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Corso tenuto dai tecnici POAT dell' ARAS (formato ... - ARA Sardegna

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A.R.A.S.<br />

Associazione Regionale Allevatori della <strong>Sardegna</strong><br />

Piano Operativo di Assistenza Tecnica<br />

(P.O.A.T.)


MISURA F/b<br />

Benessere animale<br />

III Annualità 2008 - 2009<br />

Alimentazione e Dismetabolie<br />

degli ovini e dei caprini<br />

Foraggicoltura


ALIMENTAZIONE<br />

Nella realtà zootecnica, nessun<br />

allevatore può raggiungere un reale<br />

successo se non adotta criteri di<br />

alimentazione idonei a salvaguardare<br />

il benessere animale.


I RUMINANTI


FLUSSO ALIMENTO<br />

Stomaco<br />

ghiandolare<br />

BOCCA<br />

RUMINE RETICOLO<br />

OMASO ABOMASO<br />

INTESTINO


Digestione<br />

Complesso di fenomeni mediante i quali gli alimenti vengono<br />

demoliti a sostanze semplici tali da essere agevolmente assorbite<br />

Azioni meccaniche<br />

Azioni chimiche


1° porzione<br />

bocca<br />

faringe<br />

esofago<br />

2° porzione<br />

stomaco<br />

intestino tenue<br />

3° porzione<br />

intestino crasso<br />

Apparato digerente<br />

sezione di<br />

Assunzione degli alimenti<br />

Preparazione alla digestione<br />

Sezione digestiva di assorbimento<br />

Sezione di espulsione dei residui indigeriti e<br />

non assorbiti


Scopo della masticazione<br />

Masticazione<br />

Inumidire il cibo<br />

Ridurre il cibo<br />

- Nella cavità boccale esistono parecchi tipi di ghiandole<br />

che costituiscono il complesso delle ghiandole salivari<br />

- La saliva è composta per il 99% di acqua<br />

- Gli ovini producono 10 – 18 l di saliva<br />

Facilitare la deglutizione<br />

Facilitare l'azione degli enzimi


Stomaco dei ruminanti: 4 ampie cavità<br />

PRESTOMACI<br />

Rumine<br />

Reticolo<br />

Omaso<br />

STOMACO Omaso<br />

Nel lattante i primi 2 stomaci (rumine e reticolo) sono poco sviluppati.<br />

Il latte ingerito è incanalato lungo un prolungamento <strong>dell'</strong>esofago (doccia esofagea)<br />

e raggiunge l'omaso e l'abomaso<br />

Quando l'agnello comincia a mangiare alimenti solidi la cavità rumine-reticolo aumenta<br />

gradualmente di volume sino a raggiungere nell'adulto l'85% della capacità totale degli<br />

stomaci.<br />

Nell'adulto la doccia esofagea non funziona più.


Rumine<br />

Reticolo<br />

Omaso<br />

Abomaso<br />

- Il rumine negli ovini ha una capacità di 35 litri.<br />

- Nel rumine come negli altri prestomaci mancano le ghiandole.<br />

- La superficie interna del rumine è rivestita da fitte papille di forma<br />

fogliacea.<br />

- Il reticolo ha negli ovini la capacità di 1 – 2 litri.<br />

- Ha forma globosa<br />

- L'omaso negli ovini è più piccolo del reticolo.<br />

- La muccosa <strong>dell'</strong>omaso forma un grande numero di lamine di<br />

lunghezza variabile<br />

L'abomaso ha negli ovini una capacità di 2 – 3 litri.<br />

L'abomaso presenta 2 formazioni ghiandolari<br />

Ghiandole gastriche propriamente dette<br />

Ghiandole piloriche


RUMINAZIONE<br />

È il rigurgito del bolo alla bocca dal reticolo, seguito da una rimasticazione<br />

(masticazione mericica) e rideglutizione.<br />

Consente una migliore digestione meccanica della fibra aumentando la<br />

superficie esposta all'attacco batterico.<br />

Il rigurgito inizia con la contrazione del reticolo ed il concomitante rilascio<br />

dello sfintere esofageo che permette al bolo di raggiungere l'esofago.<br />

Il bolo è trasportato nella bocca attraverso movimenti peristaltici intensi.<br />

Il fluido del bolo viene spremuto con la lingua e reinghiottito, mentre il bolo<br />

viene rimasticato e poi degluttito.


Il rumine, funziona come una grossa camera di accumulo e<br />

di fermentazione dove grazie all’azione di batteri, protozoi e<br />

lieviti l’alimento viene degradato


Condizioni di anaerobiosi<br />

Microflora ruminale<br />

Batteri: 10 – 100 mld/<br />

ml<br />

Nel rumine<br />

Cellulosolitici<br />

emicellulosolitici<br />

amilolitici<br />

proteolitici<br />

Protozoi:100.000-1.000.000 /ml<br />

ruolo non ben conosciuto – intensa attività<br />

proteolitica<br />

Funghi<br />

Temperatura nel rumine: 38 – 40 °C<br />

Es: BACTERIOIDES<br />

SUCCINOGENES<br />

RUMINOCOCCUS FLAVEFACINES<br />

Numero assai inferiore rispetto<br />

ai batteri 106/ml, ma essendo<br />

più grossi formano un analoga<br />

massa<br />

pH : 6.2 - 6.5


L'intestino: 2 tratti<br />

1° tratto<br />

2° tratto<br />

Intestino tenue<br />

- duodeno<br />

- digiuno<br />

- ileo<br />

Intestino crasso<br />

- cieco<br />

- colon<br />

- retto<br />

L'intestino tenue è lungo 23 – 25 metri, con un<br />

diametro di 1 – 3 cm (ma è suscettibile di<br />

ampie dilatazioni<br />

Nella parete intestinale si trovano<br />

formazioni ghiandolari (ghiandole duodenali<br />

e ghiandole intestinali)<br />

Fuori dalla parete intestinale si trovano<br />

2° grosse ghiandole: fegato e pancreas<br />

che riversano i loro secreti nella cavità intestinale<br />

L'intestino crasso è lungo circa 6,5 metri


ASSORBIMENTO DEI PRINCIPI NUTRITIVI<br />

- I principi nutritivi derivanti dalla digestione delle sostanze alimentari sono assorbiti<br />

e passano direttamente nel torrente linfatico e/o mediante il fegato nel sistema<br />

venoso.<br />

- l'assorbimento può avvenire<br />

AGV in parte assorbiti<br />

dove i principi nutritivi si formano<br />

a livello intestinale<br />

Diffusione<br />

osmosi<br />

trasporto attivo<br />

dalla<br />

parete ruminale<br />

Nell'intestino tenue l'assorbimento avviene tramite i villi, mentre nel crasso<br />

attraversole numerose micropieghe che svolgono la stessa funzione.<br />

- I carboidrati e le proteine vengono assorbite nel sangue nella forma semplice di zuccheri<br />

e aminoacidi.<br />

- I grassi e sostanze simili sono assorbiti come singoli componenti, (glicerina e acidi grassi),<br />

oppure come lipoproteine attraverso un processo fagocitario ad opera delle cellule<br />

della muccosa intestinale.


ALIMENTAZIONE<br />

Una corretta alimentazione è necessaria per<br />

assicurare un apporto alimentare adeguato e<br />

specifico per ogni categoria animale e per le<br />

diverse fasi fisiologiche e livelli produttivi


ALIMENTAZIONE<br />

FASE<br />

ACCOPPIAMENTO<br />

FASE<br />

CICLO ANNUALE<br />

GESTAZIONE<br />

FASE<br />

LATTAZIONE<br />

OGNI FASE FISIOLOGICA RICHIEDE UN ADEGUATO RAZIONAMENTO<br />

19


STIMA DELLE RISERVE CORPOREE<br />

La pecora deve avere per ogni fase fisiologica il giusto stato<br />

nutrizionale.<br />

Il metodo più utilizzato si basa sulla stima dello stato di ingrassamento<br />

corporeo o “Body condition score “ ( BSC ). Si tratta di ” tastare” il dorso<br />

della pecora a livello della regione lombare, cercando di apprezzare la<br />

copertura muscolo adiposa delle vertebre e di sintetizzare il giudizio<br />

con un punteggio o nota variabile da 1 a 5, con un grado di<br />

approssimazione pari ad un quarto di punto ( 0,25 B.C.S.)


