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Le sorprendenti analogie fra cristianesimo e culto ... - Martufi, Gabriele

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Storia<br />

<strong>Le</strong> <strong>sorprendenti</strong> <strong>analogie</strong> <strong>fra</strong> <strong>cristianesimo</strong> e <strong>culto</strong> di Mitra: anche per lui si consacrava il pane, promettendo vita eterna<br />

Il rivale di Gesù<br />

80<br />

N<br />

ei primi secoli<br />

dopo Cristo il<br />

<strong>culto</strong> del dio Mitra<br />

era diffusissimo.<br />

Nei mitrei, piccoli<br />

santuari in genere<br />

sotterranei (come<br />

in questo disegno) i<br />

fedeli si riunivano<br />

utilizzando parte<br />

della simbologia<br />

cristiana (religione<br />

11/2004<br />

Una messa molto colorita<br />

allora concorrente)<br />

come il pane, il<br />

vino, l’altare, i<br />

grappoli d’uva.<br />

In maschera. Chi<br />

officiava questa<br />

sorta di messa o<br />

comunione, posto<br />

che anche per i<br />

cristiani era a quei<br />

tempi una mensa<br />

sacra, era aiutato<br />

da assistenti.<br />

Gli adepti indossavano<br />

maschere di<br />

animali (credevano<br />

nella reincarnazione<br />

dell’uomo<br />

anche in altre<br />

forme viventi) o<br />

simboli astrali, per<br />

esprimere il grado<br />

raggiunto nella<br />

setta.<br />

Mitra e il toro (Pal. Barberini, Roma). Il mitreo sotto la chiesa di S. Clemente (Roma).<br />

