Giornalino 2012 - US Vigolana
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(continua da pag. 18)<br />
una protesta con l'arbitro o un<br />
battibecco con gli avversari;<br />
perché l'amore non è bello, se<br />
non è litigarello, dicevano.<br />
Calcio è sporcarsi le braghette<br />
in mezzo alla fanghiglia per<br />
una scivolata decisiva, è<br />
rischiar le ossa per un'uscita<br />
del portiere, è recuperare<br />
quando si subisce un contropiede<br />
e correre anche per il<br />
compagno che cammina;<br />
insomma, è anche sofferenza e<br />
sacrificio, principi ormai tanto<br />
rari quanto necessari anche<br />
nelle relazioni.<br />
V igolamala<br />
A una partita dal termine<br />
dell’andata del campionato di<br />
Seconda Categoria, sarebbe<br />
giusto soffermarsi a fare<br />
un’analisi sugli aspetti positivi<br />
(pochi) e negativi che hanno<br />
caratterizzato questa prima<br />
parte di stagione.<br />
Quello che vorrei fare invece,<br />
in questo momento di difficoltà,<br />
è esprimere il mio affetto<br />
per questa maglia e per questa<br />
società, una piccola ode a<br />
quella che sei anni fa è diventata<br />
la mia seconda squadra del<br />
cuore (quelli che hanno la parola<br />
triplete nel loro vocabolario,<br />
sanno qual è la prima).<br />
Al termine della formidabile<br />
stagione 2010-2011 della prima<br />
squadra, mi sono trasferito<br />
in Canada per un anno per<br />
motivi di studio. La passione<br />
per il calcio è troppa,<br />
e quindi non ho potuto fare a<br />
meno di iscrivermi in una<br />
squadra per continuare a vivere<br />
quello che gli inglesi chiamano<br />
the beautiful game.<br />
Dopo un paio di partite, però,<br />
ho sentito una forte nostalgia<br />
per la società nata ai piedi della<br />
<strong>Vigolana</strong>.<br />
Quello che più di ogni altra<br />
Infine, il calcio è imparare che<br />
si può vincere e parimenti si<br />
può perdere. L'importante è<br />
che, come nella vita e<br />
nell'amore, si sappia rispettare<br />
sempre gli avversari e reagire<br />
nelle difficoltà, senza mollare<br />
mai, sempre con la voglia di<br />
rialzarsi.<br />
Direte che sono matto e compatirete<br />
la mia povera mamma.<br />
E sapete che vi dico? Non avete<br />
tutti i torti, perciò lancio un<br />
appello a tutte le donne, ragazze<br />
di Vigolo e dell'altopiano:<br />
venite a salvarmi. Se non per<br />
cosa ha reso speciali i sei anni<br />
passati con la <strong>Vigolana</strong> nel<br />
cuore, è il clima che ho respirato<br />
dal mio primo allenamento<br />
nel lontano 2006, in mezzo<br />
a un classico temporale di fine<br />
estate.<br />
Dopo ogni partita, indipendentemente<br />
dai risultati, c’era<br />
sempre e comunque la voglia<br />
di ritornare sul campo per divertirsi<br />
e calciare quel maledetto<br />
pallone che ha fatto innamorare<br />
un po’ tutti noi.<br />
Dagli Allievi, fino alla Seconda<br />
Categoria, ho avuto sempre<br />
la fortuna di trovarmi in un<br />
gruppo di persone che hanno<br />
reso le annate piacevoli, facendo<br />
dimenticare immediatamente<br />
qualche sconfitta con risultati<br />
tennistici.<br />
E’ difficile trovare delle persone<br />
così, e posso confermare<br />
che nella <strong>Vigolana</strong> c’è<br />
un’atmosfera magnifica, in<br />
me, fatelo per mia madre.<br />
Mi trovate al campo sportivo<br />
comunale di Vigolo Vattaro,<br />
località Caolorine tutte le sere<br />
della settimana. Tranne la<br />
domenica, in quel caso sono lì<br />
tutto il santo giorno.<br />
Se non vi noto subito, non<br />
prendetevela. Sappiate che è<br />
perché sono innamorato. Purtroppo<br />
per mia madre, di una<br />
bella donna che tutti chiamano<br />
calcio.<br />
Luigi Mauro<br />
cui, oltre a condividere<br />
l’amore per il calcio, si riesce<br />
a istruire gli atleti a rispettare<br />
il gruppo e a capirne il potenziale,<br />
qualcosa che nella squadra<br />
canadese non ho mai percepito.<br />
Queste parole d’amore per la<br />
<strong>Vigolana</strong> le scrivo soprattutto<br />
per dare un messaggio ai miei<br />
compagni di squadra: abbiamo<br />
sofferto in queste partite inziali,<br />
e abbiamo ottenuto poche<br />
soddisfazioni, ma in questo<br />
momento di crisi abbiamo la<br />
fortuna di avere un gruppo<br />
unito, e se c’è una cosa che ho<br />
imparato in questa società che<br />
ormai considero come una<br />
seconda casa, è che con un<br />
clima piacevole e positivo, si<br />
possono fare grandi cose.<br />
Forza <strong>Vigolana</strong>. Anzi.<br />
Vigolamala.<br />
Ivan Pavlovic<br />
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