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ROBA DA ROVER!

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Rivista mensile Anno LI n. 1 - gennaio 2011 Poste Italiane Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in Legge 27-02-2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Verona<br />

corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani<br />

Entusiasmo & Impegno?<br />

<strong>ROBA</strong> <strong>DA</strong> <strong>ROVER</strong>!<br />

I Rover della Compagnia<br />

Betelgeuse del Roma 5 al<br />

campetto invernale a Pisa<br />

(Foto Serena Stefani)


2<br />

una foto per pensare<br />

8 agosto 2010. Dal diario della Compagnia Betelguese, Roma 5:<br />

“Giunti alla vetta della forcella del Pramaggiore sulla cresta delle<br />

Dolomiti Friulane ecco la veduta che ci lascia in stasi in questo secondo<br />

giorno di cammino. Gli stambecchi sono a due passi da noi. È ancora<br />

tanta la strada da percorrere per raggiungere il Vajont, ancora tre<br />

giorni di cammino, ma tutto intorno a noi rende piacevole questo<br />

sentiero in salita: i rover, le chiacchiere, le pause mangerecce, le risate,<br />

la stanchezza, la nostra forza, la nostra determinazione.”<br />

foto e testo di Giacomo Stoppa


4<br />

sommario<br />

Editoriale<br />

Avete presente quell’emozione prima<br />

di un impegno?<br />

di Monia Marcacci ..................................5<br />

Dalle sezioni<br />

Vicenza ...................................................6<br />

Milano ....................................................8<br />

Bolzano ...............................................10<br />

Borgo a Mozzano ................................12<br />

Giffoni ..................................................13<br />

Rovereto ..............................................14<br />

Cernusco Sul Naviglio .........................16<br />

L’orlo del mondo<br />

Young Women’s World Forum: che cosa<br />

chiedono le delegate<br />

di Ilaria Esposito ..................................17<br />

I am 1 in 10 million<br />

di Antonella Azzillonna ......................20<br />

Rivista di divulgazione del<br />

metodo scout riservata agli iscritti al<br />

CORPO NAZIONALE GIOVANI<br />

ESPLORATORI ED ESPLORATRICI ITALIANI<br />

ente morale D.L. n. 1881 del 21-12-1916<br />

SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL<br />

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA<br />

ORGANO UFFICIALE DEL C.N.G.E.I.<br />

ANNO LI - N. 1 - GENNAIO 2011<br />

Rivista mensile a carattere tecnicoprofessionale<br />

Registraz. n. 7755<br />

del 16/11/60, Tribunale di Roma.<br />

Direttore responsabile:<br />

Carla De Girolamo<br />

(carla.degirolamo@cngei.it)<br />

Coordinatore: Enrico Corradini<br />

Progetto grafico Patrizia Di Cataldo,<br />

Patrizia Andronico, Cristiano Andreani<br />

Impaginazione e Grafica<br />

Patrizia Di Cataldo<br />

In redazione:<br />

Diego Maniacco<br />

Massimiliano Della Bona (Branca L)<br />

Fabio Olmastroni (Branca E)<br />

Ernesto Liconti (Branca R)<br />

Ilaria Esposito (Internazionale)<br />

Beniamino Cislaghi (Formazione)<br />

e-mail: scautismo.giovani@cngei.it<br />

Consulenza fotografica: Serena Stefani<br />

Resp. DB: Alberto Scolari<br />

Questo periodico è associato all’USPI Unione<br />

Stampa Periodica Italiana ITISSN0036-5696<br />

Manoscritti, disegni e fotografie, anche se<br />

pubblicati, non vengono restituiti.<br />

È permessa la riproduzione purché venga<br />

citata la fonte.<br />

Branca Elle<br />

La prima caccia non si scorda mai<br />

di Sara ................................................22<br />

Una nuova giungla da esplorare<br />

del CdA del Branco Mowgli,<br />

Padova 4 ............................................24<br />

Branca E<br />

Avventure al Tecnicamp<br />

di Chara, Margherita, Sara,<br />

Reparto Hunting, Trieste ....................26<br />

Semplicemente Jamboree<br />

Staff del Reparto Nord Ovest .............30<br />

Staff del Reparto Centro Nord ...........31<br />

Il guidone dello Stile<br />

di Vincenzo Vaccaro ..........................32<br />

Branca R<br />

Albania, portami via<br />

di Roberta Coniglio ............................34<br />

Estate Liberi! .....................................36<br />

Okkupiamo, sì o no?<br />

di Lorenzo, Marica, Angela ................ 41<br />

Non sei socio del Cngei ma vuoi<br />

ricevere ugualmente “Scautismo”<br />

o desideri che un tuo amico<br />

o amica lo riceva? Il contributo<br />

per la spedizione a domicilio è di 6<br />

euro (6 numeri). Per sapere come<br />

fare scrivi a:<br />

scautismo.giovani@cngei.it<br />

Stampata su carta ecologica “cyclus” Dalum<br />

Rivista di divulgazione del metodo scout<br />

riservata agli iscritti al<br />

CORPO NAZIONALE GIOVANI ESPLORATORI<br />

ED ESPLORATRICI ITALIANI<br />

Ente Morale D.L. n. 1881 del 21-12-1916<br />

sotto l’Alto Patronato del<br />

Presidente della Repubblica<br />

Sede Centrale: Viale di Val Fiorita, 88<br />

00144 Roma tel. 0683769040 fax.<br />

0683769051 http://www.cngei.it<br />

e-mail: sc@cngei.it<br />

Stampa: Arti Grafiche Biemmeci s.n.c.<br />

S. Martino Buon Albergo (Verona)<br />

Spedizione in A.P. - art. 2 comma 20/c<br />

legge 662/96 - Filiale di Verona<br />

Chiuso in redazione il 07-01-2011


A<br />

volte le cose si capiscono veramente solo<br />

dopo qualche tempo che sono accadute.<br />

Così in questi giorni, stavo riflettendo<br />

sui capi scout che ho conosciuto fino ad ora, su cosa<br />

pensavo di loro prima di diventare io stessa Capo Scout,<br />

su quanto cioè fossero diversi tra di loro e su quanto<br />

però mi sembrassero tutti/e molto più esperti e bravi e<br />

preparati di me. Mi sono un pochino spaventata, ma<br />

poi ho anche pensato che è una emozione comprensibile<br />

e comune, perché la stessa cosa mi era capitata<br />

ad esempio prima di diventare Akela, così che<br />

tutti/e gli/le Akela che avevo incontrato fino a<br />

quel momento mi sembravano più bravi di me.<br />

Forse “bravi” lo si diventa solo facendo le cose,<br />

sperimentandosi, provando e…sbagliando. Forse<br />

gli stessi pensieri hanno attraversato anche voi,<br />

prima di diventare Capo Muta o Capo Pattuglia, o<br />

prima di partecipare ad un Jamboree o ad un campo<br />

internazionale, prima di affacciarvi alla porta di una<br />

associazione presso cui prestare Servizio, o guardando<br />

il/la vostro/a capo fare con tanta sicurezza quel che<br />

a voi oggi non riesce ancora bene o dire proprio,<br />

esattamente, quel pensiero difficile da sbrogliare nella<br />

vostra mente. È davvero più bravo/a mi dico, ma<br />

solo perché ci ha provato, e provando è migliorato/a.<br />

Così spero anche io di essere “brava”, e un pochino mi<br />

tremano le gambe dall’emozione, come quella prima<br />

volta in cui ho iniziato a raccontare una bellissima<br />

storia ai miei lupetti, come la prima volta che mi sono<br />

alzata in piedi a parlare di fronte a tante persone in una<br />

lingua straniera…e un po’ di paura l’avevo davvero!<br />

Ma poi vi assicuro che si riesce e si va avanti, facendo<br />

il meglio di quel che ci è possibile, che è già moltissimo<br />

perché è l’impegno che conta, prima del risultato.<br />

Davvero. Oggi sono Capo Scout e la prima cosa che<br />

mi è successa è tutti hanno subito iniziato a farmi un<br />

sacco di domande... Forse succede sempre così quando si<br />

diventa Capo “qualcosa”, che tutti ti fanno le domande<br />

e credono che tu abbia le risposte, io preferisco pensare<br />

che in realtà non credano che tu le abbia di già ma che<br />

tu le possa trovare. Cercarle nel modo giusto, questo è<br />

Avete presente quell’emozione<br />

prima di un impegno?<br />

quello che dà valore a tutto. Quindi non abbiate paura<br />

a prendervi delle responsabilità, a prendervi in primo<br />

luogo quella di trovare delle risposte, perché vi assicuro<br />

che non sarete mai da soli/sole nel cercarle, così come non<br />

siete soli/sole con il vostro Branco, con la vostra Pattuglia<br />

o la vostra Compagnia, come io non sono sola perché<br />

tutti i vostri capi, e voi attraverso di loro spero, mi danno<br />

una mano a fare il “Capo Scout” del Cngei. Io di mio, ci<br />

metto il mio “meglio” cioè il meglio di quel che posso fare<br />

e sono sicura che voi ci mettete il vostro!<br />

Colgo l’occasione per augurarvi buon anno, sperando<br />

che il 2011 sia un anno divertente e fruttuoso per tutti/e!<br />

Buona caccia,<br />

Monia, Capo Scout<br />

“Ma… Monia chi?<br />

Come faccio a<br />

riconoscerti???”<br />

Giusto, hai ragione,<br />

ti racconto qualcosa<br />

di me!<br />

Mi chiamo Monia<br />

Marcacci, ho 36<br />

anni sono di Firenze.<br />

Nella vita lavoro in<br />

una biblioteca, mi<br />

piacciono tantissimo<br />

gli animali e la<br />

natura in generale, il<br />

mio colore preferito<br />

è il verde, nemmeno<br />

a dirlo! Mi sono<br />

rotta il braccio<br />

sinistro due volte,<br />

entrambe cadendo<br />

da cavallo, mi<br />

piace ridere e spesso gli amici mi prendono in giro perché<br />

se sono stanca riesco a dormire ovunque! Nel Cngei sono<br />

stata Raskha, Baloo e Akela, coordinatrice di branca L della<br />

Sezione di Firenze e incaricata regionale per la Toscana,<br />

Commissaria Internazionale Wagggs, e da qualche tempo<br />

faccio la “formatrice” dei vostri capi e anche di qualche<br />

capo straniero quando capita! ma questo non mi si legge<br />

scritto in faccia quindi è meglio se vi metto una mia foto<br />

così se ci incontriamo da qualche parte a giro per l’Italia, mi<br />

riconoscete. SONO QUELLA SOTTO I LUPETTI! Sappiate che se<br />

verrete a salutarmi mi farete molto piacere!<br />

Ho anche un indirizzo email al quale potete scrivermi:<br />

caposcout@cngei.it<br />

5


Vicenza<br />

6<br />

dalle sezioni<br />

l’acqua cancella<br />

La città e la provincia di Vicenza, come tutti sapete, sono<br />

state alluvionate. Qualcuno, purtroppo non ha perduto<br />

solo beni ma anche la vita e questo ci rattrista molto.<br />

La nostra sede è un seminterrato e il fiume dista<br />

meno di cento metri. Potevamo scamparla? Neanche<br />

per sogno! Quello che ha sorpreso tutti è stata<br />

la furia dell’acqua. Questo elemento, generalmente<br />

amico ha avuto la forza di sconvolgere completamente<br />

mobilio e suppellettili come se si trattasse di<br />

un tornado. Vabbè, non perdiamoci d’animo e dopo<br />

un primo momento di smarrimento prendiamo atto<br />

della situazione. Ci viene in mente di interpellare<br />

la Consulta Veneta. Prepariamo in fretta e furia<br />

una mail chiedendo una mano. Di mani ne sono<br />

arrivate con grande profusione: da Padova, Verona,<br />

Bassano perfino qualcuno da Roma (spero di non<br />

dimenticare altre città). Insomma in Sede era tutto<br />

un brulicare di Rover, Senior e Capi. Anche qualche<br />

Esploratrice ed Esploratore è stato presente.<br />

Prima di tutto è necessario portar fuori tutto<br />

il materiale rovinato (ne abbiamo accumulato<br />

una montagna) poi a pulire muri e pavimento.<br />

Abbiamo salvato forse il 10% del materiale: quello<br />

che stava sopra il livello dell’acqua. Tutto il resto, andato...<br />

Questa alluvione ci portato via decenni<br />

di ricordi, sgabelli, panche, casse di pattuglia disegni<br />

creati dalla fervida immaginazione e dalle mani di<br />

generazioni di bambini e ragazzi passate per la Sede.<br />

Non erano solo oggetti che utilizzavamo per le varie<br />

attività, erano “pezzi di storia”, la nostra storia, che<br />

se ne partivano persempre. Fortunatamente qualche<br />

tempo fa la dirigenza di Vicenza si è adoperata<br />

per ottenere una nuova Sede per il primo Gruppo<br />

e il Comune di Vicenza, nel mese di settembre, ha<br />

sottoscritto con noi una convenzione per una nuova<br />

Sede in centro storico. Dovevamo effettuare il trasloco<br />

entro fine anno ma gli eventi ci hanno costretti ad<br />

accelerare i tempi. Siamo andati nella nuova Sede,<br />

abbiamo ripristinato i servizi essenziali, abbiamo<br />

pulito e dipinto alcune stanze e abbiamo predisposto<br />

i locali per l’arrivo dei Lupetti e gli Esploratori.<br />

Le stanze però sono vuote. Tutta l’attrezzatura e il<br />

materiale per l’attività è tristemente abbandonato nel<br />

mucchio di macerie rovinato dall’acqua e dal fango.<br />

Dobbiamo ricominciare, non ci manca il sorriso<br />

sulle labbra, anche nella difficoltà.<br />

Un altro piccolo rammarico, gli Scout sono sempre<br />

stati pronti a dare una mano nelle calamità.<br />

Questa volta non siamo riusciti a essere d’aiuto<br />

agli altri perché noi stessi coinvolti<br />

direttamente ma appena<br />

usciamo dall’emergenza, cercheremo,<br />

con le possibilità<br />

che abbiamo, di adoperarci<br />

per il comune ben-essere.<br />

In fine un pensiero alle popolazioni<br />

delle località a nord di Vicenza<br />

che hanno perduto tutto<br />

o quasi e ai paesi di Padova che<br />

in queste ore stanno vivendo la<br />

nostra stessa brutta avventura.<br />

Ancora grazie a quanti hanno<br />

dato e a quelli che vorranno<br />

dare in futuro.<br />

Cesare Pagliarin<br />

CdS Sezione di Vicenza


i nostri RICORDI<br />

Milano<br />

7


8<br />

dalle sezioni<br />

CAMBIAMO IL MONDO<br />

“Guagliò, a Milano<br />

a Camorr’ nun’<br />

ce stà! Tu u’ nostr’<br />

paise nullo poi capì”


Contro Tutte le MAFIE<br />

“La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio,<br />

una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.” (Giovanni Falcone)<br />

