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aprile 2013 | la GAZZETTA del RUBICONE Argomenti Di Economia<br />
Esportazioni Regionali<br />
37<br />
QUARTO TRIMESTRE 2012<br />
Esportazioni: ancora crescita? Sì, ma ridotta<br />
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente +1,8 per cento.<br />
Bene l’industria della moda e l’alimentare, cede la meccanica<br />
Le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a 12.373 milioni di euro<br />
nel quarto trimestre del 2012. La crescita non riprende, +1,8 per cento rispetto<br />
allo stesso periodo del 2011. E’ quanto attestano i dati Istat delle esportazioni delle<br />
regioni italiane, ripresi da una elaborazione dell’area<br />
studi e ricerche di Unioncamere Emilia-<strong>Romagna</strong>.<br />
Il dato trimestrale regionale non particolarmente<br />
brillante ha risentito della recessione europea e del<br />
rallentamento della crescita mondiale. Si è ripreso<br />
invece il commercio estero nazionale (+4,1 per<br />
cento).<br />
Tra gennaio e dicembre, le esportazioni regionali<br />
salgono del 3,1 per cento. Tra le regioni italiane, la<br />
Sardegna e la Sicilia hanno registrato l’incremento<br />
più elevato (+21,5 e +21,2). Per le regioni che<br />
esportano di più, la crescita è stata pari a +3,7 per<br />
cento in Lombardia, +1,6 per cento in Veneto, +3,1<br />
per cento in Emilia-<strong>Romagna</strong> e +2,9 per cento in<br />
Piemonte. I settori. L’andamento ha evidenziato una<br />
grande disomogeneità. L’industria della moda (+12,8<br />
per cento) e quella alimentare e delle bevande (+7,9<br />
per cento) hanno conseguito risultati notevolmente<br />
positivi. Al contrario, le maggiori difficoltà le<br />
hanno incontrate proprio alcuni dei settori forti<br />
regionali, come l’industria dei macchinari e delle<br />
apparecchiature (-1,3 per cento) e quella dei mezzi di<br />
trasporto (-4,3 per cento).<br />
Le destinazioni. L’export verso i mercati europei,<br />
pari al 63,0 per cento del totale, si è ancora lievemente<br />
ridotto (-0,4 per cento), la tendenza è stata più<br />
marcata per le vendite realizzate nei paesi dell’Unione<br />
europea (-1,4 per cento). Sono positivi i risultati<br />
nel Regno Unito e sul mercato tedesco. Al contrario,<br />
è stazionario il mercato spagnolo, in contrazione<br />
quello francese (-2,6 per cento) e diminuiscono sensibilmente<br />
le esportazioni verso la Polonia (-8,7 per<br />
cento). Tira il mercato russo, ma riprende la tendenza<br />
negativa per le esportazioni destinate alla Turchia.<br />
Chiaramente positivi i risultati sul continente americano.<br />
All’aumento delle vendite sull’importante mercato<br />
statunitense (+12,7 per cento) si accompagna<br />
l’inversione di tendenza su quello brasiliano (+19,1). Al contrario, l’andamento delle vendite<br />
sui mercati asiatici è risultato positivo (+1,3 per cento), ma non del tutto soddisfacente<br />
per lee diminuzioni verso Cina (-7,3 per cento) e India (-12,2 per cento).