ALIMENTAZIONE<br />

I principi nutritivi da apportare con una corretta alimentazione sono:<br />

ACQUA CARBOIDRATI PROTEINE<br />

GRASSI VITAMINE MINERALI<br />

La pecora<br />

li richiede<br />

tutti e in<br />

giusta<br />

misura<br />

per:


ACQUA<br />

L'acqua è il costituente maggiormente presente nell'organismo animale,<br />

essa deve essere sempre disponibile. Gli animali devono potersi abbeverare<br />

almeno due volte nell'arco della giornata<br />

● Consumi per pecora nel periodo estivo: 6 – 8 Kg<br />

● Consumi per pecora nel periodo invernale: 3 – 4 Kg<br />

L'acqua per l'abbeverata deve essere:<br />

acqua potabile: acqua rispondente ai requisiti minimi fissati nella<br />

direttiva CE 98/83 sulla qualità destinata al consumo<br />

umano<br />

acqua pulita: acqua dolce che non contenga microrganismi o sostanze<br />

nocive in quantità tali da incidere direttamente o indirettamente<br />

sulla qualità sanitaria degli alimenti Reg. CE<br />

n.852/2004


ENERGIA<br />

Gli ovini traggono l’energia principalmente fermentando gli<br />

zuccheri, gli amidi e la fibra contenuta negli alimenti, per<br />

Energia<br />

è indispensabile per<br />

● Accrescimento<br />

● Mantenimento<br />

● Produzione<br />

● Lavoro<br />

● Termoregolazione<br />

L'unità di misura <strong>dell'</strong>energia più frequentemente più utilizzata<br />

per l'alimentazione degli ovini è l'Unità Foraggera (U.F.)<br />

U.F.L.: produzione del latte – U.F.C.: produzione carne


PROTEINE<br />

Le proteine sono i costituenti principali delle cellule e<br />

svolgono funzioni plastiche ed enzimatiche<br />

Proteine<br />

sono indispensabili per<br />

● Accrescimento<br />

● Mantenimento<br />

● Produzione<br />

Dal punto di vista nutrizionale, le proteine sono tra i principi<br />

alimentari, quelle che concorrono a costruire l’organismo e a<br />

fornire le basi per le produzioni (latte, carne, lana ecc.).


FIBRA<br />

La fibra costituisce la parte strutturale di tutti i tessuti<br />

vegetali, è digeribile (in minore o maggiore misura) solo<br />

con l’intervento della microflora ruminale.<br />

Fibra<br />

è utille perchè<br />

● Stimola la ruminazione<br />

● Previene acidosi ruminale<br />

● Incide sulla % grasso latte<br />

● Previene dismetabolie<br />

La quantità e la qualità della fibra nella razione influenza sia la<br />

quantità di alimento ingerito che le fermentazioni ruminali.<br />

Per una ottimale funzionalità del rumine è necessario che la<br />

razione alimentare contenga circa il 20% di fibra grezza.


LIPIDI<br />

I lipidi definiti comunemente “grassi”, accumulati nei<br />

tessuti, rappresentano la maggiore riserva energetica<br />

per l’organismo.<br />

Lipidi<br />

sono indispensabili per<br />

● Accrescimento<br />

● Mantenimento<br />

● Produzione<br />

L’organismo animale non ha bisogno di assumere i lipidi<br />

con gli alimenti poiché è in grado di sintetizzarli a partire<br />

dalla fermentazione degli zuccheri tranne che per l'acido<br />

linoleico, acido linolenico, acido arachidonico.


MINERALI<br />

Svolgono importanti funzioni biologiche sia a livello<br />

cellulare, sia nello sviluppo dello scheletro, dei denti,<br />

del feto e sono inoltre indispensabili per la produzione<br />

del latte<br />

Minerali<br />

sono indispensabili per<br />

● Accrescimento<br />

● Mantenimento<br />

● Produzione<br />

● Equilibrio acido-basico<br />

● Sintesi di enzimi, vitamine,<br />

ormoni<br />

I minerali non possono essere sintetizzati dagli animali,<br />

perciò devono essere somministrati nella dieta in<br />

quantità utili a coprirne i fabbisogni


VITAMINE<br />

Le vitamine sono bioregolatori che insieme ad ormoni e<br />

enzimi controllano e regolano tutte le funzioni<br />

<strong>dell'</strong>organismo<br />

Vitamine<br />

sono indispensabili per<br />

● Accrescimento<br />

● Mantenimento<br />

● Produzione<br />

● Equilibrio acido-basico<br />

● Sintesi di enzimi, vitamine,<br />

ormoni<br />

Le vitamine sono bioregolatori che insieme ad ormoni e<br />

enzimi controllano e regolano tutte le funzioni<br />

<strong>dell'</strong>organismo


GLI ALIMENTI<br />

DEVONO NON DEVONO<br />

Avere:<br />

Aspetto e<br />

odore<br />

gradevole<br />

Essere:<br />

Appettibili<br />

Essere:<br />

Ammuffitti<br />

Polverosi<br />

Sudici<br />

Contenere:<br />

Deiezioni<br />

Parassiti<br />

Pesticidi<br />

30


FIENO<br />

150<br />

kg/anno-capo<br />

SCORTE ALIMENTARI AZIENDALI<br />

CONCENTRATI<br />

120 – 150<br />

kg/anno-capo<br />

LATTE<br />

ERBA<br />

Erbai aut.-ver. 5 – 6 capi/ha-anno<br />

Pascoli 2 – 3 capi/ha-anno<br />

INSILATO<br />

120 – 150<br />

Kg/anno-capo


CONCENTRATI ENERGETICI AMILACEI<br />

Cereali: granelle di orzo, avena, grano, triticale, mais<br />

• ricchi in amido -altamente energetici<br />

• basso con<strong>tenuto</strong> in Proteina Grezza (PG)<br />

• poveri in fibra -alta digeribilità<br />

• buon con<strong>tenuto</strong> in fosforo<br />

• basso con<strong>tenuto</strong> in calcio<br />

• basso con<strong>tenuto</strong> in Zn<br />

• privi di vit.D e carotene (ad eccezione della granella di<br />

mais)


