Mar-Apr 2010 - Rotary Club Mondovi

ROTARY INTERNATIONAL 

ROTARY CLUB MONDOVÌ 

2030° DISTRETTO 

Premio “Paul Harris” 1967-68 

Certificate of Appreciation 2003-04 

www.rotaryclubmondovi.it 

info@rotaryclubmondovi.it 

NOTIZIARIO 

BIMESTRALE 

ANNO 48°– MARZO / APRILE 2010

Presidente 2009-2010 del Rotary International: JOHN KENNY 

Governatore 2009-2010 del Distretto 2030 Italia: ALESSANDRO PASTORINI 

Assistente del Governatore 2009-2010 del Distretto 2030 Italia 

Gruppo Piemonte Sud-Ovest: GIOVANNI VIVALDA 

CONSIGLIO DIRETTIVO DEL ROTARY CLUB DI MONDOVÌ – ANNO ROTARIANO 2009-2010 

Presidente: GIOVANNI COMINO 

Vice-Presidenti: ENRICO BELTRANDI 

ANGELO BREIDA 

Consiglieri: MAURIZIO COLOMBO 

FRANCA GHIAZZA 

LUTZ LUEDEMANN 

COMMISSIONI DEL CLUB – ANNO ROTARIANO 2009-2010 

EFFETTIVO Presidente: MAURIZIO COLOMBO 

Membri: GIOVANNI CERA 

ALBERTO COMINO 

PROGETTI Presidente: ANGELO BREIDA 

Membri: MARCO PIANETTA 

GIUSEPPE RIVAROSSA 

AMMINISTRAZIONE DEL CLUB Presidente: FRANCA GHIAZZA 

Membri: ANGELA BACCHIARELLO 

ALDO MORRA 

PUBBLICHE RELAZIONI Presidente: LUTZ LUEDEMANN 

Membri: GIORGIO BAZZANO 

MAURO SERVETTI 

ROTARY FOUNDATION Presidente: ENRICO BELTRANDI 

E PROGETTI INTERNAZIONALI Membri: OSCAR BAREL 

ROCCO SARDO 

* * * 

Rapporti con Club Contatto di Beaulieu GIOVANNI COMINO 

* * * 

Segretario: VINCENZO TONELLO 

Tesoriere: FRANCA GHIAZZA 

Prefetto: GIOVANNI GASCO 

Presidente eletto: MAURIZIO DAVICO 

Presidente uscente: PIERCARLO CAGNA DEANDREIS

NOTIZIARIO BIMESTRALE DEL ROTARY CLUB DI MONDOVÌ - DISTRETTO 2030 

ANNO ROTARIANO 2009-2010 (ad esclusivo uso dei soci) 

N. 5 MARZO-APRILE 2010 

Il futuro del Rotary 

è nelle 

vostre mani 

Rotary International 

Presidente J. Kenny 

Anno 2009-2010 

Rotary International 

Distretto 2030 Italia 

Governatore 

A. Pastorini 

Anno 2009-2010 

1 

SOMMARIO 

• Elenco Soci 

• Resoconto riunioni Marzo 2010 

• Resoconto riunioni Aprile 2010 

• Appunti 

• La Famiglia Rotariana 

• Inner Wheel Cuneo-Mondovì-Saluzzo 

• Rotaract Cuneo Provincia Granda




1 AIMO IGNAZIO 

2 AMBROGIO PAOLO 

3 AZZOAGLIO ERICA 

4 AZZOAGLIO SIMONE 

5 BACCHIARELLO ANGELA 

6 BALLAURI GIUSEPPE 

7 BAREL OSCAR 

8 BATTAGLIA GIOVANNI 

9 BAZZANO GIORGIO PHF 

10 BELLINO GIANCARLO 

11 BELTRANDI ENRICO 

12 BLENGINI PIERFRANCO PHF 

13 BLENGINI PIETRO 

14 BREIDA ANGELO 

15 CAGNA DEANDREIS PIERCARLO 

16 CARAMELLI LUCA 

17 CARAMELLO GUIDO 

18 CARBONERI DOMENICO PHF 

19 CAVALLO ROBERTO 

20 CERA GIOVANNI 

21 COLOMBO MAURIZIO 

22 COMINO ALBERTO 

23 COMINO GIOVANNI 

24 DANNA GIACOMO 

25 DARDANELLO SANDRO 

26 DAVICO MAURIZIO 

27 DE FILIPPI FRANCO 

28 DEVALLE GUIDO 

29 ELLENA ALBERTO NINO 

30 ELLENA MARIA CATTERINA 

31 FENOGLIO OSVALDO 

32 FERRERO GIANFRANCO 

33 FERRERO GIOVANNI PHF 

34 FILIPPI PIER FELICE 

35 GALLIANO GIUSEPPE 

36 GALLO FILIPPO PHF 

37 GANDOLFI ALBERTO MARIA PHF 

38 GARESIO LEONARDO 

1 BASSI RAFFAELE SOCIO ONORARIO PHF 

2 FILIPPI MATTEO SOCIO ONORARIO PHF 

3 LOMBARDI GIORGIO MARIA SOCIO ONORARIO PHF 

ELENCO SOCI 

2 

39 GARZERO RENATO 

40 GASCO GIOVANNI PHF 

41 GASCO PIER LUIGI PHF 

42 GAZZOLA PAOLO 

43 GHIAZZA FRANCA 

44 GIACARDI GIORGIO 

45 GIUSTA FERRUCCIO 

46 GOLINELLI MARCO 

47 GOLINELLI PIERO 

48 GRISERI ROSITA 

49 GUNETTO CORRADO 

50 LUEDEMANN LUTZ 

51 MANILDO MATTEO 

52 MARTINETTI ENRICO 

53 MASSARI MARCELLINO PHF 

54 MESSORI MAURO 

55 MICHELIS MARCO 

56 MORRA ALDO 

57 PIANETTA MARCO 

58 PITTALUGA MARINELLA 

59 PITTALUGA MARIO PHF 

60 RABBIA ALDO 

61 REGIS CARLO PHF 

62 RIVAROSSA GIUSEPPE 

63 SARDO GIANNI PHF 

64 SARDO ROCCO 

65 SAVIO NICOLA 

66 SERVETTI MAURO PHF 

67 SISMONDO FABRIZIO 

68 SOMA’ FRANCO PHF 

69 SOMA’ GIOVANNI PHF 

70 SORDO TERESIO 

71 TONELLI EDOARDO PHF 

72 TONELLO VINCENZO 

73 TURBIGLIO PAOLO PHF 

74 VANNINI PAOLO 

75 VIVALDA LIVIO 

4 TOMATIS SERGIO SOCIO ONORARIO PHF 

5 VIRIGLIO GIUSEPPE SOCIO ONORARIO PHF




RIUNIONE DI MARTEDÌ 23 marzo 2010 

ORE 20,15 - RISTORANTE LA BORSARELLA - MONDOVI’ 

TEMA DELLA SERATA: 

“I PRIMI ANNI DEL ROTARY IN ITALIA. 

