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Ecco il racconto del nostro viaggio - CuoreBio

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speciale Cina<br />

qualche domanda ai viaggiatori<br />

Come staff dei negozi Cuorebio, abbiamo poi rivolto<br />

ai viaggiatori le domande che i clienti dei nostri negozi<br />

ci pongono spesso. Speriamo di essere riusciti<br />

a raccoglierle tutte. <strong>Ecco</strong> le loro risposte:<br />

Paola Bigliani, assicurazione qualità<br />

1. I prodotti biologici cinesi vengono<br />

adeguatamente controllati prima di arrivare<br />

sugli scaffali dei negozi italiani?<br />

Sì, e i controlli vengono fatti a più riprese prima<br />

dalle autorità cinesi e poi dagli organismi internazionali<br />

di certificazione. Inoltre, una volta giunto in Italia,<br />

<strong>il</strong> prodotto viene ulteriormente pulito e controllato<br />

prima <strong>del</strong> confezionamento. Possiamo quindi affermare<br />

che arrivano sugli scaffali solo i prodotti che hanno<br />

superato tutti i controlli.<br />

2. La presenza di alti livelli di inquinamento<br />

urbano e industriale influisce sulla qualità<br />

dei prodotti cinesi?<br />

Bisogna chiarire che le zone in cui si coltivano i prodotti<br />

biologici a marchio Ecor non sono quelle degli<br />

insediamenti urbani e industriali. La vastità <strong>del</strong> territorio<br />

cinese permette la coesistenza di realtà in posizioni<br />

opposte: a sud, in genere, ci sono le metropoli<br />

e i centri industriali, mentre all’estremo nord troviamo<br />

prevalentemente le coltivazioni biologiche.<br />

Ciò riduce <strong>il</strong> rischio di contaminazione da terreni<br />

convenzionali e da aree circostanti, forse più che<br />

in alcune zone d’Italia.<br />

3. Lo standard dei prodotti biologici cinesi<br />

può dirsi sim<strong>il</strong>e a quello dei prodotti europei?<br />

Per quanto riguarda la conservazione post-raccolta<br />

e la lavorazione, certamente lo standard può e deve<br />

essere migliorato, e per questo è importante che<br />

EcorNaturaSì possa seguire e richiedere un preciso<br />

protocollo di produzione. I fornitori che abbiamo visi-<br />

Lavorazione <strong>del</strong>lo zenzero bio<br />

speciale Cina 4<br />

tato sono i primi a desiderare queste migliorie, come<br />

testimonia <strong>il</strong> recente acquisto di macchinari adeguati<br />

per innalzare <strong>il</strong> livello di qualità <strong>del</strong>le lavorazioni.<br />

In alcuni casi, sono apparecchiature scarsamente<br />

disponib<strong>il</strong>i in Italia, come per esempio quella per<br />

la decorticazione <strong>del</strong> grano saraceno. L’importatore<br />

e la nostra azienda devono stare al loro fianco per<br />

sostenerli facendo tesoro <strong>del</strong>la propria esperienza<br />

in campo, così da dare sempre maggiori garanzie<br />

al consumatore italiano che li acquista.<br />

Giò Gaeta, marketing e comunicazione<br />

1. Quali sono le condizioni di vita dei contadini<br />

cinesi operanti nel biologico?<br />

Nel corso <strong>del</strong> <strong>nostro</strong> <strong>viaggio</strong>, abbiamo saputo che<br />

<strong>il</strong> governo cinese incentiva le produzioni biologiche.<br />

Gli ambientalisti cinesi più lungimiranti guardano oltre<br />

e sostengono che la coltivazione di frutta e verdura<br />

senza fert<strong>il</strong>izzanti e prodotti chimici, richiedendo molta<br />

forza lavoro, è perfetta per i 750 m<strong>il</strong>ioni di abitanti<br />

<strong>del</strong>le zone rurali <strong>del</strong> paese che per potersi guadagnare<br />

da vivere sono stati costretti a spostarsi nelle città.<br />

Chi coltiva biologico, per esempio, paga meno tasse:<br />

un notevole incoraggiamento per incrementare lo sv<strong>il</strong>uppo<br />

di questa forma di coltivazione. I contadini che<br />

abbiamo incontrato sono orgogliosi <strong>del</strong> loro lavoro,<br />

sanno che faticano per offrire un prodotto buono e<br />

rispettoso <strong>del</strong>l’ambiente. I loro salari sono coerenti<br />

con <strong>il</strong> costo <strong>del</strong>la vita anche se <strong>il</strong> contadino biologico<br />

ha un guadagno maggiore degli altri e può così permettersi<br />

piccoli “lussi” come la lavatrice o <strong>il</strong> motorino<br />

per spostarsi.<br />

2. Come viene gestita l’attività agricola?<br />

Le aziende agricole biologiche cinesi sono per lo più<br />

cooperative di agricoltori che coinvolgono in media<br />

4-5 v<strong>il</strong>laggi, coordinate da una figura autorevole, una<br />

specie di “sindaco”, punto di riferimento per qualsiasi<br />

necessità, come la formazione o <strong>il</strong> controllo <strong>del</strong><br />

metodo biologico. In caso di difficoltà è disponib<strong>il</strong>e<br />

anche un’assistenza tecnica specializzata per sostenere<br />

i produttori. La rivoluzione cinese nel secolo scorso<br />

era partita dai contadini e poi invece è cresciuta con<br />

l’industria, e quindi l’agricoltore è stato considerato<br />

da tutti quasi “un peso”. Il biologico sta ridando così<br />

dignità ed importanza alla campagna. In alcune zone<br />

<strong>del</strong>la Cina si è riscoperto <strong>il</strong> concetto (finora tutto americano)<br />

