ricerca metodo Bruno Munari (c) - Zaffiria
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Moving Magic Cards di Takao Yoguchi è una scatola gioco che nasce da un<br />
brevetto dell’artista giapponese e che prevede una retinatura delle immagini<br />
in 4 passaggi. L’effetto che si ottiene permette di mettere in movimento le<br />
immagini retinate. Con questa tecnica l’autore wha già prodotto due libri,<br />
l’evoluzione della scatola gioco sta nell’aver realizzato delle tessere puzzle che<br />
permettono anche un gioco combinatorio che viene poi animato dal retino.<br />
Lo scopo delle scatole gioco è anche quello di permettere ad ogni ragazzo<br />
di prendersi il suo tempo. C’è chi parte subito con il lavoro e c’è chi si guarda<br />
intorno, tocca, sembra “perdere tempo”. Le scatole permettono di studiare il<br />
moiré, giocando e possono dare degli spunti per il lavoro personale.<br />
Singolarmente o a coppie, al tavolo luminoso, i ragazzi preparano la loro<br />
animazione a passo 1 e come “tendina” tra il proprio lavoro e quello del compagno<br />
viene proposto l’uso di Moving Magic Cards che diventa<br />
l’elemento grafico di stacco tra un’animazione e l’altra. Il primo incontro è<br />
finito, speriamo che il lavoro su un elemento così “antico” e sconosciuto li<br />
abbia appassionati.<br />
Nel secondo incontro i ragazzi imparano l’uso del lentino contafili dopodiché<br />
viene proposto loro di realizzare un’immagine con la tecnica del collage,<br />
esclusivamente in bianco e nero.<br />
Si usano immagini da fumetti e giornali. Quando i ragazzi hanno creato la<br />
loro immagine vengono al computer e inseriscono nella stampante, sopra<br />
il retino tipografico, la loro immagine. A questo punto la vedranno uscire<br />
“retinata” perché la luce dello scanner per leggere l’immagine dovrà passare<br />
attraverso il retino e creerà i famosi “bolli” che ci servono per entrare nel<br />
concetto. Con questa prima attività infatti ogni ragazzo avrà prodotto una<br />
prima immagine retinata. L’esplorazione ora può andare avanti testando la<br />
tecnica con altre immagini da loro prodotte.<br />
Perché abbiamo scomposto l’immagine in questo modo? Per capire come<br />
funzionava il processo di riproduzione e stampa delle immagini, agli<br />
albori della tecnica tipografica. Attraverso esempi visivi si cercherà di<br />
rendere immediata la comprensione della tecnica e della regola (bollo<br />
piccolo-colore chiaro; bollo grande-colore scuro):