RAPPORTI CON IL REGIME FASCISTA E CON LA CHIESA CATTOLICA” 

PRESIEDE: GIOVANNI COMINO – Presidente R.C. Mondovì 

RELATORE: Dott. ARMANDO PRANDI 

ADG (Assistente del Governatore) Gruppo Torino 1 - Socio Rotary Club Torino 

SOCI PRESENTI: ANGELA BACCHIARELLO - ENRICO BELTRANDI - PIER CARLO CAGNA DEANDREIS 

GIOVANNI CERA - MAURIZIO COLOMBO - ALBERTO COMINO - GIOVANNI COMINO 

SANDRO DARDANELLO - ALBERTO NINO ELLENA - ALBERTO MARIA GANDOLFI 

LEONARDO GARESIO - FERRUCCIO GIUSTA - LUTZ LUEDEMANN - MARCELLINO MASSARI 

MARCO PIANETTA - ALDO RABBIA - CARLO REGIS - MAURO SERVETTI - FRANCO SOMA’ 

VINCENZO TONELLO - PAOLO TURBIGLIO 

OSPITE DEL CLUB: la Signora MARIA LUISA PRANDI 

HANNO GIUSTIFICATO L’ASSENZA I SOCI: 

ERICA AZZOAGLIO - ANGELO BREIDA - MAURIZIO DAVICO - GIOVANNI GASCO 

PIER LUIGI GASCO - FRANCA GHIAZZA - GIANNI SARDO - EDOARDO TONELLI 

OSPITI DEI SOCI: le Signore MILENA COMINO - GIUSTA - MASSARI - RABBIA 

PERCENTUALE DELLE PRESENZE: 38% 

Il Presidente Giovanni Comino ha invitato, quale relatore della conviviale del 23 marzo, il dottor Armando Prandi, di origini 

monregalesi, suo cognato, Socio del Rotary Club di Torino e Assistente del Governatore per il Gruppo Torino 1, per 

parlare dell’affascinante tema legato agli albori del Rotary in Italia, che hanno coinciso con il periodo del Ventennio Fascista, 

analizzando quindi con i presenti i rapporti che la nostra Associazione tenne con il Regime e con la Chiesa Cattolica. 

La relazione si è rivelata interessante e molto approfondita, questa è la ragione per la quale, ringraziando il relatore per 

avermela fornita, la pubblico in forma integrale: 

“Ritengo che gli appartenenti ad una associazione come il Rotary debbano essere consapevoli degli scopi che l’associazione stessa 

intende raggiungere e quali comportamenti i soci debbano tenere; ritengo, però, che sia anche bene che siano conosciute le vicende 

storiche attraverso cui essa è dovuta transitare per giungere all’attuale posizione nella società che ci circonda. Ed è proprio 

questa seconda ragione che mi ha spinto ad intrattenervi questa sera. 

Quando il 20 novembre 1923 venne inaugurato il primo R.C. italiano a Milano, erano trascorsi diciotto anni dalla fondazione del Rotary, 

avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago per opera dell’avv. Paul Harris (Rotary day). In questi 18 anni il Rotary aveva messo radici 

negli Stati Uniti e si era ramificato in tutti i continenti assumendo, appunto, la denominazione attuale di Rotary International. 

In questo lungo periodo spicca la completa assenza dell’Italia: non dimentichiamo tuttavia che in quegli anni avvenivano eventi così 

importanti e così laceranti che certo non potevano favorire l’introduzione del Rotary in Italia: penso agli anni terribili della Prima Guerra 

Mondiale 1915-1918, alla disastrata situazione dell’Italia negli anni post-bellici, ai problemi relativi alla forte emigrazione degli 

italiani frutto della miseria e del sottosviluppo. 

Il periodo di storia del Rotary in Italia che interessa la mia chiacchierata di questa sera è quello tra il 1923 e il 1938, anni in 

cui esso in Italia ha conosciuto grandi difficoltà per le particolari attenzioni (raramente benevoli) del Regime Fascista e della 

Chiesa Cattolica. 

Dunque, il 20 novembre 1923 si costituiva in Milano il primo R.C. in Italia: seppur riconoscendo come decisive le spinte e l’appoggio 

di personaggi anglosassoni della diplomazia, della finanza e dell’industria che operavano in Italia, dobbiamo ricordare che in quel- 

3




la città esisteva un fertile humus (risalente fin all’ottocento) che favoriva la tradizione associativa in occasioni di incontro fra possidenti 

e aristocratici con la nuova classe di imprenditori, professionisti e commercianti, che diede luogo ad una composizione di un’elite 

che iniziava a riconoscersi in valori comuni e nel desiderio di sentirsi moderna. Ragioni consimili determinarono la nascita del 

R.C. di Trieste ( 28 marzo 1924) e poi di Genova (15 novembre 1924), Torino (4 dicembre 1924) e via via di Roma, Napoli, Palermo, 

Venezia, Firenze, Livorno, Bergamo, Parma e Cuneo. Alla fine del 1937 erano 34 i Rotary Club in Italia. 

Occorre precisare che lo sviluppo iniziale dell’Associazione fu un po’ stentato perché avvenne in coincidenza con la grave crisi politica 

seguita al delitto Matteotti. Ciò nonostante fu proprio in quell’anno che si delineò la struttura base del Rotary italiano. 

Inoltre, come ho già accennato, l’introduzione del Rotary in Italia venne supportata e coadiuvata dai consoli e dagli addetti commerciali 

anglo-americani che risiedevano in molte di quelle città, i 

quali contribuivano a rendere la presenza americana sempre 

più familiare e ben accetta, tanto è vero che fra i soci dei primi 

club erano presenti non pochi addetti al servizio consolare 

americano nonché rappresentanti di banche e di imprese industriali 

che avevano stretti rapporti con il mondo americano. 

La filosofia che ispirava il nascere di questi club era quella 

della libera circolazione di uomini e capitali, del mercato 

concorrenziale, dei salari alti per allargare il mercato dei 

consumatori: in sostanza la filosofia dell’americanismo. 

Però si optò per un’azione altamente selettiva nel reclutamento 

dei soci, contrariamente alle caratteristiche del Rotary 

americano, perché si pensava che la diversa composizione 

della società civile in Italia rispetto a quella degli Stati 

Uniti avrebbe impedito il buon successo della nascente 

associazione: quindi il Rotary italiano nacque su presupposti 

dichiaratamente elitari. 

Desta in me particolare interesse la nascita del Club di Torino: 

nel 1924 Torino da 60 anni aveva perso il ruolo di capitale, 

ma con fatica, e pure con fortuna, era divenuta una città 

industriale. La nobiltà ne costituiva ancora l’elite, ma una buona 

parte di essa aveva seguito nelle cariche istituzionali il Re 

e il Governo a Roma; al suo fianco era venuta sviluppandosi, 

pur se guardata con sussiego, una borghesia imprenditoriale 

con la quale la parte più moderna della nobiltà sensibile al 

progresso non disdegnava di intrecciare iniziative ed affari. 

Circoli e salotti non mancavano; ma ai capitani di industria essi sembravano un po’ frivoli, quindi a personaggi nel complesso dediti 

ad imprese, professioni ed affari, la formula rotariana potè apparire più seria ed operativa nella modalità di immediata frequentazione 

periodica e nei suoi rapporti diretti con gli appartenenti, italiani o stranieri, alla stessa organizzazione associativa. 

Il Rotary, come ho già detto, “sapeva” di anglosassone e Torino fin dai tempi risorgimentali (in particolare con Cesare Balbo e Camillo 

Cavour) si era ispirata non poco all’Inghilterra: l’elite dirigente non aveva mutato orientamento, anche se ormai attivi borghesi 

vi si venivano a sostituire i nobili. Comunque, accanto ad una maggioranza di industriali di primo piano ( Giovanni Agnelli, Rossi di 

Montelera, De Benedetti, Ponti, Burgo) troviamo un discreto numero della classe nobiliare piemontese. 

