09.06.2013 Views

Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

Comune di Illasi VariatePRGMormontea - Regione Veneto

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

PARERE<br />

n. 23 del 22 Marzo 2012<br />

(o.d.g. 6 del 22 Marzo 2012)<br />

OGGETTO: <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> (VR) – Variate PRG per Piano <strong>di</strong> Recupero <strong>di</strong> iniziativa privata denominato<br />

“Mormontea”. Proponente: Società “ALCO srl”. Verifica <strong>di</strong> Assoggettabilità.<br />

PREMESSO CHE<br />

– l’ art. 6 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 prevede che in caso <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche minori <strong>di</strong> piani o programmi<br />

esistenti, o <strong>di</strong> piani o programmi che determinino l’uso <strong>di</strong> piccole aree a livello locale debba essere<br />

posta in essere la procedura <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> assoggettabilità <strong>di</strong> cui all’art. 12 del medesimo Decreto<br />

legislativo ;<br />

– con deliberazione n. 791 del 31.03.2009 la Giunta Regionale ha, tra l’altro, stabilito le procedure da<br />

seguire per la verifica <strong>di</strong> assoggettabilità in<strong>di</strong>viduando alcune tipologie e casistiche da escludere dalla<br />

suddetta procedura nonché dalla procedura VAS;<br />

– La Commissione Regionale VAS, in<strong>di</strong>viduata ex art.14 della LR n.4/2008, si è riunita in data 22 Marzo<br />

2012 come da nota n. 131543 del 20.03.2012 del Dirigente della Unità <strong>di</strong> Progetto Coor<strong>di</strong>namento<br />

Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), segretario della commissione;<br />

– La società ALCO srl con nota del 30.01.2012 acquisita al protocollo regionale al n. 50856 del<br />

01.02.2012, ha fatto pervenire la seguente documentazione relativa alla richiesta <strong>di</strong> Verifica <strong>di</strong><br />

Assoggettabilità relativa al Piano <strong>di</strong> Recupero <strong>di</strong> iniziativa privata denominato “Mormontea”.<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> (VR).<br />

Elenco ed in<strong>di</strong>rizzi autorità competenti in materia ambientale;<br />

12 copie del Rapporto Ambientale Preliminare – verifica <strong>di</strong> assoggettabilità;<br />

12 copie della Dichiarazione <strong>di</strong> non necessità della procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Incidenza;<br />

Supporto informatico<br />

Con nota prot n. 59804 del 07.02.2012 l’ U.P. Coor<strong>di</strong>namento Commissioni (VAS- VINCA- NUVV) ha<br />

inviato richiesta <strong>di</strong> pareri ai seguenti soggetti competenti in materia ambientale:<br />

• Direzione Urbanistica e Paesaggio<br />

• Provincia <strong>di</strong> Verona<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cazzano <strong>di</strong> Tramigna (VR)<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cologna ai Colli (VR)<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Lavagno (VR)<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Mezzane <strong>di</strong> Sotto (VR)<br />

• <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Tregnago (VR)<br />

• AATO Veronese<br />

• Unità Periferica Genio Civile <strong>di</strong> Verona<br />

• Azienda ULSS n. 20 Verona<br />

• ARPAV <strong>di</strong> Verona<br />

• CO.VI.SE Consorzio Val d’<strong>Illasi</strong> Servizi<br />

Con nota prot. n. 106 del 13.02.2012 acquisita al prot. regionale n. 79422 del 17.02.2012 il Consorzio<br />

Val d’<strong>Illasi</strong> Servizi (CO.V.I.SE.) ha fatto pervenire parere.<br />

CONTESTUALIZZAZIONE GEOGRAFICA<br />

L’area <strong>di</strong> lottizzazione ricade nella zona sud del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, in corrispondenza del bivio tra la<br />

SP37 A e la SP10, in Loc. santa Giustina Para<strong>di</strong>so, al confine con l’area industriale esistente.<br />

L’area interessata è catastalmente <strong>di</strong>stinta al NCT al Foglio 19, mappale n. 510 e al NCEU al Foglio<br />

19, mappale n. 509, ed è sita ad <strong>Illasi</strong> tra le vie Rodezzo, Mormontea e la Strada Provinciale n°10. Tale<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

1


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

area è stata <strong>di</strong>chiarata zona <strong>di</strong> degrado (con DCC n. 6 del 30/09/2011), con la conseguente definizione<br />

<strong>di</strong> un ambito su cui poter intervenire con un’ipotesi progettuale unica. Infatti l’area <strong>di</strong>stinta al NCT al<br />

Foglio 19, mappale 510 era classificata nel PRG vigente in zona D1 - industriale-artigianale <strong>di</strong><br />

completamento, mentre l’area a<strong>di</strong>acente, <strong>di</strong>stinta al NCEU al Foglio 19, mappale 509, era<br />

classificata nel PRG vigente quale zona B2 – completamento e<strong>di</strong>lizio, su cui peraltro insiste un e<strong>di</strong>ficio<br />

abitativo. L’area ottenuta dall’unione dei due lotti ha una superficie complessiva reale <strong>di</strong> 4.580,3 mq.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio in progetto avrà una destinazione commerciale a piano terra, residenziale e <strong>di</strong>rezionale ai<br />

piani superiori.<br />

CARATTERISTICHE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO<br />

Interventi previsti<br />

Si specifica che per quanto riguarda la definizione della volumetria residenziale realizzabile, si sono<br />

considerati due parametri: a) l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficabilità territoriale proprio della ZTO B2 (1.5 mc/mq)<br />

moltiplicato per la superficie dell’area ricadente in tale ZTO, considerando che nella realtà una porzione<br />

<strong>di</strong> area del mappale n. 510 ricade in ZTO B2 anziché D1av 1); b) i 500 mc comunque realizzabili in<br />

ZTO D1; si considera inoltre, sulle volumetrie così determinate, l’applicazione della LR 13/2011 Piano<br />

Casa.<br />

L’area in oggetto ha una forma assimilabile ad un triangolo rettangolo, con i cateti che costeggiano ad<br />

est la SP10, ad ovest via Mormontea e a sud via Rodezzo. Ad est bisogna considerare la<br />

presenza del Torrente Barbera, la cui posizione (catastale e reale) è segnalata sulle tavole allegate.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio ha una forma planimetrica pressoché rettangolare, abbastanza allungata, ed è <strong>di</strong>sposto lungo<br />

l’asse nord est sud ovest, ovvero parallelamente a via Mormontea. Esso si compone sostanzialmente<br />

<strong>di</strong> cinque volumi accostati e simmetrici rispetto l’asse trasversale: tali volumi sono evidenziati dalla<br />

presenza <strong>di</strong> setti che sporgono dal filo della facciata e si alzano leggermente rispetto alle coperture,<br />

contenendole.<br />

Il corpo centrale si sviluppa su tre livelli fuori terra ed emerge in altezza rispetto ai laterali, che risultano<br />

avere invece la medesima altezza (due piani), pur essendo traslati tra loro. Sul prospetto est i <strong>di</strong>versi<br />

volumi sono maggiormente evidenziati dalla presenza delle emergenze rappresentate dai tre vani<br />

scala, che costituiscono delle volumetrie piene rispetto ad un fronte comunque scan<strong>di</strong>to per quasi<br />

tutta la sua lunghezza da un porticato ad un livello. Sempre nel prospetto est, nel corpo centrale le<br />

pilastrature del porticato proseguono a determinare una struttura a doppia altezza a cielo libero. Il<br />

prospetto ovest presenta le medesime caratteristiche, come ad esempio il porticato a piano terra<br />

sviluppato per i tre corpi centrali della costruzione, ma è più lineare.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni planimetriche della costruzione sono complessivamente <strong>di</strong> metri 66,50 per 21,25,<br />

comprese le due testate che si riducono in larghezza a metri 14,20.<br />

La superficie coperta è <strong>di</strong> circa 1.231 mq, pari ad un 27% dell’area complessiva del lotto; il volume<br />

complessivo previsto è <strong>di</strong> circa 7.770 mc.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio presenterà una copertura a doppia falda, con un’altezza massima sottogronda pari circa a<br />

