Biodiversità e bellezza_1.pdf - Anisn
Biodiversità e bellezza_1.pdf - Anisn
Biodiversità e bellezza_1.pdf - Anisn
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Silvano Riggio<br />
<strong>Biodiversità</strong><br />
e <strong>bellezza</strong><br />
Note di Ecologia del paesaggio
Ecology is a new name for a very<br />
old subject.<br />
It simply means scientific<br />
natural history<br />
(Charles Elton, in “Animal Ecology”, 1927)<br />
Charles Elton<br />
(1900 – 1981)
Questo è l’incipit dell’opera più nota di Charles Elton,<br />
fra i fondatori dell’Ecologia moderna, oggi attuale<br />
come nell’anno della sua pubblicazione,
Ecology is a new name for a very old subject. It simply means<br />
scientific natural history . To a great many zoologists the word<br />
“natural history” brings up a rather clear vision of parties of<br />
naturalists going forth on excursion, prepared to swoop down on<br />
any rarity which will serve to swell the local list of species. It is a<br />
fact that natural history has fallen into disrepute among<br />
zoologists, at any rate in England, and since it is a very serious<br />
matter that a third of the whole subject of zoology should be<br />
neglected by scientists, we may ask for reasons.<br />
Se Elton scrivesse oggi potrebbe<br />
ripetere per biodiversità quanto<br />
scrisse per Ecology?<br />
Molto probabilmente sì
La risposta non può essere univoca: se è vero che l’argomento è<br />
antico quanto l’uomo, è anche vero che la visione della natura è il<br />
risultato del progresso scientifico che cambia per l’effetto delle<br />
aggiunte continue alla nostra conoscenza.<br />
Le definizioni mutano in séguito alle acquisizioni della ricerca<br />
scientifica. Le vecchie non sono più attuali perché le nuove si<br />
arricchiscono di nuovi significati ed ampliano la visione del mondo.<br />
Fino agli anni ’80 il termine biodiversità non esisteva ma si usava il termine<br />
precursore di diversità biologica, limitata alla ricognizione delle specie di<br />
organismi viventi un luogo determinato, quello che oggi definiremmo la<br />
ricchezza specifica. Fin dagli anni ’50 era in uso il concetto sistemico di<br />
diversità nel senso italiano di varietà contrapposto ad uniformità.<br />
Il termine biodiversity fu coniato nel 1984 da Bruce Wilcox e, com’era già<br />
accaduto ad altri titoli illustri – vedi per tutti Evoluzione e Relatività –<br />
esso incontrò il favore generale ed E.O. Wilson ne fece l’insegna della<br />
nuova visione olistica del mondo, comprensiva delle Scienze Ambientali ma<br />
anche della Genetica , della Tassonomia e della Biologia sperimentale.
La diversità e i sistemi<br />
Che cos’è la diversità? Come si può definirla?<br />
• - La diversità è un attributo primario di tutti i sistemi e ne sintetizza<br />
l’aspetto qualitativo e la stabilità.<br />
• - La diversità è la proprietà emergente risultante dall’eterogeneità<br />
dello spazio e dalla molteplicità degli oggetti che la formano .<br />
• - Gli esseri umani ricevono informazione sulla diversità attraverso la<br />
percezione sensoriale e soprattutto attraverso la percezione visiva<br />
alla quale gli altri sensi fanno da contorno.<br />
Il primo approccio con l’ambiente forma un quadro<br />
delle risorse e dei pericoli potenziali che comporta<br />
un’accettazione o un rifiuto al livello emotivo
Una misura oggettiva dell’eterogeneità spaziale si ricava dal rapporto fra la<br />
superficie lineare di un substrato – roccia o sedimento - e la somma di tutte le<br />
interfacce: suolo/aria (negli ambienti terrestri), acqua/sedimento (negli ambienti<br />
acquatici).<br />
Minima area d’interfaccia<br />
Microclima uniforme<br />
Minima eterogeneità<br />
Substrato piano<br />
Deserto di basalto<br />
Grande eterogeneità<br />
Interfaccia<br />
estesa<br />
Microclimi variati<br />
Substrato rugoso<br />
Muro a secco
CO 2<br />
H 2O<br />
