Giornale in Versione PDF - Padri Maristi

situazioni quotidiane. Ho anche capito
che non bisogna aspettare di avere raggiunto
una perfezione impossibile, ma
solo lasciarsi amare e guidare dal suo
amore.
Sia prima di pronunciare la promessa sia
prima di firmare l'adesione, mi sono
spesso chiesta se mi sentivo pronta e
degna di fare quei passi… Poi ho capito
di non essere io a dover scegliere, ma
in qualche modo di essere chiamata; da
parte mia dovevo solo dare la disponibilità.
Così ho offerto il mio niente, le
mie debolezze fragilità e difetti in cambio
di un cammino che spero duri tutta
la vita.
Un cammino che, guardando Maria e
compiendo l'opera di Maria, ad un
certo punto mi accorgo diventa anche
settembre - ottobre 2004
La foto-ricordo dei Maristi che hanno preso parte al Capitolo
vita marista
opera mia, perché a quella cerco (e
spero) di aggiungere il mio personale
contributo, la mia creatività, la mia
esperienza. Perché la spiritualità non è
mai ripetitiva, ma creativa; è qualcosa
che muove il mio cuore, la mia mente, il
mio agire e diventa il mio scopo.
Compiere l'opera di Maria, dunque,
vuol dire non essere statici, ma sempre
aperti al nuovo e attenti ai fatti della
vita, della società, anche a quelli più piccoli
e apparentemente insignificanti.
Spesso è proprio attraverso le piccole cose
che si possono realizzare grandi cose.
Questo Maria ci insegna: che il Signore,
se gli diciamo il nostro Sì, compie grandi
cose anche usando le nostre piccolezze!
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