conferenze tecniche - Agrintesa
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P E R S O N E , T E R R I T O R I O , V A L O R I<br />
Supplemento n. 3 a «In Piazza», mensile della Confcooperative di Ravenna, ANNO XXVII, n. 1, Gennaio 2011 – Spedizione in abb. post.: D.L: 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 nr. 46) art. 6, comma 1, DCB Ravenna - Pubblicità non superiore al 45%.<br />
Direttore resp.: Domenico Diversi - Autorizzazione del Trib. di Ravenna n. 657 del 17/6/78. Redazione: via Castellani 25, Faenza. Tel. 0546 26084 - Progetto grafico e impaginazione: ph5 srl, Faenza - Stampa: Tipografia Valgimigli, Faenza.<br />
CONFERENZE CONFERENZE TECNICHE<br />
TECNICHE<br />
AGRINTESA AGRINTESA 2011 2011<br />
Sala Sala Convegni Convegni “A. Zanelli” Zanelli”<br />
del Centro Centro Fieristico Fieristico di Faenza Faenza<br />
Notizie Notizie<br />
Mercoledì Mercoledì 16/02/2011 16/02/2011 - ore ore 20,30 20,30<br />
“VITICOLTURA “VITICOLTURA DOMANI, DOMANI, DALLA DALLA GESTIONE GESTIONE<br />
AGRONOMICA AGRONOMICA ALLA ALLA QUALITÀ QUALITÀ DEL DEL PRODOTTO”<br />
PRODOTTO”<br />
Conferenze<br />
<strong>tecniche</strong><br />
Mercoledì Mercoledì 23/02/2011 23/02/2011 - ore ore 20,30 20,30<br />
“PAC “PAC 2013-2020 2013-2020 – COME COME CAMBIERÀ<br />
CAMBIERÀ<br />
L’OCM L’OCM DELL’ORTOFRUTTA DELL’ORTOFRUTTA EUROPEA”<br />
EUROPEA”<br />
Calendario delle<br />
riunioni zonali<br />
Riorganizzazione<br />
industriale <strong>Agrintesa</strong><br />
“Frutta<br />
nelle scuole"<br />
Invito<br />
N. 8
2<br />
CONFERENZE<br />
TECNICHE<br />
AAnche quest’anno AGRINTESA organizza per i propri soci nei vari territori e<br />
comprensori produttivi alcuni momenti informativi e divulgativi trattando alcune<br />
fra le principali problematiche di carattere tecnico agronomico e politico organizzativo<br />
legate alla vita della cooperativa di interesse per le aziende agricole.<br />
Seminari tecnici organizzati:<br />
Presso la sala riunioni della sede<br />
AGRINTESA di BAGNACAVALLO<br />
(RA) in Via Boncellino n. 3, la cooperativa<br />
ha proposto ai propri soci un incontro di<br />
aggiornamento tecnico sul melo.<br />
Martedì 04/02/2011<br />
“SISTEMI D’IMPIANTO<br />
E SCELTE VARIETALI PER<br />
LA NUOVA MELICOLTURA<br />
DI PIANURA”<br />
RELATORI:Ugo Palara(Responsabile tecnico<br />
<strong>Agrintesa</strong>); Roberto Colombo (Ufficio<br />
Tecnico <strong>Agrintesa</strong>); Michele Mariani<br />
(Tecnico Società di consulenza Alimenta)<br />
Presso la sala riunioni della sede<br />
AGRINTESA di CASTELFRANCO<br />
EMILIA (MO) in via Loda, 119 la<br />
cooperativa ha proposto ai propri soci due<br />
di incontri di carattere tecnico come<br />
specificato sotto.<br />
Giovedì 27/01/2011<br />
“AGGIORNAMENTI TECNICI<br />
E VARIETALI PER LA COLTURA<br />
DEL SUSINO”<br />
RELATORI: Roberto Colombo (Ufficio<br />
Tecnico <strong>Agrintesa</strong>); Paolo Vignali (Ufficio<br />
Commerciale <strong>Agrintesa</strong>)<br />
Giovedì 03/02/2011<br />
“AGGIORNAMENTI TECNICI<br />
SULLA FERTIRRIGAZIONE<br />
IN FRUTTICOLTURA”<br />
RELATORI: Maurizio Quartieri (DCA<br />
Università di Bologna); Moreno Toselli<br />
(DCA Università di Bologna)
FAENZA<br />
Presso la sala Convegni “A. Zanelli” del Centro Fieristico di<br />
Faenza in Via Risorgimento 3 la cooperativa propone ai propri<br />
soci un paio di serate a carattere tecnico e politico - organizzativo<br />
di grande interesse. Vista l’importanza degli argomenti proposti<br />
si confida nella sicura partecipazione degli associati.<br />
Mercoledì 16/02/2011 ore 20,30<br />
“VITICOLTURA DOMANI, DALLA GESTIONE<br />
AGRONOMICA ALLA QUALITÀ DEL PRODOTTO”<br />
RELATORI:<br />
Roberto Zironi<br />
Università di Udine<br />
Mercoledì 23/02/2011 ore 20,30<br />
“PAC 2013-2020:<br />
COME CAMBIERÀ L’OCM<br />
DELL’ORTOFRUTTA EUROPEA”<br />
RELATORI:<br />
Pier Luigi Romiti - Fedagri<br />
Davide Vernocchi - Apoconerpo<br />
Aldo Pezzi<br />
Ufficio Tecnico <strong>Agrintesa</strong><br />
Tiberio Rabboni<br />
Assessore Agricoltura Reg. Emilia Romagna<br />
Conferenze <strong>tecniche</strong><br />
3
4<br />
CALENDARIO<br />
delle riunioni zonali<br />
Con la precisa intenzione di incontrare<br />
sul territorio, i propri soci<br />
anche quest anno la cooperativa<br />
<strong>Agrintesa</strong>, nella persona dei suoi massimi<br />
dirigenti organizza le riunioni e gli incontri<br />
zonali per discutere con la propria base<br />
sociale dei principali problemi del settore<br />
ortofrutticolo e vitivinicolo, per parlare<br />
della vita della cooperativa, dei programmi,<br />
delle prospettive e delle problematiche<br />
