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Maggio - Giugno - Comune di SAN MICHELE SALENTINO

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Gennaio 2009<br />

BOLLETTINO UFFICIALE DEL COMUNE DI <strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong> <strong>SALENTINO</strong> (BR)<br />

ANNO IX • n. 3 • MAGGIO-GIUGNO 2011 • DISTRIBUZIONE GRATUITA • Prima tiratura 2000 copie • www.comune.sanmichelesal.br.it<br />

Cartolibreria “Il Punto”<br />

TUTTO PER LA SCUOLA E L'UFFICIO • LIBRI DI TESTO<br />

GIOCATTOLI • PROFUMI • OGGETTISTICA DA REGALO<br />

Via E. Tagliaferro, 46 - San Michele Salentino<br />

Lettera aperta al<br />

Sindaco <strong>di</strong> San Michele<br />

Cari ragazzi,<br />

Vi esprimo il mio compiacimento, la<br />

mia piena approvazione e il più sincero<br />

ringraziamento per la bellissima iniziativa<br />

che, a mezzo della vostra lettera,<br />

avete sottoposto alla mia attenzione.<br />

Una iniziativa che ancora una volta mi<br />

dà l’opportunità <strong>di</strong> apprezzare la creatività<br />

e la vitalità <strong>di</strong> voi ragazzi che, come <strong>di</strong>co<br />

sempre, rappresentate la speranza del nostro<br />

futuro, ma che mi dà anche l’opportunità<br />

<strong>di</strong> porre rime<strong>di</strong>o ad una mia apparente<br />

manchevolezza.<br />

Di fronte a quanto i vostri occhi hanno<br />

visto nel parco è evidente che c’è stata<br />

una <strong>di</strong>strazione dell’Amministrazione Comunale,<br />

in particolar modo del sindaco, il<br />

quale è il primo responsabile soprattutto<br />

delle cose che non vanno. Ma credetemi,<br />

senza voler cercare alibi <strong>di</strong> sorta, non è<br />

sempre facile, in una comunità così variegata<br />

e così esigente, provvedere a tutto.<br />

Certo sarebbe bello e sarebbe anche un<br />

grande segno <strong>di</strong> civiltà, se determinati citta<strong>di</strong>ni,<br />

amando un po’ <strong>di</strong> più la propria Città,<br />

e il proprio ambiente, non lanciassero<br />

dal finestrino della macchina buste <strong>di</strong> immon<strong>di</strong>zia<br />

o altro, che non scaricassero velocemente<br />

eternit <strong>di</strong> amianto miste a macerie,<br />

gomme <strong>di</strong> auto o altri rifiuti <strong>di</strong> ogni<br />

sorta che, oltre tutto per la loro continua<br />

rimozione l’Amministrazione Comunale<br />

spende cospicue somme <strong>di</strong> denaro che potrebbero<br />

essere utilizzate per altri servizi.<br />

Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo che, ripeto, non<br />

vuole essere un alibi alle mie manchevolezze,<br />

il vostro progetto merita il massimo<br />

delle attenzioni e va accolto nella sua interezza.<br />

Continua in seconda pagina <br />

All’interno<br />

LASCIA L'AUTO!<br />

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guadagni salute, risparmi<br />

denaro e rispetti l’ambiente!<br />

• Riqualificazione Pinacoteca S. Cavallo<br />

• Iniziative <strong>di</strong> fine anno scolastico<br />

• Settimana della cultura<br />

1


2 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Cari ragazzi<br />

dalla prima pagina<br />

In cambio vi chiedo due cose:<br />

1° <strong>di</strong> essere costanti e continuativi nel portare<br />

avanti il vostro progetto che entusiasma<br />

voi ma anche me.<br />

2° che vi facciate portavoce presso i compagni,<br />

i familiari e i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> un principio<br />

che io ritengo importantissimo e basilare e<br />

cioè che a ciascuno <strong>di</strong> noi tocca fare qualcosa<br />

per migliorare questa nostra bellissima<br />

e meravigliosa citta<strong>di</strong>na.<br />

Se vogliamo che essa sia la più bella e la<br />

più aderente alle nostre attese, dobbiamo tutti<br />

essere capaci non solo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care desideri ed<br />

esprimere esigenze, ma anche <strong>di</strong> offrire, in un<br />

costume civile più severo, la nostra collaborazione<br />

e la nostra partecipazione al mantenimento<br />

della cosa pubblica.<br />

Oltre tutto il paese appartiene a ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi e a tutti noi; e tutti abbiamo il dovere <strong>di</strong><br />

sentircelo nostro e <strong>di</strong> migliorarlo.<br />

I perio<strong>di</strong> della pre-adolescenza e dell’adolescenza,<br />

cari ragazzi, rappresentano i perio<strong>di</strong><br />

più straor<strong>di</strong>nari e più entusiasmanti per chi<br />

come voi, si affaccia alla vita; sia per la sensibilità,<br />

la vitalità, il fermento <strong>di</strong> idee e la voglia<br />

<strong>di</strong> fare, sia per il desiderio <strong>di</strong> crescere, <strong>di</strong> apprendere<br />

e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare subito uomini e donne.<br />

Non abbiate fretta, gustate a fondo ogni<br />

attimo della vostra esistenza.<br />

La vita è un’esperienza unica e <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria<br />

importanza che va vissuta in profon<strong>di</strong>tà<br />

da ciascuno <strong>di</strong> noi in qualsiasi periodo, mettendo<br />

Dio al primo posto.<br />

E non date molta importanza alla bellezza<br />

o all’intelligenza, che ciascuno <strong>di</strong> noi, più o<br />

meno possiede, ma all’impegno che ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi deve mettere nell’affrontare qualsiasi<br />

compito che la vita assegna.<br />

L’impegno è, infatti, la più potente molla<br />

che permette <strong>di</strong> superare qualsiasi ostacolo,<br />

se si ha Dio nel nostro cuore.<br />

Perciò, con questo principio, vi nomino<br />

“Sentinelle del Parco Augelluzzi”.<br />

Voi mettete in comune i vostri talenti, il<br />

vostro amore per la natura, ma soprattutto il<br />

vostro impegno, noi amministratori e citta<strong>di</strong>-<br />

ni tutti saremo al vostro fianco per portare a<br />

compimento il vostro progetto, affinchè un<br />

domani si potrà <strong>di</strong>re: “I ragazzi con il loro impegno<br />

hanno mantenuto fede alla loro parola<br />

ed hanno realizzato un bel progetto del quale<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni ne vanno orgogliosi”. E possa<br />

questo essere <strong>di</strong> esempio per tutti i ragazzi, le<br />

ragazze e l’intera comunità.<br />

Il Sindaco<br />

Dott. Alessandro Torroni


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Non immotivata cade l’osservazione<br />

che la socratica ‘cura<br />

dell’anima’ oggi può significare,<br />

in epoca <strong>di</strong> accentuata cultura<br />

antropologica, la ripresa dell’educazione<br />

della memoria, della<br />

fantasia e della ragione dell’uomo.<br />

Francesco Bacone, filosofo<br />

e uomo politico inglese (1561-<br />

1626), aveva progettato una gran<strong>di</strong>osa<br />

enciclope<strong>di</strong>a del sapere basata<br />

sulle “tre facoltà” dell’uomo:<br />

la ‘memoria’, risorsa della storia,<br />

l’«immaginazione», ra<strong>di</strong>ce della<br />

poesia, la ‘ragione’, capacità della<br />

filosofia (con tutto ciò che essa implica:<br />

teologia, metafisica, scienza<br />

della natura...). Nonostante la sua<br />

fertile fantasia, quale si espresse<br />

soprattutto nell’operetta utopica<br />

La Nuova Atlantide, il barone <strong>di</strong><br />

Verulamio non riuscì ad intuire<br />

che un giorno gli uomini, meno legati<br />

al sapere libresco, avrebbero<br />

sfruttato maggiormente le risorse<br />

del viaggiare anche a scopo <strong>di</strong><br />

conoscenza e <strong>di</strong> libertà spirituale.<br />

Nel 700 gli uomini intrapresero<br />

a viaggiare con curiosità tipicamente<br />

illuministica, ma già nella<br />

seconda metà del secolo, qualcuno<br />

<strong>di</strong> essi anticipò la sensibilità dei<br />

romantici.<br />

Johann G. Herder, per esempio,<br />

scrisse nel 1769 un Giornale<br />

<strong>di</strong> viaggio che è un grande sogno<br />

marino dove si rinvengono i progetti<br />

idealistici <strong>di</strong> riforma culturale,<br />

pedagogica e politica <strong>di</strong> un<br />

giovane venticinquenne. Segue,<br />

poi, la grande stagione romantica,<br />

in cui abbondano i Diari <strong>di</strong> viaggio<br />

dei vari Heine, Stendhal, Go-<br />

<strong>di</strong> Don Paolo MICCOLI<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> filosofia moderna e contemporanea alla Pontificia Università Urbaniana <strong>di</strong> Roma<br />

TURISMO COME RISCOPERTA DELLA FANTASIA<br />

ethe, ecc.. Nell’esperienza dei romantici<br />

il viaggio rappresenta un<br />

irrefrenabile desiderio <strong>di</strong> contatto<br />

vivo con la natura, veste variopinta<br />

<strong>di</strong> Dio, nelle sue molteplici e seducenti<br />

forme. Sembra quasi che,<br />

<strong>di</strong> fronte a loro, la realtà trasfiguri<br />

magicamente in spettacolo para<strong>di</strong>siaco<br />

o infernale, ma comunque<br />

al <strong>di</strong> là del concreto imme<strong>di</strong>ato.<br />

L’uomo del nostro secolo pare,<br />

invece, <strong>di</strong>venuto avaro <strong>di</strong> fantasia<br />

poetica pur viaggiando più spe<strong>di</strong>tamente.<br />

Certo, l’abitu<strong>di</strong>ne toglie<br />

l’incanto dell’inconsueto e vanifica<br />

il fascino del nuovo...<br />

Prima <strong>di</strong> visitare una qualche<br />

rinomata meta turistica, l’uomo<br />

d’oggi l’ha già conosciuta in cartolina,<br />

al cinema, alla televisione o<br />

nelle fotografie scattate dall’amico<br />

che lo ha preceduto. Viaggiare è<br />

<strong>di</strong>ventato una consuetu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>sincantata.<br />

