Massimo Sperini - LiUM
Massimo Sperini - LiUM
Massimo Sperini - LiUM
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
I fenomeni elettrici<br />
atmosferici<br />
Prof. <strong>Massimo</strong> Scalia<br />
e<br />
Dott. <strong>Massimo</strong> <strong>Sperini</strong>
Considerando il suolo come confine<br />
inferiore dell’atmosfera, è possibile<br />
esaminare le conseguenze della<br />
presenza di una carica elettrica sulla<br />
superficie della terra.
Assumendo come valore<br />
medio per la superficie della<br />
terra la seguente densità di<br />
carica s:<br />
◦ s = 10,67·10 -10 (C/cm 2 )
Tale valore, assimilando la terra ad<br />
una sfera di raggio r = 6378 km,<br />
fornisce per il suolo una carica totale<br />
Q = 54,4·10 4 C.
La citata densità di carica media, in<br />
realtà, può subire delle apprezzabili<br />
variazioni e, in condizioni particolari,<br />
rappresentare una carica di segno<br />
opposto
quest’ultima osservazione rivela<br />
che una carica totale negativa<br />
della terra non esiste
È quindi necessario assumere che la<br />
carica superficiale negativa di estese<br />
aree della superficie terrestre sia<br />
bilanciata dalla carica positiva di<br />
altre zone
tutto ciò induce a considerare la<br />
superficie della terra e le sue<br />
estensioni, sia come lo strato più<br />
basso di un condensatore, sia la<br />
parte conduttrice di un circuito<br />
elettrico.
L’esistenza di uno strato di atmosfera<br />
fortemente conduttivo permette di<br />
immaginare la terra e la bassa<br />
ionosfera come un gigantesco<br />
condensatore a facce sferiche, il cui<br />
dielettrico è l’aria e le armature sono<br />
rispettivamente, quella negativa la<br />
superficie del globo, quella positiva<br />
la bassa ionosfera.
La Terra e la bassa ionosfera<br />
possono essere assimilate ad un<br />
condensatore a facce sferiche
L’elettrodo spaziale inizia a circa 65<br />
km di altezza; spesso in letteratura<br />
questo elettrodo è indicato come<br />
strato atmosferico<br />
elettricamente equalizzato<br />
(AEEL) o elettrosfera.
L’AEEL è considerato una regione<br />
dotata di potenziale elettrico<br />
uniforme (dell’ordine dei 10 4 V)
Generalmente, vicino alla superficie<br />
della terra e in atmosfera non<br />
inquinata, il valore dell’intensità del<br />
campo elettrico è compreso<br />
nell’intervallo 80-150V/m;
nonostante le diverse ipotesi<br />
formulate nel corso degli anni<br />
passati, l’origine della densità di<br />
carica superficiale e quindi di un<br />
campo di questa intensità<br />
nell’atmosfera terrestre è ancora<br />
sostanzialmente incognita o poco<br />
conosciuta
L’intensità del campo elettrico, come<br />
è noto, diminuisce all’aumentare<br />
della distanza dal corpo carico
teoricamente sarebbe previsto un<br />
andamento inversamente<br />
proporzionale al quadrato della<br />
distanza, mentre le misure<br />
forniscono un andamento di tipo<br />
esponenziale che tende<br />
asintoticamente a zero per grandi<br />
altezze.
Tale diversificazione è dovuta alla<br />
presenza di una carica<br />
nell’atmosfera; i portatori della<br />
carica spaziale sono: i piccoli ioni,<br />
ovvero i componenti della miscela<br />
gassosa stessa, e gli ioni intermedi<br />
e grandi, ovvero le particelle<br />
cariche sospese nell’atmosfera.
Gli ioni, a causa del campo elettrico,<br />
si spostano, in base alla polarità,<br />
verso o in direzione opposta alla<br />
superficie della terra e ciò produce<br />
una corrente di conduzione ionica;
il flusso di corrente è tale che in<br />
meno di trenta minuti si avrebbe la<br />
scomparsa del campo elettrico<br />
atmosferico.
Nella realtà ciò non si verifica,<br />
poiché esistono dei fenomeni<br />
nell’atmosfera in grado di rigenerare<br />
tale campo.