Non è vero che a Milano, la città bianca di “neve da<br />

sabato sera”, la città delle grandi speculazioni sulle<br />

grandi opere, la città dei manager e dei “pulitori”<br />

di soldi sporchi, non c’è la mafia. Ma è nascosta,<br />

burocratica e subdola. Non come al Sud, dove la<br />

Camorra spara, brucia i negozi, dove manda intimidazioni<br />

e blocca chiunque in motorino abbia il<br />

casco, perché potrebbe benissimo essere un sicario.<br />

Ti vogliono vedere in faccia, così ti riconoscono,<br />

così sanno chi sei. È per questo che noi rover della<br />

6ª-7ª “cumpa” di Milano, “Halloween- Quetzalcoatl”,<br />

siamo andati a Sud: per capire come si vive<br />

veramente il peso della mafia; e perché (noi scout<br />

siamo sempre modesti) volevamo provare a dare<br />

una mano a cambiare la situazione. Siamo andati<br />

con Libera, un coordinamento di più associazioni<br />

in lotta contro la criminalità organizzata, a fare<br />

un Campo di Lavoro e Studio sui Beni Confiscati<br />

alla Mafia: ovvero fare e imparare. Siamo andati<br />

nelle terre di don Peppe Diana, a San Cipriano<br />

d’Aversa, cittadina del Casertano attaccata a Casal<br />

di Principe. Don Peppe era un sacerdote che riuscì<br />

a smuovere l’animo della gente, cominciando a<br />

ribellarsi alla Camorra; per questo fu ucciso. E noi<br />

siamo orgogliosi di dire che siamo andati a dare<br />

una mano a continuare ciò che iniziò quell’uomo<br />

coraggioso.<br />

A San Cipriano abbiamo svolto vari lavori: dal<br />

raccogliere pomodori su un terreno sottratto alla<br />

Camorra al dipingere un murales su un edificio<br />

confiscato ad un camorrista. Abbiamo incontrato<br />

testimoni e rappresentanti di diverse realtà: da<br />

un’associazione contro il pizzo ad un gruppo di<br />

attori che tentano di creare una nuova opportunità<br />

per i bambini di Scampia. Ma abbiamo soprattutto<br />

imparato parlando con la gente del paese, in particolare<br />

con i ragazzi che nel casertano ci sono nati,<br />

che la Camorra la conoscono veramente. Alcuni<br />

addirittura erano figli di camorristi.<br />

Nella casa in cui ci incontravamo, questi ragazzini<br />

trascorrono il tempo libero e parlando con loro<br />

abbiamo aperto gli occhi su un mondo. Un mondo<br />

che però non dovrebbe esistere. Un mondo in cui<br />

diventare un criminale è una delle poche alternative,<br />

in cui chi denuncia la realtà è condannato, la polizia<br />

è infame e lo Stato non c’è né ci sarà mai. Il ricordo<br />

più grande che ci è rimasto è ciò che questi “guaglioni”<br />

ci hanno raccontato, e il gesto più importante<br />

che abbiamo fatto è stato lasciar loro qualcosa di<br />

nostro, mostrargli che c’è un’alternativa, che il<br />

mondo può essere bello. E deve esserlo.<br />

Grazie alla 2ª e alla 9ª compagnia di Milano che<br />

hanno vissuto quest’esperienza con noi, grazie a<br />

tutti i ragazzi di San Cipriano, a Raffaella, Peppe,<br />

Valentina e a tutte le persone di “Libera” che ci<br />

hanno dato tanto, tanto di più di quello che sia<br />

possibile scrivere su carta.<br />

I Rover della 6ª-7ª compagnia “Halloween-<br />

Quetzalcoatl” - Sezione di Milano<br />

Milano<br />

9


Bolzano “Forte<br />

10<br />

dalle sezioni<br />

FoRTE per la guerra?<br />

per la guerra? Forti per la<br />

pace!” è il titolo della manifestazione<br />

che ha avuto luogo a Fortezza<br />

nei giorni 15 e 16 maggio 2010<br />

per iniziativa del Cai (Club Alpino<br />

Italiano), degli Scout Agesci e Cngei,<br />

dei Pionieri Cri (Croce Rossa<br />

Italiana), con la collaborazione<br />

di Ana (Associazione Nazionale<br />

Alpini) – Nucleo Protezione Civile.<br />

Nonostante il tempo, freddo e<br />

leggermente piovoso, lo splendido<br />

scenario della fortezza austroungarica,<br />

voluta dall’imperatore<br />

d’Austria Francesco I per una<br />

guerra che poi mai la coinvolse,<br />

ha visto in attività circa 500 tra<br />

ragazzi delle associazioni giovanili<br />

e adulti in servizio. Il vicepresidente<br />

della Provincia di Bolzano,<br />

Christian Tommasini, che ha patrocinato<br />

l’attività, era presente<br />

all’inaugurazione assieme alle<br />

altre autorità civili a militari.<br />

I collegamenti radio all’interno<br />

del vastissimo forte e anche con i<br />

gruppi che vi si muovevano e che<br />

sono saliti al Forte Alto per le attività<br />

in palestra di roccia, sono<br />

stati garantiti dai radioamatori del<br />

“Mountain QRP Club” e dell’ARI<br />

di Bolzano che, per l’occasione,<br />

all’interno del forte hanno installato<br />

una stazione in onda corta,<br />

attivando con il nominativo IQ3QC,<br />

la Fortezza come BZ194 per il diploma<br />

dei Castelli italiani.<br />

Le finalità dell’appuntamento<br />

“Fortezza 2010” che le associazioni<br />

si sono proposte sono state<br />

principalmente di tipo educativo:<br />

stimolare il cammino personale di<br />

crescita di ciascuno per giungere<br />

ad essere protagonisti delle proprie<br />

relazioni personali e sociali,<br />

per essere capaci di accogliere<br />

le diversità favorendo il superamento<br />

degli stereotipi e i luoghi<br />

comuni, incentivando il dialogo e<br />

l’ interiorizzazione dei valori. La<br />

manifestazione è stata per tutti<br />

un percorso di confronto e di<br />

arricchimento grazie al contatto<br />

con le diverse realtà, stili di vita,<br />

diverse abilità, un’occasione nella<br />

quale ogni associazione ha portato<br />

un proprio contributo nella<br />

sua unicità per il perseguimento<br />

di obiettivi comuni.<br />

Durante le due giornate all’aria<br />

aperta, le attività del grande gioco<br />

a basi, impostato secondo le<br />

regole dell’“imparare facendo”,<br />

l’apprendimento dei rudimenti<br />

di arrampicata in sicurezza sulla<br />

vicina palestra di roccia, l’uso<br />

appropriato delle radiotrasmittenti<br />

in situazioni di emergenza,<br />

il fuoco di bivacco nella serata del


FoRTI per la pace<br />

Una fortezza costruita in attesa<br />

dei Sassoni, un nemico che non giunse mai<br />

sabato ed il pernottamento nei locali<br />

della poderosa fortezza, hanno<br />

favorito tra i ragazzi le possibilità<br />

di conoscenza degli ambienti naturali,<br />

proponendo esperienze in cui i<br />

giovani sono entrati in contatto con<br />

tutte le componenti dell’ambiente<br />

e stimolato l’impegno attivo per la<br />

sua tutela e valorizzazione.<br />

Il gioco di ruolo a basi, proposto dai<br />

Pionieri della Croce Rossa dell’Alto<br />

Adige, costituiva una sessione<br />

speciale del gioco “RAID CROSS”,<br />

che utilizza il Diritto Internazionale<br />

Umanitario (D.I.U.) come strumento<br />

per incoraggiare riflessioni più profonde<br />

sul comportamento umano.<br />

Questo gioco (vedi www.raidcross.it)<br />

si concentra sulla protezione della<br />

vita e della dignità umana in tempo<br />

di guerra e, più in generale, in tutte<br />

le situazioni quotidiane. La grande<br />

struttura di Fortezza, pensata e costruita<br />

per fare la guerra, ha potuto<br />

dalle sezioni<br />

Un momento<br />

dell’attività che ha<br />

coinvolto la Sezione<br />

di Bolzano.<br />

invece ospitare le riflessioni di molti<br />

giovani sui risvolti terribili che una<br />

guerra porta con sé per le popolazioni<br />

che la subiscono. Rilevante<br />

anche la valenza storica di questa<br />

esperienza, che ha fatto conoscere<br />

ai ragazzi il territorio e la struttura<br />

di Fortezza, costruita “in attesa di<br />

un nemico che non giunse mai”.<br />

Buon Cammino<br />

Diego Maniacco, Senior<br />

sezione Cngei di Bolzano<br />

11


Borgo a Mozzano Ospiti all’ apertura<br />

12<br />

dalle sezioni<br />

È stato un giorno particolare quello<br />

del 10 ottobre 2010 a Lucca;<br />

l’ansia era tanta, la voglia di ricominciare<br />

pure.<br />

Eppure di giornate che inauguravano<br />

l’apertura del nuovo anno<br />

scout ne avevo fatte fin troppe<br />

ma avevo voglia di rivedere quelle<br />

faccine felici che mi avevano<br />

salutato alle Vacanze di Branco.<br />

E poi quest’anno oltre a Baloo, il<br />

branco ha anche una Bagheera e<br />

quindi l’inizio prometteva bene.<br />

Sapevo che Sandro, il nostro senior<br />

attivissimo, aveva tappezzato<br />

Lucca e dintorni di manifestini che<br />

parlavano del nostro gruppo e si<br />

era anche messo in contatto con le<br />

Girl Scouts di Camp Darby invitandole<br />

a stare con noi. Quando con<br />

il nostro Commissario Regionale<br />

siamo arrivati al luogo del ritrovo<br />

era ancora presto; soltanto Baloo<br />

aspettava seduta sul marciapiede<br />

ma poi, una alla volta, sono arrivate<br />

le macchine e il piazzale si è<br />

riempito di genitori, di esploratori<br />

e di lupetti che ridevano, si salutavano<br />

e si rincorrevano felici.<br />

Mentre parlavo con alcuni genitori<br />

di nuovi cuccioli (sono ben otto!) ho<br />

visto Sandro arrivare, circondato<br />

da bambine e adulti che non conoscevo.<br />

Il guppetto si teneva un<br />

po’ discosto dagli altri, e quando<br />

al grido di: “Lupi, Lupi, Lupi” abbiamo<br />

fatto il cerchio, le bambine<br />

si sono inserite quasi timorose e<br />

si sono tolte le giacche a vento:<br />

erano le Girl Scouts di Camp Darby<br />

con le loro uniformi coloratissime<br />

e piene di distintivi. Ci hanno<br />

spiegato che da loro l’associazione<br />

femminile e quella maschile<br />

sono separate, che non portano<br />

il foulard ma hanno un’uniforme<br />

con un gilet di colore diverso a seconda<br />

della fascia d’età, sul quale<br />

attaccano i loro distintivi della<br />

progressione e degli eventi a cui<br />

partecipano. Infatti loro hanno le<br />

Daisy (dai 5 ai 6 anni), le Brownie<br />