DATA ZONE SEDE DELLA RIUNIONE<br />
Venerdì 4 Febbraio Pieve Cesato Cinema Don Bosco - Pieve Cesato<br />
Martedì 8 Febbraio Reda Cinema di Reda<br />
Venerdì 18 Febbraio Cotignola Circolo Campagnolo - v. Roma 46 - Cotignola<br />
Martedì 22 Febbraio Godo Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. Faentina 286 - Godo<br />
Venerdì 25 Febbraio Faenza Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. G. Galilei 11 - Faenza<br />
Lunedì 28 Febbraio Castelbolognese Solarolo Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. Borello - Castelbolognese<br />
Mercoledì 2 Marzo Lugo - Fusignano Sala parrocchia S. Gabriele - v. S. Giovanni Bosco - Lugo<br />
Venerdì 4 Marzo Mordano Molinella Teatro Com.le (vicino Chiesa)<br />
S.Agata v. S. Eustacchio 18 - Mordano<br />
Giovedì 10 Marzo Bagnacavallo Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. Boncellino 39 - Bagnacavallo<br />
Lunedì 14 Marzo Brisighella Sala "Cornacchia" - piazzetta Pianori<br />
(vicino scuole medie di Brisighella)<br />
Giovedì 17 Marzo Castelfranco Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. Loda 119 - Castelfranco Emilia<br />
Venerdì 18 Marzo Gambettola Sala <strong>Agrintesa</strong> - v. della Rotaia, 5 - Gambettola<br />
Lunedì 21 Marzo Forlì Sala riunioni Consorzio Agr. di Forlì<br />
v. Correcchio 17/b (sede nuova Agenzia) - Forlì<br />
Giovedì 24 Marzo Modigliana Saletta cantina <strong>Agrintesa</strong> - v. Prov. Faentina 46 - Modigliana<br />
Inizio ore 20,30. Si prega la massima puntualità.<br />
che in genere riguardano la nostra realtà<br />
produttiva. In questa occasione, come prevede<br />
lo statuto ed il relativo regolamento<br />
delle assemblee, sarà anche l’occasione per<br />
provvedere al rinnovo degli incarichi dei<br />
delegati di zona, giunti al termine del loro<br />
mandato triennale.<br />
Di seguito si riporta il calendario sintetico<br />
e riepilogativo degli incontri programmati<br />
e le relative sedi.
RIORGANIZZAZIONE<br />
INDUSTRIALE<br />
AGRINTESA<br />
Nuovo stabilimento a Bagnocavallo<br />
La voglia di innovare, andare avanti,<br />
guardare al futuro con interesse<br />
e curiosità, è sempre di casa in<br />
AGRINTESA e suo patrimonio vitale. E’<br />
su questa strada che oramai 4 anni fa à<br />
nata la nuova grande cooperativa ortofrutticola<br />
Emiliano Romagnola, e su questa<br />
strada intende proseguire il proprio<br />
cammino. I progetti di sviluppo però non<br />
sono solo sul fronte commerciale, vedi il<br />
lancio del marchio “Valfrutta” nel comparto<br />
dell’ortofrutta fresca, ma riguardano<br />
anche la propria organizzazione interna<br />
industriale.<br />
Infatti da un anno a questa parte è stato<br />
avviato un programma di riorganizzazione<br />
interna dei propri processi produttivi che sta<br />
portando l’azienda a rivedere le proprie procedure<br />
di lavorazione all’interno degli stabilimenti<br />
con significativi risultati sulla razionalizzazione<br />
dei processi ed importanti economie<br />
sulla gestione.Il percorso prevede,fra<br />
le altre iniziative, anche la concentrazione<br />
delle lavorazioni in un minor numero di sta-<br />
Lo stabilimento<br />
di Bagnacavallo:<br />
immagine<br />
tridimensionale del<br />
progetto del futuro<br />
nuovo stabilimento<br />
5
Planimetrie<br />
del Piano Terra<br />
e I° Piano<br />
(pagina a lato)<br />
del nuovo<br />
stabilimento di<br />
Bagnacavallo<br />
con relative aree<br />
limitrofe<br />
6<br />
bilimenti produttivi rispetto agli otto attuali,<br />
una forte specializzazione delle linee di lavorazione<br />
e confezionamento, l’implementazione<br />
di un sistema logistico integrato che<br />
razionalizzi la gestione delle movimentazioni.<br />
Infine, ma non da ultimo, la cooperativa<br />
sarà impegnata nei prossimi mesi alla completa<br />
ristrutturazione dello stabilimento produttivo<br />
di Bagnacavallo, che diventerà il terzo<br />
polo produttivo ed industriale di <strong>Agrintesa</strong><br />
in provincia di Ravenna, assieme a quelli<br />
di Faenza e Castel Bolognese. Questo percorso<br />
di razionalizzazione non intaccherà<br />
minimamente la capacità di servizio di<br />
AGRINTESA verso i soci, perché il Consiglio<br />
di Amministrazione da un lato ha deliberato<br />
il riordino e la riorganizzazione dei<br />
processi produttivi,dall’altro il mantenimento<br />
di centri di ritiro sparsi sul territorio regionale<br />
e baricentrici rispetto alle principali<br />
aree produttive e vocazionali dei principali<br />
prodotti conferiti.<br />
Per quanto riguarda lo stabilimento di<br />
Bagnacavallo, si tratta di una struttura che<br />
risale oramai agli anni Sessanta e dopo 50<br />
