Primo Piano di aprile 2007 - Circolo di Correggio
Primo Piano di aprile 2007 - Circolo di Correggio
Primo Piano di aprile 2007 - Circolo di Correggio
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3 <strong>aprile</strong> <strong>2007</strong><br />
Mensile correggese <strong>di</strong> informazione e confronto <strong>di</strong> idee<br />
E<strong>di</strong>to dal <strong>Circolo</strong> Culturale <strong>Primo</strong> <strong>Piano</strong><br />
DITTA FP<br />
COSTRUZIONE<br />
E RIPARAZIONE<br />
CILINDRI OLEODINAMICI<br />
Via Fossa Ronchi, 13/A - BUDRIO DI<br />
CORREGGIO<br />
Tel. 0522/697112 - Fax 0522/697186<br />
E-mail: info@fpoleo<strong>di</strong>namica.it<br />
Sito Internet: www.fpoleo<strong>di</strong>namica.it<br />
Congressi DS: un grande Ulivo<br />
nel nuovo Partito Democratico<br />
Le barriere contro i <strong>di</strong>sabili<br />
non sono ancora superate<br />
Nelle farmacie <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
calano i prezzi dei me<strong>di</strong>cinali<br />
La moda dell’aperitivo al bar<br />
per incontrare tanti giovani<br />
I poveri sono tra noi<br />
e non ce ne accorgiamo<br />
Un centinaio <strong>di</strong> famiglie non arriva a fine mese e chiede aiuto a Caritas<br />
e Servizi Sociali. Uno stipen<strong>di</strong>o solo non è più sufficiente per vivere.
2<br />
Congressi DS: sì al Partito Democratico<br />
se <strong>di</strong>venta presto un grande Ulivo<br />
Nei sei congressi <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong> la proposta a favore del Partito Democratico ottiene<br />
l’85% dei consensi. Una scelta che vince con la ragione ma non ancora con il cuore.<br />
I congressi dei D.S. e della Margherita,<br />
che si concluderanno a fine<br />
<strong>aprile</strong> con gli appuntamenti nazionali,<br />
stanno dando il via al processo<br />
<strong>di</strong> costruzione del nuovo Partito<br />
Democratico.<br />
Una scelta destinata a mo<strong>di</strong>ficare<br />
in profon<strong>di</strong>tà gli scenari politici nazionali<br />
e a rinnovare la natura e<br />
l’organizzazione della sinistra in<br />
Italia. Anche a <strong>Correggio</strong> la consapevolezza<br />
<strong>di</strong> questa svolta storica,<br />
su cui ci stiamo incamminando,<br />
solo ora si sta affermando tra i tanti<br />
iscritti ed elettori dei D.S., della<br />
Margherita e più complessivamente<br />
del Centrosinistra.<br />
Il prossimo anno, quasi sicuramente,<br />
si dovrebbe fare un altro passo<br />
in avanti verso il nuovo partito,<br />
probabilmente attraverso una ulteriore<br />
<strong>di</strong>scussione congressuale unitaria<br />
finalizzata alla vera e propria<br />
costruzione dal basso del Partito<br />
Democratico.<br />
E’ chiaro pertanto che la nascita<br />
del nuovo partito non sarà frutto<br />
<strong>di</strong> un percorso breve, né il prodotto<br />
<strong>di</strong> un semplice accordo tra i vertici<br />
politici nazionali. Perché questo<br />
nuovo partito nasca con il piede<br />
giusto è bene che sia fatto proprio<br />
da tantissimi citta<strong>di</strong>ni. E’ bene che<br />
sia il frutto <strong>di</strong> tante e approfon<strong>di</strong>te<br />
riflessioni personali. Di un confronto<br />
tra persone che, pur riconoscendosi<br />
nella sinistra e nel centrosinistra,<br />
esprimono ognuno culture e sensibilità<br />
politico-culturali <strong>di</strong>verse, con<br />
la <strong>di</strong>sponibilità ad unirsi per rinnovare<br />
la politica e per scommettere<br />
sul futuro del riformismo democratico<br />
in Italia e, magari, domani anche<br />
in Europa. Ed è necessario che<br />
questa innovazione sia in grado <strong>di</strong><br />
raccogliere un consenso ed una<br />
partecipazione frutto non solo della<br />
ragione, come si sta manifestando<br />
nei primi congressi dei D.S., ma<br />
anche <strong>di</strong> una passione politica ed<br />
ideale che la nascita <strong>di</strong> un nuovo<br />
grande partito deve riuscire a suscitare.<br />
Nei sei congressi delle sezioni dei<br />
Democratici <strong>di</strong> Sinistra <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
circa 200 partecipanti si sono<br />
espressi a favore della “mozione<br />
Fassino” per il nuovo Partito Demo-<br />
Piero Fassino<br />
Fabio Mussi<br />
cratico con quasi l’85% dei consensi.<br />
Le altre due mozioni, Mussi e<br />
Angius-Zani, che si esprimevano la<br />
prima contro e la seconda per un<br />
rallentamento del processo costituente,<br />
hanno ottenuto rispettivamente<br />
circa il 10 e il 5% dei voti.<br />
Sono dati che grosso modo vengono<br />
confermati anche a livello provinciale,<br />
mentre la me<strong>di</strong>a nazionale esprime<br />
un consenso alla mozione Fassino<br />
inferiore <strong>di</strong> circa 10 punti<br />
percentuali.<br />
Una adesione così elevata alla proposta<br />
del segretario nazionale dei<br />
D.S. inizialmente non era assolutamente<br />
scontata e rappresenta un<br />
incoraggiante segnale verso una<br />
prospettiva politica unitaria che, se<br />
è ancora tutta da costruire, ha il<br />
vantaggio <strong>di</strong> partire con il sostegno<br />
della stragrande maggioranza degli<br />
iscritti ai D.S.<br />
Molti tra gli interventi a favore del<br />
Partito Democratico hanno avuto<br />
alcune sottolineature comuni che<br />
qui <strong>di</strong> seguito riportiamo.<br />
- La necessità <strong>di</strong> segnare una maggiore<br />
unità all’interno del centrosinistra<br />
e che l’incontro, nel nuovo<br />
partito, <strong>di</strong> D.S. e Margherita sia<br />
solo un primo passo in questa <strong>di</strong>rezione;<br />
- la sollecitazione a pensare al Partito<br />
Democratico come ad un “Ulivo<br />
più grande” che raccolga non solo<br />
i due partiti ma anche altri soggetti<br />
politici (socialisti, ambientalisti, laici<br />
democratici…) e nuove culture politiche:<br />
da quella delle donne, dei<br />
movimenti per il rinnovamento democratico<br />
della politica, dell’associazionismo<br />
per i <strong>di</strong>ritti e la solidarietà…;<br />
- la richiesta <strong>di</strong> un rinnovamento<br />
a <strong>Correggio</strong> apre la nuova<br />
gelateria CHIARALUNA!<br />
vi aspettiamo in piazzale<br />
San Rocco 17 a <strong>Correggio</strong>
dei partiti della sinistra e del centrosinistra,<br />
a partire dai suoi <strong>di</strong>rigenti<br />
ai vari livelli, puntando anche a<br />
raccogliere forze nuove e ulteriori<br />
adesioni;<br />
- l’appello perché non avvenga una<br />
scissione a sinistra, perché anche<br />
le minoranze congressuali dei D.S.<br />
rimangano ancora dentro questo<br />
processo <strong>di</strong> costruzione del Partito<br />
Democratico, pur con le loro idee<br />
critiche, con i dubbi e le perplessità<br />
che esprimono;<br />
- la considerazione che il nuovo<br />
Partito Democratico potrà parlare<br />
e raccogliere consensi soprattutto<br />
tra i giovani che, non essendo prigionieri<br />
<strong>di</strong> un passato fatto <strong>di</strong> contrapposizioni<br />
tra il centro democristiano<br />
e la sinistra comunista,<br />
guardano al futuro con gli occhi <strong>di</strong><br />
chi sta conoscendo una nuova storia<br />
dell’umanità; una fase storica che<br />
dopo la caduta dei vecchi muri,<br />
conosce l’esplosione <strong>di</strong> nuovi fenomeni<br />
globali e una <strong>di</strong>versa conflittualità<br />
politica tra chi vuole alzare<br />
steccati tra il nord e il sud del mondo<br />
e chi invece, come la sinistra ed il<br />
centrosinistra, punta a un nuovo<br />
equilibrio, pacifico e democratico,<br />
sul pianeta;<br />
- la consapevolezza che i momenti<br />
politici più alti della recente storia<br />
d’Italia (Resistenza e Liberazione,<br />
la sconfitta del terrorismo negli anni<br />
’80, la svolta dell’Ulivo negli anni<br />
’90) hanno visto un’ampia e forte<br />
unità e collaborazione tra il cattolicesimo<br />
democratico e la sinistra;<br />
- la convinzione che se la sinistra<br />
ed il centrosinistra non saranno in<br />
grado <strong>di</strong> cambiare questo Paese, <strong>di</strong><br />
governare bene e <strong>di</strong> segnare risultati<br />
importanti per il bene dei citta<strong>di</strong>ni,<br />
il rischio <strong>di</strong> una crisi che consegni<br />
l’Italia ad una destra populista e<br />
quin<strong>di</strong> antidemocratica potrebbe<br />
essere un domani una brutta realtà'.<br />
Accanto a queste considerazioni a<br />
favore del progetto politico del Partito<br />
Democratico, non sono mancati<br />
dubbi o sottolineature critiche. C’è<br />
la consapevolezza <strong>di</strong>ffusa dell’esistenza<br />
<strong>di</strong> alcuni no<strong>di</strong> da sciogliere<br />
che non vanno nascosti, bensì affrontati<br />
per trovare un’intesa in<br />
grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare le <strong>di</strong>verse opinioni.<br />
Tra queste la questione del riconoscimento<br />
della laicità dello Stato<br />
italiano è, con accenti <strong>di</strong>versi, il<br />
tema maggiormente richiamato. Un<br />
terreno <strong>di</strong> confronto tra i punti più<br />
importanti per la nascita del Partito<br />
Democratico.<br />
Una ulteriore criticità è il tema dei<br />
valori, degli ideali, delle identità<br />
politico-culturali del nuovo partito.<br />
Un partito democratico che dovrà<br />
essere in grado <strong>di</strong> raccogliere le<br />
tante sensibilità <strong>di</strong> chi aderirà, comprese<br />
quelle più care alla sinistra:<br />
la giustizia sociale e i <strong>di</strong>ritti umani,<br />
la pace e la solidarietà, il rispetto<br />
delle <strong>di</strong>versità e la parità tra uomo<br />
e donna, tra orientamenti sessuali<br />
<strong>di</strong>versi…<br />
Già solo da questo elenco ci si può<br />
rendere conto come la <strong>di</strong>scussione<br />
sul nuovo Partito Democratico, sul<br />
“come” farlo e non più solo sul “se”<br />
farlo, stia imboccando una strada<br />
importante che ci può portare ad<br />
un grande rinnovamento della politica,<br />
ad un rilancio tanto mai necessario,<br />
oserei <strong>di</strong>re in<strong>di</strong>spensabile,<br />
della sinistra e non solo, che potrà<br />
ridarci quella speranza e quella<br />
fiducia nel futuro che in tanti vogliamo<br />
ancora avere.<br />
Guido Pelliciar<strong>di</strong><br />
dal 21 <strong>aprile</strong> al 1° maggio<br />
Festa dell’Unità<br />
per la libertà e il lavoro<br />
ristorante Ciao Mare e Tra<strong>di</strong>zione Emiliana<br />
incontri politici, spettacoli e ballo liscio<br />
3
4<br />
Ci sono eventi che ti riconciliano con<br />
la politica, ti fanno pensare che ancora<br />
sia possibile credere nei suoi<br />
mezzi e nelle sue potenzialità. Non<br />
è raro per un giovane impegnato politicamente<br />
avere momenti <strong>di</strong> sconforto,<br />
vedere che i partiti – sì anche<br />
il nostro – non rispecchiano l’ideale<br />
<strong>di</strong> politica in cui crede. Si partecipa<br />
a riunioni e congressi in cui si è in<br />
pochi e l’età me<strong>di</strong>a è deprimente,<br />
si scopre che il tesseramento viene<br />
usato come una clava per ottenere<br />
più poltrone tra i posti che contano,<br />
che, sì, si è tutti compagni, ma guai<br />
a mettere in dubbio o tentare <strong>di</strong> <strong>di</strong>alogare<br />
su determinate questioni. Si<br />
scopre che siamo troppo giovani per<br />
poter <strong>di</strong>re qualcosa, come quando<br />
ai pranzi <strong>di</strong> famiglia, da bimbetti, ci<br />
veniva detto “zitto tu che sei piccolo<br />
e non puoi capire”. Il guaio è che oggi<br />
capiamo fin troppo bene.<br />
Poi a un tratto, dopo aver deciso che<br />
mollare è una sconfitta troppo grande<br />
per chi vuole cambiare il mondo<br />
(siamo giovani…), ti ritrovi al congresso<br />
nazionale della Sinistra Giovanile.<br />
Tre giorni a Roma, 2-3-4 Marzo<br />
<strong>2007</strong>. 600 ragazzi/e. 600. La<br />
sala piena a pochi passi da Piazza<br />
Venezia, le ban<strong>di</strong>ere sulla parete<br />
esterna del palazzo, ragazzi/e in ogni<br />
angolo, e tutti <strong>di</strong>scutono <strong>di</strong> politica,<br />
<strong>di</strong> liberalizzazioni, <strong>di</strong> Dico, <strong>di</strong> pensioni(!!!),<br />
<strong>di</strong> politica estera. Sembra incre<strong>di</strong>bile.<br />
A casa i nostri coetanei,<br />
se scoprono che ti impegni in un<br />
partito, quando ti va bene ti guardano<br />
come un alieno, quando va ma-<br />
Siamo stati a Roma al congresso<br />
nazionale della Sinistra Giovanile<br />
Enrica Cattini, Roberto Di Feo, Davide Folloni e Elisa Guerra sono i quattro correggesi<br />
che hanno partecipato all’appuntamento romano. Ecco le loro impressioni.<br />
le provano a farti sentire sporco, colpevole<br />
<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care il tuo tempo a<br />
qualcosa <strong>di</strong> inutile o, peggio, immorale.<br />
Ma tutto questo è a tanti chilometri<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla sala gremita che<br />
applaude i <strong>di</strong>scorsi <strong>di</strong> Fassino,<br />
D’Alema, Bersani, Veltroni, Damiano<br />
e soprattutto <strong>di</strong> Vergassola (siamo<br />
giovani…). Si <strong>di</strong>scute qui dentro. An-<br />
che in modo un po’ troppo animato<br />
in certi momenti, ma va bene così,<br />
del resto il futuro che ci attende è<br />
<strong>di</strong> quelli che fanno scaldare gli animi:<br />
il PD. Che fare? Sciogliere la nostra<br />
giovanile <strong>di</strong> partito e fare gli avanguar<strong>di</strong>sti,<br />
o puntare a partecipare<br />
da co-fondatori? Dire che no, noi non<br />
ci stiamo, o provare a <strong>di</strong>ventare i principali<br />
interlocutori del partito?<br />
Questo il principale nodo da sciogliere,<br />
ma, e qui sta la riconciliazione,<br />
subor<strong>di</strong>nato – <strong>di</strong>ciamolo due volte,<br />
subor<strong>di</strong>nato – alla necessità, espressa<br />
in tanti documenti e emendamenti,<br />
<strong>di</strong> una politica innanzitutto <strong>di</strong>versa,<br />
nuova e rinnovata. Merito e talento,<br />
<strong>di</strong>alogo, ascolto, laicità, etica, contaminazione,<br />
passione, sincerità,<br />
riformismo, sono solo alcune tra le<br />
tante parole chiave che si ergono,<br />
imperative, dagli scritti e dagli interventi<br />
<strong>di</strong> tanti compagni e compagne.<br />
Così, tra votazioni, interventi e gran<strong>di</strong><br />
feste serali (siamo giovani…), si arriva<br />
a domenica, ultimo giorno, con<br />
la votazione del nostro nuovo segretario.<br />
Fausto Raciti, 22 anni, originario<br />
della Sicilia, barba incolta e<br />
<strong>di</strong>alettica da vendere. 89% <strong>di</strong> prefe-<br />
renze. E’ giovane, molto giovane, inesperto<br />
forse ma <strong>di</strong> grande talento.<br />
E’ questo quello che ci serve, è questo<br />
quello che serve anche al nostro<br />
partito.<br />
D’Alema il primo giorno <strong>di</strong>ceva:<br />
“Dovete trovare il coraggio <strong>di</strong> bussare<br />
più forte alla porta <strong>di</strong> una nazione<br />
vecchia, anche al nostro partito. I nomi<br />
degli eletti alle politiche erano a<br />
<strong>di</strong>screzione dei partiti, ma troppo pochi<br />
i giovani”.<br />
Cuperlo il secondo giorno aggiungeva:<br />
“State attenti, perché quando vi <strong>di</strong>cono<br />
che voi giovani vi dovete far sentire <strong>di</strong><br />