(dai 7 agli 8 anni), le Junior (dai 9<br />

agli 11 anni) e le Cadette (dai 12<br />

ai 13 anni).<br />

Poi ci siamo spostati nel prato<br />

esterno alle mura ed eravamo<br />

proprio tanti perché sia il Branco<br />

che il Reparto avevano al loro<br />

interno qualche girl scouts e abbiamo<br />

piantato il palo per l’alza<br />

bandiera che ha ospitato anche<br />

la bandiera americana insieme<br />

a quella italiana e a quella associativa.<br />

L’attività che è seguita<br />

per le strade di Lucca si è svolta<br />

a gruppi misti (lupetti, esploratori,<br />

girl scouts) e, mentre i nostri<br />

esploratori hanno fraternizzato<br />

esercitandosi con l’inglese, le nostre<br />

due lupette americane hanno<br />

fatto da interpreti per quelle girl<br />

scouts che non capivano l’italiano.<br />

Le fotografie che vedete mostrano,<br />

meglio di tante parole, l’atmo-<br />

Tre Girl Scouts<br />

della base<br />

americana in Italia di<br />

Camp Darby.<br />

sfera fraterna che ha pervaso la<br />

giornata; tutti, in ogni momento,<br />

si sono perfettamente integrati,<br />

particolarmente duranteil pranzo<br />

in un unico grande cerchio.<br />

A conclusione del pranzo le dirigenti<br />

delle Usa Girl Scouts Overseas<br />

hanno regalato a tutti un<br />

distintivo e ci hanno offerto dei<br />

biscotti, che usano per fare autofinanziamento,<br />

preparati per loro in<br />

America. Avete presente nei films<br />

quando si vedono le girl scouts con<br />

una specie di carretto tutto pieno<br />

di scatole? Proprio quelle!<br />

La giornata si è conclusa con il<br />

passaggio al reparto di ben 5 lupetti<br />

e con l’ammaina bandiera a<br />

cui hanno assistito molti genitori.<br />

Siamo molto soddisfatti di come<br />

sia iniziato il nuovo anno scout e<br />

già stiamo pensando a quando ricambiare<br />

la visita e le cortesie ricevute<br />

alle nostre sorelle di Camp<br />

Darby; un’esperienza come questa<br />

per i nostri ragazzi e ragazze, vale<br />

molto più di tante parole.<br />

Barbara Serfogli<br />

Akela e Capo Gruppo<br />

Borgo a Mozzano - Mediavalle


A Giffoni Valle Piana, paese in<br />

provincia di Salerno, il Gruppo<br />

Scout Cngei “Giffoni I°”, in occasione<br />

dell’apertura dell’anno<br />

scout, ha organizzato presso la<br />

struttura della Cittadella del Giffoni<br />

Film Festival (conosciuta in<br />

tutto il mondo per il Festival del<br />

cinema per ragazzi) una giornata<br />

intera dedicata al mondo scout.<br />

I ragazzi del posto, che magari<br />

non avevano mai vissuto le nostre<br />

esperienze, sono stati invitati<br />

a mettere alla prova la propria<br />

abilità fisica e a conoscere l’ambiente<br />

pieno di avventura del nostro<br />

mondo. Una iniziativa che ha<br />

visto la partecipazione di circa<br />

200 ragazzi del paese, i quali, a<br />

fine giornata, hanno<br />

manifestato tutta la<br />

loro gioia, lasciando<br />

intendere ai capi<br />

scout di voler “tentare”<br />

l’esperienza scout.<br />

“Abbiamo pensato<br />

che sarebbe stato bello<br />

aprire l’anno scout<br />

invitando i ragazzi di<br />

Giffoni a trascorrere<br />

una giornata con noi”<br />

spiega Enzo D’Elia,<br />

fondatore del gruppo<br />

Giffoni I°.<br />

A fine giornata, poi, c’è<br />

stato il momento più atteso<br />

da nostri ragazzi:<br />

l’apertura dell’anno<br />

scout, che ci vedrà protagonisti<br />

per un anno intero qui a Giffoni e<br />

non solo, con le nostre numerose<br />

iniziative per la crescita sociale,<br />

culturale ed ambientale della nostra<br />

città. Uno dei nostri motti è<br />

“Si impara da piccoli a diventare<br />

grandi”. La vita di gruppo aiuta<br />

a diventare grandi, soprattutto<br />

in una società complessa come<br />

quella in cui vivono i nostri ragazzi.<br />

Ogni anno, in occasione del<br />

Giffoni Film Festival Internazionale<br />

del cinema per ragazzi, la<br />

nostra città è invasa da migliaia<br />

di bambini provenienti da tutto il<br />

mondo. Fare questa manifestazione<br />

all’interno della struttura<br />

che nel mese di luglio li vede<br />

dalle sezioni<br />

Si impara da PICCOLI<br />

a diventare GRANDI<br />

protagonisti ci è sembrata una<br />

cosa bella e significativa, soprattutto<br />

per la gente di Giffoni, che<br />

ha sempre creduto nella nostre<br />

“buone azioni” e ci ha sempre<br />

dimostrato di tenerci in grande<br />

considerazione.<br />

L’augurio è che da Giffoni Valle<br />

Piana (città dei bambini) possa<br />

partire un messaggio di speranza<br />

e di pace a tutti i fratelli scout<br />

d’Italia.<br />

Salvatore Mancino, Senior<br />

Gruppo Giffoni I°<br />

Sezione di Giffoni Valle Piana<br />

(Salerno) Giffoni<br />

13


14<br />

dalle sezioni<br />

Un rapido saluto disinteressato<br />

ai genitori e l’imbocco dell’A22, la<br />

consapevolezza di voler partire<br />

per una nuova avventura e l’euforia<br />

di essere in tanti, non senza<br />

qualche timore nostalgia o paura.<br />

Ogni campo estivo comincia<br />

con un viaggio, e stavolta ancora<br />

di più, esso è parte fondamentale<br />

per ritrovare e riallacciare i rapporti<br />

e le sinergie di amicizia che<br />

per magari un paio di mesi (dalla<br />

chiusura dell’anno in poi) si sono<br />

andati affievolendo. (...)<br />

Giorno 1<br />

14 ore di viaggio e siamo arrivati<br />

in Belgio, ci siamo portati dietro le<br />

brioches per colazione ma siamo<br />

così scombussolati dal viaggio e<br />

trepidanti di entrare al campo che<br />

ce ne dimentichiamo totalmente.<br />

A dire il vero dopo essere scesi dal<br />

pullman ed essere stati accolti da<br />

colui che abbiamo ribattezzato Re<br />

di Ninove, Nick De Brabanter (il<br />

big boss del Jamborette per intenderci),<br />

non sen-<br />

Rovereto Jamborette 2010<br />

Un campo davvero spe<br />

za qualche difficoltà e<br />

con un po’ di “disaccordo”<br />

abbiamo diviso<br />

le varie Patrols nei vari<br />

sottocampi (Bloody<br />

Mary, Robin Hood, e<br />

per ultimo, nel quale<br />

non avevamo nessuna<br />

Patrol, King Artur), dove<br />

ragazzi e ragazze si<br />

sono appropriati delle<br />

loro tende ed hanno<br />

cominciato a preparare<br />

le “originali” cucine per<br />

far da mangiare (niente a vedere<br />

con le nostre favolose fornelle). In<br />

serata dopo il nostro primo assaggio<br />

di “cucina” belga per la cena,<br />

c’è stata una bella presentazione<br />

del campo con tutti i ragazzi e le<br />

bandiere delle varie nazioni partecipanti,<br />

e tanta bella musica e un<br />

ritornello che ci accompagnerà per<br />

tutta la durata del campo:<br />

Jamborette, is in town now<br />

Scouts, we know all how<br />

To work to sing to play<br />

to cook and many many more<br />

Scouts, we do(...)<br />

Giorno 2:<br />

HIKING ON FIANDRA<br />

Con grande sorpresa la sveglia è<br />

alle sette e con facce pari a quelle<br />

di un film horror di vecchia data,<br />

ci prepariamo gli zaini, increduli<br />

del fatto di partire per un hike<br />

già al primo giorno di campo, ma<br />

senza indugio ci si divide nei vari<br />

gruppi misti, e dopo aver raccolto<br />

il pocket lunch (en panin per capirne)<br />

ci siamo incamminati, su<br />

strade diverse, per le “scalate” alle<br />

“altissime vette” del Belgio, destinazione<br />

Bruxelles (che avremmo<br />

poi raggiunto il giorno seguente).<br />

Dopo una estenuante ed interminabile<br />

camminata in giro per le<br />

Fiandre, tra mulini a vento…<br />

… e sterminate aree verdi, con i<br />

piedi fumanti per l’asfalto (che dolori)<br />

ognuno si è ritrovato a cenare<br />

e dormire in luoghi differenti, chi<br />

in una scuola, chi in un granaio,<br />

chi in una sala polivalente (...)<br />

Giorno 4:<br />

INTERNATIONAL <strong>DA</strong>Y<br />

La mattina del quarto giorno,<br />

con ancora piedi muscoli e ossa<br />

indolenziti, nonché in debito di


ciale<br />

qualche<br />

ora di sonno, ogni Patrol ha cucinato<br />

un piatto tipico della propria<br />

nazione, e l’ha offerto all’assaggio<br />

di tutto il campo. Ne è risultato<br />

un mix di culture, tradizioni e gusti<br />

davvero interessante e nuovo:<br />

apprezzatissima la pasta italiana,<br />

le fortaie, la carne belga, i wurstel<br />

con marmellata di mele cotogne,<br />

un po’ meno la paella spagnola e<br />

un fallito tentativo di spaghetti alla<br />

carbonara.<br />

Il pomeriggio, ancora satolli dalla<br />

nostra scorpacciata, abbiamo fatto<br />

dei giochi internazionali, ovvero<br />

ogni diverso gioco rappresentava<br />

un pò le particolarità di ogni singola<br />

nazione, e tra salti lotte di sumo<br />

e balli ci siamo davvero divertiti.<br />

(...)<br />

Giorno 8:<br />

TENDE APERTE ù<br />

AL JAMBORETTE<br />

Giornata di grande festa al Jamborette.<br />

Il campo apre le porte alla<br />

cittadinanza e agli ospiti stranieri:<br />

tra questi ovviamente i più importanti<br />

erano i nostri super mitici<br />

senior, che ancora “reduci” dalle<br />

scorribande di Amsterdam, sono<br />

venuti a trovarci e a degustare un<br />

po’ di cucina tipica locale.<br />

La giornata infatti prevedeva una<br />

grande grigliata per pranzo con<br />

spettacoli, esibizioni di falconieri e<br />

cavalieri, una banda che rallegrava<br />

l’atmosfera, e giochi a ripetizione<br />

per tutti i gusti… insomma una<br />

vera e propria festa, che ha visto<br />

coinvolti anche moltissimi concittadini<br />

della vicina Ninove.<br />

Per i nostri esplo è stata una<br />

giornata di relax e divertimento,<br />

con molto tempo libero per stare<br />

insieme e conoscere nuove culture<br />

(molte nazioni hanno allestito<br />

stand e tendoni). (...)<br />

Giorno 9:<br />