La Grande Guerra aveva spazzato via la “Belle Epoque” e si era alla ricerca di altre vie: un contributo poteva venire in proposito dai 

contatti diretti di un’elite economico-professionale che avviasse intese al suo interno e perseguisse contatti con l’estero, specie nel 

mondo anglosassone che sembrava portatore di progresso economico ed istituzionale in grado di gestire una apprezzabile convivenza 

sociale. 

I R.C. nati in Italia in quel decennio rivelarono indubbiamente, come ho già sottolineato, un’impronta elitaria e ristretta, quale il Rotary 

americano non aveva, ma grazie al prestigio personale dei componenti, riuscirono ad acquisire un cliché di autorevolezza, che 

diede loro credibilità anche a livello internazionale, nonostante la recente loro costituzione e lo scarso rilievo internazionale dell’Italia 

del tempo. 

Aggiungo che ci fu anche un’indubbia benevolenza della Corona: non solo il Re Vittorio Emanuele III accettò la Presidenza Onoraria 

del Rotary italiano, ma numerosi membri della famiglia reale entrarono in altri Club, con cariche per lo più onorarie. 

In conclusione, possiamo dire che l’associazionismo rotariano rappresentava l’affermarsi sulla scena sociale del nuovo ceto borghese- 

mercantile che andava sostituendosi alla aristocrazia di sangue. Inoltre il Rotary si ispirava ad un messaggio sopra le frontiere, 

guardava ad una leadership americana e anglosassone, si basava sulla libertà di espressione, di iniziativa e di comunicazione. 

Dopo questa lunga disamina preliminare, veniamo al nocciolo della mia relazione: appare subito evidente alla nostra mente un fatto 

tutt’altro che trascurabile: in quegli anni in Italia governava il Fascismo, cioè un Regime che puntava sul nazionalismo, sul favore 

verso la produzione nazionale sfociata poi nell’autarchia, sull’autoritarismo trasformatosi in dittatura. Ed allora possiamo chiederci: 

come fu possibile la convivenza tra le due filosofie, tra le due diverse concezioni economiche, sociali e culturali? I due mondi erano 

troppo diversi per proseguire a lungo appaiati e, nonostante parecchi sforzi del Rotary per cercare di convivere con il Regime, alla fine 

si ebbe la completa rottura e, naturalmente, fu il Rotary a soccombere. 

In un primo tempo le decisioni prese da quanti si occupavano del Rotary italiano furono principalmente e necessariamente improntate 

al tentativo di evitare lo scontro con il Regime; d’altra parte Mussolini, che peraltro riceveva dai rapporti di polizia frequenti relazioni 

sulle riunioni e sulle attività rotariane, in quel periodo aveva più che fondati interessi a mantenere buoni rapporti con coloro 

che detenevano le leve del potere economico del Paese ed era perfettamente conscio dell’importanza di questa categoria per il suc- 

4 

Il Dott. Armando Prandi durante la Sua relazione. 

Da sx: la signora Milena Comino, il Dott. Prandi, 

il Presidente Giovanni Comino e la signora Prandi.




cesso del suo governo, aldilà del fatto che fu sempre consapevole delle caratteristiche potenzialmente “eversive” di tale associazione, 

a dispetto del fatto che nelle sue file operassero alcuni fra i più ligi servitori del Regime, per esempio Pirelli, Volpi, Guarneri. 

Questo atteggiamento opportunistico di Mussolini poggiava sul fatto che negli anni venti intercorse un particolare feeling fra di lui e 

gli Stati Uniti che favorì senza dubbio il rapporto fra il Rotary e il Regime in Italia: in particolare gli uomini di affari americani, che 

spesso erano anche rotariani, vedevano nel Duce colui che aveva salvato l’Italia dal “pericolo rosso”. Mussolini, dunque, raccoglieva 

l’elogio dalla maggior parte degli uomini d’affari americani ed aveva tutto l’interesse a compiacere gli Stati Uniti in attesa dei prestiti 

che gli avrebbero poi permesso di rinsaldare la sua posizione. In conclusione, possiamo notare che, mentre il Regime costringeva 

tutte le forze dell’economia, del lavoro, del pensiero e della cultura nei suoi quadri e nelle sue istituzioni, il Rotary rappresentava 

una singolare eccezione: i suoi soci potevano radunarsi tutte le settimane e discutere in grande libertà i problemi più vari (pur 

essendo oggetto, come ho già detto, di precise informative di polizia al Governo). 

Ma questo periodo di relativa sopportazione nei confronti del Rotary durò poco: il “processo” al Rotary italiano fu portato avanti per 

gradi; gli attacchi degli ambienti fascisti erano dapprima blandi e sporadici e diventarono sempre più duri man mano che si inaspriva 

l’identità antidemocratica e antiliberale del Regime. Cominciarono le frange più estremistiche del fascismo a domandarsi, sempre 

con maggiore insistenza, se il Rotary avesse le carte in regola con il Regime e nelle federazioni provinciali del Partito Nazionale 

Fascista iniziarono a giungere numerosi atti di denuncia verso i Club o singoli personaggi e questi atti venivano dirottati al Ministero 

dell’Interno e poi a Mussolini. Molte di queste segnalazioni specificavano che il Rotary aveva radici ebraico-massoniche inglesi e 

americane e che aveva riunito tutti i “papaveri” delle Massonerie, i quali in modo più o meno dissimulato continuavano ad ospitare 

il “verme politico sempre pronto ad insinuarsi dovunque, magari sotto forma di beneficenza, pubblica assistenza, donazioni, lavori 

di pubblica utilità” 

Le sollecitazioni della Polizia fascista mettevano costantemente in guardia Mussolini, che però continuava a seguire la tattica del 

“doppio gioco”: infatti, mentre mostrava di gradire i numerosi omaggi che gli venivano tributati da rotariani italiani e stranieri (si tenga 

conto che il Rotary italiano plaudì all’impresa etiope per la conquista del “posto al sole” ed intese aprire un Club perfino ad Addis 

Abeba), al tempo stesso si premurava di mantenere i rotariani in uno stato di continua incertezza sulle loro sorti future, anche 

se permetteva al fratello Arnaldo di essere socio del R.C. di Milano. 

Comunque sia, negli ambienti fascisti crebbe sempre più la convinzione che il Rotary fosse una associazione di propaganda pacifista 

al servizio degli interessi americani al di fuori di ogni controllo dello Stato. In sostanza, il periodo di apparente “idillio” era ormai 

concluso e così cominciarono i guai seri per il Rotary italiano che dovette affrontare anche gli attacchi concentrici della Chiesa Cattolica 

che in quegli anni, con la forza che le derivava dai recenti Patti Lateranensi, si trovava su un piano di eguale ostilità verso il 

Rotary (ma di questo parlerò al termine della mia relazione). In un conato di estrema difesa i dirigenti del Rotary dovettero pagare 

un caro prezzo in termini di autonomia, come ad esempio il preventivo nulla osta di Mussolini per la nomina del Governatore del Distretto 

italiano e affidare molti posti di dirigenza a personaggi che già svolgevano un ruolo importante nel Regime, il che avrebbe dovuto 

garantire l’ortodossia fascista. 