anni, come del resto altri costruiti nello<br />
stesso periodo, risulta ormai inadeguato<br />
alle esigenze richieste oggi dai processi di<br />
lavorazione e confezionamento, dalla<br />
movimentazione interna dei prodotti e dalle<br />
tecnologie di conservazione. Ad esse<br />
vanno aggiunte le difficoltà che una vecchia<br />
struttura presenta nel garantire il<br />
rispetto delle normative sulla sicurezza sul<br />
posto di lavoro e la salubrità dei prodotti.<br />
E’ alla luce di queste riflessioni ed a seguito<br />
di una attenta e ponderata valutazione<br />
economica che Il Consiglio di Amministrazione<br />
di <strong>Agrintesa</strong> ha fatto la scelta coraggiosa<br />
di ristrutturare radicalmente lo stabilimento.<br />
La ristrutturazione prevede in primo luogo<br />
l’acquisizione dell'area confinante sul fronte<br />
di via Boncellino, finora utilizzata in
affitto dalla cooperativa, un'operazione<br />
indispensabile per rendere più razionale<br />
l'intero complesso produttivo.<br />
I lavori, già cominciati lo scorso mese di<br />
dicembre hanno riguardato fin ora solo i<br />
corpi non interessati dalle lavorazioni del<br />
prodotto, con la demolizione delle vecchie<br />
strutture esistenti e la bonifica del tetto.<br />
L'intera operazione è molto impegnativa<br />
perché non è possibile rinunciare all’operatività<br />
dello stabilimento durante il cantiere.<br />
Pertanto si procederà a stralci, prevedendo<br />
che i lavori possano concludersi<br />
entro la primavera del 2012. In pratica<br />
l’esecuzione completa dei lavori durerà<br />
due stagioni invernali ed una estiva, nel<br />
corso delle quali si cercherà di minimizzare<br />
i disagi per i soci, in quanto la programmazione<br />
prevede che già dalla prossima<br />
campagna estiva vi sarà piena disponibilità<br />
della parte dello stabilimento adibita al<br />
ritiro del prodotto conferito. Naturalmente<br />
Riorganizzazione industriale <strong>Agrintesa</strong><br />
nel corso della prossima stagione una parte<br />
della produzione dovrà essere trasferita<br />
per essere lavorata e confezionata in altri<br />
stabilimenti limitrofi, in particolare quello<br />
di Sant’Agata sul Santerno e Mordano.<br />
“<br />
La cooperativa sarà<br />
impegnata nei prossimi<br />
mesi alla completa<br />
ristrutturazione dello<br />
stabilimento produttivo di<br />
Bagnacavallo, che<br />
diventerà il terzo polo<br />
produttivo ed industriale<br />
di <strong>Agrintesa</strong> in provincia<br />
di Ravenna<br />
“<br />
Si procederà a<br />
stralci, prevedendo<br />
che i lavori<br />
possano<br />
concludersi entro<br />
la primavera del<br />
2012. In pratica<br />
l’esecuzione<br />
completa dei lavori<br />
durerà due stagioni<br />
invernali ed una<br />
estiva, nel corso<br />
delle quali si<br />
cercherà di<br />
minimizzare i disagi<br />
per i soci<br />
7
8<br />
AGRINTESA<br />
NEL PROGETTO<br />
“Frutta nelle Scuole”<br />
Lo scorso mese di Ottobre il Ministero<br />
delle Politiche Agricole Alimentari<br />
e Forestali (MIPAAF) ha pubblicato<br />
l’Invito a presentare offerte per la<br />
distribuzione, nell’ambito del programma<br />
comunitario “Frutta nelle scuole”,di prodot-<br />
ti ortofrutticoli agli allievi degli Istituti scolastici<br />
di primo grado, ai sensi dei Regolamenti<br />
comunitari 1234/2007 e 288/2009, per l’anno<br />
scolastico 2010/2011.<br />
L’OP Apoconerpo vi ha partecipato congiuntamente<br />
alle sue Business Unit Alegra e<br />
Naturitalia,dando origine ad un Raggruppamento<br />
Temporaneo d’Impresa (R.T.I.)<br />
assieme ad altre fra le più importanti realtà<br />
del comparto Ortofrutticolo Nazionale, fra<br />
le quali: Apofruit Italia, l’Associazione dei<br />
Produttori Ortofrutticoli Trentini A.P.O.T.,<br />
VOG Products nonché Orogel Fresco.<br />
Le aziende sopra citate, costituite in R.T.I. si<br />
sono complessivamente aggiudicate 4 degli 8<br />
Lotti complessivi in cui è stato suddiviso il<br />
Bando di gara nazionale. In particolare per<br />
il Lotto n. 1 aggiudicato dal R.T.I.<br />
(regioni Piemonte e Liguria), è stato<br />
conferito mandato collettivo di<br />
rappresentanza ad ALEGRA nel<br />
ruolo di mandatario/capofila, col<br />
compito di gestire unitariamente,<br />
i rapporti con la committenza<br />
(AGEA) e di coordinare i lavori<br />
in fase esecutiva mediante la collaborazione<br />
e il contributo (organizzativo,<br />
produttivo, ecc.) di tutte le<br />
altre organizzazioni. Questa decisione è<br />
stata assunta alla luce delle capacità organizzative<br />
di ALEGRA di rispondere al
“<br />
L’importanza educativa<br />
