galeotta come il libro e chi lo<br />

scrisse…”.<br />

Chiediamo alle coppie intervistate: “Cosa vi<br />

viene in mente se vi proponiamo l’associazione:<br />

Sport-Amore- Due Ponti?”<br />

Iniziamo con Silvia Schiavetti e Luca<br />

Monari, due giovani trentacinquenni;<br />

prima di rispondere hanno riflettuto<br />

un attimo, poi quasi in coro hanno<br />

risposto: “Achille!!!”<br />

Silvia infatti ci racconta: “Iniziai a frequentare<br />

la palestra per riprendere<br />

l’allenamento e trovare nuove frequentazioni.<br />

Fu così che ho conosciuto<br />

Luca. All’inizio sembrava<br />

solo un’amicizia, che con il tempo<br />

ha assunto una forma diversa; ci<br />

cercavamo tra la gente, ci aspettavamo<br />

per l’inizio dello sport…<br />

insomma abbiamo capito di aver<br />

voglia l’uno dell’ altra non solo<br />

nell’ambiente del circolo ma nella<br />

vita di tutti i giorni. E’ da questo<br />

amore che è nato Achille il nostro<br />

stupendo bambino, che ora<br />

sguazza in piscina durante i corsi<br />

di baby nuoto”.<br />

Passiamo ora alla seconda coppia:<br />

Alessandro Pergolini e<br />

tail tra cui<br />

poter scegliere, ognuno dei quali accompagnato<br />

da una piccola storia e da una<br />

descrizione “tecnica”. Ci sono poi varianti<br />

dei cocktail più famosi (come il mojito alla<br />

mela verde) e tante creazioni da poter<br />

gustare. Impressionante la selezione dei<br />

whisky e dei rum, anch’essa molto dettagliata<br />

nella descrizione della provenienza e<br />

delle caratteristiche del sapore. La lista dei<br />

Antonella Di Giustino. Poniamo anche a loro<br />

lo stesso quesito, ed è Alessandro a prendere<br />

subito la parola: “Per me Sport-Amore-Due<br />

Ponti è l’identificazione del percorso che mi<br />

ha portato verso costruzione della mia famiglia,<br />

è stato il mezzo che mi ha regalato la<br />

conquista dell’equilibrio personale nel contesto<br />

familiare e due splendidi figli, insomma<br />

in una parola ha significato la Felicità”.<br />

Approdiamo alla terza coppia: Maria e Luca.<br />

La storia sembra ripetersi: la quotidianità e la<br />

routine hanno spinto i due giovani a cercare<br />

una evasione attraverso lo sport e fre-<br />

sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> <strong>Roma</strong>nista<br />

vini e degli champagne, per finire, è di alta<br />

qualità, con bottiglie provenienti da ogni<br />

regione d’Italia e dall’estero. Il Rerè è frequentato<br />

da giovani per lo più della zona,<br />

ragazzi di Collina Fleming e dintorni, clientela<br />

sobria e tranquilla, amante della moda<br />

e della vita notturna. E’ il locale ideale per<br />

trascorrere una serata diversa dal solito, in<br />

una location originale, dallo stile particolare<br />

ma di tendenza, dove sorseggiare in tranquillità<br />

qualcosa di buono, soprattutto in<br />

coppia, ma anche in gruppi di amici.<br />

In una posizione assolutamente strategica,<br />

all’angolo tra corso Trieste e piazza Istria,<br />

si trova invece il Numbs, che sfrutta al<br />

meglio il concetto di locale polifunzionale.<br />

Aperto dalla mattina presto fino<br />

a tarda notte, è perfetto per colazioni,<br />

pranzi veloci, aperitivi, cene e, addirittura,<br />

l’uscita cocktailistica serale.<br />

All’interno il locale non è molto spazioso,<br />

ma il livello inferiore è una piccola<br />

saletta perfetta per organizzarci<br />

feste. Il design dello spazio è piuttosto<br />

moderno e minimalista, con il<br />

bianco a farla da padrone e oggetti<br />

d’arredo eleganti e raffinati. Il menu<br />

propone piatti light e veloci nelle ore del<br />

pranzo, ottimi buffet e stuzzichini per l’aperitivo,<br />

mentre la sera spazio a primi piatti<br />

espressi, carne danese e specialità classiche<br />

nostrane. Buona anche la lista dei vini e ottimi<br />

i cocktail dell’american bar. La musica di<br />

sottofondo spazia dalla luonge, alla chillout,<br />

alla commerciale. D’estate è allestita<br />

una piccola zona all’aperto antistante al<br />

locale.<br />

« Due<br />

Sport, amore ed emozioni tra i viali del prestigioso circolo<br />

Ponti Sporting Club... di Giuditta Colafranceschi<br />

SSillvviia Schhiaavvettii e LLuuca Monnaarii<br />

Silvia Schiavetti e Luca Monari<br />

quentando il corso di macuba (lezione ibrida<br />

tra aerobica e latino americano) dove Luca<br />

non ha potuto fare a meno di notare gli<br />

occhioni chiari di Maria e i suoi lunghi capelli<br />

biondi. Alcune trasferte fatte per le esibizioni,<br />

hanno reso sempre più intimo il loro rapporto<br />

consolidando l’interesse tra i due in quello che<br />

è ora lo stupendo figlio Marco che portano a<br />

spasso nel circolo dentro il grande passeggino.<br />

L’ultima famiglia coinvolta è stata quella di<br />

Andrea ed Emilia Pallavanti.<br />

Questa volta ha un sapore ancora<br />

più dolce perché Andrea è un<br />

istruttore di nuoto mentre lei è<br />

una socia. Il loro amore è nato<br />

sotto l’insegna dell’apprendimento<br />

del nuoto da parte di<br />

Emilia; Andrea infatti, dopo<br />

molte tristi peripezie della sua<br />

vita, ha ritrovato un po’ di gioia<br />

attraverso la soddisfazione dell’insegnamento.<br />

Emilia ci racconta:<br />

“La passione e la dedizione<br />

nel lavoro da parte del<br />

mio attuale compagno mi<br />

hanno affascinata ed intenerita;<br />

il corso diventava ogni<br />

giorno un modo per approfondire<br />

la nostra conoscenza<br />

piuttosto che un mezzo<br />

per migliorare lo stile libero”.<br />

La conferma delle sue parole<br />

emerge dalla luce che ha negli occhi<br />

e dalla grande pancia di otto mesi<br />

che porta con orgoglio.<br />

Approfitto delle ultime righe di questo<br />

articolo profondamente sentimentale,<br />

per fare un grande in bocca al<br />

lupo alla nostra collega storica<br />

Arianna Sorichillo: dopo 13 anni di<br />

lavoro presso il Due Ponti, Arianna<br />

inizia un nuovo impegno del tutto differente<br />

con la propria famiglia, diventando<br />

titolare di una sua attività. Non<br />

possiamo che augurarle buona fortuna,<br />

anche se ovviamente sentiremo la sua<br />

mancanza. Due Ponti, amori, arrivi, partenze,<br />

insomma... un mare di emozioni.


<strong>Roma</strong>nista sabato <strong>30</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2010</strong> Prima visione • 7

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