metri 8. Le <strong>di</strong>stanze dai confini sono <strong>di</strong> metri 5 dalla strada comunale via Rodezzo e <strong>di</strong> metri 10 dalle<br />

strade provinciali.<br />

E’ prevista la realizzazione <strong>di</strong> un piano interrato, avente uno sviluppo leggermente più ampio della<br />

costruzione fuori terra lungo il lato ovest, ma che mantiene comunque una <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> almeno 5 metri<br />

dai confini del lotto.<br />

La sistemazione dell’area esterna prevede l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un’adeguata superficie destinata a<br />

standards urbanistici <strong>di</strong> PUA, calcolata nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 30 mq/abitante, e ricavata considerando una quota<br />

parte <strong>di</strong> corsie, parcheggi e verde.<br />

Si prevede poi la definizione <strong>di</strong> standards a parcheggio in base alle destinazioni realizzate: destinazione<br />

commerciale in ragione <strong>di</strong> 1 mq/1 mq <strong>di</strong> superficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, che sarà ricavata nell’area esterna;<br />

destinazione residenziale e <strong>di</strong>rezionale in ragione <strong>di</strong> 1mq/10 mc <strong>di</strong> volume, che sarà ricavata al piano<br />

interrato.<br />

L’accesso all’area avviene da via Rodezzo, tramite una rampa con pendenza <strong>di</strong> circa l’8% che porta<br />

alla quota stabilita <strong>di</strong> imposta dell’e<strong>di</strong>ficio; affiancato all’accesso carraio vi è l’accesso pedonale,<br />

con pendenza del 5%. La viabilità si sviluppa ad anello a senso unico antiorario intorno alla<br />

costruzione: la strada ha una larghezza <strong>di</strong> 5 metri nei tratti in cui si sviluppano i parcheggi e <strong>di</strong> 4 metri<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

2


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

nei tratti <strong>di</strong> collegamento. Nelle vicinanze del confine ovest si situano le due rampe <strong>di</strong> <strong>di</strong>scesa e<br />

salita al piano interrato.<br />

Nei vertici dell’area ed in qualche porzione intorno all’e<strong>di</strong>ficio si sviluppano le aree ver<strong>di</strong>. L’e<strong>di</strong>ficio<br />

presenta un camminamento pavimentato lungo tutto il perimetro <strong>di</strong> larghezza minima pari ad 1,20 metri,<br />

che si amplia considerevolmente in corrispondenza dei porticati.<br />

Per quanto riguarda la <strong>di</strong>stribuzione interna dell’e<strong>di</strong>ficio si ha:<br />

• al piano interrato n. 14 box auto, <strong>di</strong> cui sei doppi, e n. 30 posti auto aperti<br />

• a piano terra si ottengono sei negozi, tutti con doppia esposizione est ovest e dotati <strong>di</strong> servizi<br />

igienici con <strong>di</strong>simpegno<br />

• al piano primo vi sono un<strong>di</strong>ci unità immobiliari, <strong>di</strong> cui nove destinate a residenza e due ad uffici;<br />

l’unità centrale presente a tale piano, che qui prevede solo una zona <strong>di</strong> ingresso soggiorno ed un<br />

bagno, si sviluppa poi ulteriormente al livello superiore.<br />

I vani scala sono tre, uno centrale con ascensore e due laterali.<br />

Come già accennato, i fronti est ed ovest del piano terra sono caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong> porticati<br />

coperti della profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> 1,80 metri, scan<strong>di</strong>ti da pilastri <strong>di</strong>sposti regolarmente; su questi prospettano le<br />

vetrine dei negozi e, ad est, gli accessi ai vani scala. Nei corpi che costituiscono le testate vi sono invece<br />

delle logge. Tali porticati e tali logge a piano primo si allargano e costituiscono ampie terrazze <strong>di</strong><br />

pertinenza delle varie unità immobiliari, delimitate da parapetti in muratura piena.<br />

Al secondo piano i locali dell’appartamento si affacciano su due terrazze ricavate nella falda <strong>di</strong><br />

copertura.<br />

I prospetti principali, est ed ovest, sono caratterizzati dalle presenza <strong>di</strong> ampie vetrate a piano<br />

terra, situate in corrispondenza dei pilastri del portico, ed aperture più contenute al primo piano. Anche i<br />

corpi dei vani scala presentano vetrate, sviluppate a doppia altezza.<br />

I fronti laterali, nord e sud, sono praticamente ciechi, a parte due piccole finestre a piano primo.<br />

Essi sono privi <strong>di</strong> sporto <strong>di</strong> gronda, esistente solo ad est ed ovest. Come già detto, la copertura è a<br />

doppia falda, con la linea <strong>di</strong> colmo <strong>di</strong>sassata tra i corpi <strong>di</strong> testa e la porzione centrale. La falda <strong>di</strong><br />

copertura est prosegue a coprire i corpi dei vani scala, abbassandosi quin<strong>di</strong> in loro corrispondenza. I<br />

paramenti esterni saranno intonacati e trattati con una tonalità neutra, con eventuali variazioni tono su<br />

tono per evidenziare setti e pilastri.<br />

Si ritengono sod<strong>di</strong>sfatti i parametri igienico-sanitari (in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> illuminazione ed areazione, dotazione<br />

servizi igienici…), la normativa inerente le barriere architettoniche e Vigili del Fuoco (saranno<br />

comunque forniti <strong>di</strong>chiarazioni e pareri <strong>di</strong> competenza).<br />

Per quanto riguarda lo smaltimento delle acque reflue, si prevede il posizionamento <strong>di</strong> degrassatori ,<br />

pozzetti <strong>di</strong> ispezione, e allacciamento alla fognatura comunale.<br />

Le acque meteoriche saranno <strong>di</strong>sperse in superficie.<br />

IL QUADRO PIANIFICATORIO SOVRAORDINATO<br />

Al fine <strong>di</strong> valutare gli effetti del Piano Attuativo rispetto agli obiettivi <strong>di</strong> sostenibilità e alle possibili<br />

sinergie con gli altri strumenti <strong>di</strong> pianificazione e programmazione, si analizzeranno i seguenti<br />

piani/programmi:<br />

• A livello sovraor<strong>di</strong>nato:<br />

Piano Territoriale Regionale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento PTRC (vigente e adottato)<br />

Piano Territoriale <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento Provinciale PTCP (adottato);<br />

• A livello comunale e <strong>di</strong> settore:<br />

Piano Regolatore Generale<br />

E’ in corso <strong>di</strong> redazione il PAT, <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong> non ha ancora pubblicato documentazione ufficiale<br />

oltre al Documento Preliminare. Con deliberazione <strong>di</strong> Giunta Comunale n. 149 del 23.10.2009,<br />

risultano dalla documentazione ufficiale riaperti i termini per la consultazione del Documento<br />

Preliminare del Piano <strong>di</strong> Assetto del Territorio (PAT). Gli elaborati relativi al suddetto Documento<br />

Preliminare sono stati depositati presso l’Ufficio <strong>di</strong> Segreteria Comunale per le osservazioni possibili<br />

fino al 7 Dicembre 2009.<br />

Analisi<br />

All’interno del PRG vigente del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, l’area ricade in zona B. Nell'area dell'ambito non<br />

sono presenti vincoli particolari.<br />

Coerenza con gli strumenti territoriali<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 3


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

PTRC 1992 vigente<br />

Il PTRC ha come obiettivi la tutela del territorio e il progetto, nel rispetto del piano, va a minimizzare l’i<br />

mpatto paesaggistico. Il progetto valuta infatti gli aspetti paesaggistici e naturalistici, prevedendo opport<br />

une misure <strong>di</strong> mitigazione in caso <strong>di</strong> impatto e/o interferenza con ambiti tutelati<br />

PTRC 2009 adottato<br />

Il PTRC ha come obiettivi la tutela del territorio e il progetto, nel rispetto del piano, va a minimizzare l’i<br />

mpatto paesaggistico. Il progetto valuta infatti gli aspetti paesaggistici e naturalistici, prevedendo opport<br />

une misure <strong>di</strong> mitigazione in caso <strong>di</strong> impatto e/o interferenza con ambiti tutelati<br />