Sotto tale consuetu<strong>di</strong>ne<br />

è dato avvertire la patologia<br />

dell’uomo pragmatico che è pronto<br />

a spendere sol<strong>di</strong>, a sfruttare allettamenti<br />

occasionali, a evadere<br />

perio<strong>di</strong>camente dalla ‘routine’ del<br />

lavoro abituale, ma che è <strong>di</strong>venuto<br />

pressochè insensibile al fascino<br />

del fantastico, riflesso nelle bellezze<br />

naturali o artistiche delle varie<br />

parti del mondo.<br />

L’uomo del ventesimo secolo,<br />

generalmente parlando, non<br />

viaggia più ‘nei paesi dell’anima’,<br />

non muove più alla ricerca <strong>di</strong> quegli<br />

‘spazi’ spirituali, entro i quali<br />

prendono sede i valori dell’anima<br />

tra miti e realtà, tra esperienza<br />

religiosa e esperienza geografica<br />

della vita.<br />

Il ‘vecchierell canuto e pio’,<br />

<strong>di</strong> Petrarca incedeva verso l’uomo,<br />

luogo <strong>di</strong> salvezza e <strong>di</strong> redenzione,<br />

portandosi dentro il pentimento<br />

delle colpe commesse;<br />

analogamente possono ricordarsi<br />

i pellegrini dei Luoghi Santi o<br />

il pellegrinaggio <strong>di</strong> Tannhauser<br />

(Wagner). Lo spazio “mistico”<br />

ha ceduto il posto a quello freddamente<br />

fisico e geometrico. In<br />

questo spazio il turista frettoloso<br />

muove irriguardoso della natura<br />

anche perchè vanifica utopicamente<br />

la pregnanza qualitativa<br />

del tempo presente che va consumato.<br />

Ha scritto acutamente Hans<br />

Sedlmayr: «la tanto <strong>di</strong>scussa fretta<br />

e mancanza <strong>di</strong> calma dell’uomo<br />

moderno, la sua cronofagia, ha le<br />

sue ra<strong>di</strong>ci nell’assenza <strong>di</strong> presente.<br />

La nostra epoca non fa ovviamente<br />

altro che portare all’estremo<br />

il carattere <strong>di</strong> quel tempo<br />

senza presente che Baader chiama<br />

tempo fittizio e che è proprio<br />

il durevole stato temporale ‘huius<br />

mun<strong>di</strong>’» (Arte e verità, Milano<br />

1984, p. 255).<br />

Questo uomo frettoloso ha lo<br />

‘sguardo strabico’ e la <strong>di</strong>sattenzione<br />

alla <strong>di</strong>mensione del fantastico.<br />

Non riesce a fruire della<br />

bellezza delle forme e non riesce<br />

a percepire la musica segreta insita<br />

nell’or<strong>di</strong>ne delle cose.<br />

Il turista <strong>di</strong>stratto, frettoloso<br />

e <strong>di</strong>sabituato alle risorse del fantastico,<br />

va aiutato a riscoprire se<br />

stesso nel contatto imme<strong>di</strong>ato e<br />

‘originale’ con la natura e con le<br />

opere d’arte. Il primo passo, in<br />

questo cammino pedagogico e pa-<br />

3<br />

storale può essere fatto in <strong>di</strong>rezione<br />

<strong>di</strong> quel recupero ecologico, <strong>di</strong><br />

cui si stanno interessando i gruppi<br />

giovanili dello ‘spazio verde’; ma<br />

il prosieguo più accentuatamente<br />

umanistico (e, insieme, teologico)<br />

deve mirare alla riscoperta della<br />

<strong>di</strong>mensione ‘sacramentale’ della<br />

natura, valorizzandola come segno<br />

e come inesauribile sorgente<br />

<strong>di</strong> fascino e <strong>di</strong> mistero.<br />

Alla mitologia pagana e<br />

all’allegoria dantesca sul viaggio<br />

dell’anima deve affiancarsi la<br />

simbologia o<strong>di</strong>erna, tagliata a misura<br />

dell’uomo tecnopolitano. “E<br />

non dovremmo forse già imparare<br />

nei tram e nelle metropolitane<br />

piene <strong>di</strong> gente, che l’eternità non<br />

rappresenta una somma <strong>di</strong> ‘u<strong>di</strong>enze<br />

private’, isola l’una dall’altra,<br />

ma che riunisce i singoli in<strong>di</strong>vidui<br />

in cori ondeggianti <strong>di</strong> giubilo,<br />

conservando il loro nome pienamente<br />

personale?” (J. Splett).<br />

Una grande possibilità, dunque,<br />

quella del turismo per riaccendere<br />

il senso dello stupore<br />

nell’uomo <strong>di</strong> oggi <strong>di</strong>venuto abitu<strong>di</strong>nario<br />

e <strong>di</strong>sincantato nel guardare<br />

la natura. Forse perchè tra il<br />

suo animo e l’universo delle cose<br />

create si interpone continuamente<br />

il fantasma della volontà <strong>di</strong> potenza<br />

dell’uomo che altera e strumentalizza<br />

ideologicamente tutto<br />

ciò che porta il contrassegno del<br />

Creatore. Non per nulla, quin<strong>di</strong>, il<br />

reclamato supplemento <strong>di</strong> fantasia,<br />

per l’uomo d’oggi, si mostra<br />

elemento decisivo nel riequilibrare<br />

l’attività piena della coscienza<br />

anche nelle sue valenze utopiche.


4 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Il teatro<br />

delle<br />

marionette<br />

Racconto in forma <strong>di</strong> poesia<br />

<strong>di</strong> Vincenzo PALMI<strong>SAN</strong>O<br />

Il ban<strong>di</strong>tore Eutimio lo gridò e lo ripetè<br />

sul tamburo a tutti gli angoli,<br />

la notizia volò, fece il giro del paese<br />

e tutti in un baleno lo seppero.<br />

La sera, accompagnati da Teresa,<br />

percorremmo il“corso”, svoltammo in via IV novembre,<br />

la via <strong>di</strong> zia Fissa,<br />

e dopo pochi passi varcammo la soglia <strong>di</strong> uno<br />

dei primi portoni sulla destra.<br />

Il biglietto costava poche lire. Teresa pagò e subito<br />

ci trovammo nella penombra <strong>di</strong> una rimessa<br />

in fondo alla quale era stato innalzato<br />

un palcoscenico.<br />

Panche e se<strong>di</strong>e erano già quasi tutte occupate.<br />

Le panche, più alte, <strong>di</strong>etro verso l’ingresso<br />

e le se<strong>di</strong>e, a scalare, avanti fin sotto il proscenio.<br />

C’era frenetica animazione, l’animazione che precede<br />

un avvenimento insolito, mai visto.<br />

La sala risuonava come la chioma fronzuta <strong>di</strong> un albero<br />

dopo il tramonto, fitta <strong>di</strong> voli e <strong>di</strong> voci,<br />

ultimo sicuro approdo prima del sonno.<br />

Intanto l’attesa durava, durava…<br />

Il pubblico friggeva <strong>di</strong> impazienza. Non voleva<br />

più aspettare. Alcuni protestavano fischiando.<br />

Si vedevano i più piccoli mareggiare tra le se<strong>di</strong>e.<br />

Ma un buio improvviso congelò parole e gesti,<br />

aprì il sipario e nella quiete ansiosa una luce violenta<br />

illuminò il palco.<br />

Vi irruppero dai lati, come venuti da un pianeta sconosciuto,<br />

due esseri strani: imponenti, protervi, mai da nessuno<br />

incontrati.<br />

Sembravano uomini ma non lo erano. Avevano ossa <strong>di</strong> ferro,<br />

muscoli <strong>di</strong> legno. Indossavano gambali, corazza, scudo<br />

ed elmo <strong>di</strong> lamiera e saettavano intorno lampi abbaglianti.<br />

Da fermi parevano anchilosati, impacciati,<br />

ma quando si muovevano sferragliavano lievi, quasi danzando,<br />

incutendo stupore, tremore, terrore.<br />

Parlavano e la loro voce, muta sulle labbra sigillate,<br />

pioveva dall’alto, cadeva dal cielo.<br />

I nervi, allo scoperto, erano sottili, quasi invisibili<br />

fili <strong>di</strong> ferro, che collegando pie<strong>di</strong>, mani e testa,<br />

rendevano i movimenti ora lenti ora solenni ora guizzanti<br />

e nervosi.<br />

Roteavano spade lucenti e con queste, dopo<br />

alcuni minuti, lanciandosi come frecce aspre parole,<br />

cominciarono a duellare con tanto accanimento<br />

che alla fine uno dei due stramazzò sulle tavole del palco<br />

mordendo la polvere.<br />

L’ultimo atto fu qualcosa<br />

che non ho mai <strong>di</strong>menticato.<br />

Apparve sulla scena, e ne occupò la parte centrale,<br />

un prigioniero condannato a morte.<br />

Era legato mani e pie<strong>di</strong> a due focosi<br />

e scalpitanti cavalli - uno a destra, l’altro a sinistra -<br />

che, tirando in <strong>di</strong>rezioni opposte, tentavano<br />

<strong>di</strong> squartarlo e <strong>di</strong>viderlo a metà.<br />

Due palafrenieri frustavano i cavalli e li incitavano<br />

ad intensificare gli sforzi,<br />

mentre le grida del condannato salivano al cielo.<br />

Il pubblico in sala o ammutoliva sgomento<br />

o spronava i due aguzzini ad incrudelire<br />

senza pietà.<br />

Quando le spasmo<strong>di</strong>che esplosioni <strong>di</strong> strazio del condannato,<br />

vibrando come corde <strong>di</strong> chitarre impazzite,<br />

raggiunsero l’acme e all’improvviso si spezzarono<br />

e si spensero, il suo corpo spaccandosi si <strong>di</strong>vise in due<br />

parti, liberando da una sacca nascosta un fiume <strong>di</strong> sangue<br />

che allagò tutto il palco.<br />

Per la prima volta la finzione del teatro<br />

mi spalancò le porte <strong>di</strong> un mondo nuovo e sconosciuto.<br />

Tutto era finto - lo capivo benissimo- ma tutto era<br />

al tempo stesso più vero del reale.<br />

Più tar<strong>di</strong>, innumerevoli anni dopo,<br />

sedendo in cattedra e aprendo La chanson de Roland<br />

per leggere il tra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> Gano <strong>di</strong> Maganza<br />

per commentare la morte <strong>di</strong> Rolando<br />

e per drammatizzare la vendetta <strong>di</strong> Carlo Magno,<br />

sempre ho rivisto, con la stessa sbalor<strong>di</strong>ta<br />

e tesa emozione della mia infanzia,<br />

la scena dello squartamento del tra<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> Roncisvalle<br />

nel teatro delle marionette a San Michele<br />

durante la guerra.


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

La Turandot: dalla fiaba al melodramma<br />

L’ultimo successo <strong>di</strong> un anno straor<strong>di</strong>nario<br />

Si è tenuto il 4 giugno in Piazza<br />

Marconi il saggio <strong>di</strong> fine anno<br />

degli alunni della Scuola dell’Infanzia,<br />

Primaria e secondaria <strong>di</strong><br />

primo grado dal titolo “Turandot”,<br />

riadattamento dell’opera <strong>di</strong><br />

G. Puccini in tre atti.<br />

Una serata fantastica, unica,<br />

in<strong>di</strong>menticabile, con il trionfo<br />

del sentimento più bello: l’Amore,<br />

quello che addolcisce e riscalda<br />

il cuore e inebria l’anima.<br />

Uno spettacolo gran<strong>di</strong>oso,<br />

nelle scenografie, nei costumi,<br />

nelle recitazioni che ha suscitato<br />

gran<strong>di</strong> emozioni e che resterà<br />

nella storia della scuola e <strong>di</strong><br />

questo paese.<br />

Un saggio <strong>di</strong> fine anno eccezionale,<br />

come eccezionale è stato<br />

quest’anno scolastico, perché<br />

per la prima volta in nove anni<br />

abbiamo visto le tre più importanti<br />

istituzioni del paese: scuola,<br />

chiesa e amministrazione comu-<br />

nale lavorare in grande sinergia<br />

per la crescita educativa, formativa<br />

e culturale dei nostri ragazzi.<br />

Una grande collaborazione<br />

che non ha subito né ingerenze,<br />

né sovrapposizioni, né inganni,<br />

perché tutti, per vie <strong>di</strong>verse abbiamo<br />

avuto lo stesso intento:<br />

servire bene la nostra comunità,<br />

nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità<br />

<strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi.<br />

Un anno in cui docenti, ragazzi,<br />

genitori e persino nonni<br />

hanno partecipato attivamente<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> tanti progetti<br />