Un albero è un insieme di interfacce<br />
fogliari che accrescono in misura<br />
esponenziale l’intensità degli<br />
scambi fra il suolo e l’atmosfera<br />
La <strong>Biodiversità</strong> è l’applicazione dei<br />
princìpi di diversità alle comunità<br />
Una foresta è la risultante della somma di miliardi di<br />
interfacce fogliari: l’eterogeneità spaziale è massima e con<br />
essa si massimizza la diversità
<strong>Biodiversità</strong> ed Olismo<br />
La <strong>Biodiversità</strong> è un concetto di base della visione olistica<br />
<strong>Biodiversità</strong> è un concetto complesso<br />
La discipline ambientali e le scienze sociali rientrano<br />
nel dominio della complessità e il concetto di<br />
<strong>Biodiversità</strong> occupa un posto centrale nella visione<br />
olistica dell’ ambiente naturale e non solo di esso.<br />
L’ambiente artificiale è in parte non indifferente<br />
connesso a quello naturale, anche se per lo più ne è<br />
una semplificazione
La <strong>Biodiversità</strong> risulta dalla stretta sinergia (integrazione) di due attributi<br />
principali della comunità biotica (la parte vivente dell’ecosistema, o della<br />
natura):<br />
• - uno è il numero di specie o ricchezza specifica, S, riducibile al numero di<br />
oggetti e gruppi di oggetti – nel nostro caso di specie biologiche – riconoscibili in<br />
un habitat.<br />
• - l’altro è la disposizione reciproca degli organismi e la loro distribuzione nello<br />
spazio, indicata col termine di equitabilità (H’/H’max), traduzione dell’inglese<br />
evenness.<br />
Nel sentire comune equitabilità -<br />
evenness corrisponde all’idea<br />
platonica di armonia, distribuzione<br />
equilibrata, o armoniosa, delle<br />
componenti, o parti, di un sistema.<br />
Un’elevata evenness presuppone<br />
l’assenza di un’entità dominante e<br />
la ripartizione paritaria delle risorse<br />
fra gli elementi del sistema. In<br />
termini semplici è l’ordinamento<br />
democratico, contrapposto ad un<br />
regime accentratore totalitario<br />
o<br />
a<br />
b<br />
g<br />
d
Il concetto di biodiversità è la risultante del numero delle specie e delle<br />
proporzioni rispettive delle specie. Il massimo valore di <strong>Biodiversità</strong> si<br />
raggiunge con un alto numero di specie , ognuna rappresentata da una<br />
piccola popolazione, senza che nessuna prevalga in misura decisiva sulle<br />
altre.
Ricchezza di specie ed equitabilità<br />
A : maggiore ricchezza di<br />
specie<br />
A<br />
B<br />
B: maggiore equitabilità
Indici di <strong>Biodiversità</strong><br />
• Indice di Shannon o della Diversità generale<br />
H =<br />
H =<br />
n<br />
-S i Log 10<br />
N<br />
n<br />
-S i Log 2<br />
N<br />
n i<br />
N<br />
n i<br />
N<br />
Più correttamente si applica il<br />
logaritmo in base 2, che<br />
fornisce il contenuto<br />
d’informazione del sistema<br />
Nella maggior parte delle applicazioni l’indice viene<br />
formulato in forma probabilistica, nella quale ni /N è<br />
sostituito dalla probabilità pi di reperimento della specie nel<br />
campione:<br />
H = - S pi log2 pi L’indice di diversità di Shannon misura il contenuto di in formazione di<br />
un messaggio
Dov’è la maggiore diversità?
D 1 =<br />
Indici di ricchezza specifica S<br />
S - 1<br />
Log N<br />
Indici di equitabilità o evenness<br />
H<br />
e =<br />
Log S<br />
D 2 = S<br />
N<br />
E = H<br />
H max<br />
D 3 = S<br />
S = numero di specie o ricchezza specifica N = numero degli individui<br />
per 1000 individui
Col crescere del numero di componenti cresce esponenzialmente il numero<br />
di connessioni fra gli elementi dell’insieme fino a prendere l’aspetto di un<br />
fitto reticolo di relazioni. La <strong>Biodiversità</strong> è un attributo sistemico legato<br />
al contenuto di informazione dei sistemi ambientali. Valori elevati<br />
caratterizzano un’elevata stabilità dell’ecosistema.