verso le nuove generazioni<br />
affinché apprezzino fin<br />
dalla giovane età la frutta,<br />
è prioritaria per il nostro<br />
mondo e per le nostre<br />
organizzazioni che non<br />
potevano sottrarsi da questa<br />
bella e virtuosa iniziativa<br />
partita dalla Comunità<br />
Europea e cofinanziata<br />
dallo stato Italiano.<br />
“<br />
meglio alle disposizioni previste dal bando<br />
per la distribuzione di “Frutta nelle scuole”,<br />
valutate le sue competenze ed esperienze<br />
logistiche sul territorio di riferimento, la sua<br />
competenza in materia di assistenza alla<br />
distribuzione dei prodotti ortofrutticoli, e<br />
visto il suo forte orientamento al mercato<br />
grazie all’esperienza ed alla professionalità<br />
dei suoi associati (AGRINTESA in primis)<br />
e ad una moderna organizzazione, assicurare<br />
qualità, quantità, continuità e servizi adeguati<br />
forniti sia alla moderna distribuzione,<br />
partner storico del capofila, sia alla capillarità<br />
del tessuto scolastico nelle regioni di riferimento<br />
del lotto 1.<br />
Il programma prevede la distribuzione agli<br />
alunni delle scuole elementari sia di ortofrutta<br />
fresca tal quale che di frutta già di pronto<br />
consumo (4° gamma),sia di frutta da trasformare<br />
direttamente a scuola per la realizzazione<br />
di spremute. Già lo scorso mese di<br />
dicembre sono iniziate le somministrazioni<br />
di frutta ai bambini delle scuole elementari<br />
di quelle regioni. L’importanza educativa<br />
verso le nuove generazioni affinché apprez-<br />
<strong>Agrintesa</strong> nel progetto “Frutta nelle scuole”<br />
zino fin dalla giovane età la frutta, è prioritaria<br />
per il nostro mondo e per le nostre organizzazioni<br />
che non potevano sottrarsi da<br />
questa bella e virtuosa iniziativa partita dalla<br />
Comunità Europea e cofinanziata dallo<br />
stato Italiano. I 108.000 bambini di Piemonte<br />
e Liguria, riceveranno nel periodo dicembre<br />
2010 – giugno 2011 per 29 volte una confezione<br />
di frutta di vari tipi da consumarsi<br />
come merenda. Il progetto<br />
prevede anche la<br />
realizzazione di Misure di<br />
Accompagnamento.<br />
Queste sono predisposte<br />
di concerto col MIPA-<br />
AF, il quale coordinerà<br />
la campagna stampa,<br />
quella giornalistica e il<br />
materiale informativo.<br />
Tali misure oltre a consentire<br />
di comunicare il<br />
Programma, permettono<br />
di creare le condizioni<br />
per costruire, insieme<br />
ai principali portatori di<br />
9
10<br />
interesse (Regioni, USR, ecc.), un percorso<br />
comune verso la “realizzazione” del Programma<br />
stesso. Alcune delle misure di<br />
accompagnamento in attuazione si dimostrano<br />
particolarmente efficaci in tal senso:<br />
• le “giornate a tema” e le <strong>conferenze</strong><br />
stampa si dimostrano molto importanti<br />
per la diffusione dei contenuti e dei messaggi<br />
del Programma. Inoltre, grazie a<br />
questi importanti momenti di comunicazione,<br />
si avvia una collaborazione fondamentale<br />
con i territori (le Regioni e gli<br />
Istituti scolastici) in un’ottica di armonizzazione<br />
e coordinamento delle attività<br />
proposte, che in questa seconda edizione<br />
del Programma potrà essere oggetto di<br />
ulteriori sviluppi;<br />
• i kit didattico - educativi risultano molto<br />
utili e graditi dagli insegnanti, che ne fanno<br />
uso in quanto efficaci supporti per la<br />
didattica (laboratori).<br />
Da qui l’importanza di creare momenti di<br />
condivisione dei messaggi del Programma,<br />
di fornire agli insegnanti strumenti pratici<br />
in un settore ancora poco dotato di supporti<br />
didattici adeguati e, non ultimo, di creare<br />
occasioni di conoscenza anche fuori dell’ambito<br />
scolastico.<br />
Le misure di accompagnamento, come previsto<br />
dal bando di gara, sono finalizzate ad<br />
“elevare l’efficacia delle specifiche azioni<br />
previste dal Programma comunitario,<br />
mediante una serie di correlate azioni di<br />
informazione e di sensibilizzazione”, in particolare<br />
la strategia si basa in maniera fondamentale<br />
sul “creare le condizioni per la<br />
scoperta dei prodotti ortofrutticoli da parte<br />
degli alunni e delle loro famiglie, nonché<br />
sulla sensibilizzazione degli stessi ad abitudini<br />
alimentari sane”.<br />
Si darà perciò spazio e ruolo al territorio,<br />
all’agricoltura, agli operatori del settore (le<br />
fattorie didattiche, gli stabilimenti di produzione<br />
e trasformazione), questi ultimi in<br />
quanto professionisti dell’alimentazione<br />
per antonomasia.