che avevano come protagonisti<br />

principali i meravigliosi<br />

ragazzi e bambini <strong>di</strong> San Michele<br />

Salentino.<br />

Se il saggio della scuola primaria<br />

e secondaria resterà nella<br />

storia, non meno importante è<br />

stato il saggio <strong>di</strong> fine anno del<br />

24 maggio con il concerto tenuto<br />

dai ragazzi della Scuola Me-<br />

<strong>di</strong>a, che, con le loro melo<strong>di</strong>e e<br />

la magnifica esecuzione hanno<br />

entusiasmato tutta la piazza.<br />

Bellissima è stata anche la<br />

gioiosa e festosa serata del 150°<br />

anniversario dell’Unità d’Italia<br />

rappresentata dai bambini della<br />

scuola dell’Infanzia accompagnati<br />

da docenti, bidelli, genitori,<br />

nonni.<br />

Non va <strong>di</strong>menticata neanche<br />

la meravigliosa esibizione delle<br />

ragazzine e dei ragazzini della<br />

quarta e quinta elementare,<br />

quando, nell’Oratorio, nel rappresentare<br />

la Shoah nel giorno<br />

della Giorno della Memoria,<br />

hanno commosso la platea fino<br />

a strappare persino le lacrime.<br />

Insomma è stato un anno <strong>di</strong><br />

grande, gran<strong>di</strong>ssimo lavoro durante<br />

il quale ognuno: preside,<br />

docenti, bidelli, ragazzi e genitori<br />

hanno dato il massimo del<br />

proprio impegno per la realizza-<br />

5<br />

zione <strong>di</strong> questi e altri progetti, e<br />

i frutti si sono visti.<br />

Ma non meno importante è<br />

stato anche il grande lavoro svolto<br />

dalla chiesa con il suo Oratorio.<br />

Un’altra palestra <strong>di</strong> vita dove<br />

i nostri giovani vivono momenti<br />

<strong>di</strong> impegno formativo coltivando<br />

i gran<strong>di</strong> valori umani e cristiani.<br />

Una comunità, quin<strong>di</strong>, che<br />

cresce a vista d’occhio.<br />

Ma una città cresce non soltanto<br />

per gli interventi <strong>di</strong> natura<br />

e<strong>di</strong>lizia o per l’aumento della popolazione<br />

o per lo sviluppo economico,<br />

una città cresce anche e<br />

soprattutto per lo sforzo che tutti<br />

i citta<strong>di</strong>ni compiono per elevare<br />

il proprio livello culturale.<br />

E, cultura <strong>di</strong> una città non è<br />

soltanto una bella piazza, belle<br />

vie, belle panchine, begli e<strong>di</strong>fici,<br />

bei monumenti; come cultura<br />

Segue alla pagina successiva


6 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

La Turandot<br />

dalla pagina precedente<br />

<strong>di</strong> una città non significa soltanto concerti,<br />

spettacoli, palcoscenico, artisti.<br />

Cultura <strong>di</strong> una città è la capacità <strong>di</strong> produrre<br />

idee e realizzarle, ma soprattutto è<br />

la convinzione che, in qualsiasi momento,<br />

si può contare su tutte le energie che essa<br />

esprime, come il miracolo, compiuto dalla<br />

scuola con questo saggio <strong>di</strong> fine anno.<br />

Cultura <strong>di</strong> una città è lo stile <strong>di</strong> vita che<br />

dura nel tempo, è una visione collettiva, una<br />

visione con<strong>di</strong>visa, ma anche una comunicazione<br />

emotiva.<br />

Lo spettacolo delle sue musiche, dei suoi<br />

suoni, dei suoi teatri, delle sue tra<strong>di</strong>zioni, ma<br />

anche lo spettacolo a cielo aperto della sua<br />

gente, <strong>di</strong> ciò che è e <strong>di</strong> ciò che fa.<br />

Insomma, il posto in cui valga la pena<br />

spendere gli anni della propria vita, far nascere<br />

i propri figli e realizzare la propria felicità.<br />

Se <strong>di</strong> felicità si può parlare su questa terra.<br />

Sapere e volere tutti insieme che cosa vogliamo<br />

che questa città sia; questa è cultura<br />

<strong>di</strong> una città.<br />

San Michele Salentino in questi anni è<br />

cresciuta moltissimo, ce la invi<strong>di</strong>ano tutti,<br />

basta ricordarsi che cosa era nove anni fa.<br />

Cò Caffè <strong>di</strong> Maffei Cosimo<br />

via Leopar<strong>di</strong> 25 - <strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong> <strong>SALENTINO</strong>


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Deve però ancora fare molta strada.<br />

I ritar<strong>di</strong> e i vuoti da colmare sono tanti,<br />

non permettiamo a nessuno <strong>di</strong> spezzare questo<br />

filo che unisce la città.<br />

In questi giorni in piazza, avete assistito<br />

ad una piccola parte, la minima parte<br />

dell’impegno, del sacrificio, della pazienza<br />

e del tempo, de<strong>di</strong>cato da tanti docenti, dai<br />

ragazzi, dalle mamme per la realizzazione <strong>di</strong><br />

questo bellissimo spettacolo. Un lavoro im-<br />

GiSè Cafè<br />

Bar - Gelateria - Bouffet<br />

Via Pascoli, 10 • San Michele Salentino (Br)<br />

mane, gigantesco che non ha prezzo e che<br />

può capirlo solo chi l’ha realizzato.<br />

Noi possiamo solo constatare che quando<br />

si svolge con amore e passione il proprio<br />

compito si fa la gioia <strong>di</strong> tutti.<br />

E questo è felicità, sod<strong>di</strong>sfazione e orgoglio<br />

e che ci fa <strong>di</strong>re vale la pena vivere in<br />

questa citta<strong>di</strong>na.<br />

Il Sindaco<br />

Dott. Alessandro Torroni<br />

<strong>di</strong> Ligorio Maria<br />

CITY<br />

Via P. Micca ang. Via Cavour<br />

<strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong> <strong>SALENTINO</strong><br />

7


8 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Corrisanmichele 2011:<br />

oltre 1300 partecipanti<br />

Quando finisce un qualcosa, è sempre<br />

tempo <strong>di</strong> bilanci. Stilarne uno per<br />

questa un<strong>di</strong>cesima e<strong>di</strong>zione della COR-<br />

RI<strong>SAN</strong><strong>MICHELE</strong>, non può che risultare<br />

facile, visto l’enorme successo della manifestazione.<br />

Record <strong>di</strong> presenze, oltre 1.300<br />

partecipanti; percorso completamente libero,<br />

senza che una sola autovettura fosse par-<br />

cheggiata ad intralciare lo svolgimento della<br />

corsa; completa sod<strong>di</strong>sfazione da parte degli<br />

atleti per la fornitura, durante e alla fine della<br />

gara, <strong>di</strong> acqua; velocità <strong>di</strong> svolgimento per<br />

il ristoro finale; rapi<strong>di</strong>tà nelle premiazioni;<br />

celerità estrema nello smontaggio <strong>di</strong> tutto<br />

quello che poteva intralciare la normale vita<br />

del nostro paese. A questo punto, in qualità<br />

<strong>di</strong> Presidente della associazione che organizza<br />

l’evento, mi corre l’obbligo <strong>di</strong> iniziare i<br />

ringraziamenti, da coloro che, con enormi<br />

sacrifici, hanno reso tutto ciò possibile. Al<br />

termine della passata e<strong>di</strong>zione, c’erano stati<br />

dei <strong>di</strong>ssapori all’interno della nostra organizzazione,<br />

per la mancanza <strong>di</strong> collaborazione<br />

da parte degli associati. Quest’anno abbiamo<br />

<strong>di</strong>mostrato che l’unione fa la forza e che si<br />

può ricostruire qualcosa <strong>di</strong> importante, imparando<br />

dagli errori commessi. GRAZIE A<br />

TUTTI. Grazie anche agli Sponsor, all’Amministrazione<br />

Comunale con in capo il Sindaco,<br />

alla FIDAL e al CONI provinciale, che<br />

non ci fanno mai mancare il loro prezioso<br />

apporto nelle figure dei rispettivi Presidenti.<br />

Un GRAZIE particolare, però, lo voglio<br />

de<strong>di</strong>care a GIORGIO, che sicuramente ci<br />

ha protetto da lassù ed alla sua famiglia, che<br />

ci ha <strong>di</strong>mostrato come si possono superare<br />

i momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà con grande serenità<br />

e partecipazione. Adesso ci proiettiamo nel<br />

futuro, incominciando a pensare già alla XII<br />

CORRI<strong>SAN</strong><strong>MICHELE</strong>, che sembra lontana,<br />

ma agli occhi <strong>di</strong> chi la organizza e ne conosce<br />

le <strong>di</strong>fficoltà, è <strong>di</strong>etro l’angolo.<br />

Il Presidente Apd Atletica S Michele<br />

Mimmo Giannotte


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

In ricordo <strong>di</strong> Giorgio<br />

La luna d’amaranto sorveglia sulla sponda del mare l’orizzonte.<br />

Siedo sulla battigia con i ricor<strong>di</strong> che si posano silenziosi<br />

accanto, come farfalle sui rami <strong>di</strong> ciliegie che rosseggiano al sole <strong>di</strong> maggio e il cielo vola nella mia anima.<br />

E anche questa notte, in quest’angolo <strong>di</strong> nostalgia è la tristezza a dar voce alle mie emozioni.<br />

S’innalza in volo il mio dolore e nell’inesplicabile vagheggio, varca il mistero per ricongiungersi a Giorgio.<br />

Ritornano nel vento immagini che il tempo ha lasciato <strong>di</strong> noi, brillano proprio come le stelle lassù, che si lasciano<br />

cullare all’ombra della luna, mentre sento Giorgio riaccendersi nella mia anima.<br />

Il mare lambisce la riva proprio come le sue <strong>di</strong>ta accarezzavano le mie mani.<br />

Ora riflette nell’infinito e i ricor<strong>di</strong> suoi si bagnano d’amore nella mia solitu<strong>di</strong>ne.<br />

Lascia l’impronta accesa della speranza.<br />

Tra l’odore del mare e un vecchio pino addormentato nasce la poesia e i pensieri soccombono all’eco della sua assenza.<br />

Silente la notte, e le mie lacrime raccontano pensando a Giorgio.<br />

Lo cerco, tra il brusio delle erbe e il riverbero dell’eterno, per viverlo ancora...<br />

Alessandro Tamburrino<br />

9


10 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

150 anni dall’Unità d’Italia<br />

Il 13 maggio, in Piazza Marconi, si è tenuta una manifestazione<br />

per la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia. All’iniziativa<br />

hanno preso parte i bambini e i genitori della Scuola dell’Infanzia,<br />

il Provve<strong>di</strong>tore agli Stu<strong>di</strong>, Dott. Francesco Capobianco, il Dirigente<br />

Scolastico, Prof. Francesco Nisi, il Sindaco, dott. Alessandro<br />

Torroni, Amministratori Comunali e Autorità Civili e Militari.<br />

Carissimi, ho il dovere <strong>di</strong><br />

rivolgere a tutti voi, sicuro<br />

<strong>di</strong> interpretare i sentimenti<br />

dell’intera comunità scolastica e<br />

dell’Amministrazione Comunale<br />

nella persona del Sindaco Dott.<br />

Alessandro Torroni, un vivo ringraziamento<br />

per la de<strong>di</strong>zione,<br />

la pazienza, la professionalità e<br />

la <strong>di</strong>sponibilità evidenziate nel<br />

grande evento rappresentato in<br />

piazza nel pomeriggio del 13<br />

maggio 2011, insieme ai vostri<br />

bambini attori e protagonisti.<br />

La sequenza delle rappresentazioni,<br />

magistralmente pre<strong>di</strong>sposte<br />

dalle Docenti, attente<br />

e solerti, ed altrettanto efficace-<br />

mente presentate dai bambini,<br />

ha messo in luce che quando si<br />

lavora in team, in sinergia con il<br />

territorio, ma soprattutto quando<br />

si con<strong>di</strong>vide un progetto, i risultati<br />

si vedono. Aleggia su <strong>di</strong> noi<br />

un clima <strong>di</strong> euforia e sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