FINAL <strong>DA</strong>Y is... A<br />

PARTY!<br />

Per l’ultimo giorno lo staff del<br />

Jamborette ha pensato bene di<br />

farci dormire qualche oretta in<br />

più, e saltando la colazione, ci<br />

hanno regalato un altro assaggio<br />

di internazionalità con un brunch<br />

(colazione e pranzo insieme). Dopo<br />

aver saziato la nostra fame,<br />

tutti gli scouts si sono riuniti per<br />

un big game sullo stile di face<br />

book dove ogni ragazzo poteva<br />

scrivere e lasciare un commento<br />

sul “profilo” (un foglio di carta) di<br />

un altro scouts; un pomeriggio<br />

divertente e di confronto che ha<br />

contribuito a saldare ancora di<br />

più i rapporti già splendidi fra<br />

gli eslpo.<br />

E dopo una squisita cena a buffet,<br />

spazzolando tutto il rimanente<br />

della grigliata del giorno precedente,<br />

si è dato il via alla festa:<br />

musica, dj, danze, gli esplo ( e non<br />

solo) si sono scatenati e lasciati<br />

andare al divertimento, e tra un<br />

panino e un aranciata, si sono<br />

anche ben riempiti lo stomaco.<br />

Ciliegina sulla torta, il gran finale<br />

con un MEGA FALO’ davvero enorme<br />

e una band a suonare le ultime<br />

canzoni che avremmo ascoltato al<br />

Jamborette.<br />

dalle sezioni<br />

Giorno 10:<br />

LEAVING JAMBORET-<br />

TE and NINOVE<br />

La mattinata dell’ultimo giorno è<br />

stata interamente dedicata allo<br />

smontaggio e pulizia del campo.<br />

Una volta riassettato e ordinato<br />

tutto, abbiamo pranzato con dei<br />

panini e abbiamo atteso l’arrivo<br />

del pullman.<br />

Prima di smontare il nostro bellissimo<br />

alzabandiera abbiamo deciso<br />

di fare un cerchio di chiusura finale<br />

con tanto di ammainabandiera,<br />

come solo noi sappiamo fare.<br />

Infine, prima di partire, i due reparti<br />

si sono separati e seduti in<br />

cerchio per le riflessioni finali,<br />

impressioni di ognuno su questi<br />

favolosi giorni trascorsi insieme…<br />

Il viaggio in pullman è stato lungo<br />

e pesante ma la stanchezza<br />

ha contribuito a farci dormire per<br />

lunghe tratte [...]<br />

Le staff dei Reparti<br />

“Mizar” e “Wichasa Wakan”<br />

Sezione di Rovereto<br />

Caro Leo, ci dispiace davvero<br />

tanto per cio che ti e’ accaduto.<br />

I giorni di campo trascorsi<br />

senza di te sono stati molto<br />

difficli, ti abbiamo pensato<br />

moltissimo, ci sei mancato e ci<br />

manchi tutt’ora. non vediamo<br />

l’ora di porterti riabbracciare,<br />

per poter rivivere insieme<br />

le emozioni trascorse al<br />

Jamborette, e per farti sentire<br />

quanto ti siamo vicini. Torna<br />

presto, ti vogliamo bene , un<br />

abbraccio forte forte e mille<br />

bacioni. Il tuo reparto Wichasa<br />

Wakan e il tuo secondo reparto<br />

Mizar”<br />

15


Cernusco Sul Naviglio Cucire insieme la crescita<br />

16<br />

dalle sezioni<br />

Il Progetto Patchworld nasce da<br />

un lavoro di costruzione di rete<br />

tra Associazioni operanti nel<br />

territorio della Martesana ad est<br />

di Milano. Pienamente coinvolta<br />

in questo Progetto, cofinanziato<br />

dall’Amministrazione Comunale,<br />

è la Sezione CNGEI di Cernusco<br />

sul Naviglio, al cui fianco lavoreranno<br />

le associazioni “ColorEsperanza”,<br />

“Eticomondo”, la<br />

scuola media e la scuola superiore<br />

IPSIA di Cernusco.<br />

Il progetto prevede un lavoro di<br />

Educazione allo Sviluppo: il tema<br />

principale è “la cittadinanza in un<br />

mondo di migranti”.<br />

Negli ultimi anni si sta osservando<br />

tra noi una crescita della<br />

presenza straniera, sia per la<br />

presenza di minori adottati, sia<br />

per il fenomeno del ricongiungimento<br />

famigliare che porta le<br />

persone extraeuropee a stabilizzarsi<br />

sul territorio. Nell’anno in<br />

corso è stato avviato un processo<br />

di coinvolgimento della comunità,<br />

o meglio delle comunità straniere<br />

nella definizione di percorsi<br />

partecipati di integrazione, come<br />

ad esempio la “Festa delle Culture”<br />

alla quale la nostra sezione<br />

partecipa da tre anni.<br />

Il progetto si presenta appunto<br />

come momento culminante di un<br />

percorso formativo sui temi<br />

dell’educazione allo sviluppo<br />

che ha visto realtà educative, tra<br />

cui la nostra sezione scout, di<br />

diversa estrazione confrontarsi<br />

e lavorare insieme.<br />

Nell’ambito del Progetto<br />

Patchworld sono già stati avviati<br />

momenti formativi rivolti<br />

ad insegnanti, educatori scout<br />

ed operatori delle associazioni,<br />

ma aperti a tutta la cittadinanza,<br />

sul tema delle migrazioni e della<br />

presenza di migranti in Provincia<br />

di Milano. In particolare, grazie<br />

alla partecipazione di esperti e<br />

testimoni, verranno poi realizzati<br />

tre incontri rivolti ai nostri giovani<br />

esploratori e agli studenti di<br />

pari età delle classi terze della<br />

scuola media per presentare i<br />

tratti caratteristici di tre culture,<br />

quella caraibica, quella rom e<br />

la magrebina che verranno approfondite<br />

durante il percorso<br />

con i ragazzi. Vi saranno anche<br />

momenti volti a far incontrare tra<br />

loro i ragazzi che stanno partecipando<br />

al progetto e, con attività<br />

tipicamente scout, si punterà sui<br />

temi dell’incontro con l’altro e<br />

sull’esperienza con ciò che non<br />

si conosce. Parallelamente si intende<br />

lavorare con i rover della<br />

Compagnia e con i ragazzi/e di<br />

una classe dell’istituto superiore<br />

IPSIA. Con i nostri rover verrà<br />

studiato un percorso di quattro<br />

incontri per sviluppare un<br />

approccio rispetto<br />

al sistema economico in generale<br />

e alle proprie scelte critiche<br />

di consumo, di riflessione per<br />

favorire il superamento delle<br />

differenze culturali e per far<br />

emergere i pregiudizi esistenti.<br />

È un progetto impegnativo, al<br />

quale dedicheremo quest’anno<br />

parecchie forze, che ci auguriamo<br />

possa caricare i ragazzi,<br />

farli crescere non solo in termini<br />

culturali, facendo loro superare<br />

pregiudizi e stereotipi attraverso<br />

la conoscenza, ma soprattutto<br />

concretamente, nel quotidiano,<br />

rinforzarli sui valori, forse troppo<br />

spesso calpestati e disattesi di<br />

uguaglianza, di integrazione, di<br />

solidarietà e di pace tra i popoli.<br />

Ma…torniamo al Progetto<br />

Patchworld…perché qui viene il<br />

bello! Il progetto prevede infatti<br />

un momento finale con un’esperienza<br />

estiva, rivolta a giovani e,<br />

nel nostro caso ai rover, di viaggio<br />

di conoscenza e di servizio<br />

nella Repubblica Dominicana e<br />

per il quale sono già stati avviati<br />

rapporti con le istituzioni e<br />

con gli scout di quel paese. Ma<br />

questo …….autofinanziamento<br />

permettendo!!!!<br />

Ce la faremo? Noi faremo “del<br />

nostro meglio”!!<br />

Cecilia Cisternino,<br />

CdS Cernusco sul Naviglio


l’o rlo del mondo<br />

La Nostra Dichiarazione<br />

Chiediamo al MONDO:<br />

Le delegate del Young Women’s World Forum invitano i governi<br />

di tutti i Paesi a…<br />

1 Mettere in atto politiche, che garantiscano lo sviluppo sostenibile<br />

dell’ambiente,tali da tassare la produzione non sostenibile e usare<br />

il ricavato per i progetti che riguardano il riciclaggio e la natura.<br />

2 Fermare il ciclo della povertà attraverso un’educazione di alta<br />

qualità, libera e inclusiva, la quale permetta alle ragazze e ai<br />

ragazzi uguale accesso a tutti i corsi di studio.<br />

3 Lavorare insieme per costruire un accordo vincolante, equo e<br />

ambizioso che combatta il cambiamento climatico, con la volontà di:<br />

supportare le fonti di energia rinnovabile, proteggere la biodiversità e<br />

rinforzare le politiche sul “Riduci, Riusa e Ricicla”.<br />

4 Implementare e rafforzare le leggi, affinché siano eque ed<br />

adatte ai cittadini ed assicurino ad ogni persona, vittima<br />

della discriminazione di genere, di avere accesso ad un supporto<br />

comprensivo e duraturo senza distinzioni.<br />

17


18<br />

l’o rlo del mondo<br />

La Nostra Dichiarazione<br />

Chiediamo a WAGGGS:<br />

Le delegate dello Young Women’s World Forum invitano lo<br />

Scautismo femminile e il Guidismo a…<br />

1Creare ed usare concretamente le partnership tra le<br />

associazioni scout, la società civile ed I governi per lavorare<br />

al raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Usare queste<br />

partnership per supportare iniziative come quelle dei progetti locali<br />

tenuti dalle guide, il microcredito, la formazione, la raccolta fondi,<br />

gli acquisti di seconda mano e la giornata dedicata agli Obiettivi del<br />

Millennio.<br />

2 Consentire alle ragazze di allargare la loro comprensione<br />

rispetto alla povertà e la fame presente nel mondo, attraverso<br />

la condivisione delle conoscenze e delle esperienze. In particolare,<br />

mettere in contatto le associazioni scout dei paesi in via di sviluppo<br />

con quelle dei paesi sviluppati e attraverso questa interazione,<br />

creare un programma specifico sulla povertà che possa essere<br />

tarato sulle realtà locali.<br />

3Promuovere l’eguaglianza di genere e nel mentre costruire la<br />

fiducia tra le ragazze e le donne attraverso la coeducazione e la<br />

cooperazione tra ragazze e ragazzi nel guidismo e nello scoutismo<br />

ed incrementare il lavoro congiunto tra WAGGGS e WOSM.<br />

4Stabilire un gruppo<br />

di lavoro sul GAT<br />

(global action theme) tra<br />

le associazioni in modo<br />

da avere più materiale di<br />

supporto per migliorare le<br />

azioni nelle comunità locali.