Semi di leguminose integrali: fave, piselli, lupino, soia, favino<br />

Residui dell’estrazione dell’olio da semi oleaginosi: farina di<br />

estrazione di soia, girasole, colza, lino, arachidi …<br />

● Alta concentrazione energetica e proteica<br />

● A volte alta concentrazione in grassi (soia integrale)<br />

La qualità dei concentrati proteici dipende:<br />

● dal loro con<strong>tenuto</strong> in proteine<br />

● dalla quota che arriva integra nell ’intestino (escape ), dove viene<br />

digerita<br />

CONCENTRATI PROTEICI<br />

● dalla composizione in aminoacidi essenziali<br />

● dalla percentuale di proteine fermentate nel rumine, usate per<br />

produrre proteine microbiche


Proteina gr.<br />

Grasso<br />

Ceneri<br />

NSC<br />

NDF (fibra)<br />

Lignina<br />

Amido<br />

Confronto fra la composizione delle granelle di<br />

leguminose e di cereali (cannas)<br />

Velocità<br />

fermentazione<br />

amido<br />

Soia<br />

seme<br />

35,1<br />

23,0<br />

5,8<br />

30,0<br />

19,8<br />

6,9<br />

3,7<br />

Pisel<br />

lo<br />

21,9<br />

1,1<br />

3,2<br />

67,1<br />

16,5<br />

0,6<br />

52,7<br />

alta<br />

Favi<br />

no<br />

27,7<br />

0,9<br />

3,6<br />

60,6<br />

18,4<br />

0,9<br />

44,6<br />

alta<br />

Lupino<br />

35,1<br />

5,0<br />

5,5<br />

20,6<br />

33,8<br />

2,3<br />

8-12<br />

alta<br />

Avena<br />

12,0<br />

6,7<br />

3,6<br />

44,1<br />

33,6<br />

2,2<br />

40,0<br />

Altiss.<br />

Orzo<br />

12,0<br />

2,2<br />

2,6<br />

64,2<br />

19,0<br />

1,0<br />

60,0<br />

Altiss.<br />

Grano<br />

12,5<br />

2,0<br />

1,9<br />

69,6<br />

14,0<br />

2,1<br />

69,0<br />

Altiss.<br />

Mais<br />

10,0<br />

4,7<br />

2,1<br />

70,2<br />

13,0<br />

1,1<br />

74,0<br />

Bassa


Carta foraggera<br />

<strong><strong>ARA</strong>S</strong> (2004)<br />

Fieno di avena<br />

NDF = 62.3 ± 5.9<br />

Fieno di loietto<br />

NDF = 60.4 ± 4.6<br />

Cannas<br />

NDF, % SS<br />

NDF, % SS<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

13579<br />

159<br />

13<br />

17<br />

11<br />

13<br />

21<br />

Fieno di Avena: NDF, % SS<br />

15<br />

25<br />

17<br />

19<br />

21<br />

23<br />

25<br />

27<br />

29<br />

n. campione<br />

31<br />

33<br />

35<br />

Fieno di loietto: NDF, % SS<br />

29<br />

33<br />

37<br />

41<br />

45<br />

49<br />

n. campione<br />

53<br />

57<br />

61<br />

37<br />

65<br />

39<br />

69<br />

41<br />

43<br />

73<br />

45<br />

77<br />

47<br />

81<br />

49<br />

85<br />

51<br />

89


Carta Foraggera<br />

<strong><strong>ARA</strong>S</strong> ( 2004)<br />

Fieno di avena<br />

PG = 7.0 ± 2.0<br />

ADL = 5.2 ± 1.1<br />

Fieno di loietto<br />

PG = 8.7 ± 3.0<br />

ADL = 4.6 ± 1.2<br />

Cannas<br />

PG o ADL, % SS<br />

PG o ADL, % SS<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

1<br />

159<br />

4<br />

Prot. Grezza<br />

ADL<br />

7<br />

13<br />

10<br />

PG ADL<br />

17<br />

Fieno di Avena: PG e ADL, % SS<br />

13<br />

Fieno di loietto: PG e ADL, % SS<br />

21<br />

25<br />

16<br />

29<br />

19<br />

33<br />

22<br />

37<br />

25<br />

41<br />

45<br />

28<br />

n. campione<br />

49<br />

n. campione<br />

31<br />

53<br />

34<br />

57<br />

37<br />

61<br />

65<br />

40<br />

69<br />

43<br />

73<br />

46<br />

77<br />

49<br />

81<br />

85<br />

52<br />

89


Carta Foraggera<br />

<strong><strong>ARA</strong>S</strong> (2004)<br />

Fieno di medica<br />

NDF = 45.1 ± 7.1<br />

PG = 19.5 ± 3.6<br />

ADL = 6.8 ± 0.8<br />

Cannas<br />

NDF, % SS<br />

PG, % SS<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

1<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

10<br />

1<br />

19<br />

11<br />

28<br />

21<br />

37<br />

31<br />

46<br />

41<br />

55<br />

51<br />

64<br />

61<br />

Fieno di medica: NDF, % SS<br />

73<br />

82<br />

91<br />

100<br />

109<br />

118<br />

127<br />

n. campione<br />

136<br />

145<br />

154<br />

Fieno di medica: PG, % SS<br />

71<br />

81<br />

91<br />

101<br />

111<br />

121<br />

131<br />

n. campione<br />

141<br />

151<br />

161<br />

163<br />

171<br />

172<br />

181<br />

181<br />

191<br />

190<br />

201<br />

199<br />

211<br />

208<br />

221<br />

217<br />

231<br />

226<br />

235


FASE DI ACCOPPIAMENTO<br />

Nel periodo precedente gli accoppiamenti l'alimentazione gioca un<br />

ruolo importante:<br />

- le pecore che in questo stadio fisiologico si trovano in un buono stato di<br />

ingrassamento hanno un tasso di ovulazione superiore a quelle che vi<br />

arrivano in condizioni nutrizionali scadenti. Si hanno inoltre importanti<br />

ricadute, sulla fecondità, sulla prolificità e sulla concentrazione dei parti.<br />

- è opportuno verificare lo stato nutrizionale del gregge un mese prima<br />

della prevista data di immissione degli arieti. (B.C.S.> 3.00)<br />

- è opportuno somministrare un surplus di concentrati (flushing) nelle due,<br />

tre settimane che precedono gli accoppiamenti.<br />

Nella fase immediatamente successiva durante la quale si svolge<br />

l’attecchimento embrionario è bene evitare qualsiasi tipo di stress.