<strong>del</strong>la CSA (Community supported agricolture)<br />

che prevede una forma di collaborazione tra agricoltori<br />

e consumatori cinesi di biologico. Questi ultimi<br />

garantendo l’acquisto di prodotti danno la possib<strong>il</strong>ità<br />

di crescita all’agricoltura bio seguendone nel contempo<br />

tutte le fasi di produzione con maggiori sicurezze<br />

sulla f<strong>il</strong>iera alimentare (evitando le preoccupazioni per<br />

scandali alimentari).<br />

3. Ma perché in Italia dobbiamo ricorrere<br />

ai prodotti cinesi?<br />

Anche se la f<strong>il</strong>osofia di EcorNaturaSì resta quella<br />

di sostenere sempre <strong>il</strong> biologico italiano favorendo<br />

maggiormente la distribuzione di prodotti <strong>del</strong> <strong>nostro</strong><br />

Paese, l’importazione di alcuni prodotti si rende<br />

necessaria per soddisfare l’intero fabbisogno che non<br />

potrebbe essere coperto dalla sola nostra produzione<br />

interna. Voglio ricordare che <strong>il</strong> regolamento europeo<br />

n.834/2007 consente di indicare sui prodotti la<br />

provenienza attraverso la dicitura UE e NON UE, ma,<br />

per i prodotti a marchio Ecor, si è scelto di specificare<br />

anche <strong>il</strong> Paese per offrire ai consumatori la massima<br />

trasparenza e informazione.<br />

Sullo scaffale dei negozi Cuorebio si trovano sempre<br />

prodotti italiani in prevalenza e preferib<strong>il</strong>mente e<br />

alcune referenze cinesi. Penso che contribuire allo sv<strong>il</strong>uppo<br />

di una economia agricola di v<strong>il</strong>laggi e comunità,<br />

portando dignità e indipendenza, significhi partecipare<br />

ad un movimento di rinnovamento, una vera<br />

e propria rivoluzione ambientale.<br />

È necessario cooperare affinché anche i pensieri<br />

e le speranze dei singoli individui, in un paese così<br />

pieno di contraddizioni, vadano verso <strong>il</strong> bene comune,<br />

che resta sempre e comunque la tutela ambientale<br />

e <strong>il</strong> mantenimento <strong>del</strong>la biodiversità <strong>del</strong>l’intero pianeta<br />

Terra.<br />

Davide Tromballi, assicurazione qualità<br />

1. Quali lavorazioni vengono effettuate<br />

e quali concimi vengono impiegati?<br />

L’agricoltura cinese non è particolarmente meccanizzata:<br />

la maggior parte <strong>del</strong>le lavorazioni viene fatta<br />

a mano o per mezzo di animali. Per la fert<strong>il</strong>izzazione<br />

dei terreni abbiamo potuto constatare l’uso di compost<br />

a base di letame di bovini, cavalli e capre,<br />

a seconda <strong>del</strong>la disponib<strong>il</strong>ità e <strong>del</strong>l’allevamento<br />

locale. Ma abbiamo anche verificato che spesso<br />

non si usano proprio concimi, grazie alla naturale<br />

fert<strong>il</strong>ità dei suoli e a buone rotazioni.<br />

Prima fase di pulitura degli azuki<br />

2. E per quanto riguarda gli antiparassitari?<br />

In molti casi, spesso si evita di ricorrere agli antiparassitari<br />

naturali anche se consentiti dal regolamento bio,<br />

ut<strong>il</strong>izzando br<strong>il</strong>lantemente metodi tradizionali.<br />

Nella ditta che si occupa <strong>del</strong>la trasformazione <strong>del</strong>lo<br />

zenzero, per esempio, come insetticida viene usato<br />

un prodotto a base di peperoncino. Qui ci si affida<br />

solamente alla natura sfruttando l’esperienza e la<br />

saggezza dei contadini.<br />

3. Il governo come si pone nei confronti<br />

<strong>del</strong>l’agricoltura biologica?<br />

Il governo crede e quindi investe nel biologico.<br />

Per esempio, ci hanno detto che è impegnato in<br />

progetti fair- trade per la costruzione di strade, scuole<br />

e piccoli magazzini di lavorazione e stoccaggio <strong>del</strong>la<br />

merce, ma organizza anche corsi di formazione sull’agricoltura<br />

biologica (questo altrove non accade) per<br />

incentivare questo tipo di coltivazione. Dà mostra ai<br />

contadini che un altro modo di lavorare è possib<strong>il</strong>e.<br />

Giancarlo Tarella, titolare <strong>del</strong>la SweetBio<br />

1. Quali sono i prodotti che la sua azienda importa<br />

dalla Cina e come avviene la selezione dei fornitori?<br />

Dalla Cina importiamo prevalentemente girasole, lino,<br />

sesamo, semi di zucca, fagioli e altri legumi biologici<br />

certificati che poi vendiamo a numerose aziende<br />

italiane ed europee. Prima di avviare un rapporto<br />

commerciale con un fornitore, si cerca una conoscenza<br />

personale e vengono attivati tutti i controlli richiesti<br />

dalla normativa biologica. Solo se questi danno esito<br />

positivo si avvia la collaborazione commerciale.<br />

2. Possiamo dire che <strong>il</strong> biologico fatto in Cina<br />

è qualitativamente uguale al <strong>nostro</strong> e che<br />

importare bio da questo Paese è sicuro?<br />

Da operatore ventennale <strong>del</strong> settore sono assolutamente<br />

tranqu<strong>il</strong>lo: i prodotti si sono dimostrati<br />

sicuri e certificati. Innanzitutto, dobbiamo ricordare<br />

le estensioni <strong>del</strong>la Cina e anche come, nonostante<br />

speciale Cina 5

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