I meccanismi riguardanti il processo di<br />
neutralizzazione e rigenerazione del<br />
campo sono:
un normale debole flusso di corrente<br />
aria-terra J di lunga durata; la<br />
densità di corrente di scarica è<br />
dell’ordine di 3·10 -12 A/m 2 ;
evi occasionali periodi di<br />
inversione del campo con flusso di<br />
corrente terra-aria molto intenso.<br />
Fra le nuvole temporalesche e il<br />
suolo si possono avere campi<br />
elettrici da 200 a 2000 V/m
In questo contesto le precipitazioni<br />
atmosferiche (pioggia, temporali)<br />
rivestono un ruolo importante nella<br />
conservazione del campo elettrico e<br />
della carica elettrica atmosferica.
La pioggia è l’equivalente di una<br />
corrente elettrica verticale;
se le gocce sono cariche<br />
positivamente la corrente è<br />
considerata con verso dall’atmosfera<br />
alla terra, mentre se sono cariche<br />
negativamente, sono paragonate ad<br />
una corrente con verso dalla terra<br />
all’atmosfera.
Durante la pioggia la corrente terraaria<br />
può giungere al valore di<br />
4·10 -9 A/m 2
L’attività temporalesca è il processo<br />
più importante per la conservazione<br />
del campo elettrico atmosferico
in ogni secondo su tutto il pianeta<br />
sono in corso tra i 2000 e i 5000<br />
temporali, i quali producono<br />
centinaia di fulmini che colpiscono il<br />
suolo
ognuno di essi trasporta circa 20 C,<br />
determinando una corrente di<br />
ricarica aria-terra compresa tra 1000<br />
e 2000 A
Tale corrente è più intensa rispetto<br />
alla normale corrente aria-terra che<br />
si ha in condizioni di bel tempo
la conducibilità, in prossimità del<br />
suolo e in condizioni atmosferiche<br />
non perturbate, ha come valore<br />
medio 3·10 -14 m -1 , ovvero una<br />
resistività di = 0,33·10 14 .
Questo valore di resistività permette<br />
di affermare che gli isolanti non sono<br />
isolanti “reali” ma conduttori che<br />
possiedono una piccola conducibilità
a causa della ridottissima<br />
conducibilità dell’atmosfera, infatti,<br />
anche il legno stagionato è un buon<br />
conduttore e solamente alcuni<br />
materiali particolari, quali teflon,<br />
polietilene ed altri, presentano<br />
conducibilità minore dell’aria o con<br />
essa comparabile.
Da tale osservazione risulta che il<br />
campo elettrico è facilmente<br />
schermabile
è sufficiente un semplice foglio di<br />
carta tenuto sulla testa oppure una<br />
tettoia per deviare verso il suolo la<br />
corrente dovuta agli ioni ,<br />
schermando la persona dall’azione<br />
del campo elettrico atmosferico.
Il campo elettrico naturale non può<br />
essere rilevato sotto la fronda di un<br />
albero oppure in una tenda o<br />
all'interno di abitazioni.
In termini pratici, qualsiasi sistema<br />
biologico che intercetti il movimento<br />
degli ioni atmosferici riceverà una<br />
corrente dall’atmosfera.