PTCP in corso <strong>di</strong> redazione<br />

Il PTCP ha come obiettivi la tutela del territorio e il progetto, nel rispetto del piano, va a minimizzare l’i<br />

mpatto paesaggistico. Il progetto valuta infatti gli aspetti paesaggistici e naturalistici, prevedendo opport<br />

une misure <strong>di</strong> mitigazione in caso <strong>di</strong> impatto e/o interferenza con ambiti tutelati<br />

PRG<br />

Tale area è stata <strong>di</strong>chiarata zona <strong>di</strong> degrado (con DCC n. 6 del 30/09/2011), con la conseguente<br />

definizione <strong>di</strong> un ambito su cui poter intervenire con un’ipotesi progettuale unica.<br />

Infatti l’area <strong>di</strong>stinta al NCT al Foglio 19,mappale 510 era classificata nel PRG vigente in zona D1industriale-artigianale<strong>di</strong><br />

completamento, mentre l’area a<strong>di</strong>acente, <strong>di</strong>stinta al NCEU al Foglio 19,<br />

mappale 509, era classificata nel PRG vigente quale zona B2, completamento e<strong>di</strong>lizio, su cui<br />

peraltro insiste un e<strong>di</strong>ficio abitativo. L’area ottenuta dall’unione dei lotti ha una superficie complessiva<br />

reale <strong>di</strong> 4.580,3 mq. L’e<strong>di</strong>ficio in progetto avrà una destinazione commerciale a piano<br />

terra, residenziale e <strong>di</strong>rezionale ai piani superiori.<br />

INTERFERENZA CON AREE DELLA NATURA 2000<br />

Come visibile nella cartografia sotto riportata, il sito ricade all’esterno dei Siti SIC/ZPS identificate all’i<br />

nterno della Rete Natura 2000 della <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong>.<br />

Il SIC IT3210042 “Fiume A<strong>di</strong>ge tra Verona Est e Ba<strong>di</strong>a Polesine (<strong>Comune</strong> più vicino: Zevio)<br />

ANALISI AMBIENTALE<br />

Matrice aria<br />

Qualità dell’aria<br />

Per le concentrazione <strong>di</strong> biossido <strong>di</strong> azoto e zolfo, benzene, monossido <strong>di</strong> carbonio e ozono non sono<br />

noti dati specifici per il comune, se non quelli estrapolati dal Quadro Conoscitivo della <strong>Regione</strong><br />

<strong>Veneto</strong>.<br />

Vengono analizzati pertanto i dati che derivano dallo stu<strong>di</strong>o sullo stato dell’ambiente della Provincia <strong>di</strong><br />

Verona 2006 dove viene analizzata la qualità dell’aria in relazione alle emissioni totali <strong>di</strong> biossi<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

azoto e polveri. Nella rappresentazione grafica i comuni vengono rappresentati con colori <strong>di</strong>versi in base<br />

al rapporto fra l'emissione me<strong>di</strong>a annua per kmq del singolo comune e l’emissione me<strong>di</strong>a annua<br />

provinciale per kmq.<br />

Sono <strong>di</strong>sponibili inoltre dei calcoli sui quantitativi <strong>di</strong> emissioni <strong>di</strong> monossido <strong>di</strong> carbonio e benzene<br />

legati al traffico veicolare prodotto dalla SP10, per i quali si fa riferimento a quanto esaminato in sede <strong>di</strong><br />

Rapporto Ambientale sul Documento Preliminare per i comuni limitrofi.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, all’interno del Piano <strong>di</strong> Tutela e Risanamento dell’aria PTRA, è classificato come Il<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> non presenta problematiche considerevoli riguardo la viabilità interna ed inoltre,<br />

non sono presenti aree industriali particolarmente rilevanti. Questi fattori sommati alla presenza <strong>di</strong> una<br />

copertura vegetale abbastanza estesa che interessa soprattutto la parte settentrionale della superficie<br />

comunale determinano un livello d’inquinamento atmosferico me<strong>di</strong>o-basso.<br />

E’ pertanto necessario nella valutazione dei caratteri ambientali <strong>di</strong> un Piano, anche <strong>di</strong> un Piano <strong>di</strong><br />

Lottizzazione, un approccio alla pianificazione che accentui l’importanza della qualità ambientale ed<br />

urbana da perseguire attraverso azioni concrete.<br />

Il Piano Energetico provinciale, a cui la progettazione farà riferimento una volta approvato, intende<br />

fornire gli elementi utili alla programmazione e progettazione degli interventi strutturali finalizzati<br />

all’ottimale utilizzo delle fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile ed al conseguente graduale miglioramento della<br />

qualità dell’ambiente, dell’aria e del territorio in generale. Inoltre identifica la Provincia <strong>di</strong> Verona<br />

come “Struttura <strong>di</strong> Supporto” ai comuni che aderiscono al Patto dei Sindaci, come <strong>Illasi</strong> (delibera del 18<br />

novembre 2010 n. 253 ).<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

4


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

Si riportano <strong>di</strong> seguito i dati riportati Rapporto sullo stato dell’Ambiente – anno 2006, redatto a cura<br />

della provincia <strong>di</strong> Verona.<br />

Nei grafici seguenti sono riportate le emissioni <strong>di</strong> NOX e PM10 (parte primaria) in t/anno per Km per<br />

ogni arteria considerata. Oltre alle autostrade, che contribuiscono annualmente con 160 tonnellate/anno<br />

<strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto per Km e circa 6 tonnellate anno <strong>di</strong> polveri sottili per Km, le arterie che danno origine<br />

a alle maggiori emissioni sono quelle che collegano l’Est e l’Ovest della provincia (come la SS11) e<br />

quelle che collegano la parte Nord con il Sud, come la SP Padovana, la SP27 A Napoleonica.<br />

Tale situazione infrastrutturale determina una maggiore densità emissiva <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto e PM10<br />

primario prodotto dal traffico.<br />

Matrice clima<br />

Con<strong>di</strong>zioni climatiche locali<br />

Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto<br />

dall’ARPAV, il comune <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> presenta una <strong>di</strong>stribuzione delle precipitazioni me<strong>di</strong>e annue attorno agli<br />

800-950 mm, fino ai 650-800 mm nella parte più a sud del territorio comunale.<br />

Sulla base dei dati rilevati nel periodo 1992-2000 dal rapporto sullo stato ambientale redatto<br />

dall’ARPAV nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> la temperatura me<strong>di</strong>a annua è <strong>di</strong> circa 13°.<br />

Matrice suolo e sottosuolo<br />

Caratteri geologici e geomorfologici<br />

Dalla relazione geologica eseguita per la redazione del PAT emerge quanto segue: dal punto <strong>di</strong> vista<br />

idrogeologico emerge l’assenza <strong>di</strong> falda idrica; non risultano presenti fenomeni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />

idrogeologico.<br />

Caratteri del suolo<br />

In relazione alla tipologia ed alla localizzazione del sito, le risultanze derivanti dell’inquadramento<br />

geologico (con particolare riferimento alla stratigrafia) e dall’analisi storica del sito si evidenzia<br />

l’assenza <strong>di</strong> rilevanti fonti <strong>di</strong> pressione ambientale che possano avere influenzato le caratteristiche del<br />

sito in termini <strong>di</strong> qualità del terreno da scavare.<br />

Matrice acqua<br />

Risorse idriche Val d’<strong>Illasi</strong><br />

Il bacino della Val d’<strong>Illasi</strong> prende vita alle origini da due valli minori: a nord ovest la valle <strong>di</strong> Revolto,<br />

formante il sottobacino <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni e ad est la valle <strong>di</strong> Fraselle. Entrambe sono solcate<br />

rispettivamente dagli omonimi torrenti, che unendosi a valle presso l’abitato <strong>di</strong> Giazza (<strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Selva <strong>di</strong> Progno) danno origine al torrente <strong>Illasi</strong> (Progno d’<strong>Illasi</strong>), che scorre perdendo quota verso la<br />

pianura veneta. Il torrente <strong>Illasi</strong> rappresenta il corso d’acqua più lungo della regione lessinea.<br />

