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Mark Spitz ... la LEGGENDA - Nuoto.it

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Tom Bruce a rana che si porta in testa, <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> a delfino e Heindenreich a stile libero: è ancora<br />

– ovviamente – oro, ancora record mondiale (3’48”16, con <strong>la</strong> DDR di Matthes a quasi 4 secondi<br />

di distanza, 3’52”12), ma soprattutto è l’apoteosi per <strong>Mark</strong> <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong>, che raggiunge il m<strong>it</strong>ico e<br />

apparentemente sovrumano traguardo delle 7 medaglie d’oro! Riesce ad essere perfino<br />

sorridente, adesso che ha completato <strong>la</strong> sua vendetta ed è diventato il più forte nuotatore di<br />

tutti i tempi.<br />

Il 22 enne californiano – raggiunto l’apice del<strong>la</strong> carriera sportiva – si r<strong>it</strong>ira sub<strong>it</strong>o dopo le<br />

Olimpiadi, non vuole più mettere in discussione <strong>la</strong> sua grandezza in giro per le piscine di tutto<br />

il mondo, neppure se – come effettivamente accade – <strong>la</strong> Federazione Internazionale decide di<br />

dare il via ai Campionati Mondiali nel 1973. In effetti, <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> ha ormai raggiunto tutti i suoi<br />

obiettivi, gli mancano gli stimoli per poter proseguire i pesanti allenamenti necessari per<br />

rimanere all’altezza del m<strong>it</strong>o da lui stesso creato.<br />

Si <strong>la</strong>urea in chirurgia dentaria il nostro <strong>Mark</strong>, ma decide quasi sub<strong>it</strong>o che non gl’interessa<br />

occuparsi del<strong>la</strong> masticazione altrui, si dedica invece massicciamente al<strong>la</strong> pubblic<strong>it</strong>à e al <strong>la</strong>voro<br />

di commentatore televisivo. Non gli mancano peraltro le offerte, per alcuni anni l’immagine di<br />

<strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> riempirà i cartelloni e le rec<strong>la</strong>mes re<strong>la</strong>tive al settore<br />

natatorio, e non solo.<br />

Nel 1991 un produttore cinematografico gli offre una cospicua<br />

somma in denaro se riuscirà a qualificarsi per le Olimpiadi del<br />

1992 a Barcellona. La sfida è una di quelle che accendono <strong>la</strong><br />

fantasia, tornare dopo 20 anni ai Giochi Olimpici è impresa<br />

considerata impossibile, ragion per cui <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> accetta e rientra in<br />

acqua ad inseguire un altro sogno olimpico. Il tutto è<br />

pubblicizzato al<strong>la</strong> tipica maniera americana, e certamente <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> –<br />

all’età di 42 anni – ha un fisico asciutto ed incredibilmente<br />

giovane se paragonato a molti suoi coetanei, inoltre le sue ben<br />

note qual<strong>it</strong>à di “pesce” sono intatte. Ma è chiaro che non può tenere il passo delle giovani<br />

generazioni, le sfide inventate dagli sponsor sul<strong>la</strong> strada di Barcellona evidenziano<br />

chiaramente che le possibil<strong>it</strong>à di <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> di ottenere <strong>la</strong> qualificazione olimpica sono poco più che<br />

nulle. Tra le varie sfide spettaco<strong>la</strong>ri ideate per pubblicizzare il r<strong>it</strong>orno in acqua del “M<strong>it</strong>o”, ci<br />

sono anche due parentesi <strong>it</strong>aliane: nel novembre ’91 - a Savigliano – il compianto Cuteri riesce<br />

ad inv<strong>it</strong>are <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> al Trofeo Lavazza e gli procura come avversario un pimpante Giovanni<br />

Franceschi (già r<strong>it</strong>iratosi dal<strong>la</strong> piena attiv<strong>it</strong>à), ma anche più giovane di 13 anni: <strong>la</strong> sfida si<br />

conclude con <strong>la</strong> v<strong>it</strong>toria del campione <strong>it</strong>aliano. A marzo ’92 è <strong>la</strong> volta di Trento, l’organizzatore<br />

del meeting (l’allora tecnico del<strong>la</strong> squadra di casa Walter Bolognani) organizza una doppia<br />

sfida (50 sl e 50 df) tra <strong>Mark</strong> <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> e l’ex campione <strong>it</strong>aliano, nonché trentino di nasc<strong>it</strong>a,<br />

Marcello Guarducci: il meeting – già normalmente piuttosto gettonato – si arricchisce<br />

ulteriormente per <strong>la</strong> sfida tra i due campioni, che vincono uno scontro a testa: s’impone<br />

Guarducci nei 50 sl, <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> prevale nei 50 delfino. I riscontri cronometrici sono ottimi, tenendo<br />

conto che sono scesi in acqua un 36enne ed un 42enne, ma non si può par<strong>la</strong>re di tempi in grado<br />

d’impensierire i vertici mondiali del momento. D’altronde, anche se <strong>Sp<strong>it</strong>z</strong> ripetesse i propri<br />

tempi di Monaco (un po’ difficile facendo 6 km al giorno in luogo dei 12 che nuotava 20 anni<br />

prima), <strong>la</strong> progressione cronometrica avvenuta in 4 lustri non gli permetterebbe di surc<strong>la</strong>ssare<br />

i più giovani avversari, ci vorrebbe un enorme balzo in avanti che probabilmente è troppo tardi<br />

perché possa realizzarsi. Se avesse pensato un r<strong>it</strong>orno agonistico una dozzina d’anni prima…

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