Condizioni Concentrazione coppie di<br />
piccoli ioni/cm 3<br />
Aria pura e secca a pressione normale 10 2 -10 3<br />
Ambienti rurali in condizioni di bel tempo 500<br />
Ambienti urbani in condizioni di bel tempo 100<br />
Ambienti confinati poco aerati 20-50<br />
Caratteristiche ioniche dell’aria in vari<br />
ambienti
Gli agenti ionizzanti possono essere<br />
naturali o artificiali. Gli agenti<br />
ionizzanti naturali possono a loro<br />
volta essere raggruppati in due<br />
classi, agenti principali (o normali) e<br />
secondari (o locali)
come agenti principali si hanno:<br />
la radioattività naturale, emanata dal<br />
suolo e dall’aria, sotto forma di<br />
radiazione elettromagnetica (raggi x)<br />
ed emissioni corpuscolari<br />
(α,β,protoni);<br />
i raggi cosmici;<br />
l’irraggiamento UV del sole a corta<br />
lunghezza d’onda;
mentre sono agenti secondari:<br />
le reazioni chimiche, quali la<br />
fotosintesi vegetale e marina<br />
(plancton);<br />
il campo elettrico prodotto da<br />
formazioni nuvolose e da tempeste<br />
elettromagnetiche dovute all’attività<br />
delle macchie solari;<br />
il calore, le eruzioni vulcaniche, le<br />
fonti di calore industriale, i corpi<br />
incandescenti;<br />
le scariche elettriche atmosferiche<br />
dovute ai fulmini;
le turbolenze atmosferiche dovute a<br />
interazione tra particelle solide<br />
(triboelettricità);<br />
interazione tra particelle solide e<br />
l’aria<br />
(es. caricamento per frizione dovuto<br />
al vento);
effetto Lenard, dal fisico che nel<br />
1892 mostrò che esiste una<br />
produzione di carica per rottura di<br />
goccioline d’acqua, ad esempio<br />
nell’acqua delle cascate che cadendo<br />
su un solido lo caricano e producono<br />
degli ioni atmosferici negativi,<br />
oppure negli spruzzi di acqua dovuti<br />
alle onde sul litorale marino. Questo<br />
fenomeno, noto anche come<br />
balloelettricità, è responsabile della<br />
ionizzazione del litorale marino
azione superficiale gas-liquido.<br />
l’accumulazione di cariche su oggetti<br />
puntiformi.
La sorgente principale di<br />
ionizzazione dell’aria in prossimità<br />
della superficie terrestre è dovuta<br />
alla radioattività naturale, scoperta<br />
da J. Elster e H. Geitel nel 1902.
AGENTI IONIZZANTI COPPIE DI IONI GENERATE NELL’UNITA’ DI<br />
TEMPO E DI VOLUME (ioni/cm 3 s)<br />
Irraggiamento cosmico 2<br />
Materiali radioattivi in aria 5<br />
Materiali radioattivi del suolo 4<br />
da cui consegue un totale di 11 ioni/cm 3 s
La produzione artificiale di ioni<br />
(aeroionizzazione) si ottiene con<br />
tre diversi metodi, cioè utilizzando<br />
degli isotopi radioattivi, sfruttando<br />
l’effetto corona o mediante<br />
generatori di aereosol: attraverso<br />
l’aeroionizzazione si possono<br />
produrre artificialmente ioni identici<br />
a quelli naturali
IONI POSITIVI IONI NEGATIVI<br />
O + , O 2 + , O3 +<br />
(H + )<br />
(N + ), N 2 + , N3 + , N4 +<br />
NO + , N 2O +<br />
H 2O +<br />
A 2 + , (CO2 + )<br />
O - , (O 2 - )<br />
NO 2 - , NO3 -<br />
(OH) -<br />
Risultato di misure di aria ionizzata effettuate<br />
con spettrofotometro di massa. Tra parentesi<br />
sono riportati gli ioni più frequenti.
Il campo elettrico atmosferico, oltre alle<br />
brevi e intense variazioni prodotte dai<br />
fenomeni temporaleschi, presenta quattro<br />
tipi di fluttuazione:<br />
diurna o quotidiana;<br />
con periodo di 27 giorni;<br />
annuale;<br />
con periodo di 11 anni.