Il bacino <strong>di</strong> Revolto è sud<strong>di</strong>viso in bacini <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne inferiore, tra i quali i più importanti e meno effimeri<br />

sono: Campobrun alla testata della valle, Plische, Valle del Diavolo, Le Molesse, in sinistra idrografica;<br />

Lago Secco e Cima Trappola in destra idrografica. Da ricordare, anche se non compreso nel bacino<br />

idrografico oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, il bacino della Val Rossa in sinistra idrografica, il cui sbocco è in<br />

località le “Giare”.<br />

L’accesso al bacino è garantito dalla “Strada Provinciale della Val d’<strong>Illasi</strong>”, che dalla pianura veronese<br />

risale la valle verso nord. I comuni attraversati partendo da sud sono nell’or<strong>di</strong>ne: <strong>Illasi</strong> (174 m),<br />

Tregnago (317 m), Cogollo (405 m), Ba<strong>di</strong>a Calavena (470 m) e Selva <strong>di</strong> Progno (570 m), in provincia<br />

<strong>di</strong> Verona.<br />

La val d'<strong>Illasi</strong> dal punto <strong>di</strong> vista geologico è una valle sovralluvionata. Questa situazione si presenta già<br />

a monte <strong>di</strong> Selva <strong>di</strong> Progno che è il <strong>Comune</strong> più a Nord.<br />

La valle, come le altre valli lessinee, ha un’estensione in senso nord-sud.<br />

E' formata dalla confluenza delle valli Revolto e Fraselle, con origine ai 2130m <strong>di</strong> cima Carega e,<br />

sbocco, un tempo in A<strong>di</strong>ge tra Zevio e Belfiore, ora nello scaricatore della centrale S.A.V.A. a quota a 27m sul<br />

mare. Si estende su <strong>di</strong> un territorio <strong>di</strong> 137 kmq.<br />

Le tre valli più importanti, Valpantena, Val d'<strong>Illasi</strong> e Val d'Alpone, hanno sviluppato tre <strong>di</strong>verse attività:<br />

lavorazione del marmo la prima; lavorazione <strong>di</strong> meccanica, la seconda; calzaturiera la terza. Dal punto <strong>di</strong> vista<br />

acquedottistico, tutte hanno buone possibilità <strong>di</strong> reperire acqua dal sottosuolo. La val d'Alpone <strong>di</strong>spone inoltre <strong>di</strong><br />

molte sorgenti in quota. Ogni valle ha così organizzato la propria rete <strong>di</strong>stributrice dell'acquedotto in funzione delle<br />

risorse del territorio.<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

5


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

La stessa cosa è successa per le fognature e per la <strong>di</strong>stribuzione del gas. Forse la val d’<strong>Illasi</strong> è stata<br />

quella che in cui più che nelle altre, l'antico bisogno d'acqua ha promosso l'unione delle popolazioni dei<br />

vari comuni che la compongono<br />

Idrografia superficiale<br />

I corsi d’acqua che attraversano <strong>Illasi</strong> appartengono all’ampio Bacino dell’A<strong>di</strong>ge. In particolare i corsi<br />

d’acqua principali sono il Progno <strong>Illasi</strong> e secondariamente il Progno Mezzane, sono quin<strong>di</strong> corsi a<br />

carattere torrentizio dove l’acqua vi scorre solamente per pochi giorni l’anno, in occasione <strong>di</strong> eventi<br />

meteorici intensi. L’acqua è presente per quasi tutto l’anno solo nel tratto iniziale del Progno, fin a sud<br />

dell’abitato <strong>di</strong> Giazza e l’unico corso d’acqua perenne <strong>di</strong> una certa importanza è il Rio che percorre la<br />

val Fraselle.<br />

Il bacino imbrifero della Val d’<strong>Illasi</strong> è per ampiezza e profon<strong>di</strong>tà fra i più importanti delle vallate<br />

veronesi, attestato a nord alle cime del Gruppo del Carega, in <strong>di</strong>rezione sud la valle è compresa in uno<br />

spartiacque superficiale dato dall’allineamento delle culminazioni delle dorsali collinari che la separano<br />

dalle contigue valli lessinee: ad occidente la delimitano le dorsali della Val Squaranto e della Val <strong>di</strong><br />

Mezzane e ad oriente le dorsali dell’alta Val d’Alpone e della Val <strong>di</strong> Tramigna.<br />

Il Progno d’<strong>Illasi</strong> comincia alla confluenza Revolto Fraselle, che avviene a Giazza (758 m slmm): i<br />

materiali convogliati dai due torrenti che originano il Progno fa sì che questo, scorra in alluvioni e in<br />

un letto che va allargandosi notevolmente.<br />

Il profilo dell’alveo resta sotto il livello campagna fino all’altezza dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, per poi <strong>di</strong>venire<br />

gradatamente pensile sopra i campi coltivati, sovrastando <strong>di</strong> alcuni metri la pianura a causa del<br />

progressivo deposito <strong>di</strong> materiale traportato durante le piene.<br />

Una volta raggiunta la pianura, la pendenza del letto torrentizio <strong>di</strong>minuisce sensibilmente e le<br />

acque perdono la forza che le caratterizza nella parte me<strong>di</strong>o-alta della valle; da questo punto in poi,<br />

circa all’altezza <strong>di</strong> Vago <strong>di</strong> Lavagno, il Progno assume l’aspetto <strong>di</strong> un canale e, attraversando l’alta<br />

pianura veronese, raggiunge l’A<strong>di</strong>ge, nel quale non può, però, immettersi <strong>di</strong>rettamente in quanto il letto<br />

del fiume si trova ad un livello più alto: il Progno d’<strong>Illasi</strong> si immette, quin<strong>di</strong>, nel canale <strong>di</strong> scarico<br />

della centrale idroelettrica <strong>di</strong> Zevio, da dove poi termina nel fiume A<strong>di</strong>ge.<br />

Qualità delle acque<br />

Il Piano <strong>di</strong> Tutela delle Acque, previsto dall’art. 44 del D.Lgs. 152/99 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, è lo<br />

strumento del quale le Regioni debbono dotarsi per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi<br />

<strong>di</strong> qualità ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici regionali. Il D.lgs. 152/99 e s.m.i.<br />

prevede <strong>di</strong> classificare lo stato ecologico e lo stato ambientale dei corsi d’acqua.<br />

La classificazione dello stato ecologico, che viene espressa in classi dalla 1 alla 5, viene effettuata<br />

incrociando il dato risultante dai macrodescrittori (azoto ammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale,<br />

percentuale <strong>di</strong> saturazione dell’ossigeno, BOD5, COD ed Escherichia coli) con il risultato<br />

dell’I.B.E., attribuendo alla sezione in esame o al tratto da essa rappresentato il risultato peggiore tra<br />

quelli derivati dalle valutazioni relative ad I.B.E. e macrodescrittori. Lo Stato Ambientale viene<br />

calcolato confrontando i dati relativi allo stato ecologico con i dati relativi alle concentrazioni dei<br />

principali microinquinanti chimici in<strong>di</strong>cati in tabella 1 del D.Lgs. 152/99.<br />

Il CO.VI.SE - Sistema acquedotto<br />

Il Consorzio Val d'<strong>Illasi</strong> Servizi è nato come naturale derivazione del Consorzio Acquedotto Vallata <strong>di</strong><br />

<strong>Illasi</strong> (CA.VI), che ha cominciato a <strong>di</strong>stribuire acqua nel 1926.<br />

Con il nuovo statuto fanno parte del Consorzio, oltre ai comuni fondatori <strong>di</strong> Selva <strong>di</strong> Progno, Ba<strong>di</strong>a<br />

Calavena, Tregnago, <strong>Illasi</strong> e Colognola ai Colli (da monte a valle), anche i comuni <strong>di</strong> Cal<strong>di</strong>ero,<br />

Lavagno, Mezzane, San Mauro <strong>di</strong> Saline e Velo Veronese.<br />

Le finalità del nuovo Consorzio (COVISE), per i bisogni e le caratteristiche dei comuni stessi,<br />

vanno ben oltre la gestione dell'acqua e si rivolgono anche agli altri servizi <strong>di</strong> pubblica utilità.<br />