I bambini hanno appreso,<br />

attraverso l’animazione, non un<br />

semplice capitolo <strong>di</strong> storia italiana,<br />

ma un intero periodo storico<br />

fino al raggiungimento dell’Unità<br />

d’Italia (1861).<br />

Grazie alla vostra fantasia,<br />

alla creatività, nonostante le <strong>di</strong>fficoltà<br />

anche <strong>di</strong> natura finanziaria,<br />

avete saputo riempire <strong>di</strong> colori e,<br />

perché no, anche <strong>di</strong> “dolcezze”,<br />

le aride sequenze storiche ed avete<br />

dato risalto al senso <strong>di</strong> appartenenza<br />

alla Nazione Italia.<br />

Costumi , addobbi , striscioni,<br />

ban<strong>di</strong>ere… Il tutto è stato reso<br />

possibile grazie a voi, al vostro<br />

sacrificio ed alla responsabilità<br />

(mamme, papà, nonni) <strong>di</strong> genitori<br />

sempre attenti alla crescita umana<br />

e culturale dei vostri “tesori”.<br />

Questa è la nostra e la vostra<br />

Scuola.<br />

Il Dirigente Scolastico<br />

Prof. Francesco Nisi<br />

La Tabaccheria Via Vittorio Emanuele III, 67<br />

San Michele Salentino (Br)


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Riqualificazione energetica<br />

della Pinacoteca “S. Cavallo”<br />

Per riqualificazione energetica<br />

si intende il “miglioramento<br />

dell’efficienza energetica”,<br />

ovvero l’incremento dell’efficienza<br />

degli usi finali dell’energia.<br />

L’efficienza energetica è<br />

oggi il più importante strumento<br />

in<strong>di</strong>viduato per garantire qualità<br />

e protezione dell’ambiente<br />

che ci circonda, ma soprattutto<br />

nella riduzione della <strong>di</strong>pendenza<br />

dell’approvvigionamento <strong>di</strong><br />

materie prime ed energia. Un<br />

ruolo rilevante è rivestito dal<br />

settore civile, che comprende i<br />

consumi energetici per l’utilizzo<br />

e la gestione degli e<strong>di</strong>fici a destinazione<br />

residenziale e terziaria,<br />

questo settore risulta incidere<br />

per più del 40% sul totale della<br />

domanda energetica finale. Gli<br />

utilizzi finali che in un e<strong>di</strong>ficio<br />

comportano un consumo <strong>di</strong> energia<br />

sono molteplici e comprendono<br />

la climatizzazione, la produzione<br />

<strong>di</strong> acqua calda sanitaria,<br />

la ventilazione, l’illuminazione<br />

e l’uso <strong>di</strong> elettrodomestici. Tra<br />

questi utilizzi la climatizzazione<br />

invernale ed estiva, costituisce la<br />

componente che maggiormente<br />

influisce nel consumo <strong>di</strong> energia.<br />

Sulla base <strong>di</strong> queste valutazioni<br />

e in considerazione <strong>di</strong> un patri-<br />

monio e<strong>di</strong>lizio esistente in molti<br />

casi vetusto e poco efficiente<br />

dal punto <strong>di</strong> vista energetico, si è<br />

in<strong>di</strong>viduato nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia<br />

un comparto strategico per<br />

raggiungere gli obiettivi globali<br />

<strong>di</strong> efficienza energetica. È con<br />

questi intenti che l’Amministrazione<br />

Comunale ha dato luogo<br />

alla Progettazione Esecutiva della<br />

Riqualificazione Energetica<br />

della Biblioteca-Pinacoteca “S.<br />

Cavallo”, tale progetto ha come<br />

scopo principale l’in<strong>di</strong>viduazio-<br />

“L’Usura: Analisi del fenomeno a Brin<strong>di</strong>si e a<br />

Como”, questo il titolo della tesi <strong>di</strong> Laurea in<br />

Sociologia del Crimine del nostro concitta<strong>di</strong>no<br />

Marcello CHIRULLI, <strong>di</strong>scussa il 21 marzo 2011 presso l’Università<br />

del Salento, sede <strong>di</strong>staccata <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si. Il fenomeno<br />

dell’usura è stato analizzato al fine <strong>di</strong> confrontare due citta<strong>di</strong>ne<br />

SUPERMERCATO<br />

TORRONI<br />

QUALITà E CORTESIA DA SEMPRE<br />

Via E. Tagliaferro, 27 - Tel. e Fax 0831.966007<br />

<strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong> <strong>SALENTINO</strong> (BR)<br />

Laurea<br />

ne <strong>di</strong> tutte le applicazioni necessarie<br />

per un corretto utilizzo<br />

dell’energia necessaria alla climatizzazione<br />

degli ambienti ma<br />

soprattutto volte alla minimizzazione<br />

dei consumi degli stessi.<br />

L’intervento proposto, sempre<br />

non <strong>di</strong>scostandosi da quelli che<br />

sono gli obbiettivi finali, ha voluto<br />

marcare inoltre, quella che<br />

è la reale funzione dell’e<strong>di</strong>ficio,<br />

<strong>di</strong>fatti si è cercato <strong>di</strong> rendere ben<br />

riconoscile all’esterno la <strong>di</strong>stinzione<br />

tra le funzioni <strong>di</strong> Bibliote-<br />

11<br />

ca e Pinacoteca, concentrandosi<br />

esclusivamente su quelli che<br />

erano i reali problemi dell’e<strong>di</strong>ficio.<br />

L’eccessivo surriscaldamento<br />

degli ambienti interni delle<br />

sale espositive, oltre a rendere<br />

gli ambienti invivibili, è causa <strong>di</strong><br />

un possibile deterioramento per<br />

le opere interne custo<strong>di</strong>te, ciò<br />

ha spinto l’intervento sulla sola<br />

ristrutturazione dell’involucro.<br />

Partendo dal concetto <strong>di</strong> Pinacoteca<br />

quale “Contenitore <strong>di</strong> opere”,<br />

l’intervento ha cercato <strong>di</strong><br />

porre in evidenza questo aspetto<br />

attraverso la creazione <strong>di</strong> un rivestimento<br />

<strong>di</strong> facciata riconoscibile<br />

che ne accentui questa identità.<br />

La facciata ventilata è stata<br />

volutamente scelta in acciaio per<br />

dare forza a questo concetto, anche<br />

grazie alla sua durevolezza e<br />

alla capacità <strong>di</strong> costituire un carattere<br />

proprio all’e<strong>di</strong>ficio. Oltre<br />

alle esigenze estetiche stabilite,<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> una facciata ventilata<br />

è una efficace soluzione per<br />

migliorare le prestazioni termiche,<br />

tecniche dell’involucro, atte<br />

a creare un microclima interno<br />

ed una qualità dell’aria indoor<br />

migliore. L’intercape<strong>di</strong>ne tra il<br />

rivestimento e la parete è progettata<br />

in modo tale che l’aria,<br />

in essa presente, possa fluire per<br />

effetto camino in modo naturale<br />

garantendo un’ottima soluzione<br />

a tutti i problemi riscontrati.<br />

I progettisti:<br />

Arch. Luigi Cappelli,<br />

Arch. Walter Nobile<br />

italiane, geograficamente molto lontane, <strong>di</strong>fferenti<br />

per le vicissitu<strong>di</strong>ni socio-culturali. A tal fine il<br />

fenomeno è stato fatto emergere con il supporto <strong>di</strong><br />

un’attenta raccolta documentaria, dell’analisi secondaria <strong>di</strong> dati<br />

ufficiali e <strong>di</strong> interviste semi-strutturate a testimoni privilegiati.<br />

Al neo dottore gli auguri dell’Amministrazione Comunale.


12 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Settimana della cultura e oltre<br />

Prevista dal 9 al 14 maggio, la settimana<br />

della cultura sammichelana,<br />

quest’anno, per favorevoli concomitanze<br />

dell’ultima ora, ha aperto i battenti<br />

il 5 maggio, nell’au<strong>di</strong>torium della<br />

Pinacoteca “S. Cavallo”, ormai, a pieno<br />

titolo, “casa della cultura della città.<br />

L’avvio è stato dato dalla serata<br />

conclusiva del progetto “LegAli al<br />

Sud”, realizzato dall’Istituto Comprensivo<br />

“Giovanni XXIII”, nella quale,<br />

con il titolo “Legalità: Linfa dell’educazione<br />

e della formazione”, gli studenti,<br />

i docenti e la citta<strong>di</strong>nanza hanno<br />

incontrato il Provve<strong>di</strong>tore agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Brin<strong>di</strong>si e Taranto, Prof. Francesco<br />

Capobianco, ed il Giu<strong>di</strong>ce Gabriele<br />

Perna, Presidente della sezione penale<br />

del Tribunale <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si.<br />

Una serata nella quale lo scambio<br />

<strong>di</strong>retto con un magistrato, figura<br />

a volte lontana dalla vita dei giovani,<br />

ha stimolato la curiosità dei ragazzi,<br />

interessati a saperne <strong>di</strong> più sui percorsi<br />

giuri<strong>di</strong>ci che portano un magistrato a<br />

pronunciare una sentenza <strong>di</strong> condanna<br />

in ambito penale, ma soprattutto volti a<br />

capire il coinvolgimento umano <strong>di</strong> chi<br />

si trova a dover decidere della libertà<br />

<strong>di</strong> un altro uomo.<br />

La preparazione, la competenza<br />

ma soprattutto le gran<strong>di</strong> doti umane<br />

del Dott. Gabriele Perna hanno reso la<br />

serata molto partecipata da parte dei<br />

ragazzi che non hanno esitato a porre<br />

domande ed a chiedere informazioni.<br />

Credo che l’insegnamento che<br />

questa esperienza ha lasciato è stato<br />

quello che, se la magistratura uscisse<br />

maggiormente dal palazzo per stare tra<br />

la gente, aumenterebbe la fiducia nella<br />

giustizia e, <strong>di</strong> conseguenza, il senso<br />

della legalità.<br />

Venerdì 6 maggio<br />

Il secondo appuntamento, ha avuto<br />

come protagonista un giovane scrittore,<br />

Alessio Puleo che ha presentato il<br />

suo primo libro, dal titolo “La mamma<br />

dei Carabinieri” che è <strong>di</strong>ventato,<br />

in poco tempo, un vero e proprio caso<br />

letterario.<br />

Quella narrata è una storia vera che<br />

ha come protagonista Zà Mimma, al<br />

secolo Domenica Lupo, donnina ultranovantenne<br />

che, fino a qualche anno fa<br />

ha abitato <strong>di</strong> fronte alla casa del Giu<strong>di</strong>ce<br />

Paolo Borsellino, <strong>di</strong>venendo amica<br />

della famiglia e la mamma <strong>di</strong> tutti quei<br />

Carabinieri in servizio <strong>di</strong> piantone <strong>di</strong>nanzi<br />

all’abitazione del giu<strong>di</strong>ce e ciò<br />

in memoria <strong>di</strong> un antico ed autentico<br />

quanto sfortunato amore giovanile per<br />

un briga<strong>di</strong>ere della Benemerita.<br />

Una storia delicata quanto tragica,<br />

ambientata nella Sicilia degli anni ’40,<br />

in cui la mentalità e la con<strong>di</strong>zione della<br />

donna hanno inciso profondamente<br />

nella vita della protagonista, resa<br />

schiava dai con<strong>di</strong>zionamenti ambientali<br />

e dalla mafia.<br />

Alessio Puleo, Carabiniere in congedo,<br />

ha conosciuto mamma Mimma<br />

e, incuriosito da quella donnina vestita<br />

da Carabiniere che portava le bibite<br />

fresche o il caffè caldo ai giovani piantoni,<br />

che si preoccupava <strong>di</strong> attaccare<br />

loro i bottoni sulla <strong>di</strong>visa o che li redarguiva<br />

se l’uniforme non era perfetta,<br />

comprendendo che <strong>di</strong>etro quei comportamenti<br />

doveva esserci qualcosa <strong>di</strong><br />

profondo, è riuscito a farsi raccontare<br />

da Mimma Lupo la sua storia, dando<br />

vita a questo meraviglioso libro.<br />

Nel corso della serata, una giovane<br />

allieva della Scuola <strong>di</strong> Arte Drammatica<br />

“Talia”, Altea Chionna , ha letto,<br />

con struggente interpretazione, alcuni<br />

passi del libro, trasportando il pubblico,<br />

in una Sicilia lontana ma palpabile.<br />

Lunedì 9 maggio<br />

Presentazione dello spot sociale<br />

“Crock” realizzato dalla Babel Production.<br />

Una sala gremitissima ha applau<strong>di</strong>to<br />

lo spot sociale realizzato dalla Babel<br />

Production, grazie all’impegno <strong>di</strong> Rosario<br />

Altavilla, affermato attore professionista<br />

<strong>di</strong> San Michele Salentino.<br />

Lo spot, interamente girato tra San<br />

Michele Salentino e Borgo Ajeni con<br />

un cast artistico composto da attori e<br />

comparse appartenenti al territorio,<br />

racconta una storia che si sviluppa attorno<br />

al fenomeno del videopoker ma<br />

che potrebbe essere traslata a qualsiasi<br />

forma <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenza. Un impatto ed un<br />

messaggio sociale molto forte, che si<br />

costruisce e si realizza soprattutto attraverso<br />

un intenso scambio <strong>di</strong> sguar<strong>di</strong> tra<br />

un adulto schiavo del gioco ed un bambino<br />

che, immedesimandosi in quella<br />

figura <strong>di</strong> uomo perduto <strong>di</strong>etro la macchinetta,<br />

sceglie <strong>di</strong> “non <strong>di</strong>pendere”.<br />

Realizzato con tecniche all’avanguar<strong>di</strong>a,<br />

lo spot, della durata <strong>di</strong> 90 secon<strong>di</strong>,<br />

a nostro avviso dovrebbe essere<br />

attenzionato dagli Enti e dalle emittenti<br />

televisive per combattere un fenomeno<br />

causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>sgregazione familiare e<br />