più, è proprio il momento in cui meno<br />
hanno paura che lo facciate”.<br />
Noi la domenica abbiamo scelto Fausto.<br />
Non fateci bussare troppo alla<br />
porta.<br />
Conclu<strong>di</strong>amo con una citazione sempre<br />
<strong>di</strong> Cuperlo: “Abbiate il coraggio<br />
<strong>di</strong> cavalcare la storia - ha affermato<br />
il <strong>di</strong>essino - e <strong>di</strong> guardare al <strong>di</strong> là della<br />
siepe. Non fatevi descrivere, descrivete.<br />
Non fatevi cooptare, cooptate.<br />
Non fatevi scegliere, scegliete.<br />
All'inizio avrete forse meno potere,<br />
ma sarete più autonomi”.<br />
Infine ha salutato la platea con una<br />
citazione dal Cyrano de Bérgerac<br />
“pur non la quercia essendo, o il<br />
gran tiglio fronzuto salir anche non<br />
alto, ma salir senza aiuto”.<br />
Sinistra Giovanile <strong>Correggio</strong><br />
L’efficienza <strong>di</strong> un gruppo<br />
al servizio del cliente
La resistenza afgana<br />
al Salone delle Feste<br />
I D.S. hanno de<strong>di</strong>cato la festa dell’8 marzo alle donne afgane impegnate<br />
nella lotta per la democrazia. Il drammatico racconto <strong>di</strong> Mariam Rawi.<br />
"Dobbiamo trovare tutti i mo<strong>di</strong> possibili<br />
per ridare la speranza ad un<br />
paese che non ne ha più per il proprio<br />
futuro. Le donne afgane stanno<br />
rischiando la propria vita in nome<br />
della <strong>di</strong>fesa dei <strong>di</strong>ritti delle donne e<br />
del popolo afgano intero. In questo<br />
senso credo si possano definire<br />
'donne della resistenza' in maniera<br />
appropriata". E' con tali parole,<br />
cariche <strong>di</strong> emozione, che Adele<br />
Bartoli, dà il benvenuto alle persone<br />
che partecipano alla Festa della<br />
donna organizzata lo scorso 8 marzo,<br />
al Salone delle Feste.<br />
Tra gli ospiti della serata erano<br />
anche due delegate del Cisda,<br />
l'associazione italiana che sostiene<br />
vari progetti <strong>di</strong> sviluppo in Afganistan<br />
e, in particolare, è in contatto<br />
con Rawa. "Ogni anno - afferma<br />
Cinzia Cardarelli del Cisda - alcuni<br />
<strong>di</strong> noi vanno in Afganistan, in occasione<br />
della Festa della donna. Il<br />
viaggio è a nostre spese ed ha lo<br />
scopo duplice <strong>di</strong> assicurare il nostro<br />
sostegno a Rawa, per il lavoro che<br />
compie in Afganistan ed in Pakistan,<br />
e <strong>di</strong> verificare come evolve la situazione<br />
all'interno del paese". Il Cisda<br />
è nato come onlus nel 2004 ma è<br />
dal 1999 che opera a stretto contatto<br />
con le donne afgane per<br />
l'organizzazione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> formazione,<br />
la costruzione <strong>di</strong> scuole, il<br />
sostegno ai profughi.<br />
La voce <strong>di</strong> una testimone <strong>di</strong>retta<br />
Valli e Guidetti<br />
ABBIGLIAMENTO<br />
DONNA<br />
dalla tg. 46 alla 60<br />
NUOVI ARRIVI<br />
Corso Mazzini, 44/C<br />
CORREGGIO<br />
<strong>di</strong> ciò che sta accadendo in Afganistan<br />
è stato il modo migliore per<br />
affrontare l'argomento <strong>di</strong> un conflitto<br />
che va avanti da anni e si sovrappone<br />
ad una situazione già<br />
drammatica, che rischia <strong>di</strong> essere<br />
<strong>di</strong>menticata. Mariam Rawi è una<br />
delle donne <strong>di</strong> Rawa. E' giunta in<br />
Italia alla fine <strong>di</strong> febbraio e si è<br />
fermata nel nostro paese per qualche<br />
settimana, fatto che le ha permesso<br />
<strong>di</strong> partecipare alla cena<br />
dell'8 marzo. "Siamo in guerra da<br />
trent'anni - <strong>di</strong>ce - e l'occupazione<br />
americana non ha cambiato <strong>di</strong> molto<br />
le cose. La popolazione soffre <strong>di</strong><br />
questa situazione e donne e bambini<br />
sono quelli che pagano il prezzo più<br />
alto. Violenze, stupri, uccisioni sono<br />
all'or<strong>di</strong>ne del giorno anche a causa<br />
dei conflitti tra le molte etnie presenti<br />
sul territorio".<br />
Il passaggio al governo dell'Alleanza<br />
del nord, sostenuta dagli Stati Uniti,<br />
non ha portato gran<strong>di</strong> vantaggi al<br />
paese: "Si parla tanto della violenza<br />
dei Talebani - continua Rawi - e non<br />
si fa cenno a quella perpetrata<br />
dall'Alleanza del nord, che non è<br />
molto <strong>di</strong>versa dal governo integralista<br />
che avevamo prima".<br />
Rawa lavora stando vicino alla gente,<br />
in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> clandestinità,<br />
osteggiata sia dal governo <strong>di</strong><br />
Karzai, sia dagli Stati Uniti. Si occupa<br />
del sostegno ai profughi, <strong>di</strong><br />
fornire me<strong>di</strong>cinali ed assistenza ai<br />
bisognosi, <strong>di</strong> organizzare scuole e<br />
<strong>di</strong>ffondere l'istruzione tra la popolazione.<br />
"Ciò che facciamo noi è<br />
solo una piccola parte <strong>di</strong> tutto quello<br />
<strong>di</strong> cui avrebbe bisogno l'Afganistan<br />
- conclude Rawi -. Le forze democratiche<br />
sono presenti anche qui:<br />
basterebbe che ricevessero il giusto<br />
appoggio, anche dalle forze militari<br />
straniere, che dovrebbero prendere<br />
la <strong>di</strong>stanze dagli americani in maniera<br />
netta".<br />
Luisa Cigarini<br />
La storia <strong>di</strong> Meena<br />
fondatrice <strong>di</strong> Rawa<br />
Meena Keshwar<br />
Kamal (1956-<br />
1987) è nata a<br />
Kabul. Impegnata,<br />
come molti altri<br />
studenti afgani, in<br />
attività sociali e nei<br />
crescenti movimenti<br />
<strong>di</strong> massa,<br />
lascia l'univeristà<br />
per de<strong>di</strong>carsi, come<br />
attivista, all’organizzazione<br />
e<br />
all’educazione femminile.<br />
Perseguendo la sua causa, pone le basi per<br />
la fondazione <strong>di</strong> RAWA, un’organizzazione che<br />
intende dar voce alle donne dell'Afganistan<br />
private dei propri <strong>di</strong>ritti e costrette al silenzio.<br />
Nel 1979 Meena comincia una campagna<br />
contro le forze russe e il loro regime fantoccio<br />
e organizza numerose marce e incontri nelle<br />
scuole e nell'Università <strong>di</strong> Kabul per mobilitare<br />
l'opinione pubblica. A lei si deve anche il<br />
lancio <strong>di</strong> una rivista bilingue, “Payam-e-Zan”<br />
(Il messaggio delle donne), con cui RAWA<br />
denuncia costantemente la natura criminale<br />
dei gruppi fondamentalisti. Meena organizza<br />
poi le scuole Watan per i bambini rifugiati,<br />
un ospedale e centri <strong>di</strong> artigianato per donne<br />
rifugiatesi in Pakistan. Alla fine del 1981, su<br />
invito del Governo francese, rappresenta il<br />
movimento afgano <strong>di</strong> resistenza al Congresso<br />
del Partito Socialista Francese. Viene uccisa<br />
il 4 febbraio 1987, da agenti del KHAD (il<br />
braccio afgano del KGB) a Quetta, in Pakistan.<br />
Oggi l’impegno <strong>di</strong> Meena è stato raccolto da<br />
altre donne che, in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> semiclandestinità<br />
e sotto falso nome, lottano per la<br />
nascita <strong>di</strong> un regime democratico. Le oltre<br />
2.000 aderenti <strong>di</strong> Rawa, oltre a denunciare<br />
le violenze e le <strong>di</strong>scriminazioni contro le<br />
donne, organizzano scuole segrete per ragazze,<br />
ambulatori me<strong>di</strong>ci clandestini con personale<br />
sanitario femminile, scuole professionali<br />
e laboratori <strong>di</strong> sartoria per donne vedove.<br />
Per ulteriori informazioni, si possono visitare<br />
i siti internet www.rawa.org e www.cisda,it.<br />
5
6<br />
Nel 2005 (ultimi dati ISTAT a riguardo),<br />
in Italia le famiglie in con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> povertà relativa erano 2.585.000,<br />
pari all’11,1% delle famiglie residenti.<br />
Si tratta complessivamente <strong>di</strong><br />
7.577.000 in<strong>di</strong>vidui, il 13,1%<br />
dell’intera popolazione.<br />
La stima dell’incidenza della povertà<br />
relativa viene calcolata sulla base<br />
<strong>di</strong> una soglia convenzionale (linea<br />
<strong>di</strong> povertà) che in<strong>di</strong>vidua il valore <strong>di</strong><br />
spesa per consumi al <strong>di</strong> sotto del<br />
quale una famiglia viene definita povera<br />
in termini relativi. La spesa me<strong>di</strong>a<br />
mensile per persona rappresenta<br />
la soglia <strong>di</strong> povertà per una<br />
famiglia <strong>di</strong> due componenti e corrispondeva,<br />
nel 2005, a 936,58 euro<br />
al mese. Le famiglie composte da<br />
due persone che hanno una spesa<br />
me<strong>di</strong>a mensile pari o inferiore a tale<br />
valore vengono quin<strong>di</strong> classificate<br />
come povere.<br />
<strong>Correggio</strong>, naturalmente, non è<br />
escluso da questa statistica. Anzi.<br />
Come ci spiega Luciana Brevini, re-<br />
I poveri sono tra noi<br />
e non ce ne accorgiamo<br />
Le persone che vivono in con<strong>di</strong>zioni economiche <strong>di</strong>fficili stanno aumentando<br />
anche a <strong>Correggio</strong>. Un solo stipen<strong>di</strong>o non basta più a mantenere una famiglia.<br />
sponsabile del Centro <strong>di</strong> Ascolto della<br />
Caritas del 3° Vicariato (parrocchie<br />
<strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>, San Martino in Rio<br />
e Rio Saliceto), “Le famiglie in <strong>di</strong>fficoltà<br />
economica che vivono al <strong>di</strong> sotto<br />
della soglia <strong>di</strong> povertà sono in aumento.”<br />
“Inoltre – aggiunge – a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />
due anni dai dati dell’Istat, e considerando<br />
che <strong>Correggio</strong> è più cara <strong>di</strong><br />
molte città del Sud Italia, dobbiamo<br />
ritenere una famiglia in <strong>di</strong>fficoltà eco-<br />
<strong>di</strong> Bonini Lorenzo & C.<br />
nomiche quando in due guadagnano<br />
1200-1300 euro al mese.”<br />
Come <strong>di</strong>mostra la tabella che riassume<br />
le persone in <strong>di</strong>fficoltà sul nostro<br />
territorio, le famiglie che sono<br />
assistite sono molto numerose:<br />
151, per un totale <strong>di</strong> 404 persone.<br />
Numeri non in<strong>di</strong>fferenti, per realtà<br />
che spesso sono invisibili agli occhi<br />
della maggior parte dei citta<strong>di</strong>ni. La<br />
povertà rimane regolarmente impercettibile<br />
e silenziosa ma sembra avvolgere<br />
sempre più persone. E se<br />
normalmente attanaglia le famiglie<br />
<strong>di</strong> recente immigrazione (che siano<br />
italiane o straniere non fa molta <strong>di</strong>fferenza),<br />
sempre più spesso coglie<br />
anche i residenti da più lungo tempo<br />
a <strong>Correggio</strong>.<br />
Tra chi ha bisogno ci sono<br />
persone che non hanno il<br />
coraggio <strong>di</strong> chiedere aiuto.<br />
“Ci sono pochissimi single – normalmente<br />
clandestini – tra le persone<br />
assistite, mentre numerose sono le<br />
famiglie monored<strong>di</strong>to con figli a carico.<br />
Le famiglie italiane in particolare<br />
sono spesso caratterizzate da situazioni<br />
<strong>di</strong>fficili, con storie <strong>di</strong> separazioni<br />
e figli da mantenere”.<br />
“Il problema – ci spiega Luciana –<br />
è quando sia tra le famiglie italiane<br />
che tra quelle straniere la donna non<br />
lavora. Questa è la vera emergenza:<br />
VIVAIO<br />
LA GAVELLOTTA<br />
<strong>di</strong><br />
BEDOGNI<br />
ROMANO<br />
e STEFANO<br />
Assistenza florovivaistica<br />
Consulenza botanica<br />
Piante ornamentali<br />
Via Gavellotta, 7 - 42015 BUDRIO<br />
<strong>di</strong> CORREGGIO - Tel. 0522/641027
NUMERI E PAESI DI PROVENIENZA DELLE FAMIGLIE<br />
ASSISTITE DALLA CARITAS DI CORREGGIO - RIO SALICETO<br />
- S. MARTINO IN RIO A FEBBRAIO <strong>2007</strong><br />
famiglie<br />
64<br />
2<br />
3<br />
1<br />
13<br />
1<br />
1<br />
3<br />
1<br />
2<br />
9<br />
1<br />
1<br />
3<br />
26<br />
14<br />
4<br />
1<br />
1<br />
151<br />
nazione <strong>di</strong><br />
provenienza<br />
Italia<br />
Belgio<br />
Albania<br />
Kossovo<br />
Romania<br />
Polonia<br />
Estonia<br />
Ucraina<br />
Moldavia<br />
Turchia<br />
Brasile<br />
Cile<br />
In<strong>di</strong>a<br />
Pakistan<br />
Marocco<br />
Tunisia<br />
Ghana<br />
Senegal<br />
Togo<br />
il lavoro femminile è poco e precario<br />
e pertanto l’assenza <strong>di</strong> uno stipen<strong>di</strong>o<br />
va a influire in modo evidente sulle<br />
finanze della famiglia.”<br />
Le casistiche sono praticamente infinite,<br />
ogni famiglia, ogni in<strong>di</strong>viduo<br />
aiutato dalla Caritas attraverso il<br />
Centro <strong>di</strong> Ascolto e, parallelamente,<br />
dal Centro Distribuzione, ha una sua<br />
storia, le sue necessità, i suoi problemi.<br />
Ci sono famiglie extracomunitarie<br />
con numerosi bambini piccoli<br />
(e <strong>di</strong> conseguenza numerose spese<br />
da sostenere), in cui la madre sta<br />
a casa ad accu<strong>di</strong>re i figli e lavora so-<br />
totale<br />
persone<br />
165<br />
6<br />
8<br />
3<br />
28<br />
3<br />
4<br />
3<br />
2<br />
7<br />
22<br />
6<br />
3<br />
10<br />
63<br />
48<br />
19<br />
3<br />
1<br />
404<br />
<strong>di</strong> cui<br />
minori<br />
63<br />
3<br />
3<br />
1<br />
9<br />
1<br />
1<br />
0<br />
0<br />
4<br />
6<br />
4<br />
2<br />
5<br />
20<br />
24<br />
11<br />
2<br />
0<br />
159<br />
La Caritas a <strong>Correggio</strong><br />
DOVE<br />
Centro d’Ascolto “Madre Teresa”<br />
corso Mazzini, 44 - <strong>Correggio</strong><br />
Centro Distribuzione “San Rocco”<br />
via Circondaria, 24/A - <strong>Correggio</strong><br />
Contatti<br />
e-mail: caritas@sanquirino.net<br />
0522-643143<br />
0522-642210<br />
lo il marito, famiglie separate, anziani<br />
soli senza più nessun parente che<br />
li possa aiutare e tante altre ancora.<br />
“Uno dei primi problemi che come<br />
Caritas dobbiamo affrontare – continua<br />
Luciana – è il fatto che spesso<br />
la vergogna o la paura non permettono<br />
a queste persone <strong>di</strong> chiedere<br />
aiuto fino a farle arrivare allo stremo<br />
delle forze. Arrivano da noi quando<br />
non hanno più nessuna soluzione a<br />
cui affidarsi oppure perché consigliate<br />
da amici.” “Nei casi più <strong>di</strong>fficili e<br />
complessi lavoriamo in sinergia con<br />
i Servizi sociali. Può capitare che si-<br />
ano loro ad inviare qualcuno presso<br />
<strong>di</strong> noi o, viceversa, che siamo noi ad<br />
in<strong>di</strong>rizzare qualcuno ai servizi. ”<br />
Ma quali sono le necessità più impellenti<br />
che bisogna sod<strong>di</strong>sfare?<br />
“Anche in questo caso <strong>di</strong>pende molto<br />
dalle situazioni, certo è che spesso<br />
sono le spese non previste quelle che<br />
mettono in grossa <strong>di</strong>fficoltà chi si rivolge<br />
a noi. Una visita specialistica,<br />
una malattia, le bollette troppo alte.<br />
In questi casi, spesso in team con i<br />
Servizi sociali, ci accolliamo noi gli<br />
oneri: paghiamo luce, gas e le visite o<br />
le spese urgenti. In casi estremi interveniamo<br />
per non permettere che venga<br />
chiuso loro il riscaldamento o che<br />
il figlio resti senza visita.” Altra cosa<br />
molto importante è il lavoro: “Li aiutiamo<br />