PROGETTI<br />
DI FILIERA<br />
in fase di realizzazione<br />
Lo scorso 20 Ottobre 2010 la Regione<br />
Emilia Romagna ha recapitato<br />
ad <strong>Agrintesa</strong> quale capofila dei 2<br />
Progetti di Filiera (comparto ortofrutticolo<br />
e vitivinicolo), la lettera di Determina,<br />
con la quale si è ufficializzata la concessione<br />
del contributo assegnato ai singoli<br />
Beneficiari Diretti.<br />
E’ questa la data che farà decorrere i termini<br />
ed i tempi per la realizzazione dei singoli<br />
piani di ammodernamento aziendali.<br />
Infatti a partire da tale data, per le singole<br />
imprese agricole che hanno aderito ai Progetti<br />
di Filiera come Beneficiari diretti,<br />
ovvero hanno presentato un loro piano<br />
aziendale di Ammodernamento dell’Azienda<br />
Agricola – Misura 121, è possibile<br />
realizzarlo e concluderlo compiutamente<br />
entro i seguenti termini:<br />
• 8 mesi per l’acquisto di impianti, macchinari<br />
e attrezzature standard<br />
• 12 mesi negli altri casi<br />
Tutto questo significa che le aziende agricole<br />
beneficiarie dirette che hanno inserito<br />
nel loro piano di ammodernamento<br />
aziendale esclusivamente l’acquisto di<br />
dotazioni, avranno tempo fino al 19 giugno<br />
2011 per ultimare i propri investimen-<br />
ti, dotarsi di tutta la documentazione ed<br />
inoltrare alla regione la richiesta di collaudo<br />
del proprio Piano investimenti.<br />
Modalità di realizzazione<br />
del singolo piano<br />
di ammodernamento aziendale<br />
Per dare compimento ai singoli progetti<br />
coloro che hanno aderito alla Filiera attraverso<br />
la Misura 121, dovranno provvedere<br />
all’acquisto delle singole attrezzature previa<br />
emissione da parte del fornitore del<br />
relativo Documento di Trasporto (D.d.T.)<br />
e conseguente Fattura di Acquisto.<br />
Le fatture poi dovranno essere pagate nei<br />
tempi concordati col fornitore con Bonifico<br />
Bancario.Tutta questa documentazione<br />
dovrà poi essere conservata e sarà da esibire<br />
al momento della rendicontazione<br />
finale, da farsi presso il proprio CAA di<br />
riferimento, a realizzazione completa del<br />
piano d’ammodernamento aziendale.<br />
Richiesta di liquidazione<br />
del contributo<br />
Sono possibili anticipazioni del contributo<br />
pari al 50% subordinatamente alla presentazione<br />
di una fidejussione assicurativa o bancaria<br />
pari al 110% dell’importo anticipato.<br />
11
12<br />
Per il saldo completata la realizzazione del<br />
Piano di Ammodernamento, è opportuno<br />
concordare col proprio CAA di riferimento<br />
le attività per richiedere il collaudo e la<br />
domanda di pagamento a saldo del contributo<br />
concesso.<br />
Gestione delle varianti<br />
e proroghe al proprio<br />
Piano di Ammodernamento<br />
In questo caso è necessario verificare col<br />
proprio CAA la fattibilità o la ammissibilità<br />
della variante in base ai requisiti della<br />
Misura 121, fatta questa prima verifica di<br />
carattere tecnico-amministrativo, la variante<br />
va proposta ad AGRINTESA, per una<br />
sua valutazione complessiva di coerenza<br />
con gli obiettivi del Progetto di Filiera, e<br />
solo successivamente ad una conferma<br />
positiva del Capofila AGRINTESA, i soggetti<br />
interessati potranno procedere nell’iter<br />
burocratico necessario all’ottenimento<br />
dell’autorizzazione degli enti competenti<br />
Regione-Provincia.<br />
Per l’ottenimento delle proroghe sui tempi<br />
di realizzazione vanno adeguatamente<br />
motivate e presentate sia in Regione che<br />
alla Provincia di competenza.<br />
In sintesi ricordiamo che conclusa la realizzazione<br />
del singolo Piano di Ammodernamento<br />
aziendale, le singole aziende agricole<br />
direttamente o tramite il CAA di riferimento<br />
devono darne opportuna comunicazione<br />
al Capofila AGRINTESA, mettendo<br />
a sua disposizione tutta la documentazione<br />
successivamente richiesta.
