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LA FLOR A VASCOLARE - Oasicasteldiguido.It

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Fig. 2 - All’interno dell’area protetta gli habitat più ricchi di orchidee sono il margine dei cespuglieti<br />

sempreverdi e le garighe.<br />

Quasi tutte le orchidee sono piante autotrofe, sono cioè in grado di sintetizzare<br />

le sostanze organiche a partire da sostanze inorganiche utilizzando la luce<br />

del sole. La riproduzione può avvenire sia per via vegetativa che per via sessuata.<br />

Nel primo caso vengono prodotti tuberi accessori che distaccandosi<br />

danno origine a nuove piante. Nel secondo caso avviene la fecondazione degli<br />

ovuli con successiva fruttificazione e produzione di semi. Questi ultimi sono<br />

molto piccoli e leggeri così da facilitarne la dispersione (una capsula matura<br />

ne può contenere alcune migliaia). I semi per germinare hanno bisogno di<br />

sostanze nutritive fornitegli da un fungo simbionte (micorriza) che si trova nel<br />

terreno. Solo quando, dopo la germinazione, compariranno le prime foglioline<br />

verdi l’orchidea sarà in grado di fare la fotosintesi e quindi essere autosufficente.<br />

Alcune orchidee (Epipogium, Neottia ecc.) non hanno foglie e fusti<br />

verdi e per sopravvivere sono legate al fungo (in questo caso parassitato) per<br />

tutta la loro esistenza.<br />

Le orchidee devono il loro successo evolutivo ai vari e stupefacenti meccanismi<br />

di fecondazione che sono tra i più specializzati del regno vegetale.<br />

L’impollinazione (entomofila) avviene per mezzo degli insetti (pronubi) che<br />

vengono attirati con i mezzi più disparati. Ai pronubi può venir offerto un<br />

liquido dolce e profumato (nettare) che è contenuto nello sperone o l’ipochilo<br />

che sono abilmente disposti rispetto ai pollini e alla cavità stigmatica. La<br />

diversa forma e grandezza dell’organo che contiene il nettare determina una

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