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Metodologia e analisi di ricerca sulle tracce dei percorsi ... - Unesco

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L’indagine, dalle sue fasi preliminari <strong>di</strong> raccolta dati alla conclusione del lavoro<br />

sul campo, è stata svolta nell’arco <strong>di</strong> tempo dall’aprile 2007 al febbraio 2008. Quali<br />

sono state le ragioni principali della migrazione e che tipo <strong>di</strong> <strong>percorsi</strong> hanno compiuto<br />

gli Uruguayani? Esistono motivazioni, al<strong>di</strong>là del miglioramento economico ottenuto<br />

dalla maggior parte <strong>di</strong> loro, per spiegare l’esito positivo del percorso che gli immigrati<br />

<strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> aver ottenuto? Quali sono i <strong>percorsi</strong> in<strong>di</strong>viduali affrontati dagli Uruguayani<br />

intesi come inserimento professionale e sociale e le relazioni amicali, familiari instaurate<br />

in Italia e mantenute o meno con l’Uruguay? Quale ruolo svolge la biografia in<strong>di</strong>viduale,<br />

la presenza <strong>di</strong> affinità e legami con parenti e ascendenti italiani, e come emerge<br />

nel contesto <strong>di</strong> vita che ha reso necessaria la migrazione? Come viene negoziata dagli<br />

Uruguayani la propria identità in un contesto <strong>di</strong> riscoperta delle ra<strong>di</strong>ci, <strong>di</strong> abbandono<br />

della madrepatria, in uno spazio interiore <strong>di</strong> scissione? E quali sono state le strategie<br />

<strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>, elaborazione, quali le risorse adoperate per superare tale fase (se superata)?<br />

Per rispondere a queste domande, la strategia metodologica sperimentale seguita<br />

ha compreso le interviste e un <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> campo, attraverso il quale sono stati registrati<br />

gli andamenti nelle relazioni con gli Uruguayani instauratesi nell’arco <strong>dei</strong> circa sei<br />

mesi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>.<br />

Gli Uruguayani intervistati costituiscono un campione <strong>di</strong> venti persone rappresentativo<br />

dell’insieme della collettività immigrata in Italia, che approssimativamente si<br />

aggira intorno al numero <strong>di</strong> 3000-5000 unità. Essi sono stati contattati attraverso canali<br />

<strong>di</strong>plomatici e informali. Attraverso l’Ambasciata Uruguayana a Roma è stato possibile<br />

contattare <strong>di</strong>versi Uruguayani <strong>di</strong> estrazione socio-economica me<strong>di</strong>o-alta residenti in<br />

Italia da <strong>di</strong>versi anni.<br />

Il canale informale principale attraverso cui si sono rintracciati Uruguayani <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versa composizione sociale e culturale, è stato il Consejo Consultivo. Il Consejo<br />

è l’associazione degli Uruguayani emigrati in Italia che, ra<strong>di</strong>cato a Roma, organizza<br />

eventi ricreativi e solidali all’interno <strong>di</strong> un network sociale particolarmente mobile e<br />

inclusivo. Il Consejo Consultivo è l’unico organo informale che riunisce connazionali<br />

uruguayani in Italia costituito per <strong>di</strong>retta emanazione del governo Uruguayano nel<br />

2006, ma in<strong>di</strong>pendente dalla sfera politica e <strong>di</strong>plomatica. Le politiche uruguayane sulla<br />

migrazione, intensificatesi nel momento più acuto della crisi economica del 2001 7 che<br />

ha visto fuoriuscire una quota significativa <strong>di</strong> popolazione dal paese, hanno rivolto<br />

sempre più lo sguardo ai connazionali residenti all’estero, politicamente e simbolicamente<br />

riuniti nel cosiddetto Departamento Veinte, il recentemente costituito <strong>di</strong>stretto<br />

a-territoriale dell’Uruguay.<br />

Il concepimento già dal 1996 ed infine la definitiva costituzione del Departamento<br />

Exterior 8 rende concretamente l’idea della portata ingente dell’emigrazione uruguayana<br />

che ha reso necessaria la regolamentazione, l’organizzazione e il monitoraggio<br />

del fenomeno. Il governo uruguayano 9 , tramite la Ley de Migracion 10 approvata nel<br />

gennaio 2008 la quale riunisce i principi, gli intenti e la volontà politica in materia <strong>di</strong><br />

migrazione, ha proceduto ad implementare le relazioni con gli emigrati, “istituzionalizzando”<br />

e “riassorbendo” i fuoriusciti dal corpo nazionale con il fine <strong>di</strong> incrementare<br />

7. Cfr. l’<strong>analisi</strong> delle attuali trasformazioni politico economiche in Uruguay effettuata da Gillespie:. C. Gillespie,<br />

Negotiating Democracy. Politicians and Generals in Uruguay, Cambridge, Cambridge University Press, 1991.<br />

8. Sul sito governativo uruguayano www.gub.uy si possono consultare nell’archivio on line i contenuti delle mo<strong>di</strong>ficazioni<br />

delle <strong>di</strong>sposizioni (R/279 del 26/09/05) del decreto 197/97 che hanno previsto la riformulazione della struttura<br />

organizzativa dell’unità operativa 001 del Ministerio de Relaciones Exteriores. Tali <strong>di</strong>sposizioni normative sono state<br />

poi sviluppate ed elaborate nel progetto <strong>di</strong> legge approvato il 9 gennaio 2008 Ley de Migración n. 18.251.<br />

9. Per ulteriori informazioni consultare il sito governativo uruguaiano www.gub.uy.<br />

10. La legge si trova on line sui siti governativi www.gub.uy e www.presidencia.gub.uy.

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