SINTESI DI ALCUNE<br />
problematiche fitosanitarie<br />
Come all’inizio del 2010 proviamo anche quest’anno a fare il punto e soffermarsi<br />
su qualche problematica fitosanitaria, alcune vecchie altre di nuova introduzione,<br />
che hanno caratterizzato l’annata agraria appena conclusa.<br />
MONILIA SU PESCO / NETTARINE E SUSINO<br />
(in particolare la varietà ANGELENO)<br />
estate particolarmente piovosa ha<br />
L’ scatenato alcune infezioni piuttosto<br />
intense, anche se non disastrose come successo<br />
in alcune annate scorse, che si sono<br />
ripercosse sulla conservazione del prodotto<br />
in post raccolta. Le osservazioni di campo,<br />
le prove e le verifiche eseguite in collaborazione<br />
sia con le ditte agrofarmaceutiche<br />
che con il Servizio Fitosanitario Regionale<br />
(SFR) ci portano a riflettere e a trarre alcune<br />
considerazioni e qualche conclusione.<br />
1)La difesa proposta dall’Ufficio Tecnico<br />
<strong>Agrintesa</strong> (1 trattamento in pre-raccolta<br />
a base di Tebuconazolo per le varietà<br />
precoci e 2 trattamenti a 15 e a 7 giorni<br />
da Big Top compreso in poi ) è sicuramente<br />
ancora attuale ed efficace .Alcune<br />
valutazioni in campo eseguite dal SFR<br />
hanno confermato che al momento non<br />
esistono fenomeni di resistenza a carico<br />
di nessun p.a. antimonilico.<br />
2)Rispetto al Tebuconazolo la miscela a<br />
base di Boscalid + Pyraclostrobin<br />
(Signum) nelle sperimentazioni dimostra<br />
qualche punto in più in termini di effica-<br />
cia; le criticità emergono dal punto di<br />
vista del costo (un trattamento a base di<br />
Signum costa due volte e mezzo in più di<br />
uno a base di Tebuconazolo generico) e<br />
della residualità (ovviamente 2 residui al<br />
posto di uno).<br />
3)Da recenti indagini effettuate dal SFR è<br />
emerso come con una certa costanza nei<br />
nostri frutteti si è insediata Monilia Fructicola<br />
specie che potrebbe rivelarsi più<br />
pericolosa della M. Laxa e M. Fructigena.<br />
In Europa è comparsa per la prima<br />
volta in Francia nel 2001 mentre in Italia<br />
è stata segnalata in Piemonte nel 2009.<br />
In America del Nord è molto più frequente<br />
ed è presente da tempo. La M.<br />
Frutticola è molto difficile da diagnosticare<br />
attraverso un esame visivo, pertanto<br />
per accertarne la sua presenza si rende<br />
necessaria l’analisi di laboratorio (PCR).<br />
Questo patogeno colpisce piante del<br />
genere Prunus, Malus, Pyrus e diverse<br />
piante ornamentali manifestandosi su<br />
fiori, rametti e frutti. Le infezioni sui<br />
rametti e sui fiori non sono pericolosissi-<br />
13
14<br />
me ma favoriscono l’inoculo; per quanto<br />
riguarda i frutti i sintomi sono classici<br />
e le spore ovviamente sono fonte di<br />
inoculo. I frutti mummificati, come per<br />
le altre monilie sono molto pericolosi in<br />
quanto fonti d’inoculo nell’ambiente<br />
circostante. I marciumi, anche in questo<br />
caso possono comparire anche nelle fasi<br />
in post-raccolta. La M. Fructicola ha la<br />
capacità di sviluppare la forma sessuata,<br />
in questo modo c’è maggiore possibilità<br />
di mutazioni e quindi di sviluppare delle<br />
resistenze ai fitofarmaci. La M. Fructicola<br />
è un patogeno da quarantena,<br />
desta preoccupazione perché qualora<br />
accertata in paesi terzi sulla merce<br />
esportata, potrebbe dare adito a contestazioni<br />
commerciali in quanto “barriera<br />
fitosanitaria”. Il Servizio Fitosanitario<br />
Regionale si è immediatamente attivato<br />
per sviluppare attività di monitoraggio,<br />
studi sulla biologia, l’epidemiologia<br />
e la capacità di infettare, valutando<br />
la quantità di spore liberate nell’ambiente<br />
e la suscettibilità a determinarsi<br />
ceppi isolati di resistenza nonché l’ efficacia<br />
dei prodotti fitosanitari.<br />
4)Il panorama varietale di nettarine ad<br />
epidermide con 80-100% di sovracolore<br />
rosso si mostra più suscettibile rispetto<br />
alle vecchie varietà tradizionali; da cui<br />
una maggiore attenzione in fase agronomica<br />
alla tecnica fitosanitaria di protezione.<br />
5)Purtroppo il problema Monilia troppo<br />
spesso viene visto solo come una tematica<br />
da affrontare esclusivamente dal<br />
punto di vista fitoiatrico. In realtà si<br />
conferma che la giusta gestione del<br />
frutteto in termini di pratica irrigua,<br />
mantenimento di un equilibrato sviluppo<br />
vegeto – produttivo (potature al<br />
verde), tecnica di concimazione siano<br />
tutte prassi di fondamentale importanza<br />
per il raggiungimento della qualità<br />
produttiva attesa.