FASE DI GESTAZIONE<br />

L’alimentazione in gravidanza influenza in<br />

misura rilevante la produzione di latte nella<br />

lattazione successiva


Variazione dimensione utero<br />

e rumine durante la<br />

gravidanza<br />

Lo sviluppo<br />

dell’utero riduce lo<br />

spazio per il rumine<br />

nella cavità<br />

addominale:<br />

⇓ Ingestione<br />

FASE DI GESTAZIONE<br />

88 d 111 d<br />

143 d<br />

95 d, twins


Preparazione delle pecore al parto e<br />

alla lattazione<br />

LE INTEGRAZIONI<br />

INIZIARLE 45 GIORNI<br />

PRIMA DEI PARTI<br />

PREVISTI


Effetto di due livelli nutritivi durante la<br />

gravidanza (Charismiadou et al., 2000; Bizelis et al., 2000)<br />

• Livello nutritivo ALTO: 110 % dei fabbisogni<br />

• Livello nutritivo BASSO: 90 % dei fabbisogni<br />

Mammella a 140 d di gravidanza Livello nutritivo<br />

Alto Basso<br />

Peso (kg) 2.08 1.46<br />

Circonferenza (cm) 44.4 38.4<br />

Lunghezza capezzoli (cm) 4.9 4.3<br />

Peso ghiandola (kg) 1.55 1.15<br />

Cellule secretrici (g) 4.74 3.03<br />

Produzione latte (prime 12 settimane lattaz.) 114 82<br />

Produzione giornaliera latte (l/d) 1.36 0.98<br />

Variazione Peso (kg nelle prime 7 settimane) 0 +2.4


Due livelli nutritivi durante la gravidanza : effetti durante la<br />

lattazione (Charismiadou et al., 2000; Bizelis et al., 2000)<br />

Ingest. energia (MJ NE/kg PM)<br />

Livello nutritivo in<br />

gravidanza:<br />

Alto ——<br />

Basso - - - -<br />

Bilancio energetico (MJ NEL/d) LATTE (litri/d)<br />

Giorni lattazione


Concentrazioni ottimali nella razione di NDF ,NFC e PG per<br />

pecore in lattazione (Cannas,2002)<br />

NDF ( fibra )<br />

STADIO LATTAZIONE<br />

Inizio Metà Fine<br />

pascolo Al 33% 40% 45%<br />

In stalla 28% 30% 35%<br />

NFC<br />

Al pascolo 38% 32% 25%<br />

In stalla 40 – 42% 35% 28%<br />

Proteina gr. 17-18% 16% 14-15%<br />

NFC = zuccheri + amidi + pectine


ALIMENTAZIONE<br />

47


ALIMENTAZIONE DELLA PECORA AL PASCOLO<br />

► Acqua<br />

► Carboidrati<br />

► Proteine<br />

► Grassi<br />

► Minerali<br />

► Vitamine<br />

► Fibra<br />

► Erba/Fieno<br />

► Concentrati<br />

► Acqua<br />

Attività<br />

vitali<br />

Feci e urine


+ PROTEINE<br />

- FIBRA<br />

Alimentazione delle pecore al pascolo fine inverno – inizio primavera<br />

Caratteristiche dell’erba<br />

POSSIBILI INCONVENIENTI NEL<br />

PASCOLAMENTO<br />

RISCHI<br />

MAMMELLA<br />

- LATTE<br />

▪ ENTEROTOSSIEMIE<br />

▪ RIDUCE LA FERTILITA’<br />

▪ AFFATICA IL FEGATO<br />

▪ INDEBOLISCE LA<br />

PECORA<br />

DIARREA<br />

+ ZOPPIE<br />

+ CELLULE SOMATICHE<br />

- GRASSO<br />

+ UREA<br />

- PROTEINE(1)<br />

+ EDEMI MAMMARI<br />

+ RISCHIO DI MASTITI


PASCOLO CON MOLTA ERBA<br />

۞ Alla mungitura usare mangimi<br />

con poca proteina e un buon<br />

con<strong>tenuto</strong> in amido e fibra<br />

۞ evitare il pascolamento su<br />

erbai/prati concimati da poco,<br />

specie se piove poco<br />

۞ ridurre le ore di pascolamento,<br />

mandare le pecore al pascolo<br />

quando l’erba è meno bagnata a<br />

fine mattinata<br />

۞ utilizzare la tecnica del 3° pasto<br />

per non mandare le pecore al<br />

pascolo troppo affamate (usare<br />

polpe di bietola o insilato di<br />

mais)<br />

۞ far controllare da <strong>tecnici</strong><br />

abilitati il con<strong>tenuto</strong> di urea<br />

nel latte<br />

RIMEDI<br />

Non<br />

esistono<br />

soluzioni<br />

perfette.<br />

È<br />

possibile<br />

limitare i<br />

danni<br />

PASCOLO CON POCA ERBA<br />

Completare l’alimentazione<br />

con foraggi conservati e con<br />

concentrati.<br />

۞ utilizzare fieni o insilati di<br />

buona qualità se di qualità<br />

scadente si avranno molti<br />

sprechi<br />

۞ durante la mungitura:<br />

- usare mangimi proteici se<br />

si usano fieni di graminacee<br />

o insilati di mais.<br />

-usare mangimi con poca<br />

proteina se si usano fieni di<br />

medica o insilati di erba<br />

(loietto).<br />

- Se si usano molte granelle o<br />

mangimi energetici sostituirli<br />

in parte con<br />

- polpe di bietola<br />

- mangimi fibrosi


RAZIONAMENTO DEGLI OVINI<br />

DA<br />

LATTE


(Combinazione tra alimenti)i


PROGRAMMA DI<br />

RAZIONAMENTO ASSIST.T


PROGRAMMA DI<br />

RAZIONAMENTO ASSIST.T


PROGRAMMA DI<br />

RAZIONAMENTO ASSIST.T<br />

DA BILANCIARE


TURBE DIGESTIVE<br />

DISMETABOLIE


TURBE DIGESTIVE E DISORDINI METABOLICI<br />

ERRORI ALIMENTARI<br />

MECCANISMI DIGESTIVI PROCESSI METABOLICI<br />

INDIGESTIONE<br />

ACIDOSI RUMINALE<br />

METEORISMO RUMINALE<br />

TURBE INTESTINALI<br />

TOSSIEMIA GRAVIDICA<br />

TETANIA DA ERBA<br />

EDEMA MAMMARIO<br />

IPOCALCEMIA<br />

ECCESSI PROTEICI


CAUSE<br />

Brusco cambiamento a<br />

razioni con elevate<br />

quantità di carboidrati<br />

e basse percentuali di<br />

fibra<br />

TURBE DIGESTIVE<br />

INDIGESTIONE DA CARBOIDRATI<br />

RIMEDI<br />

Adeguati apporti di fibra strutturata<br />

Evitare cambi repentini di alimentazione<br />

Utilizzo di sali tampone ruminali<br />

RIMEDI<br />

CONSEGUEN ZE<br />

Inibizione della motilità ruminale<br />

Basso potere tampone per scarsa<br />

produzione di saliva<br />

Alta velocità di transito degli<br />

alimenti<br />

Diarrea con feci marrone- grigio


CAUSE<br />

Alterazioni<br />

alimentari<br />

TURBE DIGESTIVE<br />

TURBE INTESTINALI<br />

RIMEDI<br />

Prevenzione disturbi ruminali<br />

Utilizzo di sali tampone intestinali<br />

Impiego di lieviti<br />

CONSEGUENZE<br />

diarrea<br />

perdita di produzione lattea<br />

perdita di peso<br />

disidratazione<br />

insorgenza gastroenterotossiemie


CAUSE<br />

Pascolamento<br />

prolungato su<br />

graminacee<br />

povere di<br />

magnesio<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

TETANIA DA ERBA<br />

RIMEDI<br />

Utilizzo di integratori minerali<br />

Integrazione della razione con fieno di leguminose<br />

CONSEGUENZE<br />

Carenza di magnesio nel sangue<br />

Spasmi<br />

Convulsioni<br />

Morte improvvisa degli animali al<br />

pascolo


CAUSE<br />

Carenze di calcio<br />

Sbilanciato rapporto Ca:P<br />

Trasporto<br />

Mancanza improvvisa di<br />

alimento<br />

Pascolamento su piante<br />

ricche di ossalato<br />

quantitàdi carboidrati<br />

e basse percentuali di fibra<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

IPOCALCIEMIA<br />

Adeguato apporto di calcio a fine lattazione<br />

Utilizzo di leguminose ricche di Ca<br />

CONSEGUEN ZE<br />

Ipocalciemia ematica<br />

Tremori muscolari<br />

Tetania<br />

Gonfiore ruminale<br />

Morte in 6 – 12 ore se non trattate<br />

RIMEDI


1. Le principali dismetabolie degli<br />

ovini<br />

-Tossiemia gravidica<br />

-Iperammoniemia<br />

-Enterotossiemia<br />

-Acidosi


CAUSE<br />

Insufficiente<br />

apporto energetico<br />

a fine gravidanza<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

TOSSIEMIA GRAVIDICA<br />

CONSEGUENZE<br />

L'animale colpito nel giro di pochi<br />

giorni entra in coma e muore.<br />

RIMEDI<br />

corretta alimentazione degli animali durante l'ultimo periodo di<br />

gravidanza<br />

ai primi sintomi somministrare alimenti ricchi di ene rgia<br />

prontamente assimilabile


CAUSE<br />

Erbe ricche di<br />

proteine<br />

degradabili<br />

associate a<br />

carenze di<br />

zuccheri o fibra<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

ECCESSI PROTEICI<br />

RIMEDI<br />

Utilizzare mangimi pellettati con non più del 12- 13 % di proteine<br />

Associare un buon con<strong>tenuto</strong> in fibra 17 - 20 %<br />

Utilizzare una miscela di amidi che fermentano a diversa velocità<br />

Evitare di concimare i pascoli con troppo azoto<br />

Non far pascolare gli animali su pascoli concimati di recente<br />

Evitare l’ingestione di erba bagnata<br />

Controllare il con<strong>tenuto</strong> di urea nel latte<br />

Controllare le feci<br />

Somministrare fieno di buona qualità per la notte<br />

CONSEGUENZE<br />

Alcalosi o acidosi<br />

Aumento cellule somatiche<br />

Edemi mammari mastiti<br />

Zoppie<br />

Aumento delle<br />

gastroenterossiemie<br />

Riduzione della fertilità<br />

Affaticamento del fegato<br />

Diarrea


CAUSE<br />

Eccesso di<br />

concentrati<br />

nella razione<br />

eccesso di sodio<br />

e/o potassio<br />

DISTURBI METABOLICI<br />

EDEMA MAMMARIO<br />

RIMEDI<br />

Adeguato razionamento in asciutta<br />

CONSEGUENZE<br />

Predisposizione a traumi<br />

Predisposizione alle mastiti


Iperammoniemia<br />

• Le diete per ruminanti dovrebbero contenere un livello<br />

massimo di azoto pari al 2.3% in condizioni di produzione.<br />

• Diete con concentrazioni di N al di sopra del 3% vengono<br />

considerate a rischio per l’insorgenza di intossicazioni<br />

(sindrome ammoniemica).<br />

• L’iperammoniemia corrisponde di solito a situazioni di<br />

alterazione contemporanea del metabolismo proteico ed<br />

energetico.<br />

• L’iperammoniemia può essere causata anche da fatti non<br />

alimentari: parassitosi epatica.