Se il <strong>cristianesimo</strong> non avesse vinto, anche per<br />

“appoggi politici”, oggi forse crederemmo in Mitra.<br />

Era nato il 25 dicembre, in<br />

una grotta, da una vergine.<br />

Venne sulla Terra per predicare<br />

la giustizia, per portare<br />

la salvezza dell’anima, la vita<br />

eterna. Salì in cielo a 33 anni, con<br />

la promessa di tornare il giorno<br />

del giudizio. Il suo nome? Si chiamava<br />

Mitra, il più grande “concorrente”<br />

di Gesù di cui si abbiano<br />

tracce storiche e archeologiche.<br />

Tanto che alcune sue caratteristiche<br />

si sovrappongono in modo stupefacente<br />

a quelle del Messia. Eppure<br />

a Roma come a Ostia Antica,<br />

dove la religione di Mitra iniziò ad<br />

affermarsi dal I secolo dopo Cristo,<br />

a Capua come a Vulci, si contano<br />

sulla punta delle dita i turisti che<br />

chiedono di quest’altro Salvatore,<br />

per visitare almeno una delle sue<br />

“chiese”, i mitrei. E cioè piccoli<br />


templi che potevano ospitare al<br />

massimo 30-40 persone, scavati<br />

nella roccia e spesso nei sotterranei<br />

delle città. I mitrei erano però<br />

diffusissimi, non solo in Italia (a<br />

Roma si calcola che ve ne fossero<br />

un migliaio), ma da Tripoli alle<br />

Gallie fino ai possedimenti romani<br />

in Germania, in Dacia (Romania)<br />

e in Britannia (Inghilterra).<br />

● Pane e vino<br />

I seguaci di Mitra<br />

battezzavano i nuovi<br />

adepti, l’officiante<br />

benediceva il pane e<br />

l’acqua, pare anche<br />

il vino. E li faceva distribuire<br />

ai partecipanti<br />

di una sacra<br />

mensa. Ma quando,<br />

nel 313 d. C., Costantino<br />

vinse la sua battagliapolitico-religiosa<br />

contro i pagani e<br />

impose il <strong>cristianesimo</strong><br />

come religione di<br />

Stato, anche i mitrei vennero distrutti.<br />

Un esempio? Il mitreo di<br />

Santa Prisca a Roma, con affreschi<br />

sfregiati, altare e bassorilievi rotti.<br />

La religione di Mitra ebbe un recupero<br />

durante il governo di Giu-<br />

82<br />

11/2004<br />

Sotto il segno di<br />

astri e animali<br />

L’<br />

antica riproduzione di un bassorilievo,<br />

a destra, mostra alcuni<br />

dei simboli associati a Mitra<br />

(con berretto frigio, spada e globo<br />

in mano, sul toro della creazione)<br />

e ai gradi dei suoi seguaci.<br />

1) Il dio Sole con raggiera,<br />

per la carica di Eliodromo, 6° grado<br />

(il più alto) e un cipresso, simbolo<br />

di Giove. 2) Luna (5° grado –<br />

Persiano). 3) <strong>Le</strong>one: 4° grado. 4)<br />

Gallo: rappresenta ancora il Sole.<br />

5) Civetta: altro simbolo lunare.<br />

6) Scorpione: Marte e Miles, 3°<br />

grado. 7) Caute, il sorgere del<br />

Sole, assistente di 6° grado.<br />

8) Cautopate, tramonto e Luna<br />

(5° grado, cioè Persiano). 9) Corvo,<br />

1° grado, e palma solare. 10)<br />

Cane (4° grado – cioè <strong>Le</strong>one). 11)<br />

Serpente: Nymphus, 2° grado.<br />

Per 3 secoli fu la religione<br />

più seguita. Ma Costantino<br />

poi appoggiò i cristiani...<br />

▲<br />

3<br />

1<br />

2<br />

Sul carro solare<br />

A sinistra, Mitra fa uscire acqua<br />

dalla roccia (1), fa un patto col<br />

Sole (2) e con lui va in cielo (3).<br />

Scultura della Britannia<br />

sulla nascita di Mitra.<br />

liano l’Apostata, dal 361 al 363, per<br />

poi essere messa al bando nel 394<br />

con Teodosio, che fece prevalere la<br />

religione cristiana. Sui mitrei distrutti<br />

furono erette chiese e basiliche.<br />

Il mitraismo fu dimenticato o<br />

ricordato solo come superstizione<br />

pagana, talvolta con la falsa accusa<br />

di richiedere sacrifici umani.<br />

● Tutta un’altra<br />

messa<br />

In realtà, nelle<br />

sue origini orientali<br />

era sacrificato un toro.<br />

E sembra che a<br />

Roma il sacrificio<br />

taurino fosse del tutto<br />

simbolico. Ma il<br />

successo del mitraismo<br />

in ambiente romano<br />

fu tale, per circa<br />

tre secoli, che uno<br />

dei più grandi studiosi<br />

delle religioni,<br />

il <strong>fra</strong>ncese Ernest<br />