in<strong>di</strong>rizzandoli ai centri per<br />
l’impiego, alle agenzie interinali oppure<br />
in<strong>di</strong>candogli i cantieri in cui presentarsi.<br />
Il vestiario non è un problema,<br />
mentre per quanto riguarda cibo <strong>di</strong>amo<br />
ciò che possiamo, ma sarebbe<br />
bene mettere a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> più.”<br />
“Considerando l’aumento che abbiamo<br />
registrato in questi anni delle famiglie<br />
in <strong>di</strong>fficoltà – conclude Luciana<br />
– e il fatto che spesso devono essere<br />
sostenute per vari anni (quando non<br />
per la loro intera esistenza, come nel<br />
caso <strong>di</strong> coppie anziane), devo <strong>di</strong>re<br />
che c’è bisogno <strong>di</strong> più conoscenza<br />
della situazione. Siamo in alto mare<br />
per quanto riguarda la sensibilizzazione<br />
dei nostri citta<strong>di</strong>ni. Si fa fatica ad<br />
aprirsi verso l’esterno e spesso rimaniamo<br />
chiusi tra le mura delle parrocchie<br />
in cui più siamo attivi. C’è bisogno<br />
<strong>di</strong> volontariato, <strong>di</strong> persone che si<br />
impegnino a far emergere i bisogni e<br />
che facciano un servizio <strong>di</strong> accompagnamento<br />
a queste famiglie in <strong>di</strong>fficoltà.”<br />
“La porca miseria”, come la chiama<br />
Armando Ceste in un interessante<br />
libro a lei de<strong>di</strong>cato, deve uscire allo<br />
scoperto, da quel cono d’ombra dove<br />
più o meno volontariamente<br />
l’abbiamo relegata, ed essere combattuta.<br />
Questo è un dovere che tocca<br />
tutti quanti noi, che riguarda ogni<br />
in<strong>di</strong>viduo.<br />
Davide Folloni<br />
7
8<br />
L’allungamento della vita, l’aumento<br />
delle malattie croniche che spesso<br />
portano con sé la per<strong>di</strong>ta dell’autonomia<br />
sono da molto tempo oggetto<br />
<strong>di</strong> riflessione da parte <strong>di</strong> tutti gli Enti/isituzioni<br />
che a vario titolo si occupano<br />
<strong>di</strong> Salute e programmazione sociale<br />
e sanitaria.<br />
La non autosufficienza riguarda prevalentemente<br />
la popolazione anziana,<br />
ma sta aumentando anche il numero<br />
<strong>di</strong> non autosufficienti giovani<br />
– adulti (maggiore possibilità <strong>di</strong> sopravvivenza<br />
<strong>di</strong> neonati con problematiche<br />
sanitarie gravi alla nascita, giovani<br />
con esiti <strong>di</strong> traumi da incidenti<br />
stradali, incidenti sul lavoro, eccetera).<br />
L’esperienza <strong>di</strong> questi anni ha prodotto<br />
alcuni capisal<strong>di</strong> su cui oggi si fondano<br />
le politiche socio-sanitarie della<br />
Regione e le azioni concrete delle Ausl<br />
e dei Comuni.<br />
Come cambia l’assistenza<br />
per anziani e non autosufficienti<br />
I bisogni crescono e gli enti pubblici aumentano le risposte: prevenzione, educazione<br />
sanitaria, socialità, aiuto alle famiglie, collaborazione con il volontariato.<br />
<strong>di</strong> TAMAGNINI GIANNI<br />
IMPIANTI TERMOIDRAULICI<br />
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CORREGGIO (RE)<br />
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(fax: 0522-690319)<br />
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Possiamo riassumere tali assi portanti<br />
in questo modo: promozione <strong>di</strong><br />
sani stili <strong>di</strong> vita, domiciliarità, informazione<br />
e welfare <strong>di</strong> comunità.<br />
SANI STILI DI VITA<br />
Le ASL e gli Enti locali hanno promosso<br />
negli ultimi anni molteplici iniziative<br />
sia <strong>di</strong> prevenzione basata<br />
sulla <strong>di</strong>agnosi precoce<br />
(es. screening dei tumori<br />
femminili, del colon-retto),<br />
sia <strong>di</strong> sostegno a progetti<br />
<strong>di</strong> promozione della salute<br />
attraverso l’adozione<br />
<strong>di</strong> corretti <strong>di</strong> corretti stili<br />
<strong>di</strong> vita.<br />
L’adozione <strong>di</strong> sani stili <strong>di</strong><br />
vita è il presupposto per<br />
una efficace prevenzione<br />
perché si possono davvero<br />
prevenire le patologie<br />
che determinano la non autosufficienza<br />
se le persone, fin da giovani,<br />
adottano comportamenti corretti e<br />
responsabili verso la propria salute.<br />
Le campagne informative sui danni<br />
del fumo, dell’abuso <strong>di</strong> alcool,<br />
dell’obesità, la costruzione e l’implementazione<br />
<strong>di</strong> percorsi pedonali e ciclabili<br />
che favoriscono il movimento,<br />
sono solo alcune tra le tante azioni<br />
messe in campo.<br />
La responsabilità <strong>di</strong> ciascuno verso<br />
la propria salute è però il presupposto<br />
fondamentale per poter vivere <strong>di</strong><br />
più e meglio.<br />
Tra i comportamenti “virtuosi”, oltre<br />
alla corretta alimentazione e al movimento,<br />
ce n’è un altro, non meno<br />
importante e benefico: la socialità,<br />
cioè la possibilità <strong>di</strong> incontrare persone,<br />
coltivare interessi, stare in<br />
compagnia mantenendo una rete <strong>di</strong><br />
relazioni umane che fanno bene al<br />
cuore, al cervello e anche al corpo.<br />
Stare con gli altri fa bene a tutti, ma<br />
soprattutto agli anziani, perché aiuta<br />
a tenere lontano l’isolamento e la<br />
depressione che a sua volta può aprire<br />
le porte alle patologie.<br />
DOMICILIARITÀ<br />
A livello regionale e locale sono alti<br />
gli investimenti sia <strong>di</strong> risorse umane<br />
che economiche per assistere a domicilio<br />
le persone non autosufficienti,<br />
nella consapevolezza che la casa,<br />
se le con<strong>di</strong>zioni cliniche e famigliari<br />
lo consentono, rappresenta il luogo<br />
<strong>di</strong> cura più idoneo in quanto permette<br />
alla persona <strong>di</strong> stare nel proprio<br />
ambiente, tra le persone care.<br />
Nel nostro Distretto possiamo contare<br />
su una presenza <strong>di</strong> servizi residenziali<br />
(Case protette/RSA) per gli<br />
anziani superiore alla me<strong>di</strong>a regionale.<br />
E negli ultimi anni sono aumentati<br />
in modo significativo gli investimenti<br />
sui servizi a sostegno della “domiciliarità”.<br />
Per affrontare la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> non<br />
autosufficienza è stata pre<strong>di</strong>sposta<br />
nel nostro Distretto una rete <strong>di</strong> sup-
porto per la famiglia e per la persona<br />
che coinvolge <strong>di</strong>versi attori: il Consorzio<br />
per i servizi socio-sanitari e sociali,<br />
i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base, i servizi sanitari,<br />
l’Ospedale, ecc. nella definizione del<br />
progetto <strong>di</strong> supporto.<br />
Un progetto che prevede una pluralità<br />
<strong>di</strong> servivi/attività:<br />
● assistenza domiciliare: assistenza<br />
me<strong>di</strong>ca, infermieristica, sociale<br />
che garantisce l’intervento dei <strong>di</strong>versi<br />
professionisti a domicilio in relazione<br />
ai bisogni dell’anziano,<br />
l’eventuale addestramento dei famigliari<br />
o dell’assistente famigliare (badante),<br />
la preparazione e consegna<br />
del pranzo, il telesoccorso.<br />
● servizi a sostengo della domiciliarità:<br />
l’assegno <strong>di</strong> cura, che è un riconoscimento<br />
economico che viene erogato<br />
alle famiglie che si impegnano<br />
a “prendersi cura” a domicilio<br />
dell’anziano non autosufficiente; i<br />
ricoveri <strong>di</strong> sollievo, cioè ricoveri temporanei<br />
presso strutture per anziani<br />
che permettono alle persone che si<br />
prendono cura del malato <strong>di</strong> sollevarsi<br />
dalla “fatica” per un po’ <strong>di</strong> tempo;<br />
il centro <strong>di</strong>urno, dove l’anziano rimane<br />
per tutta o parte della giornata per<br />
poi fare ritorno nella propria abitazione<br />
durante le ore serali e notturne.<br />
● servizi residenziali per anziani<br />
(CASA Protetta/RSA).<br />
Per accedere alla rete dei servizi<br />
pubblici residenziali viene formulata<br />
una graduatoria <strong>di</strong>strettuale basata<br />
sulla gravità funzionale (fisica) e cognitiva<br />
dell’anziano e sulla rete familiare<br />
su cui lo stesso può contare.<br />
L’obiettivo prioritario del progetto è<br />
la tutela dell’anziano, vale a <strong>di</strong>re che<br />
si pre<strong>di</strong>spongono e realizzano quelle<br />
azioni e interventi che procurano<br />
all’anziano le migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
vita possibili. Tutelare l’anziano significa<br />
privilegiare il suo benessere<br />
e coinvolgere la famiglia nel progetto<br />
<strong>di</strong> cura.<br />
Da questo punto <strong>di</strong> vista, emerge un<br />
dato interessante e significativo: anche<br />
nei casi più gravi, se vi è una presa<br />
in carico e un supporto adeguato<br />
da parte dei Servizi, la famiglia rie-<br />
sce a far fronte alla situazione e a<br />
tenere l’anziano a domicilio.<br />
Questo significa che il ruolo della<br />
famiglia è centrale e che sempre più<br />
dovrà essere coinvolta.<br />
INFORMAZIONE<br />
Altro tassello della strategia verso<br />
la non autosufficienza in particolare,<br />
ma dei servizi sociali in generale, è<br />
la questione dell’informazione. Strumenti<br />
e campagne informative sono<br />
stati <strong>di</strong>ffusi e promossi nel nostro<br />
Distretto, ma anche per quanto riguarda<br />
l’informazione essa va fornita<br />
soprattutto nel momento in cui il bisogno<br />
si presenta. E qui i servizi, dai<br />
me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> base a tutta la rete degli<br />
sportelli sociali e sanitari, devono essere<br />
in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care alle persone<br />
il percorso “giusto”, che parte dal<br />
momento della valutazione dei bisogni,<br />
alla erogazione del servizio più<br />
appropriato. Questo anche per incrementare<br />
l’accessibilità dei servizi,<br />
perché le persone utilizzino appieno<br />
una rete che è ricca e non sempre<br />
conosciuta.<br />
WELFARE DI COMUNITÀ<br />
E’ il quarto pilastro della strategia:<br />
uno stato sociale che conta non più<br />
solo sul Pubblico, (servizi erogati<br />
dall’Ausl e dal Comune) ma anche<br />
su altri soggetti come la cooperazione<br />
sociale, il volontariato e i singoli.<br />
L’intento è quello <strong>di</strong> personalizzare<br />
sempre <strong>di</strong> più l’offerta e <strong>di</strong> utilizzare<br />
tutte le risorse del territorio e della<br />
società, oltre che della famiglia.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un passaggio importante<br />
su cui la Regione e i <strong>di</strong>stretti contano<br />
per poter realizzare un’assistenza<br />
<strong>di</strong> qualità, frutto dell’investimento<br />
pubblico ma anche delle risorse della<br />
solidarietà che vanno incentivate<br />
e stimolate sempre <strong>di</strong> più.<br />
Cecilia Anceschi<br />
Vacanze <strong>di</strong> sostegno<br />
al mare e in montagna<br />
con il Centro XXV Aprile<br />
Il coor<strong>di</strong>namento provinciale dei centri<br />
sociali propone per l'estate <strong>2007</strong><br />
soggiorni e gite rivolti “a chi ha qualche<br />
problema in più”. Tante le mete<br />
tra cui scegliere: Rimini, Misano<br />
Adriatico, Isola d'Elba, Igea Marina,<br />
Castellaneta Marina, Cesenatico,<br />
Ischia, Belluria, Mandatoriccio per gli<br />
amanti del mare; San Zeno <strong>di</strong> Montagna,<br />
Molina <strong>di</strong> Fiemme, Molveno o<br />
Spera per chi pre<strong>di</strong>lige la montagna.<br />
Inoltre, gite <strong>di</strong> più giorni a Ferrara,<br />
Mantova, Firenze e Parigi. I pullman<br />
sono attrezzati con pedana <strong>di</strong> elevazione<br />
per salita, posto per carrozzella,<br />
posti protetti con cintura <strong>di</strong> ritenuta<br />
e <strong>di</strong>varicatore, autista specializzato<br />
nel trasposto <strong>di</strong>sabili. Durante<br />
la permanenza verrà garantita la presenza<br />
costante <strong>di</strong> assistenti volontari<br />
e perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co ed assistente<br />
professionale.<br />
Per informazioni e iscrizioni è possibile<br />
rivolgersi all'ufficio soggiorni<br />
del Coor<strong>di</strong>namento Provinciale a<br />
Reggio Emilia (via della Previdenza<br />
Sociale 7/A, tel. 0522.271299)<br />
oppure alle se<strong>di</strong> dei Centri Sociali<br />
affiliati nella provincia; a <strong>Correggio</strong>,<br />
al <strong>Circolo</strong> XXV Aprile (tutti i giorni<br />
dalle 15.00 alle 17.00 o telefonare<br />
allo 0522.692722).<br />
Progetto “Fuori Orario”<br />
un servizio <strong>di</strong> supporto a chi assiste<br />
in casa anziani non autosufficienti<br />
Fuori Orario è un progetto finanziato<br />
dalla comunità europea che ha lo scopo <strong>di</strong> fornire<br />
consigli e formazione alle assistenti familiari<br />
(anche straniere) che che si prendono cura domiciliarmente<br />
<strong>di</strong> un anziano. Nel <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong><br />
<strong>Correggio</strong>, il progetto è affidato a Consorzio<br />
Quarantacinque e alla Cooperativa Sociale Sofia.<br />
Il servizio è completamente gratuito. Per informazioni,<br />
telefonare allo 0522.641639 da lunedì a venerdì dalle 9.00<br />
alle 11.30.<br />
9
10<br />
L’ultima volta che abbiamo affrontato<br />
questo tema è stato alla fine del<br />
2005.<br />
Ora che l’amministrazione comunale<br />
è giunta ormai a metà del suo mandato,<br />
proviamo a fare un nuovo bilancio.<br />
Quali suggerimenti l’amministrazione<br />
ha accolto, quali interventi<br />
ha operato, e cosa potrebbe<br />
ancora fare.<br />
Per l’articolo precedente avevo chiesto<br />
a Clau<strong>di</strong>a Guidetti, presidente<br />
dell’ANFFAS (Associazione Nazionale<br />
Famiglie <strong>di</strong> Disabili Intellettivi e Relazionali)<br />
<strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>, e Francesco,<br />
uno nostro concitta<strong>di</strong>no che “cammina<br />
seduto”, <strong>di</strong> accompagnarmi in<br />
un’ipotetica passeggiata per i portici<br />
e i <strong>di</strong>versi luoghi <strong>di</strong> svago, ma non<br />
solo, che offre la nostra citta<strong>di</strong>na.<br />
I gra<strong>di</strong>ni, le preclusioni… e le amare<br />
scoperte, furono, purtroppo, tante.<br />
Ma le segnalazioni comparse su<br />
<strong>Primo</strong> <strong>Piano</strong>, fecero sì che l’amministrazione<br />
si facesse carico <strong>di</strong><br />
tali problemi, e che intervenisse più<br />
o meno tempestivamente sugli stessi.<br />
Oggi, sempre grazie a Francesco<br />
e Clau<strong>di</strong>a, abbiamo ripercorso nuovamente<br />
le strade <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>. La<br />
nostra attenzione durante questa<br />
passeggiata si è rivolta in modo<br />
particolare ai nuovi quartieri, ovvero<br />
Porta Reggio e il quartiere costruito<br />
all’ex Borelli, piuttosto che su luoghi<br />
Le barriere contro i <strong>di</strong>sabili<br />
non sono ancora superate<br />
Tanti gra<strong>di</strong>ni sparsi, rotonde che invadono i marciapie<strong>di</strong>, siepi che sporgono,<br />
parcheggi per <strong>di</strong>sabili in salita (!)... C’è bisogno <strong>di</strong> un serio piano <strong>di</strong> interventi.<br />
