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L’amore comincia a casa<br />
prima viene la famiglia, poi il tuo paese e la tua terra.<br />
L’amore e l’unità di una famiglia fa la felicità dei suoi componenti. A<br />
volte una sorte avversa rischia di disgregare questa fonte di vita ed è<br />
allora che bisogna volersi bene più forte.<br />
Carmelina non ha avuto una storia facile, orfana di padre è cresciuta<br />
grazie all’aiuto dei nonni. Il focolare domestico, il mangiare e vivere<br />
insieme, sentirsi sostenuta dei parenti nell’assecondare il desiderio<br />
dei genitori di vederla realizzata, le ha tatuato nell’anima i valori più<br />
intensi del vivere insieme, la comunione nel gruppo famigliare.<br />
Stringendo i denti alla fine ce l’ha fatta: a farsi rispettare come donna<br />
in un mondo di lupi e padroni; a conquistare credibilità e riguardo<br />
come imprenditrice nel suo supermercato; a tenere fede ai suoi valori<br />
più intimi, anche quando è più difficile, anche quando non torna<br />
con l’economia.<br />
L’ispirazione per la gestione del Dok Family nasce come una ventata<br />
d’aria di casa sua. Ogni suo avventore fa parte della sua famiglia.<br />
Non si fa sentire qualcuno “di casa” solo ricordando il suo nome,<br />
bisogna dare qualcosa in più. Allora lo staff viene ingrandito e coinvolto<br />
in iniziative sempre più a contatto con la clientela. Non è solo<br />
riempire i sacchetti alla cassa ed accompagnare le signore fino al<br />
portabagagli dell’auto, non è solo consegnare la spesa a domicilio.<br />
La famiglia si sente quando un addetto passa a prendere le signore<br />
anziane da casa e cordialmente le accompagna al supermercato.<br />
Perchè fare la spesa non è solo acquistare prodotti ma per alcuni anche<br />
solo stare insieme, fare comunità, sentirsi parte di un tessuto che<br />
vive. Piccole luci che possono diventare un faro nella cieca solitudine<br />
che a volte interessa la terza età. Fare gruppo contro l’indifferenza.<br />
Con queste premesse, “di Famiglia” diventa tutto il territorio, dunque<br />
la selezione dei fornitori avviene su area locala. “Solo così” ammette<br />
Carmelina “...si riesce ad avere la verdura fresca colta al mattino,<br />
il coltivatore fa presto ad arrivare”.<br />
Per valutare il successo della sua struttura qui non servono grafici e<br />
curve di mercato. Basta contare le cartoline e gli auguri di natale che<br />
i clienti affezionati mandano una volta tornati a casa.<br />
Info: DOK Family - Salve<br />
Via Nicola De Lecce - Tel. 0836.434049<br />
Storie di uomini, aziende, sogni.<br />
L’artigianto dei ricordi<br />
“La ceramica non ce la siamo mica inventata noi. C’era dagli egizi, i<br />
greci, i sumeri. Sopravvive ai secoli. Spesso è ciò che resta di civiltà<br />
passate... Noi non ci siamo inventati niente, cerchiamo solo di aggiungere<br />
qualcosa di nostro, come hanno fatto gli altri”.<br />
Giuseppe è uno pratico, ma mentre racconta il suo lavoro sembra un<br />
ragazzino che parla del natale. “Realizzare l’argilla costava lavoro, in<br />
terracotta si realizzavano solo oggetti necessari nella vita quotidiana.<br />
I fischietti si facevano con il materiale di scarto, del lavoro non si buttava<br />
via niente.”<br />
Grazie a dio per alcuni la tradizione è una bellezza da conservare, non<br />
un mazzo di catene per legarsi.<br />
“L’arte di Zeus” è un’avventura, nata quasi <strong>15</strong> anni fa, nata quasi per<br />
gioco nel tentativo di dare maggiore impulso all’arte di alcuni amici<br />
ceramisti. Si intravedeva appena il “grande” Salento di charter e tarante,<br />
ma la sfida era di riportare stoviglieria, complementi d’arredo,<br />
e oggettistica in terracotta sotto una luce nuova, più moderna. Dalla<br />
cultura salentina hanno ripreso e attualizzato le forme. Ogni oggetto<br />
deve avere una sua funzione, un’anima e non può essere banalmente<br />
dozzinale.<br />
Nei fischetti, nelle campanelle, in tutti i simpatici animaletti ricorrono<br />
stile e colori di un marchio che va affermandosi fuori dai confini territoriali<br />
passando dalle valigie di turisti di ogni bandiera. Anche “Massaia<br />
Salentina”, opera più recente dell’artista leccese Gabriella Epifani,<br />
è qui proposta nella sua versione originale e nella rivisitazione “Arte<br />
di Zeus”.<br />
Tutti questi oggetti hanno a che fare con la memoria. Sono testimonianza<br />
di un arte antica e radicata che non vuole passare in secondo<br />
piano. Sono ricordo per quanti, innamorati della nostro “Capo” vogliono<br />
portarne via un pezzo che abbia tutto: la terra, il lavoro, le persone.<br />
È nel ricordo che le cose prendono il loro vero posto.<br />
di Giorgio RICCARDI<br />
Info: L’Arte di Zeus<br />
Torre San Giovanni<br />
Corso Uxentum, 37<br />
Tel. 0833.937010<br />
info@artedizeus.it<br />
dettagli di moda<br />
UGENTO<br />
Via Mare<br />
Angolo Via Bolzano, 1<br />
Tel. 0833.555160<br />
TORRE SAN GIOVANNI<br />
Corso Uxentum<br />
Cell. 366.1959922