Renan, concludeva<br />

“se il <strong>cristianesimo</strong> fosse stato fermato<br />

nella sua espansione, oggi il<br />

mondo sarebbe mitraico”. Prendendo<br />

alla lettera questa <strong>fra</strong>se, come<br />

sarebbe una messa oggi?<br />

Al posto dell’immagine di Gesù<br />

7<br />

3<br />

10<br />

5<br />

6<br />

1<br />

in croce, dietro l’altare avremmo<br />

Mitra che afferra il toro cosmico<br />

dal quale, con il sacrificio, germogliò<br />

la vita vegetale e animale fino<br />

all’uomo. Vicino all’affresco si<br />

avrebbe l’effigie a raggiera di un<br />

grande sole, simbolo appunto del<br />

dio Sole amico di Mitra (simbolo<br />

poi adottato per l’ostensorio cristiano,<br />

dove una raggiera dorata<br />

circonda l’ostia consacrata). Il<br />

“pater” dei mitraici prenderebbe<br />

il posto del sacerdote<br />

cattolico, con il bastone pastorale,<br />

la cuffia tipica anche<br />

dei primi officianti<br />

cristiani, una tunica rossa<br />

da vescovo e ai lati<br />

due assistenti al posto<br />

dei chierichetti. Non<br />

reggerebbero candele,<br />

ma fiaccole. Uno,<br />

Caute, terrebbe la fiaccola<br />

rivolta in alto, a raf-<br />

figurare l’alba; l’altro,<br />

Cautopate, abbassata,<br />

per il tramonto.<br />

Dopo le prediche sulla solidarietà<br />

e la giustizia, si avrebbero<br />

brevi rappresentazioni di teatro<br />

drammatico. Per esempio “Quando<br />

Giove distrusse i giganti”. Poi il<br />

pater benedirebbe il pane e l’ac-<br />

qua-vino. Li farebbe distribuire da<br />

aiutanti con maschere da corvo ai<br />

fedeli, che non risulterebbero disposti<br />

di fronte a lui su sobrie panche,<br />

ma distesi su triclini lungo i<br />

lati del mitreo.<br />

● Carnevalata sacra<br />

Adepti con le maschere del grado<br />

di leone diffonderebbero incenso<br />

<strong>fra</strong> i fedeli, mentre passerebbe<br />

un sacerdote che<br />

con una mano trascinerebbe<br />

una pelle di toro, e<br />

con l’altra reggerebbe<br />

la cassetta delle offerte.<br />

Questo ipotetico<br />

mitreo non potrebbe<br />

contare certo<br />

su una sponsorizzazione<br />

di Mc<br />

Donald’s: i mitraici<br />

erano infatti vegetariani.<br />

Lo storico ro-<br />

mano Porfirio parlava<br />

della loro credenza<br />

nella metempsicosi,<br />

cioè la migrazione dell’anima<br />

in diversi esseri viventi prima di<br />

raggiungere i piani alti del cielo.<br />

“Non mangiano carne” assicurava<br />

Porfirio “né uccidono animali”.<br />

Un gioiello (II sec. d. C.)<br />

col simbolo del leone.<br />

8<br />

11<br />

4<br />

2<br />

9<br />

Uno dei peggiori peccati di un<br />


Il vestito non<br />

fa il monaco<br />

Sopra, un<br />

vescovo ha un<br />

vestiario molto<br />

simile a quello<br />

del pater dei<br />

mitraici (anche<br />

lui era munito di<br />

pastorale),<br />

nella foto<br />

sopra a destra.<br />

A destra, una<br />

comunione.<br />

84<br />

11/2004<br />

“Io ti battezzo col toro”<br />

Nei primi battesimi mitraici si<br />

usava sangue di toro. Presto<br />

però il sacrificio divenne<br />

simbolico e si passò all’acqua.<br />

Si battezzava e si sancivano<br />

patti in nome di Mitra.<br />

Ma era un dio maschilista<br />

mitraico di oggi sarebbe comunque<br />

non mantenere un patto, un<br />

contratto, una parola data: Mitra<br />

in molte raffigurazioni era il dio<br />

“della stretta di mano”, dei patti<br />

e della giustizia. La presenza di<br />

maschere nei riti mitraici dipendeva<br />

invece dal fatto che vi erano<br />

diversi gradi d’iniziazione. Nel mitreo<br />

di San Felicissimo, a Ostia Antica,<br />

questi gradi sono bene descritti<br />

nel mosaico delle “Sette<br />

porte”. Nel <strong>culto</strong> misterico di Mitra<br />

si entrava come Corvi, sotto<br />

la tutela di Mercurio. Si veniva<br />

presto promossi come Nymphus<br />

(simboleggiato dalla larva o dal<br />

serpente che, mutando pelle,<br />

preannuncia un cambiamento) e<br />

si era sotto Venere. Poi si diventava<br />

Miles, cioè soldato, con una cerimonia<br />

di incoronazione dopo<br />

