Pene e peccatori dell'Inferno dantesco - Italian4Fun.eu

Pene e peccatori nellʼInferno dantesco
Collega ogni peccato con la pena corrispondente
Sono immersi nella merda perché come in
vita si sporcarono moralmente nei confronti
degli altri, adesso sono sporcati
materialmente.
Sono costretti a correre nudi frustati dai
diavoli. Come in vita commisero peccati
vergognosi, così ora sono costretti a una
pena vergognosa.
Come in vita agirono al
coperto, adesso sono
immersi nel buio nero
della pece bollente,
sorvegliati da demoni
armati di bastoni uncinati
Come in vita usarono a fin
di male l’astuzia, così ora
sono mutati o tormentati
da serpenti, simboli di
astuzia. Poiché usarono le
mani per rubare, ora
hanno le mani legate.
Camminano sulla
sabbia infuocata
sotto una pioggia di
fiammelle e
subiscono violenza
sui loro corpi così
come loro hanno
fatto in vita contro i
loro simili e contro la
natura; questa tipo
di violenza ora la
subiscono dalla
pianta dei piedi
(sabbia infuocata)
fino al capo (pioggia
di fuoco).
RUFFIANI E SEDUTTORI
BARATTIERI
IPOCRITI
LADRI
ADULATORI
SEMINATORI DI DISCORDIE
SIMONIACI
FALSARI
INDOVINI
CONSIGLIERI
FRAUDOLENTI
SODOMITI
Sono conficcati dentro delle buche
con la testa all’ingiù, con le piante
dei piedi accese da una fiamma.
Sono capovolti perché hanno
capovolto la legge di Cristo e i piedi
che hanno calpestato lo Spirito
Santo vendendo i posti ecclesiastici
sono bruciati dal fuoco.
Camminano con la
testa rivoltata
all'indietro per aver
voluto vedere
troppo avanti
quand'erano vivi.
Come in vita
nascosero il loro
pensiero, così
camminano nascosti
da cappe di piombo
dorate all'esterno
Come in vita divisero le genti adesso il loro corpo è diviso da
diavoli armati di spada.
Come in vita con i loro consigli provocarono guai ed incendi,
così sono avvolti in una fiamma a forma di quella lingua che
usavano per parlare.
Quelli di metalli sono colpiti dalla scabbia; quelli di persone si
addentano tra loro; quelli di monete sono tormentati dalla sete;
quelli di parole sono colpiti da febbre altissima. Come in vita
sfigurarono in vario modo la realtà, così ora sono loro stessi
sfigurati nei corpi
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Pene e peccatori nellʼInferno dantesco
Come in vita scagliarono bestemmie verso
Dio, così ora sono bersaglio di una pioggia
infuocata
Stanno seduti in un sabbione infuocato.
Portano appese al collo le borse con le
quali hanno prestato il denaro in vita.
Come in vita distrussero
le proprie sostanze,
adesso vengono
inseguiti e fatti a pezzi
da cagne fameliche
Si trovano in tombe di
pietra infuocate, dentro la
città di Dite che è
custodita da centinaia di
diavoli. Come in vita
spesso non credettero
nella vita eterna, così
adesso sono condannati
ad un morte eterna nei
sepolcri, infuocati come i
roghi a cui erano destinati
in vita.
Come in vita si
abbandonarono alla gola,
amando cibi raffinati, ora
sono costretti nel fango;
siccome furono avidi, ora
sono avidamente
dilaniati da Cerbero,
mostro infernale.
Gli accidiosi, che non seppero trarre profitto
dalla bellezza del mondo, ora sono immersi nel
fango, non possono vedere l’aria né parlare.
USURAI
ERESIARCHI
IRACONDI
SCIALACQUATORI
ACCIDIOSI
GOLOSI
SUICIDI
AVARI E PRODIGHI
IGNAVI
LUSSURIOSI
BESTEMMIATORI
VIOLENTI CONTRO IL PROSSIMO
TRADITORI
Corrono dietro un'insegna
senza significato, punti da
vespe e mosconi, come
nella loro vita non
seguirono nessun ideale e
non ebbero nessun
stimolo.
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Coloro che disprezzarono il loro corpo, sono
mutati in un altro corpo di natura inferiore e
poiché straziarono se stessi sono straziati
dalle arpie.
Sono imprigionati nel ghiaccio. Il gelo che
avvolge questi peccatori è in relazione con il
freddo e la durezza "del cuore" necessari a
chi compia con lucidità un tradimento.
Sono immersi in un fiume
di sangue bollente, e
sono tenuti a bada dai
Centauri armati di arco e
frecce, perché in vita
sparsero sangue e
usarono armi.
Sono immersi in una
palude e si colpiscono
continuamente con
schiaffi, pugni, morsi,
perché in vita così si
comportarono con gli
altri.
Come in vita si affaticarono
per amore del denaro, così
ora si affannano a spingere i
massi, simbolo delle
ricchezze accumulate o
sperperate.
Sono trascinati da una violenta bufera
infernale come in vita lo furono dalla
passione.