Il Consorzio opera su <strong>di</strong> un territorio che si rivela omogeneo sia sotto l'aspetto economico-industriale<br />

che per la sua stessa morfologia. E' infatti evidente come i bacini idrografici costituiti dalle valli<br />

Lessine abbiano creato stretta correlazione socio-economica tra i comuni limitrofi.<br />

Nell'attuale configurazione, il CO.VI.SE. interessa un comprensorio <strong>di</strong> oltre 21.000 abitanti su <strong>di</strong> un<br />

territorio <strong>di</strong> 222 chilometri quadrati.<br />

Da 7 anni una rete <strong>di</strong> monitoraggio in tempo reale <strong>di</strong> pozzi, impianti <strong>di</strong> sollevamento, serbatoi ed<br />

impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione, con un sistema <strong>di</strong> allarmi in automatico ai <strong>di</strong>retti responsabili, consente <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>viduare eventuali per<strong>di</strong>te della rete e <strong>di</strong> riscontrare eventuali consumi anomali. II Consorzio<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV) 6


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

<strong>di</strong>stribuisce nei vari comuni ogni anno oltre 2,5 milioni <strong>di</strong> metri cubi d'acqua. La sempre<br />

crescente sod<strong>di</strong>sfazione dei Consorti e degli abitanti ha permesso al CO.VI.SE <strong>di</strong> svilupparsi nel corso<br />

degli anni. A questo risultato ha contribuito un'attenta gestione finanziaria che ha consentito <strong>di</strong><br />

reinvestire gli utili apportando <strong>di</strong>verse migliorie qualitative e quantitative.<br />

L'acqua, che nella val d'<strong>Illasi</strong> per molti anni ha scarseggiato, è da sempre stata considerata come un<br />

bene primario, patrimonio irrinunciabile degli abitanti. Per questo i tentativi fatti nel passato per<br />

portare l'acqua <strong>di</strong> val Fraselle e val Revolto in altri luoghi, fuori dalla valle, hanno sempre sortito<br />

pessimi risultati. L'opposizione della gente è arrivata a far desistere le Imprese che dovevano attuare<br />

questi progetti.<br />

Allo stato attuale delle cose, questo atteggiamento si è rivelato assai lungimirante. Grazie alla<br />

miscelazione con l'acqua <strong>di</strong> vai Fraselle e vai Revolto è stato possibile continuare a <strong>di</strong>stribuire<br />

acqua <strong>di</strong> buona qualità anche ai comuni della bassa valle, dai cui pozzi si sarebbe altrimenti<br />

estratta acqua con un valore <strong>di</strong> nitrati eccedente alle previsioni <strong>di</strong> legge.<br />

L'obiettivo del programma decennale del Consorzio è l'intero rinnovo del sistema delle condotte<br />

adduttrici e delle opere <strong>di</strong> presa.<br />

L’acqua e il consumo umano (da analisi ULSS n. 20 – Relazione sanitaria 2009)<br />

La vulnerabilità del nostro territorio, impone il confronto e la con<strong>di</strong>visione dei dati dei vari soggetti<br />

coinvolti nella gestione controllo e tutela della risorsa idrica (ARPAV, Provincia, Gestori rete<br />

acquedottistica, AATO, Comuni) al fine <strong>di</strong> garantire interventi tempestivi e coor<strong>di</strong>nati a protezione della<br />

falda e dell’utenza.<br />

La preoccupazione maggiore è quella relativa alla popolazione non servita da acquedotto, ovvero quella<br />

che fruisce <strong>di</strong> acqua proveniente da pozzi privati, il cui controllo è demandato al singolo proprietario<br />

con minor controlli rispetto a quella erogata dall’acquedotto.<br />

La programmazione annuale dei controlli secondo criteri <strong>di</strong> legge, si somma a quella degli Enti<br />

Gestori. Oltre 6.000 analisi all’anno vengono effettuate a seguito dei controlli dell’AULSS (><br />

3.000) e dell’Ente Gestore.<br />

Sistema fognature<br />

Con la sistemazione delle vecchie fognature o il completamento della nuova rete, tutte le precedenti<br />

concessioni <strong>di</strong> scarico si intendono revocate: le acque nere andranno separate dalle bianche all'interno<br />

delle proprietà private e saranno recapitate con due <strong>di</strong>verse condotte ognuna nel rispettivo ricettore<br />

pubblico (ove esistano fognature pubbliche separate). Nel caso la fognatura pubblica raccolga<br />

esclusivamente acque nere, la separazione all'interno della proprietà dovrà comunque avvenire ma<br />

verranno raccolte le sole acque nere, quelle meteoriche andranno <strong>di</strong>sperse sul suolo, nel sottosuolo o<br />

negli esistenti ricettori.<br />

Le acque <strong>di</strong> processo, previo pre trattamento che le renda assimilabili ad acque nere (acque reflue <strong>di</strong><br />

origine domestica), potranno essere scaricate nella fognatura per acque nere, una volta ottenuta<br />

l'autorizzazione allo scarico prevista dal presente regolamento e dai D.Lgs. 152/1999 e 258/2000 e smi,<br />

sentito il parere del responsabile del Settore Igiene Pubblica e dell'Ufficio competente.<br />

La concessione allo scarico in fognatura potrà essere revocata in qualunque momento, ad insindacabile<br />

parere degli Uffici preposti, se le sostanze scaricate o la quantità dello scarico si rivelassero dannose per<br />

l'integrità delle condotte o per il corretto funzionamento dell'impianto <strong>di</strong> depurazione, o potessero essere<br />

causa <strong>di</strong> danni alla salute pubblica.<br />

Con il progressivo estendersi delle reti <strong>di</strong> fognatura, l'Ufficio competente ha pre<strong>di</strong>sposto le mappe delle<br />

zone soggette ad obbligo <strong>di</strong> allacciamento alla fognatura.<br />

Matrice paesaggio<br />

Sistema paesaggistico in relazione all’utilizzo del suolo<br />

La Val d’<strong>Illasi</strong> è in gran parte appartenente alla <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> e alla provincia <strong>di</strong> Verona, tranne una<br />

piccola zona, a nord, comprendente le cime dolomitiche del gruppo della Carega, che fa capo alla<br />

<strong>Regione</strong> Trentino Alto A<strong>di</strong>ge e alla provincia <strong>di</strong> Trento. Si estende per una lunghezza <strong>di</strong> circa 39 km<br />

caratterizzata da vari tipi <strong>di</strong> paesaggi: da quello <strong>di</strong> pianura a quello <strong>di</strong> alta montagna con<br />

preponderanza <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e bassa collina. La valle ha il suo sbocco in corrispondenza della statale 11<br />

Padana Superiore, ad una ventina <strong>di</strong> chilometri a est <strong>di</strong> Verona.<br />

Per quasi tutta la sua estensione è percorsa da un torrente dal corso accidentato e, in genere, povero o<br />

ad<strong>di</strong>rittura privo d’acqua: l’<strong>Illasi</strong> detto comunemente Progno. Nato ai pie<strong>di</strong> delle pareti rocciose che<br />

formano la parte terminale del bacino <strong>di</strong> Campobrun nel gruppo del Carega, il torrente, dopo aver<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

7


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

attraversato in un alveo ben definito e con soli<strong>di</strong> argini prevalentemente in muratura sette comuni<br />

(Selva <strong>di</strong> Progno, Ba<strong>di</strong>a Calavena, Tregnago, <strong>Illasi</strong>, Colognola ai Colli, Lavagno e Zevio) per una<br />

lunghezza <strong>di</strong> 35 km, si immette nell’A<strong>di</strong>ge presso Zevio con le acque dei fiumi Fibbio e Antanello e del<br />

canale Lisca.<br />

Il clima della valle è temperato e tipica della zona è la scarsità <strong>di</strong> piogge che sono concentrate per lo<br />

più nei perio<strong>di</strong> autunnali e primaverili: da qui deriva la denominazione antica <strong>di</strong> Valsecca. In questi<br />

perio<strong>di</strong> si verificano le piene del Progno che nei secoli scorsi hanno procurato non pochi problemi agli<br />

abitanti del posto in altri mesi dell’anno colpiti dalla carenza d’acqua. In conseguenza della morfologia<br />

della valle, la vegetazione risulta <strong>di</strong> tre tipi: basale e collinare, montana e subalpina, con conseguenti<br />