<strong>di</strong> annichilimento <strong>di</strong> coloro che ne rimangono<br />

vittime.<br />

A Rosario Altavilla vanno i ringraziamenti<br />

per questa realizzazione ma<br />

anche per la promozione in<strong>di</strong>retta del<br />

nostro territorio, scelto come location<br />

del lavoro.<br />

Martedì 10 maggio<br />

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo<br />

“Giovanni XXIII”, dalla scuola<br />

dell’infanzia alla scuola me<strong>di</strong>a, protagonisti<br />

del concorso letterario istituito<br />

dall’Amministrazione Comunale “I<br />

Colori dell’Anima”, <strong>di</strong> cui si riferisce<br />

in altro articolo, ancora una volta stupiscono<br />

e sorprendono per la ricchezza<br />

<strong>di</strong> valori e sentimenti <strong>di</strong> cui sono portatori<br />

e per la capacità espressiva che<br />

emerge leggendo gli elaborati a concorso.<br />

Una grande iniezione <strong>di</strong> fiducia<br />

viene da questi giovani ai quali auguriamo<br />

<strong>di</strong> fondare su questi valori e<br />

principi il loro impegno da adulti.<br />

Mercoledì 11 maggio<br />

Ancora un incontro con l’autore: <strong>di</strong><br />

scena il Giu<strong>di</strong>ce Rosario Priore con il<br />

suo nuovo libro “Intrigo Internazionale”.<br />

Rosario Priore è stato uno dei magistrati<br />

più impegnati negli anni <strong>di</strong><br />

piombo contro l’eversione <strong>di</strong> destra e<br />

<strong>di</strong> sinistra, ma anche il magistrato inquirente<br />

che ha istruito processi complessi<br />

come la strage <strong>di</strong> Ustica, l’assassinio<br />

<strong>di</strong> Aldo Moro e l’attentato a<br />

Giovanni Paolo II.<br />

Il Giu<strong>di</strong>ce Priore offre, attraverso<br />

“Intrigo Internazionale”, una lettura <strong>di</strong><br />

questi casi che esula dalle risultanze<br />

strettamente probatorie, inserendoli in<br />

un panorama internazionale in cui, il<br />

nostro Paese finisce per essere teatro<br />

degli equilibri internazionali tra est e<br />

ovest e palcoscenico tragico <strong>di</strong> guerre<br />

non <strong>di</strong>chiarate per il controllo dei paesi<br />

del nord Africa.<br />

Il secondo magistrato, in questa<br />

Kermesse <strong>di</strong> 10 giorni che, nel con<strong>di</strong>videre<br />

col pubblico la sua esperienza,<br />

apre anche il suo cuore quando afferma<br />

che “ci sono eventi e momenti in cui il<br />

magistrato alla ricerca della verità, per<br />

complesse situazioni internazionali, si<br />

trova <strong>di</strong> fronte non un muro <strong>di</strong> gomma<br />

ma <strong>di</strong> cemento, ma nonostante ciò, tornerei<br />

a rifare il magistrato”.<br />

Via Pascoli, 15/a<br />

Tel. e fax 0831.964901<br />

San Michele S. (Br)


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Grazie Giu<strong>di</strong>ce Priore per il contributo<br />

che ha dato alla nostra conoscenza<br />

dei fatti ma anche per l’impegno<br />

profuso perché tante vittime innocenti<br />

non fossero <strong>di</strong>menticate.<br />

Giovedì 12 maggio<br />

Il Prof. Antonio Lamantea, letterato<br />

<strong>di</strong> altissimo livello ma anche<br />

eccelso musicista, ha intrattenuto il<br />

pubblico attento ed interessato, con<br />

una profonda riflessione sull’impatto<br />

che nella storia del nostro meri<strong>di</strong>one<br />

hanno avuto fenomeni quali la mafia<br />

ed il brigantaggio. Un excursus storico<br />

ma anche letterario, lì dove questi fenomeni<br />

sono stati analizzati attraverso<br />

le pagine <strong>di</strong> Leonardo Sciascia.<br />

Conversazione <strong>di</strong>fficile se si pensa<br />

che Sciascia è stato non solo scrittore<br />

ma anche politico inviso a tutti per la<br />

capacità <strong>di</strong> affrontare ed analizzare il<br />

contesto storico-politico del suo tempo,<br />

scevro da con<strong>di</strong>zionamenti <strong>di</strong> partito<br />

ma soprattutto lontano da quell’ipocrita<br />

rappresentazione della realtà alla<br />

quale molti, per sete <strong>di</strong> potere, hanno<br />

sacrificato l’onestà intellettuale.<br />

Analisi profonda ed attenta quella<br />

fatta dal Prof. Lamantea che non ha<br />

trascurato <strong>di</strong> sottolineare l’estrema attualità<br />

del pensiero <strong>di</strong> Sciascia trasfuso<br />

nell’o<strong>di</strong>erna società.<br />

Venerdì 13 maggio<br />

Nel primo pomeriggio, i bambini<br />

della Scuola dell’Infanzia hanno festeggiato<br />

i 150 anni dell’unità d’Italia<br />

con una suggestiva rappresentazione<br />

in costume dei momenti storici più salienti,<br />

in una gremitissima Piazza Marconi,<br />

evento oggetto <strong>di</strong> altro articolo <strong>di</strong><br />

questo giornale.<br />

La serata è stata de<strong>di</strong>cata ad un<br />

altro letterato del nostro tempo: Luigi<br />

Pirandello.<br />

La prof.ssa Adele Rini, ha analizzato<br />

il testo “L’uomo dal fiore in bocca”,<br />

sviscerando la prosa, non sempre<br />

<strong>di</strong> facile comprensione, <strong>di</strong> Luigi Pirandello<br />

ed affrontando il dramma del pro-<br />

tagonista del libro, consapevole <strong>di</strong> essere<br />

arrivato alla fine della sua esistenza<br />

per un male che lo sta <strong>di</strong>struggendo.<br />

La lettura, ad opera dell’attore Mario<br />

Cutrì, dell’ultima parte del libro,<br />

dove il protagonista esprime, chiaramente,<br />

i pensieri, i turbamenti e l’attenzione<br />

che l’uomo consapevole della<br />

propria imminente fine, presta alle<br />

piccole cose, ha emozionato i presenti,<br />

riuscendo a catapultare ognuno nell’animo<br />

dell’uomo dal fiore in bocca.<br />

Sabato 14 maggio<br />

Come da tra<strong>di</strong>zione, la settimana<br />

della cultura si è chiusa con la consegna<br />

della borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o de<strong>di</strong>cata a<br />

Marcello Palmisano.<br />

Una borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o del valore <strong>di</strong> €<br />

500,00, istituita dalla Fondazione Marcello<br />

Palmisano, attribuita al migliore<br />

studente che nell’anno scolastico precedente<br />

ha conseguito la licenza me<strong>di</strong>a<br />

con il miglior punteggio.<br />

La serata , nel nostro piccolo, rappresenta<br />

un modo per non <strong>di</strong>menticare<br />

Marcello Palmisano, lì dove, Enti ed<br />

Istituzioni, partiti con enfasi nelle celebrazioni<br />

annuali, hanno coperto <strong>di</strong><br />

oblio la tragica scomparsa <strong>di</strong> un uomo<br />

che, oltre ad essere stato un grande<br />

reporter della RAI, è stato esempio <strong>di</strong><br />

sacrificio e <strong>di</strong> impegno.<br />

Abbiamo voluto onorare la figura<br />

<strong>di</strong> Marcello Palmisano con un concerto<br />

<strong>di</strong> chitarra e flauto curato dal M.tro<br />

Gaetano Leone.<br />

Vincitrice della borsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o è stata<br />

la giovane Na<strong>di</strong>ne Bosel, studentessa<br />

presso il Liceo Classico <strong>di</strong> Francavilla<br />

Fontana che, emozionatissima, ha ritirato<br />

il premio ringraziando la famiglia<br />

Palmisano per il contributo ai suoi stu<strong>di</strong>.<br />

Alla Famiglia <strong>di</strong> Marcello, ai fratelli<br />

Vincenzo ed Ennio vanno i ringraziamenti<br />

<strong>di</strong> questa comunità nel cui cuore,<br />

il ricordo <strong>di</strong> Marcello è sempre vivo.<br />

L’Ass. alla Cultura<br />

Avv. Maristella Menga<br />

Cresce il movimento<br />

Basket/Minibasket<br />

a S. Michele Salentino<br />

Nell’ottobre 2007 nasceva la Polisportiva<br />

San Michele con l’unico<br />

obiettivo <strong>di</strong> promuovere l’attività<br />

sportiva tra ragazzi e bambini del piccolo<br />

paese brin<strong>di</strong>sino <strong>di</strong> San Michele<br />

Salentino.<br />

La Polisportiva siglava una convenzione<br />

con l’Amministrazione Comunale,<br />

accollandosi tutte le spese <strong>di</strong><br />

gestione, con la quale assumeva la gestione<br />

dell’Impianto Polivalente <strong>di</strong> via<br />

Tintoretto per la durata <strong>di</strong> cinque anni.<br />

Tra tanta <strong>di</strong>ffidenza ed in<strong>di</strong>fferenza<br />

generale, a cui si contrapponeva la<br />

grande passione del gruppo <strong>di</strong>rigenziale<br />

della Polisportiva, con a capo il suo<br />

presidente Alfredo Grasso e la grande<br />

tenacia del delegato allo Sport Pino<br />

Trinchera, il progetto ha preso forma<br />

ed oggi è una bellissima realtà.<br />

Al quarto anno <strong>di</strong> attività la Polisportiva<br />

San Michele conta 90 iscritti<br />

nel settore Basket/MiniBasket e 30<br />

iscritti nel settore Volley/MiniVolley<br />

con età dai 5 ai 13 anni, genitori <strong>di</strong>sponibili<br />

a collaborare per realizzare<br />

manifestazioni de<strong>di</strong>cate ai loro figli,<br />

aziende locali che hanno deciso <strong>di</strong><br />

mettere a <strong>di</strong>sposizione dell’Associazione<br />

aiuti economici.<br />

Tutto questo e la sapiente <strong>di</strong>rezione<br />

degli istruttori Mino Caliandro ed<br />

Angelo De Netto, hanno permesso la<br />

crescita tecnica ed associativa dei ragazzi<br />

<strong>di</strong> San Michele Salentino.<br />

L’anno sportivo 2010/2011 è stato<br />

molto importante:<br />

13<br />

- i ragazzi nati nel 1998 sono stati<br />

integrati con i ragazzi della Pallacanestro<br />

San Vito (società con cui<br />

si collabora da sempre) ed hanno<br />

partecipato al campionato Under 13<br />

ottenendo un lusinghiero 2° posto.<br />

- I ragazzi nati nel 1999 sono l’ossatura<br />

della squadra under 12 ed insieme<br />

ad alcuni ragazzi della Pallacanestro<br />

San Vito hanno svolto il loro<br />

campionato <strong>di</strong> categoria.<br />

- I ragazzi nati nel 2000, tutti <strong>di</strong> San Michele,<br />

hanno partecipato al campionato<br />

esor<strong>di</strong>enti riservato ai nati 1999-<br />

2000 ben figurando sia come collettivo<br />

che come singole in<strong>di</strong>vidualità.<br />

- I gruppi 2001-2002 e 2003-2004-<br />

2005, tutti <strong>di</strong> San Michele, hanno<br />

<strong>di</strong>sputato trofei e tornei in giro per<br />

la provincia.<br />

“Siamo contenti - afferma il Presidente<br />

Alfredo Grasso - siamo riusciti<br />

in questi quattro anno anni a formare<br />

gruppi davvero interessanti e siamo<br />

già al lavoro per programmare l’inizio<br />

<strong>di</strong> un nuovo ciclo che ci permetterà <strong>di</strong><br />

dare maggiore qualità ai nostri ragazzi.<br />

Naturalmente la speranza è quella<br />

<strong>di</strong> poter continuare ad usufruire della<br />

struttura e, possibilmente, <strong>di</strong> aiuti economici<br />

che ci permettano <strong>di</strong> offrire un<br />

ambiente confortevole specialmente<br />

nei mesi invernali”.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo anche che l’Impianto<br />