NERUME<br />
DELLE DRUPACEE<br />
Èun problema che si era evidenziato in<br />
modo particolare nel corso del 2009<br />
su alcuni frutteti di susine Angeleno ma che<br />
esce decisamente più ridimensionato dall’ultima<br />
annata agraria. La difesa va indirizzata<br />
in forma preventiva sulle infezioni<br />
innescate dalle piogge primaverili dalla scamiciatura<br />
in poi. Il Signum da delle buone<br />
garanzie di contenimento e anche lo zolfo<br />
da degli ottimi risultati pur avendo una persistenza<br />
inferiore.<br />
MAL DEL PIOMBO<br />
Sono stati segnalati alcuni casi preoccupanti<br />
su alcune varietà di nuova introduzione<br />
di albicocco. Bisognerà verificare se si<br />
tratta di una effettiva sensibilità varietale e<br />
quanto invece abbia contribuito l’annata<br />
appena conclusa particolarmente piovosa.<br />
FORFICULE<br />
Non esiste una difesa efficace. Gli unici<br />
sistemi che hanno dato risultati sono<br />
la colla spalmata lungo la circonferenza del<br />
fusto e l’introduzione di canne – trappola<br />
caricate con esca alimentare (segmenti di<br />
canna aperti ad una estremità e sistemati<br />
alla base del tronco richiamano facilmente<br />
le “forbicette” che le occupano come rifugio).<br />
La tempistica di applicazione può<br />
essere determinante per il suo successo.<br />
Problematiche fitosanitarie<br />
Foto sopra:<br />
nerume delle<br />
susine<br />
Foto a sinistra:<br />
esempio di<br />
applicazione di<br />
colla per forficule<br />
15
16<br />
SHARKA<br />
Si sono manifestati nuovi casi sia su pesco<br />
che su susino. La difficile determinazione<br />
dei sintomi che spesso rimangono localizzati<br />
a poche piante o a parti di esse la rende<br />
una malattia di difficile individuazione sia da<br />
parte dei produttori che dai tecnici. In alcuni<br />
casi è stato possibile risalire all’appezzamento<br />
colpito,rilevando i sintomi sui frutti in fase<br />
di lavorazione o campionamento. Esiste una<br />
recente Normativa nazionale che impone la<br />
denuncia dei casi sospetti al Servizio<br />
Fitosanitario Regionale. Qualora in seguito<br />
all’accertamento della malattia venisse<br />
disposto l’abbattimento di piante infette, è<br />
prevista dalle norme regionali la possibilità<br />
di percepire un eventuale indennizzo.<br />
Che cos’è<br />
Sharka è una patologia delle drupacee causata<br />
dal Plum Pox Virus (PPV).<br />
Oltre ai principali fruttiferi di interesse<br />
agrario pesco, susino, albicocco, mandorlo e<br />
ciliegio, possono essere colpite numerose<br />
prunoidee di interesse ornamentale e spontanee,<br />
come ad esempio il prugnolo<br />
(Prunus spinosa).<br />
Come si manifesta<br />
Sui fiori di alcune varietà di pesco Sharka<br />
provoca nei petali rotture di colore o screziature<br />
di colore rosa scuro.<br />
I sintomi sono evidenti spesso solo sui fiori<br />
di una o poche branche e si manifestano<br />
solo sui fiori con corolla di tipo rosaceo<br />
(petali più aperti e medio- grandi) e non su<br />
quelli comapanulacei (petali più piccoli e<br />
distesi lungo l’asse fiorale).<br />
Sulle foglie si manifestano aree clorotiche<br />
sotto forma di lineature o di piccoli anelli<br />
tra le nervature secondarie e terziarie.<br />
Sono evidenti soprattutto alla ripresa vegetativa.<br />
Sul pesco i sintomi si manifestano su parte<br />
del lembo fogliare, soprattutto nelle foglie
asali e mediane con lineature seghettate di<br />
aspetto ondulato e a volte circolare.<br />
Sulle pesche la malattia si presenta con<br />
anelli a contorno clorotico distribuiti su<br />
tutta l’epidermide o parte di essa. I sintomi<br />
compaiono prima dell’invaiatura e<br />
diventano più evidenti in prossimità della<br />
maturazione.<br />
Sulle nettarine si hanno vere e proprie<br />
deformazioni con protuberanze rossastre<br />
che contrastano con il colore verde-giallo<br />
del frutto immaturo.<br />
Nella fase di invaiatura su susino si manifestano<br />
infossature con contorno anulare.<br />
Possono essere presenti malformazioni e<br />
butterature. I frutti più colpiti cadono precocemente.<br />
Sui frutti di albicocco i sintomi sono costruiti<br />
da deformazioni superficiali e infossature<br />
ad anello. Compaiono all’invaiatura e<br />
determinano talvolta una cascola precoce.<br />
Su varietà molto sensibile appare una marcata<br />
deformazione e butteratura del frutto.<br />
Sui noccioli si formano caratteristiche tacche<br />
rotondeggianti di colore chiaro.<br />
Come si combatte<br />
Gli interventi di lotta sono di tipo preventivo<br />
e consistono essenzialmente nelle<br />
seguenti misure:<br />
- individuare ed estirpare i focolari di infezione<br />
- impiegare materiale vivaistico virusesente.<br />
Le piante di pesco devono essere controllate<br />
soprattutto durante la fioritura; sulle<br />
altre specie, invece, il periodo migliore per<br />
il controllo è l’inizio della ripresa vegetativa.<br />
Le piante affette da virosi devono essere<br />
tempestivamente estirpate per impedire<br />
l’emissione di polloni e la diffusione<br />
secondaria del virus da parte degli afidi<br />
vettori.<br />
Il D.M.29 novembre 1996, che disciplina la<br />
lotta obbligatoria contro Sharka, obbliga<br />
chiunque a denunciare ogni caso sospetto<br />
al Servizio fitosanitario regionale.<br />
L’individuazione di frutti con sintomi<br />
