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“Il più grande … ristorante di Udine” - Ospedale di Udine

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<strong>“Il</strong> <strong>più</strong> <strong>grande</strong> <strong>…</strong> <strong>ristorante</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne”<br />

Se si considera che all’ospedale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne sono preparati circa 700.000 pasti (<strong>di</strong> cui 50.000<br />

per la mensa <strong>di</strong>pendenti) e 350.000 prime colazioni l’anno, al costo <strong>di</strong> 5,86 milioni <strong>di</strong><br />

euro, si può ben <strong>di</strong>re che il <strong>più</strong> <strong>grande</strong> <strong>ristorante</strong> <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne si trovi all’ospedale S.Maria della<br />

Misericor<strong>di</strong>a.<br />

Terminati i lavori <strong>di</strong> ristrutturazione della cucina e mensa dell’ospedale S. Maria della<br />

Misericor<strong>di</strong>a, Serenissima Ristorazione SpA introduce nel sistema <strong>di</strong> ristorazione<br />

ospedaliera il vassoio personalizzato che, attraverso la prenotazione informatizzata<br />

costituisce, un’innovazione nutrizionale che migliora il servizio <strong>di</strong> somministrazione dei<br />

pasti ai pazienti e quin<strong>di</strong> la qualità della loro degenza.<br />

Tre sono le linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo alle quali deve attenersi la ristorazione ospedaliera:<br />

1. la nutrizione in ospedale come parte integrante del trattamento terapeutico;<br />

2. la sicurezza alimentare e la qualità dei cibi;<br />

3. l’organizzazione e i costi.<br />

La nutrizione in ospedale, parte integrante del trattamento terapeutico.<br />

Il Consiglio d'Europa ha stabilito che la ristorazione ospedaliera è parte integrante della<br />

terapia clinica e il ricorso al cibo rappresenta il primo e <strong>più</strong> economico strumento per il<br />

trattamento della malnutrizione.<br />

Le Linee d’in<strong>di</strong>rizzo nazionali per la ristorazione ospedaliera ed assistenziale del Ministero<br />

della Salute riconoscono, quali elementi portanti, la centralità del paziente ospedalizzato e<br />

il rispetto delle sue esigenze nutrizionali specifiche. Le stesse Linee stabiliscono che:<br />

• una corretta alimentazione costituisce uno straor<strong>di</strong>nario fattore <strong>di</strong> salute e la<br />

nutrizione va dunque inserita nei percorsi <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi e cura;<br />

• l’aspetto nutrizionale è parte integrante <strong>di</strong> una visione strategica <strong>più</strong> ampia del<br />

percorso <strong>di</strong> salute all’interno <strong>di</strong> un’attività assistenziale e clinica <strong>di</strong> qualità;<br />

• l’intervento nutrizionale ha come obiettivo quello <strong>di</strong> mantenere e promuovere la<br />

salute nel soggetto sano, mentre nel soggetto affetto da patologia ha finalità<br />

terapeutiche specifiche e/o <strong>di</strong> prevenzione delle complicanze.<br />

Alcune indagini condotte in vari ospedali confermano che all’ingresso in ospedale il 55%<br />

dei pazienti ha un peso normale; il 25% è in sovrappeso e il 20% è sottopeso. La<br />

malnutrizione, tuttavia, non è al centro della pratica clinica tra<strong>di</strong>zionale tant’è che, al<br />

momento della <strong>di</strong>missione, le stesse indagini mostrano che solo nel 22% la situazione è<br />

migliorata.<br />

Negli ultimi anni, tutti i sistemi <strong>di</strong> miglioramento della qualità (per esempio l’accre<strong>di</strong>tamento<br />

internazionale <strong>di</strong> Joint Commission International da noi ottenuto nel 2010) definiscono<br />

standard per valutare e monitorare lo stato nutrizionale dei pazienti per ridurre, per<br />

quanto possibile le conseguenze cliniche della malnutrizione come:<br />

• la ridotta capacità funzionale <strong>di</strong> organi ed apparati (car<strong>di</strong>aco, respiratorio,<br />

muscolare)<br />

• l’aumento delle complicanze postoperatorie e della durata della convalescenza<br />

• la compromissione strutturale e funzionale gastrointestinale (ridotti <strong>di</strong>gestione e<br />

assorbimento, aumentata permeabilità a tossine)<br />

• la compromissione del sistema immunitario con aumentato rischio <strong>di</strong> infezioni e


complicanze settiche<br />

• l’aumento dei tempi <strong>di</strong> guarigione, delle lesioni cutanee, delle piaghe da decubito<br />

• la compromissione delle funzioni intellettive e della qualità <strong>di</strong> vita<br />