Chiediamo<br />

alla SOCIETA ,<br />

l’o rlo del mondo<br />

CIVILE:<br />

Le delegate del Young Women’s World Forum invitano tutte le persone<br />

di buona volontà a ...<br />

1 Fare una Campagna per fermare la corruzione promuovendo la<br />

trasparenza nelle azioni di governo in tutti i paesi, per assicurare<br />

assistenza alle persone che ne hanno bisogno.<br />

2 Prendersi la responsabilità individuale nei confronti dell’ambiente,<br />

riducendo l’impatto ambientale personale sul pianeta, riciclando,<br />

avendo un piano per la piantumazione degli alberi ed incoraggiando l’uso<br />

delle risorse locali per l’alimentazione.<br />

3Gestire programmi che concedano maggiori possibilità alle donne ed<br />

assicurino la loro partecipazione attiva a tutti i livelli nella società –<br />

“Senza di me, non ci sei tu”.<br />

4Incoraggiare le Organizzazioni non Governative e le comunità ad<br />

introdurre sistemi e situazioni competitive, che spingano ad un<br />

cambiamento dello stile di vita e ad una corretta gestione dei rifiuti e<br />

dell’energia.<br />

La dichiarazione che avete letto<br />

è il frutto di una condivisione<br />

durata alcuni giorni tra giovani<br />

donne provenienti da varie parti<br />

del mondo, ma che avevano le<br />

stesse esigenze. Esigenze che<br />

non riguardano solo loro, ma<br />

che se leggiamo con un po’ di<br />

attenzione riguardano molte<br />

realtà nel nostro paese.<br />

Proviamo a porci delle domande:<br />

Quante donne governano il<br />

nostro paese? Nel luogo in<br />

cui vivo quante donne fanno<br />

parte dell’amministrazione<br />

comunale?<br />

Come sempre cari ragazzi vi<br />

lascio con uno spunto di riflessione<br />

Ilaria Esposito<br />

CoCon Int.<br />

19


20<br />

l’o rlo del mondo<br />

Cento ragazze da 61 Paesi nel Mondo.<br />

Tre Obiettivi del Millennio di cui discutere e una<br />

dichiarazione da scrivere in cinque giorni.<br />

YOUNG WOMEN’S WORLD FORUM, ovvero il Forum<br />

Mondiale delle Giovani Donne. Il primo dei<br />

tre Forum che si terranno anche nel 2011 e nel<br />

2012 per festeggiare il Centenario del Guidismo<br />

e dello Scautismo Femminile.<br />

Una delle esperienze più emozionanti, arricchenti,<br />

divertenti e concrete della mia vita. Il mondo intero<br />

mi ha circondata per tutta la durata del mio<br />

soggiorno ad Heythrop Park, nella fortunatamente<br />

soleggiata campagna dell’Oxfordshire, a trenta<br />

minuti da Oxford. Mia compagna di avventura è<br />

stata Giorgia, delegata AGESCI della Sezione di<br />

Pordenone con cui ho passato ore a parlare di<br />

tutto e a bere tè!<br />

I tre Obiettivi di cui abbiamo discusso sono<br />

quelli<br />

I AM 1<br />

presi in considerazione da WAGGGS per il Centenario<br />

e sono: Eliminare la povertà estrema e<br />

la fame; Promuovere la parità tra i sessi e l’autonomia<br />

delle donne; Assicurare la sostenibilità<br />

ambientale. Abbiamo lavorato su questi obiettivi<br />

in modo mai pesante o noioso, sia nei momenti<br />

collettivi sia nei piccoli gruppi in cui eravamo divise.<br />

Il mio si chiamava Kingham Patrol e devo<br />

dire che eravamo davvero ben assortite, dalla<br />

cantante-ballerina dei Caraibi alla comica islandese<br />

passando per le splendide ragazze della<br />

regione Araba. Ho passato con loro momenti<br />

davvero eccezionali condividendo le esperienze<br />

e arricchendomi attraverso le loro differenze;<br />

sembra strano,ma ho già le vacanze prenotate<br />

in Israele dalla mia amica Hind e in Bolivia dalla<br />

mia amica Celeste!!!<br />

Giorni davvero intensi,<br />

caratterizzati<br />

da sessioni mattutine<br />

con ospiti<br />

come Jo Swinson,<br />

giovane parlamentare<br />

inglese<br />

e Leymah Gbowee,<br />

fondatrice<br />

di un’associazione<br />

per la pace e<br />

lo sviluppo delle<br />

donne in Africa,<br />

che con il suo discorso<br />

ci ha ispirate<br />

e caricate<br />

per essere noi il<br />

cambiamento di<br />

cui il mondo ha<br />

bisogno.<br />

“Guest star”<br />

ma soprattutto<br />

ospite a sor-


IN 10 MILLION!!!<br />

presa dell’evento<br />

è stato il Primo Ministro<br />

Inglese David<br />

Cameron che<br />

ci ha stupite per il<br />

suo reale interesse<br />

in quello che stavamo<br />

facendo e la sua<br />

disponibilità nel rispondere<br />

alle nostre<br />

domande di giovani<br />

donne curiose di come<br />

il nostro Forum<br />

possa influenzare le<br />

Istituzioni mondiali.<br />

La risposta a questa<br />

domanda è la Dichiarazione<br />

rivolta a<br />

WAGGGS, alla società<br />

civile e ai Governi, che abbiamo ideato, votato e<br />

redatto in un momento di reale democrazia che<br />

mi ha fatto sentire davvero parte di quel movimento<br />

mondiale che unisce tutti noi dall’Islanda<br />

alle Cook Islands!<br />

Oltre ai momenti seri e di lavoro le bravissime<br />

organizzatrici delle Girlguiding UK ci hanno<br />

preparato, con tanta accortezza ad ogni singolo<br />

dettaglio ed estrema precisione, una serie di<br />

momenti informali per coccolarci. Per esempio il<br />

20 - 10 del 2010 alle ore 20.10 abbiamo festeggiato<br />

la fine dell’anno del Centenario del Guidismo e<br />

dello Scautismo Femminile con fuochi d’artificio,<br />

decorazioni di tazze e di cupcakes, danze tradizionali<br />

scozzesi, smalti brillanti e con la realizzazione<br />

di un video celebrativo in cui abbiamo rinnovato<br />

tutte insieme la nostra Promessa. Insomma il<br />

nostro essere donne e l’attenzione alle nostre<br />

esigenze si respirava in ogni singola attività e<br />

proposta che ci è stata fatta, non mi sono mai<br />

sentita così a casa con persone mai viste prima<br />

del 19 Ottobre.<br />

Questa è solo una piccola parte della magia di<br />

un evento così importante. Mobilitare le nostre<br />

coscienze e renderci parte attiva della società per<br />

cambiare le nostre vite e il mondo ha un grande<br />

significato, perché le scout e le guide sono dieci<br />

milioni e possonoo fare la differenza! E come ci<br />

ha detto Leymah Gbowee: “Little steps, Huge<br />

Impact, Lifetime Legacy” e cioè: “Piccoli passi,<br />

Enorme impatto, Eredità per tutta la vita”,<br />

possiamo fare davvero tanto ogni giorno della<br />

nostra vita e in piccolo in tutte le nostre realtà.<br />

Con la speranza che leggiate la nostra Dichiarazione<br />

e vi facciate portavoce del cambiamento<br />

che il movimento mondiale di WAGGGS propone,<br />

vi auguro un affettuoso Buona Caccia.<br />

Antonella Azzilonna<br />

Cicala Loquace<br />

Sezione di Matera<br />

21


anca elle<br />

22<br />

La<br />

Non si<br />

C<br />

ari Lupetti,<br />

gironzolando un po’ per la<br />

Giungla sento che ovunque c’è<br />

gran fermento: le Attività con i vostri<br />

Branchi sono ricominciate, e soprattutto<br />

come ogni anno le vostre Tane<br />

si riempiono di tanti nuovi cuccioli!!<br />

Sono sicura che, come ci si aspetta da<br />

bravi Lupetti come voi, li avete accolti<br />

con grande gioia e state facendo del<br />

vostro meglio per aiutarli a percorrere<br />

i loro primi, importantissimi passi<br />

nella Giungla, aiutati dai vostri fantastici<br />

Vecchi Lupi... uno dei momenti<br />

più emozionanti è sicuramente la prima<br />

Caccia con il Branco! Una sfida<br />

per molti di loro ma anche un impegno<br />

per voi Lupetti, che dovete fare di<br />

tutto per far sentire i nuovi cuccioli<br />

accolti e parte del vostro Branco.<br />

Proprio ieri mi sono imbattuta in una<br />

cucciola di ritorno dalla sua prima<br />

Caccia, ed era davvero un fiume di<br />

parole!! Ho pensato di appuntarmele<br />

per condividerle con voi, Lupetti e<br />

cuccioli di tutta Italia! Volete sentire<br />

cosa mi ha raccontato??!!<br />

È molto bello andare<br />

in Caccia, non dovete<br />

avere paura se per<br />

caso siete spaventati<br />

dall’idea di dormire<br />

fuori casa! Ci si<br />

diverte tanto e i Vecchi<br />

Lupi sono bravi!