Mi piace, però, aggiungere che il Capo della Polizia Arturo Bocchini, pur in questo contesto, in un corposo rapporto inviato a Mussolini 

sosteneva che il Rotary era formato da persone aderenti o simpatizzanti per il Regime e che quindi non costituiva un pericolo per 

l’ordine nazionale e che nessun provvedimento di rigore era necessario adottare nei suoi confronti. Ciononostante le accuse della 

stampa più intransigente continuarono a bersagliare l’Associazione senza che Mussolini facesse nulla per fermarle. Sentite come 

l’autorevole “Il Corriere d’Italia” descrive la figura del rotariano: “...un businessman che consuma la giornata nella grigia fatica del 

produrre non trovando il tempo di leggere, di riflettere, di studiare; a notte, appena accorre al tabarin ha un gran bisogno di ridere e 

di cambiare posizione e a questo bisogno risponde con la pochade pornografica, il jazz, il cocktail e simili canagliate...”. 

Venne, poi, l’anno 1936 in cui cominciò l’irrimediabile e definitivo declino dell’Associazione che si sarebbe concluso con il 

1938. Le nuove parole d’ordine del fascismo (l’autarchia, la propaganda antiborghese, la sempre più stretta amicizia con la 

Germania di Hitler e, infine, l’introduzione delle leggi razziali), intaccarono sempre più alla radice gli ideali su cui si basava la 

ragion d’essere del Rotary. 

La politica di avvicinamento alla Germania nazista e l’aiuto allo schieramento franchista nella guerra civile spagnola, accentuarono 

ancor più l’isolamento internazionale dell’Italia. Intanto, nel quadro europeo si ebbe la definitiva chiusura dei distretti rotariani tedeschi 

e spagnoli, dimostrazione che ormai non era più possibile la coesistenza del Rotary con ogni forma di totalitarismo. 

Gli attacchi verbali sempre più esacerbati, supportati ormai dallo stesso Mussolini contro la borghesia accusata di ogni genere di 

nefandezza, e le leggi razziali, diedero il “colpo di grazia” al Rotary, tanto che il 14 novembre 1938 il Consiglio Nazionale del Rotary, 

riunitosi a Roma, deliberò lo scioglimento dell’Associazione. Resta in piedi ancora oggi il dubbio se si trattò di autoscioglimento o 

se la decisione fu presa per esplicita imposizione delle autorità. Il risultato,comunque la si pensi, è lo stesso: il silenzio calava sull’esperienza 

rotariana in Italia senza che nessuno osasse prendere posizione. 

La ricostruzione dei club in Italia a cominciare dal 1944 procedette di pari passo con l’avanzata delle truppe angloamericane: nel 

settembre del 1946 risorse, infine, il Rotary anche a Torino con una riunione ufficiale al Principi di Piemonte cui parteciparono un 

centinaio di soci di cui il 70% lo erano già nel 1938. Si doveva allora ricostruire tutto e non solo il Rotary; ma non vado oltre su questo 

argomento perché il resto esula dall’oggetto della presente relazione. 

E adesso torniamo ai giorni nostri. 

Lo scorso 21 ottobre il Pontefice Benedetto XVI ha ricevuto in udienza il Presidente Internazionale John Kenny al quale ha 

espresso il grande apprezzamento della Santa Sede per la imponente ed esemplare opera umanitaria svolta nel mondo dal 

Rotary Internazionale. 

In precedenza, 5 anni fa, in occasione delle celebrazioni del Centenario del Rotary Internazionale era programmata un’udienza generale 

in Vaticano con Papa Giovanni Paolo II, ma ciò non fu possibile realizzare per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute che dopo 

qualche settimana lo portarono alla morte. Tuttavia, noi rotariani (eravamo circa 3000) fummo ricevuti in San Pietro dal Cardinale 

francese Poupard, anch’egli rotariano, che celebrò per noi la Messa e pronunciò elevate parole di elogio per il Rotary. Aggiungo 

che è ormai abitudine che in occasione dei congressi distrettuali il Vescovo competente per territorio personalmente o tramite suoi 

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delegati intervenga all’inizio dei lavori e, comunque, incarichi un sacerdote a celebrare la Messa per i congressisti. 

Ma attenzione, non è sempre stato così! 

Desidero pertanto soffermarmi con voi brevemente per accennare al diverso tipo di rapporti intercorsi negli anni tra il Rotary e la 

Chiesa Cattolica, circostanza di non poco conto perché viviamo in un Paese a stragrande maggioranza di religione cattolica, così come 

lo sono in maggioranza i rotariani. 

I guai cominciarono il 15 febbraio 1927 quando l’organo ufficiale di stampa del Vaticano, L’Osservatore Romano, si domandava 

che cosa fosse realmente il Rotary e perché mai alcuni sacerdoti cattolici, soprattutto nell’America Latina, avessero assicurato 

il loro consenso ad una simile organizzazione, la cui “ vicinanza agli ideali massonici, già condannati da Papa Leone 

XIII, sembra evidente”. 

Si faceva quindi strada nelle gerarchie cattoliche la convinzione che gli ideali professati dal Rotary fossero una pura e semplice 

espressione dello spirito massonico, tanto che veniva accumunato in un’unica condanna il Rotary con la massoneria, il comunismo 

e il teosofismo e veniva definita come “associazione segreta, sediziosa e sospetta”. 

Certamente influenzarono questo giudizio l’iniziale immagine del Rotary legata a quella dei Paesi di tradizione protestante nei 

quali era nato e dove inizialmente si era radicato. Il problema delle relazioni con la Chiesa Cattolica non era del resto limitato 

alla realtà italiana: in Spagna ad esempio i vescovi decretarono che il Rotary era un’associazione dalla quale i cattolici si “dovevano 

tenere lontani”. 

Nonostante i sinceri tentativi di molti dirigenti rotariani di garantire che il Rotary non avrebbe mai compiuto alcun atto non amichevole 

verso il Cattolicesimo, il 15 febbraio 1929, pochi giorni dopo la firma dei Patti Lateranensi, la Congregazione dell’Indice dichiarava 

che i membri del clero non potevano far parte dell’organizzazione “denominata Rotary”. Il divieto espresso al clero di frequentare 

il Rotary rimase a lungo, ma si arrivò mai agli estremi del caso spagnolo dove per l’ostilità dei vescovi molti club finirono per 

chiudere, né a quello olandese dove l’episcopato locale deliberò il divieto di adesione a tutti i cattolici. 

L’ostilità del Vaticano verso il Rotary, dopo lunghi anni di silenzio, venne di nuovo alla luce nel secondo dopoguerra, quando ancora 

una volta la Chiesa si trovò a constatare e a temere la rinnovata influenza del Rotary nella società italiana, tanto che, ribadendo il 

divieto ai prelati di avere rapporti con il Rotary, sconsigliava ai cattolici di essere rotariani. E’ questo il momento della frattura più 

profonda. 

Un decreto del Santo Uffizio del 20 dicembre 1950 si basava sulle seguenti deduzioni: il Rotary ha origini massoniche; in molte nazioni 

si trova nelle migliori relazioni con la Massoneria; la morale rotariana è un travestimento della morale laico-massonica. 

Fortunatamente negli anni successivi la tensione andò progressivamente diminuendo, anche se la Santa Sede continuò per un po’ 

di tempo a sollecitare i vescovi a tenersi sulle posizioni tradizionali di chiusura. Però, inevitabilmente i tempi stavano cambiando e 

ciò comportava che tutti dovessero trarne le necessarie conclusioni: cito in proposito alcuni casi più significativi. 