CAUSE<br />

Eccesso di<br />

zuccheri<br />

fermentescibili<br />

accompagnato da<br />

carenza di fibra<br />

TURBE DIGESTIVE<br />

ACIDOSI RUMINALE ACUTA<br />

CONSEGUENZE<br />

Gli animali colpiti generalmente<br />

muoiono entro le 48 ore, quelli che<br />

sopravvivono possono morire<br />

successivamente per ruminite o<br />

infezioni; le pecore gravide possono<br />

abortire<br />

RIMEDI<br />

Nei casi più lievi è indispensabile rimuovere l'alimento responsabile<br />

Nei casi più gravi, qualora gli animali sopravvivano, devono essere<br />

trattati con cure specifiche.


CAUSE<br />

Prolungata<br />

assunzione di<br />

razioni con<br />

eccesso di energia<br />

e carenza di fibra<br />

TURBE DIGESTIVE<br />

ACIDOSI RUMINALE SUB-ACUTA<br />

Adeguati apporti di fibra strutturata<br />

Utilizzo di sali tampone ruminali<br />

CONSEGUEN ZE<br />

scarsa produzione di latte in<br />

rapporto all’energia contenuta<br />

nella razione<br />

perdita di peso non giustificata, se<br />

rapportata al con<strong>tenuto</strong> energetico<br />

della razione<br />

aumento delle cellule somatiche<br />

zoppie<br />

RIMEDI


Acidosi<br />

Cause:<br />

Consumo di eccessive quantità di concentrati<br />

(accidentale, da errori di razionamento, da errori<br />

di modulazione delle variazioni quantitative).<br />

pH: se il pH ruminale è al di sopra di 6.2<br />

l’acido lattico viene convertito <strong>dai</strong> batteri in<br />

propionico;<br />

se il pH è al di sotto di 6.0 i batteri soccombono<br />

e l’acido lattico si accumula nel rumine.<br />

Sintomi<br />

depressione, dolori addominali, meteorismo,<br />

alterazione e sospensione ruminazione, coma,<br />

morte.


Acidosi<br />

Sintomi<br />

- L’elevata acidità ruminale determina una acidosi<br />

metabolica sistemica;<br />

- l’acidità causa ulcerazioni ruminali (ruminiti),<br />

blocco ruminale, meteorismo, laminite,<br />

disidratazione e diarrea;<br />

- batteri patogeni attraverso il circolo portale<br />

arrivano al fegato e determinano la formazione di<br />

ascessi e stati tossico-infiammatori;<br />

- emoconcentrazione;<br />

pH ruminale fino a valori di 4 o


Enterotossiemia<br />

• L’enterotossiemia (Cl. Perfringens D-C) è<br />

fortemente condizionata da errori alimentari, quali:<br />

• Somministrazione di grandi quantità di<br />

concentrati<br />

• Cambiamenti bruschi di alimentazione<br />

- In caso di grossolani errori alimentari<br />

l’enterotossiemia può comparire anche in<br />

animali sottoposti a vaccinazione.<br />

- L’enterotossiemia può essere anche associata<br />

ad altre dismetabolie degli ovini, quali<br />

ipocalcemia ed acidosi.


Effetti della sottoalimentazione<br />

sulla funzione riproduttiva<br />

della pecora da latte


Effetti della sottonutrizione sui<br />

processi riproduttivi<br />

Depressione frequenza rilascio pulsatile LH, a causa<br />

di una riduzione nel rilascio di GnRH;<br />

riduzione o arresto dell’attività ovulatoria;<br />

ritardo nella comparsa dell’attività ciclica dopo il<br />

parto;<br />

aumento della mortalità embrionaria;<br />

riduzione della placentazione;<br />

riduzione dello sviluppo fetale e della vitalità<br />

neonatale;<br />

riduzione della produzione e valore protettivo<br />

colostro;


Relazione tra fattori metabolici, bilancio energetico negativo,<br />

comportamento alimentare e riproduzione<br />

Ipoglicemia<br />

Bilancio energetico negativo<br />

+ +<br />

Iponsulinemia Lipolisi<br />

+<br />

+<br />

?<br />

+<br />

Corpi chetonici<br />

Pulsatilità GnRH<br />

Alimentazione<br />

Steroidi ovarici - Pulsatilità LH<br />

+<br />

+<br />

?<br />

+<br />

B-endorfine<br />

-


Effetti della sottonutrizione sui<br />

processi riproduttivi<br />

Ritardo nella comparsa della pubertà;<br />

riduzione o arresto dell’attività ovulatoria;<br />

ritardo nella comparsa dell’attività ciclica dopo il<br />

parto;<br />

aumento della mortalità embrionaria;<br />

riduzione della placentazione;<br />

riduzione dello sviluppo fetale e della vitalità<br />

neonatale;<br />

riduzione della produzione e valore protettivo<br />

colostro;


Relazioni tra tossiemia gravidica e<br />

risposta immunitaria nella pecora da<br />

latte<br />

Relazioni tra tossiemia gravidica<br />

subclinica, valore protettivo del<br />

colostro e immunizzazione passiva dei<br />

neonati


Significato del colostro<br />

Nutritivo (grasso, proteine, lattosio,<br />

minerali, vitamine)<br />

Protettivo (IgG, IgM, IgA, IgE,<br />

componente cellulare)


Fattori che influenzano il<br />

significato protettivo del colostro<br />

Razza<br />

Ordine di parto<br />

Stato di salute delle madri<br />

Chetosi


Iponutrizione,<br />

gravidanza gemellare,freddo<br />

Ipoglicemia<br />

Lipomobilizzazione<br />

Produzione di corpi chetonici<br />

(betaidrossibutirrato, acido<br />

acetoacetico, acetone)


Il ridotto con<strong>tenuto</strong> di anticorpi<br />

antigene-specifici nel colostro delle<br />

pecore affette da chetosi<br />

subclinica dipende dalla ridotta<br />

capacità dell’organismo di produrre<br />

anticorpi a seguito della<br />

stimolazione antigenica.


La chetosi subclinica risulterebbe<br />

in grado di ridurre l’efficacia di<br />

interventi vaccinali praticati in<br />

gestazione avanzata per consentire<br />

il trasferimento colostrale di<br />

anticorpi.


Prevenzione della tossiemia gravidica<br />

Prevenzione delle carenze di selenio<br />

Effetti dello stress termico da caldo sull<br />

stato metabolico degli ovini


Esecuzione ed interpretazione dei<br />

profili metabolici<br />

nella pecora da latte


Valori ematici di riferimento nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

Metabolismo energetico-lipidico<br />

Glucosio (mmol/l)<br />

NEFA (mmol/l)<br />

β-OH-<br />

Trigliceridi<br />

Butirrato(mmol/l)<br />

(mmol/l)<br />

Colesterolo (mmol/l)<br />

range<br />

3.5-3.7<br />

0.4-0.8<br />

0.25-0.40<br />

0.15-0.25<br />

1.0-1.20


Valori ematici di riferimento nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

Urea (mmol/l)<br />

Creatinina (mcmol/l)<br />

Proteine totali (g/l)<br />

Globuline (g/l)<br />

Metabolismo proteico<br />

range<br />

7.0-10.0<br />

60-80<br />

65-70<br />

32-38


Valori ematici di riferimento nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

Calcio (mmol/l)<br />

Fosforo (mmol/l)<br />

Magnesio<br />

(mmol/l)<br />

Sodio (mmol/l)<br />

Potassio<br />

(mmol/l)<br />

Cloro (mmol/l)<br />

Metabolismo minerale<br />

range<br />

2.6-3.0<br />

1.3-1.5<br />

0.95-1.05<br />

140-145<br />

4.0-4.5<br />

100-105


Valori ematici di riferimento nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

