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Professor Terra Terra parte 1 - Le avventure del professor Terra ...

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1<br />

Invece di acquistare<br />

i regali di Natale,<br />

hai mai pensato di fare<br />

swapping con gli amici?<br />

2<br />

Immagina di<br />

dover ridurre i tuoi<br />

“consumi”, a cosa<br />

potresti rinunciare?<br />

3<br />

Come viene praticata<br />

la raccolta differenziata<br />

a casa tua? Potrebbe<br />

essere migliorata?<br />

4<br />

Ti è mai capitato<br />

di sporcare la <strong>Terra</strong><br />

gettando un rifiuto per<br />

strada o in un parco?<br />

Mancava meno di un mese al Natale e stavo<br />

scrivendo la lista dei regali che avrei dovuto<br />

fare ma, soprattutto, che avrei voluto ricevere!<br />

:)<br />

“Il mio cellulare è <strong>del</strong>l’anno scorso e va ancora<br />

benissimo, però certo che un bell’I-Phone<br />

con tutte quelle App sbarluccicose!! Mi servirebbe<br />

anche un amplificatore portatile per la<br />

chitarra elettrica, quello che ho in camera è<br />

troppo pesante se voglio suonare a una festa<br />

o sulla spiaggia. Poi vorrei le Nike verdi col<br />

pelo dentro, un mazzo di carte <strong>del</strong>l’ultima<br />

serie di Magic e le casse nuove per il computer...magari<br />

un bel dolby surround...”<br />

Tic.<br />

Un singolo piccolo rumore provenne dall’interno<br />

<strong>del</strong> corpicino<br />

metallico di Pettibot,<br />

i suoi occhi mi fissavano<br />

dandomi la<br />

strana sensazione di<br />

leggermi nel pensiero<br />

e, incredibile, la chiave<br />

sulla sua schiena<br />

iniziò, lentamente, a<br />

girare!! DA SOLA!!<br />

Tic tic tic tic adesso il<br />

rumore riempiva le mie<br />

orecchie, i suoi occhi erano<br />

diventati grandissimi, mi<br />

assorbivano come un buco nero<br />

risucchia la materia <strong>del</strong>l’universo circostante,<br />

mi girava la testa e avevo un po’ di<br />

nausea, un odore intenso di muschio, come<br />

quello che si mette a Natale nel presepe, invase<br />

la stanza e le pareti iniziarono a dissolversi.<br />

Tac.<br />

Un altro singolo rumore e subito mi resi conto<br />

che era successo qualcosa di strano.<br />

Ero ancora seduto alla scrivania ma i miei<br />

piedi affondavano in un mare di cartacce e<br />

rifiuti. La testa mi pesava più <strong>del</strong> solito per<br />

cui mi avvicinai allo specchio e vidi che portavo<br />

uno strano, enorme cappello cubico,<br />

sormontato da una fitta foresta di piantine ed<br />

erbette, con un buco tondo proprio sul davanti.<br />

La mia camera poi era seppellita in un<br />

10<br />

marasma di oggetti di ogni genere: giocattoli,<br />

libri, strumenti musicali, computer vecchi e<br />

nuovi e decine di cellulari!!!<br />

“Mamma, ma cosa è successo??” mi affacciai<br />

in cucina e vidi mamma (con una<br />

stranissima pettinatura e un vestito davvero<br />

strambo) davanti a un enorme marchingegno<br />

robotico. “In che senso caro? Sto<br />

cercando di far funzionare questo maledetto<br />

“Bambi”, “il robot da cucina<br />

definitivo” diceva la pubblicità!! Un<br />

rottame dico io!! Una vera truffa! E<br />

pensare che ne abbiamo comprati tre,<br />

uno per stanza!!” Frastornato la interruppi:<br />

“tutta questa sporcizia in terra … da<br />

dove viene?” “Ahahah sciocchino! Hai<br />

voglia di scherzare oggi eh?<br />

Dai che è pronta la colazione<br />

e poi devi andare<br />

a scuola, siediti!”<br />

Mi sedetti al tavolo<br />

e mamma mi porse<br />

tre scatole variopinte<br />

mentre accendeva un<br />

televisore gigantesco<br />

attaccato alla parete.<br />

“Ecco qui: la tua<br />

preferita!” Aprii la<br />

prima scatola che conteneva<br />

un sacchetto di<br />

plastica, lo aprii e dentro<br />

vi trovai un contenitore in<br />

polistirolo tutto infiocchettato. Aprii<br />

anche quello per estrarvi una vaschetta di<br />

alluminio sigillata che, una volta aperta, mi<br />

offrì un contenitore in carta (riciclata) con<br />

dentro 5 biscotti. A quel punto il tavolo era<br />

quasi completamente sommerso dagli involucri<br />

e la mamma, con eleganza, li spinse<br />

tutti a terra dicendo: “il solito disordinato!<br />

Dai, sbrigati che è tardi!!” Mi rassegnai<br />

alla follia di quel sogno così strambo e<br />

aprii le altre due scatole che, dopo lo stesso<br />

numero di strati variopinti di materiali inutili<br />

si rivelarono:<br />

a)una sco<strong>del</strong>la di latte (“autoriscaldante” diceva<br />

la scritta esterna);<br />

b)una lattina di acqua frizzante (“Poca Cola,<br />

… e parti come un razzo!”).<br />

Terminata la colazione più strana <strong>del</strong>la mia

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