Polivalente è stata la sede in cui sono<br />

stati ospitati eventi a carattere provinciale,<br />

regionale e nazionale.


14 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

FRAMMENTAZIONI<br />

VISIVE<br />

In mostra dal 7 al 29 aprile presso<br />

la Pinacoteca “Salvatore Cavallo”<br />

le opere dell’artista veneto<br />

PAOLO AVANZI<br />

evoluzione artistica <strong>di</strong><br />

L’ Paolo Avanzi si potrebbe<br />

definire come una rapida<br />

accelerazione, avvenuta dal<br />

2002, conseguente ad un lungo<br />

e complesso appren<strong>di</strong>stato<br />

su tematiche che, seppure<br />

estranee alle arti figurative,<br />

ne hanno permesso la maturazione<br />

come artista.<br />

Stu<strong>di</strong> classici, pianoforte<br />

al conservatorio, laurea in<br />

psicologia, esperienze <strong>di</strong> organizzazione<br />

aziendale e una<br />

decina d’anni <strong>di</strong> scrittura cre-<br />

Fuori dall’ombra, cm 80x60, acrilico su tela.<br />

“ In cornice„<br />

rubrica della PINACOTECA “SALVATORE CAVALLO”<br />

a cura della prof.ssa Rita FA<strong>SAN</strong>O<br />

ativa culminata nella pubblicazione<br />

<strong>di</strong> un romanzo e una<br />

serie <strong>di</strong> racconti… È questa la<br />

premessa <strong>di</strong> un’intensa attività<br />

pittorica che negli ultimi<br />

anni lo ha indotto a partecipare<br />

ad una serie <strong>di</strong> mostre<br />

e fiere a livello non solo nazionale<br />

ma anche internazionale.<br />

Il percorso artistico <strong>di</strong><br />

Paolo Avanzi prende le mosse<br />

da una elaborazione <strong>di</strong> motivi<br />

tipici dell’espressionismo<br />

astratto degli anni ’50 e ’60.<br />

I suoi smalti in materie plastiche<br />

riprendono temi <strong>di</strong> Burri<br />

e <strong>di</strong> Pollock coniugandoli con<br />

una espressività più ironica<br />

che sofferta la quale troverà<br />

espressione nel successivo ciclo<br />

<strong>di</strong> impronta figurativa.<br />

La scoperta delle possibilità<br />

offerte dalle tecniche <strong>di</strong><br />

computer painting lo in<strong>di</strong>rizza<br />

verso la manipolazione <strong>di</strong><br />

immagini, prima limitata alle<br />

<strong>di</strong>mensioni cromatiche e poi<br />

estesa a quelle più strutturali.<br />

Un affinamento del proprio<br />

stile pittorico porta l’artista<br />

ad infondere tratti più marcatamente<br />

espressionistici alle<br />

figure che sono composte e<br />

ricomposte con deformazioni<br />

via via più spinte. Nelle ultime<br />

opere il soggetto perde la<br />

propria unità in una proliferazione<br />

<strong>di</strong> sagome che rappresentano<br />

ulteriori possibilità<br />

<strong>di</strong> sviluppo (quasi alter ego)<br />

del soggetto stesso. In questa<br />

mostra, lo stile <strong>di</strong> Avanzi è<br />

improntato ad una scomposizione<br />

della figura in una serie<br />

<strong>di</strong> frammenti che ne riflettono<br />

l’immagine secondo prospet-<br />

All’ingresso del salone, cm 70x50,<br />

acrilico su tela. La fuga, cm 50x70, acrilico su tela.<br />

tive <strong>di</strong>verse, così che la figura<br />

stessa risulta vista come attraverso<br />

una serie <strong>di</strong> specchi.<br />

Le opere dell’artista possono<br />

essere definite come<br />

il risultato <strong>di</strong> un gioco <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>visioni e moltiplicazioni<br />

dell’immagine che esemplificano<br />

una <strong>di</strong>alettica fra una<br />

tensione negativa, tesa alla<br />

<strong>di</strong>struzione, e una forza positiva<br />

tesa invece alla ricreazione<br />

della figura, sia pure<br />

secondo prospettive <strong>di</strong>verse.<br />

La deformazione non solo<br />

delle singole tessere ma anche<br />

dei contenuti figurativi,<br />

suggeriscono una forza cinetica<br />

e un <strong>di</strong>namismo accresciuti<br />

dalla moltiplicazione<br />

prospettica delle figure nel<br />

suo insieme.<br />

TAURI<strong>SAN</strong>O<br />

SCUOLA - UFFICIO - GIOCATTOLI<br />

Via Pascoli, 26 - San Michele Salentino


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Serata de<strong>di</strong>cata ai bambini<br />

nella globalità dei linguaggi<br />

incontro è stato de<strong>di</strong>cato ai<br />

L’ bambini reali (ma anche a<br />

quel bambino che è dentro ciascun<br />

adulto), alle loro comunicazioni<br />

ed espressioni nella Globalità<br />

dei Linguaggi dalla danza<br />

alla musica, dalla s-drammatizzazione<br />

alla rappresentazione<br />

grafico-cromatica.<br />

Tutte le espressioni graficocromatiche<br />

e figurative esposte<br />

sono state prodotte da bambini la<br />

cui età oscillava dai ventiquattro<br />

mesi fino a <strong>di</strong>eci anni, alunni del<br />

maestro Gaetano Lupo, <strong>di</strong> una<br />

scuola primaria <strong>di</strong> Francavilla,<br />

qualche adolescente ed una persona<br />

<strong>di</strong> sessantatre anni affetto<br />

da S.C.A. (sindrome atrofica<br />

cerebrale). L’Operatore in MusicArTerapia,<br />

Franco Zecchino<br />

coa<strong>di</strong>uvato da Angela Debellis,<br />

utilizzando alcuni esempi posti<br />

in mostra, ha tracciato il percorso,<br />

proprio della GdL, che va<br />

dall’inarticolato all’articolato,<br />

sottolineando che gli operatori<br />

della <strong>di</strong>sciplina sono impegnati<br />

in un progetto <strong>di</strong> ricerca azione<br />

che è “dar senso ai comportamenti<br />

insensati”. La lettura delle<br />

stesse espressioni è stata basata<br />

sempre sul metodo della “Globalità<br />

dei Linguaggi”, ideato da<br />

Stefania Guerra Lisi, in cui la<br />

MusicArTerapia è la principale<br />

manifestazione operativa, tenendo<br />

presente la simbologia delle<br />

materie, del colore, dei Quattro<br />

Elementi, le memorie del corpo,<br />

la presa della realtà, la manipolazione,<br />

l’evoluzione psico-sensomotoria,<br />

l’estetica psicofisiologi-<br />

ca, la sinestesia. Gli esempi musicali,<br />

per violoncello e pianoforte,<br />

riferiti agli stili espressivi<br />

sono stati eseguiti dal vivo dallo<br />

stesso Operatore, violoncellista,<br />

mentre gli esempi in versi e in<br />

prosa sono stati letti e interpretati<br />

da Angela Debellis, musicista<br />

e operatrice nella GdL. L’espres-<br />

sione n° 1 <strong>di</strong> C., sessantatreenne,<br />

affiancato al <strong>di</strong>pinto della “Madonna<br />

col Bambino e angelo” <strong>di</strong><br />

Sandro Botticelli, manifestano<br />

entrambi l’amore per l’arabesco;<br />

nella Maternità stilizzata <strong>di</strong> C.,<br />

secondo la simbologia dei colori<br />

<strong>di</strong> J. W. Goethe, il marrone della<br />

sinusoide interna ci <strong>di</strong>ce che avverte<br />

tutta la solidarietà espressa<br />

sia all’interno che all’esterno<br />

della famiglia: per comporre<br />

quel colore sono in<strong>di</strong>spensabili<br />

i primari Rosso, Giallo, Blu;<br />

il rosso dell’arabesco esterno<br />

esprime tutta quanta l’energia<br />

affettiva della moglie che gli fa<br />

da grembo sociale come prolungamento<br />

<strong>di</strong> quello materno: i due<br />

tratti sono stati eseguiti senza<br />

sollevare dal foglio il pastello; il<br />

tutto è inscritto in un ideale rettangolo<br />

aureo percepito <strong>di</strong> cm<br />

11x19; osservando i contorni e i<br />

rossi in Botticelli non sarà <strong>di</strong>fficile<br />

trovare somiglianze.<br />

In “Blu II” <strong>di</strong> Joan Mirò e nella<br />

espressione grafico-cromatica<br />

<strong>di</strong> una bambina <strong>di</strong> trentatre mesi<br />

circa: c’è tutto l’onirico che si<br />

NATI PER VINCERE<br />

15<br />

vuole, con la forte voglia <strong>di</strong> raccontare<br />

senza con<strong>di</strong>zionamenti;<br />

“il Bambino, l’Han<strong>di</strong>cappato e<br />

l’Artista si esprimono con naturalezza<br />

poiché varcano la soglia<br />

dell’inconscio con il conscio<br />

<strong>di</strong>sinvoltamente”: l’azzurro manifesta<br />

la necessità simbolica <strong>di</strong><br />

approfon<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong> ricerca, in<br />

continuum per il primo, per la<br />

piccolina, l’iniziale desiderio <strong>di</strong><br />

assorbimento interno della realtà.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> San Michele Salentino, Assessorato ai Servizi<br />

