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Petrarca RVF 90 Appunti per un'analisi - ZyXEL NSA210

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<strong>Petrarca</strong>, <strong>RVF</strong> <strong>90</strong>, Erano i capei d'oro a l'aura sparsi<br />

<strong>Appunti</strong> <strong>per</strong> <strong>un'analisi</strong><br />

1. Meta-parola (meta-concetto)<br />

Il concetto chiave attorno a cui gravita il testo, da cui prende le mosse e rispetto al quale il contenuto del<br />

sonetto si organizza è quello della rievocazione (evocare= "chiamare fuori", in particolare dalla memoria).<br />

<strong>Petrarca</strong> rievoca dalla memoria un'immagine di Laura, in una situazione ridotta ai minimi termini (e <strong>per</strong>ciò<br />

priva di ogni referente realistico) di cui possiamo solo evincere qualche elemento: è all'aria a<strong>per</strong>ta <strong>per</strong>ché<br />

spira un venticello (l'aura del v.1), ma non sappiamo né in quale luogo né in quale momento della giornata.<br />

Le altre informazioni portate dal testo nascono da questa sintetica immagine mentale.<br />

Sotto la medesima meta-parola potremmo catalogare altre poesie: <strong>per</strong> esempio Montale, La casa dei<br />

doganieri; Cigola la carrucola del pozzo....<br />

2. Le informazioni portate dal testo<br />

In sintesi, leggendo il sonetto veniamo a sa<strong>per</strong>e quattro cose:<br />

a) La donna ricordata dal poeta è bella, d'una bellezza divina. L'immagine di Laura rievocata dalla memoria<br />

(attraverso i suoi cinque elementi: capelli, occhi, viso, andatura, voce) corrisponde alla figura della donna<br />

angelo codificata dalla tradizione poetica precedente, in particolare stilnovistica (vedi <strong>per</strong> es. Guinizzelli,<br />

Io voglio del ver la mia donna laudare e Dante, Tanto gentile e tanto onesta pare).<br />

Il tempo verbale dell'im<strong>per</strong>fetto contribuisce al carattere indefinito, favoloso di questa immagine.<br />

b) La vista di questa bellezza ha fatto innamorare il poeta (vv. 5-6) e i sintomi sono quelli canonici<br />

dell'amore-fuoco (vedi <strong>per</strong> es. Giacomo da Lentini, Chi non avesse mai veduto foco) e dell'amore-dolore<br />

(esca amorosa, arsi v.6; piaga v.14).<br />

Il tempo passato remoto (arsi) rende questa informazione fattuale, reale, definita, puntualmente compiuta.<br />

c) La luminosità (la bellezza) di questa donna è ora scemata, non sappiamo <strong>per</strong>ché, o <strong>per</strong> malattia o più<br />

probabilmente <strong>per</strong> il trascorrere del tempo (v.4).<br />

Il tempo presente stabilisce un contrasto con l'immagine eterea del passato (a).<br />

d) Nonostante la bellezza sia oggi sbiadita, il poeta è ancora innamorato di questa donna (vv.13-14). Questo<br />

fatto, del presente, conferma la realtà dell'innamoramento avvenuto nel passato (b): l'amore <strong>per</strong>dura nel<br />

tempo.<br />

Quest'ultima constatazione diventa ancora più emblematica e ricca di valenze se si considera che la donna,<br />

Laura, è figura che riassume non solo l'amore, ma in genere le passioni e i desideri terreni, insomma "quanto<br />

piace al mondo" e che <strong>Petrarca</strong> altrove riconosce come "breve sogno" (cfr. <strong>RVF</strong> 1, v.14).<br />

3. La struttura logica del discorso<br />

Il discorso introdotto dalla rievocazione si articola intorno a tre relazioni logiche:<br />

i) quella temporale (passato vs. presente)<br />

ii) quella contrastiva (opposizione sogno vs. realtà)<br />

ii) quella del paradosso (nesso logico: MA/concessivo) riassunto nella metafora continuata dell'arco e della<br />

piaga, che, in maniera gnomica e tipicamente petrarchesca, chiude e sigilla il componimento.<br />

i) La prima relazione è data dall'opposizione dei tempi verbali (im<strong>per</strong>fetto vs. presente) L'avverbio di tempo<br />

(or, v.4 e v.13) rafforza lo scarto temporale fra il passato rievocato e il presente che rievoca, fra la<br />

bellezza passata e la condizione meno luminosa della donna nel presente.<br />

ii) La seconda è anch'essa veicolata dall'opposizione dei tempi verbali, ma in questo caso sempre nel passato:<br />

tra im<strong>per</strong>fetto (carattere mitico, favoloso dell'immagine della donna) e passato remoto (fattualità<br />

dell'innamoramento nel passato).<br />

iii) La terza discende logicamente dalle prime due. La conseguenza logica di (i) sarebbe che anche l'amore<br />

(ii) si estinguesse. Invece, paradossalmente, l'amore è un fatto (b) che <strong>per</strong>dura anche nel presente.<br />

d.christen settembre 2008


Dal sonetto <strong>90</strong> di <strong>Petrarca</strong> si possono ricavare quattro informazioni così legate tra loro:<br />

Informazioni Tempo<br />

Verbale<br />

Laura era una donna<br />

stupenda, celestiale<br />

Al solo vederla il poeta<br />

si è innamorato<br />

Adesso non è più bella<br />

come una volta<br />

Nonostante tutto lui la<br />

ama ancora<br />

d.christen settembre 2008<br />

Indicativo<br />

im<strong>per</strong>fetto<br />

Indicativo<br />

passato<br />

remoto<br />

Indicativo<br />

presente<br />

Infinito<br />

Indicativo<br />

presente<br />

Indeterminatezza,<br />

favola, continuità<br />

dell’immagine<br />

Senso Logica<br />

Determinatezza, realtà<br />

oggettiva<br />

Fattuale - presente<br />

Fattuale<br />

[tabella riassuntiva fatta da Dario Marvin 3° E, set tembre 2008]<br />

contrapposizione tra<br />

passato e presente<br />

conferma<br />

paradosso

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