sospetti e l’indicazione della loro origine è<br />
obbligatoria anche per le ditte di conferimento,<br />
lavorazione e trasformazione.<br />
Problematiche fitosanitarie<br />
17
Cancro batterico<br />
18<br />
Il<br />
CANCRO BATTERICO DELL’ACTINIDIA (P.S.A.)<br />
cancro batterico causato da<br />
Pseudomonas Siringae pv.Actinidiae<br />
(P.S.A.) segnalato per la prima volta in<br />
italia nel 1992 è la malattia più pericolosa<br />
dell’actinidia.<br />
Negli anni Ottanta del secolo scorso in<br />
Corea e in Giappone ha causato gravissimi<br />
danni, divenendo un fattore limitante della<br />
coltura. Introdotta in un territorio, la malattia<br />
si diffonde molto rapidamente.<br />
La grave epidemia registrata nel 2008 nel<br />
Lazio, in particolare sulla specie Chinesis<br />
varietà Hort 16 A e Jin Tao, ha destato<br />
grande preoccupazione anche in Emilia<br />
–Romagna, dove fino ad oggi sono segnalati,<br />
e sono sotto controllo, pochi casi sporadici<br />
di cancro batterico sulle medesime<br />
varietà. La malattia è stata rilevata anche<br />
su Actinidia deliciosa var.Hayward su piante<br />
giovani presumibilmente già contaminate<br />
prima dell’ impianto (maggio 2010)<br />
anche se su tale varietà la malattia sembra<br />
meno virulenta.<br />
L’andamento climatico del 2010, particolarmente<br />
favorevole allo sviluppo del batterio,<br />
porta a pensare che nella prossima primavera<br />
ci possa essere la possibilità di nuove<br />
infezioni.<br />
Come misure di prevenzione di carattere<br />
generale ricordiamo di ispezionare con<br />
regolarità gli impianti alla ricerca di eventuali<br />
sintomi, in particolare durante la primavera<br />
e l’autunno e se si notano sintomi<br />
sospetti contattare i tecnici della cooperativa<br />
che penseranno ad informare il<br />
Servizio Fitosanitario Regionale.<br />
Molto importante è cercare di evitare la<br />
creazione di un microclima favorevole alla<br />
malattia, in particolare:<br />
- evitare di tenere aperte le reti antigrandine<br />
in periodi in cui non sono necessarie;<br />
- preferire sistemi di irrigazione a goccia<br />
ed evitare il soprachioma;<br />
- effettuare una potatura invernale e<br />
verde che permetta un buon arieggiamento;<br />
- se il suolo è inerbito, sfalciare periodicamente<br />
l’erba.<br />
Durante le operazioni di campo disinfettare<br />
gli attrezzi usati per le operazioni di<br />
taglio e di potatura con sali di ammonio<br />
quaternario (benzalconio cloruro).<br />
Per quanto riguarda la difesa mediante<br />
l’impiego di agrofarmaci, attualmente<br />
non presenta alcun carattere risolutivo<br />
del problema, se non una efficace azione
preventiva e di profilassi. Per la sua<br />
applicazione si prenda a riferimento la<br />
nota tecnica che è stata elaborata e<br />
divulgata prima della raccolta in data<br />
14/10/2010.<br />
Actinidia deliciosa, difesa<br />
di campo post - raccolta<br />
Per contrastare la diffusione di questa pericolosa<br />
malattia in tutti i frutteti di Actinidia<br />
(Hayward e simili) si consiglia il seguente<br />
calendario di interventi mediante l’impiego<br />
di Poltiglia bordolese (20% di rame) dose<br />
800-1000 gr/hl:<br />
1)subito dopo la raccolta (entro 24-36 ore);<br />
2)a caduta foglie;<br />
3)dopo la potatura secca (entro 24-36 ore);<br />
4) alla ripresa vegetativa (gemma cotonosa).<br />
In caso di grandinate oppure piogge violente<br />
e/o persistenti è opportuno ripetere il<br />
trattamento, in questo caso contattare<br />
comunque l'ufficio tecnico.<br />
N.B.: Utilizzare esclusivamente prodotti<br />
registrati sulla coltura e comunque fare<br />
COCCINIGLIE<br />
COTONOSE DEL KAKI<br />
A l momento non esiste una proposta<br />
efficace di difesa con prodotti autorizzati<br />
sulla coltura. La ricerca si sta orientando<br />
verso l’individuazione di predatori o<br />
parassiti antagonisti allevabili e riproducibili<br />
in laboratori biologici, per i quali si<br />
prevede poi lancio nei frutteti per contenere<br />
al massimo la diffusione dei fitomizi<br />
attraverso l’impiego di questa tecnica di<br />
lotta biologica.<br />
riferimento alle dosi riportate in etichetta.<br />
La Regione Emilia –Romagna attraverso il<br />
Servizio Fitosanitario Regionale in data<br />
06/09/2010 ha emanato un provvedimento<br />
di misure d’emergenza, in attesa di un<br />
Decreto Nazionale di lotta obbligatoria che<br />
è in via di preparazione. Sulla base di questo<br />
sono normate tutte le misure di prevenzione<br />
che sono state sopra riassunte. Il SFR<br />
ha la facoltà di ordinare il totale o parziale<br />
abbattimento o capitozzatura degli impianti<br />
colpiti.A fronte dei quali in passato sono<br />
stati riconosciuti indennizzi economici in<br />
favore degli agricoltori.<br />
Nella stessa normativa è richiamato anche<br />
un paragrafo sulla moltiplicazione delle<br />
piante che ne vieta l’autoproduzione,almeno<br />
per il 2011 e proibisce attività vivaistica<br />
nel raggio di 500 m da un focolaio accertato.<br />
Tale norma introduce anche nuove<br />
disposizioni per la produzione certificata<br />
delle piante in vivaio cui i produttori<br />
dovranno attenersi già dalle prossime forniture<br />
di materiale vivaistico.<br />
Problematiche fitosanitarie<br />
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