Parametri meteorologici Elementi dell'elettricità atmosferica (conducibilità, numero di piccoli ioni)<br />
Intensità del vento Variazione parallela<br />
Direzione del vento Variazione locale (dipendente dalla produzione di fumi e<br />
di polveri)<br />
Condizione degli aereosol:<br />
visibilità normale<br />
foschia<br />
Föhn<br />
contenente polveri<br />
Nebbia<br />
Nuvolosità:<br />
nuvole alte<br />
nuvole basse<br />
Pioggia:<br />
pioggia ordinaria<br />
pioggia temporalesca<br />
Temperatura, umidità Non chiaro, ampie variazioni locali<br />
Situazione meteorologicagenerale Diminuzione con areedi alta pressione<br />
Variazione parallela<br />
Diminuzione<br />
Incremento<br />
Variazione parallela<br />
Diminuzione<br />
Nessuna influenza apprezzabile<br />
Incremento (non chiaro)<br />
Incremento su - e n - , nessuna influenza apprezzabile<br />
su + e n +<br />
Forti fluttuazioni, frequenti incrementi<br />
Relazione tra fattori meteorologici, conducibilità e piccoli ioni
Dall’analisi finora esposta, si evince<br />
che attualmente non esistono<br />
modelli matematici in grado di<br />
fornire una visione d’insieme dei<br />
fenomeni elettrici atmosferici che si<br />
verificano nella biosfera
infatti non sono state ancora<br />
formulate delle leggi che descrivono<br />
efficacemente processi quali il<br />
temporale, la ricarica del campo<br />
elettrico atmosferico, l’origine della<br />
carica superficiale del suolo, il<br />
comportamento degli ioni aerei
e che nello stesso tempo spieghino<br />
le interconnessioni esistenti fra<br />
grandezze quali la mobilità, la<br />
conducibilità, il campo elettrico, ed<br />
altre ancora
sono proprio le manifestazioni<br />
temporalesche che permettono il<br />
mantenimento della carica spaziale<br />
presente nell’aria e del campo<br />
elettrico atmosferico
si arriva così al paradosso per cui lo<br />
stato di equilibrio o bel tempo non<br />
sussisterebbero senza l’esistenza<br />
degli elementi che lo perturbano.
In genere, la fisica dell’atmosfera<br />
viene studiata mediante la<br />
meteorologia, che si occupa dello<br />
studio del comportamento delle<br />
masse d’aria e della previsione e<br />
formazione dei venti, della pioggia,<br />
della neve
e la climatologia, che può essere<br />
definita come lo studio degli scambi<br />
energetici tra superficie della terra e<br />
atmosfera, in funzione della<br />
frequenza statistica degli eventi<br />
meteorologici,
e dell’influenza di tali eventi sulle<br />
condizioni degli esseri viventi<br />
(bioclimatologia)
L’esistenza di una carica elettrica<br />
spaziale nell’atmosfera è<br />
strettamente legata alla<br />
meteorologia, alla climatologia e alla<br />
bioclimatologia
la presenza delle cariche elettriche<br />
nell’aria gioca un ruolo importante<br />
nella formazione e nello sviluppo dei<br />
temporali
Si possono inoltre citare gli effetti<br />
psicofisiologici rilevati sugli esseri<br />
viventi in concomitanza alle<br />
inversioni del campo elettrico<br />
atmosferico prima della pioggia,
o come conseguenza del tipo di<br />
carica elettrica che le goccioline<br />
d’acqua cadendo trasportano al<br />
suolo.
e la rilevanza che ha il numero di<br />
coppie di piccoli ioni sugli effetti<br />
benefici dei microclimi salutari
L’esistenza nell’atmosfera degli<br />
aereosol solidi e liquidi e dei<br />
componenti gassosi normalmente<br />
estranei al gas aria rientra nel<br />
campo di studio dell’inquinamento
gli aereosol causano la scomparsa<br />
degli ioni primari e la formazione di<br />
quelli secondari, con conseguente<br />
abbassamento della conducibilità<br />
dell’aria;
il rapporto tra densità di carica<br />
spaziale netta e inquinanti è perciò<br />
molto stretto.
il processo di ricarica del campo<br />
elettrico atmosferico, l’effetto<br />
elettrodo e il processo di<br />
ricombinazione non sono stati ancora<br />
spiegati in modo esatto
modello descrittivo dell’interazione<br />
esistente fra i vari elementi che<br />
compongono l’elettricità atmosferica
È possibile, mediante la teoria dei controlli<br />
automatici svolgere una analisi qualitativa<br />
dei fenomeni elettrici atmosferici con un<br />
modello matematico di un circuito di<br />
regolazione
si può immaginare un sistema dotato di<br />
retroazione la cui finalità è mantenere<br />
costante, entro un intervallo di valori, il<br />
campo elettrico atmosferico.
Schema a blocchi del sistema di<br />
controllo che, basato sulla retroazione<br />
negativa, mantiene costante il campo<br />
elettrico atmosferico.
Scarica e carica del condensatore simulante il sistema<br />
terra-ionosfera.
Rappresentazione con schema a blocchi del mantenimento del campo<br />
elettrico locale.