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Accumulatori a sacca - EPE Italiana s.r.l.

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®<br />

3<br />

3.3 Principi di calcolo<br />

La compressione e l’espansione del gas nell’accumulatore avvengono<br />

secondo la relazione dei Boyle - Mariotte sui cambiamenti<br />

di stato nei gas perfetti:<br />

PO · VO n = P1 · V1 n = P2 · V2 n<br />

Nel diagramma di lavoro (fig. 12) è esemplificato graficamente<br />

la costanza del prodotto pressione • volume all’interno del-<br />

I’accumulatore.<br />

dove:<br />

VO = Volume dell’azoto alla pressione PO di precarica (litri).<br />

È il volume massimo di gas che può contenere l’accumulatore<br />

e coincide, o è leggermente inferiore, alla<br />

capacita nominale.<br />

V1 = Volume azoto alla pressione P1 (litri)<br />

V2 = Volume azoto alla pressione P2 (litri)<br />

∆V = Volume di liquido reso o accumulato (litri)<br />

PO = Pressione di precarica (bar)<br />

P1 = Pressione di lavoro minima (bar)<br />

P2 = Pressione di lavoro massima (bar)<br />

n = Esponente politropico<br />

La curva della variazione del volume rispetto alla pressione dipende<br />

dall’esponente n che, per l’azoto, è compreso fra i valori<br />

limite di:<br />

n = 1 Nel caso in cui la compressione o la decompressione<br />

dell’azoto avvenga così lentamente da permettere un<br />

completo scambio termico fra il gas e l’ambiente<br />

esterno, cioè si operi a temperatura costante, in Trasformazione<br />

isotermica.<br />

n = 1,4 Quando si operi così rapidamente da non permettere<br />

alcuno scambio termico con l’ambiente esterno.<br />

In questo caso si ha la Trasformazione adiabatica.<br />

In realtà queste condizioni ideali non si verificano mai.<br />

Tuttavia si può dire, con ragionevole approssimazione, che<br />

nell’impiego dell’accumulatore quale compensatore di volume,<br />

compensatore di fughe o di lubrificazione e compensatore di<br />

pressione statica si operi in regime di trasformazione isotermica.<br />

Nelle altre applicazioni come accumulatore di energia, smorzatore<br />

di pulsazioni, propulsore in casi di emergenza, compensatore<br />

di pressione dinamica, assorbitore colpi d’ariete, ammortizzatore<br />

d’urti, molla idraulica, ecc. si può ritenere, con<br />

buona approssimazione, che l’accumulatore operi in regime di<br />

trasformazione adiabatica.<br />

Scelta dell’accumulatore<br />

7<br />

Nei casi in cui serva un calcolo più preciso si possono usare i<br />

valori intermedi di n in funzione di t, cioè della durata della<br />

compressione o espansione, secondo quanto indicato nel diagramma<br />

(fig. 13).<br />

N.B. In tutti i calcoli le pressioni sono espresse in bar assolutl<br />

e le temperature in gradi Kelvln.<br />

3.4 Calcolo del volume in<br />

trasformazione isotermica<br />

Essendo n = 1 la relazione di Boyle - Mariotte diventa:<br />

da cui e<br />

La differenza fra il volume V1 (a pressione di lavoro minima) e<br />

V2 (a pressione di lavoro max) dà la quantità di liquido accumulata<br />

(vedi cap. 1.1):<br />

da cui:<br />

Il volume dell’accumulatore sarà:<br />

che si può anche scrivere<br />

ponendo in evidenza il fatto che il volume dell’accumulatore<br />

aumenta coll’aumentare di ∆V, col diminuire di PO e della differenza<br />

fra le due pressioni di lavoro P1 e P2.<br />

I valori di ∆V e VO si possono ricavare, più rapidamente, anche<br />

dai diagrammi di pag. 12 e 13.

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