<strong>di</strong> più remota costruzione. Per questa<br />
scelta, mi sono lasciata suggerire<br />
da un lato dall’articolo <strong>di</strong> Marcello<br />
Bulgarelli (assessore ai lavori<br />
pubblici) del <strong>di</strong>cembre 2005, nel<br />
quale sosteneva il duplice risvolto<br />
che presenta la questione: da una<br />
parte, il recupero degli errori commessi<br />
in passato e, dall’altra, la<br />
necessità <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong> aggiungere<br />
errori ad errori. L’assessore affermava,<br />
infatti, nella medesima occasione<br />
che “Superare le barriere architettoniche<br />
esistenti è però solo<br />
una parte del problema e <strong>di</strong>venta<br />
un lavoro quasi inutile se non si<br />
cessa <strong>di</strong> creare nuove barriere, se<br />
non si passa ad una progettazione<br />
più attenta alle necessità <strong>di</strong> tutti e<br />
non soltanto alla maggioranza delle<br />
persone normodotate”. Dall’altro<br />
lato, sono stati proprio i commenti<br />
e le critiche <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>a e Francesco,<br />
a convincermi in questa <strong>di</strong>rezione.<br />
“Non si può <strong>di</strong>re che manchino parcheggi<br />
per <strong>di</strong>sabili o salitine in corrispondenza<br />
delle strisce pedonali -<br />
hanno spiegato entrambi - ma è<br />
come queste attenzioni sono state<br />
realizzate che non possono essere<br />
accettati”. Le pendenze troppo elevate<br />
o i parcheggi creati in <strong>di</strong>scesa<br />
e in salita, credendo così <strong>di</strong> agevolare<br />
i <strong>di</strong>sabili, ne impe<strong>di</strong>scono<br />
l’utilizzo effettivo. E, badate, per<br />
utilizzo non intendo qualcuno che<br />
spinga la carrozzina <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sabile<br />
o lo aiuti a salire un gra<strong>di</strong>no. “Non<br />
si fa la <strong>di</strong>fferenza tra chi gira in<br />
carrozzina accompagnato e chi può<br />
farlo autonomamente, perché le <strong>di</strong>fficoltà<br />
sono le medesime”, sostiene<br />
Clau<strong>di</strong>a. “Nella mentalità comune<br />
c’è l’idea che un <strong>di</strong>sabile debba essere<br />
sempre accompagnato - riba<strong>di</strong>sce<br />
Francesco - si stupiscono quando<br />
mi vedono arrivare solo… ‘Ma non<br />
ti ha accompagnato nessuno?’<br />
chiedono”.<br />
Il <strong>di</strong>versamente abile deve<br />
potersi muovere anche da<br />
solo, senza essere<br />
accompagnato.<br />
Non pren<strong>di</strong>amoci in giro. Non sono<br />
una mezza dozzina <strong>di</strong> strisce gialle<br />
per terra che possono risolvere il<br />
problema. Non è <strong>di</strong> un contentino<br />
che hanno/abbiamo bisogno! Ci sono<br />
misure, criteri, stu<strong>di</strong> eseguiti a<br />
livello europeo. Basterebbe consultarli,<br />
imparare da quei Paesi nei quali<br />
l’educazione alla <strong>di</strong>versità e all’integrazione<br />
sono più avanzate e metabolizzate<br />
nei pensieri e nei comportamenti<br />
dei citta<strong>di</strong>ni. Pecchiamo<br />
<strong>di</strong> poca umiltà? Di pigrizia? Non credo.<br />
“Nei prossimi mesi, dovremo definire<br />
un puntuale programma <strong>di</strong> lavori<br />
- affermava Bulgarelli sempre<br />
nella stessa sede - ed una soluzione<br />
tecnico-amministrativa che <strong>di</strong>scute-<br />
•<br />
•<br />
Esperienza e serietà<br />
al vostro servizio<br />
Utilizzo <strong>di</strong> nuove<br />
tecniche computerizzate<br />
Via Gramsci, 23 <strong>Correggio</strong> - Tel. 694989
emo pubblicamente e che vedrà le<br />
associazioni dei <strong>di</strong>sabili coinvolte fin<br />
dall’inizio”. Francesco, cosa ne <strong>di</strong>ci?<br />
“Io ci sono”. Clau<strong>di</strong>a? “Certo! Mettiamoci<br />
intorno ad un tavolo e cominciamo<br />
a <strong>di</strong>scutere”. Chi potrebbe far<br />
parte <strong>di</strong> questa consulta? “Come<br />
presidente e rappresentante<br />
dell’ANFFAS potrei chiamare alcuni<br />
<strong>di</strong>sabili con deficit <strong>di</strong>versi in modo<br />
da considerare il problema da <strong>di</strong>versi<br />
punti <strong>di</strong> vista, mettendo così in luce<br />
esigenze <strong>di</strong>fferenti. Potrebbero partecipare<br />
anche alcuni assessori, alcuni<br />
tecnici… Cerchiamo <strong>di</strong> mettere<br />
in comune le esigenze degli uni e le<br />
<strong>di</strong>fficoltà degli altri nella realizzazione<br />
effettiva dell’e<strong>di</strong>ficio, della strada...<br />
Proviamo a definire criteri precisi ai<br />
quali chi vuole costruire a <strong>Correggio</strong><br />
possa fare riferimento, così da non<br />
incorrere in errori irrisolvibili perché<br />
troppo costosi!”.<br />
In un intervento scritto <strong>di</strong>versi anni<br />
fa per un convegno tenutosi a <strong>Correggio</strong><br />
dal titolo Vivere meglio in<br />
centro, Clau<strong>di</strong>a ricordava che “La<br />
me<strong>di</strong>cina, con il suo bagaglio tera-<br />
SUPERMERCATO<br />
La qualità lascia<br />
il segno<br />
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tel. 0522/691607<br />
Via Tondelli 4<br />
CORREGGIO (RE)<br />
peutico, può agire sulla malattia; la<br />
riabilitazione, con esercizio terapeutico<br />
e l’addestramento all’uso degli<br />
ausili può combattere la <strong>di</strong>sabilità;<br />
la società, con l’abolizione delle barriere<br />
psicologiche ed architettoniche,<br />
può ridurre l’han<strong>di</strong>cap”.<br />
Il gra<strong>di</strong>no, la rotonda, la siepe che<br />
sporge, il parcheggio in salita, in sé<br />
Una progettazione che,<br />
partendo dall’esperienza e<br />
dagli errori passati,<br />
costruisca il suo futuro sulle<br />
attenzioni del presente.<br />
non costituiscono un problema, ma<br />
possono <strong>di</strong>ventarlo nel momento in<br />
cui impe<strong>di</strong>scono alla persona <strong>di</strong><br />
godere della propria libertà e autonomia.<br />
Ed è in questo preciso passaggio,<br />
che un semplice gra<strong>di</strong>no si<br />
trasforma in questione politica, <strong>di</strong><br />
quella Politica che cre<strong>di</strong>amo occupata<br />
a trattare solo temi “alti”.<br />
In questa sede, non ho segnalato<br />
volutamente le <strong>di</strong>verse barriere architettoniche<br />
che mi sono state fatte<br />
notare, e questo per due motivi. In<br />
primo luogo perché nella passeggiata<br />
fatta ho avuto come accompagnatori<br />
solo Francesco e, virtualmente,<br />
Clau<strong>di</strong>a, che seppur in modo <strong>di</strong>verso,<br />
si trovano ad affrontare per lo più<br />
le medesime <strong>di</strong>fficoltà, ovvero quelle<br />
<strong>di</strong> chi si trova a girare in carrozzina.<br />
Mancano osservazioni, <strong>di</strong>sagi e suggerimenti<br />
<strong>di</strong> altro tipo, come ad<br />
esempio, quelli che potrebbero venire<br />
da una persona ipovedente o<br />
sordomuta. L’elenco risulta quin<strong>di</strong><br />
parziale al momento, e necessita <strong>di</strong><br />
altri punti <strong>di</strong> vista per sod<strong>di</strong>sfare<br />
completamente la sua intrinseca<br />
complessità. In secondo luogo, perché<br />
ritengo, e sottolineo, che non è<br />
<strong>di</strong> un lavoro fatto a pezzi e bocconi<br />
che necessita <strong>Correggio</strong>, ma <strong>di</strong> un<br />
intervento sistematico che coinvolga<br />
i rappresentanti delle <strong>di</strong>verse associazioni,<br />
gli amministratori incaricati<br />
e alcuni tecnici. Una progettazione<br />
che, partendo dall’esperienza e dagli<br />
errori passati, costruisca il suo futuro<br />
sulle attenzioni del presente. Una<br />
vera e propria educazione alla <strong>di</strong>versità,<br />
che non <strong>di</strong>scrimini le caratteristiche<br />
<strong>di</strong> ognuno come <strong>di</strong>fetti, ma<br />
che le accolga e ne metta in risalto<br />
la ricchezza.<br />
Il motto delle scorse elezioni,<br />
“Nessuno deve sentirsi solo”, così<br />
decantato nei recenti congressi, non<br />
deve rimanere uno slogan privo <strong>di</strong><br />
principio <strong>di</strong> realtà, ma deve trovare<br />
il suo adempimento nell’agire quoti<strong>di</strong>ano<br />
<strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> noi. Nessuno<br />
escluso!<br />
Adele Bartoli, segretario comunale<br />
dei D.S., proprio l’altra sera affermava:<br />
“Sappiamo che il nostro non<br />
è il migliore dei mon<strong>di</strong> possibili, ma<br />
possiamo farlo <strong>di</strong>ventare migliore!”.<br />
Cogliamo allora il tema dell’anno,<br />
le pari opportunità, come occasione<br />
per sviluppare e affinare le nostre<br />
sensibilità, affinché un giorno possano<br />
<strong>di</strong>ventare non un <strong>di</strong> più del<br />
nostro pensare e agire, ma parte<br />
integrante dello stesso.<br />
Ci aggiorniamo tra sei mesi.<br />
Elisa Guerra<br />
11
12<br />
Milletrecento infortuni sul lavoro<br />
nel 2006 nel <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
La prevenzione e il controllo del rispetto delle normative è affidato ad un<br />
apposito servizio dell’azienda sanitaria. Il settore più a rischio è l’e<strong>di</strong>lizia.<br />
Un tema purtroppo sempre <strong>di</strong> attualità<br />
è quello della sicurezza sul lavoro,<br />
riportato in questi ultimi tempi<br />
all’attenzione dell’opinione pubblica<br />
grazie agli accorati appelli e messaggi<br />
del Presidente della Repubblica<br />
Giorgio Napolitano che in più <strong>di</strong><br />
un’occasione, <strong>di</strong> fronte a gravi incidenti<br />
che hanno coinvolto lavoratori<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi settori e zone d’Italia, ha<br />
denunciato “l’abnorme frequenza e<br />
gravità degli incidenti, anche mortali,<br />
sul lavoro”, augurandosi “che si elevi<br />
il livello <strong>di</strong> attenzione, anche sui mezzi<br />
<strong>di</strong> informazione, per questi fatti e<br />
problemi”.<br />
Se il lavoro è un <strong>di</strong>ritto e se la Repubblica<br />
deve promuovere le con<strong>di</strong>zioni<br />
che rendono effettivo questo<br />
<strong>di</strong>ritto, come recita l’art. 4 della Costituzione,<br />
non è possibile agli inizi<br />
del terzo millennio che nelle fabbriche,<br />
nei cantieri e<strong>di</strong>li, nelle campagne,<br />
e nei <strong>di</strong>versi luoghi <strong>di</strong> lavoro, i lavoratori<br />
si trovino ancora troppo spesso<br />
ad operare in con<strong>di</strong>zioni che mettono<br />
a rischio la propria integrità fisica<br />
e morale. L’obbligo del datore <strong>di</strong> lavoro<br />
<strong>di</strong> adottare nell’esercizio<br />
dell’impresa le misure che, secondo<br />
le caratteristiche del lavoro e dell’evoluzione<br />
tecnologica, sono necessarie<br />
per la tutela della salute dei propri<br />
<strong>di</strong>pendenti, trova il proprio fondamento<br />
in una serie <strong>di</strong> leggi che dagli anni<br />
Cinquanta in avanti, anche grazie<br />
alle lotte sindacali e ad apposite<br />
<strong>di</strong>rettive della Comunità Europea,<br />
hanno cercato <strong>di</strong> tutelare sempre<br />
<strong>di</strong> più i lavoratori e che da ultimo<br />
sono state raccolte nel decreto legislativo<br />
626 del 1994. L’ente deputato<br />
a controllare l’applicazione<br />
nei luoghi <strong>di</strong> lavoro delle misure <strong>di</strong><br />
sicurezza previste dalla legge, è un<br />
particolare reparto del Dipartimento<br />
<strong>di</strong> Sanità Pubblica dell’A.U.S.L., denominato<br />
S.P.S.A.L. - Servizio Prevenzione<br />
e Sicurezza Ambienti <strong>di</strong><br />
Lavoro, meglio conosciuto con la<br />
superata denominazione <strong>di</strong> Servizio<br />
<strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina del Lavoro. Il Servizio<br />
si occupa <strong>di</strong> vigilare sulla sicurezza<br />
del lavoro agendo in tre <strong>di</strong>verse aree<br />
<strong>di</strong> intervento: quella legata agli infortuni<br />
sul lavoro, quella legata<br />
all’igiene sul lavoro e quella legata<br />
agli aspetti sanitari e alle malattie<br />
professionali. “Il nostro compito è<br />
quello <strong>di</strong> vigilare in numerosi settori<br />
lavorativi sull’applicazione della normativa<br />
dettata in materia <strong>di</strong> sicurezza”,<br />
spiega Roberto Veroni, ispettore<br />
del S.P.S.A.L. del <strong>di</strong>stretto Reggio<br />
Nord tra cui rientra il territorio<br />
<strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>. “L’attività <strong>di</strong> controllo<br />
si esplica soprattutto in una serie <strong>di</strong><br />
sopralluoghi ed accessi nei luoghi <strong>di</strong><br />
lavoro che svolgiamo per rilevare le<br />
effettive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza e per<br />
controllare se le imprese applicano<br />
gli accorgimenti tecnici e procedurali<br />
necessari per garantire la sicurezza<br />
dei lavoratori. Nel caso in cui rileviamo<br />
il mancato rispetto delle normative,<br />
abbiamo l’obbligo <strong>di</strong> segnalarlo alla<br />
magistratura. Ogni anno formuliamo<br />
dei piani <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduando<br />
i <strong>di</strong>versi settori e le <strong>di</strong>verse lavorazioni<br />
in cui concentrare la nostra attività<br />
<strong>di</strong> vigilanza; essi sono, in particolare,<br />
il settore dell’agricoltura, dell’e<strong>di</strong>lizia,<br />
della metalmeccanica, della lavorazione<br />
del legno. Nell’anno 2006 abbiamo<br />
controllato più <strong>di</strong> 457 aziende<br />
nel <strong>di</strong>stretto Reggio Nord che comprende<br />
il <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong> e quello<br />
<strong>di</strong> Guastalla. Abbiamo svolto 768 ispe-<br />
zioni, <strong>di</strong> cui 55 nei cantieri TAV esistenti<br />
sul territorio reggiano e 161 nei cantieri<br />
e<strong>di</strong>li”.<br />
L’e<strong>di</strong>lizia è infatti da sempre uno<br />
dei principali settori nel quale il Servizio<br />
deve svolgere la propria attività<br />
<strong>di</strong> controllo, essendo un settore fortemente<br />
interessato da fenomeni<br />
<strong>di</strong> caporalato, lavoro nero, manodopera<br />
clandestina, sfruttamento e<br />
lavoro mal retribuito che nella maggior<br />
parte dei casi sono accompagnati<br />
inesorabilmente proprio dal<br />
mancato rispetto della normativa<br />
antinfortunistica da parte dei datori<br />
<strong>di</strong> lavoro e dunque da seri rischi per<br />
la incolumità dei lavoratori. Nei cantieri<br />
e<strong>di</strong>li si sta, inoltre, sempre più<br />
accentuando la presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>tte<br />
artigiane o <strong>di</strong> piccoli lavoratori autonomi<br />
<strong>di</strong>etro i quali si celano veri e<br />
propri lavoratori subor<strong>di</strong>nati: in questi<br />
casi, afferma Roberto Veroni, <strong>di</strong>venta<br />
molto <strong>di</strong>fficile per il Servizio<br />
contestare la mancata osservanza<br />
degli obblighi <strong>di</strong> sicurezza ai datori<br />
Calendario uscite. * Prima metà del mese: numeri <strong>di</strong> febbraio, marzo, <strong>aprile</strong>, maggio, giugno,<br />
luglio. * A fine mese: numeri <strong>di</strong> settembre ottobre, novembre, <strong>di</strong>cembre.