<strong>di</strong>versità anche nel tipo <strong>di</strong> coltivazioni praticabili.<br />

Nei secoli la valle prese <strong>di</strong>verse denominazioni: Val <strong>di</strong> Tregnago, Valle del Progno, Val Longazeria o<br />

Logazeria. La denominazione "Valle d’<strong>Illasi</strong>" appare per la prima volta nella "Carta del territorio<br />

veronese" eseguita da Don Gregorio Piccoli nella prima metà del XVIII secolo.<br />

Il territorio della valle è <strong>di</strong>viso dal punto <strong>di</strong> vista amministrativo nei comuni <strong>di</strong> Colognola ai Colli, <strong>Illasi</strong>,<br />

Tregnago, Ba<strong>di</strong>a Calavena e Selva <strong>di</strong> Progno.<br />

Rete ecologica locale e Bio<strong>di</strong>versità<br />

Una delle definizioni maggiormente <strong>di</strong>ffuse considera la rete ecologica come un sistema interconnesso<br />

<strong>di</strong> habitat, <strong>di</strong> cui salvaguardare la bio<strong>di</strong>versità, che pone particolare attenzione alle specie animali e<br />

vegetali potenzialmente minacciate.<br />

I Corridoi ecologici provinciali possono costituire un ulteriore elemento <strong>di</strong> connettività tra i vari<br />

gangli della rete, oltre ai corridoi <strong>di</strong> area vasta. Secondo quanto previsto anche dalle Norme Tecniche<br />

del PTCP <strong>di</strong> Verona, i corridoi ecologici provinciali vengono rappresentati come in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong><br />

collegamento e devono trovare precisa in<strong>di</strong>viduazione fisica nella fase <strong>di</strong> verifica e dettaglio a cura del<br />

PAT.<br />

Il torrente <strong>Illasi</strong>, nonostante sia stato profondamente mo<strong>di</strong>ficato rispetto al proprio assetto naturale, si<br />

inserisce in questa ottica come un corridoio ecologico <strong>di</strong> collegamento tra il bacino dell’area <strong>di</strong> Giazza,<br />

i versanti boscati collinari più a nord ed i sistemi ecologici della pianura veronese.<br />

La Val Tramigna così come le <strong>di</strong>verse incisioni dei vaj, funge da cerniera faunistica in particolare<br />

per i mammiferi che lo utilizzano come corridoio per raggiungere i coltivi o la parte basale delle colline<br />

dagli spazi boscati. Le fasce boscate <strong>di</strong> alveo più dense offrono riparo a specie come il tasso (Meles<br />

meles) e il capriolo (Capreolus capreolus). La presenza <strong>di</strong> micro mammiferi sono particolarmente<br />

favorite da ambiti boscati ricchi <strong>di</strong> querce alternati a prati e coltivi. Fra i mammiferi predatori che<br />

percorrono sono da annoverare la faina (Martes foina) e la volpe (Vulpes vulpes) che frequenta sia le<br />

boscaglie delle zone collinari sia le aree più antropizzate.<br />

Sistema della viabilità<br />

La Provincia <strong>di</strong> Verona sta progettando il Lotto L della nuova SP10 che riguarda il tratto da Via<br />

Carrozza alla località Olmo <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong>, per la congiunzione dei due tratti già realizzati.<br />

Preso atto che il progetto preliminare redatto dalla Provincia <strong>di</strong> Verona, prevede la realizzazione della<br />

rotatoria in sinistra Progno, sul terreno imme<strong>di</strong>atamente a nord dell’abitato <strong>di</strong> Donzellino, con<br />

collegamento alla SP37/a “dei ciliegi”, allo scopo <strong>di</strong> evitare il vecchio accesso, stante la ristrettezza<br />

della strada e la pericolosità dell’incrocio.<br />

E’ stato inoltra approvato da parte della <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> il progetto “Sistemazione idraulica del<br />

Torrente <strong>Illasi</strong> dalla confluenza dei Torrenti Covolo e Frighi in località S. Andrea fino alla sua<br />

immissione nel fiume A<strong>di</strong>ge da realizzarsi tramite project financing, relativo all’escavazione dell’alveo<br />

del Torrente Progno e che prevede tra le opere compensative la realizzazione <strong>di</strong> un Ponte sul<br />

Torrente Progno in località Donzellino.<br />

Da fine 2010 è in atto un accordo <strong>di</strong> programma, sottoscritto dalla Provincia <strong>di</strong> Verona con la<br />

Società <strong>Veneto</strong> Strade e la <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong>, che prevede il completamento della variante della<br />

strada provinciale 10 dalla località Quattro strade a <strong>Illasi</strong>. La <strong>Regione</strong> del <strong>Veneto</strong> ha inserito, nella<br />

propria programmazione delle opere pubbliche per l’anno 2009, cento milioni <strong>di</strong> euro per le strade<br />

provinciali <strong>di</strong> tutto il territorio.<br />

La tavola della Mobilità del PTRC del <strong>Veneto</strong> offre un quadro generico dell’organizzazione del<br />

sistema stradale e del sistema della logistica.<br />

Il comune è attraversato dalla viabilità or<strong>di</strong>naria e provinciale; in modo particolare, l’asse stradale<br />

principale è la SP10 Val d’<strong>Illasi</strong> lungo il Progno omonimo e secondariamente la SP16. Riguardo alla<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

8


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

viabilità ciclabile, nel territorio della Val d’<strong>Illasi</strong> sono in previsione otto chilometri <strong>di</strong> tracciato<br />

ciclabile tra Sant’Andrea <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a Calavena e Tregnago. Il progetto prevede <strong>di</strong> posare il tubo della<br />

nuova conduttura dell’acquedotto della Val d’<strong>Illasi</strong> da Sant’Andrea <strong>di</strong> Ba<strong>di</strong>a Calavena a Tregnago<br />

sistemandoci sopra il primo tratto <strong>di</strong> pista ciclabile.<br />

In particolare, la SP10 è negativamente caratterizzata da fenomeni <strong>di</strong> congestione che si verificano<br />

soprattutto nella stagione estiva in corrispondenza del fine settimana.<br />

Matrice inquinanti fisici<br />

Inquinamento acustico<br />

Attualmente il comune <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> non possiede un piano <strong>di</strong> zonizzazione acustica, e risulta caratterizzato<br />

da una criticità acustica molto bassa.<br />

Inquinamento luminoso<br />

Nel territorio non sono state in<strong>di</strong>viduate zone <strong>di</strong> maggior tutela definite dalla <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> per la<br />

protezione <strong>di</strong> osservatori astronomici esistenti (pubblici o privati). <strong>Illasi</strong> infatti non compare nell’Elenco<br />

dei Comuni con territorio inserito nelle fasce <strong>di</strong> rispetto ai sensi della legge regionale<br />

27 giugno 1997, n. 22.<br />

E' rappresentato il rapporto tra la luminosità artificiale del cielo e quella naturale me<strong>di</strong>a allo zenith<br />

(rapporto dei rispettivi valori <strong>di</strong> luminanza, espressa come flusso luminoso (in candele) per unità <strong>di</strong><br />

angolo solido <strong>di</strong> cielo per unità <strong>di</strong> area <strong>di</strong> rivelatore<br />

GLI EFFETTI SULL’AMBIENTE, LA SALUTE UMANA E IL PATRIMONIO<br />

CULTURALE IN RIFERIMENTO AL PROGETTO<br />

Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti<br />

Le zone interessate dal progetto sono composte da aree antropizzate, già destinate all’e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong><br />

tipo residenziale-terziaria-industriale.<br />

Al fine <strong>di</strong> verificare gli effetti potenziali prodotti <strong>di</strong>rettamente dal progetto in esame sull’ambiente, ed il<br />

carattere cumulativo <strong>di</strong> questi, è stata sviluppata una matrice <strong>di</strong> identificazione dei possibili impatti<br />

ambientali positivi, negativi e nulli rispetto alle principali componenti ambientali.<br />