• l’aumento dei costi (ricoveri <strong>più</strong> lunghi e complicati, maggior uso <strong>di</strong> farmaci e<br />

maggior ricorso ad accertamenti).<br />

La valutazione del rischio nutrizionale del paziente effettuata al momento del ricovero e nei<br />

successivi monitoraggi consente <strong>di</strong> contrastare l’instaurarsi <strong>di</strong> stati <strong>di</strong> malnutrizione<br />

ospedaliera e/o <strong>di</strong> correggere situazioni <strong>di</strong> malnutrizione precedenti.<br />

Strumenti efficaci nell’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> soggetti a rischio <strong>di</strong> malnutrizione sono gli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

malnutrizione integrati, che consentono una precoce valutazione del rischio nutrizionale.<br />

Il nostro Servizio per la Nutrizione Clinica ha alcuni strumenti per impostare la terapia<br />

nutrizionale. Il principale <strong>di</strong> questi strumenti è il Dietetico Ospedaliero, integrazione<br />

nutrizionale con prodotti <strong>di</strong>etetici specifici e la Nutrizione Artificiale. Il Dietetico<br />

ospedaliero rappresenta un mezzo valido per pianificare e ottimizzare l'intervento<br />

nutrizionale in ambito ospedaliero e consente <strong>di</strong> conciliare le esigenze terapeutiche con<br />

quelle tecnico-amministrative. Esso deve contenere prescrizioni <strong>di</strong>etetiche elaborate<br />

considerando le patologie prevalenti e le esigenze nutrizionali dei ricoverati. Inoltre, deve<br />

essere <strong>di</strong> facile lettura e consultazione per consentire al personale <strong>di</strong> reparto <strong>di</strong> utilizzarlo<br />

presto e bene nell'interesse del paziente.<br />

Il Dietetico ospedaliero in uso presso il nostro <strong>Ospedale</strong>, aggiornato nel mese <strong>di</strong> Luglio <strong>di</strong><br />

quest’anno, prevede 67 prescrizioni <strong>di</strong>etetiche comprendenti il vitto comune, le <strong>di</strong>ete<br />

standard e le <strong>di</strong>ete ad personam con schemi <strong>di</strong>etoterapici ricettati in<strong>di</strong>vidualmente per<br />

soggetti con problematiche nutrizionali complesse.<br />

La sicurezza alimentare e la qualità dei cibi<br />

In tutte le ristorazioni collettive, in particolare quelle ospedaliere, bisogna assicurare che la<br />

preparazione, la conservazione e la <strong>di</strong>stribuzione dei cibi siano tali da non<br />

determinare la presenza <strong>di</strong> cariche microbiche che producano effetti negativi sulla salute<br />

dei consumatori.<br />

Serenissima Ristorazione SpA, per la preparazione dei cibi nel proprio centro cottura <strong>di</strong><br />

Palmanova, usa il sistema cook and chill: esso implica la completa cottura del cibo<br />

seguita da un rapido raffreddamento (in tunnel <strong>di</strong> abbattimento della temperatura) e<br />

conservazione in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> bassa temperatura controllata sopra il punto <strong>di</strong><br />

congelamento (da 0° a + 3°), seguita da un completo riscaldamento nei pressi del<br />

consumatore prima dell’utilizzo dell’alimento. Il cibo può essere utilizzato fino a un<br />

massimo <strong>di</strong> cinque giorni incluso il giorno <strong>di</strong> cottura. La cottura iniziale assicura la<br />

<strong>di</strong>struzione delle forme vegetative dei microrganismi patogeni presenti. Alcuni<br />

microrganismi producono spore che vengono uccise dalla temperatura normalmente<br />

raggiunta nella cottura. Il raffreddamento dopo la cottura e il riscaldamento prima della<br />

<strong>di</strong>stribuzione devono assicurare che l’intervallo <strong>di</strong> temperatura (circa fra 7° e 60°), nel<br />

quale gli organismi che sopravvivono alla cottura possono moltiplicarsi, deve essere<br />

superato il <strong>più</strong> rapidamente possibile per controllare la carica microbica. Il contratto<br />

d’appalto prevede che i pazienti vengano serviti con un vassoio personalizzato, con il<br />

menu scelto precedentemente. I vassoi sono preparati nella cucina dell’<strong>Ospedale</strong><br />

attraverso due nastri confezionamento, con una potenzialità complessiva <strong>di</strong> 16 vassoi al<br />

minuto. Tale soluzione organizzativa consente <strong>di</strong> confezionare i circa 950 vassoi<br />

personalizzati per ogni servizio (pranzo e cena) in un tempo massimo <strong>di</strong> 60 minuti. I<br />

vassoi vengono <strong>di</strong>stribuiti ai reparti con 10 carrelli termici dotati <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong><br />