<strong>di</strong> lavoro, che <strong>di</strong>ventano tanti piccoli<br />
impren<strong>di</strong>tori, privi <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti, legati<br />
da contratti <strong>di</strong> appalto e subappalto<br />
e che in questo modo risparmiano<br />
sul costo del lavoro e della sicurezza.<br />
Perio<strong>di</strong>camente, più o meno quattro<br />
volte in un anno, proprio al fine <strong>di</strong><br />
tenere monitorati e reprimere questi<br />
fenomeni, il Servizio esegue nei cantieri<br />
sopralluoghi congiunti con Inps,<br />
Inail e Direzione Provinciale del Lavoro<br />
definiti “Osservatori provinciali<br />
sul lavoro nero e sulla sicurezza in<br />
e<strong>di</strong>lizia”. In e<strong>di</strong>lizia i maggiori rischi<br />
<strong>di</strong> infortunio per gli addetti sono legati<br />
alla caduta dall’alto, ad esempio<br />
da ponteggi o parapetti, dall’uso <strong>di</strong><br />
macchine ed attrezzature <strong>di</strong> sollevamento<br />
o dagli impianti elettrici esistenti<br />
sui cantieri. In agricoltura, invece,<br />
secondo Roberto Veroni, sono<br />
frequente fonte <strong>di</strong> infortunio, a volte<br />
anche mortale, il ribaltamento del<br />
trattore con conseguente schiacciamento<br />
dell’operatore o l’utilizzo <strong>di</strong><br />
macchine agricole che hanno parti<br />
meccaniche rotanti; l’uso <strong>di</strong> macchinari<br />
ed attrezzature senza adeguate<br />
protezioni o la movimentazione dei<br />
carichi sono invece tra le cause <strong>di</strong><br />
infortunio più <strong>di</strong>ffuse nelle aziende<br />
metalmeccaniche. “Nei sei Comuni<br />
del <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>, nell’anno<br />
2006 si sono registrati circa 1.300<br />
infortuni sul lavoro comprendendo<br />
tutti i settori e tutti i tipi <strong>di</strong> infortunio,<br />
da quelli più gravi che comportano<br />
l’amputazione <strong>di</strong> un arto a quelli meno<br />
gravi. Nello stesso anno a <strong>Correggio</strong><br />
vi è stato un solo incidente mortale<br />
in agricoltura mentre 7 sono stati<br />
quelli avvenuti sul territorio provin-<br />
ciale. Ogni qualvolta si verifichi un<br />
incidente grave, il Servizio apre<br />
un’inchiesta per ricostruire la <strong>di</strong>namica<br />
dell’infortunio trasmettendo<br />
poi la pratica alla magistratura. A <strong>Correggio</strong><br />
concentriamo la nostra attività<br />
nelle aziende metalmeccaniche, della<br />
plastica e nei cantieri e<strong>di</strong>li; per fortuna<br />
a <strong>Correggio</strong> gli impren<strong>di</strong>tori si<br />
sono <strong>di</strong>mostrati abbastanza attenti<br />
ai problemi della sicurezza dei propri<br />
<strong>di</strong>pendenti”.<br />
L’attività <strong>di</strong> vigilanza non è la sola<br />
<strong>di</strong> cui si occupa il Servizio. La sicurezza<br />
nei luoghi <strong>di</strong> lavoro coinvolge<br />
infatti molti altri ambiti, ad esempio<br />
quello <strong>di</strong> prevenzione dai rischi. “Ci<br />
occupiamo <strong>di</strong> controllare i piani <strong>di</strong><br />
rimozione dell’amianto dai luoghi <strong>di</strong><br />
lavoro, i piani <strong>di</strong> prevenzione contro<br />
le sostanze cancerogene o contro i<br />
rischi derivanti nell’attività lavorativa<br />
dall’uso <strong>di</strong> sostanza chimiche. Forniamo,<br />
inoltre, costantemente pareri alle<br />
aziende sull’applicazione della normativa<br />
antinfortunistica e, insieme<br />
con altri enti, tra cui l’Arpa, il Servizio<br />
<strong>di</strong> Igiene Pubblica ed il Servizio Veterinario<br />
dell’A.U.S.L., siamo parte<br />
della Commissione che, ciascuno per<br />
il proprio settore <strong>di</strong> competenza, valuta<br />
e ratifica i progetti <strong>di</strong> nuovi inse<strong>di</strong>amenti<br />
produttivi. Abbiamo, inoltre,<br />
partecipato a tavoli <strong>di</strong> concertazione<br />
provinciali dove con altri enti ed associazioni,<br />
quali i sindacati, l’Inps,<br />
l’Inail e la Direzione Provinciale del<br />
Lavoro, abbiamo pre<strong>di</strong>sposto strategie<br />
e con<strong>di</strong>viso linee guida in materia<br />
<strong>di</strong> regolarità, sicurezza e tutela del<br />
lavoro nei settori dell’agricoltura, della<br />
metalmeccanica, della formazione e<br />
della scuola”, conclude Roberto Veroni.<br />
Il Servizio si occupa anche <strong>di</strong> promuovere<br />
campagne <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
e <strong>di</strong> informazione su sicurezza<br />
e salubrità dei luoghi <strong>di</strong> lavoro. E’<br />
questo uno degli ambiti <strong>di</strong> attività<br />
tra i più importanti ed impegnativi:<br />
la sicurezza sul lavoro, infatti, oltre<br />
che essere attuata con leggi che la<br />
prevedano e che la impongano, per<br />
essere effettiva deve anche e soprattutto<br />
essere insegnata e fatta crescere<br />
nelle scuole e nella società,<br />
in modo che sia percepita sempre<br />
<strong>di</strong> più come un valore e come un impegno<br />
che coinvolge tutti i soggetti<br />
che operano nel mondo del lavoro.<br />
Rita Carrozza 13
14<br />
4 luglio 2006. Con il decreto legge<br />
223 viene approvato il cosiddetto<br />
“pacchetto Bersani”, convertito poi in<br />
legge, con alcune mo<strong>di</strong>ficazioni, nel<br />
mese successivo. Una serie <strong>di</strong> misure<br />
tese a liberalizzare alcuni mercati e<br />
prestazioni prima considerati “protetti”:<br />
farmacie, banche, assicurazioni,<br />
stu<strong>di</strong> notarili, servizio taxi... Ad essere<br />
toccati dalle misure sono settori importanti,<br />
professionisti a cui spesso<br />
il citta<strong>di</strong>no non può fare a meno <strong>di</strong> rivolgersi,<br />
per i quali è quin<strong>di</strong> verosimilmente<br />
più vantaggioso accordarsi tra<br />
loro sui prezzi piuttosto che praticare<br />
una concorrenza reale.<br />
Con la liberalizzazione dei prezzi al pubblico,<br />
i farmaci non soggetti a prescrizione<br />
me<strong>di</strong>ca a carico del citta<strong>di</strong>no<br />
(SOP e OTC) possono subire sconti superiori<br />
al 20%, soglia massima prevista<br />
dalla vecchia normativa e possono<br />
essere venduti all’interno <strong>di</strong> esercizi<br />
commerciali (piccoli, me<strong>di</strong> o ampi in<br />
rapporto con la popolazione residente)<br />
alternativi alla farmacia. Resta tuttavia<br />
l’obbligo della presenza <strong>di</strong> un farmacista<br />
iscritto all’or<strong>di</strong>ne, a tutela del consumatore.<br />
Dopo averne sentito parlare su tutti<br />
i giornali nazionali, cerchiamo <strong>di</strong> capire<br />
se e quali effetti il provve<strong>di</strong>mento stia<br />
avendo in ambito locale.<br />
Stando ai dati presentati da Federconsumatori,<br />
l’entrata in vigore della legge<br />
avrebbe permesso ai citta<strong>di</strong>ni un ri-<br />
Nelle farmacie <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
calano i prezzi dei me<strong>di</strong>cinali<br />
I nuovi punti ven<strong>di</strong>ta dei farmaci da banco e la possibilità <strong>di</strong> applicare<br />
sconti superiori al 20%, ha fatto calare i prezzi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi me<strong>di</strong>cinali.<br />
sparmio imme<strong>di</strong>ato. Il monitoraggio<br />
condotto nel carpigiano da ottobre a<br />
novembre 2006 su 18 farmaci <strong>di</strong> largo<br />
consumo interessati dalla liberalizzazione<br />
in<strong>di</strong>cherebbe che l’applicazione<br />
<strong>di</strong> uno sconto me<strong>di</strong>o per confezione<br />
del 24% nel “corner della salute” aperto<br />
all’interno <strong>di</strong> Ipercoop Belgioioso<br />
avrebbe indotto la comparsa <strong>di</strong> sconti<br />
tra il 4 e il 23% nelle farmacie della città.<br />
“L’effetto trascinamento causato dalla<br />
concorrenza ha avuto esiti positivi anche<br />
a <strong>Correggio</strong> – ha commentato Romano<br />
Costa, rappresentante <strong>di</strong> Federconsumatori<br />
– dove finalmente sono<br />
comparsi i cartelli <strong>di</strong> sconto.” “Si tratta<br />
<strong>di</strong> un buon inizio – continua Costa - ma<br />
bisogna andare oltre. Ad esempio, Adusbef<br />
e Federconsumatori hanno calcolato<br />
che un maggior utilizzo dei farmaci<br />
equivalenti e la creazione <strong>di</strong> confezioni<br />
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più piccole o monodose porterebbe famiglie<br />
e sistema sanitario nazionale ad<br />
un risparmio complessivo annuo <strong>di</strong><br />
700-800 milioni <strong>di</strong> euro. Questo perché<br />
si eviterebbe lo spreco <strong>di</strong> scatole che<br />
vengono utilizzate solo a metà”.<br />
E a chi polemizza sostenendo che vi<br />
sia stata connivenza tra governo, associazioni<br />
consumatori e Coop, le prime<br />
ad aprire i punti ven<strong>di</strong>ta alternativi?<br />
“A noi non interessa chi sia a vendere<br />
il farmaco, ma che vi sia un risparmio<br />
per il citta<strong>di</strong>no insieme ad un servizio<br />
<strong>di</strong> qualità. Comunque non <strong>di</strong>mentichiamo<br />
che le Coop hanno condotto un’importante<br />
campagna <strong>di</strong> raccolta firme<br />
a favore della liberalizzazione, dunque<br />
non meraviglia che si siano subito organizzate”<br />
ribatte Costa. “Insomma,<br />
si tratta <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui si parlava<br />
da tempo...”.<br />
Che le farmacie dovessero presagire<br />
un cambiamento lo conferma anche<br />
Lella Chierici, farmacista della Comunale.<br />
Per questo da anni si impegna<br />
ad accrescere i servizi offerti e non ha<br />
esitato, pur tra qualche critica, a potenziare<br />
il settore più commerciale della<br />
propria attività: “La nostra è un’attività<br />
d’impresa che richiede grossi investimenti<br />
e grosso impegno, quin<strong>di</strong><br />
non può sopravvivere se non ha il coraggio<br />
<strong>di</strong> cambiare. E comunque sono<br />
convinta che la competenza <strong>di</strong> un farmacista<br />
abbia una sua utilità anche<br />
nell’acquisto <strong>di</strong> creme, cosmetici, prodotti<br />
per l’igiene...”.<br />
PAROLE CHIAVE<br />
◗ farmaci in fascia A: sono impiegati<br />
per patologie gravi, croniche e acute;<br />
sono a carico del Servizio Sanitario<br />
Nazionale (SSN)<br />
◗ (fascia B: da tempo abolita)<br />
◗ farmaci in fascia C: utilizzati per<br />
patologie <strong>di</strong> lieve o minore entità,<br />
quin<strong>di</strong> non considerati “salvavita”;<br />
sono a carico del citta<strong>di</strong>no e comprendono:<br />
◗ farmaci soggetti a prescrizione<br />
me<strong>di</strong>ca<br />
◗ farmaci senza obblico <strong>di</strong> pre-
Decentrata verso Carpi, la Comunale<br />
non ha, secondo la Chierici, subito contraccolpi<br />
significativi dall’apertura del<br />
corner <strong>di</strong> Belgioioso.<br />
Le motivazioni sono in alcuni casi le<br />
stesse ipotizzate da Carla Lasagni,<br />
la cui attività è, al contrario, in pieno<br />
centro storico: il rapporto <strong>di</strong> fiducia con<br />
la clientela costruito in anni <strong>di</strong> lavoro,<br />
l’impegno nell’ascolto, la possibilità<br />
<strong>di</strong> eseguire in farmacia una serie <strong>di</strong><br />
esami evitando lunghe code, la collaborazione<br />
con l’Azienda sanitaria nella<br />
fornitura <strong>di</strong> servizi importanti quali il<br />
Farmacup. E comunque, ricordano entrambe,<br />
SOP e OTC costituiscono solo<br />
l’8% circa del loro fatturato. Il danno<br />
subìto non starebbe, dunque, nella<br />
possibilità <strong>di</strong> perdere qualche ven<strong>di</strong>ta,<br />
ma nella per<strong>di</strong>ta d’immagine causata<br />
da una lacunosa gestione del <strong>di</strong>alogo<br />
da parte del governo e dell’informazione<br />
da parte dei me<strong>di</strong>a.<br />
“Certo - concorda Carla Lasagni – la<br />
farmacia è un’impresa e necessita <strong>di</strong><br />
continui investimenti <strong>di</strong> capitali che devono,<br />
ovviamente, portare ad una ren<strong>di</strong>ta<br />
economica. Ciò non toglie che si<br />
tratti anche <strong>di</strong> un servizio. Quello che<br />
come categoria contestiamo è che si<br />
tratti <strong>di</strong> un’impresa molto protetta. Lo<br />
<strong>di</strong>co perché anche tutta la polemica<br />
sui prezzi dei farmaci è stata costruita<br />
su questa falsa supposizione, creando<br />
un’immagine sbagliata. Bisognerebbe<br />
forse ricordare che la storia che ha portato<br />
ai privilegi che ora ci vengono contestati<br />
parte da degli inten<strong>di</strong>menti positivi,<br />
primo tra tutti quello <strong>di</strong> garantire<br />
la stessa accessibilità ai farmaci a chi<br />
vive in città e nel paesino isolato dove<br />
nessun impren<strong>di</strong>tore, senza garanzie,<br />
vorrebbe aprire. Per questo era nata<br />
scrizione me<strong>di</strong>ca a loro volta sud<strong>di</strong>visi<br />
in:<br />
- prodotti da banco (OTC) concepiti<br />
per essere utilizzati senza l’intervento<br />
del me<strong>di</strong>co; possono essere oggetto<br />
<strong>di</strong> pubblicità<br />
- prodotti <strong>di</strong> autome<strong>di</strong>cazione su consiglio<br />
(SOP) per i quali utilizzo e controin<strong>di</strong>cazioni<br />
devono essere illustrati<br />
dal farmacista; non possono essere<br />
pubblicizzati<br />
◗ farmaci generici (oggi detti più correttamente<br />
“equivalenti”): sono me<strong>di</strong>cinali<br />
non più protetti da brevetto.<br />
la pianta organica che rappresenta sì<br />
una tutela per il farmacista, ma anche<br />
per il consumatore. Inoltre nessuno ha<br />
parlato delle responsabilità che pesano<br />
sulle spalle del farmacista titolare o<br />
spiegato che fino a pochi anni fa a noi<br />
non era permesso decidere il prezzo<br />
<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, concordato invece tra stato<br />
e case produttrici”.<br />
Ma secondo Lella Chierici anche le associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria hanno commes-<br />
so qualche errore <strong>di</strong> comunicazione,<br />
inasprendo subito i toni e mancando<br />
<strong>di</strong> pubblicizzare, negli anni passati, ruoli<br />
e competenze delle farmacie.<br />
E’ proprio sui ruoli che le farmacie locali<br />
intendono puntare per accrescere<br />
la propria competitività: “Noi svolgiamo<br />
un ruolo <strong>di</strong>verso da quello dei corner,<br />
svolgiamo un’attività più calata sul territorio,<br />
come testimonia, tra l’altro, la<br />
volontà <strong>di</strong> accrescere la collaborazione<br />