Natura degli effetti e loro ambito <strong>di</strong> influenza<br />

Carattere cumulativo degli impatti<br />

Il progetto applica le possibilità operative del PRG, in relazione alla redazione <strong>di</strong> un progetto in<br />

area <strong>di</strong> degrado che mescoli destinazioni residenziali e produttive. Tale progettazione, inserendosi a<br />

valle <strong>di</strong> un percorso pianificatorio già consolidato e definito e soprattutto in un territorio già<br />

compromesso e debole dal punto <strong>di</strong> vista dei valori e delle potenzialità ambientali, non produce effetti<br />

rilevanti o relazioni <strong>di</strong>rette o cumulative con problemi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne ambientale connessi ad aspetti quali la<br />

bio<strong>di</strong>versità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori<br />

climatici e i beni materiali.<br />

Qualità dell’aria<br />

I possibili impatti sulla qualità dell’aria possono essere generati in maniera trascurabile dal<br />

funzionamento degli impianti tecnologici e dal traffico indotto.<br />

Qualità delle acque superficiali<br />

L’intervento non interferirà con corpi idrici superficiali, in quanto le gli scarichi relativi saranno<br />

collettati alla fognatura comunale (acque nere) e <strong>di</strong>spersi nel suolo (acque bianche). Il progetto<br />

comporterà la realizzazione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali e commerciali, non caratterizzati da inquinanti<br />

particolari, che verranno gestiti insieme agli scarichi comunali dall’ente che gestore del servizio idrico<br />

integrato.<br />

Sicurezza idrogeologica<br />

Come esposto nei precedenti paragrafi, l’area <strong>di</strong> progetto non ricade in zone a pericolosità<br />

idraulica, come identificato dal Piano <strong>di</strong> Assetto Idrogeologico.<br />

Ai fini della riduzione del rischio idraulico indotto dalla impermeabilizzazione del suolo, saranno<br />

realizzate vasche per lo smaltimento delle acque meteoriche <strong>di</strong> capacità almeno pari a 1 mc ogni 20<br />

mq <strong>di</strong> superficie coperta. Tutte le superfici scoperte: percorsi pedonali, piazzali, parcheggi, accessi<br />

carrabili ecc., dovranno essere pavimentate utilizzando accorgimenti tecnici che favoriscano<br />

l’infiltrazione delle acque nel terreno, nel rispetto <strong>di</strong> quanto previsto dal decreto legislativo 11 maggio<br />

1999 n. 152.<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

9


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

Pertanto si stima che, avendo cura <strong>di</strong> realizzare le misure sopra descritte in conformità con le<br />

buone norme, non si presenteranno particolari effetti negativi sulle acque sotterranee e sul <strong>di</strong>ssesto<br />

idrogeologico.<br />

La realizzazione delle opere <strong>di</strong> urbanizzazione non comporterà mo<strong>di</strong>fiche significative allo stato<br />

altimetrico attuale del terreno, mentre alcune variazioni saranno necessarie per la realizzazione degli<br />

e<strong>di</strong>fici, al fine <strong>di</strong> migliorare la conformazione dei lotti. Tali movimenti <strong>di</strong> terreno, come sarà evidenziato<br />

nella relazione geologica allegata al progetto, non comprometteranno l’assetto idrogeologico dell’area.<br />

Qualità delle acque sotterranee e del sottosuolo<br />

I lotti saranno allacciati alla pubblica fognatura esistente e quin<strong>di</strong> per lo smaltimento delle acque nere<br />

non è previsto nessun tipo <strong>di</strong> impatto sul terreno.<br />

Verrà realizzata una fossa perdente h m 1,10, <strong>di</strong>ametro 120.<br />

Sistema della viabilità<br />

La viabilità interna prevede un anello a senso unico, con ingresso principale al complesso e punto unico<br />

<strong>di</strong> uscita lungo Via Rodezzo.<br />

Inquinamento acustico<br />

Le uniche fonti <strong>di</strong> rumore saranno quelle <strong>di</strong> tipo veicolare che saranno comunque in numero modesto<br />

essendo prevista la realizzazione <strong>di</strong> una unica strada cieca e quin<strong>di</strong> chiusa a traffico <strong>di</strong> passaggio. Gli<br />

e<strong>di</strong>fici saranno comunque realizzati in conformità alla normativa vigente per garantire un corretto<br />

isolamento acustico degli stessi.<br />

Per quanto riguarda il traffico, come già detto per il clima acustico, esso sarà modesto in quanto è<br />

prevista la realizzazione <strong>di</strong> una unica strada cieca e quin<strong>di</strong> chiusa a traffico <strong>di</strong> passaggio. Gli effetti sulla<br />

qualità dell’aria saranno quin<strong>di</strong> trascurabili.<br />

Inquinamento luminoso<br />

L’unica fonte <strong>di</strong> possibile inquinamento luminoso sarà l’illuminazione pubblica ma sarà realizzata<br />

conformemente alla normativa vigente per il contenimento <strong>di</strong> tale forma <strong>di</strong> inquinamento.<br />

È doveroso ricordare che la <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong> ha pubblicato sul BUR n. 85 del 11/08/2009 la Legge del<br />

07 agosto 2009 N. 17 relativa a “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il<br />

risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività<br />

svolta dagli osservatori astronomici”. Secondo quanto <strong>di</strong>sposto dalla suddetta Legge, ciascun comune<br />

deve, entro tre anni, re<strong>di</strong>gere il Piano dell’illuminazione per il contenimento luminoso (PICIL).<br />

Sistemi ambientali e bio<strong>di</strong>versità<br />

Come è stato analizzato, l’intervento ricade a <strong>di</strong>stanze significative dalle aree cartografate nella Rete<br />

Natura 2000 della <strong>Regione</strong> <strong>Veneto</strong>, si ritiene quin<strong>di</strong> che il progetto non possa avere ripercussioni<br />

negative sulle stesse.<br />

Paesaggio e patrimonio culturale<br />

L’area non è soggetta a Vincolo paesaggistico <strong>di</strong> cui al D.Lgs. 42/2004.<br />

Come previsto dalle norme tecniche <strong>di</strong> attuazione del PRG, per l’area saranno previste tipologie<br />

consone al contesto e tali da inserirsi correttamente sia per l’architettura degli e<strong>di</strong>fici che per l’uso dei<br />

materiali impiegati.<br />

Entità ed estensione nello spazio degli effetti<br />

L’estensione nello spazio degli effetti è associabile all’estensione del progetto che comprende<br />

un’area posta al bivio tra tre strade, in a<strong>di</strong>acenza a una zona produttiva. Quin<strong>di</strong> l’area <strong>di</strong> influenza<br />

della Variante è limitata a scala locale. L’entità degli effetti è in generale limitata e potenzialmente<br />

negativa, solo alcune azioni potrebbero avere impatti positivi e comunque solo nel caso che non<br />

vengano rispettati i valori limite e i livelli <strong>di</strong> qualità ambientale imposti dalla legislazione ambientale<br />

vigente.<br />

Natura transfrontaliera degli impatti<br />

Il progetto non ha impatti <strong>di</strong> natura transfrontaliera.<br />

Rischi per la salute pubblica o per l’ambiente<br />

Non si riscontrano particolari rischi per la salute umana o per l’ambiente associati ad impianti<br />

industriali in quanto non sono presenti nei territori interessanti dal progetto tale tipologia <strong>di</strong> impianti ad<br />

alto rischio.<br />

SINTESI DEI POSSIBILI EFFETTI<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

10


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

Componente Possibili impatti analizzati Descrizione e risultati delle analisi degli impatti<br />