telecontrollo “BNETWISE” per il controllo dei tempi e delle temperature <strong>di</strong> mantenimento


dopo l’inserimento degli stessi nei carrelli. Il sistema <strong>di</strong> telecontrollo con software BWISE e<br />

il sistema <strong>di</strong> rilevazione dati applicati ad alcuni carrelli interagiscono con la stazione <strong>di</strong><br />

controllo scambiandosi i dati rilevati. L’applicazione del sistema consente <strong>di</strong> verificare il<br />

corretto mantenimento delle temperature nei <strong>di</strong>versi reparti destinatari e, in caso <strong>di</strong> “non<br />

conformità”, <strong>di</strong> attuare le necessarie azioni correttive.<br />

Nella cucina dell’<strong>Ospedale</strong> vengono preparate le 350.000 prime colazioni e alcuni<br />

cibi come minestre, pasta, riso, carni alla piastra, affettati, formaggi, verdure fresche<br />

e puré. Anche in questo caso la tecnologia usata deve assicurare che la temperatura<br />

dopo la cottura e durante la <strong>di</strong>stribuzione, che deve avvenire entro 30 minuti, non scenda<br />

mai sotto i 65° per tenere sotto controllo la carica microbica.<br />

L’organizzazione e i costi<br />

Serenissima Ristorazione SpA <strong>di</strong> Vicenza è titolare del contratto del servizio <strong>di</strong> ristorazione<br />

con scadenza il 02.11.2016 (durata 6 anni, <strong>più</strong> eventuale proroga <strong>di</strong> 2).<br />

Il servizio è stato aggiu<strong>di</strong>cato, a seguito <strong>di</strong> gara d’appalto <strong>di</strong> rilevanza comunitaria, con il<br />

criterio dell’offerta economicamente <strong>più</strong> vantaggiosa.<br />

L’importo complessivo del contratto sottoscritto ammonta a € 35.200.914,06 IVA inclusa<br />

(annuo € 5.866.819,01 IVA inclusa). Le con<strong>di</strong>zioni contrattuali al momento, a seguito<br />

dell’entrata in vigore del D.Lgs. 95/12 in tema <strong>di</strong> riduzione della spesa, sono in corso <strong>di</strong><br />

revisione.<br />

Con il nuovo servizio, in <strong>Ospedale</strong> vengono affrontati tre gran<strong>di</strong> modelli organizzativi:<br />

• prenotazione informatizzata;<br />

• vassoio personalizzato, <strong>di</strong>stribuzione in carrelli termici controllati e lavaggio<br />

centralizzato delle stoviglie.<br />

Forte enfasi è stata riservata all’informatizzazione delle prenotazioni effettuate<br />

me<strong>di</strong>ante l’utilizzo <strong>di</strong> un piccolo computer palmare che consente <strong>di</strong> ridurre gli errori nelle<br />

consegne rispetto a quanto or<strong>di</strong>nato, <strong>di</strong> avere un preciso resoconto <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ni/presenze e <strong>di</strong><br />

monitorare i costi. Tutto ciò ha richiesto uno specifico addestramento anche del nostro<br />

personale.<br />

Serenissima Ristorazione SpA si è fatta carico anche, come previsto nel contratto<br />

d’appalto, <strong>di</strong> tutti i lavori <strong>di</strong> ristrutturazione e <strong>di</strong> riadattamento dei locali per renderli<br />

adeguati all’allestimento dei pasti con il vassoio personalizzato.<br />

Anche la mensa è stata ristrutturata e si presenta con standard e tecnologie rinnovate oltre<br />

alla possibilità <strong>di</strong> cotture espresse in loco per alcuni alimenti (paste e bistecche)<br />

consumabili imme<strong>di</strong>atamente dopo la cottura, completamente climatizzata e riproposta<br />

con materiali e mobili nuovi dal design moderno.<br />

La metodologia proposta per il servizio consente agli utenti <strong>di</strong> spostarsi in maniera<br />

autonoma tra le varie isole in cui vengono offerti gli alimenti, le stoviglie e le bevande<br />

evitando <strong>di</strong> seguire un percorso obbligato a vantaggio della consistente riduzione dei tempi<br />

<strong>di</strong> attesa in coda.<br />

I lavori <strong>di</strong> ristrutturazione, il cui importo complessivo ammonta a circa € 2.145.000 (IVA<br />

inclusa), sono iniziati il 07.02.2011 e si sono conclusi nel mese <strong>di</strong> agosto 2012.<br />

Ogni giorno vengono <strong>di</strong>stribuiti ai pazienti degenti circa 1535 pasti e 750 prime colazioni;<br />

ai pazienti in day hospital circa 270 pasti e 150 prime colazioni; ai <strong>di</strong>pendenti 230 pasti.

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