Sociali e la Comunità Emmanuel <strong>di</strong> Lecce, nell’ambito del progetto<br />

denominato Nati per Vincere, ha organizzato presso la<br />

Pinacoteca una serie <strong>di</strong> incontri e <strong>di</strong>battiti sulle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong><br />

natura patologica, come droghe, alcol, gioco d’azzardo, Internet.<br />

Il tutto è finalizzato alla creazione <strong>di</strong> un centro d’ascolto<br />

sul territorio comunale che partirà per il prossimo autunno.<br />

L’Assessore ai Servizi Sociali, Pompea cappelli


16 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

Il 10 <strong>Maggio</strong> 2011 alle ore 19,00<br />

si è tenuta, presso la Biblioteca<br />

Comunale “S. Cavallo” <strong>di</strong> San Michele<br />

Salentino la premiazione del<br />

concorso letterario “I colori dell’anima”.<br />

La serata ha avuto inizio<br />

con l’ascolto della canzone “Inventi”<br />

<strong>di</strong> Renato Zero, una dolcissima<br />

canzone d’amore, interpretata da<br />

Gianni Carella, in cui si evidenzia<br />

la capacità, da parte <strong>di</strong> occhi <strong>di</strong>versi,<br />

<strong>di</strong> scoprire un altro lato <strong>di</strong> noi stessi,<br />

ovvero un’anima che neppure<br />

immaginavamo <strong>di</strong> avere, <strong>di</strong>pinta <strong>di</strong><br />

colori bellissimi che completano il<br />

nostro modo <strong>di</strong> essere. Questo concorso,<br />

giunto alla sua sesta e<strong>di</strong>zione<br />

e fortemente voluto dalle operatrici<br />

della Biblioteca, Antonella e Fatima,<br />

e dal vicesindaco e assessore<br />

alla cultura Avv. Maristella Menga,<br />

ha avuto, quest’anno, proprio<br />

come finalità quella <strong>di</strong> stimolare i<br />

bambini e i ragazzi <strong>di</strong> San Michele<br />

Salentino ad esprimere in prosa, in<br />

poesia e graficamente le emozioni e<br />

le sensazioni semplici e soprattutto<br />

irripetibili, custo<strong>di</strong>te nella loro anima.<br />

Un ringraziamento particolare<br />

va fatto al Preside, Prof. Francesco<br />

Nisi e ai docenti dell’Istituto<br />

Comprensivo “Giovanni XXIII”<br />

per aver partecipato al concorso e<br />

alla serata <strong>di</strong> premiazione, <strong>di</strong>mostrando<br />

con la loro presenza che<br />

quando c’è una perfetta armonia e<br />

integrazione fra scuola, territorio e<br />

CONCORSO LETTERARIO 2011<br />

I COLORI DELL’ANIMA<br />

istituzioni, tutti, soprattutto i bambini<br />

possono trarne giovamento e<br />

insegnamento.<br />

Gli elaborati, giunti in forma<br />

anonima, sono stati giu<strong>di</strong>cati da<br />

una giuria <strong>di</strong> qualità composta dalla<br />

Professoressa Margherita Apruzzi,<br />

la Professoressa Rita Fasano, il maestro<br />

Grazio Greco e dalla dottoressa<br />

Patrizia Gasparro.<br />

Hanno partecipato al concorso i<br />

bambini della scuola dell’infanzia<br />

e i ragazzi della scuola primaria e<br />

secondaria <strong>di</strong> primo grado.<br />

Tra gli elaborati, la commissione<br />

ha ritenuto opportuno attribuire<br />

il secondo premio a Francesca Bello,<br />

perché nel suo racconto si nota<br />

il rapporto unico che si può avere<br />

tra una personalità <strong>di</strong> un fanciullo<br />

e un concetto astratto, quale quello<br />

dell’anima, con conseguente materializzazione<br />

<strong>di</strong> un essenza intangibile,<br />

quali sono i meandri della<br />

propria anima.<br />

Anima Amica<br />

Eccomi sono io: l’anima che<br />

non sa dov’è, chi è e soprattutto<br />

cos’è. Cerca, sogna, piange ma non<br />

trova nulla <strong>di</strong> sé. Allora si chiede:<br />

«Io con chi sono legata, chi potrà<br />

rispondere alle mie domande? Proviamoci.<br />

Ma come faccio a trovarlo,<br />

da dove esce? C’è qualcuno?<br />

Ooooooh! Dove sei, mi senti? Per<br />

favore, aiutami!»<br />

«Dentro <strong>di</strong> me c’è qualcuno<br />

che mi chiama ma chi può essere?<br />

Io sono sola. Forse qualche amica<br />

da qualche parte l’avrò e infatti ce<br />

l’ho: forse è la mia anima!»<br />

«Sento parlare, allora c’è qualcuno<br />

là fuori ed è la mia amica. Che<br />

bello, ho capito <strong>di</strong> non poter uscire<br />

<strong>di</strong> qua, ma in fondo c’è qualcuno<br />

con cui posso stare. Ora posso cancellare<br />

la parola SOLA dalla mia<br />

mente e metterci un’ANIMA AMI-<br />

CA!»<br />

Francesca Bello - IV A<br />

La dott.ssa Patrizia Gasparro<br />

ha consegnato il premio, in un libro<br />

dal titolo “Un amico dal mare”,<br />

una storia coinvolgente sul valore<br />

dell’amicizia e sull’importanza<br />

dell’integrazione senza frontiere e<br />

né colori.<br />

Oltre ad attribuire un primo ed<br />

un secondo posto, la giuria ha ritenuto<br />

opportuno, per la scuola<br />

primaria, attribuire un premio spe-<br />

ciale ad una poesia: “Anima nera”<br />

per l’originalità del testo che mette<br />

in evidenza come la soluzione <strong>di</strong><br />

molte frustrazioni interiori sta nella<br />

bontà, nella volontà e nell’amore<br />

che ognuno <strong>di</strong> noi dovrebbe avere<br />

in sé. Il vincitore del premio-giuria<br />

è Stato Cosimo Salonna, premiato<br />

dal maestro Grazio Greco con un<br />

libro dal titolo “il mistero <strong>di</strong> Aci”,<br />

storia ambientata ad Acitrezza in<br />

cui il ritrovamento <strong>di</strong> un raro reperto<br />

archeologico proietta i protagonisti<br />

nel mondo fantastico della mitologia<br />

greca dove si lasciano guidare<br />

dalle straor<strong>di</strong>narie gesta degli<br />

antichi eroi.<br />

Anima nera<br />

Un’anima nera<br />

girava per la strada<br />

nessuna la voleva.<br />

era grigia<br />

violenta<br />

insensibile<br />

ai cuori altrui.<br />

Nessuno la voleva<br />

nemmeno il bullo<br />

più bullo che c’è.<br />

Era sola<br />

in <strong>di</strong>sparte,<br />

riservata<br />

come un fiore spezzato<br />

isolato.<br />

Una prigione invisibile<br />

racchiudeva


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

le sue vere emozioni.<br />

Un giorno trovò la chiave<br />

<strong>di</strong> quella prigionia<br />

e uscì libero<br />

come un girasole<br />

appena spuntato<br />

in cerca <strong>di</strong> luce.<br />

Così capì la via della bontà:<br />

l’amore e la volontà.<br />

Il nero si schiarì<br />

E una pioggia <strong>di</strong> colori<br />

nel suo cuore<br />

<strong>di</strong>segnò l’arcobaleno.<br />

Cosimo Salonna - IV A<br />

La serata è stata allietata da alcuni<br />

<strong>di</strong>vertenti intermezzi de<strong>di</strong>cati<br />

a tutti i bambini presenti in sala,<br />

grazie all’animazione <strong>di</strong> Rino Tateo<br />

e il suo staff tra cui la presenza <strong>di</strong><br />

Minnie.<br />

Il momento più emozionante è<br />

stata la premiazione del 1° classificato<br />

della scuola dell’infanzia, con<br />

la visione del lavoro, relativo alla<br />

rappresentazione grafico pittorica<br />

della Primavera <strong>di</strong> Vival<strong>di</strong>, che i<br />

bambini <strong>di</strong> 5 anni, guidati dalle maestre,<br />

hanno realizzato. Il lavoro è<br />

stato apprezzato per la spontaneità<br />

che i bambini hanno manifestato<br />

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facendo emergere, a seguito dell’ascolto<br />

del brano musicale, le loro<br />

genuine emozioni e sensazioni creando<br />

una situazione <strong>di</strong> catarsi.<br />

La Maestra Franca Santoro ha<br />

esposto e commentato il lavoro durante<br />

la proiezione del filmato.<br />

A premiare i bambini è stata la<br />

professoressa Margherita Apruzzi<br />

con un pacco contenente materiale<br />

<strong>di</strong>dattico adatto all’età dei bambini<br />

e una targa ricordo.<br />

La vincitrice della scuola primaria<br />

è stata Chiara Lanzillotti con<br />

l’elaborato “I colori dell’anima”,<br />

premiato per lo straor<strong>di</strong>nario modo<br />

<strong>di</strong> raccontare, attraverso l’intimo<br />

rapporto con la madre, i colori della<br />

felicità. Molto bello e determinante<br />

per la vittoria finale, il passaggio allegorico<br />

della visione, attraverso gli<br />

occhi <strong>di</strong> un bambino, <strong>di</strong> quelle che<br />

potrebbero essere le sue emozioni <strong>di</strong><br />

fronte ad avvenimenti forti e devastanti.<br />

Ha consegnato il premio, consistente<br />

in una coppa e un assegno <strong>di</strong><br />

100 €, la professoressa Rita Fasano.<br />

Abbiamo preso dei colori e delle<br />

tele, ed insieme a mia madre abbiamo<br />

<strong>di</strong>segnato e colorato, fiori bellissimi<br />

<strong>di</strong> colori vivaci. Rosso come<br />

le rose, verde come l’erba in cui mi<br />

piace correre e giocare, giallo come<br />

il sole, lilla come le farfalle che<br />

volano intorno a me, la terra l’abbiamo<br />

colorata <strong>di</strong> marrone come il<br />

cioccolato così buono, il cielo poi<br />

<strong>di</strong> azzurro mare. Che bello tutto bellissimo,<br />

abbiamo pensato insieme,<br />

ecco questi sono i colori dell’anima,<br />

che felicità e ho detto: «Grazie<br />

mamma». Abbiamo acceso la TV,<br />

«Che tristezza mamma», perché?<br />

Ha detto lei? Questi colori non bastano<br />

ce ne vogliono <strong>di</strong> più, vorrei<br />

<strong>di</strong>segnare un arcobaleno gran<strong>di</strong>ssimo<br />

da portare a quei bambini dove<br />

c’è sempre la guerra. Ai bambini<br />

che <strong>di</strong> rosso vedono il sangue, <strong>di</strong><br />

grigio i carri armati, e il giallo e il<br />

lilla penso che non sanno nemmeno<br />

che esistono. E il marrone <strong>di</strong> quei<br />

paesi non è cioccolato ma tanto fango.<br />

Ma, ma <strong>di</strong> che colore è allora<br />

la loro anima? Forse è nera come<br />

i mitra che sono costretti a usare?<br />

«non credo, penso che i bambini<br />

abbiano tutti un anima colorata».<br />

«Mamma ma perché i gran<strong>di</strong> non<br />

vedono questo?», «Io prego e tu?»,<br />

«si Amore fai bene», mi ha risposto<br />

mia mamma, «preghiamo, sai ci è<br />

rimasto un altro colore, il verde, il<br />

colore della felicità e della speranza<br />

<strong>di</strong> un mondo migliore». «Ho capito<br />

forse è questo il colore dell’anima.<br />

Aspetta c’è ancora l’azzurro e che<br />

sia solo il colore <strong>di</strong> un cielo e mare<br />

limpido e non delle lacrime versate.<br />

Grazie mamma dei colori che vivo<br />

ogni giorno!!» Poi mi sono addormentata<br />

nella speranza che domattina<br />

ci sia un grande arcobaleno!<br />

Chiara Lanzillotti - III C<br />

Il vincitore della scuola secondaria<br />

<strong>di</strong> primo grado è stato Angelo<br />

Argentieri con la sua splen<strong>di</strong>da poesia<br />

che ha avuto il grande merito<br />

<strong>di</strong> cogliere, attraverso l’immaginazione<br />

<strong>di</strong> un paesaggio armonioso<br />

creato dalla mente innocente <strong>di</strong> un<br />

ragazzo, l’interiorità che si proietta<br />

17<br />

all’idea dell’infinito e <strong>di</strong> un mondo<br />

migliore.<br />

Ha consegnato il premio, consistente<br />

in una coppa e un assegno <strong>di</strong><br />

100 €, il Sindaco dott. Alessandro<br />

Torroni.<br />

Un altro mondo<br />

Esco: pensando e piangendo,<br />

in un altro mondo<br />

<strong>di</strong>verso dal mio.<br />

Un mondo così bello e spensierato<br />

che anni non ha…<br />

Uscendo, una farfalla<br />

mi sfiora le mani,<br />

mi fa pensare alla libertà,<br />

quella che io non ho.<br />

Guardando il cielo e un campo <strong>di</strong><br />

grano,<br />

ripenso alla felicità,<br />

dei bei momenti vissuti nella mia<br />

vita.<br />

Guardando gli uccelli e i fiori,<br />

mi viene in mente la leggerezza<br />

dell’anima,<br />

esule e innocente,<br />

quell’anima che l’uomo non ha<br />

e che cerca in Dio…<br />

Questo luogo è il più bello <strong>di</strong> tutti…<br />

ti fa riflettere, ti fa pensare, ti fa agire,<br />

ti consola, ti dà coraggio…<br />

tutti doni ch provengono da Dio<br />

e che ogni giorno dona all’umanità.<br />

Isolarsi dal proprio mondo,<br />

qualche volta fa riflettere,<br />

fa pensare,<br />

sazia il cuore e la mente<br />

<strong>di</strong> un bisogno interiore,<br />

un assaggio dell’infinito,<br />

e… forse… <strong>di</strong> un mondo migliore.<br />

Angelo Argentieri - III A<br />

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18 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