con l’Azienda sanitaria”.<br />
E gli sconti? La risposta è che ci sono,<br />
che c’erano anche prima anche se, in<br />
effetti, si poteva fare qualcosa in più.<br />
Qualità e quantità del principio attivo<br />
che contengono equivalgono a quelli<br />
del me<strong>di</strong>cinale <strong>di</strong> riferimento; può<br />
invece essere <strong>di</strong>verso l’eccipiente<br />
(parte del farmaco che non ha potere<br />
curativo). Sono sottoposti agli stessi<br />
controlli e procedure previsti per<br />
tutte le specialità in commercio.<br />
◗ pianta organica: criterio in base<br />
al quale il numero delle farmacie<br />
viene stabilito, in accordo con l’ente<br />
pubblico, rispetto alle <strong>di</strong>mensioni del<br />
territorio e della popolazione.<br />
Il loro ammontare <strong>di</strong>pende fondamentalmente<br />
dal prezzo a cui ogni farmacista<br />
riesce <strong>di</strong> volta in volta ad acquistare,<br />
ma - mi viene sottolineato - per<br />
attività come le loro il 30% non potrà<br />
essere generalizzato (”abbiamo un<br />
16% <strong>di</strong> spese fisse...”). Ipotizzano però<br />
altre vie percorribili per garantire prezzi<br />
inferiori ai citta<strong>di</strong>ni, come per esempio<br />
consorziarsi per produrre <strong>di</strong>rettamente<br />
alcuni farmaci a prezzo concorrenziale<br />
(strategia già sperimentata col latte<br />
in polvere).<br />
Qualcosa dunque si sta muovendo,<br />
ed è importante che la guar<strong>di</strong>a non<br />
venga abbassata.<br />
“Noi, manterremo un monitoraggio dei<br />
prezzi ed anzi lo estenderemo” rassicura<br />
Romano Costa, convinto che la<br />
liberalizzazione degli orari e il superamento<br />
della pianta organica porterà<br />
ulteriore risparmio e libertà <strong>di</strong> scelta<br />
ai consumatori.<br />
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15
16<br />
La burocrazia e la corruzione<br />
ci rendono la vita impossibile<br />
Per Asghar, rappresentante della comunità pakistana e funzionario della CGIL, la legge<br />
Bossi-Fini sull’immigrazione va presto cambiata perché assurda e persecutoria.<br />
Mahmood Asghar ha 31 anni ed è in<br />
Italia da più <strong>di</strong> 10 anni. E' arrivato<br />
presso alcuni parenti a Campagnola<br />
nel 1996 e nel 2002 si è trasferito<br />
con la propria famiglia, la moglie e due<br />
figlie, a <strong>Correggio</strong>.<br />
Mahmood conosce molto bene i problemi<br />
degli immigrati del nostro <strong>di</strong>stretto<br />
grazie al suo lavoro <strong>di</strong> funzionario<br />
dell'ufficio immigrazione della Camera<br />
del Lavoro <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>.<br />
Quali sono i problemi che accomunano<br />
gli immigrati <strong>di</strong> ogni nazionalità?<br />
"Ce n'è uno sopra a tutti: la burocrazia.<br />
Le modalità per l'ottenimento e il rinnovo<br />
del permesso <strong>di</strong> soggiorno sono un<br />
impegno gravoso per tutti gli immigrati.<br />
Prima c'erano le file davanti alla questura,<br />
oggi c'è la modulistica da presentare<br />
alla posta; prima c'erano sportelli pubblici<br />
che ci aiutavano a preparare<br />
l'esatta documentazione, adesso siamo<br />
più soli. Da questo adempimento burocratico<br />
<strong>di</strong>pende continuamente la nostra<br />
permanenza in Italia e quella dei<br />
nostri famigliari e quin<strong>di</strong> la tranquillità<br />
della nostra vita. E' più che mai necessario<br />
un servizio pubblico che accompagni<br />
gli immigrati in questo passaggio<br />
delicato e costante".<br />
Come ha influito sulla vita degli immigrati<br />
la legge Bossi-Fini e cosa sta<br />
cambiando con il governo Pro<strong>di</strong>?<br />
"La legge Bossi-Fini è stata pensata per<br />
renderci la vita impossibile e, nei fatti,<br />
c'è riuscita. Legando in<strong>di</strong>ssolubilmente<br />
il permesso <strong>di</strong> soggiorno alla presenza<br />
<strong>di</strong> un contratto <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong> un alloggio<br />
idoneo ha ribaltato l'or<strong>di</strong>ne delle priorità.<br />
Non è un problema da poco perchè<br />
nessuno ti affitta un appartamento se<br />
non hai un lavoro. Il nuovo governo non<br />
ha ancora messo mano in<br />
modo organico alla legge Bossi-<br />
Fini. Alcuni segnali, però, ci<br />
sono stati, soprattutto per<br />
quanto riguarda i ricongiungimenti<br />
familiari. Da metà febbraio,<br />
per esempio, sono state<br />
molto semplificate le operazioni<br />
<strong>di</strong> ricongiungimento".<br />
La Bossi-Fini ha un effetto<br />
ancora più deleterio sulle ragazze...<br />
"Il meccanismo <strong>di</strong> rinnovo del permesso<br />
<strong>di</strong> soggiorno è una spada <strong>di</strong> Damocle<br />
sulle ragazze che compiono i 18 anni.<br />
Da quel momento, infatti, o stu<strong>di</strong>ano o<br />
vanno a lavorare, pena la scadenza del<br />
permesso <strong>di</strong> soggiorno e il rimpatrio. Il<br />
proseguimento degli stu<strong>di</strong> è spesso un<br />
problema economico serio per le nostre<br />
famiglie e trovare un lavoro ad una<br />
18enne immigrata non è affatto semplice:<br />
le aziende ricercano preferibilmente<br />
maschi tra i 20 e i 30 anni. Le ragazze,<br />
costrette a trovarsi un lavoro, accettano<br />
anche posti sottopagati, al punto che si<br />
può ormai parlare <strong>di</strong> sfruttamento <strong>di</strong><br />
questo tipo <strong>di</strong> manodopera".<br />
Parliamo delle donne. A parte le badanti<br />
dell'Europa dell'Est, le donne sono<br />
il lato oscuro dell'immigrazione,<br />
quello che non si vede quasi mai. Sta<br />
cambiando qualcosa, soprattutto tra<br />
gli immigrati musulmani?<br />
"L'aumento del numero <strong>di</strong> famiglie immigrate<br />
sta portando ad un miglioramento<br />
complessivo della con<strong>di</strong>zione<br />
femminile. Occorre però <strong>di</strong>stinguere: le<br />
ragazze giovani sono quelle più portate<br />
alla socialità perchè hanno amici coetanei<br />
e si sono inserite tramite la scuola;<br />
le donne adulte sono più orientate<br />
alla cura della famiglia e, in particolare,<br />
dei bambini Anche perchè è molto più<br />
<strong>di</strong>fficile per una donna straniera adulta<br />
trovare un lavoro. Per loro si stanno<br />
aprendo spazi <strong>di</strong> socializzazione, anche<br />
grazie alla nuova moschea e ad iniziative<br />
<strong>di</strong> incontro che si stanno faticosamente<br />
facendo sul territorio".<br />
Quali passi in avanti si devono fare<br />
sulla strada <strong>di</strong> una più approfon<strong>di</strong>ta<br />
conoscenza reciproca?<br />
"Io vedo due limiti nelle attuali politiche<br />
<strong>di</strong> integrazione. Da una parte si parla<br />
poco <strong>di</strong> culture e punti <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>fferenti,<br />
preferendo un rapporto più facile, fatto<br />
<strong>di</strong> feste e <strong>di</strong> cene etniche che <strong>di</strong> certo<br />
aiutano, ma da sole non sono sufficienti<br />
a conoscersi. Dall'altra vedo il rischio<br />
<strong>di</strong> una nuova ghettizzazione degli<br />
immigrati indotta da scelte urbanistiche;<br />
occorre evitare che interi quartieri<br />
siamo abitati solo da immigrati che invece<br />
si devono <strong>di</strong>stribuire in tutte le zone<br />
della città; il rapporto tra vicini, infatti,<br />
è fondamentale per una corretta conoscenza<br />
reciproca".<br />
L'estensione agli immigrati del <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> voto potrebbe contribuire ad una<br />
maggiore integrazione?<br />
"Il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto a mio avviso costituisce<br />
il cuore dell'integrazione, il perno<br />
dell'uguaglianza dei migranti nella società.<br />
Infatti l'immigrato è inserito in<br />
una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> permanente ricontrattazione<br />
del proprio status giuri<strong>di</strong>co<br />
<strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, in quanto esposto costantemente<br />
al rischio non solo <strong>di</strong> non<br />
ottenere i requisiti per un avanzamento<br />
ma anche <strong>di</strong> perderei requisiti i ottenuti<br />
e dunque <strong>di</strong> arretrare la propria con<strong>di</strong>zione.<br />
L'immigrato deve salire una scala<br />
a gra<strong>di</strong>ni dove nel punto più alto c'è<br />
la citta<strong>di</strong>nanza, ma spesso i gra<strong>di</strong>ni si<br />
rompono e torna al punto più basso. Ed<br />
è proprio su questo che gli immigrati tra<br />
loro, sono tutti uguali e così separati dagli<br />
italiani. Per dare agli immigrati concretamente<br />
la possibilità <strong>di</strong> esercitare<br />
il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> voto, il valore della democrazia,<br />
occorre mo<strong>di</strong>ficare nel profondo<br />
questo status giuri<strong>di</strong>co anomalo".<br />
Marcello Bulgarelli
Tutti al bar per l’aperitivo<br />
per staccare da stu<strong>di</strong>o e lavoro<br />
Anche a <strong>Correggio</strong> ci si incontra prima <strong>di</strong> cena nei locali del centro. Ma<br />
<strong>di</strong>versamente dalle gran<strong>di</strong> città non ci sono posti esclusivi o solo popolari.<br />
Il rito dell’aperitivo <strong>di</strong> moda anche a <strong>Correggio</strong>?<br />
Sì, esatto, ma in maniera <strong>di</strong>versa.<br />
An<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Con aperitivo si intende<br />
l'usanza, <strong>di</strong> voga tra le generazioni<br />
più giovani, <strong>di</strong> ritrovarsi prima della<br />
cena per consumare stuzzicchini e<br />
cocktail solitamente analcolici o a contenuto<br />
alcolico non troppo elevato. Si<br />
tratta <strong>di</strong> un’usanza presente in molte<br />
città d'Italia, ma è spesso associata alla<br />
città <strong>di</strong> Milano (tanto la versione metropolitana,<br />
quanto quella marittima).<br />
Dunque un’usanza correggese mutuata<br />
dalla tra<strong>di</strong>zione meneghina? Sì, ma con<br />
qualche particolare <strong>di</strong>fferenza. In primo<br />
luogo, è necessario rilevare <strong>di</strong>fformità <strong>di</strong><br />
contenuti. In alcune (gran<strong>di</strong>) città i locali<br />
in cui viene consumato il “rito” dell’aperitivo<br />
si <strong>di</strong>stinguono per gli stili, le usanze,<br />
quasi sorgerebbe spontaneo affermare<br />
“i costumi”, dei frequentatori. Sostanzialmente<br />
l’elenco comprende<br />
locali maggiormente alla moda, frequentati<br />
principalmente da gruppi omogenei<br />
<strong>di</strong> persone, accomunati dai medesimi<br />
interessi o conoscenze, ed i locali<br />
<strong>di</strong> transito, nei quali i frequentatori mutano<br />
in continuazione.<br />
A <strong>Correggio</strong>? Né l’una, né l’altra soluzione.<br />
Mi perdoneranno i gestori dei locali<br />
correggesi (i bar, sostanzialmente) in cui<br />
si organizzano gli aperitivi, ma la locuzione<br />
“alla moda” non si ad<strong>di</strong>ce ai loro<br />
esercizi. Storici, tipici, conosciuti, sì, ma<br />
non glamour. Grazie al cielo, verrebbe<br />
da aggiungere. Negli aperitivi corregge-<br />
officina autorizzata<br />
si, è vero, si incontrano sempre le stesse<br />
persone, le stesse compagnie <strong>di</strong> ragazze<br />
o ragazzi, ma <strong>di</strong> tutte le formazioni,<br />
interessi ed origini (nei limiti <strong>di</strong> un<br />
piccolo paese, si intende. La nostra non<br />
è certo una città cosmopolita). In particolare<br />
nel tardo pomeriggio del sabato,<br />
quando l’aperitivo nella versione<br />
“buffet”, ovvero consumo <strong>di</strong> bevande<br />
accompagnato dall’offerta <strong>di</strong> stuzzichini<br />
<strong>di</strong> vario sapore, si incontrano gli studenti<br />
universitari, così come i lavoratori delle<br />
imprese del comprensorio industriale<br />
citta<strong>di</strong>no, o i giovani professionisti che<br />
trascorrano qualche ora al <strong>di</strong> fuori<br />
dell’ufficio, etc… la generazione dei 20-<br />
30enni correggesi, insomma. Tutta a<br />
prescindere dal loro status od inclinazione.<br />
Per questa ragione l’aperitivo correggese<br />
si trasforma anche in un momento<br />
<strong>di</strong> incontro interessante, forse<br />
unico, in quanto apolitico (ma paradossalmente<br />
idoneo allo scambio <strong>di</strong> idee<br />
ed opinioni <strong>di</strong> varia natura, quin<strong>di</strong> anche<br />
politiche... Sinistra Giovanile se ci sei,<br />
batti un colpo. Qui c’è nuovo terreno <strong>di</strong><br />
conquista) e fortemente socializzante.<br />
Un buon modo per incontrarsi in una<br />
<strong>Correggio</strong> storicamente priva <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche<br />
o locali <strong>di</strong> grande attrazione e richiamo.<br />
Non cre<strong>di</strong>ate a coloro che accusano<br />
i frequentatori degli aperitivi <strong>di</strong><br />
utilizzare il pretesto dell’incontro tardo<br />
pomeri<strong>di</strong>ano per eccedere con bevande<br />
alcoliche o surrogare la sana abitu<strong>di</strong>ne<br />
della cena famigliare con stuzzichini poco<br />
nutrienti. Per i frequentatori dell’aperitivo<br />
il tempo dei plasmon è trascorso<br />
da vari lustri. Inoltre, se non erro, nessun<br />
locale concitta<strong>di</strong>no, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong><br />
altri presenti in gran<strong>di</strong> città, offre la soluzione<br />
happy-hour, durante la quale il<br />
prezzo <strong>di</strong> listino degli alcolici viene <strong>di</strong>mezzato<br />
(”..vivere, vivere, costa la<br />
metà…”, ricordate?) e, conseguentemente,<br />
si registrano frequenti eccessi<br />
etilici. Insomma, negli aperitivi correggesi<br />
non si iniziano nuovi adepti a riti<br />
baccanali, ma, essenzialmente, si socializza<br />
con la complicità, a volte, <strong>di</strong> un<br />
buon bicchiere.<br />
Tutto uno splendore insomma? Non<br />
esageriamo. L’aperitivo (ape, per gli affezionati),<br />
come riferito, anche a <strong>Correggio</strong><br />
si è trasformato in un rito. Il termine<br />
stesso, “rito”, richiama inconsciamente<br />
cerimonie sacramentali, ma<br />
ripetitive; atteggiamenti conformati a<br />
consuetu<strong>di</strong>ni prescritte; norme e regole<br />
sentite come inderogabili od inevitabili.<br />
Sostanzialmente un passivo ripetersi<br />
d’atteggiamenti, incontri, <strong>di</strong>scussioni,<br />
bevute in compagnia, scherzi e battutacce,<br />
ma null’altro. Nulla oltre la superficialità.<br />
Non vorrei sembrarvi troppo critico. Il<br />
problema, infatti, non risiede negli atteggiamenti<br />