Atmosfera<br />

Acqua sotterranee<br />

e sottosuolo<br />

Acqua<br />

superficiale<br />

Sicurezza<br />

idrogeologica<br />

Sistema della<br />

viabilità<br />

Inquinamento<br />

acustico<br />

Inquinamento<br />

luminoso<br />

Sistema ambientale<br />

e bio<strong>di</strong>versità<br />

Rifiuti<br />

Paesaggio e<br />

patrimonio<br />

culturale<br />

Aumento dell’inquinamento<br />

atmosferico<br />

Inquinamento delle acque<br />

sotterranee<br />

Inquinamento delle acque<br />

superficiali<br />

Aumento del rischio<br />

idrogeologico<br />

Aumento del traffico e degli<br />

effetti ad esso connessi<br />

Aumento dell’inquinamento<br />

acustico<br />

Aumento dell’inquinamento<br />

luminoso<br />

Gli effetti sono connessi al traffico, l’intervento si<br />

colloca comunque in un’area in una posizione<br />

geografica già trafficata al momento, tra le vie<br />

Rodezzo, Mormontea e la SP10<br />

I lotti saranno allacciati alla pubblica fognatura<br />

esistente e quin<strong>di</strong> per lo smaltimento delle acque nere<br />

non è previsto nessun tipo <strong>di</strong> impatto sul terreno.<br />

Non si stima sia presente un impatto sulle acque<br />

superficiali.<br />

L’area non ricade in una zona PAI a rischio<br />

idrogeologico. Per garantire la sicurezza idraulica, in<br />

relazione all’aumento <strong>di</strong> impermeabilizzazione, sono<br />

previste vasche <strong>di</strong> laminazione per il mantenimento<br />

dell’invarianza idraulica. Sono inoltre previsti<br />

movimenti <strong>di</strong> terreno che, come sarà evidenziato nella<br />

relazione geologica allegata al progetto, non<br />

comprometteranno l’assetto idrogeologico dell’area.<br />

La viabilità in progetto si innesta su una viabilità già<br />

esistente, creando un anello interno e a senso unico con<br />

accesso non sulla provinciale, ma da Via Rodezzo, <strong>di</strong><br />

fronte alla zona artigianale esistente. Il progetto prevede<br />

inoltre azioni <strong>di</strong> mitigazione con schermature arboree<br />

lungo i fronti stradali.<br />

Gli effetti sono connessi al traffico, passaggio nel<br />

progetto vanno previste nel progetto mitigazioni<br />

acustiche.<br />

L’unica fonte <strong>di</strong> possibile inquinamento luminoso sarà<br />

l’illuminazione pubblica ma sarà realizzata<br />

conformemente alla normativa vigente per il<br />

contenimento <strong>di</strong> tale forma <strong>di</strong> inquinamento.<br />

Non c’è interferenza con i siti Natura 200 situati a<br />

Interferenze con i siti Natura<br />

2000<br />

<strong>di</strong>stanze superiori ad 14 km<br />

Aumento produzione dei rifiuti L’aumento della produzione dei rifiuti verrà assorbito e<br />

calibrato da un corretto uso dell’isola ecologica<br />

esistente e della Raccolta <strong>di</strong>fferenziata<br />

Capacità <strong>di</strong> inserimento nel<br />

contesto paesaggistico<br />

Per l’area saranno previste tipologie consone al contesto<br />

e tali da inserirsi correttamente sia per l’architettura<br />

degli e<strong>di</strong>fici che per l’uso dei materiali impiegati.<br />

VALUTAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE<br />

Con relazione istruttoria n. 37/2012 del 12.03.2012 il Servizio Pianificazione Ambientale <strong>di</strong> questa U.P.,<br />

nel prendere atto che la localizzazione dell’area oggetto degli interventi <strong>di</strong> recupero risulta essere<br />

esterna ai siti della rete Natura 2000 del <strong>Veneto</strong> presenti nella porzione <strong>di</strong> territorio in argomento<br />

nonché della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> non necessità <strong>di</strong> procedura <strong>di</strong> Valutazione <strong>di</strong> Incidenza per la variante<br />

esaminata, <strong>di</strong>chiara che la stessa è redatta in modo conforme alla DGR 3173/2006 “Nuove <strong>di</strong>sposizioni<br />

relative all'attuazione della <strong>di</strong>rettiva comunitaria 92/43/CEE e DPR 357/1997. Guida metodologica per<br />

la valutazione <strong>di</strong> incidenza. Procedure e modalità operative”.<br />

CONSULTAZIONE CON LE AUTORITA’ AMBIENTALI<br />

Delle Autorità Ambientali consultate, il Consorzio “Val d’<strong>Illasi</strong> Servizi” con nota prot. n. 106 del<br />

13.02.2012, ha espresso parere favorevole.<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

11


COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

AUTORITÀ AMBIENTALE PER LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA<br />

– L’Unità <strong>di</strong> Progetto Coor<strong>di</strong>namento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV), esaminati i documenti<br />

trasmessi dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cerea (VR) ha elaborato la propria istruttoria;<br />

ATTESO<br />

Che Gli interventi programmati consistono in una nuova urbanizzazione <strong>di</strong> un'area industriale e la futura<br />

e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> un capannone industriale.<br />

TUTTO CIÒ CONSIDERATO<br />

LA COMMISSIONE REGIONALE VAS<br />

ESAMINATA la Variate PRG per Piano <strong>di</strong> Recupero <strong>di</strong> iniziativa privata denominato “Mormontea”. <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> (VR).<br />

RITENUTO che da quanto emerge dal documento <strong>di</strong> valutazione sopra riportato si ritiene che le uniche<br />

interferenze ambientali deriveranno dalla fase <strong>di</strong> cantierizzazione.<br />

Per quanto riguarda la rete Natura 2000, vista l’entità dei lavori nonché la <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa 4 km dal SIC/ZPS<br />

IT3210008 Fontanili Povegliano, non è oggettivamente probabile che possano verificarsi effetti significativi<br />

sullo stesso.<br />

VISTE<br />

- la Direttiva 2001/42/CE ;<br />

- la LR 11/2004;<br />

- il D.Lgs. n.152/2006, come mo<strong>di</strong>ficato dal D.Lgs. 4/2008, ed in particolare l’art. 11, comma 4, che<br />

stabilisce che la “VAS viene effettuata ai vari livelli istituzionali tenendo conto dell’esigenza <strong>di</strong><br />

razionalizzare i proce<strong>di</strong>menti ed evitare duplicazioni nelle valutazioni.”.;<br />

- la LR 4/2008;<br />

- le D.G.R. 791/2009<br />

ESPRIME IL PARERE DI NON ASSOGGETTARE A PROCEDURA V.A.S.<br />

la Variate PRG per Piano <strong>di</strong> Recupero <strong>di</strong> iniziativa privata denominato “Mormontea”. <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Illasi</strong> (VR)<br />

in quanto non determina effetti negativi significativi sull’ambiente, a con<strong>di</strong>zione che si ottemperi alle<br />

seguenti prescrizioni:<br />

1. le NTA del Piano dovranno essere integrate con le seguenti prescrizioni:<br />

• una volta definito il progetto architettonico, va elaborata la valutazione previsionale dell'impatto<br />

acustico con la realizzazione delle eventuali misure <strong>di</strong> mitigazione, ove necessarie;<br />

• relativamente alla matrice suolo, una volta definito il progetto architettonico, va elaborata specifica<br />

relazione Geologica, geotecnica e sismica;<br />

2. attesa l’elevata vulnerabilità intrinseca degli acquiferi, in sede <strong>di</strong> attuazione delle opere si dovrà evitare<br />

<strong>di</strong> sversare sul suolo sostanze nocive al fine <strong>di</strong> evitare il rapido e <strong>di</strong>retto inquinamento della falda<br />

acquifera.<br />

FIRMATO<br />

Il Presidente<br />

della Commissione Regionale VAS<br />

(Segretario Regionale per le Infrastrutture)<br />

Ing. Silvano Vernizzi<br />

FIRMATO<br />

Il Segretario<br />

della Commissione Regionale VAS<br />

(Dirigente della U. P. Coor<strong>di</strong>namento Commissioni (VAS – VINCA – NUVV)<br />

Avv. Paola Noemi Furlanis<br />

Il presente parere si compone <strong>di</strong> 12 pagine<br />

UNITA’ DI PROGETTO COORDINAMENTO COMMISSIONI (VAS-VINCA-NUVV)<br />

12

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!