Zinco (mcmol/l)<br />

Ceruloplasmina<br />

(mcmol/l)<br />

Ematocrito<br />

(mcmol/l)<br />

Metabolismo minerale<br />

range<br />

13-15<br />

2.5-3.0<br />

0.30-0.35


Valori ematici di riferimento nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

GOT/AST (U/l)<br />

GGT (U/l)<br />

LDH (U/l)<br />

Albumine (g/l)<br />

Bilirubina (mcmol/l)<br />

Fosfatasi alc. (U/l)<br />

Funzionalità epatica<br />

range<br />

80-100<br />

50-70<br />

600-800<br />

30-33<br />

2.9-4.1<br />

60-100


Valutazione dei parametri<br />

ematochimici nella pecora da latte<br />

Parametro<br />

Glucosio<br />

NEFA<br />

BOHB<br />

Trigliceridi<br />

Colesterolo<br />

Valori bassi<br />

Carenza di energia;<br />

chetosi.<br />

/<br />

/<br />

Eccesso di energia;<br />

disfunzione epatica.<br />

Eccesso di energia;<br />

disfunzione epatica.<br />

Valori alti<br />

Eccesso di energia;<br />

Stress.<br />

Carenza di energia;<br />

stress.<br />

Carenza di energia<br />

Carenza di energia<br />

Carenza cronica di<br />

energia.


Valutazione dei parametri ematochimici<br />

Parametro<br />

Urea<br />

Creatinina<br />

Proteine totali<br />

Globuline<br />

nella pecora da latte<br />

Valori bassi<br />

Carenza di proteine.<br />

Mobilizzazione lenta<br />

delle proteine<br />

muscolari.<br />

Carenza cronica;<br />

parassitosi<br />

gastrointestinali.<br />

/<br />

Valori alti<br />

Eccesso di proteine;<br />

eccesso di proteine<br />

degradabili<br />

(indisponibilità di<br />

energia); forte carenza di<br />

energia (ox. aminoacidi).<br />

Mobilizzazione rapida<br />

delle proteine muscolari.<br />

Chetosi (danno renale)<br />

Emoconcentrazione<br />

Parassitosi; stati<br />

infiamatori.


Relazioni tra l’urea ematica e l’urea nel latte.<br />

Urea nel latte, mmol/l<br />

9,5<br />

9,0<br />

8,5<br />

8,0<br />

7,5<br />

7,0<br />

Y = 4,910998 + 0,420553*X, r = 0,93, P < 0,001<br />

6,0 7,0 8,0 9,0 10,0<br />

Urea ematica, mmol/l


Valutazione dei parametri ematochimici<br />

Parametro<br />

Calcio<br />

Fosforo<br />

Magnesio<br />

Sodio<br />

Potassio<br />

Cloro<br />

nella pecora da latte<br />

Valori bassi<br />

Stati<br />

infiammatori<br />

Carenza<br />

Carenza<br />

/<br />

Stress (da caldo)<br />

/<br />

Valori alti<br />

Eccesso<br />

Eccesso<br />

Eccesso<br />

Stress da caldo<br />

/<br />

/


Valutazione dei parametri ematochimici<br />

Parametro<br />

Zinco<br />

Ceruloplasmin<br />

a<br />

Ematocrito<br />

nella pecora da latte<br />

Valori bassi<br />

Carenza, fatti<br />

infiammatori.<br />

Carenza (Cu)<br />

Carenza (Fe)<br />

Valori alti<br />

Eccessi<br />

Stati<br />

infiammatori;<br />

parassitosi.<br />

Emoconcentrazio<br />

ne


Parametro<br />

GOT/AST<br />

GGT<br />

LDH<br />

Albumine<br />

Bilirubina<br />

Fosfatasi<br />

alcalina<br />

Valutazione dei parametri ematochimici<br />

nella pecora da latte<br />

Valori bassi<br />

Riduzione sintesi<br />

epatica.<br />

/<br />

/<br />

/<br />

/<br />

/<br />

Valori alti<br />

Danno epatico,<br />

muscolare.<br />

Danno epatico,<br />

colestasi; parassitosi.<br />

Distrofia muscolare<br />

(car. Se – Vit. E);<br />

Disfunzioni epatiche<br />

Emoconcentrazione.<br />

Danno epatico;<br />

parassitosi.<br />

Colestasi; danno<br />

epatico.


COLTIVARE<br />

PER ALIMENTARE<br />

GLI OVINI


COLTURE FORAGGERE<br />

TEMPORANEE PERMANENTI<br />

E/O AVVICENDATE<br />

ERBAI PRATI PERMANENTI<br />

Tmax 1 ANNO T> 10 ANNI<br />

PRATI POLIEANNALI PASCOLI<br />

1 < T> 10 ANNI NON IMPIANTATI


MODALITA' DI UTILIZZAZIONE<br />

ONSUMO DIRETTO CONSUMO INDIRETTO<br />

ASCOLO FIENAGIONE<br />

INSILAMENTO


COLTURE DA GRANELLA<br />

GRAMINACEE<br />

AVENA, ORZO, MAIS, TRITICALE<br />

LEGUMINOSE<br />

PISELLO, FAVINO, LUPINO


PASCOLO<br />

- LIBERO O BRADO<br />

- CONTROLLATO<br />

* P. RAZIONATO – gli animali permangono 1 giorno solo<br />

nello stesso appezzamento a pascolo<br />

* P. A ROTAZIONE – gli animali permangono da 7-15 gg<br />

nello stesso appezzamento a pascolo<br />

* P. SEMIBRADO- gli animali permangono da 30- 40 gg<br />

nello stesso appezzamento a pascolo


UTILIZZAZIONE RAZIONALE PASCOLO<br />

- utilizzare un congruo carico di animali per ettaro<br />

- non azzerrare l'altezza <strong>dell'</strong>erba<br />

- dare un sufficiente tempo di ricostituzione vegetativa<br />

dopo ogni pascolata<br />

- evitare lo sviluppo di infestanti<br />

più è lungo il tempo di permanenza in un pascolo<br />

- maggiore è la scelta delle essenze ed aumentano le infestanti<br />

- più aumenta il calpestamento


IL MIGLIORAMENTO DEL PASCOLO<br />

E'<br />

NECESSARIO SE:<br />

- IL PASCOLO NON E' PIU' FITTO<br />

- SONO PRESENTI MOLTE ESSENZE NON PASCOLATE<br />

- SONO PRESENTI MOLTE INFESTANTI<br />

RICORRENDO A:<br />

CONCIMAZIONE MIRATA<br />

TRANSEMINA<br />

O RISEMINA MISCUGLI


ERBAI AUTUNNO - VERNINI<br />

ORZO, AVENA, LOIETTO, TRITICALE, TRIFOGLI<br />

ERBAI ESTIVI<br />

SORGO


ERBAI MONOFITI – una sola essenza<br />

ORZO, AVENA, TRITICALE, TRIFOGLI ANNUALI<br />

ERBAI POLIFITI – più essenze<br />

ORZO + TRIFOGLI ANNUALI<br />

LOIETTO + TRIFOGLI ANNUALI


PRATI POLIEANNALI<br />

MONOFITI – medica, ladino – in irriguo<br />

POLIFITI – trifoglio subterraneum+ loiessa<br />

PRATI PERMANENTI<br />

POLIFITI – dactilis + loglio perenne – in irriguo


COME IMPIANTARE UNA FORAGGERA<br />

- LAVORAZIONE DEL TERRENO<br />

- CONCIMAZIONE<br />

- PREP<strong>ARA</strong>ZIONE DEL LETTO DI SEMINA<br />

- SCELTA ESSENZA/VARIETA'<br />

- DOSE DI SEMINA<br />

- PROFONDITA'<br />

- ERPICATURA/ RULLATURA


LAVORAZIONI<br />

METODO TRADIZIONALE<br />

aratura, erpicatura, semina, erpicatura/rullatura<br />

LAVORAZIONE MINIMA<br />

scarificatura con ripper, (erpicatura), semina, erpicatura<br />

ERPICATURA<br />

erpicatura , semina<br />

SEMINA SU SODO<br />

seminatrice da sodo


SEMINA SU SODO


VANTAGGI MINIME LAVORAZIONI


QUALE ESSENZA SCEGLIERE?<br />

- temperatura, piovosità<br />

- tipo di suolo<br />

- giacitura<br />

- utilizzazione


QUALE VARIETA'SCEGLIERE?<br />

- precocità<br />

- longevità<br />

- adattabilità<br />

- resistenza


COLTURA PURA O CONSOCIATA?<br />

- tipo di suolo<br />

- avvicendamento<br />

- utilizzazione


COME CONCIMARE?<br />

- Erbai / Prati Graminacee -<br />

- Erbai/ Prati Gra- Leg -------<br />

- Erbai/ Prati Leguminose ---<br />

Urea, nitrati<br />

fosfato biamm.<br />

Fosfato biamm.