degli assidui frequentatori degli<br />
aperitivi, ma nella generale ignavia<br />
dei nostri tempi!<br />
Ad ogni modo, l’abitu<strong>di</strong>ne è quantomeno<br />
interessante se la si inquadra<br />
nell’ottica <strong>di</strong> una pausa concessa nella<br />
frenesia collettiva, determinata dai<br />
molteplici impegni quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> ognuno<br />
<strong>di</strong> noi.<br />
Infine, i luoghi in cui, a <strong>Correggio</strong>, si svolgono<br />
i migliori aperitivi (per costi ridotti,<br />
numero <strong>di</strong> frequentatori e ricchezza del<br />
buffet) non intendo svelarveli. Sarebbe<br />
comunque un’opinione soggettiva, con<strong>di</strong>zionata<br />
da gusti strettamente personali.<br />
E poi non vorrei proprio figurare<br />
quale principe dei gozzovigliosi.<br />
Luca Dittamo<br />
17
Iniziative<br />
culturali<br />
18<br />
Leggera, pagina <strong>di</strong> satira<br />
a cura della Sinistra Giovanile<br />
In attesa <strong>di</strong> spostare<br />
la striscia sulla S<br />
CRONACA DI UN CONGRESSO DI SEZIONE<br />
Sezione Zanichelli, Espansione Sud. Tempo <strong>di</strong> congressi<br />
e <strong>di</strong> decisioni <strong>di</strong>fficili questo. Che fare? Puntare verso il<br />
nuovo, incognito approdo o recuperare le armi da tempo<br />
nascoste in luoghi estremamente segreti?<br />
I tempi sono decisamente <strong>di</strong>fficili.<br />
Le mozioni estremiste stanno lacerando il partito.<br />
Le ferite aperte devono essere assolutamente<br />
ricucite e ognuno fa del proprio meglio. Con<br />
mezzi <strong>di</strong> fortuna si sono approntate le necessarie<br />
cure e ci si avvia alla <strong>di</strong>scussione che porterà<br />
al voto finale. Basteranno i cerotti a tenere unito<br />
il partito?<br />
Gli animi giovani, anzi no, vista l’età me<strong>di</strong>a che rasenta<br />
l’anno della caduta del muro <strong>di</strong> Berlino (89) - neanche<br />
a farlo apposta - i giovani d’animo si surriscaldano.<br />
Niente paura, il partito ha pensato a tutto. I sistemi <strong>di</strong><br />
sicurezza sono stati approntati. Dopo una breve verifica<br />
del funzionamento dell’attrezzatura all’avanguar<strong>di</strong>a si<br />
può procedere alla presentazione delle emozioni.<br />
Incre<strong>di</strong>bile ma vero! Dopo la presentazione<br />
della mozione Fassino da parte <strong>di</strong> Pelliciar<strong>di</strong><br />
l’ottimismo sembra tornato tra i presenti in<br />
sala.<br />
I più giovani accennano anche un gesto <strong>di</strong><br />
esultanza inconfon<strong>di</strong>bile.<br />
Fino a poche ore prima<br />
non si credeva possibile,<br />
ma sembra che...<br />
Alla fine il PD si farà.<br />
E sarà una grande festa...<br />
Gargantua&Pantagruel
Storie e passioni giovanili<br />
in cinque racconti curiosi<br />
Un viaggio nella società spagnola, tra i forti sentimenti <strong>di</strong><br />
una generazione che vive intensamente il proprio tempo.<br />
C’è nell’esistenza <strong>di</strong> ognuno un<br />
momento <strong>di</strong> passaggio, delicatissimo<br />
e al tempo stesso<br />
determinante, in cui si<br />
verificano le esperienze<br />
affettive più importanti,<br />
quelle che non si potranno<br />
mai <strong>di</strong>menticare,<br />
quelle che, pur nella<br />
sofferenza, portano alla<br />
soglia della vita adulta.<br />
Quel momento è l’adolescenza,<br />
colta da Almudena<br />
Grandes in<br />
queste cinque storie che<br />
hanno come protagoniste<br />
cinque originalissime<br />
voci. C’è chi, per esempio,<br />
si sfoga in un rabbioso<br />
<strong>di</strong>alogo con Dio per<br />
reagire alla per<strong>di</strong>ta del<br />
fratello; chi riscopre la<br />
sartoria per toreri <strong>di</strong> famiglia<br />
per riempire il<br />
vuoto lasciato da un<br />
nonno compagno <strong>di</strong> corride;<br />
o anche chi cerca<br />
<strong>di</strong> arrivare ad affrontare<br />
il sesso - questo sconosciuto<br />
- offrendo un panino<br />
a una prostituta; o ancora chi<br />
si concentra sulla cucina provando<br />
e riprovando a dar vita a un piatto<br />
morbido e gustoso per rompere<br />
l’angoscia suscitata da un padre<br />
gravemente malato; e c’è chi, già<br />
adulto, deve far fronte alla delusione<br />
INCIPIT<br />
Senti, Dio, questa è la tua ultima<br />
possibilità, non scherzo, e te lo <strong>di</strong>co<br />
adesso, quando stanno ancora suonando<br />
l’inno, prima della trafila delle<br />
foto e tutto il resto... Dopo, quando<br />
comincia la partita, non vale. Intendo<br />
<strong>di</strong>re che, a quel punto, le cose non si<br />
possono più cambiare, per cui, qualsiasi<br />
decisione tu voglia prendere,<br />
pren<strong>di</strong>la adesso, insomma, ci siamo<br />
spiegati, no?... In teoria, tu dovresti<br />
sapere tutto, almeno così <strong>di</strong>ce quella<br />
<strong>di</strong> veder crollare il mito dell’adolescenza,<br />
quel cugino che era il più<br />
puro, il più appassionato <strong>di</strong> tutti,<br />
quello che apriva sempre la fila e<br />
che ora invece è una persona completamente<br />
<strong>di</strong>versa. E’ il mondo<br />
preso <strong>di</strong> petto, visto senza maschere<br />
dagli occhi dei ragazzi, quello<br />
che Almudena Grandes consegna<br />
noia mortale del pelato che mi rompe<br />
le palle tutti i giovedì mattina a<br />
scuola, perché, come saprai, quello<br />
che è successo a Ramón, mamma<br />
adesso mi fa fare l’ora <strong>di</strong> religione,<br />
che è proprio come <strong>di</strong>ce il Rana,<br />
‘fanculo ai genitori progressisti, a tutte<br />
le loro chiacchiere <strong>di</strong> quando scappavano<br />
davanti alla polizia e facevano<br />
assemblee per ogni cavolata, alle<br />
foto <strong>di</strong> quando avevano la barba e i<br />
capelli lunghi...<br />
al lettore. Storie <strong>di</strong> dolore, <strong>di</strong> coraggio,<br />
ma anche <strong>di</strong> purezza, costruite<br />
a partire dalle passioni<br />
giovanili, che sono sempre<br />
le più intense, le più<br />
fortemente vissute.<br />
«Oggi forse non c’è nessun<br />
altro scrittore che<br />
sappia raccontare la società<br />
spagnola come Almudena<br />
Grandes, non<br />
almeno con la stessa<br />
passione e partecipazione,<br />
con lo stesso acuto<br />
sguardo indagatore, con<br />
la medesima curiosità per<br />
gli esseri umani, per la<br />
loro storia e i loro sentimenti.»<br />
Isabella Bossi Fedrigotti<br />
Almudena Grandes è nata<br />
a Madrid nel 1960. Il romanzo<br />
erotico con cui ha<br />
esor<strong>di</strong>to, Le età <strong>di</strong> Lulù<br />
(1989), è stato un best<br />
seller internazionale, e ha<br />
avuto un grande successo anche<br />
in Italia, dove è stato pubblicato da<br />
Guanda. Sempre da Guanda sono<br />
usciti Ti chiamerò Venerdì, Malena<br />
un nome da tango, Modelli <strong>di</strong> donna,<br />
Atlante <strong>di</strong> geografia umana, Gli anni<br />
<strong>di</strong>fficili e Troppo amore.<br />
LIBRERIA<br />
L’autrice<br />
CORSO CAVOUR, 13/A<br />
Novità<br />
in libreria<br />
offerta da<br />
MOBY DICK<br />
19
20<br />
Giovani scrittori a Palazzo Principi<br />
il grande jazz all’Asioli<br />
In <strong>aprile</strong>, al teatro comunale, gli ultimi spettacoli <strong>di</strong> prosa della stagione.<br />
A Palazzo Principi incontri sulla storia dell’archeologia reggiana.<br />
A<br />
PALAZZO<br />
PRINCIPI<br />
MOSTRE<br />
fino al 9 <strong>aprile</strong><br />
galleria esposizioni<br />
STRUMENTI DI OTTICA dalle collezioni<br />
storiche del Liceo Corso<br />
LEGGERE, PER PIACERE<br />
biblioteca “Einau<strong>di</strong>” - ore 21.00<br />
martedì 3 <strong>aprile</strong><br />
incontro con lo scrittore CRISTIANO<br />
CAVINA<br />
lunedì 16 <strong>aprile</strong> - ore 21.00<br />
incontro con lo scrittore SHULIM VO-<br />
GELMANN<br />
in collaborazione con gruppo <strong>di</strong> lettura<br />
Punto Sud centro culturale Ra<strong>di</strong>ce<br />
INCONTRI e CONFERENZE<br />
giovedì 19 <strong>aprile</strong> - ore 21.00<br />
sala conferenze<br />
LA VERITA’ DELLA RESISTENZA<br />
riflessione sul Revisionismo<br />
con Massimo Storchi e Giacomo Notari<br />
giovedì 3 maggio - ore 21.00<br />
biblioteca “Einau<strong>di</strong>”<br />
SPAZI NARRANTI - IL CONFRONTO<br />
TRA GENERAZIONI<br />
con i sociologi Marco Deriu e Giacomo<br />
Mambriani<br />
DIALOGHI D’ARCHEOLOGIA<br />
lunedì 23 <strong>aprile</strong><br />
STORIA DELL’ARCHEOLOGIA REGGIANA<br />
Don Gaetano Chierici<br />
James Tirabassi (Civici Musei <strong>di</strong> Reggio<br />
Emilia)<br />
giovedì 3 maggio<br />
STORIA DELL’ARCHEOLOGIA REGGIANA<br />
dal recupero dell’antico a Don Gaetano<br />
Chierici<br />
Roberto Macellari (Civici Musei <strong>di</strong> Reggio<br />
Emilia)<br />
sala conferenze - ore 21.00<br />
Date e orari possono subire variazioni<br />
IN<br />
TEATRO<br />
PROSA<br />
domenica 1 <strong>aprile</strong><br />
Ert Fondazione<br />
LA BALLATA DEL CARCERE DI REA-<br />
DING<br />
<strong>di</strong> Oscar Wilde, regia Elio De Capitani<br />
con Umberto Orsini, Giovanna Marini<br />
mercoledì 11 <strong>aprile</strong><br />
Ert Fondazione, Festival delle Colline<br />
Torinesi, Teatro <strong>di</strong> Roma, Théâtre du<br />
Rond Point Parigi, THT Théâtre National<br />
de Toulouse Midy-Pyrènès, Maison de<br />
la Culture d'Amiens, Le Merlan Scéne<br />
Nazionale de Marseille, Le Fanal Scène<br />
National de Saint Nazaire, Théâtre de<br />
la Place Liegi<br />
QUESTO BUIO FEROCE<br />
ideazione e regia Pippo Delbono, con<br />
Dolly Albertin, Gianluca Ballerè, Bobò,<br />
Margherita Clemente, Pippo Delbono,<br />
Lucia Della Ferrera, Gustavo Giocosa,<br />
Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson<br />
Lariccia, Pepe Robledo<br />
martedì 17 e mercoledì 18 <strong>aprile</strong><br />
Teatro Stabile <strong>di</strong> Catania<br />
LA CONCESSIONE DEL TELEFONO<br />
<strong>di</strong> Andrea Camilleri e Giuseppe Di Pasquale,<br />
regia Giuseppe Di Pasquale<br />
con Francesco Paolantoni, Tuccio Musumeci,<br />
Pippo Pattavina<br />
aperto anche a mezzogiorno<br />
sabato 28 e domenica 29 <strong>aprile</strong><br />
Irma Spettacoli<br />
AMLETO<br />
regia Giorgio Gallione, con Lella Costa<br />
RASSEGNA PER FAMIGLIE<br />
sabato 14 - 21 - 28 <strong>aprile</strong><br />
ore 15.30-18.30<br />
domenica 15 - 22 - 29 e mercoledì 25<br />
<strong>aprile</strong><br />
ore 10.00-12.30 e 15.30-18.30<br />
teatro Asioli e museo civico (galleria<br />
esposizioni)<br />
WUNDER-KAMMER<br />
installazioni interattive per la prima<br />
infanzia. Età consigliata: dai 2 anni<br />
CORREGGIO JAZZ<br />
sabato 14 <strong>aprile</strong><br />
BAPTISTE TROTIGNON SOLO<br />
e<br />
ARCHIE SHEEP & JEAN-JACQUES<br />
AVENEL DUO<br />
Produzione originale<br />
giovedì 3 maggio<br />
STEFANO BOLLANI & MASSIMO ALTO-<br />
MARE QUINTETTO<br />
teatro Asioli, ore 21.00<br />
CINE+<br />
martedì 3 e giovedì 5 <strong>aprile</strong><br />
GRIDO<br />
regia: Pippo Delbono<br />
martedì e giovedì 12 <strong>aprile</strong><br />
NUOVOMONDO<br />
regia: Emanuele Crialese<br />
ore 21.15
Scienza: un bene per tutti<br />
o merce soggetta al mercato?<br />
Proseguono a <strong>Correggio</strong> gli incontri <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione e riflessione<br />
sui temi della scienza e della ricerca applicata.<br />
Dopo il Darwin Day de<strong>di</strong>cato al futuro<br />
dell’uomo, giovedì 29 marzo il prof.<br />
Marcello Cini ha parlato, a <strong>Correggio</strong>,<br />
del tema del suo ultimo libro “Il<br />
supermarket <strong>di</strong> Prometeo” nell’ambito<br />
<strong>di</strong> un nuovo filone <strong>di</strong> iniziative<br />
promosse dalla Biblioteca <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
insieme ad Al Simposio ed altre<br />
associazioni.<br />
Oggi la scienza e la tecnica sembrano<br />
offrire ogni giorno <strong>di</strong> più incre<strong>di</strong>bili<br />
nuove possibilità per alleviare o risolvere<br />
le varie <strong>di</strong>fficoltà della vita <strong>di</strong><br />
ognuno <strong>di</strong> noi ma soprattutto anche<br />
dei miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> persone che siamo<br />
soliti definire “il Sud del mondo”.<br />
Si potrebbe pensare che certi beni<br />
o certe scoperte siano patrimonio<br />
del genere umano, invece l’attuale<br />
normativa internazionale e l’attuale<br />
modo <strong>di</strong> effettuare le ricerche, anche<br />
con finanziamenti pubblici, produrre<br />
spesso il risultato <strong>di</strong> brevetti da<br />
sfruttare commercialmente, o l’effetto<br />
retroattivo <strong>di</strong> fare evolvere soltanto<br />
le soluzioni che sono economicamente<br />
profittevoli per qualcuno. Le varie<br />
multinazionali godono <strong>di</strong> privilegi e<br />
favori e gli enti nazionali e sovranazionali<br />
cui spetterebbe il ruolo <strong>di</strong><br />
Festa del 25 <strong>aprile</strong><br />
Alcune anticipazioni<br />
DOMENICA 22 APRILE<br />
62° ANNIVERSARIO<br />
DELLA BATTAGLIA DI FOSDONDO<br />
ore 9.15 ritrovo in piazzale Carducci<br />
ore 9.30 chiesa <strong>di</strong> Fosdondo, celebrazione<br />
della Santa Messa<br />
ore 10.15 ritrovo presso il <strong>Circolo</strong> Il<br />
Quartiere; sfilata con deposizione dei<br />
fiori sui Cippi dei Caduti accompagnata<br />
dalla Banda Luigi Asioli<br />
ore 11.00 <strong>di</strong>scorso dell’Assessore<br />
Paolo Pozzi<br />
ore 15/17 da corso Mazzini al Parco<br />
della Memoria: biciclettata sui Cippi<br />
con letture e deposizione dei fiori.<br />
Al Parco, stand del gnocco fritto<br />
governo <strong>di</strong> queste risorse spesso<br />
non ne hanno gli strumenti, oltre che<br />
la volontà politica.<br />
Di questi e tanti altri aspetti, tali da<br />
farne una summa mirabilis dello<br />
stato attuale della riflessione in fatto<br />
<strong>di</strong> scienza, parla il libro <strong>di</strong> Marcello<br />
Cini “Il supermarket <strong>di</strong> Prometeo”.<br />
Il saggio <strong>di</strong> Cini offre una estesa<br />
rilettura <strong>di</strong> importanti controversie<br />
scientifiche, filosofiche e politiche.<br />
La scienza, ci ricorda l’autore, è tutto<br />
fuorché un robusto e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> consenso<br />
immutabile, ma è, continuo<br />
MARTEDI’ 24 APRILE<br />
ore 10.00 partenza da piazzale Carducci<br />
per la deposizione dei fiori sui<br />
Cippi<br />
MERCOLEDI’ 25 APRILE<br />
62° ANNIVERSARIO<br />
DELLA LIBERAZIONE<br />
ore 9.00 basilica <strong>di</strong> S. Quirino, celebrazione<br />
della Santa Messa<br />
ore 10.00 corteo con deposizione dei<br />