Prima Caccia<br />

Scorda Mai!<br />

Nome ed età:<br />

Claudia, 8 anni<br />

Cos’hai pensato quando Akela ti<br />

ha detto che sareste andati in<br />

Caccia?<br />

Ero molto felice e allegra! Ho<br />

pensato che sarebbe stata la<br />

mia prima Caccia... e non vedevo<br />

l’ora!<br />

Eri emozionata prima di partire?<br />

Sì, perché sapevo che avrei fatto<br />

tante cose belle e divertenti con il<br />

Branco e i Vecchi Lupi.<br />

Come ti immaginavi sarebbe<br />

stata?<br />

Mi immaginavo la mia prima<br />

Caccia emozionante e divertente,<br />

ma anche un po’ stancante, perché mio fratello<br />

tornava sempre molto stanco dalle<br />

Cacce!<br />

Cos’hai pensato quando sei partita?<br />

Finalmente si parte!<br />

Qual è stato il momento più bello?<br />

E’ stato il Fiore Rosso: abbiamo riso e scherzato<br />

tanto, le scenette sono state molto belle<br />

e i Vecchi Lupi facevano davvero ridere!<br />

Abbiamo ballato e recitato,è stato bello anche<br />

se l’abbiamo fatto all’interno della casa<br />

perchè Akela diceva che fuori faceva troppo<br />

freddo... quindi abbiamo messo le torce al<br />

centro della stanza anzichè accendere un<br />

Fuoco vero!<br />

branca elle<br />

La notte ho dormito poco perchè chiacchieravamo<br />

tra di noi, è stato bellissimo!<br />

Ti sei divertita?<br />

Da matti!!! Non è stato come mi immaginavo,<br />

ma molto molto molto più bello!!<br />

Abbiamo fatto tante attività divertenti<br />

che avevano preparato i Vecchi<br />

Lupi e riso tantissimo!<br />

Cosa pensi degli scout? sono come te<br />

li immaginavi?<br />

Sono bellissimi!! Me li immaginavo belli perchè<br />

un po’ li conoscevo già, ma sono molto<br />

meglio!<br />

Cosa vorresti dire agli altri cuccioli<br />

d’Italia che stanno per andare in Caccia<br />

per la prima volta?<br />

Che è molto bello andare in Caccia,<br />

non dovete avere paura se per caso<br />

siete spaventati dall’idea di dormire<br />

fuori casa! Ci si diverte tanto e i Vecchi<br />

Lupi sono bravi! Mi piacerebbe incontrare tutti i<br />

Lupetti del CNGEI in un campo, così giocheremmo<br />

tutti insieme! Ciao a tutti!<br />

Insomma, pare sia stata proprio una cosa ben fatta!<br />

E voi, volete raccontarci com’è andata la vostra<br />

Caccia?<br />

Coraggio, l’indirizzo è akela@cngei.it<br />

“La forza del Branco è nel Lupo, la forza del Lupo<br />

è nel Branco”<br />

Buona Caccia<br />

Sara<br />

della Muta Nazionale<br />

23


anca elle<br />

24<br />

Ciao Lupetti di<br />

tutta Italia!!!!<br />

Siamo il CdA<br />

del Branco “Mowgli”<br />

Padova 4 e facciamo<br />

parte di un Branco<br />

favoloso: siamo tanti<br />

e spiritosi e giochiamo<br />

insieme, divertendoci<br />

un mondo! Vogliamo<br />

raccontarvi<br />

la nostra<br />

prima Caccia<br />

del Consiglio<br />

d’Akela, fatta<br />

il 27 e 28<br />

Novembre…<br />

è stata<br />

fantastica,<br />

tanto che non<br />

vediamo l’ora<br />

di ripeterla!<br />

una nuova giungla<br />

da esplorare


anca elle<br />

Alla fine della solita riunione in Tana del Sabato pomeriggio,<br />

abbiamo preso il tram con Akela, Bagheera, Mang e<br />

Rama e siamo andati in centro a Padova, nella Tana del<br />

Branco del Popolo Libero: una Giungla nuova da esplorare!<br />

Dopo la cena al sacco, è arrivato un mago che ci ha<br />

portato in una stanza semibuia piena di tappeti e lì abbiamo<br />

iniziato una<br />

meravigliosa e<br />

fantastica avventura,<br />

cercando di<br />

scappare da una<br />

prigione per liberarci<br />

dai malefici<br />

della terribile<br />

Maga Nera.<br />

In questo<br />

gioco di ruolo<br />

abbiamo dovuto<br />

usare molta<br />

fantasia e immaginazione.<br />

Quando, alla<br />

fine, siamo riusciti<br />

a sconfiggere<br />

la Maga<br />

Nera, ci siamo<br />

infilati nei nostri<br />

sacchi a<br />

pelo, stanchi<br />

dopo una caccia<br />

molto intensa.<br />

Forse non eravamo poi<br />

molto stanchi, dato che alle 6.30 ci siamo svegliati<br />

disturbando il sonno dei Vecchi Lupi. La<br />

mattina dopo, abbiamo fatto colazione e abbiamo<br />

finito gli angioletti che abbiamo cominciato<br />

con tutto il Branco il sabato prima: li abbiamo<br />

cosparsi di brillantini e abbiamo messo i nastrini<br />

per appenderli sull’albero di Natale! Speriamo<br />

di venderli tutti!Alla fine, finalmente, è<br />

arrivato il momento che aspettavamo tutti... il<br />

Consiglio d’Akela! Ci siamo seduti in cerchio e<br />

siamo stati tutti insieme per più di un’ora. È<br />

stato fortissimo! Prima di tornare a casa, abbiamo<br />

voluto scrivervi la nostra Caccia, anche<br />

se non è stato facile mettersi d’accordo tutti<br />

quanti. Speriamo che tutti i CdA d’Italia si divertano<br />

tanto quanto noi, perchè è bellissimo!!<br />

Buona Caccia<br />

Il CdA del Branco “Mowgli” – PD4<br />

Marta, Alessandro, Daniele, Francesca, Eleonora,<br />

Francesco, Daniele, Rossella, Francesca e Erik<br />

25<br />

1


26<br />

branca e


TECNICAMP<br />

L’AVVENTURA DELLE<br />

“MULONE” (RAGAZZO-<br />

NE) TRIESTINE<br />

Dopo il campo estivo, l’avventura per le mitiche<br />

“mulone” triestine non è ancora finita. Ma<br />

che avventura le aspettava? Il tecnicamp!!!!<br />

Visto che tutte amiamo fare i<br />

“groppi” (nodi), abbiamo scelto il corso<br />

di pionierismo.<br />

Dopo circa daue ore e mezza di treno siamo<br />

finalmente arrivate alla stazione di<br />

Vicenza e io ho iniziato a chiedere agli altri<br />

scout “Che corso fai?”. Tutti mi rispondevano<br />

“Under ink”, “Cooking adventure”<br />

o “Nambedoka”…E i pionieristi?? Eravamo<br />

convinte di aver sbagliato ritrovo finché<br />

non abbiamo incontrato le “bimbe”<br />

livornesi e poi tutti gli altri compagni di<br />

corso.<br />

Durante il viaggio in pullman fino alla base,<br />

le mitiche “mulone” triestine hanno iniziato<br />

a conoscere gli altri “muli” (ragazzi).<br />

Una volta alla base, abbiamo incontrato i<br />

capi: Chiara, Fede, Fabio, Andrea detto<br />

Olmo e Miki.<br />

Ci siamo di-<br />

DORMIRE<br />

su una sopraelevata<br />

MOLLICCIOSA<br />

È D I V E R T E N T E<br />

visi in pattuglie e<br />

abbiamo fatto il<br />

quadrato iniziale.<br />

La sera i ragazzi di<br />

Mantova ci hanno<br />

insegnato il ban<br />

della mucchina<br />

tibetanina, che è diventata la no-<br />

stra mascotte. Ma la vera avventura è iniziata il<br />

giorno dopo: abbiamo costruito le sopraelevate.<br />

Una di queste l’abbiamo costruita con le camere<br />

d’aria delle biciclette per renderla “mollicciosa”<br />

(molleggiante). Dormire su una sopraelevata<br />

“mollicciosa” è divertente: il pavimento è instabile<br />

e io e Marghe ci svegliavamo spesso di notte<br />

perché avevamo paura che la tenda cedesse.<br />

Il giorno dopo abbiamo costruito un trabucco con<br />

l’intento di bagnare con la bottiglia di Chiara il sottocampo<br />

di Nambedoka… Abbiamo sistemato la<br />

bottiglia, abbiamo puntato il trabucco contro le<br />

loro tende e 3…2…1…plof! La bottiglia volante ha<br />

percorso al massimo un metro e mezzo… sarà per<br />

la prossima volta!! Chissà, magari al prossi-<br />

mo campo estivo<br />

ne costruirò uno con la mia pattuglia, ci alleeremo<br />

con le altre pattuglie e bagneremo i capi!!<br />

Dopo l’efficientissimo trabucco abbiamo costruito<br />

il ponte levatoio (che è diventato la scorciatoia<br />

per raggiungere le tende) e la teleferica dalla quale<br />

quasi tutti siamo caduti per terra e la povera<br />

Bianca si è impigliata i capelli…<br />

Chiara ci diceva sempre che dal tecnicamp nascono<br />

sempre nuove amicizie che poi dureranno per<br />

sempre... Noi siamo diventate amiche dei “bimbi”<br />

livornesi, dai ragazzi di Bassano, Pisa, Mantova,<br />

Vicenza, Bergamo e Milano… Ragazzi, speriamo<br />

di rivedervi presto, magari al prossimo tecnicamp!!<br />

Chiara-Pinguina Laboriosa,<br />

5° rep. Hunting-Trieste<br />

27


28<br />

branca e<br />

UN FOGLIO,<br />

PROPRIO<br />

NEL DIARIO<br />

Sto sfogliando il diario<br />

per controllare i compiti<br />

per domani… Ecco: interrogazione<br />

di fisica, verifica<br />

di tedesco e studiare<br />

due capitoli di scien…<br />

Ma che cos’è questo foglietto<br />

tra le pagine del diario?<br />

Lo apro: è il testo di una canzone, precisamente<br />

“Il Sogno del Menestrello”, brano che ho<br />

sentito per la prima volta al Tecnicamp. Prendo la<br />

colla e attacco il foglio nella prima pagina di settembre,<br />

così ogni volta che aprirò il diario mi ricorderò<br />

di quest’ avventura meravigliosa e di tutte<br />

le persone meravigliose che ho conosciuto.<br />

Mi fermo un attimo, credo che l’ interrogazione<br />

di fisica possa aspettare.<br />

Ripenso al Tecnicamp a tutto quello che ho imparato,<br />

il sudore, la gioia, le risate e i canti, e tutti gli<br />

amici che adesso ho in giro per l’Italia.<br />

Ripenso alle facce dei miei compagni di corso, ragazzi<br />

con cui ho trascorso solo 5 giorni, che adesso<br />

mi sembra di conoscere da una vita.<br />

Ripenso alla fatica per costruire le tende sopraelevate<br />

e la felicità quando ci siamo<br />

accorte che erano solide e che nessuno<br />

è crollato giù. <br />

Ripenso alle torri, al ponte levatoio,<br />

alla teleferica, alla catapulta e al<br />

trabucco, alle altalene e al portale<br />

col ph tirato su insieme ai miei<br />

amici.<br />

Ripenso alla canzoncina “Terra<br />

Trema Pionierismo Si Scatena” (in<br />

onore al nostro mitico corso di pionierismo)<br />

e al ban “ La Mucchina<br />

Tibetanina” che ci ha insegnato il<br />

ragazzo di Mantova e mi scappa un<br />

sorriso.<br />

RIPENSO<br />

alle facce dei miei<br />

C O M P A G N I<br />

D I C O R S O C O N<br />

cui ho trascorso<br />

Ripenso<br />

ai fantastici capi che ho conosciuto, provenienti<br />

da tutte le parti d’ Italia e che si sono<br />

dati un sacco da fare per noi : Chiara, Fabio barbarossa<br />

(anche se questa non me la perdonerà ),<br />

Andrea, Michele e Federico. A loro va un grazie<br />

speciale per avermi trasmesso la passione per il<br />

pionierismo e per avermi insegnato una sacco di<br />

cose che insegnerò a mia volta appena possibile<br />

a tutto il mio reparto di provenienza.<br />

Un grazie anche a tutti i miei compagni di avventura:<br />

i ragazzi di Livorno che hanno condiviso<br />

con noi il loro dialetto, ai ragazzi di Milano, di<br />

Bassano del Grappa, di Bergamo, di Mantova, di<br />

Pisa e di Vicenza. Un grazie anche alle mie compagne<br />

di Trieste che mi hanno tenuto compagnia<br />

e hanno fatto passare in un batter d’occhio il viaggio<br />

verso Vicenza.<br />

Spero solo il prossimo anno di poter partecipare<br />

di nuovo a questa fantastica iniziativa,<br />

di rivedere i miei amici e<br />

di conoscerne molti nuovi e apprendere<br />

altre fantastiche tecniche<br />

dello scautismo.<br />

5 GIORNI<br />

e che adesso mi sembra<br />

DI CONOSCERLI<br />

D A U N A V I T A<br />

Mi sa che ora mi tocca proprio<br />

tornare alle mie formule di fisica.<br />

Margherita Tommasini 5°<br />

Reparto Hunting Trieste


BASTA CRISI<br />

PER<br />

LE CUCINE<br />

Ore 9.38 del 25 agosto<br />

2010. La stazione di Trieste<br />

non è molto affollata, ma<br />

tuttavia c’è un via vai di<br />

gente e si distinguono alcuni<br />

strani personaggi seduti<br />

su una panchina: 5 ragazze con<br />

il fazzoletto al collo, con accanto<br />

una montagna di zaini e tende.<br />

Quegli strani individui siamo<br />

noi: Sara, Fede, Marghe, Juju e<br />

Chiara del 5° Reparto di Trieste.<br />

In quel momento eravamo tutte<br />

agitate ed emozionate per la fantastica<br />

avventura che ci stava aspettando:<br />

il Tecnicamp!!! Avevamo<br />

scelto il corso di Pionierismo, per<br />

smetterla di andare in crisi ogni<br />

volta che c’è da montare una cucina, anzi per saper<br />

innalzare costruzioni ancora migliori. Dopo aver<br />

preso il treno delle 9.38 ed aver passato 3 ore e<br />

mezza a bordo, finalmente siamo arrivate alla stazione<br />

di Vicenza. Lì abbiamo incontrato i nostri<br />

compagni provenienti da varie regioni d’Italia e a<br />

bordo di due pulmann ci siamo diretti alla base.<br />

Abbiamo subito fatto conoscenza con i ragazzi del<br />

nostro corso, tutti simpaticissimi, e con i nostri 5<br />

fantastici capi: Chiara, Fede, Fabio, Michele e Andrea.<br />

Abbiamo subito indossato i mitici foulard<br />

verdi del Tecnicamp ed abbiamo montato le tende,<br />

che il giorno dopo abbiamo dovuto rimontare su<br />

delle fantastiche sopraelevate che abbiamo costruito.<br />

Quella era infatti l’attività che ci ha tenuti occupati<br />

per tutto il giorno. Divisi per pattuglie abbiamo<br />

lavorato sodo per realizzare sopraelevate con<br />

assi o con camere d’aria e il risultato si è visto:<br />

siamo ancora tutti vivi! Il giorno dopo abbiamo<br />

costruito un’altalena, una catapulta, un trabucco e<br />

un PH e tutti facevano un figurone. Per quanto ri-<br />

TECNICAMP<br />

CI SIAMO<br />

D I V E R T I T I<br />

un mondo a lanciarci<br />

C O N I M B R A G O<br />

e carrucola per la<br />

TELEFERICA<br />

guarda il funzionamento … ecco diciamo che il<br />

PH funzionava benissimo (hehehe), la catapulta e<br />

il trabucco avevano una gittata mooolto corta ma<br />

solo perché siamo pacifisti e non volevamo rischiare<br />

di colpire gli altri corsi e per quanto riguarda<br />

l’altalena… dopo un piccolo incidente ha funzionato<br />