avere sottratto la spada a un uomo<br />

armato; e si era sotto la protezione<br />

di Marte.<br />

▲<br />

● Battezzati e cresimati<br />

Il passo successivo era quello del<br />

grado di <strong>Le</strong>one, protetto da Giove.<br />

Poi si diventava Persiano, tutelato<br />

dalla Luna. <strong>Le</strong> più alte cariche erano<br />

Eliodromo (sotto il Sole) e Pater,<br />

il ruolo sacerdotale principale,<br />

di nuovo sotto la tutela di Mercurio.<br />

In questa ipotetica civiltà mitraica,<br />

al giorno d’oggi verrebbero<br />

praticati il battesimo e anche la<br />

cresima, per estensione di quanto<br />

riporta, in Prescrizioni contro gli<br />

eretici, il dotto della Chiesa Tertulliano,<br />

del terzo secolo:“Battezzano<br />

in suo nome con acqua santa”.<br />

“Mitra impone un segno sulla<br />

fronte dei suoi soldati, elabora pure<br />

l’offerta del pane, produce una<br />

parvenza di resurrezione”.Volendo<br />

restare vicini alle origini, questi<br />

culti mitraici soffrirebbero però di<br />

un handicap rispetto all’evoluzione<br />

della società civile: avrebbero una<br />

scarsissima partecipazione di donne.<br />

<strong>Le</strong> fonti antiche parlano di una<br />

religione diretta ai maschi: infatti<br />

ebbe grande successo nell’esercito<br />

di Roma, che la esportò in tutti i<br />

possedimenti dell’impero.<br />

● <strong>Le</strong>ali e solidali<br />

Questa religione, che si diffuse<br />

rapidamente dalla fine del primo<br />

secolo d. C., quando venne “registrata”<br />

dallo storico romano Stazio,<br />

piaceva infatti ai soldati e alla<br />

burocrazia imperiale; piaceva anche<br />

agli schiavi e ai liberti. Insomma,<br />

ai senza famiglia naturale, cioè<br />

a coloro che per lavoro o schiavitù<br />

erano stati sradicati dai luoghi d’origine.<br />

E contavano sull’appoggio<br />

della casa imperiale o sulla solidarietà<br />

<strong>fra</strong> commilitoni; ai tempi dell’impero,<br />

una situazione comune<br />

a tantissime persone, che finivano<br />

per convertirsi ai princìpi di lealtà<br />

della religione di Mitra. I valori e le<br />

prescrizioni di solidarietà e di rispetto<br />

dei patti che forniva la religione<br />

mitraica colmavano la mancanza<br />

di appoggio della famiglia<br />

naturale.<br />

Esistono però indizi che in alcuni<br />

luoghi fu effettuata un’apertura<br />

alle donne. Porfirio, per esempio,<br />

parla di un grado femminile<br />

oltre ai canonici maschili, quello<br />

della Iena. E una tomba di una<br />

donna trovata a Gulgariche, vicino<br />

a Tripoli, porta un’iscrizione significativa:<br />

“Elia Arisuth (la donna,<br />

ndr), visse 60 anni più o meno, era<br />

una <strong>Le</strong>onessa e qui giace”.<br />

● Diritti d’autore<br />

Uno dei problemi che da sempre<br />

ci si pone è il seguente: con attributi<br />

divini e riti così straordinariamente<br />

simili, chi ha copiato chi,<br />

tra i cristiani e i mitraici? Anzitutto,<br />

va ricordato che, mentre Gesù<br />

ha 2.000 anni, il dio Mitra ne ha<br />

Mitra spezzò<br />

il pane...<br />

Rilievo di pietra<br />

(a Sarajevo, IV<br />

sec. d. C.) con la<br />

comunione tra<br />

i fedeli di Mitra.<br />

Su un tavolino<br />

a tre piedi sono<br />

presenti i pani<br />

con incisa la<br />

croce.<br />


Dava un senso di comunità a chi era lontano<br />

dalla famiglia, e cioè a legionari e schiavi<br />

almeno 1.500 in più. Era infatti<br />

una delle divinità solari della cosmologia<br />

induista, guardiano dell’ordine<br />

cosmico con l’altro dio Varuna.<br />

Il suo <strong>culto</strong> ebbe un ruolo<br />

importante in Persia fin dal 1300 a.<br />

C.: si credeva che Mitra fosse nato<br />

da una roccia con una fiaccola e<br />

un coltello <strong>fra</strong> le mani; da qui forse<br />

la credenza (posteriore, presso i<br />

Romani) che fosse nato in una<br />

grotta incarnandosi nel ventre di<br />

una vergine. La sua data di nascita,<br />

il 25 dicembre, fu adottata dalla<br />

Chiesa anche per Gesù nel IV secolo,<br />

molto dopo che era stata attribuita<br />

