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LA FLOR A VASCOLARE - Oasicasteldiguido.It

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LE ORCHIDEE<br />

Le orchidee, con circa 20.000 specie, rappresentano una delle più grandi<br />

famiglie del mondo vegetale. Sono distribuite in tutto il mondo fatta eccezione<br />

per le zone più fredde e quelle desertiche più aride. La distribuzione di questi<br />

splendidi fiori non è però uniforme e il loro numero diminuisce verso le<br />

medie latitudini. Ai tropici sono diffuse soprattutto le forme epifite che crescono<br />

sugli alberi della foresta equatoriale mentre nelle zone temperate ci<br />

sono esclusivamente le orchidee terricole. L’<strong>It</strong>alia, che è una delle nazioni<br />

europee con il maggior numero di orchidee, conta 30 generi e circa 157 specie<br />

(GRÜNANGER, 2001). Queste cifre sono in costante modificazione e variano<br />

a seconda dei diversi autori. L’impressionante aumento, negli ultimi due<br />

decenni, delle entità descritte dai botanici o semplicemente da appassionati<br />

che sempre più si dedicano a questa famiglia ha contribuito a rendere ancora<br />

meno chiaro il quadro nomenclaturale di questa famiglia.<br />

Anatomia delle orchidee<br />

Le orchidee delle nostre regioni sono piante erbacee perenni a foglie intere e<br />

nervature parallele (eccetto nel genere Goodyera). In tutti i generi europei il<br />

fusto è semplice ed eretto. I fiori sono zigomorfi; il perianzio è composto di<br />

due verticilli di tre tepali. Il verticillo esterno (sepali) è costituito da due tepali<br />

uguali posti simmetricamente ai lati e da uno mediano simile ai laterali. I<br />

tepali del verticillo esterno possono essere liberi o saldati tra loro a formare<br />

un casco come nel genere Serapias. Il verticillo interno presenta due tepali<br />

laterali identici (petali), solitamente più piccoli di quelli esterni, e il terzo<br />

mediano (labello) solitamente molto diverso per forma e colore, spesso prolungato<br />

inferiormenete in una struttura a forma di sacco detta sperone nel<br />

quale si accumula il nettare. Il labello può essere diviso in due parti da una<br />

strozzatura, risultando costituito da una porzione basale detta ipochilo e da<br />

quella apicale detta epichilo (Serapias, Epipactis ecc.). In quasi tutti i generi<br />

della famiglia delle Orchidaceae (tranne Epipogium, Nigritella) il fiore è resupinato,<br />

ossia il labello, che dovrebbe occupare la posizione superiore rispetto<br />

agli altri due tepali del verticillo interno (il labello nel fiore in boccio è posto<br />

di faccia al fusto), si trova invece in posizione inferiore a causa di una torsione<br />

dell’ovario o del peduncolo di 180°. Nel genere Malaxis la torsione è di<br />

360°. Tutte le orchidee italiane sono ermafrodite e presentano androceo e<br />

gineceo fusi a formare una struttura a colonna detta ginostemio, a volte prolungata<br />

in un rostro. Il polline è agglutinato in masserelle riunite a loro volta

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