Il 24 febbraio 1948 alla cerimonia di inaugurazione del ricostituito Club di Roma prese parte lo stesso Presidente del Consiglio, Alcide 

De Gasperi, che pronunciò un discorso di alto apprezzamento (mirabile esempio di profondo senso dello stato laico da parte di 

un governante cattolico!). La cerimonia ebbe grande rilievo sulla stampa, ma scivolò inosservata da parte della Curia grazie all’abilità 

del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giulio Andreotti. 

Nel 1955 il sindaco cattolicissimo di Firenze, Giorgio la Pira, pronunciava parole di elogio degli “scopi altamente sociali che legano 

gli aderenti all’Associazione nell’intento di migliorare le condizioni di vita economico-sociale del mondo” e nella circostanza offriva ai 

rotariani convenuti a Firenze un ricevimento nella sala dei Cinquecento. 

E’ anche da ricordare la presenza dell’Arcivescovo Giovan Battista Montini alla riunione rotariana del Club di Milano il 13 novembre 

1957 e l’udienza che Giovanni XXIII concesse al Presidente Internazionale il 20 aprile 1959. 

Tutti questi risultati vanno letti all’interno della nuova politica 

della Chiesa nei confronti del mondo moderno inaugurata dal 

Concilio Vaticano II. 

Il riconoscimento che possiamo considerare definitivo avvenne 

con papa Giovanni Paolo II che ebbe modo di dire “ voglia 

il Signore sostenere il Rotary nella nobile causa di servire l’umanità”. 

Oggi il problema è completamente superato, tanto che in Italia 

si possono contare nelle file del Rotary oltre 120 ecclesiastici, 

fra cui vari cardinali e vescovi, molti sacerdoti ed alcune 

suore”. 

I ringraziamenti del Presidente Comino al termine della 

relazione dell’ospite. 

A dx le signore Prandi e Giusta. 

6 

Al termine della relazione, dopo che il Dott. Prandi ha risposto 

alle domande poste dai soci presenti, il Presidente 

Comino, quale segno di riconoscenza per il pregevole 

intervento, gli ha fatto dono dei volumi editi dal nostro 

club, ed ha salutato i presenti, concludendo la serata 

con l’istituzionale suono di campana.




PRESIEDE: GIOVANNI COMINO - Presidente R.C. Mondovì 

RELATORE: Prof. Ing. TERESIO SORDO - Socio del nostro club 

SOCI PRESENTI: PIERFRANCO BLENGINI - ANGELO BREIDA - MAURIZIO COLOMBO - ALBERTO COMINO 

GIOVANNI COMINO - MAURIZIO DAVICO - ALBERTO NINO ELLENA - LEONARDO GARESIO 

FRANCA GHIAZZA - LUTZ LUEDEMANN - MATTEO MANILDO - MARCELLINO MASSARI 

ALDO RABBIA - CARLO REGIS - GIANNI SARDO - MAURO SERVETTI - TERESIO SORDO 

VINCENZO TONELLO 

OSPITE DEL CLUB: Dott. ANGELO SOMA’ - Dirigente Direzione Didattica 1° Circolo di Mondovì 

HANNO GIUSTIFICATO L’ASSENZA I SOCI: 

ERICA AZZOAGLIO - GIORGIO BAZZANO - PIER CARLO CAGNA DEANDREIS - GIOVANNI GASCO 

ROSITA GRISERI - MAURO MESSORI - MARCO PIANETTA - ROCCO SARDO - NICOLA SAVIO 

FRANCO SOMA’ - PAOLO TURBIGLIO 

OSPITI DEI SOCI: le Signore MARIA TERESA BLENGINI - COLOMBO - DAVICO - MANILDO - MASSARI 

EDDI SARDO 


RIUNIONE DI MARTEDÌ 13 aprile 2010 



“18-24 APRILE: SETTIMANA ROTARIANA DELL’ACQUA. 

PROGETTO: ACQUA PER SEMPRE” 

Il Rotary International ha indetto la settimana rotariana dell’acqua, che per il nostro Distretto 2030 è coordinata dal socio rotariano Prof. 

Russo Frattasi, Presidente della Commissione Distrettuale Tutela Ambiente. 

Il nostro club ha aderito con molto entusiasmo, grazie anche alla immediata disponibilità del nostro socio Teresio Sordo, che ha elaborato 

il materiale fornito dal Distretto e ha preparato gli interventi tenuti presso le Scuole Elementari di Mondovì durante la settimana dal 18 al 

24 aprile. 

Lo ringraziamo sinceramente sia per il tempo che ha dedicato a studiare questo progetto, sia per le mattine che ha trascorso con le classi 

delle Elementari di Mondovì, incontrando oltre 250 bambini. 

Un grazie lo rivolgiamo anche a Gianna Ghiazza Davico, che ha contattato i Dirigenti delle scuole per presentare l’evento, organizzare e seguire 

i gruppi, riuscendo a coinvolgere le classi elementari dei Plessi di Piazza, Carassone, Trigari e Ferrone. 

Un particolare ringraziamento anche ai soci del nostro club che hanno accolto l’invito scritto del Presidente Comino a contribuire alla manifestazione: 

Marco Michelis che ha offerto le paste di meliga per la pausa merenda, Erica e Simone Azzoaglio per il materiale ad uso didattico 

(notes e penne) che è stato distribuito ai bambini. 

Un grazie sincero anche al socio rotaractiano Carlo Comino che ha preparato la merenda. 

Il Presidente ha parteciapato a tutte le “lezioni” portando il saluto del club, ma soprattutto spiegando che 

cosa è il Rotary e quali sono le finalità della nostra associazione. 

Il socio Teresio ha pienamente centrato l’obittivo dell’iniziativa, 

che era quello di spiegare il 

valore dell’acqua e di sensibilizzare i bimbi 

ad un uso corretto e soprattutto consapevole. 

La soddisfazione più grande è sicuramente 

venuta dal sentire a distanza di giorni, incontrando 

alcuni genitori dei piccoli presenti, 

che i loro figli sono ritornati a casa entusiasti 

e attenti nel reguardirli davanti agli 

sprechi. 

Ciò ci porta a considerare che i bambini sono 

sensibili ai problemi dell’ecologia e hanno 

un grande senso civico del rispetto delle cose 

comuni. 

Ma come sempre vanno educati, partendo 

dalle informazioni e dall’esempio che ricevono 

in famiglia e a scuola! 

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8 

Nelle tre foto alcuni momenti della serata: in alto da 

dx, il Socio Teresio Sordo responsabile del progetto 

“Acqua per sempre”, il Dirigente Dott. Somà, il Presidente 

Comino, Gianna Ghiazza Davico. 

Al centro, il Presidente ringrazia Teresio Sordo per il 

prezioso lavoro svolto. 

In basso, Sordo e Gianna Davico durante la lettura della 

favola per i bambini “Un Po d’acqua”.