Con alti valori di <strong>Biodiversità</strong><br />
prevalgono le specie K –<br />
strategiche e tutte le<br />
componenti dell’ecosistema<br />
tendono a mantenere valori<br />
costanti con scarti controllati<br />
fra massi e minimi.<br />
N<br />
Strategia r<br />
H’ bassa<br />
Strategia K<br />
H’ elevata<br />
T
Un modello esemplificativo propone 2 scenari comparabili per ricchezza<br />
specifica ma con balori di evenness opposti.<br />
In entrambi gli scenari si contano 100 individui comresi in 10 specie (specie<br />
A, B,C,D,E, F ,G, H, I, L).<br />
Nel primo (caso A) la distribuzione degli individui sarà la seguente: specie<br />
A 91 individui; specie B,C,D,E, F ,G, H, I, L, rispettivamente 1 individuo per<br />
ogni specie.<br />
Nel secondo (caso B) ognuno delle 10m specie sarà rappresentata da 10<br />
individui<br />
La steppa: bassa evenness La foresta: alta evenness
Caso A: 91 individui appartengono alla specie A e i 9 rimanenti alle altre<br />
9 specie
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
1<br />
A<br />
2<br />
B<br />
3<br />
C<br />
D<br />
4<br />
5<br />
E<br />
6<br />
F<br />
7<br />
G<br />
8<br />
H<br />
9<br />
I<br />
L<br />
10<br />
Specie<br />
Minima biodiversità
Bassa biodiversità: la<br />
monocoltura agraria
<strong>Biodiversità</strong> : modello del caso B – 10 specie con 10 individui per<br />
ciascuna
specie 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
Massima evenness
<strong>Biodiversità</strong> e Teoria dell’informazione<br />
La biodiversità è la chiave di lettura del paesaggio.<br />
Nell’ambiente naturale l’ecologo vede un testo<br />
contenente un messaggio in codice da decrittare.<br />
Gli organismi sono le lettere del messaggio; le lettere si<br />
compongono in parole rappresentate dai gruppi sociali e<br />
dalle strutture delle popolazioni e le parole si<br />
compongono in frasi. L’evenness e la disposizione delle<br />
popolazioni sono la grammatica e la sintassi di questo<br />
linguaggio. La connettività fra le specie è la struttura<br />
La biodiversità rappresenta il contenuto di informazione<br />
lessicale.<br />
Il significato del messaggio varia in relazione con la<br />
biodiversità: la biodiversità è il contenuto di<br />
informazione del sistema.<br />
Il<br />
vi
Il contenuto di informazione dei sistemi naturali<br />
Adottando questi criteri lo studio della natura si riporta alla<br />
decifrazione di un testo scientifico o letterario o di un dispaccio<br />
segreto.<br />
Cos’ì come un testo è un deposito di informazione, l’ambiente<br />
naturale è un archivio di informazione vivente, che si è formata e si<br />
è andata accumulando nel corso dei processi di dinamica delle<br />
comunità che portano alla formazione del climax.<br />
Il contenuto di informazione è in relazione alla complessità e alla<br />
stabilità dell’ecosistema; alla sua omeostasi, ai poteri di controllo e<br />
regolazione delle sue componenti.<br />
La <strong>Biodiversità</strong> è la misura del contenuto di informazione.<br />
Ecosistemi con massimi contenuti di informazione sono:<br />
• - La foresta matura (climax) e più di tutte la foresta pluviale;<br />
• - Le barriere coralline;<br />
• - le foreste di mangrovie;<br />
• - i posidonieti – nel Mediterraneo e in Australia S/W;<br />
• - la biocenosi coralligena.
0°<br />
Equatore<br />
Andamento della <strong>Biodiversità</strong><br />
secondo il gradiente latitudinale<br />
La <strong>Biodiversità</strong> aumenta dai circoli polari all’Equatore<br />
m<br />
a<br />
x<br />
max<br />
60°<br />
Circolo polare<br />
La biodiversità aumenta secondo<br />
un gradiete latitudinale, dalla<br />
regione temperata fino<br />
all’Equatore, dove raggiunge i<br />
suoi massimi valori nella foresta<br />
pluviale e nelle barriere coralline
La <strong>Biodiversità</strong> è antagonista della produttività.<br />
Nei sistemi ad alta produttività la produzione è<br />
bilanciata dalla respirazione e non c’è alcun accumulo<br />
di biomasse utilizzabili.<br />
Gli ecosistemi ad alta biodiversità non possono essere<br />
sfruttati dall’uomo, ma devono essere conservati in<br />
quanto custodi di stabilità e capaci di depurare acqua<br />
ed aria e di opporsi all’erosione al degrado.<br />
Ogni incremento di produzione comporta una<br />
diminuzione della biodiversità e con essa della<br />
stabilità dei sistemi che tendono a degradarsi e<br />
distruggersi.
Gli studi sulla biodiversità sono in gran parte la ricaduta dei<br />
progressi delle scienze informatiche e della cibernetica e si<br />
sviluppano in séguito con l’impiego crescente del calcolo<br />
elettronico.<br />
Sotto l’aspetto qualitativo essa è oggetto concreto<br />
dell’esperienza umana e trova la sua rappresentazione<br />
ideale nella forma di intuizione e di aspirazione al bello<br />
nell’arte classica e figurativa nella letteratura di ogni<br />
tempo.<br />
Artisti e letterati sono stati i suoi unici interpreti, fino a<br />
quando la ricerca scientifica non ne ha stabilito i canoni<br />
euristici ed ha fornito gli strumenti teorici per la sua<br />
quantificazione e modellizzazione rigorosa.
P/R > 1 il sistema<br />
accumula materia<br />
organica e tende a<br />
trasformarsi in una<br />
comunità più<br />
complessa<br />
Sistema produttivo: steppa - bassa <strong>Biodiversità</strong><br />
Foto S. Riggio
Foresta pluviale del<br />
Nordeste brasiliano<br />
Foto Alba Baccarella<br />
La foresta: sistema ad alta H’ - P/R = 1
Il Global Change e la biodiversità
Le catastrofi ambientali e la biodiversità
<strong>Biodiversità</strong> e simbiosi
Simbiosi e<br />
mutualismo<br />
Foto S. Riggio
Ecosistemi artificiali ad alta biodiversità: le risaie indocinesi
Veduta panoramica delle saline di Trapani<br />
Foto S. Riggio