PRODUZIONE FIENO DI MEDICA<br />

I ANNO 1° Taglio 40 - 50 q/ha<br />

2° Taglio 20 - 30 q/ha<br />

3° Taglio 10 - 20 q/ha<br />

II ANNO 1° Taglio 30 - 40 q/ha<br />

III ANNO<br />

2° Taglio 20 - 30 q/ha<br />

3° Taglio 10 - 20 q/ha<br />

1° Taglio 25 - 35 q/ha<br />

2° Taglio 15 - 25 q/ha<br />

3° Taglio 5 – 15 q/ha<br />

Produzione media 3 anni 180 – 265 q/ha


cv. da pascolo Alphagraze<br />

Da Tomasoni -CRPA


Da Tomasoni -CRPA


Da Tomasoni -CRPA


Da Tomasoni -CRPA


Da Tomasoni -CRPA


Da Tomasoni -CRPA


RODUZIONE LADINAIO<br />

ANNO 1° taglio 200 – 250 q/ha erba<br />

2° taglio 200 – 250 q/ha erba<br />

ANNO 1° taglio 20 - 30 q/ha fieno<br />

PRODUZIONE MEDIA LADINO<br />

370 – 690 q/ha erba<br />

60 – 85 q/ha fieno<br />

2° taglio 20 - 30 q/ha fieno<br />

3° taglio 20 - 25 q/ha fieno<br />

4° taglio 90 - 100 q/ha erba<br />

5° taglio 80 - 90 q/ha erba


PRODUZIONE SULLAIO<br />

I ANNO 1° taglio 50 - 60 q/ha fieno<br />

pascolo 80 – 100 q/ha erba<br />

II ANNO 1° taglio 50 - 60 q/ha fieno<br />

PRODUZIONE MEDIA<br />

180 – 220 q/ha fieno<br />

150 – 180 q/ha erba<br />

pascolo 70 - 80 q/ha erba


CI SONO PIANTE ANNUALI CHE SI<br />

COMPORTANO DA P. POLIENNALI<br />

- TRIFOGLIO SOTTERRANEO<br />

- LOIETTO ITALICO<br />

- SERRADELLA<br />

- BISERRULA


TRIFOGLIO SOTTERRANEO<br />

T. S. SUBTERRANEUM – cv. DALKEITH, SEATON PARK<br />

predilige i terreni sciolti, acidi e sub-acidi. Teme il ristagno<br />

T. S. BRACHYCALYCINUM –<br />

adatto a terreni pesanti ed sub-alcalini<br />

– CV. ROSEDALE, CLARE<br />

T. S. YANNINICUM – CV. TRIKKALA, LARISA<br />

non tollera terreni sub-alcalini, sopporta il ristagno


TRIFOGLIO SOTTERRANEO<br />

PIANTA è una leguminosa annuale autoriseminante, con geotropismo<br />

delle infiorescenze – interramento dei semi.<br />

Alta percentuale di semi duri – banca di seme.<br />

Adatta ad ambienti siccitosi e terreni acidi<br />

COLTIVAZIONE si adatta anche alla semina su sodo.<br />

Semina autunnale, dose 30-35 Kg/ha<br />

Profondità seme 1-2 cm<br />

DURATA 3- 4 anni. Non pascolare dopo la formazione<br />

dei semi per consentirne l'interramento.<br />

PRODUZIONE ERBA<br />

100 -200 qtq/ha<br />

20 -25 qss/ha<br />

cv. CLARE


SERRADELLA<br />

Serradella gialla - Ornithopus compressus – a fiori gialli<br />

cv. CH<strong>ARA</strong>NO, SANTORINI, KING<br />

Serradella rosa - Ornithopus sativus – a fiori rosa<br />

cv. CADIZ<br />

PIANTA poco esigente,<br />

adatta a terreni sabbiosi e acidi con<br />

range di pH 4-7<br />

AREALE Centro-Sud Italia<br />

ambienti poco piovosi 350-450 mm<br />

COLTURA Prato di 2-3 anni.<br />

Dose semina<br />

8-10 Kg/ha in purezza<br />

2-4 Kg/ha in miscuglio<br />

Profondità semina 1 cm<br />

PRODUZIONE ERBA<br />

20- 30 qss/ha<br />

100 - 200 qtq/ha


BISERRULA<br />

BISERRULA – Biserrula pelecinus<br />

CV. CASBAH, MAURO<br />

PIANTA poco esigente,<br />

adatta a terreni sabbiosi e acidi.<br />

Non tollera ristagno idrico.<br />

AREALE Centro-Sud Italia<br />

ambienti poco piovosi 390-450 mm<br />

COLTURA Prato di 2-3 anni.<br />

Dose semina<br />

7-10 Kg/ha in purezza<br />

1-4 Kg/ha in miscuglio<br />

Profondità semina 1-2 cm<br />

PRODUZIONE ERBA<br />

200 – 300 qtq/ha<br />

30 - 40 qss/ha


BISERRULA<br />

Piovosità<br />

Giorni alla fioritura<br />

Livello semi duri %<br />

Utilizzazione SFALCIO<br />

Produzione seme kg<br />

SFALCIO<br />

PASCOLO<br />

Tolleranza ristagno 0 0


ODUZIONE ERBA FORAGGERE GRAMINACEE<br />

ERB. AVENA 400 - 450 50 - 55<br />

ERB. ORZO 350 - 400 45 - 50<br />

ERB. LOIESSA 400 - 500 50 - 60<br />

ERB. TRITICALE 350 - 400<br />

qTQ/ha qSS<br />

45 - 50<br />

ERB. MAIS CER. 400 - 500 50 - 60<br />

ERB.SORGO 450 – 500 50 - 60


PRODUZIONE ERBA FORAGGERE LEGUMINOSE<br />

qTQ/ha qSS/ha<br />

ERB. FAVINO 250 - 300 35 - 40<br />

TRI. SQUARROSO 300 - 400 40 - 50<br />

TRI. RESUPINATO 100 - 150 20 - 25<br />

TRI.ALESSANDRINO 300 - 400 40 - 50<br />

TRI. INCARNATO 200 - 250 30 - 35<br />

TRIF.SOTTER.media TRIF.SOTTER. media anno<br />

100 - 200<br />

BISERRULA media anno 100 - 200<br />

20 - 25<br />

20 - 30<br />

SERRADELLAmedia SERRADELLAmedia<br />

anno 200 - 400 30- 40


CICORIA<br />

CICORIA- Chicorium intybus<br />

cv. . Grouse, Puna<br />

PIANTA perenne, a foglie larghe ed ampie.<br />

con sviluppo a rosetta con<br />

radice<br />

fittonante profonda.<br />

AREALE Centro-Sud Italia<br />

Si sviluppa in terreni umidi e<br />

caldi.<br />

Si adatta anche a terreni acidi<br />

.<br />

COLTURA Dose seme in purezza<br />

2-3 Kg/ha<br />

Dose seme in miscuglio<br />

1- 2 Kg/ha


PRODURRE I CONCENTRATI IN AZIENDA<br />

- CEREALI – ORZO, AVENA<br />

- LEGUMI – FAVINO, FAVA, PISELLO<br />

CONVIENE<br />

apportano zuccheri<br />

apportano proteine<br />

ORA CEREALI E LEGUMI HANNO PREZZI ALTI<br />

DOBBIAMO RIDURRE IL COSTO DELLA RAZIONE


FAVINO<br />

ORD. LEGUMINOSE<br />

FAM. Papiolionacee specie Vicia faba<br />

PIANTA annuale di rapido sviluppo<br />

