Le Piante Officinali, tra Terapia, Leggenda e ... - Naturopatia-IME
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Da sempre e in tutto il mondo l’uomo ha usato erbe<br />
per curarsi o per insaporire i suoi cibi.<br />
Il primo libro erbario, un vero indice farmaceutico,<br />
nasce in Cina con il nome “Pens’ao”, nel 2700 a.C.<br />
In India, il metodo Ayurvedico dell’uso delle piante si<br />
fa risalire al 2500 a.C.<br />
Dall’ Egitto, con il famoso “papiro Ebers” datato 1550<br />
a.C., ci vengono <strong>tra</strong>mandate più di 700 ricette<br />
erboristiche.<br />
Nei secoli che seguono fino ai nostri tempi l’uso<br />
terapeutico delle piante trova tutela e sviluppo<br />
at<strong>tra</strong>verso illustri ricercatori medici e non medici quali:<br />
Ippocrate (460-370 a.C.), Dioscoride (100 d.C.),<br />
Avicenna (980 d.C.), Paracelso (1493-1541 d.C.),<br />
Linneo (1707-1778), Hahnemann (1790); per nominare<br />
solo alcuni autori più noti.<br />
Nella <strong>tra</strong>dizione popolare l’uso delle erbe era spesso<br />
contornato da leggende e superstizioni.<br />
È il caso del Noce o Juglans Regia. Il nome deriva da<br />
Jovis glans (= ghiandola di Giove).<br />
Chi non conosce questa maestosa pianta. Il grande<br />
albero alto fino a 25 metri, ha foglie caduche, tronco<br />
diritto e chioma tondeggiante, corteccia dei rami color<br />
bianco cenere.<br />
Ha origine nell’ Himalaya e at<strong>tra</strong>verso l’India, la Persia<br />
e la Grecia, raggiunge il mediterraneo già nell’età del<br />
bronzo.<br />
Accompagnato da leggende e superstizioni al noce si<br />
attribuiscono fin dai tempi antichi le più svariate<br />
benefiche virtù e non solo terapeutiche o alimentari.<br />
IL NOCE<br />
ARTICOLO<br />
<strong>Le</strong> <strong>Piante</strong> <strong>Officinali</strong>,<br />
<strong>tra</strong> <strong>Terapia</strong>,<br />
<strong>Le</strong>ggenda e Curiosità<br />
dott. GIUSEPPE IMBRIANI<br />
A Capodanno due mezzi gusci fungevano da oracolo<br />
per predire il futuro di una coppia di innamorati; a<br />
seconda se i gusci, galleggiando in una bacinella<br />
d’acqua, tendevano ad avvicinarsi o ad allontanarsi.<br />
Nell’antica Roma gli sposi lanciavano noci <strong>tra</strong> la folla<br />
come annuncio dell’inizio di una nuova vita e come<br />
segno di rinuncia ad avventure amorose<br />
ex<strong>tra</strong>coniugali.<br />
La noce a tre setti era considerata un ottimo<br />
portafortuna; mentre il detto popolare: “Pane e noci,<br />
cibo da sposi”, esalta il noce quale simbolo di<br />
fecondità.<br />
La fitoterapia moderna riconosce al noce proprietà<br />
digestive, astringenti, amaro-toniche, nutritive,<br />
emollienti e coloranti.<br />
<strong>Le</strong> parti usate sono le infiorescenze, le foglie,<br />
l’involucro del frutto (mallo), il seme<br />
(gheriglio) e la corteccia.<br />
Già nel passato la corteccia era consigliata come<br />
vermifugo, in particolare per la tenia; le foglie per<br />
gotta e artrite urica; il frutto per disintossicare il<br />
fegato e per curare herpes, eczemi e geloni; foglie,<br />
corteccia, mallo e radice per la cura del diabete,<br />
dell’anemia e della tubercolosi.<br />
Il mallo si masticava per calmare le nevralgie dentarie<br />
e veniva applicato come cataplasma per la sciatalgia.
ARTICOLO <strong>Le</strong> <strong>Piante</strong> <strong>Officinali</strong> <strong>tra</strong> <strong>Terapia</strong>, <strong>Le</strong>ggenda e Curiosità - pag. 2 -<br />
dott. GIUSEPPE IMBRIANI<br />
Nella cura cosmetica del capello e del cuoio capelluto<br />
l’impacco di olio di noce e i lavaggi con il decotto delle<br />
foglie è in uso ancora oggi per l’eccesso di sebo, la<br />
forfora, l’alopecia.<br />
A merito delle sue qualità coloranti, è un ingrediente<br />
molto usato nelle tinture per capelli e negli oli<br />
abbronzanti.<br />
Ricco di proteine, Vitamina B, grassi e zuccheri, il<br />
frutto risulta inoltre di alto valore nutritivo (circa 4<br />
volte più della carne), quindi ottimo nelle<br />
convalescenze o nelle attività intellettuali (studio,<br />
esami).<br />
Dal frutto verde a pezzetti, macerato per 40 giorni in<br />
alcol e zucchero, eventualmente con altri ingredienti<br />
quali cannella, caffè, buccia di limone, si es<strong>tra</strong>e il<br />
“nocino” un classico liquore ad azione digestiva.<br />
In Omeopatia il noce (Juglans regia) è usato<br />
soprattutto per le affezioni cutanee.<br />
Nella Floriterapia del Dott. Bach il noce (Walnut) ha la<br />
capacità di schermare da influenze emozionali<br />
negative esterne, rafforzando la nos<strong>tra</strong><br />
determinazione ad affrontare le situazioni.<br />
Ma il noce ripara anche da altre influenze esterne,<br />
infatti le foglie messe nella cuccia: preservano il cane<br />
dalle pulci, appese in casa: allontanano mosche e altri<br />
insetti fastidiosi.<br />
Secoli e secoli di storia sono serviti per accumulare<br />
esperienza sulle virtù delle piante, anche la ricerca<br />
scientifica odierna tende sempre di più a valorizzare il<br />
loro utilizzo terapeutico, ma di tutte le specie vegetali<br />
esistenti se ne usa soltanto circa il 10%, mentre la<br />
saggezza popolare ci insegna che<br />
“ nel giardino di Dio c’è un’erba per ogni male ”.<br />
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