a Mitra. Era vicina al solstizio<br />

d’inverno ed era un giorno<br />

rituale per diverse culture. Il battesimo<br />

non era un’esclusiva dei<br />

primi cristiani: lo praticavano Giovanni<br />

Battista e anche alcune sette<br />

indiane. Il pasto comune era d’uso<br />

in diverse religioni, ma forse i mitraici<br />

copiarono dai cristiani la benedizione<br />

del pane e del vino. Per<br />

quanto riguarda la vita eterna, può<br />

darsi che i mitraici l’abbiano<br />

enfatizzata per fare concorrenza<br />

ai cristiani, ma è indubbio<br />

che fin dalla fase an-<br />

▲<br />

Il dio di origine<br />

persiana in una<br />

scultura a Budapest.<br />

86<br />

11/2004<br />

tica questa religione la prevedesse<br />

come ricompensa per chi aveva<br />

perseguito il bene.<br />

● Anime <strong>fra</strong> i pianeti<br />

Nella mitologia, Mitra inizia ai<br />

suoi misteri il dio Sole, con il quale<br />

consuma un pasto rituale e stringe<br />

un patto, per poi ascendere al<br />

cielo con il carro solare. Fra i meriti<br />

di Mitra, quello fondamentale di<br />

avere catturato il toro cosmico e<br />

averlo sacrificato in modo che dal<br />

suo sangue e dal suo seme nascessero<br />

le piante e gli animali. E quello<br />

di aver fatto piovere dopo una<br />

lunga siccità, colpendo la volta celeste<br />

con una freccia. La caduta di<br />

meteoriti faceva infatti pensare<br />

agli antichi che il cielo fosse una<br />

cupola di pietra. E da qui nacque<br />

anche l’idea dei mitrei come antri<br />

nella roccia, o comunque sotto terra,<br />

perché dovevano ricordare<br />

la volta celeste. Per<br />

questo i soffitti dei mi-<br />

Mitra caput mundi<br />

La diffusione del <strong>culto</strong> di Mitra<br />

coincideva con l’area<br />

dell’impero romano e la Persia,<br />

dove arrivò 1.300 anni prima.<br />

trei erano colorati di blu e raffiguravano<br />

stelle e costellazioni. Come<br />

Mosè o San Pietro, Mitra fece<br />

più volte sgorgare miracolosamente<br />

acqua dalla roccia.<br />

● Vangelo anonimo<br />

I mitraici non ebbero<br />

evangelisti ma, secondo<br />

Reinhold Merkelbach, studioso<br />

della storia di Mitra,<br />

chi codificò il mitraismo <strong>fra</strong><br />

i Romani (solo a livello orale:<br />

era una religione misterica)<br />

fu un dotto anonimo<br />

dell’impero, nato in area expersiana<br />

e che conosceva<br />

bene il greco e la filosofia di Platone.<br />

Questo “evangelista”, con<br />

una serie di calcoli geometrici associò<br />

le informazioni dell’epoca<br />

sulla distanza dei pianeti dalla Terra<br />

(Luna e Sole compresi, perché<br />

considerati tali) con l’ordine dei<br />

giorni della settimana (Lunedì da<br />

Luna, Mercoledì da Mercurio,<br />

Giovedì da Giove...), teorizzando<br />

che l’anima degli uomini<br />

nasceva nei piani<br />

alti dell’universo<br />

e nella sua discesa<br />

sulla Terra, secondo<br />

la data di nascita,<br />

prendeva l’influenza<br />

dei pianeti in base<br />

Simboli<br />

convergenti<br />

La comunione<br />

mitraica<br />

viene dal mito<br />

del banchetto<br />

di Mitra con il<br />

Sole (sopra, in<br />

un rilievo di<br />

Fiano Romano).<br />

A destra,<br />

scultura gallica<br />

con serpente e<br />

segni zodiacali.<br />

Un re incoronato da Ahura<br />

Mazda e Mitra, in Persia.<br />

Mitreo a Carrowburgh, Inghilterra.<br />

alla loro posizione. Credettero in<br />

Mitra anche imperatori come Diocleziano<br />

e Severo. Pure Commodo,<br />

una sorta di Nerone, divenne un<br />

suo sostenitore. In una cerimonia<br />

pare che avesse ucciso, in una sorta<br />

di sacrificio umano, un miles,<br />

screditando i mitraici agli occhi<br />

della popolazione: forse da questo<br />

episodio nacque la leggenda dei<br />

sacrifici umani.<br />

E fu il legame della religione mitraica<br />

con l’esercito di Roma a<br />

causarne una fine rapida, poiché<br />

l’imperatore Costantino ordinò ai<br />

suoi generali di bandire Mitra e favorire<br />

l’immagine di Gesù. ■<br />

Franco Capone


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