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RIUNIONE DI SABATO 24 aprile 2010 



“ANDREA POZZO: IL TRIONFO DELL’ILLUSIONE” 

INTERCLUB CON I ROTARY CLUB TRENTO E VALSUGANA 

E I SOROPTIMIST CLUB TRENTO E CUNEO 

PRESIEDE: GIOVANNI COMINO - Presidente R.C.Mondovì 

RELATORE: Prof. GIANCARLO COMINO - Insegnante materie letterarie Scuole Superiori 

SOCI R.C. MONDOVI’ 

PRESENTI: ANGELA BACCHIARELLO - GIUSEPPE BALLAURI - ANGELO BREIDA - PIER CARLO CAGNA DEANDREIS 

GIOVANNI CERA - MAURIZIO COLOMBO - GIOVANNI COMINO - MAURIZIO DAVICO - MARIA CATTERINA ELLENA 

PIER FELICE FILIPPI - FILIPPO GALLO - ALBERTO MARIA GANDOLFI - RENATO GARZERO - PIER LUIGI GASCO 

FRANCA GHIAZZA - FERRUCCIO GIUSTA - LUTZ LUEDEMANN - MARCELLINO MASSARI - MAURO MESSORI 

MARCO MICHELIS - MARIO PITTALUGA - ALDO RABBIA - CARLO REGIS - NICOLA SAVIO - MAURO SERVETTI 

FRANCO SOMA’ - EDOARDO TONELLI - VINCENZO TONELLO 

OSPITI DEL CLUB: 

Rag. GIOVANNI VIVALDA Assistente del Governatore Gruppo Piemonte Sud Ovest 

e Signora Cristiana 

Arch. GIOVANNA MASTROTISI Assistente del Governatore Gruppo Piemonte Nord Est 

Dott. MARIANO CRISTELLOTTI e Signora 

SOCI ALTRI CLUB IN VISITA: 

R.C. TRENTO: ANDREA FUGANTI - LUIGI BAZZANELLA - GIUSEPPE VISTA e figlio FRANCESCO 

ANDREA RADICE e Signora Patricia 

R.C. VALSUGANA: PIERLUIGI FEDRIZZI 

R.C. CUNEO: ROBERTO GIORDANO e signora MARA 

SOROPTIMIST TRENTO: MARIA TERESA BERNELLI (Presidente) e signor Walter Cattoni 

SANDRA FUGANTI - PATRIZIA FEDRIZZI - DANIELA CAZZOLLI 

MARIANGELA FRANCH - ROBERTA GALLI - MARIA PIZZINI 

Ospite di Maria Teresa Bernelli: il Prof. MARIO BOLOGNA 

SOROPTIMIST CUNEO: ENRICA TAVECCHIO (Presidente) e signor Giorgio Fulcheri 

MARINA LUBATTI - MADDA SACCHETTO - ELENA CAVALLO - MARIA SOLA 

MARIA TERESA MARABOTTO - DANIELA BONETTO - SILVANA CERUTTI - LUCIA VIALE 

HA GIUSTIFICATO L’ASSENZA IL SOCIO R.C. MONDOVI’: PIERFRANCO BLENGINI 

OSPITI DEI SOCI: le Signore BALLAURI - BREIDA - CAGNA DEANDREIS - COLOMBO - MILENA COMINO - DAVICO 

FILIPPI - GALLO - GANDOLFI - GARZERO - RITA GASCO - GIUSTA - MASSARI - MESSORI - MICHELIS 

PITTALUGA - RABBIA - SAVIO - PAOLA SOMA’ -TONELLI 

del Presidente Comino: il Dott. Armando Prandi e signora Maria Luisa 

del Socio Angela Bacchiarello: il figlio Matteo e i signori Griseri 


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FOTOGALLERYFOTOGALLERYFOTOGALLERYFOTOGALLERYFOTO 

Due giorni di sole, quasi inaspettato, hanno accolto il gruppo di amici provenienti da Trento. Grazie alla organizzazione 

e all’entusiasmo della monregalese “fuori le mura”, la Dott.ssa Maria Teresa Bernelli, Presidente del Soroptimist 

di Trento, le socie di questa associazione hanno trascorso due giorni a Mondovì insieme ai rotariani in visita 

dei Rotary Club di Trento e Valsugana. Momento clou della trasferta è stata la visita al cantiere evento del restauro 

della Chiesa della Missione a Mondovì Piazza. “Guide” di prestigio della due giorni sono stati il Direttore dei lavori, 

Dott. Cristellotti, e il nostro socio, nonchè Vice Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Giuseppe 

Ballauri, Fondazione che ha fortemente voluto questo lavoro e che ha investito in questo progetto già ben tre 

milioni di euro. 

La cena del sabato è stata un forte momento associativo, sia per la grande presenza di soci del nostro club, accompagnati 

dai familiari e amici, sia per i rotariani in visita da tutto il Distretto 2030. Durante la serata gli interventi 

del Prof. Comino e della nostra socia Angela Bacchiarello, supportati da slide che hanno meglio illustrato la storia 

della Chiesa della Missione e gli affreschi del famoso pittore prospettico, il Gesuita Andrea Pozzo. 

Abbiamo ricevuto una simpatica e significativa mail di ringraziamento dall’amica Maria Teresa Bernelli, con la quale, 

a suggello di questo appuntamento, ha ringraziato il Presidente Giovanni Comino e tutto il nostro club per la calorosa 

accoglienza loro riservata, e con la quale ha rinnovato l’invito ad andarli a visitare a Trento. 

Foto 4,5,6: i saluti alla conviviale di sabato sera del Presidente 

Comino, dei rappresentanti dei Rotary Club Trento 

e Valsugana, e dell’ADG Gruppo Piemonte Nord Est, 

Giovanna Mastrotisi. 

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Foto 1,2,3: l’arrivo sabato 24 aprile degli amici di 

Trento a La Morra e la visita alle cantine Cordero di 

Montezemolo. 

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Foto 5: a sx il Dott. Cristellotti, Direttore Cantiere restauro, 

e il Dott. Armando Prandi. 

Foto 7,8: la visita al cantiere evento della Missione a 

Mondovì Piazza. 

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Foto 1,2: l’intervento della socia Angela Bacchiarello. 

Foto 1: da sx il Prof. Comino, il Presidente Comino, Angela 

Bacchiarello e la Presidente del Soroptimist Trento, 

Maria Teresa Bernelli. 

Foto 3,4,6: i soci e familiari presenti alla conviviale. 

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Foto 1,2: il gruppo durante la visita alla parte posteriore 

della macchina d’altare della Missione. 

Foto 3: un particolare della volta affrescata dall’architetto 

Gesuita Andrea Pozzo. 

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Foto 4,5: un momento del pranzo di domenica con gli amici 

di Trento presso il ristorante di Roberto Aperlo a Piazza. 

Foto 6,7: il gruppo in Via Vico e al giardino del Belvedere 

a Mondovì Piazza. 

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APPUNTI… 

S.I.P.E. 2010 (Seminario Distrettuale Presidenti Eletti) 

Rapallo - sabato 20 marzo 2010 

L’Incoming President Maurizio Davico ha partecipato sabato 20 marzo, accompagnato dalla moglie Gianna 

e dalla sottoscritta, al Seminario di formazione per i Presidenti Eletti. 

L’appuntamento, dopo l’Onore alle Bandiere ed il saluto delle Autorità Distrettuali, è iniziato con l’intervento 

del Governatore dell’A.R. 2010-2011 Gianni Montalenti, che ha trattato il tema internazionale del Suo anno 

di governatorato “Impegnamoci nelle Comunità - Uniamo i Continenti”, ed è proseguito con l’approfondimento 

dei ruoli e funzioni del Presidente di Club, delle Commissioni, con una formazione specifica sui bilanci, 

prestando particolare attenzione all’importanza della comunicazione Rotariana. 

Da sx il Presidente Incoming Maurizio Davico con il Governatore Distretto 2030 A.R. 2010-2011 Gianni Montalenti. La sala del SIPE. 

Davico con il logo internazionale del prossimo anno rotariano. 

