Minerali della Maiella: giacimenti di Bitume e Gessi ... - Rswitalia.com
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atlantiche determinò con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ipersalinità nel Me<strong>di</strong>terraneo e la sua tendenza al prosciugamento:<br />
l'intensa evaporazione favorì la formazione <strong>di</strong> pozze salmastre dove si depositarono grosse quantità <strong>di</strong> sali:<br />
principalmente gesso (solfato <strong>di</strong> calcio) e cloruri. Il fenomeno, noto <strong>com</strong>e Crisi <strong>di</strong> salinità del Messiniano,<br />
ebbe una ciclicità tale da formare più <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci depositi gessosi spessi fino a 20 metri, alternati a livelli sottili<br />
<strong>di</strong> argille bituminose. all'inizio del Pliocene (ca. 5 milioni <strong>di</strong> anni fa), un ulteriore evento tettonico abbassò il<br />
livello <strong>della</strong> soglia, generando la riapertura dello stretto <strong>di</strong> Gibilterra, generando un'improvvisa ingressione <strong>di</strong><br />
acque oceaniche del bacino del Me<strong>di</strong>terraneo e ricoprendo i se<strong>di</strong>menti evaporitici con se<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> mare<br />
profondo: principalmente carbonati pelagici e argille fini.<br />
Nel Quaternario, durante le fasi terminali dell'orogenesi appenninica il fondo marino si sollevò, formando<br />
l'attuale catena appenninica. I movimenti tettonici, particolarmente intensi verso la Pianura padana con<br />
formazione <strong>di</strong> pieghe e faglie, portarono all'esposizione e alla parziale erosione dei depositi messiniani, che<br />
oggi affiorano attualmente in modo estremamente <strong>di</strong>scontinuo lungo quasi tutta la catena appenninica. La<br />
formazione è presente anche nel sottosuolo <strong>della</strong> Pianura padana, ricoperta prima dai depositi pliocenici e<br />
quin<strong>di</strong> da quelli alluvionali quaternari, e sotto il fondale del Mare Adriatico.<br />
Il <strong>Bitume</strong> e gli Idrocarburi<br />
Sempre nella parte nord <strong>della</strong> Majella si può osservare un affioramento <strong>di</strong> calcari bituminosi ad elevata<br />
porosità primaria ed un alto contenuto <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>ste. Nello schema <strong>di</strong> pagina 4 viene invece descritto il processo<br />
Schema del processo <strong>di</strong> formazione <strong>della</strong> mineralizzazione a bitume. Nell’immagine si nota la formazione del serbatoio<br />
e la successiva erosione del tappo.<br />
<strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> questo ex campo mineralizzato ad olio. Durante il sollevamento <strong>della</strong> Majella, il petrolio è<br />
migrato verso l'alto dove ha incontrato un livello impermeabile che ha agito da tappo al serbatoio,<br />
successivamente la trappola è stata erosa e il petrolio si è trasformato per ossidazione in bitume.<br />
Col termine bitume si intende una miscela <strong>di</strong> idrocarburi naturali o residuati derivanti dalla <strong>di</strong>stillazione o<br />
raffinazione del greggio.<br />
Il bitume, <strong>com</strong>e il catrame, l'asfalto e la pece <strong>di</strong> catrame, fa parte <strong>della</strong> categoria dei materiali bituminosi.<br />
I Bitumi possono essere naturali o artificiali. I bitumi naturali sono molto <strong>di</strong>ffusi sulla crosta terrestre.<br />
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