Il Sacramento della EUCARISTIA - la MESSA - Didaskaleion

Lo scopo per cui si consacrano il pane e il vino nella cena eucaristica è
precisamente per fare la cena «del Signore». Non ha quindi senso partecipare
all’eucaristia senza comunicare ai divini misteri. Gesù infatti dice: «Prendete
e mangiatene tutti... prendete e bevetene tutti...». Il battezzato, comunicando,
manifesta la sua volontà di obbedire a Dio vivendo come Gesù.
Ma di che tipo di presenza si tratta?
Il concilio di Trento ha definito che si tratta di presenza «vera, reale, sostanziale»,
ma «sacramentale», cioè nel segno del pane/vino. Questo è chiamato in
Occidente transustanziazione (oggi però si propongono anche altre parole
come «transfinalizzazione», «transignificazione»,...).
Ciò significa che nel pane e nel vino
— c’è una realtà sensibile che non viene in alcun modo alterata (apparenze);
— c’è una realtà profonda che è quella di Gesù, «capace di sottomettere a sé
tutte le cose» (Fil 3,21) e che si scopre solo con gli occhi della fede, cioè
credendo alla parola di Gesù che l’annuncia per mezzo del ministro,
mediante le parole eucaristiche (canone o anáfora).
Il come resta un mistero.
L’Oriente attribuisce la presenza di Gesù nel pane e nel vino allo Spirito Santo
che viene invocato con un'apposita preghiera (epíclesi).
a) CONCILIO DI TRENTO
PRESENZA DI GESÙ
PANE NON CONSACRATO PANE CONSACRATO
sostanza: pane sostanza: Gesù
apparenze: pane appar.: pane
TRANSUSTANZIAZIONE
GESÙ È PRESENTE ? GESÙ È PRESENTE
b) ALCUNI TEOLOGI OGGI (da capire bene)
PANE NON CONSACRATO PANE CONSACRATO
non segno
TRANSFINALIZZAZIONE
comunione:
segno di voler
di fede TRANSIGNIFICAZIONE
vivere come Gesù
GESÙ È PRESENTE GESÙ È PRESENTE
IN QUANTO DIO ONDE RENDERE POSSIBILE IL SEGNO
Qualche teologo oggi propone della presenza reale di Gesù nell'eucaristia un'altra interpretazione:
• Alcuni dati:
– Dio è presente dovunque.
298 U15/2 - L'EUCARISTIA - LA MESSA