Assemblea Distrettuale - A.R. 2010-2011 - Governatore Gianni Montalenti 

Torino - sabato 8 maggio 2010 

Alla presenza di una platea gremita e partecipe, il Governatore entrante Gianni Montalenti ha dato avvio all’Assemblea 

Distrettuale, sabato 8 maggio, presso l’Auditorium “Toscanini” della RAI di Torino. 

Erano presenti per il nostro Club il Presidente Incomig Maurizio Davico con la moglie Gianna e il Segretario 

Vincenzo Tonello. 

Lo stile decisamente dinamico e rivolto al futuro dell’incontro, era accentuato dalla presenza di due maxi - 

schermi posizionati alle spalle dei relatori e dalla sapiente regia del Webmaster Distrettuale Luigi D’Andrea. 

Dal tema di fondo dell’anno rotariano 2010-2011 “Impegnamoci nelle comunità, uniamo i continenti” sono 

scaturite le relazioni della giornata tutte con carattere marcato e di forte attualità. 

Il primo intervento è stato quello del Governatore Incoming Gianni Montalenti che ha sottolineato l’importanza 

della crescita dei nostri club quale presupposto di maggiori opportunità, forza e contributi. Un altro punto 

sul quale si è soffermato il Governatore è la pratica della gestione delle relazioni, anche con l’ausilio del Web 

e dei Social Network. Attraverso l’azione professionale coinvolgere la frangia giovane del Rotary per essere 

all’avanguardia nella società contemporanea e farci trovare preparati al passaggio del testimone. 

Anche l’intervento di Giancarlo Bassi, Governatore 2007-08 del Distretto 2070, ha puntato sulle nuove generazioni. 

Il futuro che si presenta ci pone due importanti sfide: affrontare una recessione economica e proporre 

elevati standard etici e valori morali. Questi ultimi sostanziano abitualmente l’operare dei rotariani e quindi le 

strategie che adotteremo nei nostri club saranno quelle che ci traghetteranno oltre questi momenti non facili. 

Di particolare interesse è stata la relazione di Adele Maiello del Rotary Club Genova Est sul ruolo del Rotary 

nella società di oggi. La Maiello ha tracciato un profilo storico del Rotary quale organizzazione che si è posta 

da sempre come tramite tra il pubblico e il privato, tra l’individuo e lo Stato. 

In conclusione della giornata il Presidente del Rotary Club Torino, Pier Luigi Baima Bollone, ha presentato alla 

platea i risultati dei suoi più recenti studi sulla Sindone, e dopo un’approfondita esposizione sull’argomento 

i presenti si sono recati in Duomo per la visita al Sacro Lino. 

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APPUNTI… 

Quale membro della Commissione Distrettuale 

del RYLA presieduta da 

Pier Giorgio Bussa del RC Rivoli, sono 

felice che da questo anno il nostro 

club abbia riniziato a candidare un nostro 

giovane a questa importante settimana 

di formazione. 

Silvio Martino è stato il giovane monregalese 

che ha partecipato a marzo 

2010. 

Nelle foto alcuni momenti della conviviale 

organizzata dai club La Marmora 

e Rivoli durante questa settimana (al 

centro i Presidenti dei due club, Roberto Valente e Strefano Nulli). 

Nelle foto di gruppo, in alto i Ryliani del corso 2010 e sotto il Governatore 

Pastorini (al centro) con alcni rappresentanti Distrettuali. 

Nella foto sopra, il relatore, l’ADG Fabio Rossello del Club di Valenza 

che ha parlato di leadership durante la serata. 

Alla conviviale ero accompagnata dal Rotaractiano e Consigliere del 

Club Cuneo Provincia Granda, Filippo Blengini. fg 

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APPUNTI… 

Anche questo anno, per il quinto consecutivo da quando l’allora Presidente Marco Pianetta decise di istituire questo premio 

per ricordare Piero Gasco, mecenate dello sport monregalese e soprattutto Socio Fondatore del nostro club, Past Presidente 

PHF, in concomitanza della presentazione del Torneo Piccole Grandi Squadre il nostro club era presente alla serata 

d’onore. 

Il Presidente Giovanni Comino ha consegnato il Premio Piero Gasco al giovane e promettente calciatore del Genoa, 

Stephan El Shaarawi. 

La serata ha visto anche ricordare il giornalista sportivo Piero Dardanello, fratello del nostro socio Sandro. 

Come ogni anno non posso esimermi dal complimentarmi con Michele Pianetta, figlio del socio Marco, per la passione 

con cui organizza questo torneo giovanile e per la bravura nel gestire un parterre di ospiti sempre più blasonato. Bravo! 

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La dedica al nostro club del premiato El 

Shaarawi (calciatore del Genoa).




APPUNTI… 

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LA FAMIGLIA ROTARIANA… 

...NOTIZIE E CURIOSITA’ INTORNO AI SOCI DEL NOSTRO CLUB 

Congratulazioni: 

– al Socio Maurizio Colombo, urologo, per la nomina a responsabile della Struttura semplice dipartimentale 

di Urologia dell’Ospedale di Mondovì. Maurizio ha una lunga esperienza maturata in veste di aiuto di Urologia 

presso il San Luigi di Orbassano, approdando poi all’Azienda Ospedaliera di Cuneo come responsabile 

dell’ambulatorio di urodinamica e come coordinatore dei Centri di primo e secondo livello per lo studio, la 

diagnosi e la cura dell’incontinenza urinaria. 

A Maurizio i nostri complimenti e auguri di buon lavoro! 

– al Socio Teresio Sordo per la nomina a Presidente dell’Atletica Mondovì, testimone che ha ricevuto da un 

altro nostro Socio Gianfranco Ferrero. 

A Gianfranco un grazie per aver guidato con lungimiranza l’associazione che in questi anni ha dato lusinghieri 

risultati e a Teresio le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro! 

– all’Incoming President Maurizio Davico che la mattina del 24 marzo ha diretto l’Orchestra del Liceo Musicale 

Ego Bianchi di Cuneo, all’Udienza del mercoledì di Papa Benedetto XVI in Piazza San Pietro a Roma. 

L’Orchestra è stata l’unico gruppo che quel mattino ha eseguito diversi brani, intervallando gli interventi del 

Pontefice e dei Monsignori. Al termine il Santo Padre ha loro rivolto pubblicamente un caloroso applauso. 

A Maurizio i nostri complimenti! 

– al Socio Teresio Sordo in veste di Presidente del Comitato Tre Rifugi. 

Complimenti per il lavoro svolto a rendere sempre più internazionale questa classica dello sci alpino! 

Partecipazioni: 

– in questi ultimi mesi si sono “ritirati dal lavoro” i soci Edoardo Tonelli (Dirigente bancario della Banca Sella), 

Ignazio Aimo e Matteo Manildo (Primari ospedalieri rispettivamente del reparto di Chirurgia e di Medicina 

dell’Ospedale di Mondovì). 

A loro un grazie per il lavoro svolto negli anni di vita professionale, ma soprattutto l’augurio di poter vivere questo 

importante momento della vita con rinnovato entusiasmo e grande impegno per le loro tante passioni! 

Sport: 

– complimenti a Luca Filippi, figlio del nostro Socio Pier Felice, per aver concluso l’edizione 2009-2010 del 

GP2 Asia vincendo in Bahrain e terminando questo campionato al secondo posto nella classifica generale, 

ma consapevole delle sue capacità Luca si aggiudica anche il gradino più alto del podio nella prima corsa, 

a Brno, del torneo Auto GP. 