alla grande!! Il terzo giorno abbiamo costruito<br />

una fantastica torretta a clessidra, una torre a base<br />

quadrata, il mitico ponte levatoio ed una (quasi)<br />

perfetta teleferica! Tutto ha funzionato benone e ci<br />

siamo divertiti un mondo a lanciarci con imbrago<br />

e carrucola per la teleferica! Tuttavia, l’attività più<br />

apprezzata è stata quella serale, dove<br />

dopo una dura giornata di lavoro ci<br />

si autovalutava e ci si gustava un cucchiaio<br />

di nutella !! Insomma, il Tecnicamp<br />

è stato un’esperienza fantastica<br />

che tutte noi ripeteremo<br />

sicuramente e consiglio il corso di<br />

Pionierismo a tutti quanti, perché è<br />

un’avventura grandiosa!!! E’ un’ occasione<br />

per conoscere nuova gente e<br />

stare con ragazzi, anzi fratelli, provenienti<br />

da tutt’Italia! Spero di rincontrare<br />

un giorno tutte le persone che ho conosciuto a<br />

questo fantastico campo, ma anche se questo non<br />

dovesse accadere, sono sicura che ne conserverò il<br />

ricordo per sempre.<br />

Sara Vascotto<br />

5° Reparto Hunting Trieste<br />

29


30<br />

Semplicemente JAMBORE branca e<br />

Reparto NORD OVEST


ELEONORA LOLLINI:<br />

Sono la CR del Reparto CentroNord e al Jam<br />

in Inghilterra ero VCR nel reparto Ardito Desio<br />

(NordEst). Ho 29 anni, vivo a Pisa e qui, nel lontano<br />

1989 ho cominciato la mia avventura scout.<br />

Lupetti, esplo, rover e poi capo: cinque magnifici<br />

anni in reparto prima di diventare capo gruppo e,<br />

adesso, membro del comitato di sezione. Faccio<br />

anche parte della pattuglia nazionale, strano<br />

gruppo di persone che si occupa di aiutare i capi<br />

di voi esploratori. Nella vita faccio la webwriter,<br />

ovvero scrivo i contenuti per i siti internet. I miei<br />

interessi non sono particolarmente originali...<br />

Per cui ve li racconto a voce, così potete fermarmi<br />

se vi annoio!<br />

COSIMO D’ANDREA:<br />

Sono VCR del Reparto CentroNord al Jamboree.<br />

Ho 24 anni, sono di Eboli, città in provincia di<br />

Salerno. Nella vita studio Ingegneria Ambientale<br />

all’Università di Salerno. La mia avventura nel<br />

CNGEI è iniziata alcuni anni fa, quando avevo 8<br />

anni ed ero già convinto di voler far parte di questa<br />

grande famiglia mondiale. Terminato il mio<br />

percorso in Compagnia, il fantastico mondo della<br />

Branca E mi ha catturato e da due anni ricopro<br />

il ruolo di Capo Reparto nel mio Gruppo e sono<br />

anche membro del Comitato di Sezione. Il sogno<br />

di Sweden 2011 finalmente è diventato realtà!<br />

Reparto<br />

CENTRO NORD<br />

branca e<br />

GUIDO MAGGIORE:<br />

Sono VCR del Reparto CentroNord al Jamboree.<br />

Ho 28 anni e sono di Napoli, ma ho sempre fatto<br />

gli scout a Portici. Sono stato lupetto, esploratore e<br />

rover, dopodiché ho iniziato subito la mia avventura<br />

nel Reparto, prima come VCR e poi come CR. Le<br />

strade poi, per motivi di studio, mi hanno portato ad<br />

allontanarmi da casa, andando anche oltre oceano,<br />

ma non ho mai smesso d’interessarmi a cosa succedeva<br />

negli scout e a poco a poco mi sono anche<br />

avvicinato al mondo degli Scout e delle Politiche<br />

Giovanili. Sono stato poi CoBraE, ho prestato servizio<br />

al Jamboree 2007 in Inghilterra e dall’ultimo<br />

anno sono membro del Comitato di Sezione e sono<br />

ritornato a fare, con grande gioia, il CR!<br />

SILVIA FELIZIANI:<br />

Sono la VCR del Reparto CentroNord, ho 24 anni e<br />

vivo a Roma, dove sono anche nata. Sono entrata<br />

nel CNGEI a 10 anni e da allora, dopo esser stata<br />

lupetta, esploratrice e rover, non ho mai lasciato<br />

la nostra associazione. Sono stata Mang, Baloo ed<br />

infine Akela, in quest’anno appena terminato ho<br />

fatto Vice Capo Reparto e ed in quello che viene<br />

sarò Capo Compagnia. Do anche una mano alla<br />

dirigenza della mia Sezione, ricoprendo ruoli<br />

dai nomi strambi.<br />

Mi sto per laureare in Fisica, e una volta diventata<br />

dottoressa il futuro sarà tutto da scoprire, un indizio?<br />

... la mia dissertazione è sul forno a microonde!<br />

iao<br />

Semplicemente JAMBOREE<br />

31


32<br />

branca e<br />

Se fai garrire al vento il tuo


guidon... c’è Stile scout in te!<br />

Lo scorso 29 e 30 maggio il Reparto Hobbit<br />

di Matera, come tutti i reparti di Puglia<br />

e Basilicata, non ha perso l’occasione<br />

per partecipare al CRB, che quest’anno si<br />

è svolto a Novoli, un paese in provincia<br />

di Lecce.<br />

Per me, il CRB è un campo<br />

fantastico perché ho l’occasione<br />

di rincontrare amici<br />

scout di diverse città che,<br />

per un San Giorgio, un<br />

evento interregionale o nazionale,<br />

ho conosciuto. Penso<br />

inoltre che sia una buona<br />

occasione per confrontarsi<br />

con altri scout e magari imparare<br />

nuovi bans o canti.<br />

La serata conclusiva del concorso<br />

Stefano Costa si è svolta<br />

a Novoli il 29 maggio quindi,<br />

gli organizzatori del CRB<br />

hanno ben pensato di farci assistere al concorso<br />

che, prima di quel giorno, era a molti sconosciuto.<br />

Stefano Costa era uno scout di Novoli che, purtroppo,<br />

perse la vita durante un campo invernale;<br />

il concorso è di tipo letterario ed è dedicato a<br />

lui. Quest’anno ha avuto come tema il<br />

coraggio e sono stati premiati i migliori<br />

elaborati.<br />

Dopo lo spettacolo (chiusosi tra<br />

le risate grazie al comico Fabrizio<br />

Fontana), siamo tornati<br />

al campo dove abbiamo<br />

fatto quadrato e abbiamo<br />

visto delle interviste. Ad<br />

essere stati intervistati<br />

erano dei rover che avevano<br />

partecipato al Jamboree<br />

del 2007 come esploratori<br />

e volevano<br />

branca e<br />

rassicurare chi fra noi spera di partecipare al prossimo<br />

Jamboree.<br />

Il giorno dopo siamo stati divisi in gruppi: ogni<br />

gruppo doveva costruire una giostra e non c’era<br />

t e m p o da perdere perché il Luna-Park<br />

doveva aprire.<br />

Il mio gruppo aveva preparato<br />

una “scuola per<br />

clown” dove: si facevano<br />

le bolle di sapone, si imparava<br />

a far roteare i piatti<br />

e ci si truccava per diventare<br />

dei veri clown.<br />

Oltre alla “scuola”, c’era<br />

la camera degli orrori, la<br />

ruota panoramica la pesca<br />

e tanto altro.<br />

Dopo la fase di costruzione,<br />

a turno abbiamo<br />

provato tutte le giostre e<br />

devo dire che ci siamo anche molto divertiti.<br />

Una volta finita l’attività abbiamo pranzato e fatto<br />

quadrato. Durante il quadrato è stato decretato il<br />

gruppo vincitore dell’attività… noi non abbiamo<br />

vinto, ma dopotutto l’importante non è vincere<br />

ma partecipare.<br />

Una cosa, però, con il mio reparto l’ho vinta: la<br />

bandierina per lo stile e di questo sono molto fiero<br />

perché dietro la bandierina c’è l’impegno costante<br />

dei capi e di tutti noi ragazzi per diventare un buon<br />

reparto; magari fra i migliori.<br />

Come ultima cosa vorrei ringraziare i servizi ed i<br />

vari capi che si sono veramente impegnati per farci<br />

trascorre un bel CRB: hanno trovato un posto fantastico,<br />

hanno pensato ad una bellissima attività e<br />

hanno preparato un pranzo fantastico; quindi da<br />

parte mia e credo anche di tutti gli altri: “GRAZIE”.<br />

Vincenzo Vaccaro<br />

Reparto Hobbit, Matera1<br />

33


Il taccuino di B.C.<br />

34<br />

branca erre<br />

che non siamo ancora pronti per<br />

un’Estate Rover di cammino, buttiamoci<br />

sul servizio”. Questa la frase che ci ha<br />

“Visto<br />

condotti in Albania… per fortuna! Con il<br />

gentile aiuto della compagnia “Stella del Cammino”<br />

di Benevento abbiamo ottenuto il contatto delle<br />

“Vergini di Matara” e... che dire? Esperienza fantastica<br />

sarebbe troppo riduttivo, provare per credere!<br />

Catapultati in un Paese rimasto indietro di almeno<br />

50 anni, abbiamo toccato con mano il vero Servizio,<br />

quello che ti completa, che ti riempie e in un modo<br />

o nell’altro ti cambia. Arrivati lì pensavamo: “Ma<br />

chi ce l’ha fatta fare? Troppo impegnativo, troppo<br />

difficile, troppo tutto”. Eppure pian piano le opinioni<br />

sono cambiate a tal punto da non voler più<br />

tornare a casa. Ad ognuno di noi era affidato un<br />

“bambino” (così da loro definito ma in realtà la fascia<br />

d’età andava dai 4 ai 37 anni) da accudire. Il nostro<br />

compito era star con lui tutta la giornata: aiutarlo a<br />

lavarsi, vestirsi, fargli il bucato, mangiare insieme …<br />

insomma vivere in simbiosi. Non vi nascondo che<br />

all’inizio è stata dura, anche un po’ traumatizzante<br />

ma alla fine ti veniva così naturale che più che un<br />

peso era quasi un piacere. Dietro ognuno di loro<br />

c’è una storia disarmante, che ti gela il sangue nelle<br />

vene. Com’è possibile vivere 365 giorni l’anno<br />

chiusi in casa, nascosti, privati della propria libertà?<br />

Ebbene sì. La maggior parte dei diversamente abili<br />

albanesi vive questa condizione, una vergogna per<br />

la famiglia, da nascondere per evitare maldicenze e<br />

giudizi. “Meglio che la gente non sappia altrimenti<br />

sua sorella non troverà marito”.<br />

Albania<br />

L’esser single è inammissibile; per questo intere famiglie<br />

sono afflitte da malattie poiché, pur di ovviare a<br />

tale “disgrazia”, si organizzano matrimoni combinati<br />

tra disabili e ovviamente il risultato è... Dritan, un<br />

ragazzo di 27 anni, che viene da una famiglia di 5<br />

figli, 3 dei quali colpiti dalla stessa malattia degenerativa,<br />

una forma di distrofia, che all’età di 12-13<br />

anni li ha costretti su una sedia a rotelle. Una sorella<br />

è morta, la madre è caduta in depressione ed è stata<br />

colpita da Alzheimer. Lui vive in montagna con suo<br />

padre, malato terminale di cancro... insomma una<br />

condizione tutt’altro che felice. Per non parlare di<br />

Tola, la più piccola della casa. Ha 4 anni e le era<br />

stata diagnosticata una malattia che le impediva di<br />

camminare e di parlare, entrambi i genitori sono<br />

malati, ma il padre le ha abbandonate per nuove<br />

nozze. Per lo Stato albanese una donna malata non<br />

può ottenere l’affidamento dei figli, così Tola è andata<br />

in custodia al padre ma poiché troppo difficile<br />

da gestire, l’ha “ceduta“ ad una zia. Questa zia l’ha<br />

portata dalle suore di Rreshen (il villaggio in cui ci<br />

trovavamo) poiché ha già 6 figli. Ciò nonostante<br />

la bambina ha


portami via...<br />

trovato pace e ora ha iniziato a camminare, a dire<br />

qualche parola. L’Albania è un paese che per 50<br />

anni ha vissuto sotto la dittatura comunista, che ha<br />

aperto gli occhi solo nel ’93, corrotto dalla selvaggia<br />

globalizzazione (perché puoi anche non mangiare,<br />

l’importante è avere una Mercedes, la parabola, il<br />

cellulare all’ultimo grido). Noi siamo rimasti lì 10<br />

giorni ma il campo aveva la durata di due settimane.<br />

In ogni giornata si svolgevano varie attività: laboratori<br />

di musica, manualità, fisioterapia, giochi, il tutto<br />

alternato da pranzo, merenda e cena. Vespri, lodi<br />

e messa erano facoltativi, almeno per noi volontari.<br />

Dopo cena giochi, balli o in alternativa, passeggiata<br />

con i “bambini” per Rreshen. Dopo di che tutti a<br />

nanna! Noi volontari e le suore rimanevamo svegli<br />

ancora per po’ e, per svagare la mente, ci davamo<br />

branca erre<br />

allo sport o a semplici chiacchierate. Abbiamo avuto<br />

anche modo di girovagare e visitare Tirana, Kruja e<br />

un altro villaggio di montagna (Kallmet). Il 10 agosto<br />

è arrivata l’ora del ritorno e tra commozione e gioia<br />

abbiamo rimesso i nostri zaini in spalla in direzione<br />

Matera. Ciò che abbiamo lasciato o, per meglio dire,<br />

portato con noi? Sicuramente tante emozioni, amici<br />

e nuovi compagni d’avventura. Ognuno di noi è<br />

rimasto “scottato” e fa già il conto alla rovescia sperando<br />

che agosto arrivi in fretta per poterci ritornare.<br />

Spero che vi sia venuta voglia di provare e mettere in<br />

pratica una componente fondamentale della branca<br />

R, il Servizio.<br />

Buon Cammino!<br />

Leone Testardo (Roberta Coniglio)<br />

Compagnia Bushido, Matera 1<br />

Il taccuino di B.C.<br />

35


36<br />

branca erre<br />

nei cantieri<br />

del Cngei<br />

Cantieri ESTATE!LIBERI!


prima, a casa, fra domande e domande...<br />

Devo ammettere di essere partita con mille pregiudizi in testa:<br />

che la gente subisse remissiva, scoraggiata...<br />

...vado con la voglia di capire...<br />

...questa è la mia prima esperienza con altri scout di altre città...<br />

...non so, forse non mi riguarda!<br />

...Ma siamo pochi?! E poi chissà come sono i capi...<br />

...vado per coltivare la terra!...<br />

branca erre<br />

Cantieri<br />

37


Cantieri<br />

38<br />

branca erre<br />

al lavoro!....<br />

Ma il numero di partecipanti al cantiere era destinato a salire... arrivati al campo, abbiamo<br />

trovato ad accoglierci l’associazione “Al di là dei sogni”, una comunità per disabili. Ed è stato<br />

quello il momento più bello, a mio parere, di tutto il Cantiere: Sebastian faceva in modo che<br />

tutti si stringessero la mano, ALMENO una volta, e Astrid, seduta su una sedia chiedeva “un<br />

bè” (un bacio) a gran parte dei ragazzi, anche più di uno, se proprio le piaceva...<br />