a portamento eretto, germina a 5°C<br />

ma teme il freddo nelle prime fasi<br />

vegetative poi resiste sino a -6°C.<br />

ADATTABILITA' adatta a terreni<br />

pesanti,argillo-calcarei, rifugge<br />

terreni sciolti e poveri di humus.<br />

COLTURA semina autunnale in file<br />

distanti tra 35-50 cm. con dosi di<br />

semina di 400-500 Kg/ha, apporta N<br />

40-50 Kg/ha necessita di P.<br />

PRODUZIONE<br />

Granella 2-5 t/ha<br />

Trinciato 6 t/ha


PISELLO<br />

ORD. LEGUMINOSE<br />

FAM. Papiolionacee specie Pisum sativum<br />

PIANTA annuale glabra con portamento<br />

eretto a sviluppo indeterminato e<br />

fioritura scalare.<br />

ADATTABILITA' pianta microterma<br />

resiste al freddo – 8°C ma è sensibile in<br />

germinazione – 4°C. Non tollera tereni<br />

asfittici e ristagno idrico.<br />

COLTURA semina autunnale in<br />

file distanti tra 18-25 cm. con dosi<br />

di semina di 150-250 Kg/ha,<br />

apporta N 40- 60 Kg/ha necessita<br />

di concimazioni fosfatiche<br />

PRODUZIONE<br />

Granella 3,5-4 t/ha<br />

Trinciato


LUPINO BIANCO – LUPINO AZZURRO<br />

ORD. LEGUMINOSE<br />

FAM. Papiolionacee specie Lupinus albidus – l. angustifolius<br />

PIANTA annuale glabra con portamento<br />

eretto con altezza di circa 1,5 mt<br />

ADATTABILITA' cresce bene nei terreni<br />

acidi non tollera i terreni calcarei. Non<br />

sopporta i terreni asfittici e il ristagno.<br />

COLTURA semina autunnale in<br />

file distanti tra 2535 cm. con dosi<br />

di semina di 100-150 Kg/ha,<br />

apporta N 40- 60 Kg/ha necessita<br />

di concimazioni fosfatiche<br />

PRODUZIONE<br />

Granella 2,5-3,5 t/ha<br />

Trinciato


VANTAGGI USO ERBA FRESCA - PASCOLO<br />

- RIDUZIONE PERDITE<br />

- >> DISPONIBILITA' NUTRIENTI<br />

-


CONSERVAZIONE ALIMENTI<br />

- FIENAGIONE<br />

- INSILAMENTO<br />

- TRADIZIONALE – campo 4-5 gg – U.R. 15%<br />

- A DUE TEMPI -campo 2gg – U.R. 30-40 %<br />

+ vent.forz<br />

- DISIDRATAZIONE


PRINCIPALI FASI DELLA FIENAGIONE<br />

- SFALCIO<br />

- MOVIMENTAZIONE<br />

- RACCOLTA<br />

- CONSERVAZIONE IN AZIENDA


SFALCIO<br />

IL MOMENTO DELLO SFALCIO E' MOLTO IMPORTANTE<br />

X GRAMINACEE INIZIO SPIGATURA circa U.R. 50%<br />

X LEGUMINOSE INIZIO FIORITURA circa U.R. 50%<br />

ALTEZZA OTTIMALE circa cm. 5<br />

EVITARE DI RACCOGLIERE TERRA E SASSI<br />

USO DELLA FALCIACONDIZIONATRICE<br />

- RIDUCE IL TEMPO IN CAMPO<br />

- RIDUCE LE PERDITE


SE RITARDIAMO IL TAGLIO<br />

AUMENTANO:<br />

- LA SOSTANZA SECCA<br />

- LA LIGNINA<br />

DIMINUISCONO:<br />

- LA QUALITA'<br />

- I CARBOIDRATI<br />

- LE PROTEINE<br />

CIO' CHE PORTIAMO AL FIENILE<br />

HA UNA DIGERIBILITA' SCARSISSIMA


MOVIMENTAZIONE<br />

MAGGIORE E' LA VELOCITA' DI ESSICAZIONE<br />

MAGGIORE MINORE LE PERDITEE'<br />

LA QUALITA' DEL FIENO<br />

- APRIRE LE ANDANE APPENA DOPO LO SFALCIO<br />

- EVITARE TROPPI RIVOLTAMENTI- perdite, terra


COME FARE UN BUON INSILATO<br />

- COSTIPARE BENE E IN FRETTA LA MASSA- 650-700 Kg/m<br />


COSA SUCCEDE NEL SILO?<br />

PRIMA FASE respirazione - perdita di S.O. - >> T -<br />

SECONDA FASE fermentazione acetica - perdita di S.O.<br />

+/- degradazione proteica<br />

TERZA FASE fermentazione lattica -


FASI DELL'INSILAMENTO<br />

- SFALCIO- sfalciatrice<br />

- RACCOLTA<br />

trinciacaricatrice<br />

- TRINCIATURA<br />

- CARICAMENTO DEL SILO<br />

- COMPRESSIONE MASSA<br />

- CHIUSURA SILO<br />

- STABILIZZAZIONE MASSA<br />

- APERTURA SILO


CA DI SFALCIO IDEALE<br />

GLI – MEDICA Bottoni fiorali<br />

-TRITICALE -GRANO Botticella<br />

A Mat.lattea<br />

O STABILE Inizio spigatura<br />

Linea lattea 40-60 %


SOSTANZA SECCA – LUNG. TRINCIATURAcm<br />

% SS SILOMAIS LOIESSA<br />

MEDICA<br />

20-28 1,2 – 2,5 3 - 5<br />

5- 7<br />

28-35 1,2 – 2,5 2 – 3<br />

3 - 5<br />

35-50 0,5 - 1,2 --<br />

2 – 3<br />

> 50 -- --<br />

2 - 3<br />

TANTO PIU' E' SECCO IL FORAGGIO TANTO PIU' CORTA DEVE ESSERE<br />

LA TRINCIATURA PER FAVORIRE LA COMPRESSIONE NEL SILO E LA<br />

ELIMINAZIONE DELL'ARIA


TIPOLOGIE DI SILO<br />

- S. A PLATEA<br />

base di terra – copertura con telo di plastica<br />

- S. ORIZZONTALE<br />

corridoio chiuso da 2 pareti laterali<br />

- S. A TORRE<br />

torre di cemento o plastica o legno o metallo


COPERTURA<br />

- IMMEDIATA DOPO LO STOCCAGGIO<br />

- USO DI MATERIALE PLASTICO – 1 o 2 STRATI<br />

- APPESANTIMENTO


APERTURA DEL SILO<br />

- MINIMO 28 GG – MEGLIO A 60 – 90 GG<br />

DESILAMENTO<br />

- EVITARE ESPOSIZIONE ALL'ARIA<br />

- USARE DESILATORE – taglio netto<br />

- VELOCITA' AVANZAMENTO – 15 cm inverno – 20 cm estate<br />

- RINNOVO FRONTE almeno ogni 3-5 gg


VALUTAZIONE DI UN INSILATO<br />

- ODORE<br />

frutta dolce, aromatico, debolmente acido<br />

- COLORE<br />

uguale alla pianta di partenza<br />

- STRUTTURA DELLA PIANTA<br />

si vedono tutte le parti della pianta trinciate<br />

- SAPORE<br />

piacevole deb.acido come i crauti

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