NUOTO PER TUTTI: OTTIMI RISULTATI PER IL NOSTRO ANGELO<br />

Ottimi risultati nei campionati<br />

organizzati dalla Fis<strong>di</strong>r (Federazione<br />

Italiana Sport Disabilità<br />

Intellettiva e Relazionale) in<br />

collaborazione con il Comitato<br />

Paralimpico Puglia, per il nostro<br />

Angelo Cavaliere.<br />

Oltre agli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> piazzamenti<br />

PRELUDIO:<br />

UN LIBRO GENERAZIONALE<br />

Il 7 aprile scorso, presso la Pinacoteca “S. Cavallo”<br />

è stato presentato il libro <strong>di</strong> Maila Cavaliere dal titolo<br />

“Prelu<strong>di</strong>o”, e<strong>di</strong>to da “La Riflessione”. L’iniziativa<br />

è stata organizzata dal Consigliere Alessandro<br />

Tamburrino, delegato comunale alle Politiche Giovanili.<br />

La storia è quella <strong>di</strong> Alberto, uno studente<br />

fuoricorso. Ha trent’anni ma continua a vivere come<br />

un adolescente, incapace com’è <strong>di</strong> prendere in mano<br />

la sua vita. Lasciato dalla sua ragazza senza nemmeno<br />

una parola, trova l’occasione per tornare a casa<br />

da suo padre, anche lui solo, abbandonato anni prima<br />

dalla moglie. La ricerca <strong>di</strong> Grazia <strong>di</strong>venta così<br />

per Alberto un <strong>di</strong>fficile percorso alla (ri)scoperta del<br />

padre e con questi, <strong>di</strong> se stesso. Di paragrafo in pa-<br />

alle regionali <strong>di</strong> Foggia, Angelo è<br />

salito sul po<strong>di</strong>o a Montecatini Terme<br />

dove si è classificato al secondo<br />

posto nello stile “Farfalla” e al<br />

terzo posto nello stile “Libero”.<br />

Il Buongustaio<br />

Via XXIV <strong>Maggio</strong><br />

<strong>di</strong> Alessandro Tamburrino<br />

Consigliere Delegato alle Politiche Giovanili<br />

ragrafo, attraverso una scrittura che demolisce via<br />

via le sicurezze, mette in <strong>di</strong>scussione rapporti, scelte,<br />

convinzioni; gli esiti inattesi <strong>di</strong> questo viaggio <strong>di</strong><br />

conoscenza sono dolorosi e presentano il prezzo da<br />

pagare per <strong>di</strong>ventare adulti. Gli appunti <strong>di</strong> Grazia<br />

che intervallano la storia, scritti in corsivo, aprono<br />

una crepa nella linea narrativa ma costituiscono,<br />

d’altronde, il filo logico della ricerca <strong>di</strong> Alberto e<br />

una sorta <strong>di</strong> contrappunto alla trama. Prelu<strong>di</strong>o, alternando<br />

registri ironici, popolari e drammatici ci mette<br />

<strong>di</strong> fronte a ciò che siamo <strong>di</strong>ventati: una umanità<br />

fragile, piena <strong>di</strong> paure e <strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>zioni, povera <strong>di</strong><br />

sogni, una società impostata sull’eliminazione della<br />

sofferenza, che ha perciò <strong>di</strong>simparato a sopportare e<br />

ad elaborare il dolore. Il libro può essere acquistato<br />

presso le principali librerie o attraverso il sito Internet<br />

della casa e<strong>di</strong>trice www.lariflessione.net.<br />

C.so Vittorio Veneto, 126<br />

info: 338.4669630<br />

Premio <strong>di</strong> Poesia<br />

Riccardo Percuoco, ha ricevuto<br />

una menzione d’onore al premio <strong>di</strong><br />

Poesia organizzato a Ceglie Messapica,<br />

per il suo componimento:<br />

Italia mia<br />

Siedo sulle tue gambe stanche<br />

e guar<strong>di</strong> al domani.<br />

Hai sudato tra venti impetuosi<br />

le tue lacrime,<br />

tra guerre <strong>di</strong> dolore<br />

hai posato al cielo<br />

i tuoi uomini<br />

che non sfioravano<br />

gli ultimi a<strong>di</strong>i.<br />

Tra soffi dolenti<br />

e fiori a metà<br />

oggi<br />

viviamo la tua libertà,<br />

a tratti <strong>di</strong>menticata<br />

perchè<br />

chiazze <strong>di</strong> sangue ancora<br />

macchiano la terra,<br />

in nome del potere<br />

che logora, annienta<br />

l’ animo assetato.<br />

Italia Italia mia,<br />

madre sognante<br />

in cuori ribelli,<br />

unisci tra il tuo sole<br />

e le rose a primavera<br />

anche noi,<br />

figli tuoi.<br />

Ti festeggio madre mia,<br />

del tuo dolore,<br />

del mio amore per te.


<strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

19


20 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2011<br />

giugno<br />

Sab. 4 SAGGIO FINALE DELLA SCUOLA<br />

> PRIMARIA E SECONDARIA DI 1°<br />

GRADO con la rappresentazione<br />

della “TURANDOT” <strong>di</strong> G. Puccini.<br />

Piazza Marconi.<br />

Dom. 5 TORNEO DEI RIONI<br />

Gio. 23 INTRATTENIMENTO MUSICALE<br />

> a cura <strong>di</strong> Pompeo, Domenico, Michele<br />

e Cosimo.<br />

Sab. 25 SAGGIO DELLA SCUOLA “SILFIDE”.<br />

> Piazza Marconi.<br />

Lun. 27 Apertura “ESTATE IN VILLA”.<br />

> Villa Comunale.<br />

Gio. 30 SAGGIO MUSICALE <strong>di</strong>retto dalla Prof.<br />

> MARGHERITA APRUZZI. Oratorio.<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

San Michele Salentino<br />

ore 19,30<br />

a partire<br />

dalle 16,00<br />

ore 20,30<br />

ore 20,00<br />

ore 19,00<br />

ore 9,00<br />

luglio<br />

Sab. 2IL<br />

PAESE DELLE MILLE DANZE. Musiche e ore<br />

> balli dei paesi del mondo. Piazza Marconi. 20,00<br />

Dom. 3RINOPLASTICI<br />

IN CONCERTO. Piazza Marconi. ore<br />

20,30<br />

Mar. 5 / GEMELLAGGIO CON TIPTREE.<br />

Dom. 10Varie<br />

manifestazioni. Piazza Marconi.<br />

Gio. 7“SAGGIO<br />

DI DANZA<br />

ore<br />

> “LADY ANA”. Piazza Marconi.<br />

20,30<br />

Ven. 8SAGGIO<br />

FINALE “JUST FOR DANCING” della ore<br />

> maestra Amalia Attorre. Piazza Marconi. 20,30<br />

Ven. 15 Festa della Madonna del Carmelo. ore<br />

> “SAGRA DELLA FRISA” a cura dell’Associazione 19,00<br />

Maria Santissima dell’Addolorata. CONCERTO DI<br />

PIZZICA “MARA A CI CAPPA”. Borgo Ajeni.<br />

Sab. 16Festa<br />

della Madonna del Carmelo. ore<br />

> SAGRA DELLE ORECCHIETTE a cura 19,00<br />

dell’Amministrazione Comunale. CONCERTO<br />

FOLKLORISTICO “LU SCATTUSU”. Borgo Ajeni.<br />

Dom. 17 COMMEDIA “GLI MBRUEGGHIE”. A cura<br />

> dell’Associazione Culturale “Amici del Teatro”<br />

<strong>di</strong> Ostuni. Piazza Marconi.<br />

Sab. 23 “RIMMEL” IN CONCERTO. Omaggio a<br />

> Francesco De Gregori. Piazza Marconi.<br />

Dom. 24 APULIA ENSEMBLE IN CONCERTO.<br />

> Piazza Marconi.<br />

Sab. 30 TEATRO IN PIAZZA a cura dell’Associazione<br />

> Culturale “Sud Theatri” - Dancing Italiano.<br />

Piazza Marconi.<br />

Dom. 31 “LA NOTTE DELLA PIZZICA” con musicisti<br />

> della “Notte della Taranta”. Piazza Marconi.<br />

ore<br />

20,00<br />

ore<br />

21,00<br />

ore<br />

21,00<br />

ore<br />

21,00<br />

ore<br />

21,00<br />

agosto<br />

Sab. 6 FESTA PATRONALE “<strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong><br />

> ARCANGELO”. CONCERTO BANDISTICO<br />

CITTÀ DI NOCI. Piazza Marconi.<br />

Dom. 7 FESTA PATRONALE “<strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong><br />

> ARCANGELO”. SPETTACOLO MUSICALE<br />

CON I “RESTO ZERO”, cover band<br />

ufficiale <strong>di</strong> Renato Zero. Piazza Marconi.<br />

Lun. 8 FESTA PATRONALE “<strong>SAN</strong> <strong>MICHELE</strong> ore<br />

> ARCANGELO”. ZERO ASSOLUTO IN 21,00<br />

CONCERTO. Piazza Marconi. Al termine<br />

ESTRAZIONE LOTTERIA e SPETTACOLO<br />

PIROTECNICO a cura delle <strong>di</strong>tte “Urso Paolo”<br />

e “D’Oronzo Vito”.<br />

Dom. 14 TEATRO IN PIAZZA: “PROMETEO<br />

> PALADINO” a cura della Compagnia<br />

“Motumus”. Piazza Marconi.<br />

Sab. 20 “NOTE IN MOVIMENTO”<br />

> a cura del Movimento Circolare. Borgo Ajeni.<br />

Ven. 26 X EDIZIONE “FIERA DELLA FICA<br />

> MANDORLATA E DEI PRODOTTI TIPICI”.<br />

Piazza Marconi e centro storico. CONCERTO<br />

XAGHRA FOLK GROUP (MALTA).<br />

Piazza Marconi.<br />

Sab. 27 X EDIZIONE “FIERA DELLA FICA<br />

> MANDORLATA E DEI PRODOTTI TIPICI”.<br />

Piazza Marconi e centro storico. CONCERTO<br />

TAMBURRELISTI DI TORRE PADULI.<br />

Piazza Marconi.<br />

Dom. 28 X EDIZIONE “FIERA DELLA FICA<br />

> MANDORLATA E DEI PRODOTTI TIPICI”.<br />

Piazza Marconi e centro storico. CONCERTO<br />

CON LA TARICATA. Piazza Marconi.<br />

ore<br />

20,00<br />

ore<br />

21,00<br />

ore<br />

20,30<br />

ore<br />

21,00<br />

ore<br />

20,30<br />

ore<br />

20,30<br />

ore<br />

20,30

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