...ascoltare testimonianze forti, provoca una grande rabbia e fa venir voglia di rimboccarsi le<br />

maniche e aiutare a cambiare questa situazione...<br />

...abbiamo visto il degrado e provato la rabbia dell’impotenza...<br />

...curato i tanti piccoli cuccioli abbandonati del ricovero...<br />

...abbiamo compreso ma anche condannato la paura, e ammirato il coraggio di chi ha<br />

gridato: si può fare!...<br />

...per esempio Ciro, collaboratore della cooperativa sociale “Al di là dei Sogni” ci ha<br />

raccontato che nella cartella di Jason un ragazzo sordo muto, c’era scritto soggetto<br />

pericoloso quando invece Jason è un ragazzo capacissimo e sopratutto un gran<br />

lavoratore!!!...


anca erre<br />

Cantieri<br />

39


40<br />

con cosa torniamo a casa?<br />

...Abbiamo incontrato le persone che lottano per questa causa, sentita la loro forza, visto<br />

il loro impegno affinché la gente torni a sentirsi padrone di quella terra da troppo tempo<br />

sottrattagli...<br />

...che si può essere utili con le proprie mani in una terra che prima era di nessuno, ed ora è<br />

sempre più della comunità...<br />

...questo è stato il cantiere, un insieme di stimoli! Sette giorni di collaborazione, di canti,<br />

di lavoro, di ascolto di testimonianze forti, che ti portano, non solo a vivere e convivere al<br />

campo, ma chissà, anche un’amicizia più duratura...<br />

...ma sufficiente per tornare a casa dal Presidio di Maiano-Sessa Aurunca con la<br />

consapevolezza, che nulla è impossibile...<br />

...Credo che per me questo Cantiere sia stato un’esperienza unica nel suo genere e se ne<br />

avessi l’occasione lo ripeterei anche cento o mille volte.<br />

...Quello che possiamo fare per ora nel nostro piccolo è cominciare a diffondere queste<br />

notizie, condividere con altri questa esperienza, nella speranza che l’anno prossimo più<br />

rover partecipino a questo Cantiere.<br />

...Siamo passati oltre voci e pregiudizi, su un qualcosa di cui si parla tanto ma non si<br />

sa nulla, e ci siamo sentiti parte di tutto questo, felici di potere, con il nostro aiuto,<br />

contribuire...<br />

abbiamo girato paesi e riso e scherzato sperando che il tempo potesse finire e bevuto col<br />

nodo alla gola guardando gli amici partire.<br />

Queste le voci di Giovanna, Furio, Marta, Cosimo, Silvio, Edoardo e Angelo.<br />

Sessa Aurunca (Caserta) Agosto 2010.


anca erre<br />

okkupiamo SI o NO???<br />

Che cosa succede<br />

nel mondo della<br />

scuola? I nostri<br />

Rover hanno<br />

vissuto questo<br />

momento storico<br />

particolare, e ce<br />

lo raccontano.<br />

C’è chi ha<br />

partecipato alle<br />

occupazioni e chi<br />

no: ecco le loro<br />

storie<br />

41


42<br />

branca erre<br />

Sono più di due anni che migliaia<br />

di studenti come me e di professori<br />

scendono in piazza per manifestare<br />

contro un provvedimento che,<br />

guardando il numero dei partecipanti<br />

alle diverse forme di protesta,<br />

sembra scontentare un po’<br />

tutti: il decreto Gelmini. Nonostante<br />

questo la riforma è entrata in<br />

vigore prima nelle scuole elementari,<br />

successivamente nelle scuole<br />

superiori e dopo il voto al senato<br />

anche nelle università. Chi più di<br />

noi, studenti e professori, dovrebbe<br />

avere la possibilità di dire la sua<br />

riguardo ad un provvedimento che<br />

tocca la scuola italiana? Eppure<br />

nessuno sembra volerci ascoltare.<br />

Sempre da ormai due anni, quasi<br />

tutte le scuole si stanno impegnando<br />

in altre diverse forme di<br />

protesta come cogestioni, autogestioni,<br />

lezioni in piazza, occupazioni<br />

e molte altre ancora, per non<br />

arrendersi di fronte all’indifferenza<br />

che questo governo dimostra nei<br />

nostri confronti.<br />

La mia scuola, il liceo scientifico<br />

Piero Bottoni, ha deciso di prendere<br />

la via dell’occupazione, per ben<br />

due volte in un solo mese, per diverse<br />

ragioni, prima tra cui quella<br />

che si stava creando a Milano una<br />

vastissima rete di scuole occupate,<br />

il che significava lanciare un<br />

messaggio ancora più forte. Solo<br />

a milano sono stati infatti occupati<br />

numerosissimi istituti superiori<br />

oltre al mio ( Vittorio Veneto, Parini,<br />

Volta, Brera, Marconi, Cremona,<br />

Tito Livio, Severi, Tenca, Virgilio,<br />

Leonardo da Vinci, Caravaggio,<br />

Manzoni, solo per citarne alcuni) e<br />

anche diverse facoltà universitarie.<br />

Un altro dei motivi fondamentali<br />

per cui è stata presa questa decisione<br />

è che un’occupazione rispetto<br />

alle altre forme di protesta<br />

ci sembrava quella che avrebbe<br />

potuto avere più impatto mediatico,<br />

ipotesi confermata dalle<br />

numerose richieste di recensioni<br />

come questa che ci sono state richieste<br />

riguardo al nostro provvedimento,<br />

dall’interesse di alcune<br />

radio e giornali, casualmente però<br />

nessuna televisione ha divulgato<br />

la notizia.<br />

Durante entrambi le nostre occupazioni,<br />

come pure in quelle delle<br />

altre scuole, si sono tenute moltissime<br />

assemblee su svariati temi di<br />

cui non si ha mai l’opportunità di<br />

parlare nell’ambiente scolastico,<br />

questo a dimostrazione del fatto<br />

che occupare una scuola non significa,<br />

come molti pensano, solamente<br />

prendere la scuola per<br />

saltare qualche giorno di lezione<br />

e fare festa la notte ma significa<br />

manifestare attivamente per una<br />

cosa un cui crediamo, significa<br />

non voler rassegnarsi di fronte a<br />

ciò che non ci sta bene e significa<br />

soprattutto voler lottare per poter<br />

continuare a studiare in futuro.<br />

Marica Nicolai,<br />

Compagnia Thor, Milano 5<br />

In questo reportage fatto<br />

dai rover le posizioni sulle<br />

occupazioni giunte in redazione<br />

sono nettamente a favore delle<br />

contestazioni alla riforma. Dei<br />

contrari è arrivato solo un parere,<br />

che abbiamo pubblicato. E voi<br />

cosa ne pensate? Vi invitiamo a<br />

raccontarci la vostra esperienza e<br />

a proporci il vostro punto di vista<br />

per poter continuare il confronto<br />

sul prossimo numero.<br />

Scrivete a:<br />

ernesto.liconti@cngei.it


Mi dispiace, io non ci sto. Studio a<br />

Roma, da fuorisede, sono iscritta<br />

alla Facoltà di Lettere della Sapienza.<br />

Ho partecipato alle prime<br />

assemblee, poi ho deciso di non<br />

seguire più i dibattiti. Mi interessa<br />

quello che succede all’università,<br />

mi interessa moltissimo. E dopo<br />

anni di scautismo penso che partecipare<br />

alla vita civile del proprio<br />

paese sia molto importante. Ma<br />

io non credo che questa riforma<br />

proposta dal ministro Gelmini sia<br />

Lunedì 13 dicembre gli studenti<br />

del liceo Marconi di Milano hanno<br />

occupato per protestare contro i<br />

tagli alla scuola pubblica e contro<br />

la riforma dell’università. Sono intervenuti<br />

attivisti di Legambiente<br />

e Amnesty International e il comico<br />

Diego Parassole. Dopo aver<br />

interrotto l’occupazione per poter<br />

partecipare alla manifestazione per<br />

la sfiducia al governo martedì 14<br />

dicembre, gli studenti sono tornati<br />

a occupare mercoledì e giovedì. Nei<br />

vari giorni dell’occupazione si è parlato<br />

dell’acqua pubblica, di ecologia,<br />

di attualità, ma non mancavano aule<br />

musicali e di intrattenimento.<br />

I ragazzi hanno occupato perché la<br />

Pubblica Istruzione è tra i servizi<br />

tutta sbagliata. Secondo me i ragazzi<br />

che scendono in piazza non<br />

ne sanno quasi niente, non sono<br />

ben informati. Io cerco di leggere<br />

un po’ di tutto, e non solo giornali,<br />

c’è anche Internet. Ho letto tutto il<br />

testo della riforma, e non mi sembra<br />

male, ma temo che molti miei<br />

coetanei non sappiano nemmeno<br />

per che cosa protestano. Nella<br />

nuova università, ad esempio, non<br />

potranno partecipare ai concorsi<br />

i parenti dei docenti, e questo mi<br />

branca erre<br />

maggiormente penalizzati dalle<br />

manovre governative, con il taglio<br />

di circa 8 miliardi di euro e 132.000<br />

lavoratori in 3 anni, perché la Finanziaria<br />

2011 riduce del 70% i fondi<br />

per il diritto allo studio mentre per<br />

le scuole paritarie non prevede nessun<br />

taglio. Il collettivo ha dichiarato:<br />

“Il nostro obiettivo non è occupare<br />

e prenderci un edificio ma, simbolicamente,<br />

per riprenderci ciò che<br />

è nostro e che ci stanno togliendo.<br />

Ci stanno sfrattando dal nostro futuro.<br />

Noi vogliamo che la Scuola<br />

sia di tutti, e non solo di chi può<br />

permetterselo”.<br />

Lorenzo Bregant<br />

Compagnia Thor, Milano 5<br />

Io non ci sto, Volete asscoltare le mie ragioni?<br />

sembra molto giusto. Il mandato<br />

del Rettore non sarà più eterno<br />

ma durerà al massimo otto anni,<br />

i bilanci dovranno essere più<br />

trasparenti....Insomma, mi pare<br />

che ci siano molte cose da salvare,<br />

è per questo che non occupo,<br />

non protesto e non vado in strada<br />

a manifestare. Ma ho sempre la<br />

sensazione di dovermi nascondere:<br />

la maggior parte degli studenti<br />

non la pensa come me.<br />

Angela, Roma<br />

43


48<br />

QUESTO ERA IL BANDO DI CONCORSO:<br />

Quest’anno vogliamo far arrivare il nostro augurio di buon<br />

CENTENARIO DEL GUIDISMO E DELLO SCAUTISMO FEMMINILE<br />

in tutto il mondo! Per farlo ci servono delle CARTOLINE pensate<br />

appositamente da VOI.<br />

La COCON INTERNAZIONALE ha lanciato quindi il concorso<br />

Obiettivo Cartolina<br />

ECCO IL BANDO DEL CONCORSO:<br />

1 CREARE UNA CARTOLINA (nelle sue dimensioni più classiche 10,5x15) SUL<br />

TEMA DELL’ OBIETTIVODEL MILLENNIO N.3 : “valorizzare le ragazze porterà un<br />

cambiamento nel mondo”<br />

N.B.: qualsiasi espressione artistica è consentita in forma scritta, grafica o<br />

mista. Dato il tipo di premio previsto ogni cartolina deve avere un/una solo/a<br />

autore/autrice!!! Le cartoline vincitrici verranno riprodotte e spedite anche<br />

in vari paesi: il messaggio deve quindi essere comprensibile anche a chi non<br />

parla la nostra lingua (se c’è una scritta occorre che sia in inglese).<br />

2 SPEDIRE L’OPERA INCLUDENDO ANCHE UNA SPIEGAZIONE DELL’IMMAGINE<br />

CREATA, ENTRO E NON OLTRE IL 30 NOVEMBRE 2010 A:<br />

sara.bertocci@cngei.it (se in formato elettronico)<br />

oppure a: Sara Bertocci, Piazza San Giusto 7, 52100 Arezzo (se in formato<br />

cartaceo)<br />

COSA BISOGNA FARE PER PARTECIPARE?<br />

Le migliori 3 proposte per ogni branca riceveranno fantastici premi “per<br />

andare lontano”!!!!<br />

Branca L: sacco a pelo personalizzato o rolleblades personalizzati!<br />

Branca E: rolleblades personalizzati o skateboard con decorazione<br />

personalizzata!<br />

Branca R: un fantastico week end a Londra alla scoperta del guidismo<br />

internazionale!!! (N.B.: Il viaggio a Londra si terrà nel periodo<br />

delle vacanze scolastiche natalizie tra dicembre 2010 e gennaio<br />

2011)! Inoltre le migliori proposte verranno riprodotte ed inviate<br />

a 100 associazione di scout e guide nel mondo in occasione delle<br />

celebrazioni del Centenario del Guidismo e dello Scautismo Femminile<br />

del 2011, come miglior augurio da parte del CNGEI di far crescere il<br />

seme del cambiamento nella vita delle ragazze!!!<br />

ENTRO IL 7 DICEMBRE VERRANNO COMUNICATI<br />

I NOMI DEI 9 VINCITORI.

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