Bravo Luca, ti aspettiamo sin da ora ai prossimi appuntamenti internazionali e con un “in bocca al lupo” ti auguriamo 

di raggiungere altri meritati successi (sognando di vederti in Formula 1) per il tuo futuro da pilota! 

– complimenti a Rodolfo Barel, figlio del nostro Socio Oscar, che il giorno di Pasquetta a San Severino Marche, 

provincia di Macerata, si è aggiudicato il primo posto in sella a una KTM 125 preparata dal Team Barbiero 

nel Trofeo Italia Uisp, e che ha anche consolidato il suo settimo posto nella classifica del Campionato 

italiano. 

Bravo Rodolfo, continuiamo a seguire le tue performance con grande attenzione! 

Parliamo anche di: 

– Lions Club, per fare i complimenti e gli auguri di buon lavoro ai due ultimi Presidenti eletti. 

Per il Lions Club Carrù-Dogliani è stato nominato a condurlo per l’anno 2010-2011 Antonio Morra, figlio 

del nostro Socio Aldo, e per il Club Mondovì-Monregalese Gino Ghiazza, cognato del nostro Incoming Maurizio 

Davico nonchè mio fratello. 

Vista questa familiarità, chissà che non ci potrà essere occasione per lavorare insieme a qualche progetto 

di service condiviso, quel “servire” che è la finalità di entrambe le nostre associazioni? 

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...IL CLUB INNER WHEEL CUNEO MONDOVI’ SALUZZO 

Ecco gli appuntamenti e gli eventi delle Socie dell’Inner Wheel Cuneo Mondovì Saluzzo che le hanno 

viste impegnate nel bimestre marzo-aprile 2010: 

Mercoledì 31 marzo: Assemblea ordinaria a casa della segretaria Gianna Ghiazza Davico. 

Mercoledì 21 aprile: Conviviale al Ristorante La Borsarella di Mondovì con Relatrice l’ingegnere 

saluzzese Cinzia Aimone, Assessore allo sviluppo socio-economico del Comune di Saluzzo, che 

ha parlato della sua esperienza lavorativa di ingegnere-donna nei paesi arabi. 

La serata ha visto la partecipazione di numerosi consorti ospiti delle socie. 

I prossimi appuntamenti di maggio 2010 vedranno le Socie del Club impegnate domenica 9 per 

la Festa delle Rose, e venerdì 14 e sabato 15 in trasferta a Brescia per l’evento dal titolo “Percorso 

nella Longobardia Maior”. 

Negli articoli a lato si parla invece dello spettacolo organizzato 

dal Club presso il Teatro Baretti di Mondovì, dal 

titolo “Il Testamento del Capitano”, la vera storia del 

canto alpino. 

Il ricavato della serata è stato devoluto per la ricostruzione 

di un lotto dell’Università dell’Acquila. 

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...IL CLUB ROTARACT CUNEO PROVINCIA GRANDA 

Ecco gli appuntamenti e gli eventi organizzati dai Soci del Rotaract Club Cuneo Provincia Granda nel 

periodo marzo-aprile 2010 presentati con una lettera al nostro club dal Vice Presidente del Rotaract, 

il monregalese Matteo Ballauri: 

Dopo la cena di fondazione del Rotaract Cuneo Provincia Granda avvenuta il 16 febbraio a Pianfei presso il Ristorante 

“La Ruota”, il nostro Club ha avuto l'idea di organizzare per il mese di marzo una conviviale sulle nevi: questa 

divertente iniziativa ha visto protagonisti i nostri soci con i loro ospiti sulle nevi di Artesina. 

Questo appuntamento si è rivelato come un'occasione per unire ulteriormente il nostro Club nel suo primo appuntamento 

ufficiale, di fronte ad ottimi piatti sapientemente preparati presso il rifugio “del Colletto” totalmente riservato 

per l'occasione. 

Un particolare ringraziamento per la buona riuscita di questa serata spetta al nostro socio Carlo Comino che, con 

la sua amicizia pluriennale con lo staff di Artesina, è riuscito, grazie alla loro collaborazione, a rendere ancora più 

piacevole la serata. 

Sicuramente il prossimo anno organizzeremo un altro appuntamento a tema sulle nevi perchè si è dimostrato davvero 

molto carino e divertente. 

A testimoniare il grande spirito di iniziativa del nostro giovane Rotaract, già in occasione dell’appuntamento di aprile, 

si è deciso di compiere un Service in concomitanza con la Giornata Mondiale della Terra “Earth day”. 

Proprio durante l'ultimo weekend di aprile si è celebrato, a livello mondiale, questa manifesazione, come occasione 

per sensibilizzare e aumentare l'attenzione delle persone sulle tematiche ambientali e l'inquinamento mondiale. 

Per questo motivo il Rotaract Cuneo Provincia Granda ha organizzato un aperitivo presso il Bar “Relais Cuba Chocolat” 

di Cuneo, e parte del ricavato della serata è stato donato all'Associazione Legambiente, Sezione di Cuneo. 

Con grande piacere abbiamo avuto modo di constatare, grazie alla notevole affluenza di partecipanti, che questo 

tipo di tematiche vengono accolte con notevole entusiasmo dalle persone di tutte le età. 

Relativamente ai service, a marzo sono stati consegnati, presso l'Ospedale Santa Croce di Cuneo, Reparto di 

Pediatria, 1.000,00 euro raccolti grazie alla vendita di panettoni a Limone Piemonte durante il periodo natalizio. 

Questa importante cifra testimonia il significativo impegno e contributo che il nostro Club ha dato nei confronti 

dell'ABIO per l'acquisto di attrezzature ludiche per i bambini. 

A maggio, invece, saranno consegnati i 500,00 euro ricavati durante la serata di beneficenza presso il “Relais Cuba 

Chocolat” a Cuneo in occasione dell' “Earth day”. 

Sono sicuro che già nel prossimo numero i Soci dei nostri Rotary padrini potranno esser aggiornati sui nuovi eventi, 

sulle nuove iniziative ed i service organizzati dal nostro giovane Club. 

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Matteo Ballauri 

Vice Presidente 

Nella foto accanto il Presidente del Rotaract Cuneo Provincia 

Granda, Alessia Bertolotto, consegna a nome del Club 

€ 1.000,00 alla Associazione Abio Onlus di Cuneo, frutto 

del service organizzato a dicembre. 

Complimenti a questi giovani che da subito hanno dimostrato 

impegno e spirito di servizio e condivisione!

Segreteria c/o VINCENZO TONELLO – Piazzetta M. Levi, 4 – 12084 MONDOVI’ CN – Tel. 0174.40398 

Fax 0174.567537 - e-mail: enzo.tonello@tiscali.it 

RIUNIONI ROTARIANE il 2° e 4° MARTEDÌ del MESE 

Sede invernale (da ottobre a giugno): Ristorante La Borsarella – Via del Christ – Mondovì 

Tel. 0174.42999 - ore 20,15 

Sede estiva (luglio-agosto-settembre): Ristorante Nuova Giacobba – Loc. Giacobba - Vicoforte 

Tel. 0174.569239 - ore 20,30 

Si prega di verificare sempre dalle circolari il giorno ed il luogo delle riunioni 

Addetto Stampa: GIORGIO GIACARDI 

Notiziario a cura di FRANCA GHIAZZA 

Impaginazione e stampa: Tipolito-digitale MARTINI - Mondovì

Copertina: foto della Città di Mondovì

Mar-Apr 2010 - Rotary Club Mondovi

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