fiori ai Monumenti dei Caduti del centro<br />
storico accompagnato dalla Banda<br />
ore 10.30 corso Mazzini, <strong>di</strong>scorso del<br />
Sindaco Marzio Iotti e dell’onorevole<br />
Maino Marchi<br />
ore 15.00 partenza dal Parco della<br />
Memoria per la XIII° Camminata della<br />
Liberazione e per la Solidarietà<br />
confronto critico tra <strong>di</strong>versi meto<strong>di</strong>,<br />
visioni e anche idee <strong>di</strong> se stessa.<br />
Lo stesso ovviamente per le scienze<br />
della politica. Tutti i corni delle questioni<br />
sono esposti con precisione,<br />
ma l’autore non nasconde le sue<br />
preferenze per alcune delle teorie,<br />
spesso presentando un suo punto<br />
<strong>di</strong> vista originale, capace <strong>di</strong> spostare<br />
in avanti le contrapposizioni più laceranti.<br />
Nel sintetizzare mirabilmente le riflessioni<br />
contemporanee, Cini riporta<br />
idee e passi <strong>di</strong> Manuel Castells,<br />
l’autore dell’opera fondamentale<br />
sulla società dell’informazione e delle<br />
reti, ma anche a Immanuel Wallerstein,<br />
Ulrich Beck e Zygmund Baumann.<br />
Numerose le citazioni <strong>di</strong><br />
Jeremy Rifkin, <strong>di</strong> Joseph Stiglitz, <strong>di</strong><br />
George Soros e Amartya Sen, sul<br />
fronte dell’economia e della globalizzazione.<br />
Anche per questo è un libro<br />
utile che ripropone in un nuovo contesto<br />
la letteratura più importante<br />
degli ultimi anni e a chi non l’avesse<br />
frequentata offre una preziosa mappa<br />
concettuale.<br />
Tino Pantaleoni<br />
ore 16.30 festa al Parco della Memoria<br />
con concerto musicale e stand<br />
del gnocco fritto<br />
In occasione della celebrazioni, Amministrazione<br />
Comunale ed ANPI pubblicheranno<br />
la ricerca realizzata dalla<br />
V° scientifico del Liceo Corso <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong><br />
Una Resistenza tante storie. Giovedì<br />
19 <strong>aprile</strong> alle ore 21.00 alla sala<br />
conferenze <strong>di</strong> Palazzo Principi, si terrà<br />
invece un incontro dal titolo “La verità<br />
della Resistenza”, con Massimo Storchi<br />
(Istoreco) e Giacomo Notari (Segretario<br />
Anpi Provinciale).<br />
Per ricevere informazioni sulle iniziative<br />
ancora in corso <strong>di</strong> definizione,<br />
telefonare alla Segreteria del sindaco<br />
(0522.630725).<br />
21
22<br />
Il piacere della bicicletta è<br />
quello stesso della libertà, forse<br />
meglio <strong>di</strong> una liberazione, siamo soli<br />
senza nemmeno il contatto della<br />
terra, che le nostre ruote sfiorano<br />
appena, quasi in balìa del vento,<br />
contro il quale lottiamo come un<br />
uccello. Non è il viaggio o la sua<br />
economia nel compierlo che ci sod<strong>di</strong>sfa,<br />
ma la facoltà appunto<br />
d’interromperlo e <strong>di</strong> mutarlo, quella<br />
poesia istintiva <strong>di</strong> una improvvisazione<br />
spensierata, mentre una forza<br />
orgogliosa ci gonfia il cuore <strong>di</strong> sentirci<br />
così liberi.<br />
Alfredo Oriani (1902)<br />
da “La bicicletta”<br />
E’ trascorso più <strong>di</strong> un secolo da<br />
quando sono state scritte queste<br />
righe, ma sono ancora attualissime.<br />
Il ciclismo non solo è uno sport<br />
ma uno stile <strong>di</strong> vita, i gran<strong>di</strong> giornalisti<br />
che hanno raccontato le gesta<br />
dei campioni del pedale non hanno<br />
fatto della cronaca, ma raccontato<br />
<strong>di</strong> sofferenze, gioie e fantasie. Appena<br />
un bambino comincia a cam-<br />
Due ruote per sognare<br />
con il Velo Club Strucchi<br />
Dopo 50 anni <strong>di</strong> attività la società ciclistica correggese prosegue l’impegno verso<br />
i giovani all’insegna della sportività. Ottimi risultati in campo agonistico.<br />
Anna Trevisi con Celestino Salami, presidente della<br />
Federazione Ciclistica Regionale<br />
minare sogna già una bicicletta,<br />
forse perchè è nello spirito<br />
dell’uomo vedere in questo mezzo<br />
uno strumento <strong>di</strong> libertà e spensieratezza.<br />
Il Velo Club P. Strucchi da oltre<br />
cinquanta anni dà la possibilità ai<br />
giovani <strong>di</strong> avvicinarsi a questo sport<br />
con uno spirito che<br />
non è solo quello<br />
dell’agonismo.<br />
Cerca <strong>di</strong> formare<br />
degli atleti che sappiano<br />
affrontare le<br />
<strong>di</strong>fficoltà con lealtà<br />
e impegno.<br />
Negli ultimi anni ha<br />
ottenuto ottimi risultati<br />
in campo<br />
agonistico vincendo<br />
ben cinque titoli italiani<br />
e aggiu<strong>di</strong>candosi<br />
tante altre gare<br />
in tutte le categorie.<br />
ATTIVITÀ SVOLTA<br />
E RISULTATI OT-<br />
TENUTI DAL 2004<br />
2004 - squadre<br />
tesserate: giovanissimi<br />
28 ragazzi,<br />
allievi 4 ragazzi, juniores 12 ragazzi<br />
Risultati e titoli ottenuti: 4 vittorie<br />
in gare nazionali con gli atleti Alessandro<br />
Cantone e Luca Do<strong>di</strong> nella<br />
categoria juniores.<br />
Medaglia <strong>di</strong> bronzo ai campionati<br />
italiani su strada nella categoria<br />
juniores con Luca Do<strong>di</strong>.<br />
Partecipazione al meeting nazionale<br />
per società <strong>di</strong> giovanissimi.<br />
2005 - squadre tesserate: giovanissimi<br />
26 ragazzi, esor<strong>di</strong>enti 11<br />
ragazzi, juniores 6 ragazzi<br />
Risultati e titoli ottenuti: 4 medaglie<br />
d’oro con l’atleta Alessandro Cantone<br />
ai campionati italiani su pista<br />
juniores (inseguimento, inseguimento<br />
a squadre, velocità olimpica,<br />
chilometro da fermo).<br />
2 convocazioni in nazionale con<br />
Alessandro Cantone.<br />
4 vittorie in gare nazionali con<br />
l’atleta Alessandro Cantone categoria<br />
juniores.<br />
Partecipazione al meeting nazionale<br />
per società <strong>di</strong> giovanissimi.<br />
2006 - squadre tesserate: giovanissimi<br />
19 ragazzi, esor<strong>di</strong>enti donne<br />
5 ragazze, juniores 6 ragazzi.<br />
Medaglia d’oro ai campionati italiani<br />
esor<strong>di</strong>enti donne su strada con<br />
l’atleta Anna Trevisi.<br />
<strong>2007</strong> - squadre tesserate: giovanissimi<br />
18 ragazzi, juniores 7 ragazzi.<br />
Giovanissimi: Gianluca Esposito,<br />
Sergio De Osti, Bruno Magliocca,<br />
Simone Russo, Virginia Bigi, Luca<br />
Cavazzoni, Federico Garuti, Linda<br />
Beltrami, Ilaria Bigi, Andrea Caccavale,<br />
Graziano Gasparini, Vincenzo<br />
Giacco, Davide Russo, Raffaele Tondelli.<br />
Juniores: Manuel Bruschetto, Andrea<br />
Casoni, Fabio Chieca, Michele<br />
Guarnieri, Silvio Mon<strong>di</strong>ni, Michael<br />
Verschoore, Matteo Zagni.<br />
La nostra porta è aperta a tutti i<br />
ragazzi e ragazze che intendono<br />
provare a cimentarsi in questa <strong>di</strong>sciplina<br />
sportiva.<br />
Per il Velo Club P. Strucchi<br />
Il Presidente: Guglielmo Bertani
Il nuoto a <strong>Correggio</strong><br />
una passione senza età<br />
Oltre a gestire le due piscine comunali, l’Uninuoto schiera una<br />
cinquantina <strong>di</strong> atleti <strong>di</strong> età compresa tra i 4 e i 40 anni e oltre.<br />
Lo scorso 25 febbraio saranno stati<br />
tanti i correggesi che hanno notato un<br />
inusuale caos intorno alla piscina comunale.<br />
Il motivo <strong>di</strong> tanto affollamento<br />
è stato lo svolgersi <strong>di</strong> una manifestazione<br />
<strong>di</strong> nuoto de<strong>di</strong>cata agli atleti più<br />
piccoli: il 1° Trofeo Interprovinciale CSI<br />
che interessava le province <strong>di</strong> Reggio<br />
Emilia e Parma. Durante questa manifestazione<br />
si sono impegnati fra le corsie,<br />
ma soprattutto <strong>di</strong>vertiti, bambini <strong>di</strong><br />
età compresa fra i 4 e i 9 anni.<br />
E’ proprio in queste occasioni che risulta<br />
visibile anche ai non frequentatori<br />
delle piscine la realtà del nuoto agonistico<br />
a <strong>Correggio</strong>. La società sportiva<br />
Uninuoto, che opera nelle piscine <strong>di</strong><br />
<strong>Correggio</strong> e Novellara, è da più <strong>di</strong> 20<br />
anni una delle società più importanti in<br />
provincia e in regione ed è arrivata negli<br />
ultimi tempi a portare alcuni dei propri<br />
atleti a livelli nazionali e internazionali.<br />
Una parte corposa dell’attività <strong>di</strong><br />
questa società si svolge nella piscina<br />
comunale <strong>di</strong> <strong>Correggio</strong>, dove ogni giorno<br />
atleti <strong>di</strong> tutte le età si allenano per<br />
migliorare se stessi ma soprattutto per<br />
con<strong>di</strong>videre con i propri compagni la<br />
passione per uno sport che significa<br />
sacrificio e impegno costante.<br />
A <strong>Correggio</strong>, l’attività agonistica della<br />
società Uninuoto interessa circa 50 atleti<br />
sud<strong>di</strong>visi in vari gruppi in base<br />
all’età. Il gruppo “Leve” rappresenta il<br />
primo passo verso un’attività agonistica<br />
vera e propria: in esso sono presenti<br />
bambini nati negli anni 2000, 2001 e<br />
2002 provenienti dalla attività dei corsi<br />
e che hanno <strong>di</strong>mostrato una certa pre<strong>di</strong>sposizione<br />
per l’ambiente acquatico.<br />
Questi piccoli atleti apprendono i gesti<br />
delle nuotate attraverso varie attività<br />
lu<strong>di</strong>che ma soprattutto imparano a<br />
sentirsi parte <strong>di</strong> un gruppo e a legare<br />
con i compagni e l’allenatore Davide<br />
Folloni. Il culmine della loro attività<br />
sarà rappresentato da una manifestazione<br />
denominata “Festa delle Leve"<br />
che si svolgerà a maggio nella piscina<br />
<strong>di</strong> Parma ed organizzata proprio da Uninuoto<br />
in collaborazione con il gestore<br />
Coopernuoto. E’ doveroso ricordare, a<br />
questo proposito, Valentina Cacciani,<br />
allenatrice molto apprezzata che per<br />
vari anni ha allenato proprio questo<br />
gruppo e che ci ha prematuramente lasciato,<br />
a causa <strong>di</strong> un malore improvviso,<br />
una decina <strong>di</strong> giorni fa.<br />
Proseguendo nell’attività, incontriamo<br />
il gruppo degli esor<strong>di</strong>enti<br />
C in cui bambini <strong>di</strong> 7,<br />
8 e 9 anni si allenano<br />
tre volte a settimana e<br />
cominciano ad affrontare<br />
un certo numero <strong>di</strong><br />
gare nel corso della<br />
stagione. Con molta<br />
sod<strong>di</strong>sfazione dei tecnici<br />
Elisa Ferretti e Patrick<br />
Galloni, questi bimbi<br />
stanno ottenendo risultati<br />
<strong>di</strong> rilievo <strong>di</strong>stinguendosi<br />
sia in provincia che<br />
a livello regionale. Il<br />
gruppo degli esor<strong>di</strong>enti<br />
B, allenato da Roberto Sironi, impegna<br />
i bambini nati negli anni ‘97 e ‘98 che<br />
si allenano 4 volte alla settimana e che<br />
cominciano ad effettuare per la prima<br />
volta le gare federali che rappresentano<br />
le gare più importanti a livello regionale.<br />
Anche questo gruppo sta crescendo<br />
sia a livello tecnico sia come<br />
gruppo, perchè dobbiamo ricordare che<br />
l'obiettivo <strong>di</strong> questa società non è solo<br />
<strong>di</strong> crescere atleti ma soprattutto <strong>di</strong> crescere<br />
persone attraverso i veri valori<br />
dello sport come la lealtà, l'impegno e<br />
il rispetto del prossimo. I ragazzi nati<br />
negli anni ‘95-’96 appartengono al<br />
gruppo degli esor<strong>di</strong>enti A, allenato da<br />
Elisa Ferretti. Con un impegno <strong>di</strong> 5 sedute<br />
alla settimana, che rappresentano<br />
un gran<strong>di</strong>ssimo sacrificio per questi<br />
ragazzi, <strong>di</strong>mostrano sempre una grande<br />
passione e un grande spirito <strong>di</strong><br />
gruppo, tradotti poi in costanti miglioramenti<br />
cronometrici e tecnici. Dopo il<br />
gruppo degli esor<strong>di</strong>enti A è possibile<br />
scegliere se proseguire nel gruppo degli<br />
"Under 20" oppure negli Assoluti<br />
che si allenano a Novellara. A Correg-<br />
gio, il gruppo "Under 20", allenato da<br />
Roberto Sironi, è composto da ragazzi<br />
amanti questo sport e che, ancora prima<br />
che compagni <strong>di</strong> squadra, sono<br />
amici. Sono impegnati soprattutto nelle<br />
gare del circuito CSI, dove ottengono<br />
risultati molto sod<strong>di</strong>sfacenti. Dopo i 20<br />
anni si entra nel gruppo Master, allena-<br />
to da Emanuele Costa, un gruppo <strong>di</strong> atleti<br />
dai 20 ai 40 e più anni che amano<br />
stare insieme per fare sport e continuare<br />
a mettersi alla prova con gare in<br />
tutto il territorio nazionale. L'Uninuoto<br />
si <strong>di</strong>stingue anche per l’attività agonistica<br />
dei <strong>di</strong>versamente abili, una categoria<br />
molto delicata ma che rappresenta<br />
per questi ragazzi e per i loro tecnici,<br />
a <strong>Correggio</strong> Elenio Boni, un aspetto<br />
molto importante della loro vita, un modo<br />
per abbattere le <strong>di</strong>fferenze e per<br />
stare insieme ad altri giovani.<br />
Tutta questa attività rappresenta un<br />
enorme impegno per le tante persone<br />
che ruotano intorno a questo mondo, a<br />
partire dai <strong>di</strong>rigenti (il <strong>di</strong>rettore sportivo<br />
Gianluca Gual<strong>di</strong> e il <strong>di</strong>rettore tecnico<br />
Vincenzo Savelli), dai tecnici e dai genitori<br />
degli atleti, senza scordare la stretta<br />
collaborazione con l’attività corsistica.<br />
E’ proprio grazie ai corsi <strong>di</strong> nuoto<br />
per ragazzi e adulti, oltre alle tante altre<br />
attività della società Uninuoto, che<br />
l’attività agonistica può continuare ad<br />
esistere e a dare enormi sod<strong>di</strong>sfazioni<br />
alla comunità correggese.<br />
23
24<br />
Compro, vendo, cerco, propongo<br />
Invitiamo i nostri lettori a fare uso<br />
<strong>di</strong> questo spazio.<br />
E’ sufficiente telefonare allo 0522-<br />
69.23.40 (dalle 9 alle 12.30) o,<br />
meglio, inviare un testo scritto alla<br />
redazione (anche via fax allo 0522-<br />
63.13.44 o via e-mail all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
primo-piano@tiscali.it).<br />
Gli annunci devono essere brevi e<br />
recare il recapito del mittente. Ogni<br />
annuncio sarà pubblicato per un<br />
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La redazione declina ogni responsabilità<br />
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<strong>Circolo</strong> Culturale <strong>Primo</strong> <strong>Piano</strong><br />
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il 27 marzo <strong>2007</strong><br />
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